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LA GESTIONE DELLA
TRASFUSIONE DI SANGUE
NEI DIVERSI SETTING
Competenze Infermieristiche
Ferrara 12/10/2013
Novella Palpini
La trasfusione è l’infusione, in
urgenza o in elezione,di sangue o di
alcuni componenti come risposta a
esigenze cliniche specifiche
OMOLOGA
Donatore e ricevente
2 persone diverse
AUTOLOGA
Donatore e ricevente
stessa persona
Scopi principali
• Intervenire in caso di anemia per mantenere
il trasporto dei gas respiratori
•
Correggere disturbi della coagulazione o le
emorragie
• Curare una deficienza del sistema
immunitario
• Mantenere la volemia
EMAZIE CONCENTRATE
Sono indicate per aumentare rapidamente
l’apporto di ossigeno ai tessuti
Il valore soglia di Hb che giustifica la trasfusione
di globuli rossi nel paziente adulto è in genere di
6-7 g/dl, ad eccezione di quei casi che
presentano marcata diminuzione della
ossigenazione tissutale (anormalità della funzione
cardiocircolatoria, respiratoria..). In tali pazienti
la soglia può essere innalzata fino a 9 –10 g/dl a
seconda delle condizioni cliniche
PLASMA FRESCO CONGELATO
• Deficit coagulativo
• Deficit di vitamina K,
• TTP (porpora trombotica
Sindrome di Moschkowitz)
uremico-emolitica
trombocitopenica o
e HUS (sindrome
Deficit di singoli fattori della coagulazione, qualora
non siano disponibili i concentrati.
Concentrati piastrinici
• Piastrinopenia, Sanguinamenti
associati a trombocitopenia o
deficit qualitativo delle piastrine;
• Prima di intervento chirurgico in
pazienti piastrinopenici
Fasi del processo di trasfusione
• Prelievo del campione di sangue per
l’esecuzione dei prelievi pretrasfusionali
•
(gruppo e prove di compatibilità, emocromo possibilmente senza laccio
emostatico )
• Richiesta degli emocomponenti
• Accettazione, registrazione, esecuzione dei
test ed erogazione da parte del servizio
trasfusionale
• Trasfusione in reparto, sala operatoria,
terapia intensiva, ambulatorio, domicilio o
strutture assistite.
Il campione di sangue che viene inviato al centro
trasfusionale deve contenere una congrua
quantità di sangue e sull’etichetta devono essere
perfettamente identificabile, i dati
indispensabili da riportare sono:
•Nome, cognome e data di nascita del
paziente
•La data del prelievo
•La firma dell’Infermiere che ha effettuato
il prelievo e che ha provveduto ad una
corretta identificazione del paziente
(SENZA ABBREVIAZIONI O CANCELLATURE)
Data e ora del prelievo.
Le provette
• Il SIT di Ferrara richiede:
• 2 provetta da 7ml con EDTA (tappo viola
lunghe) per pz mai trasfusi
• 1 sola provetta per pz già trasfusi
• Le provette devono sempre essere raccolte
entro le 72 ore precedenti la trasfusione.
Il modulo di richiesta
• Il modulo di richiesta deve correttamente e chiaramente
compilato in tutte le sue parti(D.M. 3/3/2005) e deve riportare:
•
•
•
•
•
•
•
•
Data di prelievo
Reparto di provenienza/RSA di provenienza ecc.
Cognome,nome,data di nascita e sesso del paziente
Diagnosi e indicazioni trasfusionali
Ultimi dati di laboratorio pertinenti alla richiesta
Tipo e quantità di emocomponente richiesto
Nome in stampatello,firma del medico richiedente,
Firma della persona che effettua il prelievo per
controllo di gruppo e numero telefonico del reparto o
del medico richiedente.
Indagini pretrasfusionali
Analisi della compatibilità donatore-ricevente
(presso il Laboratorio)
• Corretta identificazione del ricevente e dei relativi
campioni di sangue
• Consultazione DATA BASE del SIT
• Determinazione dell’AB0 e del fenotipo Rh
• Ricerca degli anticorpi irregolari
• Selezione del prodotto compatibile
• Crossmatch tra siero paziente ed emazie donatore
• Etichettatura e distribuzione dell’emocomponente
Trasporto e consegna delle unità
Il sangue deve essere conservato in frigoriferi idonei
provvisti di termometro e portato a T° di trasfusione
SOLO tenendolo per il tempo indispensabile a
temperatura ambiente.
