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Il welfare aziendale formato Day

6 MARZO 2017 | di

Silvia Pagliuca

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di Silvia Pagliuca È il lavoro che cambia, la nuova frontiera della retribuzione che unisce produttività e benessere attraverso un click. Il welfare aziendale si fa sempre più strada in Italia , perché il punto, oggi, è lavorare per guadagnare non solo in stipendio, ma anche in servizi: dall’assistenza agli anziani alle borse di studio passando per i rimborsi della retta degli asili nido e per le visite dentistiche.

Tra le realtà che da anni supportano le aziende nell’adozione di pratiche di welfare, si distingue Day Gruppo Up, azienda con sede a Bologna parte della multinazionale Up che opera nel mercato dei servizi alle imprese e alle persone offrendo buoni pasto, programmi di incentive e piani welfare. In Italia raggiunge quotidianamente oltre 500mila utilizzatori, vanta 16mila clienti e 110mila partner affiliati con 95 milioni di titoli emessi. Con un fatturato 2016 di 500 milioni di euro, nel nostro Paese conta 108 dipendenti, per il 71% donne, con età media di 41 anni.

In particolare, Day Gruppo Up ha creato un portale in cui i responsabili delle risorse umane delle aziende clienti possono scegliere pacchetti standardizzati e personalizzati: dai buoni regalo con negozi convenzionati o online all’abbonamento a palestre, servizi di cura alla persona e polizze

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La Nuvola del Lavoro è un blog rivolto ai giovani e ai temi dell'occupazione. E' uno spazio pubblico dove potersi raccontare. E' un contenitore di storie.

Un'istantanea di ritratti, un collage di esperienze e di vissuti. Gli occhi puntati sulla generazione perduta, come la definiscono i pessimisti. E le antenne dritte sulle occasioni di smentita. Non un lamento collettivo, ma una piazza dove manifestare idee e proposte. Si occuperà di professionisti, di partite Iva, di startupper, di contratti atipici. E avrà come riferimento il web 2.0, i social network, gli indigeni digitali, i geek, i lurker, la platea di Twitter e quella di Facebook, le community professionali LinkedIn e Viadeo. Facebook LinkedIn Twitter oppure scrivi

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assicurative o previdenziali.

Obiettivo dei prossimi tre anni di Day, infatti, è aumentare il peso di nuovi servizi, più strutturati e diversificati. Non solo buoni pasto, dunque, ma anche buoni regalo per gratificare il personale, fidelizzare i clienti e premiare la forza vendita e piani di welfare attenti al work-life balance dei dipendenti, disponibili anche per enti pubblici e onlus.

«Abbiamo riunito le realtà più affidabili e i marchi commerciali più noti per creare il più ampio network dedicato al welfare. Il nostro è un servizio di consulenza mirato che indirizza le aziende alla tipologia di piano più adatta a loro. Il consulente Day, infatti, costruisce insieme al responsabile del personale il piano di welfare aziendale più efficace per ottenere il miglior equilibrio tra il risparmio aziendale e il benessere di chi lavora. – spiega Mariacristina Bertolini, direttore generale Day Gruppo UP, specificando – Il nostro target è soprattutto quello delle piccole medie imprese: crediamo, infatti, che il welfare aziendale non sia più appannaggio esclusivo delle grandi aziende ma coinvolga sempre di più le PMI italiane, che rappresentano la componente produttiva più diffusa in Italia».

Dopotutto, le aziende godono di importanti vantaggi nell’offrire servizi di welfare. A marzo del 2016, il Governo ha introdotto sgravi fiscali sul welfare aziendale (tassa al 10% sui premi di produttività) e con la Legge di Bilancio 2017 ha previsto la detassazione totale dei benefit di welfare aziendale ovvero la possibilità di convertire l’importo del premio di produttività in misure di welfare aziendale totalmente detassate, come spese sanitarie o misure di previdenza complementari, comprese borse di studio erogate in favore dei figli dei dipendenti.

Proprio grazie a queste normative, ad esempio, è stato siglato l’accordo per il nuovo contratto dei metalmeccanici tra Federmeccanica e i sindacati che riguarda 1 milione e seicentomila lavoratori del settore e che vedrà, oltre a aumento medio mensile, un’innovazione legata al welfare aziendale. Dal prossimo giugno, infatti, sono previsti 100 euro in buoni spesa o altri servizi che diventeranno 150 nel 2018 e 200 nel 2019.

Si tratta di una novità importante per un contratto nazionale che rileva le esigenze dei lavoratori e le concretizza attraverso misure di welfare tangibili. Il nuovo contratto, infatti, offre una base triennale per costruire una piattaforma welfare sia per le imprese che firmano accordi di secondo livello aziendali e territoriali sia per quel 60% che finora non ha offerto questi servizi ai lavoratori.

«Il welfare sta cambiando e non solo per una questione di sgravi fiscali. Negli ultimi mesi, con le nuove norme sul welfare, abbiamo notato una notevole spinta propulsiva ed è cresciuto l’interesse da parte delle imprese stesse, creando prospettive di mercato ampie e grande fermento. Primo esempio su tutti il Contratto nazionale Federmeccanica che ha reso obbligatori i flexible benefit come parte integrante negli accordi con i dipendenti e ha gettato le basi per uno sviluppo strutturato di piani di welfare aziendali. Senza contare che, a giovare della recente reintroduzione della disciplina dei Premi di Risultato del TUIR, è stata la contrattazione di secondo livello, sulla quale poggiano buona parte degli interventi sin qui effettuati in ambito

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aziendale» – commenta Bertolini.

Quanto ai numeri, lo scorso anno i piani di welfare e i buoni sociali hanno raggiunto un valore da 3 milioni di euro , mentre i buoni regalo e i buoni spesa si sono attestati sui 15 milioni di euro. Tra le aziende che si sono rivolte a Day Gruppo UP, il Gruppo Camst con 12.000 dipendenti, IGD del Gruppo Coop (da marzo) e Techem, settore oil&gas, senza contare le partnership con le Unioni Confindustriali Territoriali e con Unirete, l’organismo di Confindustria preposto alla ricerca e selezione dei migliori partner per la fornitura di servizi come quelli welfare.

Il tutto, con un’attenzione speciale alla solidarietà. Day Gruppo Up, infatti, ha attivato diverse iniziative benefiche tra cui «Operazione ZeroVirgola» con cui i lavoratori donano i centesimi del proprio stipendio su base mensile , arrotondando per difetto all’euro per sostenere i progetti sociali delle associazioni Piccoli Grandi Cuori Onlus e AGEOP Associazione Genitori Ematologia Oncologica Pediatrica.

Ritorna, quindi, la lezione di Adriano Olivetti, l’imprenditore illuminato che già nel secolo scorso si dimostrò attento non solo alle performance professionali dei suoi dipendenti, ma anche al loro benessere, portando in azienda le prime iniziative di tipo mutualistico e anticipando di gran lunga ciò che oggi conosciamo come «welfare aziendale».

twitter@silviapagliuca

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