Tossicità Extraematologica

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Transcript Tossicità Extraematologica

LE TOSSICITÀ EMATOLOGICHE,
EMESI ED ESITI CHIRURGICI
Claudia Marchetti, Laura Salerno, Angela Musella,
Violante Di Donato, Federica Tomao, Innocenza
Palaia, Filippo Bellati, Pierluigi Benedetti Panici
TALK PLAN

Tossicita Ematologica
Anemia
 Neutropenia


Tossicità Extraematologica
CINV
 Eritrodisestesia Palmo-Plantare
 Linfedema
 Disfuzione sessuale

FEMMINE VS MASCHI
LOGO CANCER
CANCER, 2005
F
N tossicità > 2
M
OR
29% 11%
P
0.009
Incidenza tossicità > 3 55% 45% 1.49
0.002
Incidenza tossicità
ematologica > 2
50% 39% 1.80
0.001
Incidenza tossicità
mucositi > 2
NR
NR
1.59
0.029
alopecia > 1
NR
NR
4.40
0.001
In regime chemioterapico,
le donne tendondo a
lamentare
gli
effetti
collaterali più degli uomini
sottoposti al medesimo
trattamento
Questo è un
problema
complesso,
toccando tutti gli aspetti
biologici e psicologici del
cancro…
Marosi, WMW, 2006
TALK PLAN

Tossicità Ematologica
Anemia
 Neutropenia


Tossicità Extraematologica
CINV
 Eritrodisestesia Palmo-Plantare
 Linfedema
 Disfuzione sessuale

ANEMIA
Riduzione del valore normale
dell‘Emoglobina (12-16g/dl per le donne)
rispetto ai valori normali per età e sesso
anemia lieve ( Hb 11,9-9,5 g/dl)
anemia moderata ( Hb 9,4-8 g/dl)
anemia grave ( Hb 7,9-6,5 g/dl)
anemia gravissima (Hb < 6,5 g/dl)
Anemia in pazienti con cancro
80
70
% of all patients
60
50
40
30
20
10
0
l
l
l
ca
gi
lo
ita
en
g
ro
co
ae
ta
ec
or
ol
Hb 8 - 9.9 g/dl
U
yn
G
C
ng
IG
Lu
Hb < 8 g/dl
Hb 10.0 - 11.9 g/dl
Hb ≥ 12 g/dl
Ludwig et al., European Journal of Cancer, 2004
Cause ed effetti dell’anemia correlata al cancro
Chemioterapia
Intervento
chirurgico
Radioterapia
 Fatigue
Compromissione
QOL2,3,4
ANEMIA
 Aumentato tasso di
trasfusioni 5
 Probabile calo della
sopravvivenza6,7,8
1- Grotto, Med Oncol, 2008; 2- Gabrilove, JCO 2001;
3- Littlewood, JCO 2001; 4- Cella D. Ann Oncol, 2003;
5-Benoist S., Surgery, 2001; 6- Caro, Cancer 2001;
7- Waters, JCO 2002; 8- Fuso L. Gynecol Oncol 2005
Patients’
Fatigue
Percezione
delPerception
pazienteofdella
Fatigue
Quale di questi sintomi o effetti collaterali si ripercuote di più
sulla sua vita quotidiana?
DOLORE, NAUSEA, ASTENIA O DEPRESSIONE??
Symptom % Rank 1st
rank
Astenia
1st
60
Nausea
2nd
22
Depressione
3rd
10
Dolore
4th
6
ASTENIA
NAUSEA
DEPRESSIONE
DOLORE
“L’anemia è la principale causa della FATIGUE
cancro-correlata”
Campos, Ann Onc, 2011
Ludwig H ©, 2006
Opzioni terapeutiche
Trasfusione di emazie
Agenti eritropoietici
Terapia marziale
TRASFUSIONI di EMAZIE
La trasfusione è il metodo più rapido per alleviare
i sintomi causati dall’anemia
Bohlius, Acta Hematologica, 2011
•Reazioni trasfusionali
febbrili non emolitiche
•Emolisi acuta
•Allergia
•Anafilassi
•Graft-versus-host disease
•Suscettibilità ad infezioni nel
perioperatorio
•Infezioni virali
•Aumento recidive
•Peggior prognosi
Upile, T, et al. Clinical Advances in Hematology & Oncology Volume 7, Issue 10 October 2009
Opzioni terapeutiche
Hb (g/dl)
16
Erythropoiesis Stimulating Substances (ESAs)
14
12
10
8
6
Red Cell Transfusions
0
2
4
6
8
10
12
weeks
14
16
18
20
22
24
Opzioni terapeutiche
Trasfusione di emazie
Agenti eritropoietici
Terapia marziale
rHuEPOs
TYPE OF SYNTETIC
ERYTHROPOIETIN
COMMERCIAL NAME
MOLECULARE
STRUCTURE
HALF LIFE
EPOETIN α
Eprex®
Epogen®
Procrit®

