Aprilia, spese legali gonfiate

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QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected]
sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO
COPIA
OMAGGIO
Anno XXXIII N.5
9 - 23 MARZO 2017
Aprilia, spese legali gonfiate
Inchiesta sul primo cittadino, Antonio Terra e due ex assessori.
I reati contestati: truffa aggravata e falso ideologico in atto pubblico
Il sindaco:“Ho fiducia nella magistratura che saprà far luce sulla vicenda”
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 2
9 - 23 MARZO 2017
Il dottor Narciso Mostarda, direttore generale della ASL ROMA 6”, ha aperto le porte del cantiere alla stampa
LE FOTO ESCLUSIVE DEL NUOVO OSPEDALE
DEI CASTELLI ROMANI
L’ingegnere Aldo Cella, direttore dei lavori, ha illustrato la struttura e fornito i dati tecnici
Conto alla rovescia per l’apertura del nosocomio, confermata per i primi mesi del 2018
di Gianfranco compagno
Abbiamo potuto verificare di
persona lo stato dei lavori del
Nuovo Ospedale dei Castelli.
Non possiamo negarlo, ne siamo
usciti più soddisfatti. La visita
programmata per lunedì 6 febbraio, a causa maltempo, è stata
fatta martedì 2. A farci da guida
il direttore generale della ASL
ROMA 6” dottor Narciso
Mostarda, accompagnato dall’ingegnere Aldo Cella, diretto-
re dei lavori, che segue quotidianamente lo stato dei lavori, che
ci ha confermato l’apertura del
nosocomio i primi mesi del
2018. Il nuovo ospedale sostituirà quelli di Albano, Ariccia e
Genzano. Ma sarà la struttura
sanitaria pubblica che servirà
Aprilia e il suo grande territorio.
Abbiamo verificato da piazza
Roma all’ingresso N.1 del cantiere sono 9.3 chilometri, tempo
di percorrenza 13 minuti. Il
Nuovo ospedale disporrà di ser-
Sala operatoria ibrida dell’Ospedale A.Gemelli di Roma (ph Wikipedia)
vizi diagnostici di alto livello in
grado di dare risposte multidisciplinari ai casi complessi. Con
una capacità di risposta complessiva alla situazione di emergenza
- urgenza comparabili almeno a
quella di un DEA (dipartimento
emergenza e accettazione) di 1°
livello Disporrà di 344 posti letto
285 di degenza ordinari e 59 di
day hospital. La visita è iniziato
da un ingresso posteriore del
livello “Zero” dopo aver percorso una serie di corridoi, tutti contraddistinti da diversi colori,
completamente terminati in tutti
i particolari, siamo saliti 2 livelli
per visitare il blocco operatorio,
un vero gioiello, ovviamente
mancano i tavoli operatori e le
attrezzature.
Il
blocco
(2.280metriquadrati) e stato realizzato prendendo a modello i
moderni ospedali tedeschi e del
nord Europa. Le sale operatorie
sono 8, anche in questo caso si
distinguono per i diversi colore e
per i grandi pannelli posti sulle
pareti raffiguranti. Girasoli, Tulipani, fiori di pesco, Glicini. Tutte
le sale operatorie sono “Ibride”
spiega l’ingegner Cella, sono
sale operatorie avanzate, predisposte di per interventi di alta
chirurgia (neurochirurgia – cardiochirurgia - ecc.). Il tavolo
operatorio si inclina in sincrono dalla Regione Lazio, che servirà li di cui uno interrato. L’ospedale
l’umanizzazione
con i macchinari di radioscopia . per la realizzazione dell’edificio. “Promuove
Anche il sistema di aereazione è La nuova struttura piacevolmen- della struttura e delle cure”.
di ultima generazione. Sul tavolo te colorata si sviluppa su 5 livel- Foto di Gianfranco Compagno
operatoria arriva aria pura al
100%, senza creare turbolenze.
In un ora l’aria della sala sarà
cambiata 40 volte. Questo sarà lo
standard. Le stanze di degenza
sono ampie e luminose grazie a
grandi finestre. “Gli spazi delle
degenze sono stati improntati ad
un criterio di domesticità, forEditore D.P.R. di Bruno Iorillo
nendo le camere di confort alberghieri: le degenze con 2 e 1 posto
Iscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione)
letto, sono fornite di soggiorni
Registrazione Tribunale di Latina 20/1/1977 n. 284
che si protendono all’esterno,
REDAZIONE : Via Fermi n. 18 - 04011 Aprilia (Latina)
che contribuiscono, per la loro
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ni degli spazi esterni. L’ospedale
è dotato di verde pensile. La visita si è conclusa nella enorme
Hall. Uno spazio enorme (2.100
metriquadrati). Il nuovo ospedale si sviluppa su un’area di 15
ettari. 7 gli ettari di territorio per
La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata dall’editore.
l’adiacente “Parco della Salute”
La collaborazione ad articoli o servizi è da considerarsi del tutto gratuita e non
dove saranno ospitate una strutretribuita. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono
tura ricettiva, un centro di riabiPUBBLICITA’: Via E. Fermi n. 18 - Aprilia (Latina) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019
litazione e una scuola infermieriSTAMPA: Pignani Printing s.r.l
stica.120 milioni di euro il finanziamento messo a disposizione
ASSOCIATO ALL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
IL GIORNALE DEL
LAZIO
Ing. Aldo Cella e dott. Narciso Mostarda
dott. Narciso Mostarda
IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 MARZO 2017
pagina 3
Aprilia, spese legali gonfiate
Inchiesta sul primo cittadino, Antonio Terra e due ex assessori
I reati contestati: truffa aggravata e falso ideologico in atto pubblico
Il sindaco:“Ho fiducia nella magistratura che saprà far luce sulla vicenda”
di Riccardo Toffoli
Rimborsi legali “gonfiati”,
scatta l’indagine della procura
di Latina: indagati per truffa
aggravata e falso ideologico
l’attuale sindaco Antonio Terra,
gli ex assessori Cataldo Consentito e Rino Savini nonché
l’avvocato Antonio Martini.
Sequestrati oltre 60 mila euro
presso polizze o gli istituti di
credito riconducibili ai conti
dei tre ex amministratori. L’inchiesta avviata dalla procura
che scuote la politica apriliana
e in particolare l’attuale amministrazione guidata dal sindaco
Antonio Terra, prende le mosse
da un esposto del consigliere di
opposizione Carmen Porcelli. Il
titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore Giuseppe
Miliano, un nome di peso della
procura della Repubblica di
Latina. Il sostituto procuratore
è stato premiato per le sue lotte
all’ecomafie per le indagini sui
rifiuti e sull’abusivismo edilizio nel litorale pontino. Nel
2011 è stato voluto nella direzione Antimafia di Roma, si è
occupato di Damasco 3 ed è
titolare dell’inchiesta “Olimpia” che ha travolto la politica e
l’imprenditoria di Latina. Le
indagini sono state condotte
dagli uomini della Polizia di
Stato della questura di Latina
che nel pomeriggio di giovedì 2
marzo hanno dato esecuzione
ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale
di Latina – Ufficio del Giudice
per le Indagini Preliminari. La
complessa attività investigativa
ha preso le mosse da un esposto
presentato dal consigliere Carmen Porcelli, che ha indotto gli
investigatori della Squadra
Mobile ad approfondire alcuni
aspetti collegati a richieste di
rimborso di spese legali inoltrate al Comune di Aprilia. Secondo gli organi inquirenti: “Tali
approfondimenti hanno consentito di stabilire come i tre
amministratori all’epoca dei
fatti abbiano, in concorso con il
loro legale di fiducia, fraudolentemente truffato quell’Amministrazione comunale, facendo lievitare le somme da rendergli, a seguito di un contenzioso che li vedeva vittoriosi,
dai circa 1700 euro pro capite
ad oltre 20.000 euro pro capite
oggetto di effettivo rimborso da
parte dell’Ente ai predetti. I
predetti Amministratori e l’avvocato, indagati in ordine ai
reati di truffa aggravata e falso
ideologico in atto pubblico per
induzione, all’esito di una indagine contabile dinanzi alla
Corte dei Conti, che li vedeva
vittoriosi avverso le contestazioni mossegli da quell’organo
giudiziario, presentavano, nel
2014 al Comune di Aprilia,
condannato al pagamento delle
spese legali da loro sostenute,
istanze gonfiate di rimborso
delle relative parcelle. I mirati
approfondimenti investigativi
hanno evidenziato che le fatture
erano state parzialmente contraffatte ed era stato falsamente
riportato all’Ente l’avvenuto
pagamento al legale, inducendo
così in errore la Giunta Comunale che deliberava il rimborso
in favore dei tre”. Nel pomeriggio di giovedì 2 marzo è stata
sequestrata la somma di oltre
60.000 euro presso polizze o
istituti di credito riconducibili
ai conti dei tre indagati ed il
provvedimento è stato loro
notificato.
LA VICENDA DELLE
“PROMOZIONI FACILI”
Tutta la vicenda prende le
mosse dall’esito dell’indagine
della Corte dei Conti nei confronti degli amministratori
comunali e dirigenti della giunta Meddi che avevano assunto
personale alle dipendenze del
Comune di Aprilia a tempo
determinato senza alcuna procedura selettiva pubblica a
monte. Vennero contestate 74
assunzioni di personale nel
2004 alle dipendenze del
Comune a tempo determinato
per chiamata diretta, ossia
senza procedura selettiva o
concorso. In primo grado gli
amministratori erano stati condannati a risarcire il Comune,
invece, in secondo grado, il
definitivo, gli amministratori
che hanno presentato appello
sono stati completamente
assolti perché il danno non sussiste. La procura della Corte dei
Conti aveva contestato un
danno pari al 50% delle somme
spese “per assunzioni illegittime” agli amministratori che
avevano adottato le delibere di
giunta modificando la pianta
organica del Comune e autorizzando l’assunzione diretta, il
direttore generale del Comune
Cesira D’Urgolo, l’allora
responsabile delle risorse
umane Paolo Pesci. Il primo
addebito di danno fu di oltre 2
milioni di euro. Con sentenza
di primo grado, i magistrati
avevano condannato Paolo Verzili, Cataldo Cosentino, Augusto Di Lorenzo, Vincenzo La
Pegna, Temistocle Olivieri,
Mauro
Pascucci,
Nello
Romualdi, Rino Savini, Antonio Terra (attuale sindaco f.f.),
Franco Tozzi tutti assessori
della giunta Meddi, al pagamento di 13 mila 905 euro e 65
centesimi, il direttore generale
Cesira D’Urgolo al pagamento
di 326,47 euro, il responsabile
delle risorse umane Paolo Pesci
al pagamento di 13 mila 579
euro e 08 centesimi. L’ex assessore alle finanze Nello
Romualdi ha rinunciato al
ricorso, chiedendo la definizione agevolata del giudizio e ha
pagato quanto imposto dal
decreto. Gli altri che hanno
continuato nel ricorso, sono
stati assolti in appello. In base
alla prima sentenza, il danno
erariale sarebbe stato dovuto al
“minore apporto di competenze
e professionalità” per il personale assunto con chiamata
diretta. Competenze e professionalità che sarebbero sicura-
mente state più elevate se si
fossero svolti i concorsi pubblici. Il collegio dei magistrati
dell’appello, ha invece ribaltato
questo principio e ha sentenziato che: “un simile danno, intrinsecamente plausibile nella sua
astratta dimensione logico-giuridica, nel caso di specie, difetta di ogni benché minima
prova”.
IL RIMBORSO DELLE
SPESE LEGALI
La normativa consente agli
amministratori pubblici di essere risarciti in caso di assoluzione piena di un procedimento
giudiziario. In questo caso il
collegio dei magistrati contabili
aveva espressamente quantificato gli importi: “Il proscioglimento nel merito degli altri
appellanti, comporta la liquidazione a favore dei loro difensori
degli “onorari e diritti”, ex art.
3 della l. n°639/1996, quale
interpretato dall’art. 10-bis,
comma 10, della l. n°248/2005,
che il Collegio fissa in € 2.500
per il primo grado ed in €
3.000 per il secondo grado,
oltre IVA e CPA (e ciò anche
per l’ipotesi di pluralità di
difensori per il medesimo convenuto-appellante),
tenuto
conto del valore della causa,
della materia trattata, del numero degli atti posti in essere e
degli altri criteri indicati dagli
artt. 4 e 11 del d.m.
n°140/2012, applicabile in fattispecie, ai sensi degli artt. 41 e
42 del medesimo decreto. In
ragione della pluralità dei soggetti difesi dall’avv. Antonio
Martini, il compenso del medesimo (per tutti i suoi assistiti) è
fissato complessivamente in €
3.500 per il primo grado ed in
€ 4.500 per il secondo grado
(oltre IVA e CPA), ai sensi del
comma 4 del precitato art. 4,
tenuto conto del contenuto
pressoché identico degli atti
posti in essere a loro favore”.
Con nota dell’avvocato Martini
del 14 gennaio 2013 si chiedeva il pagamento dell’importo
complessivo indicato dalla
corte di 10 mila 200 euro. La
determinazione del responsabile del servizio Massimo Sesselego è la 22 dell’8 marzo 2013
con la quale veniva impegnata
questa somma. Successivamente però, esattamente il 22 luglio
2014 il sindaco Antonio Terra
presentava domanda di rimborso per le fatture liquidate
all’avvocato. Allegato alla
richiesta, come prevedeva la
deliberazione 292 del 4 novembre 2010, è il parere di congruità espresso dall’ordine degli
avvocati di Roma. Sulla vicenda è stato richiesto anche un
parere dell’avvocatura generale
del Comune, il parere dell’avvocato Massimo Sesselego è
del 27 maggio 2014 sulla rimborsabilità o meno delle spese
legali sostenute dagli amministratori del Comune. La giunta
quindi con delibera 239 del 5
agosto 2014, con l’assenza dell’assessore ai lavori pubblici
Mauro Fioratti Spallacci (e del
sindaco stesso) riconosce al
sindaco Terra il diritto alla refusione delle spese sostenute per
un totale di 22 mila 249 euro e
4 centesimi a cui vengono
decurtati mille e 700 euro lordi
già liquidati dall’avvocatura.
L’impianto accusatorio si
muove quindi dalla contestazione di questo importo più alto
rispetto a quello fissato dal collegio dei magistrati e contesta
le fatture emesse. Secondo gli
inquirenti infatti, la giunta
avrebbe deliberato su un importo totale parte del quale, invece,
è stato liquidato a saldo dopo il
rimborso.
“MIO PADRE MI HA
DETTO: NON TE LO
ORDINA IL DOTTORE DI
FARE IL SINDACO”
La vicenda giudiziaria ha
mosso un terremoto politico ad
Aprilia, specialmente nella
maggioranza di governo che
vede per la prima volta, indagato il sindaco e il capo dell’amministrazione Antonio Terra.
Antonio Terra, da tantissimi
anni nella politica, con una
famiglia sempre impegnata e
socialista ha ricoperto diversi
ruoli amministrativi: il consigliere comunale, l’assessore
all’urbanistica nella giunta
Meddi, il vicesindaco e dopo la
morte del sindaco Domenico
D’Alessio, sindaco prima
facente funzioni e poi legittimamente eletto da una vastissima maggioranza degli elettori.
A parte i procedimenti per
danno erariale e alcune citazioni dovute alla sua battaglia
politica contro A.ser e Tributi
Italia, Antonio Terra non aveva
mai avuto finora procedimenti
del genere. La sua lotta è sempre stata rivolta alla legalità e
alla trasparenza. Questa vicenda lo ha colpito non poco. Lo
abbiamo incontrato al caffè
Alex di Aprilia, in piazza Don
Sturzo. Caffè che abitualmente
frequenta. Lo incontrano tutti,
qualcuno si avvicina a chiederli
qualcosa di più e lui risponde
con serenità, anche se traspare
un sentimento di sfiducia. Il
venerdì 3 marzo è stato un susseguirsi di avvocati in Comune
per avviare la strategia difensiva, nel pomeriggio una riunione di maggioranza che compattamente lo continua a sostenere. “Stiamo parlando di cose
che veramente mi stupiscono e
avevo completamente dimenticato nelle tante attività che un
amministratore ha da svolgere
in una realtà grande e difficile
come Aprilia –ci dice- la sentenza delle promozioni facili
risale al 2012. Stiamo indietro
nel tempo”
Continua a pag.4
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 4
DA PAGINA 4
Lei sindaco ha chiesto circa
20 mila euro per il rimborso
legale quando il collegio dei
magistrati ne aveva deliberati
mille e 700. E’ questo che le si
contesta?
“Sì. Io però vorrei sottolineare
che stiamo parlando di due
gradi di giudizio. Il nostro legale ci ha chiesto questo importo
ed essendo stati assolti, sapevamo che fosse il Comune a dover
liquidare le spese legali. Vorrei
sottolineare che propedeutico
alla delibera di giunta, c’è un
parere dell’avvocatura in merito
a questo che abbiamo richiesto
appositamente e riporta le sentenze e la giurisprudenza ormai
consolidata, sui rimborsi delle
spese legali per gli amministratori assolti in formula piena,
garantisce il diritto di essere
rimborsati delle spese legali.
Inoltre la parcella è stata vidimata dall’ordine degli avvocati.
Per questo sono molto stupito.
Ce lo diceva l’avvocatura generale su un parere appositamente
richiesto”.
Lei è stato ascoltato dagli
inquirenti?
“Siamo stati ascoltati dalla questura nel 2015, ora non ricordo
bene precisamente. Personalmente ho raccontato con tranquillità come si sono svolti i
fatti e quello che è successo”.
Perché il falso ideologico?
“Ho raccontato anche questo
alla questura con serenità. C’è
un importo totale delle fatture,
ma il saldo finale, ossia delle
parti residue rimanenti da dare
all’avvocato, è stato da noi refuso dopo il rimborso”.
Quale saranno le strategie
difensive?
“Per ora ho nominato il legale
Alessandro Vitale. Stiamo valutando quali azioni intraprendere
e leggendo accuratamente gli
atti”.
Lei come si sente?
“Non è bello per un amministratore ricevere un avviso di
garanzia. Passerà. Mio padre
proprio l’altro giorno mi ha
detto che non me l’ha ordinato
il dottore di fare il sindaco.
Vedremo quali saranno gli sviluppi di questa vicenda. Riferirò in consiglio comunale il 9
marzo. Amministrare un Comune così grande, importante e
grosso come Aprilia non è semplice. Spesso dobbiamo prendere delle scelte e delle decisioni
anche importanti, in base a delle
norme contrastanti e dobbiamo
basarci su sentenze della magistratura, sui Tar, sulla Corte dei
Conti. Le norme non ci aiutano
ad avere delle visioni chiare. Ho
fiducia nella magistratura che
saprà far luce sulla vicenda”.
“PIENO SOSTEGNO AL
SINDACO”
L’appoggio arriva dalle liste
della maggioranza Terra che
hanno diffuso il 4 marzo una
nota stampa congiunta. Il
comunicato è firmato da Movimento Forum per Aprilia, Aprilia Domani, Terzo Polo Aprilia
Futura, L’Altra Faccia della
Politica, Rete dei Cittadini per
Aprilia, Unione Civica e Insieme per Aprilia. “Nello spirito
garantista che ha sempre contraddistinto –spiegano le liste di
maggioranza- la coalizione
civica che ha vinto le Elezioni
Amministrative del 2013, sul
caso ultimo che ha visto coinvolto anche il Sindaco di Aprilia Antonio Terra, le liste civiche sottoscritte si dichiarano
tranquille e fiduciose sulle azioni da intraprendere serenamente
in sede di eventuale giudizio,
nonché piena fiducia sul lavoro
degli inquirenti. Parallelamente,
le liste civiche si dichiarano
indignate dalla campagna diffamatoria messa già in campo da
esponenti politici di opposizione che intendono avviare il confronto su temi di pura illazione,
anziché confrontarsi su programmi e terreni di ben altra
natura, inaugurando così di
fatto una campagna elettorale le
cui premesse rappresentano più
di una pericolosa avvisaglia
populistica, creando così i presupposti di un clima di disaffezione e allontanamento dalle
azioni sui veri bisogni della
Città e delle persone. Le liste
civiche prendono fortemente le
distanze da questo modo diffamatorio di costruire campagne
pseudoelettorali, prima ancora
di avere la contezza dei fatti. La
maggioranza che si riconosce
nel progetto civico iniziato nel
2009, conferma il pieno sostegno al Sindaco Antonio Terra,
per continuare l’azione di
governo della Città di Aprilia e
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ABBIAMO CHIESTO AL
CONSIGLIERE COMUNALE
CARMEN PORCELLI CHE
CON IL SUO ESPOSTO
ALLA CORTE DEI CONTI E
ALLA MAGISTRATURA HA
MESSO IN MOTO LA MACCHINA DELLE INDAGINI
UN
SUO
COMMENTO
SULLA VICENDA:
“Ho accolto favorevolmente la
notizia che la Procura di Latina
ha notificato un avviso di
garanzia nei confronti dei tre
beneficiari, tra cui il sindaco di
ho potuto appurare che in ragione degli atti prodotti dal sindaco
e dagli altri tre amministratori, i
quali hanno presentato richiesta
per essere risarciti, hanno ottenuto complessivamente 63.347,
28 euro. Gli esposti che ho inoltrato alla magistratura contabile
e penale, circa due anni fa, sono
stati promossi dalla sottoscritta
dopo aver lungamente approfondito la materia, attraverso
l’acquisizione e la lettura di atti,
l’inoltro di interrogazioni e le
continue sollecitazioni all’amministrazione comunale, al solo
fine di evidenziare una stortura
interpretativa della sentenza
della Corte dei Conti che avrebbe comportato un esborso
ingiustificato dalle casse del
Aprilia Antonio Terra, del rimborso delle spese legali sostenute per difendersi dalla accusa di
presunte assunzioni “facili”, per
il semplice fatto che sono stata
la promotrice di due esposti –
uno presentato alla Corte dei
Conti e l’altro alla Procura di
Latina – pertanto conosco
molto bene la vicenda. La sentenza di assoluzione, con la
quale gli ex amministratori
sono stati prosciolti dalla accusa, era la n. 637/2012 emessa
dalla terza sezione “Giurisdizionale Centrale d’Appello”
della Corte dei Conti: al punto
6, in particolare, la sentenza
aveva stabilito che “in ragione
della pluralità dei soggetti difesi
dall’avvocato Antonio Martini
il compenso del medesimo e dei
suoi assistiti è fissato complessivamente in 3500 euro per il
primo grado e in 4500 per il
secondo grado (oltre Iva e
Cpa)”. Rispetto alla sentenza
della Corte dei Conti, che stabiliva nella cifra di 10.200 euro la
somma da conferire al legale,
Comune. L’attività investigativa della Squadra Mobile della
Questura di Latina e giudiziaria
della Procura della Repubblica
è partita a seguito dell’esposto
che ho scritto e firmato in piena
consapevolezza, comprese le
responsabilità che potevano
scaturire; di fronte ad una
amministrazione riottosa a rivedere provvedimenti di dubbia
legittimità, ritenendo che quegli
atti amministrativi fossero
viziati, ho agito di conseguenza.
Con coerenza affermo che se ho
promosso quell’ esposto oggi
condivido i provvedimenti della
magistratura, fermo restando il
diritto da parte di chi è accusato
a difendersi e dimostrare la sua
innocenza. Me lo auguro perché
le accuse formulate dal magistrato sono gravissime, truffa e
falso ideologico, ipotesi di reato
che hanno addirittura reso
necessario da parte dell’organo
inquirente il sequestro preventivo di polizze del sindaco, un
provvedimento che non viene
preso a cuor leggero. Pertanto
l’attuazione del programma sottoscritto con i cittadini, respingendo con i fatti le pesanti illazioni che arrivano da più fronti”.
ritengo avvilente la posizione
assunta dalla maggioranza che
sostiene il sindaco Terra. Le
liste che sostengono il primo
cittadino si dicono a favore
della legalità e della trasparenza, garantisti di fronte alla giustizia di cui hanno fiducia, ma
poi definiscono illazioni e diffamazioni le accuse formulate
dagli organi investigativi ed
inquirenti. Come recita il comunicato stampa della Questura,
«mirati approfondimenti investigativi hanno evidenziato che
le fatture erano state parzialmente contraffatte ed era stato
falsamente riportato all’Ente
l’avvenuto pagamento al legale,
inducendo così in errore la
Giunta Comunale che deliberava il rimborso in favore dei
tre»; cioè le fatture utili per
liquidare la somma di circa
20mila euro per ciascun amministratore, sarebbero state parzialmente contraffatte. Secondo
la maggioranza questa affermazione sarebbe una diffamazione! Trovo questa una grave
mancanza di rispetto verso le
istituzioni, la quale ci fa dubitare delle colonne di trasparenza e
legalità sulle quali poggerebbe
il sindaco Terra. Giocare sull’equivoco è utile a chi fa del
populismo l’atteggiamento culturale e politico che guida la
propria azione amministrativa;
si tenta di confondere il cittadino, dimostrando di avere una
scarsa considerazione della
capacità di discernimento e di
comprensione degli apriliani.
Qui non si tratta di essere
garantisti o meno, piuttosto di
capire come vengono gestite le
risorse del comune; se la magistratura dovesse confermare
quelle accuse, le risorse dei cittadini verrebbero gestiste in
maniera cialtronesca e senza
alcun tipo di controllo. Credo
che i primi a non volersi confrontare sui reali bisogni della
città siano proprio i membri di
questa maggioranza, incapaci di
ascoltare il dramma dei cittadini
che rischiano il posto di lavoro,
penso alla Multiservizi, o che
abitano le borgate, che affrontano ogni giorno il degrado che
impera nelle periferie; cittadini
preoccupati per il futuro di questo territorio aggredito senza
scrupoli e alcuna prospettiva di
qualità per il suo sviluppo”.
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La replica dell’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci all’intervista rilasciata sulle nostre colonne dal direttore generale della Multiservizi
“AFFIDANDO AI PRIVATI NON CI COSTERÀ DI PIÙ MA AVREMO LA QUALITÀ”
Il settore lavori pubblici ha sul tavolo da tempo uno studio economico sull’esternalizzazione del
tecnologico. Spallacci: “Biolcati ha mancato di comunicazione con i nostri uffici
di Riccardo Toffoli
“Non è vero che appaltare il servizio tecnologico a ditte esterne
ci costa più di oggi che è in
gestione alla Multiservizi di
Aprilia. Lo studio è stato fatto e
possiamo snocciolare le cifre.
Non abbiamo proseguito perché
finora abbiamo ritenuto più
opportuno salvaguardare l’azienda e il suo personale. E’ mancata
in questi anni invece, una comunicazione con la dirigenza dell’Asam”. L’assessore ai lavori
pubblici Mauro Fioratti Spallacci
replica al direttore generale della
Multiservizi Fabio Biolcati. Il
direttore generale dell’azienda ci
aveva rilasciato in esclusiva su
queste colonne una dettagliata
intervista nella quale aveva dato
la sua versione dei fatti sia in
merito alle contestazioni mosse
dall’ispettore del Mef sia sul procedimento, voluto dall’amministrazione Terra, di liquidazione
dell’azienda. Aveva, in quell’occasione, detto che il costo generale del servizio tecnologico è tra
i più bassi dei Comuni limitrofi e
che non esiste ad oggi uno studio
sulla reale entità economica
dell’affidamento di questo servizio ai privati. Secondo il direttore
generale, infatti, affidare ai privati ciò che attualmente svolge la
Multiservizi costerebbe al Comune molto di più. L’accusa che ha
lanciato Biolcati all’assessorato è
proprio l’assenza di uno studio
sull’impatto economico che l’esternalizzazione dei servizi comporterebbe per le casse comunali.
L’assessore nella replica si è
avvalso del responsabile del ser-
vizio tecnologico comunale ing.