La trasfusione di emazie deve essere completata di
norma entro 4 ore dalla consegna al reparto(o al
domicilio del pz.),per evitare il rischio di
contaminazione batterica.
Plasma e piastrine devono essere infusi
immediatamente dopo la consegna.
Restituzione delle unità non trasfuse
Tutte le unità non trasfuse devono essere
restituite al Centro trasfusionale nel più
breve tempo possibile,unitamente al modulo di
accompagnamento firmato dal medico che
garantisce l’adeguata conservazione e la
mancata apertura dell’unità durante la
permanenza al di fuori del S.I.T
E’ arrivata la sacca…
Consenso Informato
• Si ricorda che l’articolo 11 del D.M. 3/3/2005”
ribadisce la necessità che il ricevente la trasfusione
di emocomponenti e/o emoderivati, preventivamente
informato, esprima per iscritto il proprio consenso o
dissenso”.
• Se il ricevente non può firmare è necessaria la firma
di un parente o di un tutore.
• L’unica eccezione all’obbligo di ottenere il consenso è
il pericolo di vita imminente,per il quale il medico è
autorizzato a trasfondere sangue anche senza il
consenso dell’ammalato (D.M. 1/9/95, art. 4)
Tutte le sacche devono essere etichettate in conformità
alle normative nazionali e internazionali: leggibili a occhio
nudo e con il lettore automatico:
•Contenuto della sacca
•Gruppo sanguigno AB0 e fattore Rh
•Data di donazione e di scadenza
•Numero identificativo della donazione
•Nome e indirizzo della struttura di prelievo
•Temperature di conservazione
•Eventuali altri fenotipi di gruppi ematici ricercati
Corretta modalità di trasfusione:
Chi somministra il sangue
rappresenta l’ultima persona che
può rilevare un errore di
identificazione.
Prima di trasfondere
verificare i dati di identificazione del paziente da parte
di due operatori sanitari
(Raccomandazione ministeriale del 5/3/2007)
Confrontare l’identità e il gruppo sanguigno del
ricevente con i dati riportati sul cartellino, sull’esito
delle prove di compatibilità, e sull’unità da trasfondere
• Verificare la scadenza sull’unità da trasfondere
• Registrare il numero di identificazione e il tipo di
emocomponente trasfuso, data della trasfusione,
eventuali segnalazioni,
• firma del medico che controlla e dell’IP che mette
in corso la sacca.
Non è necessario tenere il paziente
digiuno prima della trasfusione, e la
febbre non sembra essere una
controindicazione, anche se può
mascherare una reazione
trasfusionale
Se si usa il filtro per
leucodeplezione…
Vengono utilizzati filtri per
deleucocitazione dei concentrati
eritrocitari per la filtrazione al
letto del paziente
Esistono filtri per 1 o 2 unità, con
prefiltro e a riempimento diretto.
Attenzione!!!
Accertarsi che il paziente non abbia
assunto
ACE inibitori :
Reazioni: Ipotensione, rossore,
sapore metallico in bocca,
shock ipotensivo !!!
• «L’ACE inibitore»
inibisce il funzionamento dell’enzima di
conversione dell’angiotensina.
Nel passaggio delle emazie attraverso il
filtro, la bradichinina contenuta nel
plasma del donatore viene attivata dal
contatto con la superficie
delle fibre caricate.
Effettuare una trasfusione di sangue
Pianificazione assistenziale
Verificare che il paziente o chi per lui, abbia firmato il
consenso alla trasfusione e controllare i parametri
necessari prima della trasfusione:
•Rilevare i parametri vitali: PA, FC, polso, profondità
respiratoria e temperatura
•Valutare la presenza di allergie o reazioni avverse
durante precedenti trasfusioni
•Preparare l’accesso venoso, utilizzando aghi di calibro 19
gauge se non è disponibile un vaso centrale.