aa sequence identical to
endogenous Epo.
 Different composition and
arrangements of the sugar
moieties.
7–8h
EPOETIN β
NeoRecormon®

Higher MW than Epoetin
α
4 – 12 h
Lower number of
sialylated glycan residues

DARBEPOETIN α
Aranesp®

2 N- lynked glycosylation
sites, above and beyond the
3 normally present in
endogenous Epo
24 h
EPOETIN δ
Dynepo®

Human- type glycosylation
profile (engineered in
human fibrosarcoma cell
line HT - 1080)
9 – 13 h
C.E.R.A. (Continuous
MIRCERA®

Integration of amide
bonds between amino group
 Integration of MPGBA
135 h
Erythropoietin Receptor
Activator)
Bunn H.F., Blood, 2007; Deicher R. et al., Drugs, 2004;
Osterborg, bjh, 2007; Llop E. et al., Analytical Biochemistry, 2008
LINEE GUIDA
ASCO 2010
(CT)
EORTC 2010
9 – 11 g/dl in pazienti
sintomatici
AIOM 2009
Hb di partenza
≤ 10 g/dl
≤10g/dL in pazienti
sintomatici
Hb target
12 g/dl
12-13 g/dl
rHuEPO dose di
base
EPOIETIN: alfa 150
U/Kg SC TIW or
40,000 U SC weekly
DARBOPOETIN
2.25 μg/kg SC weekly
Or 500μg SC Q3W
EPOIETIN ALPHA/BETA:
30,000–40,000 IU/week
O DARBEPOETIN
ALFA:
2.25 lg/kg/week
Eritropoietina ALPHA/BETA
10000U 3 volte/settimana
oppure 30000/40000 U 1
volta/settimana
Quanto la dose
dovrebbe essere
ridotta/sospesa
Quando l’aumento di
Hb è >1g/dL in sole
due settimane o
quando il volore di
Hb >11g/dL
Quando il valore target di
emoglobina è raggiunto il
trattamento deve essere
sospeso.
Se l’Hb subisce un incremento
>1g/dL in due settimane la
dose di ESA deve essere
ridotta del 25-50%. Il
trattamento deve essre
interrotto al raggiungimento
dei 12g/dL di Hb.
12g/dL
EpoGFs in pazienti con carcinoma alla cervice
sottoposte a chemioterapia neoadiuvante
Studio Osservazionale Caso-Controllo
98 pts. gruppo di studio
(1999-2005)
EPO
VS.
98 pts. Coorte Storica
prima del 1997
(matching per Hb + 1g/dl)
No EPO
Studio Prospettico Longitudinale
98 pazienti consecutive (1999-2005)
VS.
anemiche
non anemiche
Bellati F & Benedetti Panici.et al., Annals of Oncology, 2007
Bellati F & Benedetti Panici.et al., JAMA, 2007
EpoGFs in pazienti con carcinoma alla cervice
sottoposte a chemioterapia neoadiuvante
Bellati F & Benedetti Panici.et al., Annals of Oncology, 2007
EpoGFs in pazienti con carcinoma alla cervice
sottoposte a chemioterapia neoadiuvante
17% delle pts depositano AET
2 AET
1 AET
N. di pz trasf. con AET
N. di pz trasf. Con ET
Tot.
9 (100%)
2 (29%)
0
5 (71%)
9
7
NO differenza significativa tra anemiche e non anemiche:
. anemiche Vs 6/42 (14%) non anemiche
10/56 (18%)
STUDI NEGATIVI
Survival, Tumor Progression, TVE*
