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Fontana delle Api

La Fontana delle Api è un originale fontanile a forma di conchiglia ideato da Gian Lorenzo Bernini nel 1644, su commissione del papa Urbano VIII Barberini. L’opera, realizzata interamente in travertino, è caratterizzata dalla presenza di tre api, animale araldico della famiglia del pontefice, dalle quali l’acqua sgorga e ricade nel catino costituito dalla valva inferiore della conchiglia. Collocata oggi su piazza Barberini all’angolo con via Vittorio Veneto, la Fontana delle Api era in origine posta dall’altro lato della piazza, ad angolo con via Sistina, addossata allo spigolo del palazzo Soderini. Da qui fu smontata nel 1867 per ragioni di viabilità e depositata nei magazzini comunali. Venne ricostruita nella posizione attuale tra il 1915 e il 1916, integrando con fedeltà e con lo stesso materiale dell’originale le numerose parti mancanti.

Fontana di Viale Tiziano

La fontana, collocata lungo l’asse mediano dei giardini posti tra via Flaminia e viale Tiziano, venne realizzata negli anni ’30 del Novecento, durante l’urbanizzazione a carattere residenziale del quartiere Flaminio. Il disegno si deve all’architetto Raffaele de Vico (1881-1969), al tempo consulente artistico del Servizio Giardini del Comune di Roma, protagonista delle sistemazioni del verde nella capitale a partire dal secondo decennio del secolo scorso e fino al secondo dopoguerra. La fontana è una copia fedele di una delle due “fontane oscure” di Villa Borghese, ovvero la coppia di fontane collocate nel giardino antistante alla palazzina principale della villa, attuale sede del Museo, realizzate nel secondo decennio del Seicento dal cardinale Scipione su disegno di Giovanni Vasanzio. Rispetto al marmo, al travertino e al peperino del modello seicentesco, la fontana dei giardini di viale Tiziano è costruita interamente in conglomerato cementizio armato con ferro, ivi incluso il giro di sedili che la circonda, anch’esso fedelmente ripreso dal modello di Villa Borghese.