il Quotidiano - Quotidiano Del Molise

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Transcript il Quotidiano - Quotidiano Del Molise

* IL QUOTIDIANO DEL MOLISE + IL MESSAGGERO euro 1,20
REGIONE MOLISE - NON ACQUISTABILI SEPARATAMENTE
il Quotidiano
del Molise
GIOVEDÌ 9 MARZO 2017 - ANNO XX - N. 63 - EURO 1,20*
INTERNET: www.quotidianomolise.com
DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE VIA S. GIOVANNI IN GOLFO
86100 CAMPOBASSO - TEL. 0874.484623 - FAX 0874.484625
Fondato da GIULIO ROCCO
L’annuncio di Frattura e Nagni Politica
L’allarme
Replica all’articolo de Il Quotidiano
Patto per
il Molise,
via libera ai
primi interventi
Protezione
Civile, ok
della Camera
alla legge
Presìdi
di sicurezza
verso
la chiusura
Zappacosta,
Fs: scelto
per il suo
curriculum
Si parte con viabilità e sicurezza del territorio.
Il consigliere Niro: “Anche
il Molise ha contribuito”.
Ma arrivano criminali per
scontare le pene.
Ferrovie dello Stato interviene sulla vicenda.
SERVIZIO A PAGINA 3
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SERVIZIO A PAGINA 2
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Vittima un parroco che ha operato nell’isernino e proprio in provincia avrebbe allacciato la relazione amorosa
Donna va a letto con
il prete e poi lo ricatta
Campobasso
Campobasso
Tangenziale
est, tra pochi
giorni partono
i lavori
Palestra di via
Milano,
Battista replica
a De Matteis
Una relazione nascosta
diventata oggetto di ricatto,
un vero e proprio incubo
che ha visto come protagonista e vittima un parroco
napoletano che in passato
ha operato nell’isernino e
proprio in un centro della
provincia di Isernia avrebbe allacciato una relazione
amorosa trasformatasi in
un ricatto.
SERVIZIO A PAGINA 6
SERVIZIO A PAGINA 6
SERVIZIO A PAGINA 18
Campobasso
Spacciatore
arrestato
con trenta
grammi
di eroina
Si tratta di un 36enne
del capoluogo di regione.
SERVIZIO A PAGINA 7
Montorio nei Frentani
Arresto Colasante, emergono
nuovi particolari sui lavori in regione
Dopo l’esclusiva di ieri de Il Quotidiano del Molise, emergono nuovi particolari sull’arresto di Colasante: con la sua Hospital Service gestisce pulizia e ricambio bianchieria negli ospedali della regione. Federico (5 Stelle): in manette una vecchia conoscenza dell’ambiente molisano.
SERVIZIO A PAGINA 14
Castelpizzuto
Era nato a Casacalenda
Armato
di pistola
rapina
l’ufficio
postale
Violenta rissa
tra profughi,
denunciati
i due
protagonisti
Addio
allo scrittore
Pietro Corsi
Da anni viveva
in Canada
Magro il bottino: appena
mille e 200 euro.
Nuova rissa in un centro d’accoglienza.
SERVIZIO A PAGINA 14
Il Molise piange uno dei
suoi figli migliori.
SERVIZIO A PAGINA 25
SERVIZIO A PAGINA 25
Sport
9
772385
214006
70309
Coppa Italia
Calcio a 5
Serie D
Il Macchia
L’Isernia
Lupi, parla
non riesce
pronta
Iaboni:
a scrivere
“Abbiamo tutti ad andare oltre
lo 0-0: passa la storia: sabato
i requisiti
il Paterno
arriva il Cus
per salvarci”
Il regista è ottimista sul
futuro prossimo.
SERVIZIO A PAGINA 26
Decisivo il 4-1 degli
abruzzesi all’andata.
Mister Scarpitti: “Nulla è
scontato, ma ci siamo...”.
SERVIZIO A PAGINA 27
SERVIZIO A PAGINA 28
2
Attualità
PRIMO
PIANO
Il Quotidiano del Molise
Giovedì 9 marzo 2017
“Nominato per un curriculum che lo rappresenta meglio di qualunque appartenenza politica”
Caso Zappacosta, Ferrovie
dello Stato replica al Quotidiano
Ieri ci siamo occupati della vicenda di Carmine Zappacosta, campobassano
che ha scalato i vertici di
una delle più importanti
aziende di Fs. Nella stessa
giornata è giunta nella nostra redazione di precisazione da parte del Gruppo
Ferrovie dello Stato Italiane. “Gentile direttore, l’articolo dedicato a Carmine
Zappacosta, pubblicato ier
da Il Quotidiano del Molise,
merita alcune precisazioni.