ENHANCE
BEST
EPO-CAN-20
PREPARE
2003‡
2005‡
2007‡
11/07†
20000161
4/05, 4/07
20010103 1/07†
†
GOG-191
2007†
DAHANCA
12/06†
*8 trials selected by FDA for label inclusion out of 57 total, ‡ publication date, † = date data reported to FDA
Lancet 2003;632:1255-60. J Natl Cancer Inst 2006:98:708-14. J Clin Oncol 2005;23:5960-72. J Natl
Cancer Inst 2005;97:489-98. J Clin Oncol 2007;25:1027-32. http://www.fda.gov (accessed 3/20/08).
JAMA 2008;299:914-24
STUDI NEGATIVI
Opzioni terapeutiche
Trasfusione di emazie
Agenti eritropoietici
Terapia marziale
Epo alpha + i.v. Iron vs oral Iron
Patients (n = 129)
Pazienti con
differenti
neoplasie
sottoposte a
chemioterapia
FG vs Oral Iron (p = 0.0092)
FG vs No Iron (p = 0.0044)
Mean Hb increase (g/ dl)
3,0
Ferric Gluconate
(FG)
Oral Iron
No Iron
n = 41
n = 44
n = 44
Epoetin alpha
(40,000 IU QW) +
FG 125 mg QW
Epoetin alpha
(40,000 IU QW) +
Oral Iron 325 mg
QW
Epoetin alpha
(40,000 IU QW)
2,4
2,5
2,0
1,6
1,5
Oral Iron
No Iron
1,5
1,0
0,5
0,0
I.V. Iron
Henry DH et al., The Oncologist, 2007
Conclusioni
Gli ESA non possono essere utilizzati per migliorare la sopravvivenza
Gli ESA devono essere utilizzati per ridurre il tasso di trasfusioni.
Gli ESA possono avere un ruolo fondamentale nelle pazienti in
neoadiuvante da indirizzare a programmi di autotrasfusione
La terapia va sempre eseguita con terapia marziale endovenosa
Sono necessari studi per valutare il rischio in differenti sottogruppi di
pazienti
TALK PLAN

Tossicità Ematologica
Anemia
 Neutropenia
Tossicità Extraematologica
 CINV
 Eritrodisestesia Palmo-Plantare
 Linfedema
 Disfuzione sessuale


NEUTROPENIA
NUMERO ASSOLUTO DI NEUTROFILI > 1500mm3
Neutropenia
ANC <500/μL (<0.5  109/L)
o
ANC <1000/μL (<1.0  109/L) e previsto
peggioramento a 500/μL (0.5  109/L) entro le
successive 48 h
Febbre
Temperatura orale 38.3°C (100.9oF),singola
misurazione
o
38.0°C (100.3oF), persistente >1 h
Neutropenia
febbrile
Febbre+ Netropenia
Neutropenia indotta dalla chemioterapia e
complicazioni
Chemioterapia mielosoppressiva
NEUTROPENIA
Neutropenia febbrile
Infezioni e prolungate
ospedalizzazioni
Ridurre o rinviare la dose di
chemioterapia
Riduzione relative dose
intensity (RDI)
Ridotta sopravvivenza
Kuderer NM et al. Cancer 2006;106:2258–2266
Chirivella I et al. J Clin Oncol 2006;24;abstract 668
Bosly A et al. Ann Hematol 2008;87:277-283
Strategie per il trattamento della neutropenia
indotta dalla chemioterapia

Profilassi:



Ridurre/rimandare la dose di chemioterapia
Antibiotici
Fattori di crescita mieloidi
•
•
•