Corrado Costantino. “Innanzitutto c’è da dire –risponde l’assessore Spallacci- che emerge dalle
dichiarazioni del direttore generale Fabio Biolcati un’incongruenza generale. L’amministrazione comunale ha avviato un
percorso che è sicuramente molto
difficile e che ha un impatto consistente sui dipendenti dell’azienda. Inoltre l’azienda ha dei problemi economici molto seri. Ora
l’incongruenza nasce dal capire
se è il direttore generale, che ci
continua a dire che l’azienda è
florida e gode di ottima salute, ad
avere una visione distorta dei
fatti o siamo noi ad aver avviato
giustamente questo percorso di
liquidazione. Posso assicurare
che il direttore generale e in
genere tutta la dirigenza della
Multiservizi hanno partecipato
alle riunioni che si sono tenute
con dei tecnici specializzati. Le
decisioni assunte, infatti, non
sono determinate solo dalle scelte politiche. Esse sono il frutto di
un lavoro complesso portato
avanti dall’amministrazione con
tecnici quotati a livello nazionale
e hanno portato ad una soluzione
che sia la più efficace per il servizio e per le casse comunali e la
meno impattante per tutto il personale dell’azienda”.
Il direttore generale vi accusa
di non aver mai fatto uno studio specifico sull’impatto economico che porterebbe l’esternalizzazione dei servizi attualmente in capo ad Asam.
“Lo studio è stato fatto. Non lo
abbiamo portato a termine per
due motivi. Il primo che ci è sembrato predominante, è stato quello della salvaguardia delle maestranze. Il secondo invece, è più
tecnico perché è mancata in questi anni una programmazione
industriale dell’azienda. Il direttore generale è stato rigido nel
voler comunicare con noi e con
gli uffici dei lavori pubblici per
tutte le attività da mettere in
campo e i miglioramenti da
apportare all’azienda. Si è sempre arroccato in una visione
dell’azienda come un’isola felice. Per questo dico o siamo noi
che abbiamo una visione distorta
oppure è lui che sbaglia”.
Biolcati ha anche lamentato di
aver ricevuto delle lettere nelle
quali minacciavate di tagliare il
canone nel caso non si ottempe-
rassero gli ordini di manutenzione. Era necessario arrivare
a
questo
punto?
“La Multiservizi è un esecutore
di servizi per conto del Comune
di Aprilia. Con il Comune di
Aprilia ha stipulato un contratto
di servizio che deve rispettare.
Ora noi capiamo tutte le dinamiche interne, l’assenza di mezzi e
di personale, ma bisogna anche
salvaguardare gli uffici e i servizi. Se sono costretto ad affidare
ad un privato l’esecuzione di un
servizio che spetterebbe per contratto alla Multiservizi, non posso
poi non tagliare i soldi che ho
speso per l’affidamento a terzi, al
canone mensile da erogare all’azienda. Sarebbe un danno erariale di cui nessun ufficio pubblico,
né tanto meno il nostro, si assumerebbe la responsabilità. Significherebbe pagare due volte per
uno stesso servizio. I casi si sono
più volti verificati o perché non
ci sono i mezzi per effettuare il
servizio oppure perché il personale non era a disposizione.
Come amministrazione non possiamo neppure non garantire il
servizio, ne risponderemo anche
qui di fronte alla magistratura”.
Ci può snocciolare qualche
cifra? Il direttore generale
afferma che affidando i servizi
tecnologici ai privati, il Comune spenderebbe di più. E’ vero?
“Non è affatto vero. Lo studio
che abbiamo fatto dimostra che le
cose non sono così. Faccio degli
esempi tangibili. Affidando i servizi ai privati per la manutenzione delle strade spenderemo 200
mila euro l’anno,per l’illumina-
zione ordinaria 150 mila, per la
gestione del cimitero 250 mila
euro, per il verde 500 mila per la
manutenzione degli edifici pubblici 300 mila. Lei sommi queste
voci e veda quanto il Comune
spenderebbe. Attualmente diamo
alla Multiservizi 3 milioni e 700
mila euro. E’ vero che non ci
sono solo questi servizi, che il
bacino è molto più ampio come i
parcheggi, la sorveglianza e la
pulizia. Ma i costi non si discostano molto dagli attuali. Va
aggiunto però, che essendo tutte
aziende o ditte specializzate, il
servizio sarà sicuramente più
qualitativo di quello della Multiservizi sia in termini di maestranze con una certa esperienza sia in
termini di mezzi in dotazione”.
Ma se oggi l’assessorato decide
di affidare ai privati, avete già
la possibilità di farlo?
“Certamente. Le faccio l’esempio delle manutenzioni stradali.
Esistono i contratti del Consip.
Attraverso una gara nazionale,
vengono individuate delle ditte
che possono svolgere alcuni servizi per gli enti locali direttamente. E’ possibile farlo per le manutenzioni stradali. Domani potremo affidare il servizio a questa
ditta senza dover procedere all’espletamento di una gara comunale. Ora però, essendo un contratto
valido su ampi territori, non sempre questo calza a pennello sul
territorio apriliano. Per questo
riteniamo che alcuni servizi possano essere affidati tramite Consip, altri si dovrà obbligatoriamente procedere con una gara a
livello comunale”.
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Secondo la Soprintendenza archeologica non ci sono vincoli
PARERE FAVOREVOLE DEL MIBAC
ALLA DISCARICA DI LA GOGNA
L’area fu utilizzata come cava per l’estrazione della pozzolana e lo sbancamento ha rimosso gran parte della stratificazione del terreno
di Lorenzo Lauretani
e Riccardo Toffoli
La vicenda della costruzione nel
territorio del Comune di Aprilia
di una nuova discarica per il trattamento di rifiuti a La Gogna si
arricchisce di nuovo capitolo,
anch’esso destinato a suscitare
polemiche e ad alimentare il
dibattito in seno non solo
all’amministrazione comunale.
Giovedì 16 febbraio è stato trasmesso al Comune di Aprilia il
parere della Soprintendenza
archeologica, belle arti e paesaggio delle province di Frosinone,
Latina e Rieti del Ministero dei
Beni e delle Attività Culturali e
del Turismo circa l’idoneità
sotto l’aspetto archeologico del
sito di via Savuto a ospitare un
impianto di smaltimento. Il parere, come precisa la nota, è stato
emesso a seguito di un’analisi
della documentazione trasmessa
dal Comune stesso e dalla società proponente, la Paguro S.r.l. Si
sottolinea, infatti, nella nota che
oltre a non esistere decreti emessi dal Ministero che pongano
vincoli di natura archeologica
all’area interessata, neanche
dallo stralcio del redigendo
Piano Paesistico Territoriale
Regionale risultano essere stati
apposti dalla Regione vincoli di
carattere archeologico all’area
stessa. Inoltre la nota dà conto di
un sopralluogo congiunto tra
Comune, Sovraintendenza e
denza infatti, pur dichiarandosi
compente in fatto di valutazioni
paesistiche, nicchia sul tema
rimandando una propria eventuale pronuncia a una eventuale
nuova interrogazione “a questo
Società proponente avvenuto
nello scorso 10 Febbraio nel
corso del quale non sono emersi
elementi superficiali che possano evidenziare la presenza di
manufatti di interesse archeologico. Altra faccenda è invece l’aspetto paesistico – precisa la
nota – su cui la Soprintendenza
non si pronuncia. La Soprinten-
stesso ufficio” (virgolettato della
nota) qualora venisse ritenuta
“necessaria” (virgolettato della
nota). L’area, che si trova in
località La Ciocca, è stata utilizzata per lunghi anni come cava
di pozzolana e per questo ha
subito una profonda alterazione
e comportato un abbassamento
del livello del suolo fino a 30
metri. L’escavazione del terreno
ha comportato un’esposizione
della stratificazione storico-geologica, dando modo agli esperti
non solo di apprezzarne la conformazione ma anche di poter da
subito cogliere l’assenza di tracce di reperti di potenziale interesse archeologico, almeno sul
costone e sul fondo della cava
stessa. Parere favorevole dunque
che però non chiude le discussione sul presente ma, ancor più,
sul futuro della gestione pubblica dei rifiuti.
È di alcuni giorni addietro la
cerimonia di rimozione dell’ultimo cassonetto che ha chiuso
un’era - che sembrava non essere destinata a finire - della
gestione indiscriminata dei rifiuti non solo per Aprilia ma per il
Paese tutto. L’avvio della raccolta differenziata e del cosiddetto “porta a porta” ha generato
in larga parte della popolazione
sentimenti variegati: dal rancore
per un ulteriore onere dato in
carico ai cittadini e di cui la funzione pubblica si scarica, alla
curiosità verso un nuovo tema di
dibattito, alla soddisfazione per
il conseguimento di un risultato
virtuoso atteso da molti anni.
Ora la notizia e l’idea stessa che
- in un contesto come quello
appena delineato – possa far
pensare che la città ha invece
bisogno di un nuovo impianto di
rifiuti sconfessa in parte i tentativi di trasformazione e alimenta
le resistenze di larga parte dell’opinione diffusa e delle credenze circa la gestione dei rifiuti. D’altra parte come non interrogarsi sulla destinazione d’uso
e sul recupero delle aree che
negli scorsi anni sono state utilizzate dall’industria estrattiva,
deturpandone
l’aspetto
e
lasciando ai posteri il compito di
farsene qualcosa. Sono alla stessa maniera interrogativi che
attraversano un dibattito che
molti altri mesi a venire occuperanno i consigli delle istituzioni
pubbliche chiamate a farsene
carico e a tutelare interessi ed
esigenze di soggetti diversi. A
complicare il quadro della situazione c’è poi un assetto normativo piuttosto farraginoso e burocraticamente impervio l’iter
decisionale su un tema piuttosto
delicato che tocca non soltanto il
presente del territorio ma anche
il futuro di chi quello stesso territorio frequenterà nel futuro
prossimo e venturo.
foto G. Compagno
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Gli uffici hanno messo in campo tutte le strategie previste dalla legge. Non ci sono soldi per buttare giù i manufatti abusivi
APRILIA - CAMPO NOMADI A FRASSINETO: RIUNIONE DELL’OSSERVATORIO SICUREZZA E LEGALITÀ
L’assessore all’urbanistica: “attenzione a chi vendete i lotti”
di Riccardo Toffoli
Insediamento campo nomadi in via
Sughereto presso il quartiere Frassineto.
L’osservatorio sulla sicurezza e legalità
del Comune di Aprilia apre la discussione. Il presidente dell’Osservatorio Bruno
Jorillo ha convocato per il 28 febbraio,
nella mattinata, la seduta proprio per parlare di un insediamento che sta preoccupando i residenti della zona. La preoccupazione è che questo diventi stabile, perché sono stati realizzati dei manufatti
considerati abusivi dagli uffici urbanistici
del Comune di Aprilia. L’esposto del
comitato di quartiere è stato indirizzato
oltre che al presidente dell’osservatorio
anche alla procura della Repubblica che
ora ha avviato le indagini. “I timori manifestati dagli abitanti di questo quartieresi legge nell’esposto- alla luce di quello
che si stava organizzando sull’area segnalata non erano infondati. Possiamo dire
che è stato realizzato un campo nomadi
abusivo. Rileviamo un via vai di camper.
La sera ne sono parcheggiati svariati. Si è
creata quindi una situazione in cui non è
più possibile controllare l’identità delle
persone che vi stazionano o le attività da
questi poste in essere. Qualche mese fa
all’interno dell’area è stata ritrovata una
donna ricercata. Nelle immediate vicinanze sono state recuperate due vetture
rubate. E questo è solo l’anticipo di ciò
che ci possiamo aspettare. Il degrado è
quello tipico di quelle realtà: si nota la
presenza di mucchi di spazzatura, carcasse di elettrodomestici, resti di autovetture
e calcinacci. Le varie ordinanze non sembrano aver destato preoccupazione. Alla
casa già posta sotto sequestro, e oggetto
di ingiunzione di demolizione sono stati
montati gli infissi”. “Non è solo una
vostra realtà – ha detto il comandante
della Polizia Municipale Massimo Mari-
ni- oltre a questo, esistono altri campi del
genere sparsi sul territorio come a Campo
di Carne, via Minerva, Fossignano o
Freddindustria. Aprilia ha un territorio
vastissimo di 177 km quadrati e la situazione della Polizia Municipale non permette di seguire tutte le situazioni. L’organico è sottodimensionato. L’amministrazione è molto sensibile a questi aspetti
e il sindaco in prima persona ha promosso
diverse riunioni e sollecitato gli interventi
del caso. Posso assicurare che abbiamo
fatto tutto quello che è in nostro potere
sotto la procedura penale e l’immobile è
stato posto sotto sequestro. Per il via vai
di camper non possiamo garantire una
presenza fissa. Il corpo di polizia munici-
pale chiude alle 20”.
“Abbiamo avviato tutte
le procedure che ci
impone il testo unico sull’edilizia –ha detto il
geometra Walter Mammucari del Comune- ci
siamo fermati ad un centimetro dalla demolizione. Abbiamo erogato le
sanzioni ma posso assicurare che il 90% non
paga. Il territorio di
Aprilia è sorto sull’abu-
sivismo e a memoria, non ricordo che sia
stato buttato giù alcun manufatto”. Il consigliere Pd Monica Tomassetti ha chiesto
una sottocommissione che studiasse il
problema. Secondo Tomassetti infatti,
non si può non trattare il problema generale dell’abusivismo. “Ci sono vari problemi da affrontare –ha detto il consigliere- prima di tutto il problema dell’abusivismo. Qui ci troviamo di fronte ad un
paese che ha costruito tutto sull’abusivismo e poi chiede , se lo fanno gli altri, il
rispetto della legge. Poi ci sono altri problemi di natura sociale. Nell’insediamento ci sono dei minori? Questi sono scolarizzati? Sarebbe opportuno che partecipasse anche un delegato del servizio
sociale del Comune”. L’assessore all’urbanistica Franco Gabriele ha tracciato un
quadro di tutta la situazione partendo
dalla variante dei nuclei spontanei. Infatti
secondo l’assessore il quartiere è stato
stralciato dall’ultima variante di recupero
dalla Regione e questo ha creato un
danno ai cittadini perché non solo non
hanno potuto sanare i lotti, ma alcuni
hanno pensato anche di venderli. Ovviamente quando si vende un lotto, il compratore che subentra fa i suoi interessi. Ed
è quello che è successo a Frassineto. “Per
questo – ha detto Gabriele - è importante
non vendere i lotti oppure accertarsi che il
compratore sia una persona seria ed affidabile e non danneggi l’intera comunità.
Posso comunque, assicurare che l’amministrazione è intenzionata ad avviare un
nuovo piano di recupero che inserisca
tutti i quartieri stralciati dalla Regione
Lazio di modo da dare anche una prospettiva sociale al quartiere e i servizi necessari”. Secondo l’assessore ci sono almeno
2 mila abitazioni da buttare giù e questo
non è possibile farlo perché non ci sono
risorse economiche. Secondo i calcoli di
Gabriele non basterebbero due bilanci
comunali. Il presidente Bruno Jorillo ha
quindi, chiuso la seduta aggiornandola a
qualche mese, per monitorare la situazione.
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FRATELLI D’ITALIA SI STRUTTURA - NOMINATI I NUOVI DIRIGENTI PROVINCIALI E LOCALI
Intervista al portavoce provinciale di Gioventù Nazionale Mario Romanzi: “i giovani hanno voglia di fare politica ma sono sfiduciati dal sistema”
di Riccardo Toffoli
Fratelli d’Italia si struttura. La
nuova compagine direttiva del partito è il frutto di un lavoro di ricucitura sul territorio provinciale in vista
degli imminenti appuntamenti elettorali ma è servita anche a porre le
basi del partito, struttura che non si
vuole abbandonare anzi si chiede di
valorizzare. La conferenza stampa
di presentazione della nuova dirigenza provinciale si è tenuta sabato
25 febbraio presso l’hotel Europa di
Latina. Hanno preso parte il coordinatore regionale Marco Marsilio,
quello provinciale Nicola Calandrini e il sindaco di Terracina Nicola
Procaccini. FdI conta oggi 30 consiglieri provinciali in tutta la provincia. “C’è stato un lavoro volto a
ricucire il partito a livello politico –
spiega Calandrini- torniamo a far
politica tra la gente con una forbice
elettorale che va dal 6 e mezzo al 12
percentuale. A Latina siamo un partito che ruota intorno al 15%. E’ un
elettorato importante che merita
impegno soprattutto per le prossime
amministrative che coinvolgeranno
sei comuni della provincia di Latina”. Il sindaco di Terracina Procaccini ha sottolineato l’importanza di
fare politica all’interno dei partiti
che è l’unico modo per combattere
l’inesperienza politica e amministrativa di alcuni movimenti che si
ritrovano alla guida delle comunità
locali o regionali. Abbiamo rivolto
qualche domanda a Mario Romanzi
consigliere comunale di Roccagorga
e portavoce provinciale di Gioventù
Nazionale, il braccio giovanile del
partito.
Perché oggi i partiti sono in crisi e
perché, invece, pensate che il partito sia l’unica via d’uscita alla
crisi
politica
del
paese?
“I partiti per me sono lo strumento
con il quale si vuole arrivare a gestire la “cosa pubblica” cercando di
mettere in campo delle politiche che
conseguano il bene comune della
comunità. A partire dagli anni ‘80
del secolo scorso, tuttavia, si è
avviato un processo di snaturamento
dei partiti i quali sono diventati sempre più dei mezzi di potere spostando così dal centro della loro azione
la persona. Il mito dei professionisti
fare politica ed in generale di partecipare alle forme più diverse di
impegno civile. Quindi, rispondendo alla domanda, la disaffezione in
parte è dovuta alla sfiducia verso il
in politica incarnato da Berlusconi,
poi quello dei tecnici (Monti) fino
ad arrivare alla demagogia grillina
sono tutte risposte inadeguate alla
crisi dei partiti. La politica e quindi
i partiti supereranno la crisi se torneranno ad elaborare proposte per
conseguire il bene comune e non gli
interessi particolari, questo è quello
che vogliamo fare nel partito e
movimento giovanile: riportare la
politica a fare politica. Non a caso
presto faremo una conferenza programmatica dove tutti potranno
intervenire sui temi che verranno
trattati, fare un simile evento nel
centrodestra come lo abbiamo conosciuto noi significa rivoluzionarne
la struttura”.
I giovani di oggi non amano la
politica. Manca la passione o è
solo sfiducia?
“I giovani di oggi non amano questa
politica autoreferenziale e sempre
più distante dalle vere esigenze dei
cittadini. Tuttavia, da membro del
Forum Nazionale dei Giovani, le
dico che i giovani, sia di destra che
di sinistra, hanno una gran voglia di
“sistema” in parte perché c’è un
deficit in Italia di strutture di rappresentanza giovanile che non riescono
a soddisfare la domanda di partecipazione, ad esempio solo 4 regioni
hanno un forum regionale dei giovani oppure da segnare la mancanza di
una legge quadro delle politiche
giovanili. I movimenti giovanili
politici sono fondamentali non solo
perché sono strumento di partecipazione di fasce della popolazione
pressoché inascoltate ma soprattutto
in quanto garanti della crescita della
coscienza critica del giovane indipendentemente dal suo futuro percorso politico”.
In questi ultimi anni siamo abituati ad avere governi tecnici dove
destra e sinistra sono insieme. C’è
qualcosa
che
non
va?
“Come detto prima, il mito dei tecnici salvatori della patria nasce dalla
incapacità della destra e della sinistra di capire quali sono le vere esigenze del Paese e di elaborare delle
risposte efficaci. In questa situazione una larga parte della destra e
della sinistra non ha potuto fare a
meno di abdicare e di unirsi in un
patto suicida nel nome dell’austerity. Se avessimo avuto dei partiti
forti (soprattutto il Pdl visto che
aveva la maggioranza) , nonostante
le pressioni mediatiche di quel
periodo, ci avrebbero portato alle
elezioni anticipate, risparmiandoci
cosi l’esperienza tecnica e la coabitazione irresponsabile. In un
momento delicato come quello il
popolo doveva esprimersi (“la
sovranità appartiene al popolo..”) e
invece si è intrapresa la strada della
autoreferenzialità che ci porta a
Grillo. Senza considerare, infine, il
disastro politico dei tecnici visto che
tutti gli indici macroeconomici sono
peggiorati e noi cittadini abbiamo
visto i nostri diritti fortemente ridimensionati”.
A livello europeo siete il fronte
della destra estrema che fa riferimento a Le Pen in Francia, che ha
fatto uscire la Gb dall’Europa.
Come vedono l’Europa i giovani?
Come la vedete voi? L’Italia deve
rimanere
in
Europa?
“Il tema Europa necessita dei chiarimenti. Innanzitutto il termine “estremo” al primo partito di Francia mi
sembra poco veritiero, anche perche
il Fn sta avendo una profonda trasformazione al suo interno pari a
quella che portò alla nascita di An
nel ‘94 in Italia, in secondo luogo
gli inglesi hanno sempre piegato a
proprio vantaggio il processo di
integrazione europea fin quando
non gli è convenuto più. Quindi più
che destra estrema parlerei di scelte
di interesse nazionale fatte da una
nazione (refendurm inglese e premiazione dl Fn in Francia) anche
perché le situazioni sono fortemente
eterogenee (sottolineo che la destra
italiana è profondamente diversa da
quella di Le Pen) . Detto ciò i giovani vedono l’idea di Europa come
una opportunità soprattutto per
superare le tante disfunzioni italiane. La nostra area politica, per quanto se ne dica, è profondamente europeista, le basti pensare che già nel
mondo giovanile missino c’era una
rivista chiamata “Europa Nazione”
e uno dei nostri slogan alla manifestazione del 28 gennaio a Roma era
“Europa nazione rivoluzione“, tutto
ciò non è una sindrome del dottor
Jekyll & mr Hide ma, semplicemente, a noi non sta bene questo ibrido
tra uno stato ed una organizzazione
internazionale completamente piegata agli interessi delle lobby europee. Questo ha generato disuguaglianza tra i cittadini e tra gli stessi
stati, dovuto a molti fattori tra cui la
creazione di una moneta unica senza
uno stato (caso unico al mondo).
Una delle nostre sfide sarà spiegare
ai nostri coetanei che un’altra Europa è possibile. Solo i veri europeisti,
infatti, possono criticare l’Unione
Europea. L’Italia deve uscire da
questa gabbia perché la situazione
non migliorerà, e questo non lo dico
io ma anche, tra i tanti, il premio
nobel all’economia J.Stiglitz. L’Europa o si fa in condizioni di parità e
giustizia con gli altri partner o altrimenti è un progetto destinato a fallire”.
Lei è consigliere comunale di Roccagorga. In questi anni di politica,
quali sono le cose che cambierebbe e soprattutto cosa direbbe ad
un giovane che vuole affacciarsi al
mondo della politica?
“Per ora non cambierei nulla perché
mi sono sempre creato in maniera
autonoma uno spazio di agibilità
politica dal locale al provinciale, e
per chi viene da un paese dove la
destra non esiste è quasi un miracolo
che oggi io sieda in consiglio comunale, infatti sono fiero di aver trovato la mia strada da solo e non posso
non ringraziare la mia famiglia che
mi ha sempre sostenuto in ogni mia
iniziativa (soprattutto nella candidatura alle comunali del 2014). Ai
miei coetanei dico di non farsi
ammaliare dalle sirene dell’antipolitica perché solo la politica può salvarci e di farci interpreti dell’Italia
migliore, quell’Italia che nonostante
tutto va avanti”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Il bando voluto dall’assessore alle attività produttive Vittorio Marchitti
APRILIA - FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO PER LE ATTIVITÀ DEL CENTRO
48 mila euro sono impegnati nel bilancio comunale mentre un progetto regionale servirà a migliorare l’arredo urbano per altri 100 mila euro
di Riccardo Toffoli
48 mila euro di fondi comunali per sostenere le attività
commerciali del centro urbano e 100 mila euro per
riqualificare il centro. Sono queste le proposte messe in
campo dall’assessorato alle attività produttive per
rilanciare il centro e il commercio cittadino. Il bando
comunale è già stato affisso all’albo e prevede un contributo a fondo perduto di 48 mila euro dal bilancio
comunale per sostenere le nuove attività economiche
del centro (20 mila euro) e la ristrutturazione di quelle
già presenti (28 mila euro). Ogni attività ha la possibilità di accedere ad un contributo massimo di 8 mila
euro. La scadenza per la presentazione delle domande
è fissata per il 6 aprile. L’assessore Vittorio Marchitti
ha inoltre presentato il progetto alla Regione Lazio per
ottenere un finanziamento regionale volto alla riqualificazione del centro storico. Un progetto che riprende
“Aprilia in Latium” e che parte dal basso: ben 55
imprese hanno sottoscritto l’intesa. Il progetto, se sarà
accolta la proposta di finanziamento, prevede una
riqualificazione del centro urbano per circa 100 mila
euro di modo da renderlo un Centro Commerciale
Naturale.
Ci spieghi assessore il progetto che avete presentato
alla Regione.
“Vorrei innanzitutto sottolineare che l’idea è venuta dai
commercianti. Abbiamo avuto degli incontri e delle
riunioni nelle quali è emersa la necessità di una rete di
operatori per accedere ai fondi di finanziamento dei
centri commerciali naturali. La Regione mette a disposizione un finanziamento di massimo 100 mila euro.
La proposta degli operatori che abbiamo fatto nostra, è
stata univoca e va ad incidere sull’arredo urbano per
creare una sorta di passeggiata commerciale nel centro
città. Hanno aderito 55 imprese, il massimo che potevano essere previste, ma gli aderenti possono aumentare in corso d’opera. Già nel 2013 avevamo avviato un
progetto di riqualificazione del centro che fosse considerato non tanto come un centro commerciale naturale,
quanto come un caffè della città, una sorta di vetrina e
di ritrovo per aggregazione sociale. Nel progetto c’è la
sistemazione dei marciapiedi e degli ingressi, l’illuminazione con un occhio molto attento al decoro urbano”.
Quali saranno i tempi di attuazione?
“La Regione dovrà esaminare le domande e capire
quali finanziare. Una volta accettato, allora possiamo
mettere in campo gli strumenti per rendere più vivibile
il centro. Il tutto inizierà, se tutto va bene, entro la fine
dell’anno”.
Mentre il bando comunale? Già ci sono i soldi in
bilancio?
“Assolutamente sì. Il bando è stato affisso all’albo pretorio ed è operativo. La scadenza prevista è per il 6
aprile. Prevede lo stanziamento di 48 mila euro a fondo
perduto per incentivare le attività commerciali del centro urbano. 28 mila saranno destinate alle attività già
esistenti. Per queste, è previsto il rimborso delle spese
per la ristrutturazione o la sistemazione dei locali, l’acquisto dei beni strumentali e di tecnologie e tanto altro.
Purché ovviamente si dimostri che l’attività è originale
e innovativa e possa essere una valorizzazione del centro. Per le nuove attività invece sono stati stanziati 20
mila euro. Le nuove attività dovranno essere aperte e
mantenere lì la sede per almeno 24 mesi. L’intervento
economico sarà per un massimo di 8 mila euro, a fronte
di un progetto che almeno sia il doppio. Questo perché
l’aiuto economico è a fondo perduto. C’è una cartina
allegata al bando nella quale vengono individuate le
vie che per noi hanno bisogno di maggior rilancio. Se
il progetto si presenta su queste vie, è chiaro che avrà
un punteggio maggiore. L’obiettivo è premiare l’elemento innovativo e, quindi, la produzione e la fantasia
locale che possa non solo recuperare le attività del centro che continuano a chiudere e ad aprire, ma anche
attrarre i consumatori da fuori città”.
Esiste uno sportello dove poter rivolgersi?
“Innanzitutto tutto il progetto gode della collaborazione della facoltà di economia dell’università di Latina,
dell’Anci e di Aprilia in Latium. Inoltre è attivo lo
sportello qui nel settore delle attività produttive il lunedì dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 16 alle 18 per qualsiasi dubbio o domanda. Si può inoltre scrivere a sportello [email protected]”.