Per quanto riguarda la
terzietà di Italcertiferr, vi
segnaliamo che per avere i
riconoscimenti del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza
delle Ferrovie (ANSF) e di
ACCREDIA la Società deve
essere e permanere come
indipendente e imparziale.
In particolare, all’art. 4.3
della Linea guida dell’ANSF, relativo ai “Requisiti di
indipendenza, imparzialità
e integrità”, è stabilito che
il valutatore non può nei
due anni precedenti né nei
due successivi svolgere attività di progettazione, realizzazione, commercializzazione, esercizio e manutenzione sui prodotti oggetto di
valutazione. Altro requisito,
ovviamente, è che il valutatore deve essere un
esperto di materia ferroviaria. Carmine Zappacosta risponde a entrambe le caratteristiche richieste ed è
stato nominato a fronte di
un curriculum che lo rappresenta meglio di qualunque appartenenza politica:
in organico in Italcertifer
dal 2012, non ha mai lavorato in Aziende clienti di
Italcertifer per
i due anni precedenti alla
nomina, ha
conseguito il
dottorato in
Energetica, Elettrica e Termica alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di
Pisa, dopo essersi laureato in Ingegneria Elettrica
nel 2004.
Siamo certi che vorrete
Carmine
Zappacosta
dare spazio a questa nostra nota, per evitare che si
possa un giorno pensare
che fare attività politica
possa diventare precondizione negativa per lavorare, a qualunque livello”.
Confermata la soppressione del Comando regionale dei Carabinieri. Intanto arrivano criminali a scontare le pene
Smantellati i presìdi di sicurezza
ll Ministero dell’Interno si appresta a chiudere la Polizia Postale di Isernia,
quella Ferroviaria di Campobasso e il Distaccamento della Stradale di Larino
“Con l’interrogazione del 20 settembre 14 parlamentari – scrive in una nota il consigliere Michele Petraroia - hanno sollecitato il Governo ad intraprendere
ogni celere iniziativa di potenziamento degli organici
delle Forze di Polizia e della Magistratura in Molise a
tutela e salvaguardia dell’Ordine Pubblico, e contro il
rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata connessa con molteplici episodi sollevati dalla Direzione
Distrettuale Antimafia e con la nefasta pratica di inviare pericolosi esponenti di camorra, ‘ndrangheta e
mafia, a scontare le pene detentive e/o gli arresti domiciliari sul territorio molisano. E’ arrivato in Provincia di
Isernia anche il figlio di uno dei più spietati capi della
camorra, che si aggiunge ad altri esponenti criminali di
primo piano già condannati per concorso esterno in associazione mafiose. In un contesto simile in cui il Molise
è esposto al dilagare pervasivo delle organizzazioni malavitose, è stata confermata, con una scelta sbagliata,
la soppressione del Comando Regionale Carabinieri disponendone l’accorpamento con l’Abruzzo, ed è notizia
di queste ore che il Ministero dell’Interno si appresta a
chiudere la Polizia Postale di Isernia, la Polizia Ferroviaria di Campobasso ed il Distaccamento della Polizia Stradale di Larino, indebolendo ulteriormente gli organici
delle Forze dell’Ordine impegnati nelle azioni di vigilanza, prevenzione e controllo del territorio. Chi ha seguito,
con apprensione e allarme in questi giorni, l’incendio del
ghetto di Rignano Garganico e gli spari della criminalità
alle auto della Polizia a San Severo, consideri che questi
comuni sono a 10/20 minuti dal Molise, tant’è vero che
l’auto impiegata per l’attentato è stata rubata a Termoli.
I caporali che trafficano in clandestini sfruttandoli a nero
in agricoltura partono da San Severo, Rignano Garganico o Torremaggiore e in meno di 30 minuti li trasportano
all’alba nelle campagne molisane per ricondurli indietro
a notte fonda come ben sa la Procura della Repubblica
di Larino dove è in corso il processo per la morte sul
lavoro nelle campagne di Campomarino di Gheorghe
Radu uno dei tanti braccianti con meno di 35 anni proveniente dalla Romania. Chiudere il Distaccamento della Polizia Stradale di Larino è un errore. Aver soppresso
il Comando Regionale dei Carabinieri è stato uno sbaglio grave. Inviare in Molise esponenti della criminalità
organizzata consente a ‘ndrangheta e camorra di penetrare nel tessuto socio –economico locale con metodi
violenti, imposizioni, collusioni e contiguità affaristiche
su cui sarebbe necessario innalzare il livello di contrasto con strumenti investigativi innovativi, dotazione di
personale specializzato e capacità di leggere le connessioni tra investimenti sul territorio, denominazioni societarie, cambi d’appalto, passaggi d’azienda e movimenti
bancari. Il Governo sappia – conclude Petraroia – che
se si smantella la presenza dello Stato in una regione
confinante con la camorra dei casalesi e con l’emergente mafia del Gargano, il risultato non potrà che essere la
sconfitta della legalità, l’arretramento della democrazia
e l’affermazione di quel connubio affaristico capace di
entrare nei gangli delle istituzioni ad ogni livello con la
nota conseguenza già sperimentata nelle aree dove si è
costretti a sciogliere i Consigli Comunali a causa delle
infiltrazioni e dei condizionamenti mafiosi”.
