La Cgil in Emilia-Romagna.

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La Cgil in Emilia-Romagna.
Fatti, azioni, persone, servizi.
CGIL EMILIA-ROMAGNA
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Il Bilancio/sociale
Parlare del sindacato significa affrontare temi che riguardano
la vita di milioni di persone: operai, impiegati, precari, giovani
senza lavoro, migranti, pensionati, iscritti e non. Cittadine e
cittadini che reclamano una condizione di vita dignitosa.
Per questo la Cgil Emilia-Romagna ha pubblicato il proprio
bilancio sociale.
Un resoconto della propria attività che racconta la vita e le
iniziative del sindacato, gli obiettivi e le azioni messe in campo,
evidenziando risultati e limiti del lavoro svolto.
Vogliamo rendere conto e renderci conto di quel che si è fatto
e di quello che ci aspetta, capire quali strade intraprendere per
continuare a tutelare il lavoro e i diritti di cittadinanza in anni di
forte cambiamento.
L’auspicio è che questa scelta di trasparenza superi i tanti luoghi
comuni con un’informazione corretta e verificabile, riconoscendo
all’apparato e ai dirigenti, ai lavoratori ed alle lavoratrici, ai giovani
ed ai pensionati, insomma a tutti coloro che formano il sindacato,
il valore di una azione che punta non solo a conquistare tutele
necessarie, ma anche ad alimentare la democrazia nel Paese e nei
luoghi di lavoro.
2010/2013 Il Bilancio sociale
Chi siamo
Il sindacato nasce quando i lavoratori decidono di
organizzarsi per affrontare e risolvere problemi
condivisi. Il diritto ad organizzarsi è una conquista,
sancito e tutelato dalla Costituzione Italiana.
Per questo la presenza del sindacato è
indice di libertà e di democrazia.
La Cgil è un sindacato generale dei
diritti e delle solidarietà, di natura
programmatica, unitaria, democratica e pluralista, che tutela e promuove
la piena affermazione dei diritti individuali e collettivi, sociali e civili.
È un’organizzazione che rappresenta lavoratori e lavoratrici, disoccupati
e disoccupate, giovani, migranti, pen-
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“la Cgil dell’Emilia-Romagna”
sionati e pensionate.
Si fonda sulla pratica dell’autonomia e opera per affermare ed estendere la contrattazione, eliminare ogni
forma di precarietà e di esclusione
sociale, riaffermare il diritto all’autorealizzazione nel lavoro e nella vita
civile, aprire nuovi spazi ai diritti universali e alle libertà dei cittadini, soprattutto dei più deboli, costruire una
società plurietnica.
CGIL EMILIA-ROMAGNA
La Cgil dell’Emilia-Romagna
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Il sindacato esiste perché lavoratori e pensionati
liberamente si iscrivono.
In Emilia Romagna gli iscritti alla Cgil
alla fine del 2013 erano 822.953: il
22% della popolazione regionale con
più di 15 anni.
Tra il 2010 e il 2013 la Cgil ha aumentato i propri iscritti grazie all’adesione
di numerosi lavoratori di tutte le età e
di tutte le provenienze: nel dicembre
dello scorso anno gli occupati e i disoccupati iscritti erano 362.702.
I giovani iscritti con meno di 35 anni
erano 73.958, il 20% del totale degli
iscritti attivi.
Le donne rappresentano più della
metà del totale degli aderenti (47%
tra i lavoratori attivi e 54% nello SPI).
Su un totale di circa 324.000 lavoratori migranti in Emilia-Romagna,
85.959 sono iscritti alla Cgil.
Pensionati SPI
Metalmeccanici FIOM
Commercio e Terziario FILCAMS
Funzione Pubblica FP
Agricoli e Alimentaristi FLAI
Chimici e Tessili FILCTEM
Edili e Affini FILLEA
Conoscenza FLC
Trasporti FILT
Lavoratori atipici NIDIL
Comunicazione SLC
Credito e Assicurazioni FISAC
MISTE E DIRIGENTI COOP
AFFILIATI
Essi rappresentano il 24% del totale
dei lavoratori attivi iscritti alla Cgil.
Molti lavoratori restano nel sindacato anche dopo la conclusione della loro
esperienza lavorativa e costituiscono
il sindacato dei pensionati che conta
460.251 iscritti. Un’organizzazione che
aggrega i protagonisti del percorso
che ha portato alla conquista di diritti essenziali nel lavoro ed alla stessa
democrazia nel Paese, creando così le
condizioni per il suo sviluppo e per l’affermazione dei diritti di cittadinanza.