Come si armonizzerà con il progetto avviato dal settore lavori pubblici?
“Quello è un intervento importante che si smaltisce nel
tempo. Noi puntiamo all’immediato, a dare ossigeno
alle attività produttive e rendere bello il centro. Approfitto della domanda per rispondere anche a qualche
polemica. Nonostante le
scarse risorse finanziarie,
abbiamo fatto degli interventi importanti grazie
anche ai fondi regionali.
Voglio citare la riqualificazione del mercato coperto e
l’intervento su piazza delle
Erbe. Oggi il mercato
coperto è veramente un
fiore all’occhiello del centro. Inoltre, nonostante le
polemiche, in questi quattro
anni sono state promosse
tantissime attività di intrattenimento che hanno avuto
effetti positivi sulla città e
sul commercio cittadino.
Gli articoli di giornale e le
recensioni dimostrano che
non è stato un fallimento”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 12
9 - 23 MARZO 2017
Convegno della Cisl di Latina con il segretario nazionale Paola Serafin, il regionale Vincenzo Alessandro e provinciale Franco Maddalena
LA “NUOVA” SCUOLA: COSA CAMBIERÀ CON I DECRETI DELEGATI
Contestati alcuni punti riguardo il percorso di assunzione, le disabilità e il diritto allo studio
di Lorenzo Lauretani
e Riccardo Toffoli
Martedì 2 Marzo si è tenuto presso
l’Istituto ITIS “Galilei” di Latina
un convegno organizzato dalla
CISL Scuola provinciale di Latina
sui nove decreti delegati della
Legge 107/2015, la Riforma della
Buona Scuola. Sono intervenuti il
Segretario Nazionale della CISL
Scuola Paola Serafin, il Segretario
Regionale Lazio Vincenzo Alessandro e il Segretario Provinciale
Franco Maddalena. Molti sono
stati i docenti e il personale ATA
presenti ai quali i relatori, dopo un
lungo esame dei testi giunti in
questi giorni all’esame delle Commissioni Parlamentari, hanno illustrato le novità introdotte. I testi
dei nove decreti legislativi sono
stati licenziati dal Consiglio dei
Ministri il 17 Gennaio e c’è tempo
fino al 17 Marzo perché le Commissioni esprimano il loro parere
in merito. Se questo non dovesse
essere formulato nei tempi indicati, il Governo potrà procedere
all’emanazione definitiva dei
decreti con la pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale. Molti i temi
dibattuti e controversi che riguardano specifici aspetti dei decreti
su cui a margine del convegno i
relatori si sono espressi. “Ci sono
aspetti positivi, ma anche delle
posizioni che è necessario modificare per tutelare il nostro modello
di scuola che è per tutti” – ha detto
il Segretario Nazionale della CISL
Scuola - “Abbiamo analizzato gli
aspetti più importanti delle deleghe all’esame delle commissioni
parlamentari –ha detto Paola Serafin- per affrontare i problemi più
importanti che riguardano il diritto
allo studio, la disabilità e la valutazione”. I decreti affrontano molti
temi: il primo decreto affronta le
modalità e le procedure di assunzione del personale docente e
degli insegnanti tecnico-pratici
della scuola secondaria di primo e
secondo grado, prevedendo un
concorso pubblico nazionale
inziale, indetto su base regionale o
interregionale, dopo il quale i vincitori verranno avviati a un percor-
secondo decreto riguarda gli studenti e gli alunni con disabilità
certificata a norma della celeberrima Legge 104/92, prevedendo,
tra le altre, criteri di valutazione
dell’inclusione scolastica dei disabili attraverso le prove INVALSI
ma soprattutto introduce all’interno delle Commissioni di certifica-
so formativo triennale che ne rafforzi le metodologie didattiche,
pedagogiche e valutative. A questo
proposito il segretario regionale
Vincenzo Alessandro si è detto
piuttosto perplesso perché “Il percorso è troppo complesso –ha
detto il segretario regionale Vincenzo Alessandro- se si considera
che è l’unico comparto pubblico
che prevede un concorso della
durata di tre anni. Al termine del
terzo anno, per assurdo, si potrebbe tornare al punto di partenza.
Questo percorso complesso non è
neppure supportato da un incentivo economico adeguato.” Il
zione della disabilità istituite presso l’INPS la figura di un rappresentante dell’Amministrazione
scolastica con specifiche competenze in materia di disabilità,
nominato dall’Ufficio scolastico
regionale competente per territorio
e scelto tra i docenti impegnati in
progetti e convenzioni di rilevanza
culturale e didattica. Nel merito
così si è espressa Paola Serafin:
“Rimangono dei nodi insoluti sui
quali ci stiamo e ci consola il fatto
che il nuovo ministro sia molto
disponibile al dialogo e attenta
all’ascolto. Purtroppo le difficoltà
nel Pd non ci aiutano. Il primo
problema riguarda la disabilità.
Vengono semplificate le procedure
per la certificazione, viene inserita
una figura della scuola all’interno
della commissione ma per la certificazione fisica non viene concesso l’insegnante di sostegno. Questo per noi è grave perché si
demanda agli enti locali la presa in
carico totale dell’alunno quando si
conoscono benissimo le realtà
economiche degli enti locali e si
rischia di non avere sufficiente
personale per coprire le ore necessarie al progetto educativo e di
vita del ragazzo disabile.” Il terzo
decreto disciplina poi il riordino
dei percorsi professionali per
consentire agli Istituti l’autonomia
necessaria per raccordare la formazione alle esigenze del mercato
del lavoro e del territorio su cui
operano gli istituti stessi; si passa
poi al quarto relativo alle strutture educative dei bambini dagli o
ai sei anni e al quinto – questo sì
molto controverso – sul diritto
allo studio e sul potenziamento
della Carta dello Studente.
“Altro nodo fondamentale è il
diritto allo studio.” – continua la
Serafin – “La mensa e il trasporto
scolastico vengono demandati agli
enti locali, ma in base alle risorse
finanziarie dell’ente. Ciò significa
che Comuni che non hanno soldi
possono fare a meno di garantire il
trasporto scolastico o la mensa che
invece, secondo noi, è un servizio
fondamentale per garantire a tutti
il diritto allo studio”. Altra interessante novità è contenuta nel sesto
decreto con l’estensione della
musica e delle arti coreutiche
nelle scuola: non si prevedono
ancora degli interventi specifici
ma la volontà è quella di ampliare
la presenza della musica nella
didattica. Il complesso dei decreti
si chiude poi con la disciplina
delle scuole italiane all’estero e –
nell’ultimo – norme per la valutazione e la certificazione delle
competenze con l’esame di stato al
termine del primo ciclo di istruzione per il quale rimane il voto
numerico mentre cambiano alcuni
aspetti degli esami conclusivi; la
prova Invalsi non farà più parte
dell’esame ma si somministrerà ad
Aprile e solo per le classi III della
secondaria di primo grado. La
votazione riportata nell’Invalsi
non inciderà sul voto finale dell’esame anche se la partecipazione
dell’alunno ai test è propedeutica
all’ammissione. Il presidente della
commissione non sarà più esterno.
Il ruolo rimane al dirigente scolastico della scuola. “La legge 107
del 2015 –ha aggiunto il segretario
provinciale Franco Maddalena
concludendo - ha scritto 58 cose
che non vanno del mondo dell’istruzione e in pratica ha detto che
il sistema scolastico non funzionava. Insieme a queste nove deleghe
si va a trasformare tutto l’impianto
dell’istruzione con impatti negativi come abbiamo visto finora sui
docenti e sugli alunni. Parliamo ad
esempio della mobilità straordinaria che ha sconvolto tantissime
famiglie di insegnanti o i calcoli
matematici del piano di assunzione straordinaria”. Un iter legislativo impervio in conclusione che
comunque vede tutti i soggetti attivi sul campo impegnati a prodursi
in un dibattito, ad aggiustare il tiro
perché il Paese possa dotarsi di un
sistema educativo efficace e capace di rispondere, pur preservando
le proprie storiche eccellenze, alle
sfide di un mercato globale del
lavoro che necessita di competenze e saperi sempre all’avanguardia.
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In campo l’ipotesi di una fondazione che gestisca questo polo e l’ex Claudia
PRONTO IL NUOVO PICCOLO TEATRO IN VIA TOSCANINI
La consegna dei lavori prevista per quest’estate
di Riccardo Toffoli
Il nuovo teatro di via Toscanini
sarà pronto per l’estate. Siamo
andati a far un sopralluogo con
l’assessore Spallacci nel nuovo
complesso socio ricreativo che
sta sorgendo in via Toscanini
come parte delle opere di urbanizzazione secondaria del
piano di lottizzazione della
zona. Un teatro che nasce,
quindi, grazie ai fondi privati e
che sarà una opportunità unica
per Aprilia. Ci ha accompagnato l’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci
che sta anche cercando di capire quale sarà la migliore
gestione della struttura. Il
primo permesso a costruire
risale al 2005, con variante
definitiva del 2013. La progettazione architettonica è curata
dal geometra Raniero Trasolini
e dall’architetto Laura Trasolini, la direzione dei lavori affidati a Raniero Trasolini, il
coordinatore della sicurezza in
fase di progettazione ed esecuzione all’architetto Roberto
Nuti, la progettazione delle
strutture all’ing. Leonardo
Arezzini, il collaudatore in
corso d’opera all’ing. Marco
Raffaelli. L’importo dei lavori
è di 700 mila euro. “L’opera
sarà terminata sicuramente per
l’estate –ci anticipa l’assessore
Spallacci- tutto lo stabile è
completamente innovativo. A
parte uno studio sull’acustica
che sarà a garanzia del teatro,
sono state apportate le ultime
novità in termini di illuminazione e riscaldamento tanto
Plus che attualmente non ha
gestione e non ha una programmazione su cosa dover
essere ed ospitare. L’idea è
quella di creare una fondazione che possa prendere in
che l’edificio sarà ad impatto
zero”. Il polo ricreativo è strutturato di modo da poter essere
utilizzato per varie attività.
Esistono quattro stanze a cui si
può accedere indipendentemente dal teatro e che potranno essere affidate ad associazioni operanti nel settore teatrale e musicale. Ora spetta
all’amministrazione il compito
di trovare la più funzionale
gestione dell’intera struttura.
Proprio per evitare che si ripeta il caso dell’ex Claudia oggi
CulturAprilia, ossia di una
struttura
completamente
ristrutturata con i fondi del
gestione diverse realtà comunali, come appunto l’ex Claudia, questo polo ricreativo,
l’ente fiera e le sale della
biblioteca comunale. Una fondazione che, seppur gestita con
maggioranza del pubblico,
porta dentro investimenti privati delle aziende più importanti del territorio e possa essere la guida della programmazione culturale cittadina. Gli
spazi potranno essere usufruiti
anche dalle associazioni che
faranno parte della fondazione
purché questi siano condivisi e
relativi a specifiche attività.
Insomma niente affidamenti
diretti degli spazi comunali
che poi rimangono non sfruttati a pieno. Si vuole coinvolgere
tutte le associazioni di modo
da evitare parzialità nei trattamenti.
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Dopo il turno di domenica 6 marzo sono al primo posto con 46 punti in classifica
LE RAGAZZE DEL PIANETA VOLLEY CAMPIONESSE D’INVERNO
Prossimo turno big match con la Libertas Genzano si contenderanno quindi il vertice della classifica!
di Giorgia Valeri*
Le ragazze del Pianeta Volley
di mister Emanuele Esposito,
promosse in serie D grazie
alla vittoria ai play-off la scorsa stagione, quest’anno non
demordono, portando in alto il
nome di Aprilia anche nel
campionato regionale. Le
Pianetine infatti, campionesse
d’Inverno, sono attualmente
al primo posto con 46 punti in
classifica, seguite dalla Libertas Genzano con 44 punti
,dalla Virtus Volley Latina e
dalla Pallavolo Ciampino,
entrambe con 42 punti, al
quinto posto troviamo l’Odontosalute Sant’Elia con 37
punti e al sesto posto il Gio’
Volley Aprilia con 36 punti.
Un campionato mai come
quest’anno incerto e combattuto: a cinque giornate dall’inizio del girone di ritorno
infatti, le squadre si stanno
contendendo i vertici di una
classifica che lascia a bocca
aperta: tra il primo e quarto
posto ci sono solo quattro
punti di differenza.
Nelle
prossime giornate sono previsti gli scontri diretti tra i titani
della classifica, che consentiranno di definire meglio le
prime posizioni. Dopo un inizio stagione con la retromarcia, in cui ancora gli equilibri
di squadra non erano perfettamente definiti, le Pianetine
stanno dimostrando, partita
dopo partita, di aver fatto
grandi passi avanti e di aver
trovato la giusta sintonia:
merito dell’ottimo lavoro
svolto in palestra da Mister
Esposito, ma anche del gruppo squadra che le ragazze
hanno saputo creare dentro e
fuori dal campo. Tre i nuovi
innesti che quest’anno sono
entrati a far parte del team, il
libero Chiara D’Andrea, la
palleggiatrice Giorgia Orsi e
la schiacciatrice Valeria Compagno, che hanno completato
il roaster già consolidato lo
scorso anno, composto dal
capitano Alessandra Gentile,
dai centrali Giorgia Valeri,
Daniela Caissutti e Roberta
Belvedere, dalle schiacciatrici Valentina Saltari, Alessia
Infantino, Francesca Lucchetta e Federica Loria, dall’opposto Dyana Carbone e dalla
palleggiatrice Eleonora Mercurio. Mister Esposito fin dall’inizio dell’anno ha mantenuto i piedi ben saldi a terra: da
neopromosse il primo obiettivo stagionale da porsi era la
salvezza e, grazie ai tre punti
conquistati nel match di
domenica 5 marzo contro
l’IHF Volley , è stato matematicamente raggiunto. Prossimo obiettivo: i play off per la
serie C. La strada è ancora
lunga e ad ogni partita bisogna aggiungere conferme,
freddezza e lucidità: questo e’
un campionato che ci lascerà
con il fiato sospeso fino alla
fine! Il prossimo appunta-
mento è previsto per domenica 12 Marzo alle 16.30 presso
la palestra della scuola Marchesi, in via della Selva a
Genzano, dove le Pianetine
scontreranno le avversarie
della Libertas Genzano e si
contenderanno quindi il primo
posto in classifica!
*Referente comunicazione
Pianeta Volley
STAFF TECNICO E DIRIGENZIALE STAGIONE
AGONISTICA 2016/2017
Direttore sportivo e responsabile attività: Massimiliano
Patano, direttore tecnico:
Emanuele Esposito, dirigenti
responsabili di segreteria:
Alessandra Savioli, Maria
Sistina Bartolozzi, dirigente
responsabile settore femminile: Luigi Alfonselli, dirigente responsabile settore
maschile: Giuseppe Puddu,
serie d femminile – 1° allenatore Emanuele Esposito –
2° allenatore Giacomo
Chiappa Dirigenti: Paolo
Piattella, Luigi Alfonselli,
Manuela Stecca, Dirigente
Addetto all’arbitro: Maria
Sistina Bartolozzi, seconda
divisione femminile - allenatore : Dario Sabbatini, dirigente: Sergio Sabbatini, Luigi
Alfonselli, under 18 femminile, allenatore: Dario Sabbatini, dirigente: Luigi Alfon-
selli under 16 femminile,
allenatore: Giorgia Valeri,
dirigente: Luigi Alfonselli,
under 12- 13-14 femminileallenatori: Alessia Infantino,
Roberto Trolese, dirigenti:
Stefania Falcioni, Marco
Batani minivolley responsabile settore minivolley :
Giorgia Valeri, allenatori:
Giorgia Valeri, Alessia Infantino
prima divisione
maschile, allenatore: Matteo
Maone, dirgente: Giuseppe
Puddu, Roberta Livi under
18 maschile, allenatore: Giacomo Chiappa, dirigente:
Giuseppe Puddu, under 1213-14 maschile - allenatore:
Giacomo Chiappa, dirigenti:
Giuseppe Puddu, Roberta Livi
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Costituito a Latina un comitato storico culturale per ritornare al vecchio toponimo
“IO MI CHIAMO LITTORIA”
Sabato 4 marzo avviata raccolta firme come previsto dallo Statuto Comunale
Nella mattinata sono state raccolte in una sola ora un terzo del quantitativo delle firme necessarie
di Gianfranco Compagno
Un salto indietro di 72 anni,
sancito dall’avvio di una raccolta firme volta a recuperare il
vecchio toponimo Littoria per
la città di Latina. Come già
enunciato in un comunicato
stampa diramato il 20 dicembre
scorso il movimento “IO mi
chiamo Littoria”, il 4 marzo
scorso ha avviato la raccolta
firme presso il Victoria Residence Palace di Latina, per proporre alla giunta comunale di
recuperare il nome originale
assegnato alla città di fondazione in epoca fascista. Al dibattito hanno preso parte anche
molti personaggi politici gravitanti nell’orbita del centrodestra. A esporre la propria tesi il
generale Euro Rossi, presidente
e fondatore del movimento “Io
mi chiamo Littoria”, nato nel
2011 da parte di un gruppo di
amanti della storia, il movimento storico culturale apartitico e apolitico, mira solo a recuperare il vecchio nome di Littoria. Nato a La Spezia il 5 giugno 1951, il generale Euro
Rossi si è diplomato all’Istituto
Tecnico Natutico Sauro, entra-
do poi all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli nel 1970. Dopo
la laurea in Scienze Areonautiche ha ottenuto a Latina il brevetto di pilota militare nel 1975
per trasferirsi in città nel 1983
in qualità di istruttore di volo.
“La nuova giunta civica- ha
spiegato il presidente Euro
Rossi- non ha colore politico,
per questo motivo siamo usciti
allo scoperto perché Coletta ha
detto che avrebbe ascoltato la
voce di tutti i cittadini. Il pro-
getto passato, Latina già Littoria, non ha senso perché è un
compromesso all’italiana. Non
trovo anacronistico cambiare il
nome della città, i russi hanno
recuperato i vecchi nomi dopo
60 anni. La mia speranza è che
non si finisca nella bagarre
politica, ma solo storico culturale. Il nostro obiettivo è raccogliere quante più firme, almeno
1.000 per fare una proposta al
Sindaco che giunta e consiglio
dovrà valutare, poi si potrà proporre un referendum cittadino.
L’obiettivo è quello di recuperare la storia e l’identità di questa città. Qualcuno ha mosso
critiche nei confronti di questa
iniziativa, dichiarando anche
che l’apologia del fascismo e il
chiaro omaggio contenuto nel
nome Littoria sia un reato. Io
credo che il dialogo e il dibattito siano sinonimi di civiltà, per
sostenere le proprie tesi. Non
siamo qui per fare dietrologia o
per nostalgia, ma vogliamo
recuperare l’identità di questa
città. Quando arrivai in città nel
1983 ho cercato di informarmi
sulla storia della città ed ho
scritto un libro sulla storia
dell’aviazione in questa città.
Ho costituito il movimento per
la passione della storia di questa città. E’ assurdo che il nome
della città e con esso la storia
della bonifica sia stata cancellata, dando un nome che non ha
alcun legame con questo territorio, nato dall’indicazione di
un generale dell’esercito che
inventò il nome Latinia per evitare che la città avesse un nome
comunista. La desinenza “ia”
venne eliminata perché ricordava le città di fondazione. Lo
stemma della città invece fu
cambiato nel 1958. Non siamo
qui per rievocare un regime
passato, no.
Foto di Giorgia Ferrari
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Aprilia - Difendere l’identità da immigrazione e criminalità
Alla luce di quanto emerso negli ultimi giorni
riguardo l’arresto e l’espulsione dal territorio
italiano di un secondo immigrato tunisino,
residente ad Aprilia e facente parte della rete di
fiancheggiatori del tristemente famoso Anis
Amri, autore della strage di Berlino che è costata
la vita a ben 12 persone, appare necessario porsi
delle domande e agire di conseguenza. Non è
forse arrivato il momento di verificare se sul
nostro territorio e in particolare nella periferia
di Aprilia, siamo di fronte ad una vera e
propria base operativa dell’Isis? Già due
soggetti sono balzati alle cronache per avere
legami con il terrorismo islamico, cosa vogliamo
aspettare per procedere “ad una dura pulizia di
massa, via per via”? Quanto altro sangue deve
scorrere prima che si comprenda come l’assurda
politica migratoria messa in pratica fino ad oggi,
ha generato solo disastri, e al contempo
perpetrato il modello di società multietnica che
chiaramente non funziona? Assistiamo ad
un’incessante richiesta di sicurezza da parte dei
cittadini che sono stufi delle chiacchiere buoniste
sparse a profusione sia dalla politica che dai
Media di regime. Tale richiesta di sicurezza va di
pari passo con la riscoperta della nostra identità,
troppo spesso vilipesa e svilita da astruse teorie
contro natura e pro globalizzazione. Appare
chiaro che se esiste un fallimento nelle politiche
legate all’immigrazione, esso è legato a doppio
filo con l’impossibilità di procedere ad una reale
integrazione, per mancanza di volontà degli
allogeni, e non per poca volontà di integrare degli
indigeni. A tal proposito sabato 18 marzo presso
il bar Stella di Piazza della Repubblica ad
Aprilia, ospiteremo l’On. Mario Borghezio
della Lega Nord membro della Commissione
Esteri del Parlamento Europeo, e Daniele Ippoliti
responsabile NcS Aprilia sulla sicurezza. Siamo
dell’avviso che non ci possa essere integrazione
dove c’è un corpo estraneo che rifiuta di
adeguarsi al modo di vivere civile di chi lo ospita,
e cerca d’imporre anche con la violenza le proprie
abitudini. Se gli immigrati rimpiangono tanto le
proprie consuetudini, fanno meglio a tornare nei
loro territori d’origine piuttosto che cercare di
imporle a chi sono millenni che vive secondo
precetti diversi. Noi siamo per il rispetto delle
diversità, ma esse per andare d’accordo devono
rimanere tali e soprattutto separate, nessun
cedimento verso l’indifferenzialismo e l’uomo a
“radici zero”. La sfida del futuro è lanciata,
abbiamo in testa una nuova Italia e una nuova
Europa che parta dai territori e dalla riscoperta
del nostro passato glorioso che qualcuno
vorrebbe dimenticare.
Noi con Salvini
Aprilia in prima linea
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Il Carnevale apriliano 2017 è senza carri ma ha coinvolto l’aprilianità. E’ l’inizio di un percorso che l’amministrazione ha il dovere di proseguire
PER UN CARNEVALE DI “COMUNITÀ” - A SFILARE LE SCUOLE E I GRUPPI MASCHERATI
di Lorenzo Lauretani
e Riccardo Toffoli
Come ogni anno Aprilia ha celebrato il proprio carnevale nelle
giornate di giovedì 23, domenica
26 e di nuovo martedì 28 febbraio. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Aprilia e
dal Comitato Grandi Eventi, ha
previsto la massiccia partecipazione delle scuole - l’Istituto
comprensivo Giacomo Matteotti
con la secondaria e la Scuola Primaria Grazia Deledda, l’Istituto
comprensivo Antonio Gramsci
con la Scuola Primaria Guglielmo Marconi. Gli alunni, coadiuvati da insegnati e genitori,
hanno realizzato i propri costumi
e le scenografie per una sfilata
lungo le principali via del centro
della città. Nella giornata del 26
ha avuto luogo un raduno di auto
d’epoca e, per i più piccoli, animazione e spettacolo di clownerie. Presenti anche Banda La
Pontina Città di Aprilia con le
note dei consueti leitmotiv carnascialeschi. Nella giornata del 26,
poi, è partita una sfilata dei gruppi mascherati, che si è conclusa
verso le 20 in Piazza Roma dopo
l’esibizione di tutti i protagonisti
della festa con un pieno riscontro
da parte del pubblico. Martedì 28
febbraio la terza ed ultima sfilata
del Carnevale Apriliano, con partenza da Corso Giovanni XXIII e
itinerario lungo Via delle Margherite, Via Volta, Via dei Lauri
con l’arrivo nuovamente in Piazza Roma. Nell’anno in cui Aprilia festeggia i suoi 80 anni dalla
fondazione la città ha scelto di
dar vita a un carnevale che si discostasse dalla tradizione delle
edizioni trascorse che pur l’aveva
resa celebre sul territorio. Il fil
rouge che ha attraversato la tre
giorni del carnevale è stata l’idea
di portare in città la diversità
delle culture del mondo percorrendo idealmente un giro del
mondo intorno al mondo così
come Jules Verne fece nel celeberrimo romanzo. Scuole e gruppi mascherati hanno messo in
scena ciascuno i costumi e gli
abiti provenienti dai 5 continenti
dando vita a danze e balli che ne
evocassero i colori e le atmosfere. Un carnevale dunque dedicato
all’estraneità, alla diversità con
l’obiettivo di educare i più giovani a viaggiare con la fantasia
costruendo un incontro tra popoli. Un messaggio non solo di
speranza ma anche e soprattutto
di fiducia in un’epoca in cui la
diffidenza e la paura sono invece
sulla soglia delle abitazioni di
ciascuno. Un carnevale dedicato
sicuramente ai più piccoli dunque ma votato anche a lanciare
un messaggio alla collettività nel
suo insieme. Un carnevale di rifondazione – come non poterlo
considerare tale – che ha messo
al centro l’idea che fosse possibile un evento che, pur con risorse
economiche scarse, potesse essere funzionale alla città stessa, a
una comunità di persone che
educa i propri prossimi cittadini a
costruire un’identità curiosa e
accogliente verso se stessa e
verso l’altro “diverso”. Interessanti anche le sinergie che gli
organizzatori hanno attivato tra
vari soggetti attori del dibattito
culturale interno alla città stessa:
oltre alle già citate scuole hanno
contribuito alla realizzazione dei
costumi e scenografie e coreografie associazioni come “Lo
Scrigno” che ad Aprilia si occupa
di tramandare la tradizione dei
filato e del cucito. La comunità
Sikh da molti anni sul territorio
ha prestato la propria collaborazione arricchendo la manifestazione dei colori e dei costumi
della terra d’India. Alla stessa
maniera Zahiregypt Danza
Orientale ma anche Sueno Latino, Giò Volley, Gran Jetè, Anaspol e Arabesque. Un carnevale
che ha voluto inscenare un incontro festoso, gioioso e giocoso tra
tradizione, stili, passioni: un carnevale apriliano. Gli organizzatori, sotto la regia della Sensazione
Eventi per le scuole e della Sport
Events per il coordinamento dei
gruppi mascherati – hanno dato
spazio a molti degli attori che
operano quotidianamente sul territorio e nel tessuto della città.
