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'Frontespizio', giovedì 9 Rosita Copioli converserà su "Le
acque della mente" a Rimini
Mercoledì 8 Marzo 2017
Prosegue la piccola rassegna di libri nuovi: alle 17.30 al Museo della Città l'autrice
riccionese presenta il suo libro di poesie dialogando con Ennio Grassi, Piero Meldini e
Massimo Pulini
Il Museo della Città di Rimini
Prosegue al Museo della Città "Luigi Tonini" di Rimini 'Frontespizio', piccola rassegna di libri nuovi. Giovedì 9 marzo, alle
ore 17.30, Rosita Copioli presenterà "Le acque della mente" (Mondadori): a conversare con l'autrice riccionese Ennio
Grassi, saggista, Piero Meldini, scrittore, e Massimo Pulini, assessore alle Arti del Comune di Rimini.
Rosita Copioli è nata a Riccione. Ha pubblicato libri di prosa e saggi (tra cui I giardini dei popoli sotto le onde, Guanda 1991; Il
fuoco dell’Eden, Tema celeste 1992; La previsione dei sogni, Medusa 2002; Il nostro sistema solare, Medusa 2013), drammi,
testi storici e le seguenti raccolte di poesia: Splendida lumina solis, Forum 1979; Furore delle rose, Guanda 1989; Elena,
Guanda 1996; Odyssée au miroir de Saint-Nazaire, Maison des écrivains 1996; Il postino fedele, Mondadori 2008; Animali e
stelle, La stampa 2010; Le acque della mente, Mondadori 2016. Ha diretto la rivista «L’altro versante» (1979-1989). Ha curato
e tradotto Yeats (Il crepuscolo celtico, Theoria 1987, SE 2001; Anima Mundi. Saggi sul mito e sulla letteratura, Guanda 1988,
1998; La rosa segreta. Tutti i racconti, Guanda 1995; L’artificio dell’eternità. Saggi sull’arte, Medusa 2015), Saffo (Più oro
dell’oro, Medusa 2006), e curato opere di Leopardi (Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica, Rizzoli 1998),
Goethe (Gli anni di viaggio di Wilhelm Meister, Medusa 2005), Flaubert (La prima Madame Bovary, Medusa 2007). Di
prossima pubblicazione un libro su Boiardo e un altro su Fellini.
"Come la prima pagina interna, che di un libro fornisce gli elementi essenziali e sostanziali, questa rassegna vuole
accompagnare i lettori davanti alla porta di ingresso di nuovi testi - spiega l'assessore Massimo Pulini - L'etimo della parola
Frontespizio (dal tardo latino frontispicium, composta di frons, frontis ‘fronte’ e del tema di specere ‘guardare’), evoca l'atto di
guardare un volto, che restituisce la conoscenza delle principali espressioni e dei caratteri peculiari di una persona. Anche
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queste presentazioni ci faranno incontrare il volto di un libro e insieme quello del suo autore. Presentare equivale anche a
declinare al presente, al qui e ora, gli infiniti argomenti legati all'arte della scrittura. La presenza in sala dell'autore è dunque
un'occasione per collocare il pubblico in una inedita postazione, aggiuntiva rispetto alla lettura del libro. Conoscere le
premesse dalle quali quel testo nasce, gli intenti dai cui lo scrittore è partito per costruirne l'impalcatura, offre un importante
arricchimento di senso. Quando si diffuse il termine italiano "Frontespizio", agli inizi del XVII secolo, le pagine di apertura di un
libro contenevano, oltre ai nomi e ai titoli, anche un'architettura di immagini: colonne e timpani, figure allegoriche e oggetti
simbolici erano disegnati e incisi a decorazione e viatico di quelle porte d'ingresso al testo".
Cultura, Società
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