Lavoratori, lavoratrici, pensionate e
pensionati si iscrivono alla Cgil attraverso una delle categorie che la compongono, e così assicurano al sindacato le risorse umane ed economiche
per la sua attività.
460.251 +1,7%*
72.938 +0,2%*
64.929 +17,1%*
50.767 -0,2%*
38.989 +2,8%*
31.797 -6,8%*
29.524 -12,1%*
22.527 +7,8%*
17.696 +5,2%*
13.807 +33,1%*
9.543 -0,3%*
7.833 -1,8%*
1.262 -60,5%*
1.090 +2,5%*
*sul 2010
2010/2013 Il Bilancio sociale
Come funziona il sindacato
Il contributo economico degli iscritti é
essenziale, ma senza militanza e volontariato la Cgil non sarebbe in grado
di assicurare tutela e rappresentanza
in tutti i luoghi di lavoro ed in tutti i territori della regione.
Le donne e gli uomini che con il proprio impegno volontario assicurano
il funzionamento dell’organizzazione
sono circa 20.000: 8.941 nelle RSU
(Rappresentanze sindacali unitarie nei
luoghi di lavoro), 2.218 nelle RSA (Rappresentanze sindacali della Cgil nelle
aziende), 2.657 negli RLS (rappresentanti per la sicurezza), 4.631 nei Comitati Direttivi delle Leghe dei pensionati.
Mentre il personale nell’organico del
sindacato ammonta a 2.331 persone, distribuite nelle 502 sedi aperte in Regione.
Il sindacato è anche uno spazio di apprendimento e condivisione: per questo particolare attenzione è riservata
alla formazione dei rappresentanti
sindacali. Nel 2013 più di 2.800 persone hanno frequentato corsi sui temi
della contrattazione, dei diritti sociali
e di cittadinanza, della sicurezza, delle
politiche di sviluppo e confederali
Chiunque in Emilia-Romagna abbia
bisogno di tutela e di rappresentanza
sindacale può rivolgersi alle Camere
Confederali del Lavoro, presenti in
tutte le province del territorio.
I rappresentanti per Camera del Lavoro
I rappresentanti per Categoria
RSU
Piacenza
RSA
RLS
Comitati
Leghe SPI
Totale
286
85
91
112
574
Parma 894
258
310
555
2.017
Reggio E 1.465
248 390
749
2.852
Modena 1.569
385
493
796
3.243
Bologna 2.240
757
706
945
4.648
RSU
FIOM 3.027
FILCAMS
RLS
Comitati
Leghe SPI
24 1.133
518 1.005
FP 1.793
FLAI
RSA
429
Totale
4.184
219
1.742
324
2.546
674
128
212
1.014
FILCTEM 1.175
55
370
1.600
Imola
207
81
61
157
506
FILLEA
457
40
194
691
Ferrara
591
127
158
385
1.261
FLC
841
103
47
991
Ravenna
797
46
178
376
1.397
FILT
128
151
39
318
Forlì
334
77
73
188
672
SLC
328
57
97
482
Cesena
217
59
57
134
467
FISAC
0
226
22
Rimini
341
95
140
235
811
SPI
Totale 8.941 2.218 2.657
4.632 18.448
Totale 8.941 2.218 2.657
248
4.632
4.632
4.632 18.448
/5
Un sindacato è efficace quando gli iscritti, oltre ad
assicurare il proprio contributo economico, partecipano e
rendono viva l’organizzazione, quando si apre alle istanze e
all’intervento anche dei non iscritti, quando diventa anche
uno strumento per fare crescere le persone.
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CGIL EMILIA-ROMAGNA
11 storie di vita, di emozioni, di parole,
di lotte e di diritti, di futuro e di valore.
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2010/2013 Il Bilancio sociale
Come si finanzia la Cgil
Di questi, ben il 72% (63.820.859)
deriva dalla contribuzione degli
iscritti e delle iscritte.
Il 13% deriva dai contributi che il
patronato Inca riceve per garantire
la gratuità delle tutele che assicura
ai cittadini in sostituzione della pubblica amministrazione.
Il restante 15% delle risorse viene
dai contributi per servizi di tutela, ad
esempio a seguito di vertenze di lavoro individuali e collettive.
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“come si finanzia la Cgil”
La retribuzione dei dirigenti sindacali é definita da un regolamento
nazionale ed è riportata nel Bilancio
Sociale.