Ma ora non possiamo rilassarci….
Gli eventi clinici più gravi,
come le reazioni anafilattiche o l’emolisi da
incompatibilità ABO si manifestano già dopo
l’infusione delle prime gocce di sangue!!!
Sorveglianza durante la trasfusione
Chi pratica la somministrazione di sangue deve rimanere
con il paziente per i primi 10-15 minuti della
trasfusione
(per l’intera durata se la procedura è a domicilio).
Passato tale intervallo devono essere valutate le
condizioni cliniche del paziente e, se non si sono
verificati segni di reazione, la velocità può essere
gradualmente aumentata fino al valore stabilito.
Velocità di infusione
La velocità di infusione ottimale varia a seconda della
volemia e delle condizioni emodinamiche del paziente.
• Emazie concentrate: i primi 15 minuti a goccia lenta
(10-15 gtt/min)
• A regime: non meno di 1 ora e non più di due ore( 2
ml/min che equivale a circa 40 gtt/min).
• Piastrine (sia pool che aferesi): nei primi 15 minuti
infondere 25-30 mL,
• poi aumentare la velocità in modo da trasfondere
l’unità in circa 40 minuti ( circa 100 gtt/min).
Al termine della trasfusione devono essere
registrati l’ora, le condizioni cliniche e i parametri
vitali del paziente
Follow up
• Il paziente ricoverato è monitorato nelle
24 ore successive alla trasfusione per
l'insorgenza di eventuali reazioni avverse
tardive. In caso di paziente in regime di day
hospital, ambulatoriale o domiciliare, lo stesso è
adeguatamente istruito in merito alla necessità
di contattare un medico di riferimento in caso di
comparsa di segni o sintomi inattesi.
Un po’ di legislazione…
• Direttiva 2002/98/CE del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 27 gennaio 2003
“Norme di qualità e di sicurezza per la raccolta, il
controllo, la lavorazione, la conservazione e la
distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti e
che modifica la direttiva 2001/83/CE”.
• Direttiva 2004/33/CE della Commissione del 22 marzo
2004
Applicazione della Direttiva 2002/98/CE del Parlamento
europeo e del Consiglio relativa a taluni requisiti tecnici
del sangue e degli emocomponenti.
• Direttiva 2004/23/CE del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 31 marzo 2004
“Norme di qualità e di sicurezza per la donazione,
l'approvvigionamento, il controllo, la lavorazione, la
conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti
e cellule umani.”
Ordinanza Ministeriale 29 MARZO 2004
•
“Non idoneità alla donazione di sangue di coloro che
hanno soggiornato nel Regno Unito”
• Accordo tra il Ministro della Salute, le regioni e le
province autonome di Trento e Bolzano "Linee guida in
tema di raccolta, manipolazione e impiego delle cellule
staminali emopoietiche (CSE)”
• Ordinanza Ministeriale 10 GIUGNO 2003 “ Misure
precauzionali atte ad evitare il rischio di trasmissione di
SARS attraverso la trasfusione di sangue o di
emocomponenti”
• Direttiva 2005/61/CE della COMMISSIONE del 30
Settembre 2005
applica la Direttiva 2002/98/CE del Parlamento europeo
e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni in
tema di rintracciabilità e la notifica di effetti
indesiderati ed incidenti gravi.
• Direttiva 2005/62/CE della COMMISSIONE del 30
Settembre 2005
recante applicazione della Direttiva 2002/98/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda
le norme e le specifiche comunitarie relative ad un
sistema di qualità per i servizi trasfusionali.
• Racc. CoE Rec(2004)18
Recommendation (2004) 18 of the Commitee of
Ministers to member states on teaching transfusion
medicine to nurses”
• Accordo tra il Ministero della Salute, le regioni e
le provincie autonome di Trento e Bolzano
Marzo 2007
•
"Linee guida sulle modalità di disciplina delle attività
di reperimento, trattamento, conservazione e
distribuzione di cellule e tessuti umani
a scopo di trapianto”
•
• RACCOMANDAZIONE MINISTERO DELLA
SALUTE - Dipartimento Qualità (05.03.2007)
"Raccomandazione per la prevenzione della
reazione trasfusionale da incompatibilità AB0 "
• DECRETO MINISTERIALE 26 Aprile 2007
(G.U. 25.06.07 n. 145)
ISTITUZIONE DEL CENTRO NAZIONALE
SANGUE
Centro Nazionale Sangue
Il Centro Nazionale Sangue è stato istituito con
Decreto del Ministro della Salute del 26 aprile 2007.