G-CSF (filgrastim, lenograstim)
GM-CSF (sargramostim, molgramostim)
Pegfilgrastim
Trattamento



Osservazione se c’è apiressia
Antibiotici
Fattori di crescita mieloidi (beneficio limitato)
UNA CHEMIOTERAPIA OTTIMALE MIGLIORA LA SOPRAVVIVENZA
Cum Proportion Survival
1.0
+ +
0.8
+
RDI
0.6
+
< 85%
0.4
+
+++
 85%
+ < 85%, censored
0.2
+  85%, censored
0.0
0
2
4
6
8
Disease-Free Survival (years)
La riduzione delle dosi di
chemioterapia in pazienti affette da
ESBC trattate con antracicline
RIDUCE L’OS.
10
Il risultato di questa analisi retrospettica
indica che l’effetto dose-risposta è un fattore
cruciale nella gestione di piani terapeutici
anthracycline-based per la chemioterapia
adiuvante del carcinoma alla mammella.
Perciò la sospensione o la riduzione
delle dosi di chiemioterapia
dovrebbe essere evitata,quando è
possibile,per ottenere il massimo
beneficio.
1 Chirivella I, et al.
Breast Cancer Res Treat 2009;114(3):479-484
STRATEGIE TERAPEUTICHE:
FATTORI DI CRESCITA MIELOIDI DISPONIBILI:
FILGRASTIM
LENOGASTRIM
PEGFILGRASTIM
SARGRAMOSTIM
Recombinant methionyl
human G-CSF
Covalent conjugate
of recombinnt methionyl
human G-CSF and
monomethoxypolyethylene
Recombinant yeast-expressed
human
GM-CSF
175 amminoacidi
175 amminoacidi
127 amminoacidi
Emivita 3,5h circa
Emivita :15-80h
Emivita 60m circa
CSFs: Effetti collaterali
COMUNI
Dolori ossei/dolori muscolo-scheletrici(25-50%)
MENO COMUNI
Splenomegalia (3%)
Malditesta, nausea
Febbre(1%)
RARI
Reazioni allergiche
Sweet’s syndrome
CONTROVERSI
Leucemia mieloide acuta (è una associazione epidemiologica, ma non
confermata da studi prospettici randomizzati)
Myeloid Growth Factor Guidelines v.1.2008, www.NCCN.org
… e la terapia profilattica antibiotica??
NEUTROPENIA
Conclusioni

La neutropenia è il più importante fattore di rischio per le infezioni,
riduce la chemotherapy dose delivery e quindi si associa con una
riduzione della sopravvivenza

La profilassi con CSFs è necessaria in pazienti con rischio
significativo di neutropenia febbrile (>20%)

Sono necessari studi prospettici per analizzarela RDI(relative dose
intensity) della chemioterapia e gli effetti nei pazienti oncologici.
TALK PLAN

Tossicita Ematologica
Anemia
 Neutropenia


Tossicità Extraematologica
CINV (Nausea e Vomito indotti da Chemioterapia)
 Eritrodisestesia Palmo-Plantare
 Linfedema
 Disfuzione sessuale

Principali cause di nausea e vomito nel
paziente oncologico





Chemioterapia
Radioterapia
Occlusione intestinale
Ipercalcemia, iperglicemia, iponatriemia
Terapie concomitanti (oppioidi,
antimicotici, antibiotici)
CINV: classificazione

CINV acuta


CINV ritardata


nausea e vomito che si manifestano entro le prime 24 ore dopo
la somministrazione della chemioterapia
nausea e vomito che si manifestano oltre le 24 ore successive
alla somministrazione della chemioterapia, usualmente dal 2° al
5° giorno del ciclo;
CINV anticipatoria

nausea e vomito precedenti la somministrazione della
chemioterapia (si possono manifestare nei pazienti che non
hanno avuto un adeguato controllo della CINV con la
chemioterapia precedente).
Fattori di rischio per CINV