I compensi mensili (al lordo delle
ritenute previdenziali e fiscali) variano
a seconda dell’incarico tra i 1.299,43 €
per gli operatori sindacali alla prima
esperienza e con mansioni puramente
esecutive ed i 3.352,50 € del Segretario Generale regionale.
/7
Nel 2012 la Cgil dell’Emilia-Romagna ha potuto disporre
complessivamente di 83,5 milioni di euro.
CGIL EMILIA-ROMAGNA
L’azione della Cgil dell’Emilia-Romagna
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In questi anni di gravissima crisi economica, politica
e sociale la Cgil dell’Emilia-Romagna ha lottato per
salvaguardare il lavoro, il reddito, i diritti e le speranze
dei lavoratori e dei cittadini e per promuovere lo sviluppo
del Paese, anche elaborando molte proposte che guardano
al futuro.
Iniziative spesso solitarie a livello
nazionale poiché ogni convergenza
con le altre organizzazioni sindacali
si è rivelata impossibile. A livello
regionale è invece stato possibile
raggiungere accordi importanti con gli
altri sindacati e con le Istituzioni per
la tutela del lavoro, l’affermazione
di essenziali diritti di cittadinanza
e la ricerca di un nuovo modello di
sviluppo regionale.
I grandi obiettivi della competitività
e della sostenibilità del sistema
regionale, di un welfare davvero
universale e di una più alta coesione
sociale per il lavoro, l’estensione
della contrattazione collettiva e la
sua qualificazione, l’affermazione
della legalità, il diritto alla salute ed
alla sicurezza nei luoghi di lavoro, alla
democrazia ed alla partecipazione,
per la riforma e la riorganizzazione
delle Istituzioni, sono stati al centro
dell’azione della Cgil Emilia-Romagna
in questi anni.
Competitività
e sostenibilità del
sistema regionale
Il “Patto per la crescita intelligente, sostenibile, inclusiva” stipulato con la Regione nel novembre 2011, ha permesso
di giungere ad alcune leggi importanti
sui temi degli appalti, della legalità,
dell’attrattività degli investimenti e
dell’apprendistato. Ha inoltre permesso
di contrastare con più strumenti la crisi
economica, di stanziare risorse per la
stabilizzazione di lavoratori a tempo determinato e apprendisti.
L’intesa per la costruzione della rete
integrata dei trasporti pubblici locali,
ha salvaguardato servizi di fatto abbandonati dai Governi nazionali, con
la definizione del Piano Regionale Integrato dei Trasporti.
La valorizzazione della Consulta Agricola Regionale, anche ai fini della tutela delle condizioni di lavoro nelle diverse filiere produttive, dall’ortofrutta
alle carni.
Numerose sono state le nostre proposte
e le piattaforme rivendicative per i cicli integrati dell’ambiente, dell’acqua e dell’energia, per il rilancio dell’edilizia fondato
su “un nuovo modo di costruire”.
2010/2013 Il Bilancio sociale
Il confronto con la Regione ed i Comuni sui bilanci, ha consentito l’adesione
dell’80% dei Comuni in Emilia-Romagna al Patto Antievasione, accertando
oltre 46 milioni di evasione fiscale,
12,5 dei quali recuperati ed utilizzati
dai Comuni per assicurare il funzionamento di servizi essenziali.
Nuovo Piano sociale e sanitario regionale.
Rifiutando la logica dei tagli alle risorse e promuovendo una maggiore
omogeneità dei servizi nel territorio regionale, si è completata la riorganizzazione del sistema delle cure primarie,
con l’apertura di 62 nuove “Case della
salute”, e dell’assistenza ospedaliera,
promuovendo l’integrazione per “aree
vaste” (Emilia nord, Emilia centrale,
Romagna).
Grazie al confronto con la Regione il
Fondo per la non autosufficienza è
salito a 485 milioni, l’ISEE si è diffuso
come criterio equo ed omogeneo per
la compartecipazione dei cittadini al
costo dei servizi, nei servizi educativi
per l’infanzia si è mantenuto il rapporto numerico educatori/bambini e si è
rafforzato il sistema dei nidi.
Contrattazione
collettiva
Una puntuale ricognizione dei contratti di secondo livello stipulati nelle
imprese e negli enti della regione segnala come siano vigenti non meno di
3.969 accordi migliorativi dei diversi
contratti collettivi nazionali, senza
contare gli accordi “difensivi” imposti
dalla crisi per la tutela dell’occupazione.