Ha iniziato il mandato il 1° agosto 2007. È un centro
nazionale del Ministero della Salute che opera presso
l’Istituto Superiore di Sanità.
Svolge funzioni di coordinamento e controllo tecnicoscientifico del sistema trasfusionale nazionale nelle
materie disciplinate dalla Legge 219/2005 e dai
decreti di trasposizione delle direttive europee.
• DECRETO LEGISLATIVO 6 novembre 2007, n. 191
"Attuazione della direttiva 2004/23/CE sulla definizione
delle norme di qualità e di sicurezza per la donazione,
l'approvvigionamento, il controllo, la lavorazione, la
conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti
e cellule umani."
• DECRETO LEGISLATIVO 9 novembre 2007, n. 207
"Attuazione della direttiva 2005/61/CE che applica la
direttiva 2002/98/CE per quanto riguarda la
prescrizione in tema di rintracciabilità del sangue e degli
emocomponenti destinati a trasfusioni e la notifica di
effetti indesiderati ed incidenti gravi.
Leggi regionali
Piano sangue regionale
(Validità triennale)
• La presente legge disciplina le attività trasfusionali
ovvero le attività riguardanti la promozione del dono
del sangue, la raccolta di sangue intero, degli
emocomponenti e delle cellule staminali emopoietiche
autologhe, omologhe e cordonali; il frazionamento con
mezzi fisici semplici; la validazione, la conservazione e
la distribuzione del sangue umano e dei suoi
componenti, nonché le attività di medicina
trasfusionale e la produzione di farmaci emoderivati”.
• Regola: l’utilizzo del sangue in accordo
con il CBUS (comitato del buon uso del
sangue)
• Ha come obiettivo l’autonomia regionale
nella necessità di sangue
MA TORNIAMO ALLE NOSTRE
RESPONSABILITA’…
I RESPONSABILI DI REPARTO
- Responsabilità del medico
- Responsabilità dell’infermiere
- Corresponsabilità del medico e
dell’infermiere
IL FLUSSO OPERATIVO
 Accertamento dell’indicazione alla trasfusione (medico)
 Valutazione della possibilità di autotrasfusione (medico)
in caso di intervento chirurgico programmato.
 Richiesta di consenso alla trasfusione (medico e
infermiere)
 Compilazione della parte anagrafica della richiesta
(infermiere)
 Prelievo e firma dei campioni (infermiere/medico)
 Compilazione della parte clinica e firma della richiesta
(medico)
 Verifica della correttezza dei dati (medico)
 Invio al Servizio Trasfusionale della richiesta e dei
campioni (infermiere)
IL FLUSSO OPERATIVO
 Trasporto in reparto in contenitore idoneo
(personale del reparto)
 Conservazione idonea dell’unità fino al
momento della trasfusione (infermiere)
 Verifica dell’identità tra il paziente che
deve ricevere la trasfusione e il nominativo
riportato sull’unità e sul modulo di
accompagnamento (infermiere)
 Seconda verifica dell’identità tra il ricevente e
il nominativo riportato sull’unità e sul modulo e
controllo della compatibilità teorica (medico)
IL FLUSSO OPERATIVO
 Ispezione della sacca prima della trasfusione (medico)
 Registrazione dell’ora di inizio della trasfusione , del
numero della unità e firma del medico responsabile
della trasfusione (medico)
 Esecuzione della trasfusione (medico /infermiere)
 Sorveglianza del paziente e monitoraggio della
trasfusione (medico e infermiere)
 Registrazione dell’ora di fine trasfusione e
eliminazione del contenitore (infermiere)
IL FLUSSO OPERATIVO
- Segnalazione al Servizio
Trasfusionale
dell’avvenuta trasfusione e
di eventuali reazioni avverse
(medico/infermiere)
- In caso di reazione
trasfusionale, invio al
Servizio Trasfusionale
dell’unità e dei campioni
del paziente per i
necessari controlli
(infermiere/medico)
RESPONSABILITA’ DELL’INFERMIERE
 Compilazione della parte anagrafica della richiesta
 Esecuzione del prelievo dei campioni, compilazione delle
etichette e firma delle provette e della richiesta (per
la parte di sua competenza)
 Invio delle richieste e dei campioni al Servizio
Trasfusionale
 Gestione delle unità fino al momento della trasfusione
 Trasfusione : sorveglianza del paziente ( insieme al
medico)
 Registrazione dell’ora di termine della trasfusione ed
eliminazione della sacca
 Invio al Servizio Trasfusionale del modulo di
assegnazione della trasfusione e della sacca vuota in
caso di trasfusione domiciliare.