Questo complesso di idee ha di
fatto sostituito quella per cui, per
la città, il carnevale dovesse rappresentare un momento attrattivo
di altri verso sé stessi e verso la
città. A questo proposito non possiamo non citare le polemiche
che hanno accompagnato la vigilia e che poi hanno seguito la
manifestazione stessa. L’assenza
vistosa dei carri per la già citata
penuria di risorse finanziarie che
non ne hanno consentito la realizzazione ha implicato non solo la
necessità di ripensare il carnevale
che ha comunque riscosso un
notevole successo di partecipazione di cittadini e non. L’annosa
questione della gestione e della
distribuzione dei fondi per la realizzazione delle opere necessarie
allo spettacolo di carnevale ha
segnato per questa edizione una
linea di demarcazione tra le precedenti e le attuali gestioni e propone anche qui una riflessione
sugli obiettivi degli organizzatori
nei rispettivi profili di pubblica
amministrazione e in quelli della
società civile (Associazioni culturali, gruppi sportivi, cittadini,
ecc.) e nel loro reciproco rappor-
(di cui comunque questi sono
espressione) ma anche a convogliare e a organizzare le energie
e le competenze dei secondi
intorno a uno scopo comune, di
pubblica utilità. Occorre, pertanto, perseverare in un cammino
salubre di dialogo tra soggetti
presenti sul territorio e nei luoghi
della collettività allargando gli
spazi e le occasioni di partecipazione e di trasparenza anche
rispetto alla gestione delle risorse
pubbliche. In un tempo di crisi
economica e di sfiducia generalizzata nelle istituzioni pubbliche
Aprilia può rappresentare un
esempio di come a un evento
come il carnevale possa essere
fornito un nuovo significato per
chi di quello stesso evento è fruitore ma anche protagonista lui
stesso come ci sembra sia stata
intesa la partecipazione della cittadinanza in questa edizione del
carnevale. Un cammino nuovo,
to. Il comitato Grandi Eventi, che
si pone come organismo ponte tra
queste due categorie di soggetti,
è chiamato non solo ad articolare
questo rapporto raccogliendo le
esigenze e le aspettative dei
secondi nei confronti dei primi
quindi, arduo ma che nel tempo,
allargato anche alle altre manifestazioni civiche, avrà sicuramente i suoi frutti nella costruzione di
una comunità che riconosce una
città come il proprio spazio vitale.
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La conferenza si è svolta sabato 18 febbraio scorso presso la sede di via delle Margherite
“DALLO SCHIAVISMO AL NEOSCHIAVISMO.
BREVE STORIA DELLA GIORNATA LAVORATIVA”
Incontro dibattito organizzato dal Centro Livio Maitan in collaborazione con Rifondazione Comunista e Sinistra Anticapitalista Aprilia.
di Gianfranco Compagno
Una analisi approfondita dei
processi storici che hanno portato al progressivo peggioramento delle condizioni di vita
degli operai, in barba alle conquiste ottenuti dai sindacati fino
al 1970. Ad affrontare l’argomento nella conferenza dibattito che si è svolta sabato 18 febbraio scorso presso la sede di
via delle Margherite di Sinistra
Anticapitalista coordinata da
Michele Azzerri e Rifondazione
Comunista Coordinata da Antonio Tatti i referenti della sinistra
apriliana, responsabili in città
del Centro Studi Livio Maitan.
Il Centro, che prende il nome da
un dirigente del marxismo rivoluzionario della IV Internazionale, con vari circoli aperti in
tutta Italia, si propone lo scopo
di approfondire i temi di carattere politico, storico e programmatico. Relatore in occasione
della conferenza del 18 febbraio
scorso dal titolo “Dallo schiavismo al Neoschiavismo”, il referente di Sinistra Anticapitalista,
che ha affrontato il delicato
tema dei diritti degli operai,
delle lotte sindacali e del progressivo peggioramento delle
condizioni di lavoro in età contemporanea. “L’analisi storicaha detto Michele Azzerri- è partita dalla letture di alcune pagine del Capitale di Marx, per poi
affrontare le riforme in senso
progressista ottenute a partire
dai primi anni del 1900, quando
il movimento sindacale era più
forte, prima su impulso della
rivoluzione Russa, poi dopo la
seconda guerra mondiale con le
rivendicazioni del 1968, culminate negli accordi contrattuali
del 1972. A nostro avviso quello
è stato il momento cardine, il
picco delle conquiste, mentre
negli ultimi trent’anni, complici
anche movimenti sindacali
sempre meno pronti a rivendicare e sempre più attenti ad
Rifondazione Comunista e Sinistra Anticapitalista si ritrovano su una serie
di tematiche, dopo la divisione del 2008
“CAPITALISMO, ALIMENTAZIONE, SALUTE
PROSPETTIVE ECOSOCIALISTE”
Oltre a condividere la sede, sono impegnati in una serie di incontro dibattito in
collaborazione con Il Centro Livio Maitan
Dopo la separazione intercorsa nel 2008, con la fuoriuscita da Rifondazione Comunista di alcuni componenti confluiti in Sinistra Critica, contrari alla scelta di creare un movimento unitario di centrosinistra e improntati sull’autonomia, ad Aprilia Rifondazione Comunista e Sinistra Anticapitalista, dopo l’assemblea della sinistra e il lavoro
svolto insieme con il Comitato per il No alla riforma costituzionale, hanno ripreso un dialogo, ritrovando l’unità
perduta sui temi e su un programma alternativo. Un percorso iniziato ormai da due anni, come confermano il referente locale di Rifondazione Comunista Antonio Tatti e il referente di Sinistra Anticapitalista Michele Azzerri, in
uno spirito collaborativo e di condivisione dei temi da proporre alla città che alle soglie della campagna elettorale
del 2018 pare anticipare la ritrovata unità tra i due micropartiti di sinistra. Tra le iniziative condivise, una serie di
convegni a tema, l’ultimo in ordine di tempo quello del 25 febbraio scorso dal titolo “Capitalismo, Alimentazione,
Salute. Prospettive Ecosocialiste, che si è svolto nella sede di via delle Margherite. Il convegno ha aperto una serie
di seminari su tematiche ambientali a cura del Centro Livio Maitan e del Collettivo Ecosocialista di Roma. “L’obiettivo- hanno spiegato Michele Azzerri e Antonio Tatti- è quello di analizzare e contestare le dinamiche capitaliste che riguardano i modi di produzione, legato alla questione sociale e ambientale che sono tra loro intrecciati. Il
primo appuntamento è stato focalizzato sulla produzione dei generi alimentari. Oggi il sistema produttivo globale
non punta a produrre cibi sani e salutari, né sposta l’attenzione sulle condizioni di lavoro degli operai. L’attenzione
è tutta rivolta al profitto, mentre contraddittoriamente si producono farmaci per curare le patologie prodotte da questo tipo di alimentazione non salutare. Produrre e mangiare cibi salutari e prodotti senza sfruttare i lavoratori è oggi
un diritto violato. Basti pensare cosa è avvenuto in Argentina, con la sperimentazione di sostanze chimiche nocive,
che finiscono per inquinare ed essere nocive per la collettività”
G.C.
abbassare i toni dello scontro,
c’è stata una inversione di tendenza. A partire dal governo
Craxi, che negli anni 80 abolì la
scala mobile e ridusse i salari,
fino alle controriforme approvate negli ultimi 30 anni, che
hanno reso il lavoro flessibile
senza risolvere il problema
della disoccupazione, c’è stata
una involuzione, che ha creato
una sorta di neoschiavismo, in
barba al principio del “Lavorare
meno, lavorare tutti”. Sempre
meno le persone che lavorano e
che troppo spesso vengono
sfruttate. Un’inversione di tendenza può esserci resistendo
alle politiche di austerità, ricostruendo un percorso portato
avanti da organizzazioni anticapitaliste e comuniste. La via
riformista infatti nel tempo ha
solo peggiorato le condizioni di
lavoro”.
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Ne abbiamo parlato con Fabrizio Marras già coordinatore provinciale dell’associazione contro le mafie
ANNUNCIATA LA NASCITA DI “RETI DI GIUSTIZIA”
I presidii e i gruppi di Anzio, Nettuno, Aprilia, Latina e Cisterna di Latina lasciano “Libera”
la storica associazione che fa riferimento a don Luigi Ciotti
“Come chiarito anche dal questore De Matteis Aprilia è un territorio vasto e difficile da controllare”
di Gianfranco Compagno
Troppe decisioni prese a livello
centrale e calate sui territori e
poca attenzione per le zone periferiche, che pur contando il
maggior numero di iscritti
rispetto ai grandi centri sono
sempre rimaste al margine. Infine poca comunicazione con i
presidi locali e l’incapacità di
ammettere i propri errori. Motivazioni pesantissime, che hanno
portato i gruppi di Libera presenti nei territori di Anzio, Nettuno, Aprilia, Cisterna e Latina
ad abbandonare l’associazione
di don Luigi Ciotti, nata allo
scopo di creare reti capillari sui
territori per promuovere la cultura della legalità. Nell’ultimo
anno e mezzo però le divergenze
tra la struttura centrale e i territori sono diventate insanabili e
così una grossa fetta dei rappresentanti dell’associazione sul
litorale romano e sull’area nord
della Provincia di Latina, hanno
deciso di abbandonare Libera e
fondare Rete di Giustizia, un
nuovo apparato volto a diffondere la cultura della legalità dove
confluiranno tutti gli ex aderenti
a Libera di quei territori. A spiegare le ragioni di questa scelta
l’ex coordinatore Provinciale di
Libera Fabrizio Marras. “I metodi e i modi di rapportarsi con i
presidi periferici- ha detto Mar-
ras- ci ha portato ad assumere
questa decisione. Purtroppo con
l’apparato centrale a livello
nazionale mancavano comunicazioni da oltre un anno e mezzo.
Abbiamo portato avanti le nostre
iniziative in piena autonomia e
ora abbiamo deciso di uscire.
L’errore più grande commesso
da Libera è stato quello di sottovalutare l’importanza dei territori periferici, concentrandosi solo
sui grandi centri come Roma,
più esposti all’attenzione mediatica, mentre sono proprio i territori periferici a contare il maggior numero di iscritti. Riprendiamo in autonomia e con questo nuovo soggetto le stesse attività che abbiamo promosso con
Libera. Senza il logo di Libera
certamente sarà più difficile, ma
abbiamo conquistato la nostra
credibilità sul campo”. Una presenza costante quella degli ex
aderenti all’associazione Libera,
che negli anni hanno posto l’attenzione all’analisi dei fenomeni
legati a malavita e infiltrazione
mafiosa in territori difficili come
i comuni del litorale romano o
dell’area nord della provincia di
Latina. Aprilia in particolare,
dove l’infiltrazione mafiosa di
stampo camorrista si nasconde
sia tra le piaghe della speculazione edilizia sia nelle attività
illecite legate allo spaccio di stupefacenti o al riciclaggio di auto,
è finita sotto i riflettori anche per
gli atti minatori ai danni di
amministratori o dipendenti
Fabrizio Marras e don Luigi Ciotti
pubblici. “Come chiarito anche fatto un ottimo lavoro. Ci sono
dal questore De Matteis- ha anche altri segnali, ad esempio i
spiegato Marras- Aprilia è un negozi che aprono e chiudono di
territorio vasto e difficile da con- continuo oppure gli atti intimitrollare, sia per la conformazio- datori agli amministratori, non
ne territoriale, che rende questo necessariamente colpiti perchè
grosso centro frazionato e con collusi ma non automaticamente
scarse comunicazioni tra quar- onesti perché oggetto di attentieri e associazioni, sia per il zione della malavita. Ogni caso
radicamento silenzioso della è un caso a sé e non bisogna mai
malavita, che cerca di tenere un generalizzare. In una simile
basso profilo proprio per sfuggi- situazione si può tornare alla
re all’attenzione. Che sia un cen- legalità facendo cultura nelle
tro nevralgico per lo stoccaggio scuole e tra i ragazzi, che sono
della droga e delle auto rubate, l’anello debole e cercare per
dove si prendono decisioni questo una collaborazione tra le
anche relative agli altri comuni, varie associazioni”.
lo confermano le operazioni portate avanti dalla Polizia di Stato Foto di Gianfranco compagno
e dalla Polizia Stradale, che ha
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METTICI il CUORE
Spazio di riflessione sulle PROFESSIONI di AIUTO
“Il Salotto delle Mamme”
“Casa di Cura Città di Aprilia”
Per Crescere Un Bambino Ci Vuole Un Intero Villaggio
luogo dove si informa senza giudicare
e far sentire una mamma serena non è
sempre facile. Si sa che fuori, nel
mondo, ci sono tanti pronti a giudicare
e a fare sentire inadeguata una
mamma appena nata. Mamma e figlio
nascono insieme per questo vanno
entrambi protetti.
Questa immagine è dedicata a tutte le
mamme del mondo che in ogni
tempo e in ogni dove continuano a
portare in braccio i loro figli, a nutrirli di latte e di amore. Tenuti stretti
per non farseli portare via dalla corrente e dalla guerra. A tutte le
mamme che ancora oggi con le loro
braccia forti sostengono il mondo.
Questa immagine è dedicata alle
mamme, Custodi primi della vita.
Cinzia De Angelis
Ad Aprilia c’è un luogo dai colori
pastello che profumo di talco, protetto e sicuro. Un posto dove le
mamme, una volta che sono nati i loro
bambini, si incontrano e si ritrovano
insieme. È un’eccellenza che la Casa
di Cura Città di Aprilia ha messo a
disposizione per tutti i genitori e le
famiglie del territorio gratuitamente
per supportarle subito dopo aver
messo al mondo il loro bambino. E’ il
“Salotto delle Mamme”, un posto
incantato, con cuscini morbidi e con
tenui colori alla parete che la Struttura
ha fortemente voluto per rispondere ai
bisogni delle famiglie. Il momento
della maternità è estremamente delicato. I genitori sempre più spesso
chiedono un luogo, uno spazio riparato e sereno dove poter condividere le
esperienze comuni e chiedere un consiglio che, sia allo stesso tempo, professionale e umano. Da questa esigenza, nata dall’ascolto attento dei
bisogni dei neo genitori, è sorta ad
Aprilia questa bellissima e importante opportunità. Già il nome fa
pensare a qualcosa di familiare, un
salotto, appunto. Un luogo caldo
dove ci si sente a casa. Ed è proprio
questo il clima che si respira stando
qui con loro. Tra i sorrisi delle
mamme e le prime e buffe smorfie dei
bimbi spiccano a sorpresa gli occhi
attenti e premurosi delle operatrici del
reparto, che osservano dolcemente le
nuove famiglie e accompagnano questi momenti preziosi senza giudicare.
all’ascolto e al calore umano, rendendo il “Salotto delle Mamme” il
centro di riferimento di tutto il territorio.
Per questo motivo è nato “il Salotto
delle Mamme”, un luogo concreto,
neutro e accogliente nel quale le
donne possono andare appena
diventate mamme. Qui le infermiere del reparto, le educatrici perinatali e le puericultrici supportano le
Una società che vuole crescere e
migliorarsi è quella che si prende cura
delle persone, che non lascia indietro
nessuno e che nei momenti di criticità
interviene creando Spazi e Servizi che
rispondano concretamente ai bisogni
profondi della gente. Per questo motivo il Reparto Maternità, coordinato
dal dottor Giovanni Testa e la Casa di
Cura Città di Aprilia, aprono le braccia a tutte mamme. Prima con i
mamme e, tra una poppata e un’altra, le fanno sentire meno sole e più
forti. Possono essere tranquillizzate
sullo stato di salute del loro bambino
e di loro stesse grazie ad un gruppo di
professionisti attenti e meticolosi
pronti ad aiutare nel modo giusto. La
consulenza professionale si unisce
“Corsi di Preparazione alla Nascita”
poi con “Il Salotto delle Mamme”.
Una clinica a misura d’uomo che
mira a diventare “La Casa della
Famiglia” puntando nella progettazione e nella gestione di iniziative di
politica educativa, di prevenzione e
di formazione continua.
Sono le puericultrici e le infermiere
professionali del reparto maternità
della “Casa di Cura” città di Aprilia. I loro sorrisi allargano i cuori.
Molti bambini, appena venuti al
mondo, hanno incontrato già questi
sguardi e sono stati accolti tra le loro
braccia. Molte mamme si sono sentite
rassicurate dai loro gesti. Le loro
parole hanno informato, consigliato
ma, soprattutto, incoraggiato le
mamme della Casa di Cura di Aprilia.
Con la tenerezza infinita e la professionalità di chi ama questo lavoro le
Mamma
e figlio
nascono
Insieme
hanno tenute per mano, accompagnandole fino al momento in cui
impareranno a fare da sole. Questo
spazio è prezioso e, soprattutto l’unico in tutto il territorio. Nasce per
rispondere ai bisogni delle mamme.
La maternità è il periodo più importante nella vita di una donna ma
anche un momento critico nel ciclo
della famiglia. E’ sicuramente ricco
di gioia ma può rappresentare anche
un momento di disagio e di difficoltà
nel vivere questo nuovo ruolo. Allattare il bambino, prendersene cura,
affrontare i primi giorni a casa sono
tutti momenti che preoccupano la
nuova famiglia. Diventare genitori
non è semplice. Si possono affacciare
le prime paure, le piccole incertezze
quotidiane. E a volte, le mamme non
sanno a chi rivolgersi. Trovare un
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Tra i titolari il consigliere di Aprilia Domani e presidente della
commissione urbanistica Mario Forconi
UN CORTOCIRCUITO MANDA A FUOCO
L’OFFICINA FORCONI E MAMMOLI
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“DANZA…
CHE PASSIONE”
Nella notte tra il 24 e il 25 febbraio anche un furto in Comune
di Riccardo Toffoli
Un cortocircuito manda a fuoco
l’officina Forconi e Mammoli del
consigliere di Aprilia Domani nonché presidente della commissione
urbanistica Mario Forconi. E’ successo nella notte tra il 24 e il 25 febbraio. Ad accorgersi del fumo i corsisti del corso di sommelier promosso dal supermercato Ciccotti-Carrefour che sta proprio di fronte all’officina in via Deledda. Subito sono
accorsi i Vigili del Fuoco che hanno
cercato di domare le fiamme ma
ormai il danno è stato ingente. Dalle prime ricostruzioni, il cortocircuito sarebbe partito da una ciabatta
posta proprio all’ingresso dell’officina sul lato sinistro dove erano attaccati dei computer. Il fuoco ha sciolto
computer e macchine, sicuramente alimentato dagli oli presenti nell’officina. Un danno veramente ingente.
Mario Forconi ha sempre lavorato nell’officina, una famiglia onesta e altruista. Ha vissuto e partecipato
attivamente a gran parte della storia della città. Mario Forconi ha un carattere semplice, disponibile con
tutti, molto amato e stimato da amici e conoscenti. La sua passione è sempre stata verso lo sport, le corse
in bicicletta e le gare podistiche. La politica è stata la sua seconda passione di vita che lo ha portato a candidarsi con Domenico D’Alessio nel 2009 e ora, con la maggioranza Terra, ad avere la presidenza della
commissione urbanistica. La notte del 24 febbraio viene ricordata anche per il furto in Comune. Alcuni
malviventi si sono introdotti nella sede di piazza Roma dalle finestre laterali e hanno sottratto circa mille
carte d’identità e mille euro in contanti negli uffici anagrafe. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che
stanno indagando sul caso.
Si è svolto sabato 4 marzo 2017 presso il Teatro Orione di
Roma la 15° ediz. del concorso internazionale “DANZA… CHE
PASSIONE!” con la direzione artistica di Rita Galdieri.
La serata ha visto sfilare sul palco 108 coreogreafie dei diver‐
si stili di danza.
Il gruppo di Hip‐Hop “Sisterhood”della scuola Energy One
diretto da Dalila Jorillo si è classificato al secondo posto nella
categoria juniores gruppi.
nella foto il gruppo HIp‐ hop “Sisterhood”
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Evento organizzato dall’associazione “Pasion de Vida” venerdì 24 febbraio, presso i locali del Satiricon di Aprilia
IL TANGO ARGENTINO UNA GRANDE PASSIONE DI VITA
Meravigliosa esibizione del maestro Roberto Nicchiotti della scuola “L’oltreTango”, con le ragazze diversamente abili dell’associazione
“Diaphoràonlus”, nell’ambito di una serata sulle note della milonga
La danza sudamericana come mezzo per abbattere le barriere della disabilità
di Veronica Alessandrini
Le sedie a rotelle scompaiono al suono delle note della
milonga. Quelle che potrebbero essere percepite come
simboli di “diversità”diventano limiti che vengono superati e si perdono nel fluire dei movimenti del tango. La
disabilità sfuma sullo sfondo, lasciando in primo piano
solo la leggiadria delle ballerine. Ci sono linguaggi che
sanno abbattere le barriere, siano esse culturali o fisiche,
reali o percepite. La danza è uno di questi. È stata uno
spettacolo meraviglioso l’esibizione del maestro Roberto Nicchiotti, della scuola “L’oltreTango”, che ha danzato con ballerine in sedia a rotelle e ballerine con la sindrome di Down, emozionando tutti coloro che hanno
mondo Alejandra Mantiñan». E la maestra Cerbone,
ovviamente, era presente alla serata, a cui hanno partecipato anche la vice campionessa del mondo di tango salon
Laura Sastria, assistita dal maestro Marco Petricca, il
musicalizator Claudio tjChico e molti maestri provenienti dalla provincia e da Roma. Tra i presenti con
nostra sorpresa abbiamo notato, come appassionati ed
esperti ballerini di tango l’assessora all’ambiente Alessandra Lombardi e Salvatore Messere (già assessore,
consigliere comunale, nonché ex Presidente della Multi
Servizi). Con il maestro Roberto Nicchiotti hanno danzato Chiara Costanzo, Cinzia David, Elisa Pascali,
Ilaria Pignattaro, Chiara Marasco, Francesco Mucci,
Federico Morganti e Ilaria Sani. La loro esibizione è
Esibizione del maestro Roberto Nicchiotti
Giustino Izzo e Fernanda Cerbone
partecipato all’evento organizzato dall’associazione
“Pasion de Vida” lo scorso venerdì 24 febbraio, presso i
locali del Satiricon di Aprilia, in via Sirente 3. Una serata
sulle note della milonga, apertasi con una lezione di
tango argentino e poi proseguita con una serie di esibizioni. L’associazione “Pasion de Vida” nasce all’interno
dell’associazione culturale “Democrazia Solidale”.
«Abbiamo istituito, all’interno dell’Associazione, questa
scuola di tango argentino- ha detto il presidente Giustino
Izzo, già presidente del consiglio comunale ex assessore
ed ex consigliere comunale di Aprilia, - Tutti i mercoledì
facciamo lezione con la maestra Fernanda Cerbone,
che viene dalla scuola della tanghera famosa in tutto il
stata realizzata in collaborazione con l’Associazione
Diaphoràonlus di Latina, nata nel 2002 con lo scopo di
dare voce alle esigenze delle persone disabili e delle loro
famiglie. «È stata un’esibizione molto particolare, il
tango non ha limiti. Quando ho visto l’esibizione non ho
assolutamente visto la carrozzina, vedevo solo l’abbraccio» ha commentato la maestra Cerbone. «Col maestro
Nicchiotti, stiamo organizzando dei corsi di tango
argentino per persone diversamente abili qui ad Aprilia»
ci ha detto Izzo. Si tratterà di un corso di “Tango terapia”, un metodo terapeutico catalizzatore per lo sviluppo personale e l’esplorazione delle risorse psicologiche
veicolate dal ballare il tango. Uno dei pilastri di questo
metodo è l’elaborazione delle dimensioni sensoriali, percettive, propriocettive e cognitive la cui integrazione
aiuta la capacità di comprensione delle persone e supporta una maggiore integrazione individuale e sociale. Si
tratta di conseguenza di una modalità psicoterapeutica in
cui è profondamente impegnata la mediazione corporea.
Un’iniziativa che sicuramente riscuoterà molto successo,
così com’è stato per la serata-evento del 24 febbraio, che
ha coinvolto 164 persone, tutte unite dalla passione per il
tango argentino.
Foto di Gianfranco Compagno
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Il convegno si è tenuto presso la casa di cura “Villa Silvana di Aprilia sabato 4 marzo
“PREVENZIONE E TUTELA DELLA FERTILITÀ DI COPPIA”
È stato presieduto dalla dottoressa Valentina Berlinghieri e dal dottor Maurizio Latini, specialisti del settore
La consigliera regionale Maria Teresa Petrangolini ha illustrato le recenti novità normative della Regione Lazio
di Nicola Gilardi
Quella dell’infertilità oggi è una
problematica molto grave che
coinvolge oltre al campo medico, anche quello sociale. È stimato infatti, che in Italia circa il
20% delle coppie hanno difficoltà a procreare. Per questo la
Casa di cura Villa Silvana ha
organizzato, sabato 4 marzo, il
convegno “Prevenzione e Tutela
della Fertilità di Coppia”, presieduto dalla dottoressa Valentina
Berlinghieri, 39 anni, speciali-
problematiche connesse all’infertilità: «Ci sono ripercussioni
psicologiche, perché a volte c’è
un vero e proprio dramma sociale, ma anche fisiche per via della
somministrazione di medicinali,
che a loro volta aprono una questione economica per le spese da
sostenere. Servono normative
che permettano a donne di età
inferiore di rivolgersi a noi.
Oggi le statistiche ci danno una
media di 37,5 anni». Il dottor
Latini si è speso per sottolineare
il ruolo maschile all’interno di
sessione ha trattato del tema
“Opzioni terapeutiche e nuove
frontiere dell’outcome riproduttivo” ed è stata moderata dai
dottori Francesca Garofalo,
Sebastiano Pace e Debora Pallante. Ad intervenire sono stati:
il dottor Sergio Zulli che ha illustrato l’Endometriosi: chirurgia
conservativa della fertilità, poi la
dottoressa Roberta Poverini
che ha parlato di Oncologia e
preservazione dei Gameti, poi
Francesca Diamanti che ha
trattato di Psicoterapia: sostegno
Maria Teresa Pretangolini, Carlo Simeoni, Valentina Berlinghieri e Maurizio Latini
sta in ginecologia, ostetricia e
infertilità di coppia e dal dottor
Maurizio Latini, 42 anni, specialista in endocrinologia,
malattie del ricambio e andrologia, che di questa branca si occupano proprio nella struttura sanitaria apriliana. Il convegno è
stato aperto dal direttore sanitario di Villa Silvana, dottor Siro
Simeoni, che ha portato i saluti a
presenti e relatori. Assente il sindaco Antonio Terra, che aveva
però annunciato la sua presenza.
La parola è poi passata al Consigliere Regionale Maria Teresa
Petrangolini: «La Regione
Lazio è pioniera nella Procreazione Medicalmente Assistita
(PMA). Oggi ci sono 27 strutture, tra pubblico che privato, che
sono autorizzate per questo». Il
consigliere ha fatto poi riferimento ad una circolare di qualche giorno addietro che ha stabilito nuovi accreditamenti per
strutture private sulla PMA.
Questa nuova norma potrebbe
abbattere i lunghi tempi di attesa
per le coppie ed allargare l’offerta sul territorio. La problematica
sulla confusione normativa è
stata sottolineata dal direttore
del Distretto Asl Aprilia-Cisterna, dottor Belardino Rossi, che
ha dichiarato di non aver ancora
avuto la possibilità di leggere
questa nuova circolare: «Le istituzione devono capire quale è il
loro ruolo. La Regione Lazio
deve capire le esigenze dei cittadini. Serve una normativa chiara, soprattutto nel pubblico».
Sono poi intervenuti i curatori
del convegno. La dottoressa
Berlingheri ha parlato delle
questa problematica: «L’uomo è
arrivato in ritardo accanto alla
partner femminile. Le percentuali di responsabilità sono oggi
sovrapponibili». Il convegno è
stato suddiviso in due sessioni.
alla coppia infertile, mentre la
dottoressa Maria Rita Cacciola
ha chiuso la discussione parlando di Legislazione Italiana in
PMA.
Al termine del convengo abbia-
riceveva una visita che oggi non
si fa». Esiste poi una problematica relativa alla sessualità: «C’è
il problema della disfunzione
erettile, che è oggi molto diffuso. Dietro a questo potrebbe
nascondersi una problematica
ancora più grande, come il diabete o di tipo cardio-vascolare».
Ad influire da questo punto di
vista sono elementi come:
alcool, fumo, obesità, diabete ed
età,ma anche la presenza di altre
patologie che richiedono una
terapia farmacologica come per
l’ipertensione o il colesterolo
alto. Operativa da circa due anni
ne con i propri gameti. Mentre è
eterologa quando uno dei due
componenti della coppia è sterile e si fa ricorso a donatori esterni anonimi alla coppia. Esistono
poi varie tecniche: di primo
livello che è la fecondazione
ultrauterina, quella di secondo
livello c’è una fecondazione in
vitro. La seconda ha una percentuale di successo molto più alta
della prima». Dal punto di vista
normativo sono previste delle
novità: «Per abbattere le liste di
attesa - continua la dottoressa -,
che possono andare dai 18 ai 24
mesi, nelle strutture pubbliche,
a Villa Silvana di Aprilia, la dottoressa Valentina Berlinghieri
è specializzata in ginecologia.
