I nostri tratti distintivi? Competenza tecnica e

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Transcript I nostri tratti distintivi? Competenza tecnica e

Matteo
Storchi
La
reggiana
Corner
Industries,
con
1.318
dipendenti
e
304
milioni
di
euro
di
fatturato
(dati
previsti
per
il
bilancio
2016),
è
leader
intemazionale
nella
progettazione
e
produzione
di
sistemi
avanzati
di
ingegneria
e
soluzioni
di
meccatronica
per
la
trasmissione
di
potenza,
destinati
ai
principali
costruttori
mondiali
di
macchine
per
l'agricoltura
e
Tindustria.
La
presiede
il
numero
uno
di
Federmeccanica
Fabio
Storchi,
ma
amministratore
delegato
ne
è
il
nipote
Matteo,
in
azienda
dal
2001.
È
stato
lui
a
occuparsi
del
nuovo
piano
industriale.
Con
che
obiettivi,
dottor
Storchi?«Crescere
e
in
maniera
sfidante,
altrimenti
faremo
fatica
a
vedere
un
futuro
roseo.
Il
motivo
è
semplice:
in
un
mondo
sempre
più
globale
e
connesso
le
aziende
come
Corner
devono
avere
una
linea
strategica
chiara.
Una
volta
identificato
il
traguardo,
ci
siamo
focalizzati
sui
nostri
clienti
e
su
come
aumentare
per
loro
il
nostro
valore
dal
punto
di
vista
dell'innovazione
e
dei
servizi».
Secondo
Prometeia
la
fase
di
ripresa
deve
costituire
un'occasione
per
ripensare
la
competitività
del
sistema
industriale
emilianoromagnolo.
In
che
modo?
«Ogni
fase
storica
fornisce
occasioni
che
devono
essere
colte.
Noi
ci
siamo
guardati
dentro,
abbiamo
fatto
un
"esame
di
coscienza"
e
abbiamo
spinto
forte
sui
fattori
distintivi.
Ogni
settore
sulla
via
Emilia
ne
ha,
sono
un
unicum
che
ci
distingue
da
altre
regioni
e
a
quelli
occorre
dare
impulso.
Anche
se
in
generale
bisogna
riconoscere
che
qui
ci
sono
competenze
tecniche
distintive,
infrastrutture
che
ci
collocano
in
posizione
privilegiata
e
una
collaborazione
territoriale
in
grado
di
connettere
aziende
e
istituzioni.
Per
un
settore
importante
come
la
meccanica
e
la
meccatronica
l'unicità
è
data
da
componentistica
d
avanguardia,
un
offerta
a
cui
vanno
aggiunti
qualità,
servizio,
valore
aggiunto.
Se
esportassimo
tutto
questo
in
altre
parti
d'Italia
avremmo
risultati
positivi».
L'export
da
sempre
è
la
corsia
veloce
che
ha
permesso
alla
nostra
economia
di
viaggiare
a
velocità
sostenuta.
Ma
qualcuno
pensa
che
non
si
possa
vivere
di
solo
commercio
estero.«Se
avessimo
una
ripresa
della
domanda
interna
sarebbe
meglio,
così
non
dovremmo
costruire
fabbriche
in
giro
per
il
mondo.
Serve
un
giusto
mix
tra
export
e
import.
In
un
comparto
come
il
nostro
è
chiaro
che
l'export
la
fa
da
padrone,
ma
dobbiamo
agganciarlo
alle
caratteristiche
del
nostro
territorio».
Voi
avete
investito
tanto
in
innovazione
nel
vostro
piano.
È
questo
il
bottone
su
cui
bisogna
spingere
per
lasciarsi
definitivamente
la
crisi
alle
spalle?«Più
che
altro
serve
strategia.
L'innovazione
permette
di
essere
competitivi
nel
tempo,
perché
non
risolve
i
problemi
del
domani,
ma
quelli
dei
prossimi
due
anni.