CORRESPONSABILITA’ DEL MEDICO E
DELL’INFERMIERE
- Identificazione del
paziente al momento dei
prelievi del sangue e della
trasfusione
- Verifica dell’identità tra il
paziente che deve
ricevere la trasfusione e
i dati riportati sull’unità
- Esecuzione della
trasfusione e sorveglianza
del paziente
- Registrazione dei dati
Quindi…
Non è possibile eseguire una
trasfusione in assenza del medico!!!
Il medico deve essere presente
durante tutta la trasfusione.
Trasfusione a domicilio
•
•
•
•
•
•
La procedura si applica a tutti i pazienti che,
a giudizio del curante, presentino contemporaneamente
le seguenti tre condizioni:
1. necessità di essere trasfusi con sangue o emocomponenti
2. non differibilità della terapia trasfusionale
3. non trasportabilità del paziente.
• Di norma, infatti, la trasfusione in regime ambulatoriale è
prevista come prestazione esclusivamente
• ospedaliera od in ambiente assimilabile (RSA, HOSPICE
ecc).
Trasfusione a domicilio
• Anche a domicilio devono essere
rispettate le stesse norme igieniche e di
sterilità
• Devono essere usati i presidi di
protezione (occhiali, guanti ecc)
• I rifiuti speciali devono essere smaltiti
secondo norma di legge e non nei rifiuti
domestici!!!
Riconsegna della sacca vuota
• Il SIT di Ferrara richiede la consegna
della sacca vuota in caso di
Trasfusione Domiciliare.
• La motivazione principale sta nella
difficoltà di smaltimento dei rifiuti
speciali…
• MA… permette anche un controllo più
accurato della distribuzione e del
consumo del sangue.
Materiali e farmaci da tenere al domicilio
del paziente trasfuso
• Soluzione fisiologica 0,9% 500 cc, Fiale NaCl da 10
cc, siringhe da 10 e 20 cc con dispositivi x infusioni
ev., 2 provette sterili da 5 ml;
• Adrenalina 1 mg (da 1/2 a 1 fiala diluita in 10 ml di
fisiologica ev. lenta),
Dopamina (diluita in 50 ml di fisiologica ev. lenta);
• Metilprednisolone (fiale 125-500-1000 mg ev);
• Furosemide (fiale da 20 mg);
• Diazepam (fiale da 10 mg);
• Eparina calcica (12.500 UI);
• Antibiotico a largo spettro x via im. o ev.;
• Antistaminico (Prometazina fiale da 50 mg).
Trasfusione presso strutture
esterne
• Ogni struttura protetta deve adottare
dei protocolli per la trasfusione di
sangue che prevedano il rispetto di tutte
le norme di sicurezza utilizzate nei
reparti ospedalieri
e le norme di legge vigenti.
Reazioni trasfusionali
Reazioni trasfusionali
Le reazioni trasfusionali
si possono dividere
in base a:
•
•
Tempo di insorgenza:
Meccanismo patogenetico
Reazioni precoci
Reazioni tardive
Reazioni immunologiche
Reazioni non immunologiche
• Reazioni acute (<24 ore) immunologiche
Emolitica
Febbrile non emolitica
Orticarioide
Anafilattica
TRALI
Reazioni acute non immunologiche
Sepsi
Ipotensione da Ace-Inibitore
Sovvracarico circolatorio
Embolia gassosa
Ipotermia
Reazioni ritardate
Reazioni ritardate immunologiche
•
•
•
•
•
Alloimmunizzazione eritrocitaria
Alloimmunizzazione leucocitaria
Emolisi ritardata
GvHD
Porpora post-trasfusionale
Reazioni non immunologiche ritardate
• Sovraccarico marziale
Reazione emolitica acuta
1:38000
Cause: incompatibilità ABO/Rh.