«Siamo molto contenti del successo di questo convegno. Molti
medici di base non sanno quello
che è legale e quello che non lo
è. Oggi si può far tutto tranne la
fecondazione su single». La dottoressa ci ha poi spiegato i due
tipi di fecondazione esistenti:
«Si ha una fecondazione omologa quando la coppia infertile
esegue procedure di fecondazio-
la Regione sta stanziando soldi
per accreditare strutture private.
Per accedere a questi servizi di
PMA si parla di limiti massimi
di età di 43 anni per la donna nei
centri pubblici, 50 in quelli privati. Dopo i 45 anni, però, la
paziente deve pagare tutti i farmaci che invece in età inferiore
sono sostenuti dal sistema sanitario nazionale».
Valentina Berlinghieri e Maurizio Latini
La prima incentrata sul tema:
“Prevenzione, diagnosi dell’infertilità di coppia ed accesso alle
pratiche di PMA”, moderata dai
dottori Siro Simeoni, Pasquale
Galletta, Franco Lisi e Mauro
Rongioletti. La dottoressa
Maria Rita Broccolini ha parlato di Strategie di prevenzione e
stili di vita; il dottor Antonino
Costantino di Cause e diagnosi
nell’infertilità femminile, poi i
due curatori: Mauro Latini che
ha introdotto il tema del Ruolo
maschile nell’infertilità e la dottoressa Valentina Berlinghieri
che ha parlato di PMA: Fertilità
naturale o assistita? La seconda
mo intervistato gli ideatori del
convegno per chiarire alcune
questioni. «Nel passato - dice il
dottor Latini -, quando il dato
non era così scottante sulla questione, il ruolo principale era
assegnato prevalentemente alla
donna. Oggi l’andrologia ha raggiunto quell’importanza riservata in passato solo alla ginecologia». Il dottor Latini ha poi sottolineato il ruolo della prevenzione: «Il ruolo dell’andrologo è
fondamentale anche per la prevenzione di queste problematiche. La visita di leva era in passato un filtro andrologico fondamentale, perché ogni giovane
Foto di Gianfranco Compagno
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LA PSICOLOGA RISPONDE
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
E’ PIU’ IMPORTANTE
APPARIRE, O ESSERE?
Sono una ragazza di 18 anni,
e purtroppo la mia famiglia
non può permettersi di comprarmi abiti firmati, come li
hanno la maggior parte dei
miei amici. Questo mi fa sentire a disagio ed inferiore.
Loro si atteggiano come a
dire che sono migliori di me.
Mi sento umiliata, e non
riesco a pensare che forse è
vero che avere una bella
immagine, ricca nel vero
senso della parola, attiri
maggiormente l’attenzione.
Gli abiti che hanno valgono
molti soldi, e questo per me
significa essere importanti. Il
non avere quello che hanno
loro, mi fa pensare che i miei
genitori non valgano quanto
i loro. Perché i loro genitori
sono riusciti a soddisfare i
bisogni dei loro figli. E non
mi va di ascoltare che forse
nelle loro famiglie non c’è
comprensione e amore, perché anche nella mia non ce
ne, e quindi è anche peggio.
Non le nascondo, Dottoressa,
che io spesso compro abiti
dai cinesi, almeno con le imitazioni
posso
apparire
anch’io!
VALENTINA
All’interno di una comunità di
giovani si tende sempre ad
imitare chi spicca, chi è alla
moda. Troppo spesso il conformismo porta a seguire quello che la maggioranza è predisposta a fare, mettendo sempre
più da parte la capacità di giudizio personale e la forza di
ribellarsi a qualcosa che non si
ritiene giusto. è come se la
nostra società ci costringesse
ad apparire. Nella scuola, ad
esempio, accade proprio questo tipo di situazione. C’è chi,
come sempre all’interno di un
gruppo, tende a prevalere,
diventando un idolo per la
maggior parte dei membri che
ne fanno parte. Un’immagine
apparentemente solida che
spesso però nasconde totale
insicurezza. E così si arriva
fino al punto di abbandonare la
propria opinione, seguendo la
moda del momento non curandosi se quel modello è davvero
quello che si apprezza. Molti
ragazzi iniziano a fumare proprio per diventare qualcuno,
per imitare, non curandosi del
fatto che è gravemente dannoso. Tutto ciò non è che un male
apparentemente indolore: l’apparire, che contagia in modo
veloce chi magari non riesce
ad avere una piena personalità.
Ma che dire dell’essere, acerri-
mo avversario dell’apparire? è
la caratteristica essenziale di
ogni persona, come si è davvero. Ma quale prevale delle due
condizioni? La risposta alla
domanda è abbastanza semplice: si è sempre tendenti all’apparire anche perché siamo
nella civiltà dell’immagine,
dove la televisione bombarda e
segna i comportamenti della
maggioranza, dove perfino la
politica si dà un’immagine
solo per cercare facili consensi
dimenticando la sostanza dei
problemi. E così l’apparenza
ha finito per avere il sopravvento sull’essere. Anche se
nella società di oggi l’apparire
sembra destinato a prevale, c’è
da sperare che i suoi effetti
secondari inneschino prima o
poi un movimento opposto
alla ricerca di autenticità e di
liberazione interiore. L’apparire può anche significare dimostrare le proprie capacità a procurarsi quello che tutti voglio,
ma che pochi hanno. Viverlo
come un sinonimo di bravura e
di essere il migliore farà sì che
sempre più persone sceglieranno l’apparire.
LA PAURA DI
SBAGLIARE
Lo faccio? Non lo faccio? E
se poi sbaglio? Meglio non
rischiare… Quante volte la
paura di sbagliare ci blocca
rendendoci incapaci di agire. E
quante occasioni importanti
abbiamo perso nella nostra
vita per colpa di essa. La paura
di sbagliare è uno dei principali ostacoli alla crescita personale per moltissime persone.
Quasi tutti hanno paura di sbagliare almeno qualche volta,
ma questa paura, chiamata atychiphobia, può prendere il
sopravvento su di noi quando
le consentiamo di ostacolarci
nell’intraprendere le azioni per
raggiungere i nostri obiettivi.
La paura di sbagliare è strettamente collegata con la paura
del giudizio degli altri che
spesso porta a procrastinare.
Inoltre, è quasi sempre presente nelle persone che soffrono
di depressione o di bassa autostima. Come nasce la paura di
sbagliare? In genere tale paura
viene instillata da piccolissimi
da genitori super-protettivi
che, mossi da buone intenzioni, tendono a metterci in
guardia da ogni eventuale piccolo sbaglio o passo falso.
Questo loro modo di protegge,
li spinge a ripetere spesso “no,
non si fa così” più e più volte.
E dopo un po’ , il bambino,
comincia a muoversi con “cautela” in tutto quello che fa, e a
tentennare
chiedendosi:
“andrà bene fare così? Lo
posso fare?”. E mentre si pone
queste domande, probabilmente, si girerà a guardare la figura autoritaria per vedere se sta
facendo bene. Una volta cresciuto, il bambino avrà interiorizzato così bene questo
modello di comportamento
esitante, da farlo diventare
inconscio e, senza che se ne
renda conto, esso, si metterà
in atto in modo automatico in
molte situazioni della sua vita.
Sconfiggere la paura di fallire
può richiedere un po’ di lavoro
su se stessi, e si può riuscire
facilmente se si mette il giusto impegno. Sbagliare è una
parte del percorso. Spesso
diamo troppa importanza agli
sbagli e agli errori e vediamo il
fallimento come il risultato
finale, sottovalutando il fatto
che esso è solo una parte di un
processo più ampio che riguarda la crescita e l’apprendimento. Esso è infatti un elemento
chiave dell’apprendimento.
Tutte le capacità più importanti nella vita richiedono un
certo quantitativo di errori e
successive correzioni prima di
essere apprese. E’ stato cosi
per imparare a scrivere, parlare, andare in bicicletta… Si
pensi, ad esempio, ad un bambino che sta muovendo i suoi
primi passi, sicuramente qualche volta cadrà per terra, ma
poi si rialzerà fino a diventare
bravissimo e imparerà a cam-
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minare da solo. E’ pressoché
impossibile vivere una vita
senza fallimenti. Le persone
che ci riescono probabilmente
vivono in modo così cauto che
raramente realizzano qualche
obiettivo importante. La paura
del fallimento è un altro aspetto bloccante della nostra vita,
ma Il fallimento non è una
caratteristica delle persone,
anche se lo vivono come il
risultato di una loro incapacità
ad agire nel modo più giusto,
ma è fondamentale vedere gli
avvenimenti in modo oggettivo per identificare i fattori che
influenzano negativamente i
risultati e poi correggerli. Provate a chiedervi: quale fattore
al di fuori del mio controllo
contribuisce a non far funzionare una data situazione? A
volte impariamo dai nostri
errori, altre volte da quelli
altrui. Soffermarsi a riflettere
sui cinque maggiori presunti
fallimenti della propria vita,
può essere come un’incredibile opportunità di apprendimento, anziché di demoralizzazione e rinunce future.
Quando vi trovate di fronte ad
un risultato non desiderato,
ponetevi queste domande:
Cos’ho imparato da questa
esperienza? Mi potrà tornare
utile in futuro? Perché è successo? Come potrei fare per
prevenire che succeda la prossima volta? Cosa potrei fare
meglio la prossima volta?
Rispondete a queste domande
di getto, senza rifletterci troppo, perché è proprio così che
troverete le risposte più vere
ed utili alla vostra vita!
Scrivi a- Dott.ssa Anna De
Santis ad Aprilia in via
Mozart 50 (di fronte Conforama)
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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 28
9 - 23 MARZO 2017
“APRILIA SI…CURA”
IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI
I diritti delle donne devono diventare
lingua comune e universale
a cura di Sihem Zrelli
Marzo è da sempre un mese di
rinascita. Torna la primavera, le
belle giornate e rifiorisce la
natura. A Marzo ricorre anche la
Festa Internazionale della
Donna e ad Aprilia “fioriscono”
anche gli eventi e le manifestazioni legati a questa ricorrenza.
Per esempio, il Comune ha
organizzato un incontro dal titolo “Donne e politica. Un percorso ad ostacoli”, mentre l’anno
precedente l’incontro aveva
come tema principale l’imprenditoria. Due temi importantissimi legati al mondo femminile.
Viviamo in un’epoca in cui ci
sono persone che si domandano
il perché esiste una festa della
donna e non dell’uomo e non si
soffermano invece a pensare alla
differenza di stipendio o agli
imbarazzanti colloqui di lavoro
in cui alle donne viene chiesto
se “hanno intenzione di fare
figli”, come se il desiderio di
maternità fosse un fattore determinante quanto il voto di laurea,
le capacità di una persona in un
determinato settore o l’esperienza lavorativa passata. Viviamo
in un’epoca in cui la Festa della
Donna non è solo regalare una
mimosa, festeggiare con le amiche l’8 Marzo ma un simbolo
della lotta che dobbiamo affron-
tare sempre per combattere la
discriminazione di genere. Vorrei gridare alle donne che noi,
insieme, siamo forti e siamo
capaci di muovere il mondo
intero.
Sono sempre stata fiera di
appartenere al genere femminile
e non mi sono mai considerata
appartenente al “sesso debole”.
Come avrei potuto considerare
le donne il “sesso debole” quando sono cresciuta con il meraviglioso esempio di mia madre
capace di tenere tutti i conti e
gestire una grande casa? Come
avrei potuto quando vedo le mie
conterranee capaci di fare enormi sacrifici in una terra straniera
per realizzare o loro stesse o per
aiutare la loro famiglia? Sono
diventata adulta in mezzo a
donne forti e capaci e questo
nella vita mi ha temprata e mi ha
permesso di realizzare ogni mio
sogno e il mio personale percorso di studio e lavoro. Ed è anche
uno dei motivi per cui ho fondato l’Associazione La Palma del
Sud, per difendere i diritti delle
donne arabe e immigrate ad
Aprilia. Sono estremamente
convinta che il rispetto della
donna e di tutti i suoi diritti deve
diventare lingua corrente.
Le discriminazioni che vedono
le donne protagoniste non sono
solo legate sul mondo del lavoro, le vedo ogni giorno sulla
pelle di alcune delle mie amiche
tunisine, quando viene chiesto
loro di togliere il “velo” e anche
sulla pelle di alcune amiche italiane, giudicate dai vestiti che
indossano e non dai loro fatti.
Noi donne abbiamo il diritto di
vestirci come vogliamo. Dall’indossare lo hijab alla minigonna.
Non voglio leggere nei giornali
che è stato vietato indossare il
burkini in spiaggia come non
voglio leggere che una donna
“ha meritato lo stupro per come
era vestita”. Voglio vivere in un
mondo in cui donne in bikini e
burkini si incontrano in spiaggia
e si sorridono, ognuna nel proprio diritto di indossare quello
che vuole e che la faccia sentire
bene con se stessa. Perché dietro
a quel “burkini” e “bikini”, c’è
una dottoressa, un’avvocato,
un’infermiera, una donna impegnata nella politica, una giornalista, una casalinga… una
donna. Una donna che ha fatto
un proprio percorso personale e
che non dovrebbe essere giudicata dai suoi vestiti, dalla sua
religione, dalla sua razza o dal
suo desiderio di essere o non
essere mamma. Una donna che
finita la sua giornata di relax in
spiaggia, tornerà a lavoro e che
dovrà essere retribuita per il
lavoro svolto esattamente nello
stesso modo in cui è retribuito
un uomo. Una donna che deve
essere rispettata anche quando il
suo lavoro è occuparsi della sua
casa e della sua famiglia. La
donna va rispettata sempre, a
360°, a prescindere dalle scelte
di vita fatte. Sogno un mondo in
cui l’8 Marzo non sia un’occasione per ricordare e sensibilizzare sui nostri diritti, perché non
ce ne sarà bisogno, ma sarà soltanto un giorno per regalare
fiori, in memoria delle lotte passate.
Approfitto di questo mio spazio
per fare gli auguri a tutte le
donne del mondo, soprattutto
alle donne impegnate nella politica o nel sociale ad Aprilia per
difendere i nostri diritti, alle
donne coraggiose che non smettono di lottare per realizzare i
loro sogni e alle mie conterranee
tunisine, arabe e musulmane e
alla forza che ogni giorno dimostrano in patria e fuori patria.
IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 MARZO 2017
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SOS CRESCITA
EDUCAZIONE FAMIGLIA
SCUOLA
Il primo gesto d’amore è la sua SICUREZZA
Dott.ssa Cinzia De Angelis
Per porre domande alla
dott.ssa Cinzia De Angelis
inviare una e-mail al seguente
indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
Francesca non ha neppure due
anni. Ha imparato a camminare
già da tempo e ora corre spedita. La sua curiosità la porta a
esplorare il mondo attorno a sé.
Sale e scende le scale di continuo. Salta dai gradini spavalda
come se avesse il paracadute.
Quando nessuno la vede si
arrampica sulla sedia per accaparrarsi il suo giocattolo preferito. Non sa che può cadere e
farsi male. Lei non lo sa perché
è una bambina. Ha solo due
anni e il mondo le sembra una
specie di giostra divertente
senza rischi.
Il mondo visto da un bambino è
come il Paese dei Balocchi:
pieno di prelibatezze da mangia-
re e di giochi infiniti. Eppure
non è così. La casa può essere
per un bambino una fonte inesauribile di pericoli. I dati alla
mano non ci confortano. I bambini sono esposti al pericolo
anche quando sono nel luogo più
sicuro al mondo: la casa. I detergenti, le prese elettriche, le
scale, i fornelli, sono giochi
attraenti per il bambino che,
esplorando curioso l’ambiente
intorno a sé, non è ancora in
grado di riconoscere il pericolo e
di evitarlo. Chi si occupa di
bambini sa che due occhi non
bastano. Il primo accorgimento da prendere è creare una
casa a misura di bambino.
Ma da dove si comincia?
Il primo dilemma arriva quando
nasce un bambino: Come si
posiziona un neonato nel lettino? A pancia in giù o supino?
Può dormire con noi nel lettone,
e se si, con quali accorgimenti?
Paracolpi sì o paracolpi no?
Quando diventiamo genitori
nessuno ci fornisce un manuale.
Dobbiamo imparare da soli e in
fretta. E, purtroppo, a volte
pagando un prezzo ingiusto. I
bambini vanno protetti. Tenuti al
sicuri quel tanto che basta per
farli crescere sani e sicuri. Succede spesso che, per tenerli
“sotto controllo”, blocchiamo il
loro naturale bisogno di autonomia con il risultato che i bambini
si muovono insicuri nel mondo
Breve storia di Melissa Cavazza: sull’importanza
dei sogni e sulle loro conseguenze
Cosa succede se a sedici anni realizzi il sogno di diventare una campionessa di Serie A1: Melissa
Cavazza e l’Olos gym 2000 al Palaruffini di Torino per la prima prova GAF 2017
di Veronica Lombardi
«Scoprirai che il tuo destino è
tutto una tua creazione», cantava
Celin Dion in occasione delle
Olimpiadi di Atlanta del lontano
1996 sulle note di The Power Of
The Dream, una celebre ballad
pop nata dalla penna di David
Foster, Linda Thompson e Babyface. Il testo parla della flame, la
fiamma del sogno e della sua
irriducibile potenza visionaria e
io credo che la difficile decisione
di consacrare una vita intera alla
logica dello sport abbia a che
fare necessariamente con l’amore e con il sogno che, dell’amore,
è la più alta idealità. Si tratta di
una forma di devozione che
somiglia in tutto e per tutto a una
sorta di foedus amoroso, il patto
d’amore degli amanti infelici, e
Melissa lo sottoscrisse alla ginnastica artistica con tutta l’ingenua irresponsabilità dei suoi allora otto anni. Ma Mariateresa mi
spiega quanto otto anni siano già
un fatale ritardo in una disciplina
che inizia a contare almeno dai
tre. Mariateresa La Pegna è l’istitutrice di Melissa e ho come
l’impressione che, nel sommesso
vociferio della sala, i loro due
nomi formino una diade incrollabile. La incontro nella sua stanza
all’ASD Le Ginnaste di Aprilia:
è lei a spiegarmi l’importanza
della del maestro e della leggerezza quando il maestro si trova
a sorreggere le mani del suo
allievo con i palmi disposti a
coppa per contenere tutto il peso
dei suoi sogni. Conobbe Melissa
nove anni fa quando tutto il suo
lavoro e la sua fatica di ginnasta
si spiegava negli spazi angusti di
uno scantinato improvvisato ad
area ginnica. Fu subito amore,
mi piace pensare: e non intendo
tra Melissa e Mariateresa, ma tra
Melissa e ciò che Mariateresa
rappresentava, la mamma-ginnastica di cui Melli (questo, il diminutivo affettivo con cui le si
rivolge) divenne figlia adottiva.
La storia di Melissa Cavazza,
classe 2000, è la parabola di una
Passione, nel senso che unisce la
fatica del sacrificio con la tenacia degli amori disperati e dà, per
risultato, la costante del talento.
Dopo poche esibizioni pubbliche, una chiamata dall’Accademia di Roma taglia in due una
strada che fino a poco prima
sembrava univoca; ma Melissa è
come se fosse un posto pieno di
pericoli. O, al contrario, li rendiamo talmente inconsapevoli
esponendoli a situazioni che non
riescono a gestire.
Il primo passo da fare, come
genitori ed educatori responsabili, è quello di informarci, confrontarci, cogliere tutte le situazioni che ci rendono più consapevoli nei confronti dei pericoli
reali ed evitare di cadere nell’iper-protezione o nella negligenza. Essere Genitori Significa
Diventare Responsabili Di Chi
Amiamo. Possiamo educare se
anche noi siamo dei buoni educatori. Modelli credibili e basi
sicure per i nostri bambini. I
bambini si fidano di noi. Sanno
che solo noi abbiamo il dovere
di proteggerli. E noi abbiamo
questa responsabilità. Non sempre però sappiamo come fare di
fronte a un pericolo; qual è la
modalità migliore da adottare
per non incorrere in ulteriori
rischi e aggravare una situazione. Dobbiamo tornare sui banchi, tornare ad educarci per
educare. Per essere più efficaci e
adeguati di fronte alle paure e
agli incidenti più comuni che in
ogni momento possono coinvolgere un genitore, un nonno,
un’insegnante e tutti coloro che
si occupano di infanzia.
Maria Teresa di Calcutta
affermava che “Chi Salva Un
Bambino, Salva
il Mondo Intero”.
Come possiamo non tenere
conto che questo tesoro del
mondo è affidato a noi e alle
nostre braccia? Noi, adulti educatori, abbiamo la responsabilità, il dovere e il privilegio di
prendercene cura.
ancora troppo piccola
per misurarsi
con i rimorsi
delle grandi
scelte.
Si
divide fra la
scuola,
la
famiglia e la
ginnastica:
allo stesso
tempo tre e
una, perché
sta tutta qui
l’arte ricompensatoria
dell’attesa.
La fa da
padrona nel
volteggio a
ridosso del
2014 durante
le Nazionali,
l’anno successivo
a
Novi
Sad
(Serbia) si
aggiudica il
secondo
posto per la
gara di squadra, il terzo per la trave. Poi la
chiamata dell’Olos gym 2000
perché Melissa competa in Serie
A1 per l’inizio del Quadriennio
Olimpico per la ginnastica artistica mondiale. Il 25 febbraio è al
Palaruffini di Torino si piazza
all’ottavo posto nella classifica
generale.
Prossima tappa: 8 Aprile, al
Palalottomatica di Roma. In
campo Melissa scende al fianco
di Mariateresa. È la vecchia storia già raccontata di Brunetto e
Dante, ovvero di quando il maestro scorta l’allievo dritto dritto
alla vittoria.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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9 - 23 MARZO 2017
LE NOTE DELLA MEMORIA
IL MAESTRO FRANCESCO LOTORO HA INCONTRATO ENNIO BORGIA SOPRAVVISSUTO ALLA PRIGIONIA NAZISTA
IL PIANISTA CHE STRAPPA ALL’OBLIO DEL TEMPO LE MUSICHE DEI LAGER
di Elisa Bonacini
el.bonacini@gmail,com
unricordoperlapace.blogspot.it
Sabato 18 febbraio il Maestro
Francesco Lotoro pianista, com-
Il Maestro Francesco Lotoro e
Ennio Borgia
positore e ricercatore di Barletta
ha fatto visita ad Aprilia ad
Ennio Borgia, uno degli ultimi
sopravvissuti alla prigionia nazista.
Motivo dell’incontro trarre infor-
mazioni utili per l’importante
progetto di raccolta di “musiche
concentrazionarie”, cioè le musiche composte dai prigionieri
all’interno dei campi di prigionia
durante la seconda guerra mondiale.
Lotoro ha già raccolto migliaia di partiture e documenti di
inestimabile valore,
un lavoro grandioso
portato avanti in 30
anni di appassionata
ricerca tra ex deportati di tutto il
mondo: documentazioni e partiture salvate dall’oblio del
tempo per tramandare alle future generazioni, forse più di
ogni racconto, le
sensazioni di chi
visse la negazione
della libertà. Dato il
divieto di scrivere,
le musiche erano
spesso memorizzate
mentalmente dai prigionieri,
talvolta
scritti su mezzi
occasionali, sacchi
di iuta o addirittura su carta igienica; brani che in quelle condizioni di cattività nascevano
dall’anima dei prigionieri quale
espressione della propria individualità ed anelito di fuga e libertà.
Il musicista che ha fondato nel
2014 l’Istituto di Letteratura
Musicale Concentrazionaria fa
rivivere le musiche ritrovate
anche con la sua Orchestra che si
è esibita con grande successo in
Italia e all’estero. La sua interessante storia è stata raccontata nel
film “The Maestro” del regista
Ennio Borgia qualche giorno
prima della cattura
franco-argentino
Alexandre
Valenti, uscito in Italia il 23 gennaio scorso in concomitanza con
la Giornata della Memoria.
L’impegno di Lotoro sarà premiato a breve con la nascita a
Barletta di una “Cittadella della
musica concentrazionaria”, un
interessante progetto di riqualificazione di una ex distilleria che
si avvarrà anche di finanziamenti
della Regione Puglia. Il progetto
prevede la realizzazione di una
biblioteca musicale multimediale, di un teatro-auditorium per
l’esecuzione delle opere, un
Campus delle Scienze Musicali e
un museo dell’Arte Rigenerata,
dove saranno esposti anche gli
strumenti musicali utilizzati nei
campi di prigionia.
Nel corso dell’incontro con il
Maestro, Ennio Borgia ha raccontato l’esperienza della prigionia nel campo nazista di Dachau
vissuta a soli 16 anni e come in
un certo senso fu anche la musica
che contribuì a salvargli la vita
poiché capitava che per ottenere
dai sacerdoti o dalle SS un pezzo
di pane supplementare allo scarso rancio improvvisasse canzoncine (in lingua polacca o tedesca)
apprese nel campo. Ricordi indelebili nella memoria di Borgia
che non esita a cantarle ancora
oggi ai ragazzi delle scuole
durante gli incontri organizzati
dalla mia Associazione “Un
ricordo per la pace” a partire dal
2011, quando nel corso di ricerche sulla deportazione scoprii la
sua storia, volutamente celata per
tanti anni. L’incontro ad Aprilia è
stato occasione per mettere a disposizione del ricercatore alcuni
filmati che ho realizzato con le
testimonianze di internati militari
del territorio pontino; spero di
poter organizzare prossimamente
un evento con la partecipazione
del musicista.
PROGETTO MUSEO “UN RICORDO PER LA
PACE” NEL CENTRO STORICO DI APRILIA
Formalizzato al Comune di Aprilia il secondo blocco di firme
Elisa Bonacini: “Il museo deve essere fruito in
primis dalla cittadinanza”
Continua la raccolta firme di adesione al
progetto “MUSEO UN RICORDO PER
LA PACE NEL CENTRO STORICO DI
APRILIA” organizzata da Elisa Bonacini
presidente dell’’Associazione “ Un ricordo
per la pace” dopo la decisione del Liceo
Meucci di far rimuovere dall’Istituto in via
Carroceto l’esposizione dei reperti Bonacini sul tema “Aprilia in guerra: la battaglia di Aprilia” presente nella struttura dal
2008.
La petizione con il secondo blocco di
firme è stata protocollata presso gli uffici
comunali di Aprilia martedì 28 febbraio.
L’iniziativa è tesa a spronare l’Amministrazione Comunale a trasferire la mostra
nel centro storico della Città, mantenendo
l’impegno preso nella delibera di affidamento dei materiali (n.163 del 12 giugno
2012). La richiesta specifica è quella degli
spazi attualmente adibiti agli uffici comunali al pubblico di Piazza Roma, uffici che
sembrerebbero destinati da tempo ad essere trasferiti in piazza dei Bersaglieri. Il
progetto potrebbe apportare un importante contributo nel processo di rivitalizzazione
del centro di Aprilia ed uno stimolo all’afflusso turistico nella Città, inserita da qualche
anno nel circuito commemorativo delle operazioni militari del 1944 legate allo Sbarco
Alleato.
Elisa Bonacini presidente dell’Associazione “ Un ricordo per la pace”, erede della collezione storica : “Sono commossa dell’affetto dimostratomi dai cittadini di Aprilia.