Fattori legati al paziente





Giovane età (<50 anni)
Sesso femminile
Scarso consumo di alcolici
Anamnesi positiva per cinetosi o per nausea in gravidanza
Fattori legati al trattamento




Potenziale emetizzante del farmaco
Dose, via di somministrazione, schedula di infusione
Scarso controllo della CINV durante cicli di chemioterapia
precedenti
L’incidenza di CINV acuta aumenta il rischio di CINV ritardata
Gralla RJ et al J Clin Oncol 1999;17:2971–2994. Hesketh PJ et al J Clin Oncol 1997;15:103–109.
Goedhals L et al Ann Oncol 1998;9:661–666. Pisters KM et al. In: Principles and Practice of Supportive Oncology.
Lippincott-Raven. 1998;165–177.
Potenziale emetogeno dei farmaci
ALTO
MODERATO
BASSO
MINIMO
Potenziale
emetogeno
dei
farmaci
(>90%)
(31-90%)
(10-30%)
(<10%)
FARMACO
•Cisplatino
•Oxaliplatino
•Docetaxel
antitumorali
IV •Bleomicina
GRADO
(>90%)
(31 - 90%)
>50mg/m2
•Ciclofosfamide
>1500mg/m2
•Regimi AC o
EC(pazienti con ca
mammella)
•Carboplatino
•Ifosfamide
•Ciclofosfamide
<1500mg/m2
•Adriamicina
•Epirubicina
•Paclitaxel
•Topotecan
•Etoposide
•Pemetrexed
•Metotrexate
•Mitomicina
•Gemcitabina
•Fluorouracile
•Adriamicina
liposomiale
•Cetuximab
•Trastuzumab
•Temsirolimus
•Catumaxumab
•Busulfano
•2-Clorodeossiadenosina
•Fludarabina
•Vinblastina
•Vincristina
•Vinorelbina
•Bevacizumab
Linee guida AIOM 2009
Pathophysiology of
Chemotherapy-Induced Emesis
Grunberg SM et al N Engl J Med
1993;329:1790–1796.
Pharmacologic Agents for
Prevention of CINV

Corticosteroidi

Antagonisti della Dopamina

Antagonisti della Serotonina (5HT3)

Antagonisti del recettore della NK 1
Milestones della terapia antiemetica
1960
Fenotiazine: prime sostanze
con dimostrato un effetto antiemetico
Metoclopramide ad alte dosi dimostra di
accrescere l’effetto antiemetico
Terapia di combinazione: l’aggiunta di
un corticosteroide ha mostrato di
incrementare la risposta antiemetica
Introduzione degli antagonisti 5-HT3
nella pratica clinica per la CINV
Introduzione degli antagonisti NK-1
nella pratica clinica per la CINV
1970
1980
1990
2003
NEGLI ULTIMI 10 ANNI…
Lineeguida AIOM
CHEMIOTERAPIA
PREVENZIONE
EMESI ACUTA
PREVENZIONE
EMESI RITARDATA
Alte dosi singole di cisplatino
NK1 antagonista+
5HT3 antagonista+
desametasone
•Metoclopramide+
desametasone
•5HT3 antagonista+
desametasone
•Aprepitant+
desametasone
Chemioterapia di moderato potere
potere emetogeno
5HT3 antagonista
+desametasone
Desametasone
Ciclofosfamide±epirubicina o
adriamicina in donne con
carcinoma della mammella
NK1 antagonista
+5HT3 antagonista
+desametasone
Aprepitant o
Desametasone
Chemioterapia con basso potere
emetogeno
Desametasone con altro
antiemetico diverso dai
5-HT3 antagonisti
Solo come terapia di
salvataggio
Chemioterapia con minimo potere
emetogeno
Solo come terapia di
salvataggio
Solo come terapia di
salvataggio
Dosi basse e ripetute di cisplatino
5HT3 antagonista
+desametasone
Desametasone
TALK PLAN

Tossicita Ematologica
Anemia
 Neutropenia


Tossicità Extraematologica
CINV
 Eritrodisestesia palmo-plantare
 Linfedema
 Disfuzione sessuale

