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7/3/2017
Costalli (Mcl): Europa a più velocità ci sta stretta, più coraggio ­ Askanews
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Costalli (Mcl): Europa a più velocità ci sta stretta, più coraggio
Martedì 7 marzo 2017 - 12:48
Costalli (Mcl): Europa a più velocità ci sta stretta, più coraggio
I cattolici non possono tirarsi indietro
Roma, 7 mar. (askanews) – “Non ci esalta l’Europa a più velocità disegnata nel vertice europeo di Versailles, ma un passaggio stretto è
pur sempre un modo per andare avanti”. Carlo Costalli, presidente del Movimento cristiano lavoratori, guarda con realismo ai risultati del
summit che ha riunito nella città francese i capi di Stato e di Governo di Francia, Germania, Spagna e Italia e impegna il movimento
ecclesiale in una discussione sulle “prospettive dell’Europa che vogliamo”. Sarà questo infatti il tema del Consiglio Nazionale del Mcl che
si terrà il 24 e il 25 marzo a Roma, esattamente nel giorno (25 marzo 1957) in cui furono firmati i trattati istitutivi della Comunità
economica europea.
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Costalli (Mcl): Europa a più velocità ci sta stretta, più coraggio ­ Askanews
“Se consideriamo le nuove forme di cooperazione di��erenziata un modo per confermare la solidarietà a 27, ma anche la capacità di
avanzare, seppure a ritmi diversi, per raggiungere, come ha detto la Merkel, un’Europa più forte e coerente – spiega Costalli – i cattolici,
che hanno avuto un ruolo centrale nella costruzione della Cee, non possono tirarsi indietro, perché si conferma il disegno originario. Se
invece è una mancanza di coraggio, allora dobbiamo dire chiaramente che ci sono già in Europa troppe ‘diversità’, troppe velocità: dalla
moneta per alcuni a Schengen per altri, alla difesa con visioni diverse, dall’Unione bancaria all’immigrazione, dal mercato unico al fisco,
al welfare su cui ognuno fa quel che vuole”.
Ecco cosa dirà al Consiglio Nazionale: “Ormai siamo ad un bivio: crescono sfiducia e paure; si moltiplicano razzismi, nazionalismi
reazionari, muri, frontiere e fili spinati. Un Movimento come il nostro non può non avere l’ambizione di sfidare i populismi ripartendo da
una solida convinzione popolare: persona al centro e mercati sempre e comunque regolabili, perché il capitalismo è sempre riformabile.
Sul fisco, sul welfare, sull’economia digitale Junker è andato al rallentatore condizionato dai veti incrociati di tanti Paesi. Draghi, qualche
settimana fa, in un accorato appello ha ricordato ‘l’irreversibilità dell’euro’, un appello condivisibile ma che va difeso”. (Segue)
Ue/Costalli (Mcl): Europa a più velocità ci sta stretta... -2E' la politica che deve scegliere
Roma, 7 mar. (askanews) - Costalli batte da tempo sul tasto del coraggio politico, perché "è la politica che deve scegliere: o stare
con l'Europa e impegnarsi per creare una vera Unione all'altezza delle sfide che abbiamo di fronte o finire con Salvini, Grillo, Le
Pen, Farage o altri emergenti. Senza scelte politiche forti verso gli Stati Uniti d'Europa anche quell'appello rischia di essere
spazzato via dai tanti sovranisti. L'Europa va ricostruita partendo da ideali e prospettive e, poi, a seguire: moneta, fisco, mercato,
welfare e difesa comune".
Queste parole non sono una reazione ai fatti di Versailles: nel 2014, in occasione dell'ultimo congresso nazionale del
movimento, fu approvata una mozione che riconferma la centralità della scelta europea. Oggi con la crisi economica diffusa nel
Continente e alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, siamo chiamati ad un rinnovato slancio che possa
far corrispondere le nuove esigenze con una proposta inclusiva che sappia nuovamente rispondere alle domande dei cittadini".
Anche allora il Mcl ha sottolineato "l'irreversibilità e la centralità del processo di unificazione europea e la necessità di superare
quanto prima la sola dimensione economica per puntare alla nascita di un'Europa politica. L'Europa deve recuperare lo spirito
ideale che ne ha motivato la nascita".
Quindi, l'Europa che vuole il Mcl non può appiattirsi su logiche elitarie e tecnocratiche, "ma deve darsi salde ed autentiche
radici democratiche: deve compiere una scelta in avanti verso una democrazia politica europea» spiega Costalli, il quale invita i
cattolici a farsi propugnatori di un rinvigorito europopolarismo che si contrapponga a populismi ed élite antipopolari cui non
può essere consegnato il governo dell'Italia e dell'Europa".
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