Segni Clinici: freddo, febbre, cefalea,
dispnea, cianosi, dolore
toracico, tachicardia,
ipotensione, emoglobinuria,
scompenso renale: oliguria,
CID, dolore lombare.
Intervento infermieristico
• Sospendere immediatamente la trasfusione.
• Avvisare il medico.
• Tenere pervio accesso venoso con soluzione
•
•
•
•
•
fisiologica ed eventualmente prendere un altro
accesso di calibro superiore.
Rilevare parametri vitali.
Conservare la sacca per controlli.
Iniziare valutazione del bilancio idrico…
Stabilizzare il paziente
Invio al PS. (nei casi ambulatoriali)…
Il medico provvederà a:
• Somministrare:
diuretici
analgesici,
ipertensivi
emostatici
Reazioni febbrili non emolitica
• PZ sensibile a GB, PLT, o proteine del
sangue trasfuso.
• Segni e sintomi: Febbre, brividi di freddo,
pallore , sudorazione,
emicrania, ansia, dolore
muscolare, vomito.
Intervento infermieristico
• Sospendere immediatamente la
•
•
•
•
•
trasfusione
Mantenere la vena pervia con soluzione
fisiologica
Avvisare il medico
Rilevare i parametri vitali
Somministrare antipiretici se prescritto
Inviare al PS o al medico curante
Reazione allergica orticariode
Ab diretti contro le proteine
del plasma del donatore
• Sintomi:
Arrossamento, calore, prurito,
ponfi,sintomi simili asma
bronchiale: broncocostrizione.
Intervento infermieristico
•
•
•
•
•
Sospendere la trasfusione
Avvisare il medico
Somministrare soluzione fisiologica
Su OM somministrare antistaminico
Rilevare i parametri vitali
• Se i sintomi continuano o peggiorano
inviare al PS o al curante.
Reazione Anafilattica
Ab diretti contro le proteine del plasma del donatore,
(compresi IgA eptoglobina, C4)
• Sintomi: Dispnea, dolore toracico,
collasso cardiocircolatorio,
sibili respiratori,
edema locale,
ARRESTO CARDIACO!!!
Intervento infermieristico
• Sospendere immediatamente la Trasfusione
• Mantenere accesso venoso pervio con fisiologica ed
•
•
•
•
•
eventualmente prendere una accesso di calibro
superiore.
Mettere il paziente in Trendelemburg,
Avvisare il medico
Rilevare i parametri vitali
Avvisare Rianimatore ed eventualmente eseguire
manovre di rmn (presenza di defibrillatore)
Somministrare 02 su O.M.
TRALI
(Tranfusion Related Lung Injury)
• La lesione polmonare acuta legata alla
trasfusione causata da anticorpi antileucociti del donatore (talora del
ricevente) che causano una sequela di
eventi che aumentano la permeabilità del
microcircolo polmonare: liquido ad alto
contenuto proteico penetra
nell’interstizio e negli spazi polmonari!
TRALI
• Sintomi: Ipossia, scompenso cardiaco,
ipotensione, febbre, edema polmonare
bilaterale.
• Intervento: Sospendere la trasfusione,
mantenere accesso venoso ed eventualmente
prenderne una altro di calibro maggiore.
• Inviare in Terapia Intensiva
• Escludere dalle trasfusioni i donatori
implicati.
• Reazioni trasfusionali Acute
non Immunologiche
Sepsi
• Contaminazione batterica durante
la raccolta.
• Sintomi: Febbre alta, vomito,
diarrea, ipotensione.