ERITRODISESTESIA PALMO-PLANTARE
Classificazione Common Toxicity Criteria, version 4, 2009
INCIDENZA: 29%
to 49% dei pazienti sottoposti a PLD,
Inizio generamente dopo 2-3 cicli di CT
Roger von Moos et al EJC 2008
Prima del II ciclo
Due settimanedopo il II ciclo
HFS e PLD: c’è correlazione?
EZIOLOGIA



PLD ha tropismo per le ghiandole sudoripare palmo-plantari, facilitati dallo
strato idrofilico dei liposomi
Extravasazione di PLD dai capillari profondi a causa dei microtraumi locali
conseguenti all’attività quotidiana
La penetrazione del farmaco e l’accumulo nello strato corneo determina una
reazione infiammatoria locale, probabilmente medianta dalle
ciclossigenasi(COX-2)
I più importanti fattori di rischio per HFS in pazienti sottoposti a PLD sono:
- Lo schema terapeutico
- La dose cumulativa
Lorusso et al Annals of Oncology 2007
Ipotetica ma non confermata efficacia di:
- Pyridoxinea
- corticosteroidi
-regional cooling
-Per ora:
-Utilizzo giornaliero e costante
di creme emollienti
Roger von Moos et al EJC 2008
TALK PLAN

Tossicita Ematologica
Anemia
 Neutropenia


Tossicità Extraematologica
CINV
 PPE
 Linfedema
 Disfuzione sessuale

Linfedema
Linfedema postoperatorio delle estremità
inferiori(POLEL):
INCIDENZA:
-Carcinoma uterino :1.2–27.3%
-Carcinoma della cervice:3-21%
-Carcinoma della mammella: 15-20%
Todo et al., Gynecol Oncol 2010
Lacova & Yoder, 2006
Patofisiologia del linfedema
Il liquido interstiziale
diffonde
dai capillari sanguigni
I capillari linfatici
adsorbono
questo liquido
interstiziale
I capillari linfatici
vanno a costituire i vasi
che trasportano la linfa
al cuore
Dotto Toracixo
La linfa entra quindi nel dotto
toracico o nel dotto linfatico
destro
www.lymphacare.com
La linfa passa attraverso
i linfonodi, dove è ripulita
e filtrata
Mader, 1994
La linfa entra quindi nella
vena succlavia e ritorna
nel circolo sistemico
Factors related to lower-extremity lymphedema after systematic lymphadenectomy in
patients with uterine corpus malignancies.
CINDEIN: circumflex iliac nodes to the distal external iliac nodes.
Todo et al., Gynecol Oncol 2010
Pts with
complications
Symptomatic
lymphocyst
Median
hospitalization
Drains
No Drains
p
29 (43%)
15 (22%)
0.001
16 (23%)
5 (7 %)
0.001
11 (7-28 d)
7 (5-42 d)
<0.001
Gynecologic Oncology 1997
TRATTAMENTO
Indumenti compressivi
Bendaggio compressivo
25 studi
1018 pazienti
14 diversi stati
Sistema compressivo: Indumenti specializzati
Tecniche: Low level laser therapy,
electrical stimulation
Sollevamento degli arti
Esercizi
Intermittent pneumatic compression (IPC)pumps
Massaggi linfodrenanti
Tecniche di automassaggio
Terapia linfatica decongestionante
Dieta/terapia per la perdita di peso
Cancer 2011
MLD (manual lymph drainage )* compressive therapy è utile per la riduzione dell’ edema
degli arti inferiori (p 0.02) (non effetto su dolore, senso di tensione e pesantezza, QoL)
STRONG EVIDENCE (I): L’ESERCIZIO FISICO NON PEGGIORA IL LINFEDEMA
MENTRE MIGLIORA I SINTOMI, IL DOLORE E LA QoL
MODERATA EVIDENZA (II): IL BENDAGGIO COMPRESSIVO
miligliora il linfedema degli arti superiori ed inferiori
La PERDITA
DI PESO riduce significativamenti il linfedema degli arti inferiori
TALK PLAN