Gli ammortizzatori sociali sono stati
arricchiti con risorse aggiuntive consentendo così di tutelare i lavoratori
nelle aziende in crisi, con accordi che
hanno interessato 15.000 lavoratori,
con 92 milioni di ore di Cassa integrazione, 28.000 lavoratori in mobilità, 892 fallimenti e 250 accordi per
ristrutturazioni aziendali. Vertenze
complesse hanno riguardato imprese
di tutti i settori produttivi e dei servizi,
con riconversioni produttive, ristrutturazioni, accese lotte per impedire lo
spostamento di impianti in altri Paesi.
La Cgil Emilia-Romagna ha proposto
di evolvere verso un nuovo modello
contrattuale, capace di generalizzare
tutele oggi indisponibili in troppe situazioni contrattuali.
Gli “accordi separati” peggiorativi
sono stati duramente contrastati,
con la stipula nella metalmeccanica di oltre 300 accordi aziendali di
salvaguardia del CCNL e di intese nel
commercio per la disapplicazione del
/9
Welfare
e coesione sociale
/10
CGIL EMILIA-ROMAGNA
contratto nazionale con l’elaborazione
di una nuova piattaforma rivendicativa
unitaria.
L’iniziativa contrattuale non ha dimenticato le piccole e piccolissime imprese, per il ripristino delle prestazioni
dell’Eber, l’Ente Bilaterale Artigiano
regionale, a sostegno della maternità,
l’erogazione di premi del valore medio
di 400 euro a dipendenti metalmeccanici, alimentaristi, legno chimici, tessili, grafici e cartotecnici, la formazione
continua per la sicurezza sul lavoro.
E non ha trascurato la dimensione europea, con un partenariato che vede la Cgil
Emilia-Romagna collaborare con i sindacati di altre quattro regioni d’Europa:
Spagna, Francia, Germania e Polonia.
Nella Pubblica Amministrazione il
blocco della contrattazione imposto
dai Governi non ha impedito un confronto diffuso negli enti sui progetti
di riorganizzazione, con le Multiutility
Hera e Iren, con il terzo settore in ambito socio-sanitario.
Così nella scuola e nell’Università, si
sono sottoscritti accordi integrativi e
non si è rinunciato a ricorrere anche
alle vie legali per ottenere diritti negati
quali gli scatti di anzianità.
Contrasto
all’illegalità
economica
Senza legalità non ci sono diritti. Il
sindacato è impegnato sia in ambito
aziendale che territoriale a contrastare le infiltrazioni mafiose nel tessuto
economico, con particolare attenzione
all’opera di ricostruzione delle zone
colpite dal sisma del 2012.
Momenti di approfondimento e di
iniziativa hanno coinvolto l’insieme
dell’organizzazione e vedono il protagonismo di categorie particolarmente
esposte: nella movimentazione merci,
nell’edilizia, nell’agricoltura, nel sistema bancario.
Il sindacato pensionati della Cgil collabora con le associazioni Libera ed
Arci nei “Campi per la legalità” per lo
sfruttamento dei terreni confiscati
alle mafie.
Sempre con Libera la Filt Cigl Emilia-Romagna ha dato vita alla campagna “Infiltrazioni legali” con l’obiettivo
di promuovere la legalità contro le
mafie e contro ogni tipo di illegalità
nel settore dei trasporti e nel mondo
del lavoro.
Politiche del lavoro,
della formazione
e dell’istruzione
In controtendenza rispetto al quadro
nazionale, la Regione Emilia-Romagna ha accettato di discutere le politiche per la qualificazione del lavoro
giovanile e dell’apprendistato, per la
stabilizzazione degli organici, per una
formazione più coerente con le esigenze dei settori produttivi, per la salvaguardia dei posti di lavoro nelle aziende colpite dalla crisi. Si è giunti alla
sottoscrizione di diversi accordi che
hanno permesso di destinare risorse
importanti all’assunzione di giovani a
tempo indeterminato (20 milioni) ed
alla promozione dell’apprendistato
(20 milioni), per la staffetta generazionale (3 milioni), per una legge regionale sui tirocini, per il miglior utilizzo
del Fondo Sociale Europeo.