Intervento infermieristico
• Se precoce: Sospendere trasfusione
Avvisare il medico,
Emocoltura,
Su OM iniziare terapia ATB ad
ampio spettro, trattamento
delle complicanze: Shock ecc
Sovraccarico Circolatorio
Causato da una riserva cardiaca carente,
infusione troppo veloce.
Sintomi: (quelli dell’edema polmonare):
Tosse, dispnea, crepitii, vene
giugulari dilatate, ipertensione,
cefalea,
Posizione ortopnoica obbligata.
Intervento infermieristico
• Posizionare il paziente in Antitrendelemburg
• Avvisare il Medico
• Su O.M., somministrare diuretici e 02
• Sospendere o rallentare la trasfusone
• In casi gravi: salasso!!!
Reazioni trasfusionali
immunologiche tardive
Alloimmunizzazione eritrocitaria
Si evidenzia la comparsa di un nuovo anticorpo
specifico per gli antigeni eritrocitari, rilevabile
dopo alcune settimane dalla trasfusione.
• Raramente si determina un’emolisi
eritrocitaria rilevabile, più spesso si
presenta una:
“Reazione sierologica trasfusionale
ritardata”
• Presentazione: ricerca anticorpale positiva
• Sintomi: Febbre, dolori muscolari,
prurito, orticaria.
• Intervento: utilizzo di componenti
leucodepleti.
Emolitica Tardiva
• Risposta anamnestica ad Ag eritrocitari
• Presentazione: screening anticorpale
positivo
• Sintomi: lieve ittero, febbre
• Segni laboratoristici: calo dell’emoglobina e
dell’aptoglobina. iperbilirubinemia diretta ed indiretta.
Graft versus Host disease
malattia da trapianto verso l’ospite
• i linfociti del donatore si impiantano nel
ricevente e attaccano i tessuti dell’ospite.
• Sintomi: febbre, diarrea, epatotossicità,
ipossia, emolisi
Complicanze rare
• Emolisi non immunologica: Distruzione fisica o chimica delle
cellule ematiche, (per calore, congelamento, aggiunta di soluzioni
o farmaci emolizzanti).
• Embolia gassosa: grandi quantità di aria nelle vene. Sintomi:
deficit di pompa,insufficienza cardiaca. Avvengono soprattutto
se il sangue viene infuso sotto pressione.
• Ipotermia: Causata da infusione rapida di sangue freddo.
Sintomi: Aritmia cardiaca.
• Porpora post-trasfusionale: Compare raramente dopo 8-10
giorni dalla trasfusione.
Complicanze della trasfusione massiva
• Trasmissioni di malattie virali
• Sovraccarico Marziale
sintomi: diabete, poliendocrinopatie,
cirrosi epatica, cardiomiopatie, un
sovraccarico marziale cronico provoca
emocromatosi!!!
• Attenzione:
le reazioni trasfusionali non sono
sempre causate da
errori trasfusionali
Ma… i casi di errore umani si ripetono...
• Trasfusione sbagliata: tragico errore umano
Quattro casi in Toscana sempre in estate
Un uomo di 76 anni è morto ieri sera all'ospedale di
Grosseto, dopo che, per un errore di identificazione che
si è verificato nonostante le procedure di sicurezza, gli
è stato somministrato sangue destinato a un altro
ricoverato. Lo riferisce la Asl 9 di Grosseto. La
procura ha disposto l'autopsia.
«ANSA settembre 2013»
Errori trasfusionali: i punti critici
• Richiesta
• Osservazione
• Identificazione
• Trasfusione
• Prelievo
• Identificazione
• Accettazione richiesta
• Consegna
• Identificazione
• Assegnazione
• Test pretrasfusionali
• Scelta
dell’emocomponente
Report
Archiv.
Considerazioni finali
• Un buon sistema di emovigilanza, la
scrupolosa identificazione del paziente,
e un controllo continuo durante la
trasfusione permettono di ridurre
il rischio o di minimizzare gli effetti di
una reazione trasfusionale!!!
Conclusioni finali
• La trasfusione di Sangue ha
le caratteristiche di una
«normale» Fleboclisi e i
rischi di un…
TRAPIANTO DI ORGANO
Scusate se vi ho annoiato…
Qui, di sicuro, ho lavorato bene…
Grazie
Novella Palpini