Impianto_idrico

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Allaccio acquedotto:
Generalmente la condotta
dell’acquedotto pubblico
passa nella strada che
fronteggia la costruzione e
quindi l’allacciamento
risulta facile ed economico
L’impianto di distribuzione
La derivazione della condotta idrica comunale per la distribuzione
dell’acqua potabile nel fabbricato partirà da pozzetto esterno del
fabbricato dove sarà alloggiata un’apposita saracinesca con il
misuratore di portata.
Fornitura agli utenti:
La distribuzione agli utenti con contatore è capace di soddisfare i consumi
immediati e indica nello stesso tempo la quantità d’acqua prelevata.
Nell’ipotesi di edificio con più alloggi, in genere l’Amministrazione Comunale
inserisce un solo contatore (contatore generale), di grossa capacità, all’inizio
dell’allacciamento, e per ogni singolo alloggio si devono inserire altri contatori
(divisionali).
Vantaggi:
• distribuire subito l’acqua nella quantità occorrente a pressione, senza
necessità di accumulo in depositi.
Svantaggi:
• forte variazione della pressione nella rete distributiva dell’acquedotto, a
causa di erogazioni che si concentrano in alcune ore della giornata. Nei
momenti di massimo prelievo, la pressione diminuisce rapidamente e
spesso le abitazioni, nei punti elevati, restano senz’acqua; viceversa
durante la notte, quando il prelievo è quasi nullo, la pressione sale a
livelli critici, determinando a volte rotture nelle tubazioni più vecchie e
malridotte.
Contatore a turbina
Per la distribuzione dell’acqua si prevede la realizzazione di una o più
colonne montanti che servono i vari piani.
Le colonne montanti sono collegate al piede da un distributore inferiore
secondo uno schema aperto oppure ad anello.
Rete di distribuzione:
Lo schema più semplice e razionale, che riduce al minimo le perdite di
carico, per servire i vari punti di erogazione dell’acqua, è quello composto
da colonne verticali di maggiore sezione e reti di distribuzioni orizzontali ai
vari piani.
Le tubazioni delle reti di piano possono essere in rame, rivestito in
materiale plastico, o pvc.
Le colonne montanti, di sezione via via decrescente verso l’alto, possono
essere in acciaio zincato tipo Mannesmann, in rame o in pvc.
Rame in rotoli o verghe
Raccordi acciaio zincato
Rete di distribuzione al piano
Collettore di distribuzione
La rete di distribuzione al piano con il collettore e un tubo per ogni singolo
apparecchio erogatore presenta i seguenti vantaggi:
1. velocità di posa in opera e quindi minore incidenza della mano d’opera;
2. eliminazione delle giunzioni, che sono punti di possibili rotture
3. nel caso di guasto in un apparecchio erogatore, chiusura di un solo
ramo nel collettore.
Allacciamento rete
pubblica
I° collettore
caldaia
Piano terra con
due appartamenti
Due colonne
montanti
II° collettore
montante
Pianta 1° e 2°
piano
collettore
Dimensionamento condotta singola dal collettore al punto di erogazione
Velocità massima in condotta 1.5 - 2.0 m/s
V
1 U.C. = 0.1 l/s
Un’unità di carico
corrisponde ad una
portata q = 0.1 l/s
Per il vaso con
cassetta suggerisco
1.5 U.C.
q
D2
π
4
Unità di carico abitazioni private UNI 8192
Apparecchio
Acqua
Acqua
Totale calda +fredda
fredda
calda
lavabo
0.75
0.75
1.00
bidet
0.75
0.75
1.00
vasca
1.50
1.50
2.00
doccia
1.50
1.50
2.00
vaso con
3.00
3.00
cassetta
vaso con
6.00
6.00
flussometro
lavello cucina
lavabiancheria 2.00
2.00
lavastoviglie
2.00
2.00
vasca bucato
1.50
1.50
2.00
Dimensionamento sezione colonna
montante
Conteggiate le Unità di Carico
presenti a valle di una sezione, si
calcola il numero di apparecchi in
contemporaneo funzionamento a
valle di quella sezione considerata.
Relazione unità di carico UC portata Q (l/s)
per abitazioni, UNI 8192.
UC
6
8
10
12
14
16
18
20
25
30
35
40
Q l/s % apparecchi funzionanti
0.300
0.50
0.400
0.50
0.500
0.50
0.600
0.50
0.680
0.49
0.780
0.49
0.850
0.47
0.930
0.47
1.130
0.45
1.300
0.43
1.460
0.42
1.620
0.41
UC
50
60
70
80
90
100
120
140
160
180
200
250
Q l/s % apparecchi funzionanti
1.900
0.38
2.200
0.37
2.400
0.34
2.650
0.33
2.900
0.32
3.150
0.32
3.650
0.30
3.900
0.28
4.250
0.27
4.800
0.27
4.950
0.25
5.750
0.23
Relazione unità di carico UC - portata Q (l/s)
UNI 8192.
abitazioni
uffici
H0
quota
piezometrica
acquedotto
comunale,
JL perdite di carico
continue,
SCi perdite di carico
concentrate,
Z1 dislivello tra
l’apparecchio
idraulicamente
svantaggiato e l’asse
della
condotta
comunale,
H1 (5 m) altezza in
metri d’acqua sulla
bocca di erogazione,
deve risultare che:
H 0  H1  Z1  JL   Ci
Il calcolo di verifica di corretto funzionemento prevede la valutazione delle
perdite di carico continue JL e concentrate SCi per ogni tronco durante
l’ora di massimo consumo, e si verifica se la pressione fornita
dall’acquedotto è tale da garantire almeno 5 m in colonna d’acqua a
monte dell’apparecchio erogatore idraulicamente più svantaggiato.
Detto H0 il carico fornito dall’acquedotto comunale, JL le perdite di carico
continue, SCi le perdite di carico concentrate, Z1 il dislivello tra il
rubinetto erogatore e l’asse della condotta comunale, H1 (5 m) l’altezza in
metri di colonna d’acqua sulla bocca di erogazione, deve risultare che:
H 0  H1  Z1  JL   Ci
Perdite di carico concentrate
 Ci
Perdite di carico continue
Y=JL
J
 V2
D 2g
1 
 2.51
 2 log 



 Re  3.71 D 
1
L= lunghezza tubo + lunghezza equivalente perdite concentrate
Tubi in rame e=0.01 - 0.02 mm
Tubi in acciao zincato e=0.03 - 0.05 mm
Le perdite di carico vanno
calcolate nei seguenti tratti:
tra l’erogatore idraulicamente
svantaggiato e il suo
collettore di alimentazione;
tra il collettore e il contatore
di piano;
sulla colonna montante fino al
contatore
generale
o
all’autoclave