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Se ci sarà pace a Gerusalemme, ci sarà pace in tutto il mondo
Con questa ferma invocazione termina l’incontro con alcune
famiglie cristiane che vivono nei pressi della Porta di Damasco,
nell’antico quartiere arabo di Gerusalemme. Attorno ad una tavola, condividendo un pasto semplice ma offerto con cuore, le
famiglie si aprono poco a poco e raccontano di quanto sia difficile – nella terra che ha visto nascere il cristianesimo – vivere
la propria fede. Non solo: pare un paradosso, eppure il secolo
appena trascorso – che ha visto un fortissimo incremento dei
pellegrini cristiani in Terra Santa – coincide con una delle fasi
più critiche della presenza dei cristiani in quella regione, dove,
a partire dalla seconda metà del secolo, il numero degli abitanti cristiani ha conosciuto un precipitoso decremento, fino a
fare temere che, nel giro di qualche decennio, non vi sarà più
una comunità cristiana. I cristiani in Terra Santa (terra con due
popoli – israeliani e palestinesi – e tre religioni – ebraismo, cristianesimo e islam) sono quasi tutti arabi, minoranza nella minoranza. In Israele sono 160.000 (i cattolici meno di ventimila)
su una popolazione complessiva di sette milioni di abitanti. A
Gerusalemme – sede della più antica comunità cristiana – sono
appena dodicimila divisi in tante confessioni diverse (latini, melchiti, maroniti, greci ortodossi, armeni, etiopi, copti). Erano molti
di più all’inizio del Novecento e nel 1948, anno della Fondazione
dello stato d’Israele. Chi può emigra presso famiglie amiche nei
paesi d’Occidente. Il rischio che si sta correndo, sostengono i
francescani che sono presenti dal 1333, è che la Terra Santa
diventi molto presto un “museo”: pietre e luoghi senza più le
“pietre vive”, le comunità cristiane. “La presenza della Chiesa,
della comunità cristiana in Terra Santa – sostiene mons. Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico di Gerusalemme
– è un segno di contraddizione per gli uomini e le donne di tutti
i tempi”.
I prossimi decenni vedranno spegnersi una presenza cristiana
antica di due millenni, seppure passata attraverso scenari tanto
differenti?
Per questo abbiamo deciso di proporre iniziative ed incontri. Per
conoscere in modo meno superficiale la realtà mediorientale,
districarci dentro una situazione complessa, sostenere progetti
di solidarietà e condivisione con quanti fanno più fatica.
Cosa sosteniamo
Daughters of Charity Gaza: sostegno agli abitanti della Striscia di Gaza
Dove si realizza
Daughters of Charity Gaza è un progetto sostenuto dalla fraternità della “Famiglie della Visitazione” che, insieme ad altri,
si occupa principalmente di aiutare e sostenere coloro che
vivono nella striscia di Gaza. La striscia di Gaza è una piccola zona lungo la costa del Mediterraneo tra l’Egitto ed Israele,
lunga 40 km e larga 10 km, in cui vivono quasi 2 milioni di palestinesi (è infatti uno fra i territori che possiede tra le maggiori percentuali di densità di popolazione al mondo). I confini
di questo territorio sono stati stabiliti dopo la creazione dello
stato d’Israele nel 1948: inizialmente fu occupato dall’Egitto
fino al 1967, poi passò sotto il controllo israeliano fino al 2005.
La situazione, ricordata solitamente come una delle questioni
aperte del conflitto israelo – palestinese, è tutt’oggi di forte tensione militare. La maggior parte della popolazione, composta
da rifugiati fuggiti o espulsi dalle loro terre nel 1948, vive ancora
oggi, in gran parte, in otto campi profughi gestiti dall’ONU in
condizione di pericolo e povertà.