Salute e sicurezza
nei luoghi di lavoro
La Cgil Emilia-Romagna ha realizzato
diverse iniziative per la tutela della
salute e la sicurezza dei lavoratori e
delle lavoratrici. Continua a provvedere alla formazione per la sicurezza nel lavoro, collaborando con gli
RLS (Rappresentanti Lavoratori per
la Sicurezza) nella segnalazione agli
organi ispettivi, nella contrattazione
di secondo livello sollecita adeguati
livelli di prevenzione ed il miglioramento delle condizioni di lavoro.
Partecipa al “processo Eternit”
nell’ambito del Coordinamento degli
esposti all’amianto e promuove l’Associazione familiari e vittime dell’amianto Emilia-Romagna (AFeVA).
Diritti civili
e di cittadinanza
I diritti civili e di cittadinanza sono al
centro dell’impegno del sindacato.
Perseguiti con una intensa attività di
tutela individuale e con una costante
pressione affinché sia assicurata una
risposta a chi, per effetto della crisi o
di leggi inique, vede negati diritti fondamentali.
È il caso dei lavoratori migranti, per i
quali la Cgil ha avanzato due proposte di legge di iniziativa popolare per
il riconoscimento della cittadinanza ai
figli di genitori stranieri nati in Italia e
per il diritto di voto amministrativo.
/11
2010/2013 Il Bilancio sociale
CGIL EMILIA-ROMAGNA
La tutela individuale
La tutela individuale offerta da Inca, Caaf,
Uffici Vertenze e Legali assicura la piena applicazione
dei diritti riconosciuti dalla legislazione italiana,
producendo ogni anno un numero di pratiche e
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un’affluenza stimata
di circa 1 milione di persone
e offrendo all’organizzazione una aggiornata lettura delle
esigenze da rappresentare con l’iniziativa sindacale.
In questi anni di crisi che hanno visto crescere
diseguaglianze e disagio sociale, le sedi della Cgil sono
rimaste aperte per tutti per offrire ad ognuno sostegno
e tutela.
Inca Cgil
Caaf Emilia-Romagna
L’Inca assicura consulenza e patrocinio per
un’ampia gamma di diritti
previdenziali, assistenziali, per la disoccupazione e
per i fondamentali diritti
di cittadinanza.
Ha raggiunto nel 2013 i
361.940 utenti, iscritti e
non iscritti alla Cgil, con
un aumento del 35,5%
rispetto al 2009.
Il Caaf Emilia-Romagna
assolve al compito di
assistere i cittadini negli
adempimenti di natura
fiscale in sostituzione
dello Stato, che ha rinunciato a svolgere tale
funzione.
Nel 2013 ha assistito
839.763 persone, con
1.223.483 pratiche
fiscali.
Uffici vertenze
e legali
Gli Uffici Vertenze e
Legali hanno seguito nel
2012 36.700 pratiche ed
assistito 13.582 lavoratori coinvolti in vertenze di licenziamento,
fallimenti o procedure
concorsuali.
2010/2013 Il Bilancio sociale
Solidarietà/terremoto 2012
La mobilitazione unitaria delle Organizzazioni Sindacali è stata immediata,
chiedendo allo Stato e alla Regione
misure rapide ed incisive per affrontare l’emergenza e la ricostruzione,
cercando intese con le Associazioni
datoriali per evitare perdite di posti
di lavoro, partecipando al monitoraggio contro le infiltrazioni malavitose
nell’opera di ricostruzione, assicurando ai lavoratori il supporto degli ammortizzatori sociali.
La Cgil è stata tra i promotori, in tutto il Paese, di una campagna di solidarietà in favore della popolazione che
ha permesso la raccolta di circa 10,2
milioni di euro, che sono destinati alla
realizzazione di opere nelle zone colpite dal sisma.
/13
Nel maggio 2012 il terremoto ha colpito 59 comuni della
nostra regione coinvolgendo 900.000 cittadini, causando
28 morti e 300 feriti, danneggiando 63.000 abitazioni,
oltre a scuole, ospedali e stabilimenti produttivi.