Hanno firmato associazioni, imprenditori, professionisti ed artisti di rilievo della nostra
Città, persone che hanno dato il cuore per la crescita culturale di Aprilia e che condividono il concetto che il museo deve essere fruito in primis dalla cittadinanza; è un grande
incoraggiamento a continuare nel mio intento. Attendo con trepidazione l’incontro con
l’Amministrazione, ma continuerò ad oltranza nella raccolta delle adesioni fino a quando non avrò avuto una risposta positiva. Non mi si costringa a donare la collezione ad
altro Comune più sensibile e virtuoso. ”
Per chi volesse aderire al progetto segnaliamo piazza Roma la domenica in ore 11-13 e
poi due punti di raccolta firme: Agenzia di servizi CONDIVIDI...MI in Piazza Roma,
20 ; Tabaccheria MIMMI in via Nettunense, 150. Per contatti : [email protected];
cell.3280751587
IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 MARZO 2017
pagina 31
Parlando di politica
di Salvatore Lonoce
Cari amici, parlando di politica, non si può fare a meno di
parlare di chi politica la fa per
mestiere e chi per passione.
Francamente negli ultimi
tempi ho incontrato e notato
più mestieranti della politica
che non appassionati da essa.
La sensazione che ho tratto,
ascoltando e incontrando questi politici è che essi siano lontani anni luce da quella che è
la realtà, da ciò che ogni giorno accade intorno a loro.
Questa è per il politico una
grave mancanza nei confronti
di chi lo ha votato e di tutti
coloro che deve amministrare.
Infatti il politico che si trasforma in amministratore, è colui
che deve guidare la comunità
in maniera retta ed etica.
Se il politico-amministratore
non riesce a capire i bisogni e
le aspettative di tutti noi, non
sarà mai un buon amministratore.
Potrà essere un buon politico
perché è riuscito a farsi eleggere, ma non sarà mai un buon
amministratore.
Cari amici, i politici chi più
chi meno hanno la sfrontataggine di promettere mari e
monti a noi elettori, sapendo
che molte cose di quelle che
vengono affermate in campagna elettorale non potranno
mai essere messe in pratica.
Questi politici applicano i fondamentali di Machiavelli, ma
a mio avviso sbagliano,
dovrebbero applicare i fondamentali della nostra Costituzione che, all’articolo 54
richiama coloro che hanno
cariche pubbliche a svolgerle
con disciplina e onore.
Si cari amici, disciplina e
onore che anche noi dovremmo applicare per essere dei
buoni cittadini. Questo, cari
amici lettori, per farvi capire
come la penso riguardo a coloro che aspirano ad essere la
guida della nostra città, ma
voglio parlarvi anche di come
la pensano i miei concittadini
riguardo i politici e la politica.
Cari amici, ho sentito molti
politicanti sciacquarsi la bocca
con noi, ma evidentemente
non ci conoscono abbastanza
bene altrimenti sarebbero
diventati rossi dalla vergogna
nel citarci.
Mentre noi consideriamo la
politica come continuazione
della morale, affermiamo che
qualsiasi politico non potrà
agire bene, se prima non avrà
Devid Morrison, salvato in tempo da un
infarto in corso grazie
ad un sistema ospedaliero funzionale...
vi racconto la mia storia...
Era la mattina del
17 febbraio 2017,
quando accusai un
bruciore al petto e
alla braccia ed
allarmato subito da
questi dolori sconosciuti chiamai l’ambulanza della città
di Aprilia che nonostante la distanza
da percorrere arrivò
in 7 minuti, dopo la
visita degli infermieri che avevano
già capito di cosa si
trattava sono stato
trasportato presso il
pronto
soccorso
della Casa di Cura
della città di Aprilia gestito dal Capo
Sala Mauro Parotto, e visitato immediatamente dal cardiologo
dottor
Fabio De Pascale
insieme ai suoi assistenti che mi ha diagnosticato un infarto in corso e che
dopo aver capito il
mio problema ha
ordinato subito il trasferimento presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina
specializzato in cardiologia dove sono stato subito trasportato dall’ambulanza e
accolto prontamente nel reparto Cardiologia del Goretti di Latina e dopo pochi
minuti sono stato operato d’urgenza dal dottor Massimiliano Scappaticci. Sono
stato ricoverato per 5 giorni al Goretti ed ho avuto il piacere di conoscere tutto lo
staff degli infermieri che io definisco”ANGELI” perchè salvano vite tutti i giorni insieme a dottori preparatissimi per amore del loro lavoro e per amore dei
pazienti ricoverati nel loro reparto di cardiologia. Grazie per avermi salvato la
vita alla Casa di Cura di Aprilia e all’ospedale Santa Maria Goretti di
Latina...Questa è la mia storia e ve la posso ancora raccontare
D.M.
ordinato moralmente se stesso,
diciamo anche che la politica
non potrà mai passare le
norme dell’etica, quindi per
noi il fine non giustifica i
mezzi: “Non è lecito commettere una piccola colpa per adoperare una grande virtù”.
Per noi il politico vero deve
avere delle virtù indispensabili
per guidare la nostra comunità
: il coraggio.
Quel coraggio che manca agli
attuali amministratori-politici,
che si sentono più legati al
gruppo a cui appartengono ed
alle lobby che li hanno sponsorizzato che non agli apriliani
che dovrebbe amministrare
con correttezza.
Cari amici i nostri politici,
guardano più al bene del loro
gruppo, delle lobby che non al
semplice cittadino, che fatica e
si arrabatta per arrivare a fine
mese.
Da qui parte e nasce il disamore che l’elettore qualunque ha
verso la politica personalizzata, da qui è nata anche una mia
presa di coscienza verso questo tipo di politica e che ho
visto applicare in città in questi anni, devo dire che anche
altri hanno sviluppato per così
dire questa coscienza, ma
credo che ancora siamo in
pochi.
Cari amici chi si candida ad
amministrare Aprilia deve
avere la forza e il coraggio di
scardinare certe regole, altrimenti la distanza con i concittadini sarà ancora più profonda.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 32
9 - 23 MARZO 2017
RUBRICA TERZO SETTORE E NUOVI MONDI
BREVE RIFLESSIONE SULL’EVOLUZIONE DEL SISTEMA DEL WELFARE E
RUOLO DELLE ORGANIZZAZIONI NO PROFIT: VERSO L’IMPRESA “SOCIALE”
A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra
Esperta di politiche e progettazione
sociale. Per scrivermi:
[email protected]
Carissimi lettori e lettrici,
con questo articolo voglio dare
alcune informazioni utili circa l’evoluzione del sistema del No profit a livello nazionale ed europeo.
Nella moderna cultura del sociale,
affermatasi attraverso i principi
enunciati nei documenti di programmazione europei, nazionali e
regionali, si sta rendendo sempre
più evidente il passaggio da una
dimensione strettamente settoriale, che induce un meccanismo di
delega nell’ambito di confini di
competenza molto rigidi, ad una
dimensione di integrazione, dove
il welfare ha allargato, a diversi
livelli, il suo campo di azione: da
una sfera esclusivamente assistenzialistica, con esclusivo riferimento alla dimensione del disagio, ad
una concezione dell’intervento
che comprende anche altri profili.
I soggetti delle politiche sociali si
interrogano sui progressi fatti e
sull’effettiva possibilità di poter
realizzare ovunque servizi territoriali aperti alla presa in carico globale e continuativa, servizi integrati in un sistema di risposte a
organizzazione territoriale, orientati ad una forte sinergia con il
contesto sociale che, aggredendo
le risorse aggiunte della società
civile, promuovono percorsi di
inclusione.
A seguito dei cambiamenti dell’at-
tuale governance nazionale, si è
aperta una prospettiva attraverso
cui l’emergere della “partecipazione sociale” nello scenario dei
servizi acquista un senso che testimonia il modificarsi delle strategie di azione.
Nel nostro Paese, le esperienze nel
settore sociale dimostrano, nel
processo di innovazione dei
modelli di intervento, una maggiore apertura alla partecipazione
dei soggetti civili. L’obiettivo di
sostenere lo sviluppo dell’imprenditorialità sociale, quindi rappresenta una strategia per attuare
azioni di integrazione e coesione,
capace anche di promuovere
occupazione.
Il contesto economico e sociale
europeo ed italiano ha visto negli
ultimi anni una forte espansione
del Terzo Settore ed in particolare
della sua dimensione imprenditoriale identificata con il termine di
impresa sociale. Oggi la domanda
di servizi di pubblica utilità crescente e sempre più differenziata a
fronte di una sempre meno efficiente politica di welfare e di
un’incapacità del mercato di attirare le aziende commerciali verso
la produzione di beni e servizi
sociali rappresentano i fattori
principali che hanno favorito lo
sviluppo delle organizzazioni no
profit. Esse si sono orientate alla
produzione di servizi di utilità
sociale in forma progressivamente
autonoma dalle amministrazioni
pubbliche rispetto alle organizzazioni tradizionali preesistenti. Si è
dato il via così a partire dalla metà
degli anni ’80 ad un lento processo di depubblicizzazione dei sistemi di servizi sociali. Questo processo è stato senza dubbio favorito
dalla dinamicità delle organizza-
zioni no profit che hanno ottenuto
una crescente legittimazione,
mostrando capacità di operare
anche secondo una logica d’im-
presa, contribuendo all’innalzamento della qualità e della varietà
dell’offerta dei servizi sociali,
nonché al contenimento dei costi.
Ed è così che si è fatto spazio un
concetto di organizzazione no profit imprenditoriale, un’ impresa a
vocazione sociale, un’”impresa
sociale”. In Italia il dibattito sul
cd. terzo settore è partito notevolmente in ritardo rispetto agli altri
paesi europei a causa di motivi
ben noti: una cultura dell’intervento sociale che ha relegato il
terzo settore ad un ruolo residuale,
un’inefficiente progettazione delle
politiche sociali, l’incapacità
dell’ente pubblico di soddisfare i
bisogni emergenti inducendo le
reti parentali ad operare quali
ammortizzatori di molteplici problemi economici e sociali. Il settore no profit italiano può essere
definito pluralistico nei ruoli che
sono di advocacy, cioè tutela di
particolari categorie di interessi o
promozione di diritti dei cittadini,
produzione diretta di servizi sia
sociali che assistenziali. Le prime
organizzazioni che si sono dedicate ad attività di produzione agiva-
no pur sempre secondo un’ottica
di erogazione di servizi, cioè su
mandato e finanziamento della PA
che in un certo senso dettava le
regole. Successivamente si è sviluppata una logica più coerente
con la qualificazione di “imprenditoriale”. L’organizzazione agisce e finalizza le sue attività in
coerenza con la soddisfazione di
bisogni emergenti o consolidati.
Tale impresa quindi organizza e
destina le risorse a sua disposizione verso uno scopo ben preciso,
assumendosi di conseguenza il
rischio economico e gestendo l’attività in autonomia. In Italia in
Terzo settore ha svolto soprattutto
un ruolo di advocacy a causa dello
sviluppo di politiche di welfare
universalistico che hanno attribuito all’ente pubblico funzioni di
responsabilità
monopolistica.
Negli ultimi anni, tuttavia, stiamo
assistendo ad un cambiamento
radicale sia delle metodologie di
intervento, in una direzione
appunto imprenditoriale e non più
solamente produttiva-erogativa,
che delle forme organizzative. Il
termine “impresa sociale” vuole
cogliere la specifica natura
imprenditoriale e la finalità produttiva che caratterizzano ormai
molte organizzazioni no profit.
Tale termine è stato utilizzato per
la prima volta dall’Unione europea nel 2003. Con il concetto di
impresa sociale si fa dunque riferimento ad organizzazioni la cui
caratteristica è la possibilità di
coniugare la produzione di servizi
socialmente utili alla comunità
con elementi quali volontarietà,
autonomia, assunzione del rischio
e propensione all’innovazione.
Esse quindi si differenziano notevolmente dalle cd. “mense dei
poveri”, cioè da quelle organizzazioni che per la particolare natura
dei mercati in cui operano, per i
processi produttivi adottati o per
le caratteristiche dei loro utenti,
non sono in grado di produrre
alcun valore economico, dedicandosi quindi esclusivamente alla
ridistribuzione delle ricchezze. Al
contrario, infatti, le imprese sociali producono secondo modalità
organizzative e gestionali imprenditoriali, beni e servizi sottoposti a
tutela sociale e prodotti in quantità
insufficiente e/o a condizioni che
non consentono a determinate
fasce di popolazione di usufruirne.
Esse producono quindi beni che,
in accordo con il comune senso di
giustizia sociale, dovrebbero essere prodotti e resi accessibili indipendentemente dal potere d’acquisto e per i quali il mercato non
garantisce sufficiente disponibilità. Cosa spiega dunque il successo
ed il diffondersi di queste organizzazioni? Cosa sono le organizzazioni no profit? Nel rispondere a
questa domanda è utile chiarire il
paradosso tra solidarietà ed orientamento sempre più produttivo del
Terzo settore, considerato da molti
una contraddizione. Innanzitutto
cercando di chiarire il significato
della parola solidarietà si scopre
che essa non per forza deve essere
considerata gratuità. Si è solidali
infatti anche quando non si massimizza il proprio vantaggio, pur
potendolo fare, bensì si trasla
parte del valore aggiunto economico e sociale prodotto verso altri
soggetti agevolandoli. Nel prossimo articolo, approfondiremo questa ultima riflessione parlando
delle caratteristiche della dimensione sociale dell’organizzazione
no profit.
L’Oroscopo di marzo di Laura Bendoni
Il Giardino dei Cristalli
associazione culturale di
discipline umanistiche
tel. 3477329631 –
[email protected]
siamo su Facebook
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3477329631
di Laura Bendoni
ARIETE
Sarà un mese davvero intenso.. i
pianeti indicano un grande carico
di energie che dovrete saper canalizzare nel modo più giusto.. questo
è senz’altro un vantaggio perché
indica la possibilità di poter realizzare i vostri intenti nei vari sistemi
della vostra vita, ma dovrete evitare gli eccessi.. non ostinatevi per
esempio nel voler “fare ed affermare” le cose proprio come le vorreste voi.. questo potrebbe voler dire
“accettare anche un compromesso” se finalizzato allo scopo.. siate
quindi aperti verso gli altri..
TORO
Marte nel vostro cielo e il resto dei
pianeti disposti in un certo modo,
indicano la possibilità di risolvere
alcune faccende che potreste ancora non aver risolto con il passato..
o in rapporto a qualcosa o a qual-
cuno che vi rappresenta.. vi trovate
sicuramente in un sistema che
potrei definire di “risoluzione”..
quindi, osservate bene ogni cosa..
siate obbiettivi nel vostro proporvi
evitando di far valere a tutti i costi
il vostro modo di vedere le cose..
siate “elastici” e lasciate andare..
il “vecchio va ed il nuovo arriva”..
GEMELLI
All’orizzonte appaiono nuovi progetti forse inaspettati.. pare proprio che improvvisamente si muovano le cose e ciò che era fermo
torna in movimento.. attivatevi
adesso se volete intraprendere
nuovi percorsi, se il vostro intento è
quello di poter realizzare un nuovo
modello anche professionale o
comunque pratico.. stanno cambiando tante cose nella vostra vita
quindi non preoccupatevi se il
vostro ritmo naturale fosse più
lento.. tutto fa parte del gioco, del
nuovo sistema che si sta creando..
gente nuova nuove idee..
CANCRO
Avrete voglia di attivarvi, di dar
vita alle cose.. ma dovrete usare la
vostra volontà e fidarvi di voi, di
ciò che sentite giusto per voi e che
veramente desiderate affermare! Se
un contrattempo dovesse intrufolarsi nei vostri programmi e ritardarne la realizzazione, non perdetevi d’animo e soprattutto non
lasciate che l’entusiasmo si disperda; la lezione è proprio questa:
mettervi in gioco e affermare voi
stessi e i vostri intenti.. il dono finale sarà un carico di straordinaria
autostima che valorizzerà la qualità della vostra vita
LEONE
Se sentite l’esigenza di andare oltre
certi parametri mentali, di liberarvi da concetti, condizioni che tendono a limitare il vostro passo..
andate oltre e affermate ciò che il
vostro cuore vi chiede.. sta cambiando tutto per voi e questo vuol
dire che potreste incontrare dentro
di voi nuove risorse ma anche l’esigenza di dover ascoltare e riconoscere i vostri bisogni.. la forza, il
coraggio, l’energia non vi mancheranno, ma dovrete tener conto di un
elemento di disturbo che potrebbe
scombinarvi un po’: l’impulsività
VERGINE
Siete in una fase molto particolare
della vostra vita, si sta chiudendo
un ciclo probabilmente anche
abbastanza faticoso e questo vuol
dire che potrete finalmente rilassarvi ma soprattutto “pensare di
meno”.. affidatevi alla vita e sempre alla vita affidate i vostri pensieri.. osservate ciò che avete costruito in questi ultimi tempi e fate una
sintesi di ciò che credete giusto
tenere e ciò che invece potete
“lasciar andare”.. probabilmente
nell’ambito familiare ci saranno
delle buone cose da vivere e da
condividere..
BILANCIA
Sarà il vostro sistema di vita relazionale e sentimentale a richiamare
la vostra attenzione.. siate attenti
ai segnali che arrivano dall’esterno; qualcosa vi permetterà di comprendere come agire e cosa fare
qualora fosse necessario ridefinire
i confini del vostro sistema affettivo.. siete infatti in un momento di
grande osservazione e questo vi
aiuterà a consapevolizzare ogni
situazione che necessita di cambiamento e trasformazione.. inoltre
avrete modo di incontrare nuove
persone e realizzare tante nuove
esperienze
SCORPIONE
Non ostinatevi con il mondo intorno a voi.. questo può voler dire:
amici, partner, gli altri in genere..
probabilmente la parola “comprensione” vi apparirà un po’ complessa.. e se così fosse fermatevi un
attimo ad ascoltarvi.. non entrate
in conflitto perché non c’è niente
da chiarire o da mettere in discussione, mentre sarà “l’ascolto che
nasce dal cuore” la risorsa più
importante per risolvere.. direi che
il cielo in questo tempo vi sostiene
e vi guida.. voi dovete solo affidarvi e seguire il corso delle cose..
SAGITTARIO
Bello questo tempo creativo colmo
di nuove possibilità e di nuovi interessi.. sarete molto contenti per
tutto ciò che la vita vi offrirà nella
vostra quotidianità.. avrete modo
di confrontarvi con gli altri e riscoprirete l’entusiasmo nel poter dar
vita a sogni e desideri che per esigenza avevate forse parcheggiato
da qualche parte… ritorna il piacere di poter fare e di poter essere.. la
parola “Amore” sarà esattamente
l’energia che investirete in tutto ciò
che farete.. e ciò che farete in questo tempo parla di possibilità e realizzazione
CAPRICORNO
Se il termine “troppo” dovesse
intervenire spesso nel vostro sistema di vita e a qualsiasi livello che
possa riguardare ciò che più vi
rappresenta, voi non “raccogliete
cose” e non cercate di risolvere o
di fare di più rispetto a ciò che
potete.. una volta tanto limitatevi al
giusto.. l’eccesso potrebbe essere
un fattore condizionante per voi
ora, per il semplice motivo che
state rivedendo tante cose che
potrebbero aiutarvi a migliorare la
qualità della vostra vita.. e allora
continuate ad occuparvi di voi stessi.. con amore
ACQUARIO
Il cielo parla chiaro: avete bisogno
di confrontarvi con gli altri.. evidentemente non state rispettando
nel modo giusto la vostra natura..
stare con gli altri e fare ciò di cui
avete bisogno diventa un esigenza
per voi.. forse vi manca qualcosa
che possa attivare meglio il vostro
naturale senso di apertura e di
condivisione, la vostra voglia di
creare, di realizzare cose.. provate
quindi a considerare questa possibilità e se doveste scoprire che le
cose stanno proprio così, interrompete questo ritmo e ritrovatevi..
PESCI
Vi occorre un po’ di azione che
vada a “contrastare’ il vostro
attuale ritmo di vita che pare stia
seguendo un “andamento lento”..
che cosa vi piacerebbe per voi..?
per la vostra vita..? che cosa pensate di potervi regalare in questo
tempo che vi chiede di stare un po’
di più con voi stessi..? inoltre
dovreste aumentare le dosi di due
giusti “ingredienti”; stabilità e
concretezza.. affinché possiate sentirvi più sicuri di voi stessi creando
nuovi punti di riferimento che non
potranno che accendere il vostro
sorriso..
IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 MARZO 2017
pagina 33
L’AVVOCATO RISPONDE
IL TESTAMENTO: QUANDO PUO’ ESSERE IMPUGNATO?
Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]
Avv. Margherita Corneli
Gentile Avvocato Corneli,
siamo due fratelli, Giovanni ed
Antonio, e vorremmo avere
chiarimenti sulla possibilità di
impugnare il testamento di una
nostra prozia.
Questi i fatti: circa cinque anni
fa questa prozia, sola e senza
parenti prossimi, aveva redatto
un testamento olografo a nostro
favore con l’attribuzione ad
entrambi di tutti i suoi beni.
Eravamo molto vicini all’epoca
e ci occupavamo di lei e dei suoi
animali (cani e gatti) in tutto e
per tutto.
Purtroppo però, circa un anno
prima che lei morisse, anche
nostra madre si è gravemente
ammalata e, dovendo seguirla
nei numerosi ricoveri ed interventi chirurgici, abbiamo avuto
attenzioni meno assidue per la
zia che, già precedentemente
depressa, ha iniziato ad abusare di alcool.
In questo stato di cose si è fatta
avanti una donna, che nessuno
di noi conosceva prima, e con la
scusa di accudirla le si è installata in casa rendendo, di fatto,
impossibili i contatti sia con noi
che con le sue, numerose, amiche vicine di casa.
Al momento della sua morte
questa donna è rimasta dentro
casa, non permettendo a nessuno di entrare anche solo per
prendere gli effetti personali
della zia, e abbiamo saputo che
avrebbe in mano un testamento
con il quale la zia, revocando il
primo, lascia tutto a lei.
Lo stato di salute fisica e psichica della zia negli ultimi periodi
non era certo lucido e consapevole per via sia dei farmaci
assunti per la depressione che
dell’abuso di alcool. Secondo
lei ci sono gli estremi per impugnare il secondo testamento?
Grazie.
Giovanni e Antonio M.
Prima di rispondere al quesito
formulato dai nostri lettori è
necessario, per completezza,
analizzare i vari tipi di testamento previsti dal nostro ordinamento.Salva la possibilità di redigere
testamenti speciali in casi di
gravi esigenze personali, il
legislatore ha previsto tre modalità di dichiarare le proprie ultime volontà: il testamento pubblico, il testamento olografo ed
il testamento segreto.
Il testamento pubblico (art. 603
c.c.) è ricevuto da un notaio, alla
presenza di due testimoni. Il
testatore, alla continua ed ininterrotta presenza dei testimoni,
dichiara al notaio le sue volontà
che verranno ridotte in iscritto a
cura del notaio medesimo ed, al
termine, il notaio ne dà lettura. Il
testamento pubblico verrà conservato nel repertorio del notaio
sino a quando non verrà a conoscenza del decesso del testatore.
I pregi del testamento pubblico
si ravvisano nei seguenti dati: la
sicurezza della scheda testamentaria e le disposizioni ivi contenute. Per quanto concerne il
primo punto, il testamento pubblico non potrà essere distrutto,
perso, alterato dagli eredi. Per
quanto concerne le volontà ivi
contenute, al momento della
dichiarazione testamentaria il
notaio, potrà adeguare le dichiarazioni del testatore alla legislazione e consiglierà sulle varie
formule utilizzabili, avvisando
che, ad esempio, una determinata disposizione è nulla e quindi
non avrebbe effetto.
Il testamento olografo (art. 602
c.c.) è la forma più semplice di
testamento, non richiede l’atto
pubblico ma questo non esonera
dal rispetto di alcune regole formali. Il testamento olografo
deve avere tre requisiti: autografia, datazione, sottoscrizione.
Il testamento olografo deve
essere interamente scritto di
pugno dal testatore, senza l’ausilio di terze persone, deve essere
apposta la data e deve essere firmato, dal testatore, alla fine
delle disposizioni. Il legislatore
ha chiarito che mancanza di
autografia e di sottoscrizione
comportano la nullità della scheda testamentaria (art. 606 c.c.)
mentre, per ogni altro difetto di
forma, come l’omessa o l’incompleta indicazione della data,
comporta l’annullabilità (e non
la nullità) della scheda testamentaria.
Il testamento segreto può essere
scritto dal testatore, da un terzo
o con mezzi meccanici: nel caso
non sia scritto di pugno dal
testatore, dovrà essere sottoscritto dal testatore in ogni mezzo
foglio, unito o separato. Il legislatore prevede che il soggetto
che non sappia o non possa leggere non può fare testamento
segreto.
La dichiarazione di annullabilità
o di nullità del testamento rendono privo di efficacia giuridica
l’atto in questione, e travolgono
gli atti di terzi che hanno acquistato diritti dal presunto erede
e/o legatario. Le varie cause di
inefficacia del testamento sono
espressamente disciplinate dal
legislatore.
Dal punto di vista soggettivo
l’annullabilità può derivare
dall’incapacità del soggetto a
fare testamento. Il legislatore
prevede diverse ipotesi, per cui
non possono fare testamento
tutti coloro che ai sensi dell’art.
591 c.c. “sono dichiarati incapaci dalla legge.” Il soggetto in
queste ipotesi non ha la capacità
giuridica di disporre validamente dei propri beni, ciò in quanto
il testamento è un atto personalissimo per il quale è vietata la
rappresentanza; si tratta allora di
una “vera e propria incapacità
giuridica relativa”
L’incapacità di testare è l’eccezione alla regola e il codice la
disciplina espressamente. Non
sono capaci di testare: i minori,
gli interdetti giudiziali, gli interdetti legali, gli inabilitati, il
minore emancipato, per i soggetti sottoposti all’amministratore di sostegno occorre vagliare
cosa è riportato nel decreto di
nomina dell’amministratore,
infine ci sono gli incapaci naturali.
In questa ultima categoria vi
rientrano tutti coloro che non
sono soggetti ad una qualsiasi
forma di interdizione o inabilitazione, ma che comunque presentano momenti in cui non sono
capaci di intendere e volere. Il
codice non da una definizione
chiara di incapacità naturale, ci
ha quindi pensato la cassazione
la quale ha affermato che si tratta di incapacità naturale tutte le
volte in cui
un’infermità o
un’altra causa
turbino il normale processo
intellettivo e
cognitivo di
una persona,
privandolo
della consapevolezza
dei
propri atti e
della possibilità di autodeterminarsi.
Ne consegue che ai fini dell’invalidità del testamento non è
sufficiente che il processo di formazione della volontà sia alterato, ma è necessario che lo stato
psico-fisico sia tale da sopprimere del tutto l’attitudine a
determinarsi liberamente e
coscientemente.
La prova dell’incapacità naturale deve essere fornita con specifico riferimento al momento
della redazione dell’atto, e non è
possibile sostituirla con una presunzione di incapacità fondata
sulla circostanza che il testatore
fosse, in un periodo antecedente
o posteriore, in uno stato mentale tale per cui non avesse la
piena facoltà volitiva. Ciò non
significa che le condizioni antecedenti e posteriori non possano
essere valutate dal giudice, detto
esame non deve consentire di
affermare per presunzione l’esistenza
dell’incapacità
al
momento della redazione del
testamento, ma, come affermato
in diverse sentenze, il giudice
può dall’accertamento di una
malattia che influisca sulla psiche, accertata in data posteriore
alla redazione del testamento,
ricavare la presunzione di incapacità anche al momento della
redazione del testamento. Si
può, così, presumere l’incapacità in presenza di una infermità
psichica permanente o abituale
(ma non intermittente) con la
conseguenza che occorre provare che nel momento della redazione dell’atto il testatore fosse
in un momento di lucidità.