Descrizione del progetto
Il progetto cerca di sostenere le famiglie e le persone che necessitano di aiuto e di beni di prima necessità in situazione di
continua emergenza:
-durante l’anno scolastico viene fornito un pasto/merenda
per circa 500 bambini di 4 scuole materne di alcune zone
della Striscia. Queste scuole nascono dall’iniziativa di gruppi
di mamme auto-organizzate, che sono fuori dal circuito delle
scuole finanziate dall’ONU o da Hamas;
-si distribuiscono medicine, contributi alle spese ospedaliere,
contributi per spese di trasporto nel caso di ricoveri in ospedali egiziani, in Palestina o talvolta in Israele (ogni mese, a
seconda dei mezzi disponibili, vengono soccorse tra le 40 e
50 persone);
-vengono forniti pannoloni a famiglie con anziani o disabili
gravi, viste le condizioni davvero misere dei servizi igienici di
molte case;
-viene finanziato l’acquisto di ausili come scarpe ortopediche,
carrozzelle e occhiali;
-si ristrutturano abitazioni, soprattutto quelle che accolgono
disabili o bimbi piccoli. In particolare si tratta sovente di sostituire lamiere o l’eternit dei tetti, quando, a causa della ruggine o rotture varie dai tetti, entra l’acqua della pioggia; contemporaneamente avviene la sostituzione dei cavi elettrici
con interruttori e prese di corrente per la maggiore sicurezza
dell’ambiente; vengono risanati i bagni e le cucine;
-si offre aiuto e sostegno, soprattutto dopo eventi bellici, per
la ripresa della vita ordinaria e vengono forniti beni di prima
necessità (tegami, stoviglie, fornelli e bombole del gas, materassi, coperte, lenzuola, altra biancheria);
-quasi tutti i mesi si fa fronte a richieste di cibo per famiglie
prive di ogni sostentamento.
Come puoi aiutarci
DATI BANCARI PROGETTO TERRA SANTA
INTESTATO:
ACLI BERGAMO PROGETTO TERRASANTA causale SOSTEGNO GAZA
CREDITO BERGAMASCO
GRUPPO BANCO POPOLARE
SEDE DI BERGAMO
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SARANNO CON NOI
Don Raed Abusahliah
palestinese, nato vicino a Jenin, è stato cancelliere del Patriarcato latino di Gerusalemme e per dieci anni parroco di Taybeh,
l’unico villaggio interamente cristiano nel cuore della Palestina.
Nel 2012 viene nominato parroco della Parrocchia della Santa
Famiglia a Ramallah. Il 23 gennaio 2013 don Raed Abusahliah
è stato eletto segretario generale della Caritas di Gerusalemme, un’organizzazione di aiuti umanitari e di sviluppo che rappresenta i servizi socio-pastorali della Chiesa Cattolica in Terra
Santa e gestisce tre centri sanitari: due in Cisgiordania e un
terzo a Gaza.
Suor Alicia Vacas Moro
suora comboniana per anni impegnata nella missione del
proprio ordine a Betania (Gerusalemme). Nel 2015 Suor Alicia
riceve da Sergio Paronetto, vice-presidente di Pax Christi Italia, il premio “Ponti e non muri 2015” a nome di tutte le suore
comboniane della sua missione. L’ordine, di cui fa parte Suor
Alicia, si occupa, nella realtà in cui è inserito, di tutelare il diritto
dei bambini palestinesi all’istruzione, di sostenere la lotta dei
beduini a non essere espulsi dalle loro terre, di denunciare e di
combattere la tratta dei migranti in Israele, cercando d’intrecciare dialoghi di pace. Suor Alicia vive attualmente a Verona
nella sede delle Suore Comboniane.
