FEDRO - Liceo Classico D`Annunzio

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Transcript FEDRO - Liceo Classico D`Annunzio

FEDRO
Vita e opere
Vita
Nacque sotto il principato di Augusto, intorno al 15 a.C. E'
uno dei pochissimi autori di nascita non libera nella
letteratura della prima età imperiale. Nei manoscritti e
nelle sue opere è citato come liberto di Augusto
(sembra, quindi, che fosse stato liberato proprio
dall'imperatore). Il poeta sarebbe stato inoltre
perseguitato da Seiano, il braccio destro di Tiberio,
rimasto offeso da allusioni colte in alcuni scritti. Dopo la
condanna, Fedro soffrì umiliazioni e morì in povertà nel
50 d.C.
Opere
Scrisse cinque libri di favole che lui stesso
chiamò “esopiche”, perché sono, per lo più,
traduzioni o rifacimenti di favole greche
attribuite ad Esopo. Le favole sono
ambientate nella natura, in cui vengono
introdotti aneddoti storici, scenette
sentimentali ed epigrammatiche, quadri
simbolici. Come poeta non si può definire
veramente un virtuoso: pratica un genere
letterario ritenuto minore, anch'esso
marginale rispetto alle grandi concorrenze e
dell'età imperiale. Come narratore, invece, le
sue favole sono poco originali, indebitate con
la tradizione esopica e con una raccolta di
favole di età ellenica.
Il lupo e l’agnello
Allo stesso rivo erano giunti il lupo e
l'agnello spinti dalla sete; in alto
stava il lupo e molto più in basso
l'agnello. Ed ecco che il predone,
stimolato dalla sua gola maledetta,
tirò fuori un pretesto per litigare.
"Perché", disse, "mi hai intorbidato
l'acqua proprio mentre bevevo?". E il
batuffolo di lana, pieno di paura,
risponde: "Scusa, lupo, come posso
fare quello che recrimini? È da te
che scorre giù l'acqua fino alle mie
labbra". Respinto dalla forza della
verità, il lupo esclama: "Sei mesi fa
hai sparlato di me". L'agnello
ribatte: "Io? Io non ero ancora
nato". "Perdio", lui dice, "è stato tuo
padre a sparlare di me". E così lo
abbranca e lo sbrana, uccidendolo
ingiustamente. Questa favola è
scritta per quegli uomini che
opprimono gli innocenti con false
accuse.
Personaggi:
semplici, statici e
realistici con
caratteristiche
fantastiche (sanno
parlare)
-lupo:protagonista cattivo,
mangia l'agnello
-agnello: protagonista
buono, è la vittima
innocente
Spazio e tempo:
- esterno (foresta)
- indeterminato
Analisi del
testo
Argomento:
Messaggio (morale):
Un agnello si imbatte in un
lupo affamato,che cerca
ogni pretesto per
mangiarlo.
Anche chi è dalla parte
del giusto talvolta non
può nulla contro chi è
più forte
Tecniche narrative:
linguaggio semplice,
strutturato sulla fabula.
Sono presenti discorsi
diretti e i fatti vengono
raccontati al presente.
Narratore:
-esterno, con
focalizzazzione
interna
Nomi
1° declinazione:
Pronomi
- ego, mei
- ille, illa, illud
- tu, tui
Verbi
Stabat imperfetto, 3a
p.s., I coniug.
Possum: indicativo,
presente 3a p.s.
Eram: imperfetto 1a
p.s.
Opprimunt: indicativo
presente 3 p.p 3
coniug.
Lacerat: indicativo
presente 3a p.s. 1
coniug.
Facere: infinto
-acqua, ae
- fabula, ae
-causa, ae
2° declinazione:
-agnus, i
-laniger, i
-lupus,i
-rivum
-iurgium, i
Analisi
lessicale
Aggettivi
Qualificativi:
- improbus, a, um
- inferus, a, um
- superus, a, um
- turbulentus, a, um
Possessivi:
meus, a, um
tuus, a, um
Il lupo e il cane
Un giorno un lupo stremato dalla fame incontrò un cane di bell'aspetto e
ben nutrito. Il lupo chiese stupito: "Come hai potuto, o cane, diventare così
forte e robusto, mentre io che sono un lupo muoio di fame? ". Il cane
rispose: "anche tu potresti godere degli stessi benefici, rendendo ad un
padrone un servizio identico al mio". “Quale ? " chiese il lupo. Allora il cane
rispose: "Di giorno faccio la guardia alla sua porta e di notte difendo la
casa dai ladri" . "Patisco neve e pioggia nei boschi”, disse il lupo, “dunque,
volentieri ti seguirò per avere una vita più comoda".
Cammin facendo il lupo si accorse che il cane aveva il collo segnato e
malconcio, allora, gli chiese quale ne era la causa. Il cane rispose che il
padrone lo legava spesso ad una catena perché si abitui a dormire di giorno
per vegliare di notte, ma spiega che in cambio ha cibo a sufficienza,
bocconcini prelibati e riparo sicuro. ”Benone” rispose il lupo, " ma se ti
salta in mente di andare in qualche posto, puoi farlo?". “Assolutamente no”,
disse il cane. “In queste condizioni”, rispose il lupo, "goditi pure i tuoi
privilegi: al cibo preferisco la libertà”.
Messaggio
Personaggi:
Semplici, statici e
realistici ma con
caratteristiche
fantastiche (sanno
parlare)
- Cane (ha un padrone
ed è ben nutrito)
(morale):
la libertà è il bene più
prezioso
Analisi del
testo
- Lupo (malconcio e
affamato)
Argomento:
Narratore:
Un lupo affamato invidia
la comoda vita di un
cane, ma preferisce la
libertà al cibo.
- esterno (la
focalizzazzione è
esterna)
Tecniche narrative:
i fatti sono narrati
seguendo l'ordine
della fabula, con
discorsi diretti e
indiretti espressi
con un linguaggio
semplice.
Spazio e tempo:
- esterno
-indeterminato
Commento
- La favola, che di solito è considerata
narrativa minore e riservata ai bambini, è in
realtà uno dei generi letterari più antichi ed è
stata usata fin dai primordi dell’umanità per
raccontare per via indiretta debolezze, vizi e
difetti degli esseri umani. Queste
caratteristiche, naturalmente, sono tutte
presenti nel “Lupo e il cane” di Fedro. Una
favola che, pur con i suoi oltre 2500 anni di
età (la prima versione fu infatti composta dal
favolista greco Esopo nel VI sec. a. C e fu poi
ripresa e riscritta in latino da Fedro nel I
secolo d.C.) è più attuale che mai e mette in
rilievo uno degli eterni dilemmi dell’essere
umano: il benessere materiale vale la perdita
della libertà, dell’autonomia e
dell’indipendenza? -
Galleria!
Il lupo e l’agnello
Il lupo e il cane