Il testamento redatto dal de
cuius, quindi,
può essere
impugnato se si dimostra che
al momento della sua redazione, quest’ultimo era affetto
da una infermità psichica di
natura permanente, tale da
determinare la sua incapacità
di intendere e di volere. Tuttavia, l’annullamento di un
testamento per incapacità
naturale del testatore postula
l’esistenza non già di una semplice anomalia o alterazione
delle facoltà psichiche ed
intellettive del de cuius, bensì
la prova che, a cagione di una
infermità transitoria o permanente, ovvero di altra causa
perturbatrice, il soggetto sia
privo in modo assoluto, al
momento della redazione
dell’atto di ultima volontà,
della coscienza dei propri atti
ovvero della capacità di autodeterminarsi; con la conseguenza che è onere di chi
quello stato di incapacità assume, di provare che il testamento fu redatto in un momento di
incapacità di intendere e di
volere.
La prova dell’incapacità del
testatore può quindi essere fornita con ogni mezzo e deve riferirsi al momento della redazione
del testamento. Il giudice allora
non può ignorare il contenuto
del testamento e le modalità di
redazione del medesimo, valutando se siano o meno congruenti con lo stato fisico e mentale
del testatore. La cassazione ha affermato, in
merito, decidendo su di un caso
simile, che l’ incapacità di
intendere e volere può essere
accertata anche dall’analisi
della tecnica di redazione del
testamento da cui emerga che
questa sia incompatibile con
lo stato psicofisico emergente
dalla documentazione medica,
così come la sapiente selezione di una corretta terminologia
giuridica appaia incompatibile
con le capacità grafiche e
soprattutto ortografiche della
de cuius.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 34
9 - 23 MARZO 2017
dalla
Regione
di Bruno Jorillo
SANITÀ: IL NUOVO REPARTO DI PEDIATRIA
E TANTI ALTRI SERVIZI AL POLICLINICO
UMBERTO I
Sono state presentate quattro nuove ottime notizie che
riguardano questa struttura d’eccellenza della nostra
sanità e i tanti cittadini che trovano qui cure e professionisti di assoluta qualità: dal nuovo reparto di pediatria al
concorso per l’assunzione di 40 infermieri, dalla gare per
il reparto di neuropsichiatria infantile di Via dei Sabelli
alla nuova toponomastica
03/03/2017 - Va avanti l’impegno della Regione per
migliorare i servizi del Policlinico Umberto I con nuovi
investimenti, più certezze per il personale, interventi
sulle strutture per garantire qualità delle cure e comfort a
pazienti e famiglie.
Ecco tutte le novità, in particolare:
Un nuovo volto per il reparto di pediatria, con un investimento di 1,1 milioni: l’inaugurazione di questo reparto
si inserisce in un’azione più ampia di riqualificazione dei
servizi pediatrici e fa seguito all’apertura dei nuovi
reparti di terapia intensiva pediatrica e di oncoematologia pediatrica. Il nuovo reparto di pediatria, completamente rinnovato, si sviluppa su una superficie di 400mq
e garantisce più comfort e migliori cure ai piccoli pazienti che saranno ospitati nella struttura, con 10 posti letto
completamente rinnovati e dotati di servizi anche per i
genitori e di area giochi. Inoltre la Regione ha investito
anche per il personale e apparecchiature dei vari reparti
specialistici di pediatria.
Al via il concorso per l’assunzione di 40 infermieri:
finalmente si torna ad assumere, e proprio oggi parte il
concorso per l’assunzione di 40 infermieri, cui si uniranno altre 20 unità di personale che, con la mobilità, possono tornare a prestare servizio all’Umberto I.
Al via la gara il reparto di neuropsichiatria infantile di
Via dei Sabelli: due giorni fa è stato approvato il progetto
esecutivo per la ristrutturazione del reparto di neuropsichiatria infantile, per un finanziamento complessivo di
631 mila euro. È stata erogata la prima tranche di 126
mila euro circa. Ora può partire la gara.
La nuova toponomastica: la nuova toponomastica era
assolutamente necessaria perché i servizi offerti dal Policlinico stanno crescendo significativamente e in questo
modo i cittadini potranno essere agevolati nell’orientamento alle cure. Ma non solo: questo è anche un riconoscimento verso i medici e il personale, che costituiscono
l’anima del nostro sistema sanitario.
Dopo 17 anni di attesa, pronti i finanziamenti per la
ristrutturazione: ora siamo pronti per un’altra grande
azione per l’Umberto I: dopo 17 anni abbiamo a disposizione le risorse per uno dei più grossi progetti di edilizia
sanitaria in Italia: un investimento da 220mln di euro
complessivi. La conferenza dei servizi si è conclusa a
dicembre. ora è importante accelerare sulla presentazione dei singoli progetti per far partire le gare. Stiamo portando avanti con l’Umberto I. Un lavoro di squadra che
ci consentirà di migliorare ancora di più una struttura che
è un punto di riferimento di livello nazionale per le cure
prestate e per la formazione dei professionisti della sanità.
TERREMOTO: IL LAVORO DELLA
REGIONE VA AVANTI
La Regione Lazio si è attivata fin da subito per aprire sui
luoghi del sisma e sul web strumenti d’ascolto per dare
risposte puntuali a cittadini e imprese. Ecco i punti principali di tutto quello che abbiamo fatto e stiamo facendo
per non lasciare sole le persone
un’indennità di integrazione salariale per 4 mesi o una
20/02/2017 - Oggi il presidente, Nicola Zingaretti si è tantum per i lavoratori subordinati e autonomi, che prerecato ad Amatrice per incontrare i sindaci e fare un vede un contributo una tantum pari a 5000 euro. Grazie
punto sulle attività di ricostruzione e per illustrare il pro- alla sottoscrizione dell’accordo di programma per l’area
gramma dei prossimi interventi.
di crisi industriale complessa della provincia di Rieti,
Ecco i punti principali del lavoro che sta portando oggi per le imprese operanti in un’area di crisi complesavanti la Regione:
sa, tutti i comuni colpiti dal sisma ne fanno parte, è posL’ufficio ricostruzione e gli altri servizi per i cittadini. sibile beneficiare di un ulteriore intervento di cassa inteDall’apertura, a inizio di dicembre, l’ufficio ha raccolto grazione straordinaria. infine, le imprese che assumono a
circa 350 richieste di informazioni, tramite sportello, e- tempo indeterminato disoccupati residenti nella provinmail e numero verde. A disposizione, tra le altre cose, cia di Rieti, compresi i comuni colpiti dal sisma, possono
anche uffici mobili e sportelli per dichiarazione danni, e usufruire di un bonus fino a 8mila euro. L’avviso è rivolsono ancora sul campo le due unità mobili di assistenza to ai datori di lavoro che abbiano stipulato contratti di
tecnica agli agricoltori. Attivo anche lo sportello cittadini lavoro a tempo indeterminato a decorrere dal 15 giugno
presso l’ex scuola Curzi a San Benedetto del Tronto, e 2016 al 15 giugno 2017.
per coordinare le azioni, sono attivi i due centri operativi Sanità. A disposizione dei cittadini 2 Presidi di Assisteninterregionali (Coi), di Amatrice e Borbona. Tra le altre za Socio Sanitaria (Pass): uno per Accumoli, l’altro per
cose, dal 14 gennaio è online il sito ricostruzionelazio.it, Amatrice. Le due strutture garantiscono l’assistenza ai
dove si trovano tutte le opportunità a disposizione dei
cittadini e delle imprese nelle aree colpite dal sisma e
una sezione news con tutti gli aggiornamenti in tempo
reale sulla ricostruzione.
L’assistenza abitativa. In totale sono 673 le Sae, soluzioni abitative d’emergenza, da realizzare: 21 le gare indette, 13 per Amatrice e 8 per Accumoli, per un totale di 379
Sae, 236 ad Amatrice e 143 ad Accumoli, oltre alle 125
realizzate dall’esercito per un totale di 503. Ad oggi sono
stati avviati i lavori su 14 cantieri (9 Amatrice e 5 Accumoli). Risultano assegnate già dal Comune 25 casette nel
Campo Lazio nella zona centrale di Amatrice e montate
già 60 casette presso il Campo 0 e area Anpas. Entro Pasqua dovrebbero essere realizzate circa 400 casette. Nel
periodo transitorio: alcuni nuclei familiari provenienti
del Lazio sono alloggiati nei moduli abitativi provvisori cittadini colpiti attraverso le cure primarie e la continuità
utilizzati durante il terremoto de L’Aquila. Presso le assistenziale, con medici di medicina generale e pediatri
strutture alberghiere del litorale marchigiano sono ospi- di libera scelta, e di alcune prestazioni specialistiche.
tate circa 2.500 persone; oltre 1.000 nuclei familiari per- Nelle prossime settimane aprirà una nuova struttura,
cepiscono il contributo di autonoma sistemazione.
lunga 33 metri e composta da otto container estensibili,
Sostegno alle attività produttive: uno dei primi obiettivi undici monoblocchi prefabbricati più altri due per i serè stato fin da subito quello di riattivare l’economia come vizi. Tutte le unità utilizzate sono coibentate e dotate di
passaggio indispensabile per garantire la coesione e la impianto di riscaldamento e aria condizionata.
ripresa dei territori feriti. dopo la fase d’ascolto, hanno Gestione rifiuti e macerie: si è coordinato lo smaltimento
aderito alla proposta di delocalizzazione ben 117 attività dei rifiuti urbani nell’ambito delle attività di emergenza
economiche: testimonianza della voglia di riscatto delle a tal fine soso state bandite 5 gare ad evidenza pubblica.
popolazioni. abbiamo garantito un sostegno pari al Ogni giorno l’Esercito e le ditte incaricate dalla Regione
100% della spesa per la delocalizzazione temporanea Lazio compiono decine di viaggi per smaltire le macerie,
delle attività economiche.
nei siti di Terracino e Posta. Finora sono state raccolte
Le nuove aree commerciali per i comuni di amatrice e fino ad oggi oltre 34.000 tonnellate. Serviranno circa 60
accumoli. La gara per la fornitura dei moduli è stata giorni per la conclusione della attività di rimozione delle
aggiudicata a fine gennaio. Nei giorni scorsi è stata ban- macerie “pubbliche”, mentre i tempi per quelle “private”
dita la gara per la realizzazione delle opere di urbanizza- saranno collegati alle attività di demolizione.
zione, che sarà aggiudicata a breve. Oggi, lunedì 20 feb- “Oggi è un'occasione in primo luogo di tornare ad Amabraio, viene consegnato il cantiere delle aree commercia- trice e Accumoli per incontrare i sindaci per dimostrare
li di amatrice. nei prossimi giorni il comune, sulla base un impegno che prosegue ma anche per visitare e consedi linee guida fornite dalla Regione, procederà all’asse- gnare nuovi cantieri – parole del presidente, Nicola Zingnazione degli spazi alle singole imprese. Stiamo quindi garetti, che ha aggiunto: ad oggi i cantieri avviati sono
lavorando per rispettare l’intenzione di aprire le strutture
temporanee in cui delocalizzare circa 117 attività econo- 14 per quanto riguarda le 'casette' Sae. Abbiamo consegnato l'area dove sorgerà un grande centro commerciale,
miche prima dell’estate.
Il sistema agroalimentare: si sta concludendo l’installa- dove domani inizieranno le opere di urbanizzazione.
zione delle strutture di ricovero, si sta procedendo a rea- Quest'area porterà e riporterà il commercio ad essere
lizzare ovili e fienili per sisma, mentre per le stalle bovi- vivo. Siamo ormai partiti, abbiamo fatto le gare e le ditte
ni per sisma stiamo accompagnando l’azione dei privati. sono a lavoro. Con gli altri comuni domani avremo una
stiamo inoltre raccogliendo e gestendo le domande per le riunione sul tema delle scuole affinché tutte siano oggetattrezzature e per tutto quello che occorre. E tra le altre to di adeguamento sismico ma anche quelle non colpite
cose sono riforniti regolarmente gli allevamenti, presso i dal sisma, perché è maturata una domanda di sicurezza
punti di Torrita, Sommati e Castel Sant’Angelo; ad oggi da parte delle famiglie a cui va data una risposta"- ha
sono stati distribuiti 530 quintali di fieno e 90 quintali di detto ancora Zingaretti.
mangime. La Regione, in collaborazione con Arsial, ha prorogato per un mese la distribuzione di
foraggio, mangime e acqua come
fornitura straordinaria per le
aziende.
Per i lavoratori: la cassa integrazione in deroga dal 24 settembre
2016, hanno beneficiato della
cassa integrazione in deroga 108
riceve per appuntamento
aziende per un totale di 640 lavoratori, e sono già 88 i lavoratori
Aprilia - Via Venezia 14 Tel 3391513020.
per i quali è stata autorizzata la
Si eseguono controllo nei, asportazione verruche e
mobilità in deroga. tra le altre
cose è stata introdotta anche
Dottor Luigi Gabellone
specialista in dermatologia
e venereologia
mesoterapia della cellulite
IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 MARZO 2017
ANZIO - NETTUNO
La Giunta Comunale di Anzio,
su proposta dell’Assessore alle
politiche ambientali e sanitarie
con delega ai finanziamenti
europei, Patrizio Placidi, ha
approvato la delibera relativa al
progetto “Borgo Marinaro di
Nerone” che prevede la valorizzazione e la promozione turistica
dei Borghi del Lazio, attraverso
l’adesione all’avviso pubblico
della Regione Lazio - Agenzia
Regionale
del
Turismo.
Descrizione
progetto:
il “Borgo Marinaro di Nerone”
intende raccontare la città e il
territorio su base tematica attraverso una strategia di comunicazione integrata e modalità innovative in grado di superare le
attuali criticità. L’area archeologica del Borgo è ampia ed è distribuita lungo tutta la città: il
Palazzo Imperiale, il Museo
Civico Archeologico, il Museo
dello Sbarco di Anzio, i resti del
Teatro romano, le Ville storiche
fino all’antico porto, al Cisternone e al Vallo del Volsco. I suggestivi tramonti sul mare e la vasta
riserva naturale di Tor Caldara
rendono la visita una preziosa
opportunità di conoscenza ma
anche di relax. Caratterizzano il
Borgo le manifestazioni storiche
quali il “Palio del Mare”: la regata velica in occasione della
quale costumi storici e splendidi
cortei d’epoca sfilano per le vie
cittadine. Il progetto prevede il
lancio e la promozione del Borgo
Marinaro di Nerone attraverso
l’inaugurazione del nuovo InfoPoint e tramite “il cammino della
cultura”, un percorso che guiderà
il visitatore nel “Museo diffuso”
pagina 35
La Giunta Comunale di Anzio ha approvato il progetto “Borgo Marinaro di
Nerone” per la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico dei Borghi del
Lazio. Richiesto finanziamento alla Regione Lazio
che si estende in tutto il borgo.
Un arco neroniano accoglierà il
turista, a poche centinaia di metri
dalla stazione ferroviaria, conducendolo a Villa Adele dove sarà
installato un Info Point, luogo di
partenza nel quale il turista troverà tutte le informazioni utili, in
grado di rimandare al patrimonio
diffuso nella città. L’Infopoint
potrà fornire adeguate informazioni su come spostarsi ad
Anzio, sui diversi itinerari storico-archeologici e naturalistici,
sui piatti tipici di Anzio e sulle
sue tradizioni legate alla pesca.
Un sentiero tra vialetti circondati
da glicini dove il turista potrà
ricostruire la storia e comprendere sino in fondo il fascino e la
grandezza dei capolavori artistici
di cui è ricca la città con le sue
ville storiche e i suoi parchi
attraverso materiale audiovisivo
e illustrativo prima di raggiungere il porto neroniano e le altre
attrazioni del borgo. L’offerta
turistica sarà riformulata e poten-
ziata, in collaborazione con la
Soprintendenza Archeologica e
con la partecipazione dei principali operatori, in base alle aspettative dei segmenti individuati
con particolare attenzione al turismo familiare e di coppia, allo
scopo di espandere nell’arco dell’anno la stagione turistica tradizionale. La fase di start-up del
progetto prevede l’istituzione di
due tavoli: uno di coordinamento
che vedrà la partecipazione dei
partner istituzionali come l’Università La Sapienza di Roma e la
Soprintendenza, con i quali l’Ente potrà attivare collaborazioni
finalizzate alla stesura di protocolli d’intesa e uno operativopartecipativo al quale prenderanno parte i principali esponenti
dei settori coinvolti (pesca, ristorazione, strutture alberghieri,
servizi turistici e trasporti). Continua attenzione sarà data alla
sostenibilità ambientale, al
miglioramento del decoro urbano e alla pulizia e manutenzione
Titta Lo Fazio torna in “campo” a 82 anni
Un brevetto di Anzio per il gruppo industriale spagnolo Calvo
Una telefonata e la
vita professionale che
ricomincia a 82 anni,
con un macchinario
che sarà impiantato in
Spagna e, presto, in
Sud America. A riceverla, qualche mese
fa, Giovanni Battista
Lo Fazio, noto ai più
come Titta, cittadino
di Anzio, ormai in
pensione da tempo. Il
motivo? Un’industria
conserviera spagnola
ha chiesto a una italiana chi avesse preparato i suoi macchinari e
da lì è nato il contatto.
Titta, infatti, dopo aver iniziato giovanissimo
l’attività meccanica e aver trascorso diversi
anni alla Simmenthal, ad Aprilia (città nella
quale ha vissuto a lungo), nel 1985 si è messo
in proprio fondando la Cimad, specializzata in
costruzione di macchinari per la lavorazione e
conservazione di prodotti alimentari. L’esperienza e l’intuizione messe a frutto, perché Lo
Fazio ha un’istruzione di base e solo dopo
aver lasciato la Simmenthal ha conseguito la
terza media in un corso serale. Questo non gli
ha impedito di aprire un’azienda che ha brevettato, fra l’altro, un dosatore per l’immissione della salamoia e di altri liquidi nelle
scatole destinate alla conservazione di alimenti. Un’attività che ha portato l’imprenditore di
Anzio in giro per l’Italia e il mondo, con primarie aziende del settore e anche in corsi professionali. I macchinari dell’allora Cimad
sono oltre che in Italia anche in Egitto, Marocco, Israele, Argentina, Portogallo e Venenezuela, ancora operativi. L’addio all’attività
all’inizio degli anni 2000, complice anche la
malattia del nipote.
“Una strana telefonata in spagnolo a luglio
scorso – racconta – ho capito che volevano
sapere se fossi ancora vivo.... Ho fatto gli
scongiuri, ma non avrei mai immaginato mi
cercassero per una nuova macchina”. Un’industria spagnola aveva chiesto all’italiana
Callipo – una delle tante per le quali Lo Fazio
ha lavorato – chi fosse in grado di apportare
un’innovazione al loro processo di inscatolamento. “Hanno fatto il mio nome, sapevano
che avevo smesso ma evidentemente avevano
conservato un bel ricordo”. Detto e fatto, l’appuntamento a Pizzo Calabro sugli impianti di
Callipo, poi l’incontro ad Anzio, la definizione dell’accordo e l’avvio della lavorazione
della macchina denominata “Colosseo 1”, collaudata nei giorni scorsi e pronta per essere
spedita
in
Spagna.
Un gioiello di ingegneria che presto avrà altri
modelli nelle industrie Calvo Envases, uno
dei principali del Paese. “Non avrei mai
immaginato alla mia età di ricevere una chiamata del genere e tornare a lavorare, è una
grande soddisfazione e mi fa piacere, diciamo
che questa cosa mi ha ringiovanito”. dei
siti
archeologici.
Azioni progetto:
-L’installazione di un INFOPOINT nel parco di Villa Adele
vicino alla stazione ferroviaria di
Anzio: un centro polifunzionale
con nuovi servizi per l’accoglienza
del
turista.
-Realizzazione di opere di decoro e arredo urbano che si integrano con quelle esistenti all’interno di Villa Adele per la realizzazione del “cammino della cultura”
.
-Una segnaletica e cartellonista
coordinata per condurre il turista
nel suo percorso all’interno del
borgo marinaro, dove troverà siti
archeologici, arte e cultura.
-Supporto alla fruizione dei
musei e siti archeologici: all’interno dell’infopoint e lungo il
“cammino della cultura” il turista troverà pieghevoli, stampati e
video che gli illustreranno storia,
opere d’arte, tradizioni culinarie
legate alla pesca. Particolarmen-
te rilevante sarà la ricostruzione
3D dei principali siti archeologici che renderanno più attraente
l’offerta
turistica.
-Sviluppo dell’intersettorialità
(pesca, ristorazione, attività
ricettive, commercio servizi
turistici, artigianato locale).
Ristorazione e pesca sono due
settori, unitamente alle strutture
ricettive, il cui sviluppo è strettamente correlato a quanto riuscirà
ad essere incrementato il turismo
culturale
e
sostenibile.
-Adeguamento fruizione dei trasporti. Potenziamento delle corse
del trenino turistico di Anzio in
base
alle
esigenze.
“Auspico che il progetto, predisposto nei minimi dettagli, venga
finanziato dalla Regione Lazio afferma l’Assessore, Patrizio
Placidi - in modo da poter disporre di un nuovo importante
strumento per la promozione del
nostro
territorio”.
LA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI
NETTUNO DONA UNA VETTURA AL SANTUARIO
DEI PADRI PASSIONISTI
Sabato 11 marzo alle ore 11, la vettura acquistata dalla Banca di Credito
Cooperativo di Nettuno e donata dalla stessa al Santuario dei Padri Passionisti, sarà consegnata nel corso di una cerimonia che si terrà nel piazzale
antistante il Santuario della Madonna delle Grazie. Alla presenza del Presidente del Consiglio d’Amministrazione, della BCCN, Dottor Luciano
Eufemi, dell’intero C.d.A e del Direttore Generale Dottor Rocco Masullo,
la vettura sarà benedetta dal Rettore del Santuario, Padre Antonio Coppola. L’auto servirà ad effettuare le Peregrinationes del Corpo Reliquario di
Santa Maria Goretti, verso la quale la devozione, in tutta Italia, è molto
forte, così come anche negli Stati Uniti e in Canada, dove è stata accolta
di recente.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 36
ARDEA E’ nato
ERRATA CORRIGE
E’ apparso un articolo sul Giornale
del Lazio inerente la nascita del
movimento civico Mauro Porcelli
per Ardea. ERRONEAMENTE è
stato riportato ..”il movimento ha
già stabilito chi sarà il candidato a
sindaco”...
Si tratta di una dichiarazione
inesatta e mai pervenuta dai
comunicati del movimento civico,
in quanto il movimento intende
partecipare democraticamente alle
scelte di tutte le liste civiche aderenti al progetto, insieme alle quali
sarà individuata la figura più idonea e preparata ad assumere l’investitura di “candidato sindaco”
Deve essere chiaro lo spirito democratico con il quale il Movimento
civico Mauro Porcelli per Ardea,
intende rivolgersi a tutte le liste
civiche ed ai cittadini.
Di seguito si pubblica il comunicato integrale inviato dal Movimento.
“E’ stata ufficializzata in data
odierna la nascita del Movimento
Civico “Mauro Porcelli per Ardea”,
dove i fondatori , il Dottor Ingegner
Mauro Porcelli, i Ragionieri Luca
Fanco, Adolfo Biamonte ed Alessio
Addezi, con entusiasmo ne hanno
curato in modo dettagliato i principi, i valori, gli obiettivi e le regole
statutarie. Nella nostra Lista Civica, che sarà presente alle prossime
Elezioni comunali di Ardea, in
coalizione con altre Liste Civiche,
si discuterà nella massima trasparenza, disponibilità e democrazia,
senza porre alcun veto, la scelta del
candidato a Sindaco, affinché la
il MOVIMENTO civico “MAURO PORCELLI PER ARDEA”
scelta ricada sul migliore condiviso
all’unanimità. Nella nostra Lista,
formata da numero 24 candidati di
entrambi i sessi, saranno esclusi a
priori tutti i politici dell’attuale
maggioranza del Sindaco Luca Di
Fiori che hanno portato la nostra
città al degrado più’ totale, aumen-
Mauro Porcelli
9 - 23 MARZO 2017
hanno colori politici. Il nostro rappresentante politico avente ruolo di
coordinatore, incaricato di dialogare e discutere con le altre Liste
Civiche il percorso migliore e vincente da intraprendere, che decreterà fra pochi mesi l’elezione del
nuovo Sindaco di Ardea e dei nuovi
Luca Fanco
tando le tasse al massimo, riducendo opere e servizi al minimo ed
apparire costantemente sui Giornali
e Televisioni accusati dei reati più’
gravi che un politico possa essere
accusato: Corruzione, Concussione
in Associazione, ovvero TANGENTI ! il candidato Luca Fanco, sempre eletto Consigliere comunale e
risultato tra i primi in ogni Lista o
Partito, non è da considerarsi di
questa maggioranza in quanto sin
dai primi giorni ha preso le distanze e da Capogruppo consigliare di
una Lista Civica, ha combattuto e
denunciato la maggioranza, senza
remore ed in ogni sede (infatti tutti
i provvedimenti giudiziari e patrimoniali contro l’attuale maggioranza e contro il Sindaco Luca Di Fiori
sono scaturiti a seguito di suoi dettagliati esposti). Il Consigliere
Fanco, infatti, ha preferito abbandonare le cariche, gli incarichi ed il
potere conferitogli, per denunciare
tutto ciò che ha ritenuto non trasparente, illegale e di esclusivo interesse dei cittadini di Ardea e del
loro territorio, collaborando e
diventando il punto di riferimento
di opposizione, di Liste Civiche e
Partiti, sia di destra che di sinistra,
perché la trasparenza, la legalità e
gli interessi di un popolo non
Adolfo Biamonte
Consiglieri comunali, è il Rag.
Alessio Addezi la cui nomina terminerà a completamento della
Lista, composta da 24 candidati a
Consigliere comunale, la quale
nomina potrà essere confermata o
variata con altro rappresentante, a
seguito di una elezione democratica alla quale votazione parteciperanno tutti e 24 i candidati. Nella
nostra Lista Civica, i Consiglieri
comunali eletti, dimettendosi,
avranno la ceretzza di di essere
nominati Assessori con la durata
dell’intera legislatura, consentendo
così ai primi dei non eletti di ricoprire la carica di Consiglieri comunali, in caso di mancate dimissioni
dei Consiglieri eletti, i nominativi
degli Assessori che la Lista consegnerà al Sindaco da nominare
saranno i primi della Lista dei non
eletti. Nel nostro Statuto, al fine di
coinvolgere tutti candidati e tutelare gli eletti, sarà obbligatorio,
prima di ogni Consiglio comunale
o Giunta, convocare una riunione
di Lista, dove tutti e 24 i facenti
parte discuteranno ed approfondiranno, con leggi e regolamenti la
materia da trattare; verificheranno
la legittimità, la legalità e l’esclusivo interesse dei cittadini di Ardea e
del loro territorio, dopo di chè si
Presentata venerdì 3 marzo la futura illuminazione nel territorio rutulo. La ditta aggiudicataria dell’appalto per 20 anni
è la società Hera Luce. Di Fiori: “Con Hera Luce per
migliorare sicurezza e qualità della vita”
Per la prima volta ad Ardea si è presentato pubblicamente il piano energetico per
la pubblica illuminazione Di Fiori: ”
Con Hera Luce per migliorare sicurezza
e qualità vita, domani presentazione progetto ”
Il 3 marzo, alle ore 18, nella sala consiliare Sandro Pertini del Comune di Ardea
c’è stata la presentazione del piano di
efficientamento energetico per la pubblica illuminazione. Per la società Hera
Luce erano presenti, tra gli altri, gli ingegneri Stefano Amadori, responsabile dei
rapporti con le amministrazioni e Matteo
Seraceni, responsabile ingegneria che
hanno illustrato le novità previste.
“E’ un momento importante perché si
presenta il percorso di efficientamento
energetico del territorio – ha spiegato il
sindaco di Ardea Luca Di Fiori – E’ la prima volta che ciò avviene ad Ardea. Passiamo
a un piano organico e complessivo di tutto il Comune: contiamo in una partnership forte
con Hera Luce per migliorare la sicurezza e il livello di qualità della vita sul territorio”.