E
l'innovazione
certo
è
Corriere Imprese
Tipo
media:
Tipo media:
Publication
Publication date:
Corriere Imprese
Em
PAESE :Italia
Emilia-Romagna
Emilia
-Romagna (ITA)
(ITA)
PAGINE :3
-- itit
AUTORE :A.Rin.
Settimanale
Tiratura:
SUPERFICIE :27
%
06.03.2017
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6 marzo 2017
Readership:
Matteo Storchi
nostritratti distintivi?
Competenzatecnica
e avorarea testa bassa»
a reggiana Comerriconoscere
che qui ci sono
Industries, con 1.318
competenze tecniche
dipendenti e 304 milioni distintive, infrastrutture che
di euro di fatturato (dati ci collocano in posizione
previsti per il bilancio 2016),
privilegiata e una
leader internazionale nella
collaborazione territoriale in
progettazione e produzione di grado di connettere aziende e
sistemi avanzati di ingegneria istituzioni. Per un settore
soluzioni di meccatronica
importante come la
per la trasmissione di
meccanica e la meccatronica
potenza, destinati ai
l'unicità è data da
principali costruttori mondiali componentistica
macchine per l'agricoltura
d'avanguardia, un'offerta a cui
l'industria. La presiede il
vanno aggiunti qualità,
numero uno di
servizio, valore aggiunto. Se
Federmeccanica Fabio Storchi, esportassimo tutto questo in
ma amministratore delegato
altre parti d'Italia avremmo
è il nipote Matteo, in
risultati positivi».
azienda dal 2001. E stato lui a L'export da sempre è la
occuparsi del nuovo piano
corsia veloce che ha
industriale,
permesso alla nostra
Con che obiettivi, dottor
economia di viaggiare a
Storchi?
velocità sostenuta. Ma
«Crescere e in maniera
qualcuno pensa che non si
sfidante, altrimenti faremo
possa vivere di solo
fatica a vedere un futuro
commercio estero.
«Se avessimo una ripresa
roseo. Il motivo è semplice:
della domanda interna
un mondo sempre più
globale e connesso le aziende sarebbe meglio, così non
dovremmo costruire fabbriche
come Comer devono avere
iii giro per il inondo. Serve
una linea strategica chiara.
un giusto niix tra export e
Una volta identificato il
traguardo, ci siamo focalizzati import. In un comparto come
il nostro è chiaro che l'export
sui nostri clienti e su come
la fa da padrone, ma
aumentare per loro il nostro
dobbiamo agganciano alle
valore dal punto di vista
caratteristiche del nostro
dell'innovazione e dei
territorio».
servizi».
Voi avete investito tanto in
Secondo Prometeia la fase
innovazione nel vostro
ripresa deve costituire
L
un'occasione per ripensare
competitività del sistema
industriale emilianoromagnolo. In che modo?
'Ogtu fase storica fornisce
occasioni che devono essere
colte. Noi ci siamo guardati
dentro, abbiamo fatto un
di
e
abbiamo spinto forte sui
fattori distintivi. Ogni settore
sulla via Emilia ne ha, sono
unicurn che ci distingue
altre regioni e a quelli
occorre dare impulso. Anche
in generale bisogna
«Sì, 11mindset, come si dice,
l'approccio ai problemi
emiliano -romagnolo è un
fattore determinante. La
capacità di non abbatterai
quando il risultato non arriva,
anzi di mettersi a lavorare a
testa ancora più bassa è una
cosa che ci contraddistingue
rispetto ad altre parti del
mondo e ce l'abbiamo solo
qui in Emilia Romagna>'.
A. Rin.
Conta anchel'approccio ai
problemi, la capacita tutta
emiliana di flOfl abbattersi
piano. È questo il bottone
su cui bisogna spingere per
lasciarsi definitivamente
la
crisi alle spalle?
«Più che altro serve strategia.
L'innovazione permette di
essere competitivi nel tempo,
perché non risolve i problemi
del domani, ma quelli dei
prossimi due anni. E
l'innovazione certo è un
bottone che va tenuto
premuto».
Conta anche una certa
attitudine emiliana al
lavorare sodo?
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