Per ogni dettaglio e
approfondimento il bilancio
sociale è disponibile e consultabile
interamente sul sito
www.er.cgil.it
Scuola di musica e auditorium Pieve di Cento (BO)
/14
/14
FILCTEM
/15
FILCAMS
FEDERAZIONE
ITALIANA
LAVORATORI
CHIMICA
TESSILE
ENERGIA
MANIFATTURE
FUNZIONE
PUBBLICA
/15
CGIL
FILT CGIL
REGGIO EMILIA
www.spireggio.it
/16
/16
/17
/17
Reggio Emilia via Roma,53 Tel.0522.4571
Categorie
/18
FIOM
Federazione Impiegati
Operai Metallurgici
Tel. 0522 457347
[email protected]
FILCTEM
Federazione Italiana Lavoratori Chimica Tessile Energia
Manifatture
Tel. 0522 457323
[email protected]
/18
FILLEA
Federazione Italiana Lavoratori Legno Edili e Affini
Tel. 0522 457314
[email protected]
FLAI
Federazione Lavoratori
Agro-Industria
Tel. 0522 457311
[email protected]
FILCAMS
Federazione Italiana Lavoratori
Commercio Albergo Mensa e
Servizi
Tel. 0522 457309
[email protected]
FISAC
Federazione Italiana
Sindacato Assicurazioni e
Credito
Tel. 0522 457251
[email protected]
FILT
Federazione Italiana
Lavoratori Trasporti
0522 457309
[email protected]
SLC
Sindacato Lavoratori
della Comunicazione
Tel. 0522 457323
[email protected]
FLC
Federazione Lavoratori
della Conoscenza
Tel. 0522 457263
[email protected]
FP
Funzione Pubblica
Tel. 0522 457257
[email protected]
NIDIL
Nuove Identità di Lavoro
Tel. 0522 457305
[email protected]
SPI
Sindacato Pensionati Italiani
[email protected]
Tel. 0522 457211
INCA
Lunedì
8.30-13.00
13.30-15.00 Su App
Martedì 8.30-13.00
13.30-16.30 Su App
Mercoledì 8.30 - 13.00
Giovedì 8.30-12.30
14.30- 18.30
Venerdì 8.30-13.00
13.30-15.00 Su App
Sabato 8.00-12.00
SETTORE dANNI dA LAvORO
(Infortuni e malattie professionali)
Lunedì 8.30-13.00
Martedì 8.30-13.00
Mercoledì solo su app.
Giovedì 8.30-12.30
14.30- 18.30
Venerdì 8.30-13.00
Sabato 8.00-12.00
dA LuNEdì A vENERdì
8.30 - 13.00 / 14.30 - 19.00
SAbATO 8.30 - 12.00
SETTORE PubbLICO IMPIEgO
(Dipendenti pubblici)
Lunedì, giovedì e sabato
solo su appuntamento
Martedì 8.30-13.00
Venerdì 8.30-13.00
uFFICIO dISOCCuPAzIONI/
ASSEgNI FAMILIARI/
MATERNITà E CONgEdI
Lunedì 8.30-12.30
Martedì 8.30-12.30
13.30-16.00 Su App
Giovedì 8.30-12.30
14.30- 18.30
Venerdì 8.30-12.30
Sabato 8.30-12.00
Domande di maternità e
congedi solo su
appuntamento
TEL: 0522-457248
[email protected]
UffICIo ImmIgRAtI
Lunedì 8,00-12,30
Martedì 8,00-12,30
14,00-17,00
Mercoledì 8,00-12,30
Giovedì 8,00-12,30
14,00-17,00
Venerdì 8,00-12,30
Sabato 8,00 - 12,00
tEoREmA
UffICI fIsCAlI
Lunedì 8,30 - 13,00
Martedì solo su app.
Mercoledìsolo su app.
Giovedì 8,30-12,30
14,30 - 18,00
Venerdì solo su app.
Sabato solo su app.
CALL CENTER:
0522 457290
UffICIo RIsARCImENto
dANNI
Tel. 0522 457355
[email protected]
/19
/19
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/20
/21
/21
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/23
Tesseramento
Iscritti 2013
Filctem
5.450
Fillea
4.001
/24
Fiom
16.169
Filcams
5.156
Filt
1.748
Fp
6.178
Flc
2.153
/24
Fisac
490
Flai
3.036
slc
1.090
Nidil
3.454
totale attivi
48.925
spi
64.724
totale
113.649
spi deleghe Reversibilita’
5.089
totale spi
69.813
totale
118.738
Persone che lavorano per la
Camera del Lavoro di Reggio
Emilia nel 2013
Persone che si sono rivolte
all’InCa nel 2013
totale
197.519
cGil
teoRema
totale
245
55
300
Pratiche svolte da Teorema
nel 2013
totale
177.216
/29
/29
/30
camera del lavoro territoriale
reggio emilia
iscritti cgil
reggio emilia
/32
113.649
donne e uomini
lavoro,
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visita il sito web
della camera del lavoro territoriale
di reggio emilia
www.cdltre.it
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