Il sistema finanziario

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Transcript Il sistema finanziario

Giulio Tagliavini – Massimo Regalli
Corso di Economia
degli Intermediari Finanziari
Il sistema finanziario
Cosa si intende per sistema finanziario
•
•
•
•
E’ la struttura attraverso cui si svolge l’attività
finanziaria;
L’attività finanziaria è la produzione e l’offerta di
servizi finanziari;
Il sistema finanziario è l’insieme organizzato di
mercati, intermediari e strumenti finanziari;
Il suo funzionamento avviene in un contesto di
regole e di controlli.
Cosa compone il sistema finanziario
•
Gli strumenti finanziari:
•
•
I mercati finanziari:
•
•
Sono contratti aventi ad oggetto diritti e prestazioni di
natura finanziaria.
Sono mercati specializzati nella negoziazione di
strumenti finanziari.
Gli intermediari finanziari:
•
Sono imprese che svolgono attività finanziaria
(produzione, negoziazione e servizi connessi a
strumenti finanziari).
Quali funzioni svolge il sist. finanziario
•
Il sistema finanziario svolge 3 importanti
funzioni:
1.
2.
3.
1. il regolamento degli scambi;
2. l’accumulazione del risparmio ed il
finanziamento degli investimenti;
3. la gestione dei rischi.
L’economia monetaria
•
•
•
Economia monetaria è il termine con il quale si
indica un sistema economico in cui gli scambi
di beni e servizi sono regolati attraverso la
moneta;
Ogni bene/servizio ha un valore definito in
un’unità monetaria che, normalmente, è la
valuta del Paese;
Oggi siamo abituati a diversi generi di
“moneta”, ma non è sempre stato così….
Il baratto
•
•
In una economia primitiva gli scambi si basano
sul baratto: merce vs merce;
Questo comporta:
•
•
•
•
- una doppia coincidenza nella preferenze;
- che i beni siano divisibili;
- alti costi di “ricerca” della controparte.
La soluzione dei problemi è nell’individuare un
bene di interesse ed accettabilità diffusa in
base al quale definire i valori degli altri beni
(bene-moneta)
Dal baratto allo scambio con un
mezzo di pagamento
•
Questo passaggio è importante perché:
•
•
•
•
•
Si accrescono le possibilità dello scambio;
Aumentano i fabbisogni soddisfatti;
Si riducono i tempi ed i costi dello scambio;
Si incentiva la produzione.
In definitiva si può passare da
un’economia di autoconsumo ad una
economia di scambio.
L’evoluzione della moneta (1)
•
•
•
Il passaggio fondamentale è quello da
moneta-merce a moneta-segno;
La moneta-merce è un bene: nel tempo
anche un metallo prezioso. Il valore
facciale è = al valore intrinseco;
La moneta-merce viene sostituita da
titoli che la rappresentano. I vantaggi:
•
•
•
Riduzione dei costi (trasporto);
Riduzione dei rischi (furto, smarrimento);
Possibilità di avviare un’attività di prestito.
L’evoluzione della moneta (2)
•
•
•
•
Con la sostituzione della moneta-merce con
appositi certificati nasce la moneta-segno;
Nel tempo la funzione di emettere questi titoli
diventa esclusiva degli Stati: nasce la moneta
cartacea con corso legale;
Quando viene tolta la possibilità ai possessori
di convertire i titoli nella merce sottostante si
parla di corso forzoso;
Il processo di sviluppo non si ferma: si cercano
modi di pagamento alternativi alla moneta
legale.
L’evoluzione della moneta (3)
•
I depositi in c/c sono un esempio di evoluzione
della moneta: si pensi agli assegni;
•
I vantaggi sono:
•
•
•
•
•
•
Sicurezza;
Costi;
Minimizzazione dell’investimento in attività infruttifere.
Nasce quindi la moneta bancaria;
Il presupposto per la sua diffusione è l’affidabilità
dei depositi come mezzo di pagamento;
L’ulteriore evoluzione è rappresentato dalla
sostituzione di strumenti cartacei con transazioni
elettroniche (moneta elettronica).
Che cosa spiega l’evoluzione della
moneta
•
L’evoluzione della moneta è influenzata da:
•
•
•
Costo per la produzione, utilizzo e mantenimento
della moneta;
Rischio inerente l’uso e la detenzione di un certo
mezzo di pagamento;
Capacità di rendere un “servizio” in termini di
tempo di esecuzione, affidabilità, informazione
(funzionalità).
Le funzioni della moneta
•
La moneta svolge 3 differenti funzioni:
1.
2.
3.
Mezzo di scambio;
Unità di conto
Riserva di valore
Cos’è “oggi” la moneta
moneta legale
+ depositi monetari
L’innovazione finanziaria influenza la
composizione. Es: sportelli automatici.
= M1
+ depositi con scad. < 2 anni (compresi i C.D.)
Si aggiungono strumenti facilmente
= M2
convertibili in moneta
+ titoli di mercato monetario
+ quote di fondi comuni monetari
+ obbligazioni con scad. < 2 anni
= M3
Conseguenze della moneta
•
•
•
L’utilizzo della moneta nel regolamento
degli scambi comporta uno sdoppiamento
dei circuiti economici;
Il primo circuito è di natura reale: i
beni/servizi passano dal venditore al
compratore;
Il secondo circuito è di natura monetaria:
la moneta passa dal compratore al
venditore.
Le relazioni del reddito