L’appalto è per 20 anni e riguarda la sostituzione delle lampade e plafoniere di ultima
generazione, eventuale sostituzione dei pali mancanti o ammalo rati, e la messa a norma
dell’intero impianto. Nell’attuale convenzione non fanno parte installazione nuovi
impianti di pubblica illuminazione. Verranno installate ben sette telecamere per la sorveglianza del territorio. Eventuali nuove palificazioni di pubblica illuminazione se richieste
verranno pagate al di fuori di questa ventennale convenzione
Luigi Centore
deciderà, all’unanimità od a maggioranza, la dichiarazione e l’esito
del voto favorevole o contrario dei
rappresentanti in Consiglio comunale e/o in Giunta. Verrà costituito
un Direttivo, formato da 5 membri,
dove decideranno all’unanimità o a
maggioranza le scelte politiche da
adottare. Verrà costituita una Commissione Disciplinare, formata da 5
membri che decideranno le azioni
da intraprendere in caso di comportamenti scorretti dei componenti la
Lista, eletti e non eletti, non conformi ai valori ed agli obiettivi condivisi a priori dai 24 candidati. La
durata del Direttivo e della Commissione Disciplinare avrà la durata di anni 1 ed i componenti saranno sorteggiati fra i 24 candidati che
si avvicenderanno, in modo da dare
la possibilità, nell’arco temporale
della legislatura, la partecipazione
di tutti e 24 i candidati, così da rendere possibile la massima partecipazione in tutte le azioni politiche,
fino a ricoprire cariche apicali e
decisionali. Abbiamo adottato il
motto
militare
“NESSUNO
RIMARRA’ INDIETRO” , perchè
tutti e 3 i nostri fondatori candidati
a Consigliere comunale, oltre ad
essere imprenditori affermati ad
Ardea, dove vivono con le loro
famiglie ed hanno le attività lavorative, hanno assorbito una rigida
educazione militare (Luca Fanco è
un ex Battaglione San Marco,
Adolfo Biamonte un ex Carabiniere ed Alessio Addezi un ex Ufficiale Militare della Marina) basata sul
rispetto, sulla trasparenza, sull’affi-
dabilità al servizio ed in aiuto dei
più deboli difendendoli da soprusi
e violenze. Quanto al Dott. Ing.
Mauro Porcelli, ha diretto importanti uffici ed Enti pubblici, senza
riportare condanne per attività correttive o similari. Il Dott. Ing.
Mauro Porcelli ha dimostrato negli
Alessio Addezi
anni, elevata professionalità e competenza nell’ambito della Pubblica
Amministrazione, tanto da ottenere importanti incarichi anche dagli
ultimi Governi nazionali. Abbiamo
assistito in questi anni il declino
politico di Liste e Partiti, perché
una volta concluse le elezioni
hanno abbandonato ed ignorato i
non eletti. La nostra Lista Civica
invece, per tutta la durata della
Legislatura, garantirà a tutti e 24 i
candidati, oltre di far parte integrante e decisionale di ogni progetto politico, la loro rappresentanza e
la loro difesa incondizionata da
parte di tutti i candidati eletti nei
termini di legge. Chiunque fosse interessato ad aderire alla nostra Lista Civica per
candidarsi alle prossime elezioni
comunali di Ardea o semplicemente chiedere ulteriori delucidazioni,
può contattare telefonicamente:
Mauro Porcelli
Cell. 320 1524035
Luca Fanco Cell. 338 7967979
Adolfo Biamonte
Cell. 324 0842555
Alessio Addezi
Cell. 393 0316149
Deliberato accordo tra Pomezia, Ardea e Città
Metropolitana per l’ampliamento e messa in
sicurezza di via di Valle Caia
La Città Metropolitana di Roma Capitale ha deliberato
l’accordo di programma tra l’Ente e
i Comuni di Pomezia e Ardea per
l’ampliamento e la
messa in sicurezza
di via di Valle Caia.
Il progetto, del
valore di circa 20
milioni di euro
finanziati da RFI
(Rete Ferroviaria
Italiana) e destinati
al Comune di
Pomezia, nasce per
potenziare il trasporto commerciale
in ingresso e uscita dalla Città, nodo produttivo strategico per l’area metropolitana. Indispensabile è stato l’apporto del presidente del consiglio comunale di Ardea, presidente della commissione trasparenza e verifica atti della
città metropolitana, consigliere della città metropolitana Massimiliano
Giordani nella foto.
L.C.
9 - 23 MARZO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 37
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 38
CISTERNA
L’istituto comprensivo Alfonso
Volpi di Cisterna fa un balzo in
avanti verso il futuro della didattica attraverso la creazione di
due nuove aule 3.0.
Ieri pomeriggio, nel plesso di
primaria di secondo grado in via
Oberdan, sono stati inaugurati
due spazi definiti “ad alta flessibilità didattica” che trasformano
la classe tradizionale in un laboratorio attivo di ricerca.
Realizzate grazie ai fondi strutturali europei PON 2014/2020,
le nuove aule rivoluzionano l’organizzazione dello spazio fisico
puntando su arredi funzionali,
sull’uso delle nuove tecnologie
della comunicazione, sull’applicazione di metodologie innovative basate sul dialogo e sulla
collaborazione tra insegnanti e
studenti.
Il progetto è stato realizzato da
un team composto dai docenti
Virgina Vuerich, Daniela Padula
e Maria Valle con il coordinamento della dirigente scolastica
dell’I.C. Volpi, Nunzia Malizia e
del direttore dei servizi generali
e amministrativi Emilia Giordano.L’intervento è consistito nella
9 - 23 MARZO 2017
Scuola, l’I.C. Volpi inaugura due nuove aule 3.0
Inaugurate una sala videoconferenze ed un polifunzionale con i fondi europei
ristrutturazione e valorizzazione
di due aule esistenti: una è ora
una moderna sala polifunzionale
con postazioni dotate di pc, una
lavagna con video proiettore
interattivo (LIM) e la dotazione
di banchi a trapezio per lavori di
gruppo, superando così la con-
sueta metodologia della lezione
frontale in favore del gruppo di
lavoro e della condivisione; la
seconda stanza invece è stata
trasformata in un’aula videoconferenze, dotata di webcam HD di
ultima generazione, di una LIM
e di una document camera per la
digitalizzazione e riproduzione
istantanea di oggetti fisici.
Le nuove aule 3.0 sono a disposizione degli alunni anche per
attività non strettamente didattiche come gemellaggi e scambi
culturali.Il finanziamento complessivo è pari a 26mila euro.
Inoltre, ogni plesso dell’istituto
comprensivo Volpi è stato dotato
di una webcam HD consentendo
video conferenze tra le diverse
sedi. A tutto ciò si aggiungono
30 tablet in dotazione della
scuola grazie al progetto Classe
2.0 finanziato dal MIUR e il collegamento wifi in tutti i plessi
dell’istituto comprensivo grazie
ad un precedente bando europeo
finanziato per 18.500 euro.
“La scuola Volpi è protesa verso
un modello scolastico all’avanguardia - commenta la dirigente
scolastica Malizia - capace di
formare i suoi alunni verso l’uso
delle più moderne tecnologie per
l’attività di ricerca scolastica ed
extrascolastica. Il grande impegno da parte della scuola è quella di reperire fondi attraverso
progetti europei ai quali ricorre-
remo anche nel prossimo futuro
per garantire nuovi laboratori,
l’opportunità di sperimentare
nuove metodologie di apprendimento, garantire una migliore
offerta formativa”.
“Complimenti all’istituto comprensivo Volpi - dichiara l’assessore ala Pubblica Istruzione,
Claudio Chinatti - che con intraprendenza e competenza si
mette in gioco per progettare ed
innovare conseguendo risultati
eccellenti. Frutto di un attento
studio dei bandi europei, di progettazioni vincenti nella competizione con gli altri istituti di
tutta Italia, nonché di un considerevole carico di lavoro e
responsabilità dal punto di vista
tecnico e amministrativo che si
aggiungono a quello già di per
sé impegnativo dell’insegnamento”.
“#CaetaNET, a spasso con Gelasio Caetani”
e accreditamento del Palazzo cinquecentesco tra le dimore storiche del Lazio:
l’amministrazione punta sui progetti per la valorizzazione del patrimonio culturale
artirà da Cisterna il percorso
storico turistico e monumentale nei borghi dei Caetani.
Il Comune di Cisterna ha elaborato, deliberato e presentato
alla Regione Lazio il progetto
“#CaetaNET, a spasso con
Gelasio Caetani”, una nuova
proposta di itinerario che vuole
unire patrimonio storico-culturale-paesaggistico locale alle
moderne tecnologie per attrarre visitatori e stimolare il settore del turismo.
Attraverso una originale proposta di rete dei borghi del
Casato Caetani presenti sul territorio, il Comune di Cisterna
dunque è in lizza con gli altri
partecipanti al bando regionale
per la valorizzazione e promozione turistica dei Borghi del
Lazio e un finanziamento massimo di 50mila euro.
Si tratta di un tour che partendo da Palazzo Caetani, con le
sue grotte, gli affreschi, il
museo del buttero e prossimamente quello archeologico,
toccherà il Giardino di Ninfa e
Pantanello, il Castello di Sermoneta, il Villaggio di Fogliano con una serie di ulteriori
attrattive come l’area archeo-
logica di Tres Tabernae, il
Filetto con i butteri, la Tenuta
di Torrecchia Vecchia.
Tutti i siti saranno mappati e
segnalati attraverso l’installazione di segnaletica intelligente con QR Code e App tramite
i quali sarà possibile consultare una guida multimediale, con
cenni storico-artistici, galleria
fotografica e video, audioguida, informazioni sull’offerta
ricettiva locale (ristoranti,
agriturismi, b&b, hotel, cantine vinicole e aziende agricole),
percorsi per ragazzi e anziani,
oltre a sportelli turistici ed
altro.
Ad accompagnare i visitatori
sarà nientemeno che Gelasio
Caetani, uno degli ultimi
discendenti della nobile famiglia, cultore degli aspetti storici e culturali del Casato, la cui
immagine verrà riprodotta
sotto forma di fumetto diventando il personaggio narrante
lungo tutto il viaggio.
Partner di “#CaetaNET, a
spasso con Gelasio” sono la
Fondazione Roffredo Caetani,
la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, il
Parco Nazionale del Circeo, la
Fondazione Torrecchia Vecchia, lo Skylab Studios, l’ENEF, la Karibù, la Provincia di
Latina, l’Archeoclub di Cisterna, la Pro Loco.
Un progetto che, unitamente
alla richiesta di accreditamento
di Palazzo Caetani all’interno
della rete regionale delle dimore storiche, mira ad intercettare
gli esistenti flussi turistici di
Ninfa e Castello di Sermoneta,
e crearne di nuovi valorizzando la presenza dello scalo ferroviario Roma-Napoli e una
proposta turistica nuova, organica ed organizzata.
“Puntiamo sullo studio e la
partecipazione ai bandi regionali e per questo ringrazio lo
staff di tecnici comunali che ci
supporta attivamente - commenta il consigliere delegato a
Cultura, Sport e Spettacolo,
Pier Luigi Di Cori -. L’obiettivo è quello di intercettare
fondi per investimenti destinati alla valorizzazione del patrimonio culturale di Cisterna. E’
un lavoro specifico fatto di
ricerca, tempo e passione che
portiamo avanti da molto ed
ora comincia finalmente a dare
i frutti sperati”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 MARZO 2017
pagina 39
Il Sindaco Fucci: “Buco nell’acqua della Regione Lazio”
POMEZIA Immobili di via Almirante e via Romualdi, tutto regolare
Fin da quanto venne posta la
prima pietra, non c’è pace per gli
immobili di via Almirante e via
Romualdi. Infatti già ci fu chi
contestò duramente il nome
assegnato alle due strade, ossia
la giunta guidata dall’allora sindaco Stefano Zappalà. In tempi
più frequenti le polemiche erano
divampate su presunte irregolarità negli edifici. Quindi un Commissario ad acta era stato nominato dalla Regione Lazio per
fare chiarezza sul caso. Si mirava alla “verifica delle possibili
irregolarità rinvenibili nei locali
sottotetto, non adeguatamente
accertate dal Comune di Pomezia, nonostante i ripetuti solleciti regionali”. La conclusione è
stata che “non risultano presenti
modifiche strutturali o di modifica di destinazione d’uso al
piano 7° sottotetto” e di conseguenza “si ritiene non dover
emanare provvedimenti repressivi”. Esulta l’attuale sindaco
Fucci: “Avevamo ragione e que-
sti provvedimenti lo dimostrano
– ha detto il primo cittadino –
Sulla nomina del Commissario
ad acta da parte della Regione
Lazio, che abbiamo sempre ritenuto illegittima e basata su falsi
presupposti, anche perché avente origine da segnalazioni completamente infondate, abbiamo
fatto ricorso al TAR a dicembre
2016. Il Commissario ha fatto le
sue verifiche e non ha rinvenuto
irregolarità da parte del Comune
di Pomezia”. Fucci parla senza
mezzi termini di “Un buco nell’acqua per la Regione” ed
aggiunge: “Rimane il fatto che i
responsabili dei permessi a
costruire rilasciati tra il 2006 e il
2007, su cui pesava un procedimento penale, sono rimasti
impuniti grazie alla prescrizione. Il procedimento amministrativo rimasto in piedi a carico del
Comune di Pomezia è stato
affrontato dalla nostra Amministrazione mettendo al primo
posto l’interesse di quei concit-
tadini che negli anni hanno
acquistato le abitazioni ignari
della gestione scellerata fatta
dalla vecchia politica e dalle
cooperative coinvolte. Il Comune, - ha proseguito Fucci - come
richiesto dal Tribunale di Velletri, ha proceduto all’accertamento di eventuali abusi edilizi,
riscontrando che i famigerati
due piani in più delle palazzine
non costituivano variante, non
comportando un aumento di
cubatura. A quel punto abbiamo
ristabilito una situazione di
regolarità, a tutela dei residenti,
ponendo ancora una volta rimedio ai gravi errori del passato.
Ma la Regione Lazio ha continuato il suo attacco politico contro Pomezia nominando un
Commissario ad acta e facendo
un clamoroso e colpevole autogol”.
Fosca Colli
[email protected]
CRONACHE POMETINE
Novità per le ingiunzioni di pagamento per i tributi locali
(a cura di Fosca Colli)
Abbattere le salate sanzioni?
Da oggi si può!
ECCELLENZE DEL TERRITORIO,
GRUPPO ERREBIAN
Gli stabilimenti pometini del gruppo Errebian, società di servizi e logistica leader nei
prodotti per l’ufficio, da anni promotrice
dell’ecosostenibilità sono una delle eccellenze del territorio pometino. Per vedere da
vicino tale importante realtà, il sindaco
Fabio Fucci e l’assessore Lorenzo Sbizzera
hanno visitato il sito produttivo. Nata nel
1968, Errebian sbarcò a Pomezia nel 1998
in via dell’Informatica e in via Angelini,
dove sono oggi impiegati 178 dipendenti e
80 lavoratori esterni. Ad accogliere il Sindaco il Presidente Rese, il vice Presidente
Masciola, l’Amministratore Delegato Micozzi e il Responsabile Amministrativo
Aiello.
AMPLIAMENTO DELLA RETE IDRICA, NUOVO CANTIERE
Proseguono i lavori per l’estensione della rete idrica comunale. Dopo via Castagnetta, via Laurentina e Martin Pescatore Basso, ora è la volta del quartiere Monte
D’Oro. L’intento è quello di portare acqua potabile ai residenti anche di questo
spicchio di territorio. Ma si mira a coprire entro un anno o poco più tutta l’area
pometina: “Fornire i servizi essenziali alla cittadinanza è da sempre un obiettivo
della nostra Amministrazione. – ha detto il Sindaco Fabio Fucci – I lavori per l’estensione della rete idrica procedono e l’accordo raggiunto dall’Ente con Edison e
Acea Ato2 ci consentirà di intervenire anche sulla rete fognaria a Torvaianica Alta,
via Carlo Poma, Campo Jemini e via Fellini”.
AREA PER DOG ZONE IN VIA CATULLO
Anche i nostri fedeli amici a 4 zampe hanno bisogno di servizi pensati per le loro
esigenze sia fisiche sia fisiologiche. A
breve avranno un’area Dog Zone tutta per
loro in via Catullo. Qui stanno, infatti, proseguendo i lavori di riqualificazione dell’area verde. Il progetto, che prevedeva inizialmente il rifacimento della pavimentazione, la ricostruzione dell’area destinata
allo sgambamento dei cani, il miglioramento e l’implementazione dell’area giochi con
pavimentazione antitrauma in gomma, la
realizzazione di una fontanella dell’acqua,
l’installazione di arredi (panchine e cestini), il rifacimento del tappeto erboso e nuove piantumazioni, è stato ampliato.
SICUREZZA PER LA SCUOLA DI SANTA PALOMBA
Partiti i lavori di recupero e messa in sicurezza del complesso scolastico di Santa
Palomba in via Ardeatina che ospita la scuola dell’infanzia e la scuola primaria dell’Istituto comprensivo Fabrizio De Andrè. L’intervento, finanziato con fondi comunali per
un valore di circa 35mila euro, prevede la
sistemazione del giardino esterno con l’installazione di nuovi giochi per i bambini e
l’impermeabilizzazione della copertura. A
dare il via ai lavori il Sindaco di Pomezia
Fabio Fucci che ha incontrato tutti gli studenti della del plesso scolastico.
Suonano al campanello e si presenta il
postino o un messo
con una salatissima
ingiunzione per tributi locali mai pagati. Che fare? Da oggi
è possibile richiedere la definizione
agevolata delle tasse
non
versate
al
Comune ottenendo
l’abbattimento delle
sanzioni per tutte le
ingiunzioni fiscali
emesse lo scorso 31
dicembre. Comunque il tempo corre.
Infatti si dovrà presentare apposita richiesta entro il
prossimo 15 aprile, come previsto
dal Regolamento (Deliberazione di
Consiglio Comunale n. 3 del
31/01/2017) circa un cittadino che
risulti moroso il quale dovrà in ogni
caso utilizzare il preposto Modulo
scaricabile dal sito del Comune. L’istanza deve contenere la manifestazione della volontà di avvalersi della
definizione agevolata e tutti i dati
identificativi del soggetto (cognome,
nome o ragione sociale, data e luogo
di nascita, residenza e domicilio
fiscale o, in caso di società, di costituzione e sede legale), i dati identificativi del provvedimento o dei provvedimenti di ingiunzione oggetto
dell’istanza, l’eventuale richiesta di
rateizzazione dell’importo dovuto.
Sul modulo di dovrà indicare anche
il numero di rate nel quale intende
effettuare il pagamento, di cui l’ultima in scadenza non oltre il limite
massimo del 30 settembre 2018,
nonché l’eventuale pendenza di giudizi aventi ad oggetto i debiti cui si
riferisce l’istanza, assumendo l’impegno a rinunciare agli stessi, a non
attivarne di nuovi o ad accettare la
rinuncia, con compensazione delle
spese di lite. Per sapere se la richiesta sia stata accolta o meno si dovrà
attendere il 15 giugno prossimo. In
caso di diniego, l’Ente locale indicherà i motivi del rifiuto.
Fosca Colli
[email protected]
IL GIORNALE DEL LAZIO
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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SPORT
9 - 23 MARZO 2017
Continua la serie positiva dell’Aprilia
Continua la serie positiva dell’Aprilia tra le mura amiche del
“Quinto Ricci”, dove ha avuto
ragione anche del San Cesareo
per 1-0.
Una sfida totalmente di marca
bianco-celeste nel primo tempo.
Già al 3’, infatti le rondinelle
vanno vicine al vantaggio, con
un colpo di testa ravvicinato di
Casimirri che finisce di poco
alto. Al 25’ il momento chiave.
Bussi aggira Ciampini ed entra
so non arrivano palloni pericolosi. L’Aprilia decide di giocare di
rimessa, ma più di una volta l’ultimo passaggio viene intercettato dai difensori ospiti, lasciati
ormai soli nell’uno contro uno
dai compagni tutti riversati in
avanti. Al 37’ Casimirri ci prova
su punizione, con la palla che
esce di un soffio alla sinistra di
Di Mario. Il quale, al 40’, rischia
di combinare un bel guaio su
un’altra conclusione da lontano
in area, il difensore avversario
scivola a terra e toglie con la
mano il possesso all’attaccante
apriliano. Il quale va sul dischetto per siglare il gol che decide il
match. Le rondinelle continuano
a mantenere il possesso, concedendo agli avversari poco o
nulla. L’unico brivido portato
dal San Cesareo arriva al 35’,
con un colpo di testa del subentrato Fortuna che finisce sopra la
traversa, anche se di poco.
Nella fase iniziale della ripresa
sono ancora i bianco-celesti a
tenere il pallino del gioco. Al
minuto 11 bella discesa di Casimirri a destra, il centro basso
dell’attaccante
arriva
sul
dischetto dove Bencivenga
prova la conclusione di prima.
Purtroppo, però, la palla finisce
alta. Con il passare dei minuti gli
ospiti aumentano la pressione
per arrivare ad agguantare il
pareggio, ma dalle parti di Caru-
di Casimirri. Ma, per sua fortuna, la sfera finisce in angolo.
Le rondinelle mantengono dunque il secondo posto agguantato
sette giorni fa. La classifica, là
in cima, si accorcia sempre di
più, ma è ancora presto per poter
sognare altri obiettivi. Già così il
campionato dei ragazzi di mister
Venturi è ottimo.
APRILIA (4-3-3): Caruso;
Montella, Sossai, Incitti, Bencivenga; Maola, Cioè, Zeccolella
(34’ s.t. Fortunato); Casimirri
(45’ s.t. Benvenuti), Bussi, Scibilia (40’ p.t. Monteforte). A
disp.: Ceraldi, Tshimanga, Tassinari, Bispuri. All.: Venturi
SAN CESAREO (3-5-2): Di
Mario; Menicucci, Giordano P.,
Ciampini; Ciampi (18’ s.t. Lo
Schiavo), Valentini, Gallinucci,
Provaroni, Alongi; Pieragostini
(29’ p.t. Fortuna), Giordano G.
(18’ s.t. Milano). A disp.: Msco-
li, Olivieri, Fondi, Cesaretti.
All.: Antonucci
Arbitro: Colelli di Ostia Lido
Marcatori: 25’ p.t. Bussi su
rigore
Note: Spettatori: 100. Espulsi:
nessuno. Ammoniti: Cioè, Scibilia; Giordano G., Ciampini,
Ciampi, Giordano P. Angoli: 3 0. Recuperi: 4’ p.t.; 5’ s.t.
INTERVISTE
ALLENATORI:
Mauro Venturi (All. Aprilia):
«Di questa partita avevamo studiato tutte le possibili insidie,
che siamo riusciti ad affrontare
nel migliore dei modi. Sapevamo che andavamo ad affrontare
una squadra giovane e ben
messa in campo, soprattutto per
quanto riguarda la fase difensiva. Siamo riusciti a sbloccare il
risultato su calcio di rigore per
poi costruire altre occasioni per
chiudere definitivamente la
gara. Purtroppo, però, non siamo
riusciti a sfruttarle. Di contro, va
detto che non abbiamo mai con-
condurre un campionato di vertice c’è una crescita generale.
Anche dal punto di vista della
personalità. Non dobbiamo fermarci proprio adesso, contando
anche che domenica ci attende
un derby difficilissimo».
cesso al San Cesareo l’opportunità di agganciarci. Dobbiamo
puntare a migliorare ancora: ciò
significa eliminare ogni tipo di
errore, qualsiasi sia la situazione
in cui ci troviamo. C’è da dire
che i ragazzi hanno lottato fino
al 90’. Queste vittorie servono
ad unire ancora di più il gruppo.
Quando si apre la prospettiva di
Cresce l’attesa in vista della seconda edizione
del “Trofeo Carano Garibaldi Città di Aprilia”
La macchina organizzativa si è messa in moto.
E da adesso in poi crescerà l’attesa in vista
della seconda edizione
del “Trofeo Carano
Garibaldi Città di Aprilia”, vale a dire la gara
ciclistica riservata alla
categoria Juniores e
sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana, che andrà in scena
domenica 19 marzo alle
ore 14. La manifestazione, organizzata dalla società sportiva Pedale Apriliano presieduta da Massimo Saurini che, come noto, è anche il presidente
della FCI provinciale, vedrà al via circa 140 atleti provenienti da tutta Italia
per non mancare alla gara d’esordio della stagione 2017 che si terrà sull’ormai storico circuito dei 5 archi, da percorrere 6 volte per un totale di 92 km
con partenza e arrivo, in località Carano Garibaldi, all’altezza del Bar Trattoria Carano Garibaldi di Fabrizio Domenichini. Grazie al successo ottenuto nel 2016, che ha visto la gara apriliana diventare già dalla prima edizione
una delle manifestazioni sportive più interessanti del panorama nazionale,
lo stesso Saurini è convinto che «Anche la seconda edizione sarà un successo come la prima edizione - annuncia -. Non chiedo assolutamente di
meglio, stiamo lavorando per far sì che tutto vada nel migliore dei modi. Il
nostro intento è anche quello di rilanciare turisticamente una località di
Aprilia, “Carano”, che ha fatto la storia della nostra città. Ringrazio di
cuore per queste prime fasi organizzative la Protezione Civile Alfa, presieduta da Roberto Cotterli, e in particolar modo l’amministrazione comunale
di Aprilia, a partire dal sindaco Antonio Terra e dal delegato allo Sport Pasquale De Maio, per la collaborazione» nella foto Massimo Saurini
Antonio Antonucci (All. San
Cesareo): «Siamo venuti qui
con tre titolari indisponibili,
però abbiamo fatto una buona
partita. Non sapevo se saremmo
riusciti a gestire il gioco come
siamo soliti fare. In realtà, anche
contro un avversario di questo
calibro, abbiamo fatto la nostra
partita. Avendo poche individualità di spicco la nostra forza è il
gioco di squadra. Purtroppo
abbiamo perso Pieragostini che,
pur essendo un ’98, finora ci ha
garantito già 6 gol. Credo che il
suo infortunio sia piuttosto
grave. Abbiamo abortito con
l’ultimo passaggio sbagliato
delle situazioni importanti.
Anche se magari poi il loro portiere avrebbe compiuto delle
ottime parate. Ci sono mancati
anche dei cross precisi. Peccato.
La corsa alla salvezza continua,
anche se l’infortunio di Pieragostini, l’unico centravanti che ci è
rimasto, mi rattrista non poco.
Sarò costretto a cercare soluzioni diverse per sopperire alla sua
assenza. Pensavo che la sfortuna
si fosse già accanita abbastanza,
contando gli episodi accaduti
nelle ultime sfide. Invece ci ha
riservato anche questa ulteriore
tegola»
FOTO. Giorgio Ricci
Matteo Landi vince due medaglie nel doppio
appuntamento di gare nazionali del pentathlon
Si è concluso il doppio appuntamento di
gare nazionali del pentathlon Aprilia acqua
& sapone dove a centrare il podio nella
giornata di sabato 25 febbraio è stato Matteo Landi che vince due medaglie argento
una su due prove ( nuoto corsa) ed una su tre
prove (nuoto corsa e tiro laser da 10 metri)
nella categoria esordienti A del trofeo nazionale
disputato a Roma.
Domenica 26 con una strabiliante prestazione
schermistica nel campionato Italiano assoluto
di scherma sempre a Roma Carlo Zanna conquista l’argento ed il secondo posto del podio
dietro solo di due stoccate al vincitore Matteo
Cicinelli (Carabinieri).
Dirigenti tecnici e sponsor si ritengono soddisfatti dei risultati pronti ad affrontare i prossimi
impegni sportivi agonistici di marzo.
Matteo Landi
9 - 23 MARZO 2017
IL GIORNALE DEL LAZIO
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