Tossicita Ematologica
Anemia
 Neutropenia


Tossicità Extraematologica
CINV
 PPE
 Linfedema
 Disfuzione sessuale

Disfunzione sessuale:
percezione del problema
If you wanted to talk to your doctor about a sexual
problem, how concerned would you be that --- might
happen?
Your doctor would be uncomfortable
talking about the problem because it was
sexual in nature
45%
Your doctor would dismiss your concerns
and say it was just in your head
20%
51%
There would be no medical treatment for
your problem
30%
46%
30 40
10 20
%
%
%
%
Somewhat concerned
0%
Very Concerned
23%
50
%
60
%
70
%
Marwick, C Survey says patients expect little physician help on sex. JAMA 1999;281:2173-2174.
80
%
Disfunzione sessuale:
cause

Chemioterapia /terapia ormonale:irregolarità
mestruali, menopausa precoce, vampate, depressione, secchezza
vaginale, dimunuzione della libido

Radioterapia/brachiterapia:fibrosi pelvica, atrofia
vaginale, stenosi vaginale, diminuita lubrificazione vaginale

Chirurgia : danno dell’immagine del corpo, menopausa
iatrogena, dolore, alterazioni dell’abilità vaginale, perdita della
sensibilità.
RISULTATI
CARATTERISTICHE CLINICHE DELLE PAZIENTI
CARATTERISTICHE
DELLE PAZIENTI
ISTERECTOMIA
RADICALE
(33)
ISTERECTOMIA PAZIENTI
TOTALE
SANE
(37)
(35)
P
value
ETA’ ALLA
VALUTAZIONE DELLA
QoL
46.5 (29-59)
48 (38-59)
44 (23-57)
ns
BMI
24.6 (21-28)
24.1 (22-29)
23.9 (21-28)
ns
PARITA’
1.5 (0-3)
1.8 (0-4)
1.6 (0-4)
ns
10
9
ns
HRT
QoL: Quality of Life
BMI: Body Mass Index
Ns: non signifcativo
10
Plotti , Benedetti Panici, J Sex Med 2010
RADIOTERAPIA VS NACT + CHIRURGIA
DIMENSION IN
QLQ CX-24
RADIOTERAPIA
PARK, 2007
NACT +
ISTERECTOMIA
RADICALE
BENEDETTI, 2009
FUNZIONALITA’
VAGINALE
34
27.53
PAURA DELL’ATTIVITA’ 38.55
SESSUALE
30.5
FREQUENZA DEI
RAPPORTI SESSUALI
23.7
34.44
PIACERE DEI
RAPPORTI SESSUALI
35.9
46
Plotti , Benedetti Panici, J Sex Med 2010
CONCLUSIONI
Trattamento di efficacia sovrapponibile alla CT/RT concomitante
in termini di sopravvivenza
LA SCELTA DEL GOLD STANDARD TERAPEUTICO
NON PUO’ PRESCINDERE DALL’ASSESSMENT
Minor incidenza DELLA
di complicanze
e minor
impatto
sulla QoL
QUALITA’
DI VITA
E
DALLA FUNZIONE SESSUALE
SAREBBE AUSPICABILE CHE LA STRATEGIA
TERAPEUTICA
CON NACT + ISTERECTOMIA RADICALE
FOSSE ADOTTATA COME TRATTAMENTO DI SCELTA
SOPRATTUTTO NELLE GIOVANI DONNE
Plotti , Benedetti Panici, J Sex Med 2010
Conclusioni
Negli ultimi anni molti presidi terapeutici e farmacologici
sono stati individuati per la terapia di supporto
La qualità della vita del paziente oncologico deve essere
un obiettivo perseguibile insieme alla cura della patologia
I prossimi studi devono essere orientati al “tailoring” della
terapia
di
supporto
e
chirurgica
Il dialogo con la paziente è un “ausilio terapeutico” che
consente di individualizzare la terapia di supporto
Università di Roma “Sapienza”