I due circuiti sono sostanzialmente equivalenti:

Il valore dei beni/servizi corrisponde alla remunerazione che
sono state pagate per la loro produzione.
Y=C+I
Y=C+S
Dove:
 Y = prodotto finale / reddito nazionale;
 C = consumi;
 S = risparmio;
 I = investimenti
Le relazioni del reddito





Se ne ricava che il risparmio è alla base delle spese per
investimento;
----------------------------In una economia CHIUSA deve quindi essere:
S=I
Il che significa che la formazione del capitale REALE (I) è
vincolata alla accumulazione del risparmio (S);
-----------------------------In una economia APERTA si può avere:
I>S
La differenza sarà finanziata con risorse risparmiate da altri;

Queste corrispondono al saldo negativo delle PC della BP.
Le relazioni del reddito


Queste relazioni valgono per tutti i soggetti;
Ogni soggetto ha un proprio bilancio composto da:



Uno Stato patrimoniale;
Un conto Economico.
Questi due prospetti colgono due “aspetti” diversi
ed importanti della situazione “economica” di un
soggetto.
Flussi e stock
Flusso
Stock
Dimensione di un
fenomeno nel corso
di un determinato
intervallo
Misura
di
fenomeno in
determinato
istante
Conto Economico
Stato Patrimoniale
un
un
Il risparmio ed il patrimonio



Nel conto economico, la differenza tra ricavi
(reddito, Y) e costi (consumi, C) misura il
risparmio (S):
Y–C=S
L’accumulazione del risparmio è destinabile
ad incremento del proprio patrimonio;
Tale incremento viene registrato nello Stato
Patrimoniale.
Come si compone lo S.p. ?

Le unità economiche non si limitano
all’accumulazione del risparmio, ma operano
investimenti in:



attività reali;
attività finanziarie.
Il finanziamento di questi, oltre che al PN
(risparmio accumlato) può essere fatto con il
ricorso ai debiti (passività finanziarie).
Come si compone lo S.P.:
le attività reali e finanziarie
Attività
reali
Attività
finanziarie
Beni aventi un valore intrinseco
in quanto possono produrre
servizi
di
utilità
reale
ed
immediata per il possessore
L’investitore vanta un diritto nei
confronti del reddito e della
ricchezza
presenti
e
futuri
dell’emittente dello strumento
finanziario il quale a sua volta, ha
un impegno a soddisfare questo
diritto
Come si compone lo S.P.

In termini generali si ha:
Attivo
Passivo
Attività reali
(Ar)
Patrimonio netto
(Pn)
Attività finanziarie
(Af)
Passività finanziarie
(Pf)
Alcune definizioni
Ricchezza finanziaria: stock di attività finanziarie
detenute (Af)
Ricchezza finanziaria netta: ricchezza finanziaria –
passività finanziaria (Af-Pf)
Ricchezza reale: stock di attività reali in essere (Ar)
Ricchezza reale netta: stock di attività reali al netto
dei fondi di ammortamento (Ar-Fondi)
Ricchezza totale lorda: Af+Ar
Ricchezza netta : (Af-Pf)+(Ar-Fondi)
….. e in termini dinamici….


Finora si è trattato dell’equilibrio patrimoniale
con grandezze stock;
La visione dinamica comporta che:
I +  Af =  Pf + S




Dove:
I = rappresenta la variazione delle Ar;
S = rappresenta la variazione del PN.
Da qui si ricava il saldo finanziario….
Saldo finanziario
Impiego di fondi = Fonti dei fondi
I+ Af = Pf+S
Saldo
finanziario
SF = S - I
Il saldo
(1)
Misura l’eccedenza/deficit di risorse (S)
rispetto ai fabbisogni per investimenti (I)
SF > 0
SF < 0
Surplus
Deficit
Il saldo (2)


Perché saldo FINANZIARIO ?
Perché date le grandezze in gioco:



SF > 0 comporta un riequilibrio con nuovi
investimenti in attività finanziarie;
SF < 0 = richiede il ricorso a nuove passività
finanziarie.
Si ha infatti…….
Il saldo
(3)
I+ Af = Pf+S
SF = S - I
SF = S – I = Af - Pf
SF = AF - PF
A cosa serve ?
Descrivere l’articolazione del processo di
risparmio e di investimento (con relativi
equilibri/squilibri)
Però:
 Indagini sulla singola unità economica sono
poco rilevanti;
 Indagini riferite all’economia nel suo complesso
anch’esse poco utili;


Può essere utile una ripartizione in pochi
“soggetti” ed effettuare l’analisi fra grandi
comparti dell’economia.
I settori istituzionali
(1)
Le classi a cui si può fare
riferimento sono:
•
•
•
•
•
Raggruppamenti;
Omogenei;
Autonomi
Con capacità di decisione in campo
economico- finanziario
(Banca d’Italia)
I settori istituzionali
(2)
La classificazione vede:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Soggetti e quasi società non finanziarie
Istituzioni di credito
Imprese di assicurazione
Amministrazioni pubbliche
Famiglie
Estero
I settori istituzionali
(2)
1.
Soggetti e quasi-società non finanziarie:
a.
Aziende autonome
Ferrovie dello stato
Enel
Aziende municipalizzate
Soc. di persone
Soc. di fatto con più di 20 unità
b.
c.
d.
e.
f.
I settori istituzionali
(2)
2.
Istituzioni di credito
a.
Autorità bancarie centrali (BCE)
Altre istituzioni monetarie
Banche con raccolta a breve
Banche con raccolta a medio lungo termine
Istituzioni finanziarie
Istituti di rifinanziamento
Fondi comuni
Società di finanziamento
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
I settori istituzionali
(2)
3.
Imprese di assicurazione
4.
Amministrazioni pubbliche
a.
Amministrazioni centrali
Amministrazioni locali
Enti di previdenza
b.
c.
I settori istituzionali
(2)
5.
Famiglie
a.
d.
Famiglie consumatrici
Imprese individuali
Società di fatto con meno di 20 unità
Società di persone con meno di 20 unità
6.
Estero
b.
c.
Utilizzo

In definitiva il Sf indica l’eccedenza/deficit di
risorse finanze di un settore


La rappresentazione della struttura dei saldi
aiuta quindi a capire da dove provengono le
risorse (Sf >0) e dove vengono destinate (Sf
<0)
Si veda quindi qualche Tabella…….
La struttura finanziaria dell’economia

I Sf presentano differenze:



Geografiche;
Temporali
Per ogni settore gli estremi possibili sono
i seguenti:
Saldi temporali
e dissociazione del risparmio
(1) Equilibrio
finanziario
(2 a) Divergenza
finanziaria
(2 b) Divergenza
finanziaria
(1)
S=I
SF=0
Saldi settoriali bassi
S=0
SF=I
Saldi settoriali alti
I=0
SF=S
Saldi settoriali alti
Continua…
Saldi temporali
e dissociazione del risparmio
Continua…
S=0
(2)
2 a) e b)
Divergenza
finanziaria
I=0
Specializzazione settoriale
Dissociazione risparmio – investimento
(per spiegare il fabbisogno di trasferimento)
Saldi e fabbisogni di trasferimento
“Anche con saldi finanziari settoriali (SF=0)
ci può essere fabbisogno di trasferimento”
Quando ?
1. Quando le Af oltre che f. d’investimento hanno
anche f. monetaria;
2. Quando le Af hanno anche f. di copertura dei
rischi;
3. Quando
comunque
esistono
esigenze
di
trasferimento infra-settore;
4. Quando gli investimenti non solo solo reali, ma
anche finanziari;
5. Quando
si
vuole
ricostruire/riequilibrare
il
portafoglio.
Il fabbisogno di trasformazione
delle risorse finanziarie
Ipotesi
Cosa succede se Af e Pf dei vari
settori hanno composizioni
fra loro incompatibili ?
Come si chiudono i circuiti di
trasferimento delle risorse?
Trasformazione delle risorse finanziarie:
Trasformazione delle scadenze
Trasformazione dei rischi
Tipicamente
Se ne occupano
gli intermediari
Limiti dei saldi (1)

I Sf sono calcolati ex post;

I Sf registrano le preferenze o l’adattamento
di queste ?


Gli utenti possono cercare strumenti che il mercato
non offre;
Gli utenti possono richiedere condizioni che il
mercato non offre
Limiti dei saldi (2)

Se questo accade:



C’è un effetto quantità su quanto commerciato;
C’è un effetto composizione sulle scelte effettuate.
Conseguenza importante: il sistema finanziario,
garantendo il soddisfacimento della domanda
delle unità finali, svolge un ruolo chiave per la
performance dell’economia reale.