Giovedì 2 marzo
ore 20.30
Una terra, due popoli, tre religioni
Incontro con Daniele Rocchetti
Circolo
Roncallo
Gaggio
presidente delle Acli
Circolo ACLI di Roncallo Gaggio,
Via San Carlo 52 - PONTIDA
Sabato 11 marzo
ore 20.30
La striscia di Gaza:
dalle origini ai giorni nostri
Incontro con Francesco Mazzucotelli
ricercatore
Oratorio di Gromo - via don Carminati 3 - GROMO
Giovedì 16 marzo
ore 18.30
Messa con don Raed Abusahliah
Chiesa S. Maria di Monte Santo (S. Giovanni)
Seminario Vescovile - BERGAMO
ore 20.45
Incontro e testimonianza di
don Raed Abusahliah
Aula Magna di Teologia, Seminario Vescovile,
via Arena 11 - BERGAMO
Venerdì 17 marzo
ore 15.00
Incontro con i giovani del servizio
civile-Pace, Mondialità &
Volontariato giovanile-Caritas
Via del Conventino 8 - BERGAMO
ore 18.00
Messa con don Raed Abusahliah
Parrocchia San Martino, piazza P. Giovanni XXIII
CENATE SOTTO
ore 21.00
Incontro e testimonianza di
don Raed Abusahliah
Aula Magna dell’Oratorio, P.zza Papa Giovanni 1
CENATE SOTTO
Sabato 18 marzo
ore 11.00
Incontro e testimonianza
riservato agli studenti con
don Raed Abusahliah
Liceo Mascheroni - BERGAMO
ore 15.30
Incontro e testimonianza di
don Raed Abusahliah
Oratorio di Pradalunga, Via Valle 25
PRADALUNGA
ore 18.00
Messa con don Raed Abusahliah
Circolo
Acli Parre
Parrocchia S. Cuore di Gesù,
Via alla Chiesa 12 - PARRE
ore 19.00
Cena con i giovani della comunità di Parre
Domenica 19 marzo
ore 9.30
Messa con don Raed Abusahliah
Parrocchia di San Giovanni Battista
Piazza Trieste 1 - MOZZO
ore 11.30
Messa con don Raed Abusahliah
nella giornata dedicata alle comunità
di accoglienza
Parrocchia di Torre Boldone,
Via Santa Margherita 3 - TORRE BOLDONE
ore 16.00
Incontro e testimonianza di
don Raed Abusahliah
Comunità di San Fermo,
via SS. Maurizio e Fermo - BERGAMO
ore 18.30
Messa con don Raed Abusahliah
Parrocchia di Scanzorosciate
Piazza Mons. Radici
SCANZOROSCIATE
ore 20.30
Preghiamo in comunione
con i cristiani di Terra Santa
Fontanella S. Egidio, Via Regina Teoperga 16
SOTTO IL MONTE
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Lunedì 20 marzo
ore 16.00
Incontro e testimonianza di
don Raed Abusahliah
Monastero delle Sorelle Clarisse
via Lunga 20 - BERGAMO
ore 18.00
Incontro e testimonianza di
don Raed Abusahliah
con i gruppi Scout del Progetto Terra Santa Agesci
al 12 di Via Torino - BERGAMO
ore 20.45
Incontro e testimonianza di
don Raed Abusahliah
Parrocchia Santa Lucia - Via Torino 10 - BERGAMO
Martedì 21 marzo
ore 20.30
Incontro e testimonianza di
suor Alicia Vacas
Cineteatro Agorà
via San Giovanni Battista 6 - MOZZO
Martedì 28 marzo
Circolo
Acli Mozzo
ore 20.30
Incontro e testimonianza di
suor Alicia Vacas
Auditorium parrocchiale Giovanni XXIII
Piazza Umberto I - NEMBRO
Giovedì 30 marzo
ore 20.45
La striscia di Gaza:
dalle origini ai giorni nostri
Word Caffè tematico con
Francesco Mazzucotelli, ricercatore
Circolo
Acli Bolgare
Oratorio di Bolgare
via don Giovanni Rovaris - BOLGARE
Martedì 4 aprile
ore 20.30
Una terra, due popoli, tre religioni
Incontro con Daniele Rocchetti
presidente delle Acli
Cineteatro Agorà
via San Giovanni Battista 6 - MOZZO
Circolo
Acli Mozzo
Giovedì 6 aprile
ore 21.00
Incontro e testimonianza di
suor Alicia Vacas
Comunità di San Fermo
Via SS Maurizio e Fermo - BERGAMO
Domenica 9 aprile
ore 17.00
Incontro e testimonianza di
suor Alicia Vacas
Parrocchia di S. Martino Oltre la Goggia
PIAZZA BREMBANA
Sabato 6 maggio
ore 11.00
La striscia di Gaza:
dalle origini ai giorni nostri
Word Caffè tematico con
Francesco Mazzucotelli, ricercatore
Oratorio Pradalunga - via Valle 25 - PRADALUNGA
La veglia a Fontanella di S. Egidio è promossa da:
Ufficio Pastorale sociale, Diocesi di Bergamo - Ufficio Pellegrinaggi, Diocesi di Bergamo - Ufficio per il Dialogo Interreligioso,
Diocesi di Bergamo - Comunità Kairos - Iabbok - Comunità parrocchiale S.Martino Cenate Sotto - Gruppo Longuelo-Terrasanta
- Comunità Cristiana di Longuelo - Parrocchie di Ambivere Mapello
Valtrighe - Aeper - Agesci - Acli - Molte fedi sotto lo stesso cielo
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