“La Giunta si prepara ad alzare le tariffe scaricandole sui cittadini”
Gestione dell’acqua, Iorio:
“Sono pronti ad aumentare i costi”
Michele Iorio
Martedì c’è stata la battaglia in Aula sull’Egam con
l’approvazione di una parte di emendamenti. Il voto
finale in materia di risorse
idriche, però, è slittato alla
prossima seduta del consi-
glio regionale. Ieri si è registrato l’intervento dell’ex
governatore Michele Iorio.
“Ancora una volta la prepotenza del governo regionale – si legge in una nota
– ha impedito una possibile convergenza, anche unanime, su una legge di fondamentale importanza
come quella per l’istituzione dell’Egam e della gestione del ciclo integrato dell’acqua. Come centrodestra, insieme ad altri consiglieri compresi alcuni di
maggioranza, abbiamo presentato emendamenti alla
legge per smantellare il sistema burocratico organizzato dalla giunta che trasforma l’Egam in un vero e
proprio carrozzone politico
con tanto di presidente,
vice presidente, giunta, direttore e sub ambiti territoriali. Le spese per mantenere questo carrozzone?
Ovviamente a carico delle
tasche dei cittadini molisani che pagheranno, attraverso la tariffa, ogni onere
in più che si introduce in
questo pauroso sistema.
L’ingordigia di poter gestire posti di potere ripristinando pseudo Comunità
Montane o organismi territoriali di comuni con la possibilità, peraltro annunciata in consiglio che ha dato
esito poi alla sospensione,
di introdurre anche una indennità, quindi carica remunerata ai gestori dell’
Egam, contrasta non solo
con il buon senso ma addirittura con il parere espres-
so dai Comuni che hanno
richiesto incarichi gratuiti.
In definitiva, - prosegue
Iorio - mentre ci stiamo preparando a votare la parte
più sostanziale del provvedimento, con emendamenti presentati anche da una
parte della maggioranza,
nella speranza di riuscire
ad affidare la gestione dell’intero ciclo dell’acqua a
Molise Acque trasformata
in Società per Azioni con
partecipazione maggioritaria dei Comuni, la Giunta e
il presidente Frattura con il
resto del centrosinistra si
ostinano a strutturare
l’Egam anche in barba alla
legittimità del provvedimento. Infatti, se è vero
che il consiglio ha il potere
di individuare l’organo di
governo ma non di gestione, è altrettanto vero che è
evidentemente illegittimo
legiferare scaricando costi
ai Comuni e ai cittadini senza averne il potere. Questo
introduce un altro rebus
che farà naufragare l’intera legge, e la responsabilità ricadrà sulla protervia e
sulla volontà della maggioranza di imporre le proprie
decisioni – conclude Iorio
– pur di non rinunciare a
gestire tutto il gestibile senza alcuno scrupolo”.
Attualità
Il Quotidiano del Molise
Giovedì 9 marzo 2017
PRIMO
PIANO
3
Il presdente Frattura e l’assessore Nagni: partiamo con viabilità, sicurezza del territorio e sistema fognario
Patto per il Molise
C’è il via libera
ai primi interventi
Viabilità ferroviaria, ripristino sicurezza del territorio,
sistema idrico fognario e bonifica ambientale: il Patto
per il Molise prende forma
con l’attivazione dei primi
cinque interventi per un valore complessivo di oltre
32,75 milioni di euro. Lo
hanno annunciato il presidente della Regione, Paolo di
Laura Frattura, e l’assessore Pierpaolo Nagni. “Mettiamo in moto il processo della
realizzazione delle opere
programmate, i cantieri saranno prossimi”.
A questo scopo, indicati
con delibera di Giunta regionale i soggetti attuatori degli interventi che rientrano
nelle aree tematiche “Infrastrutture” e “Ambiente e territorio”. Per la prima, sarà
Rfi il soggetto attuatore dell’elettrificazione del primo
tronco Roccaravindola-Isernia della linea Roccaravindola-Campobasso. “Un intervento strategico del valore di
15 milioni di euro, atteso dai
nostri pendolari, costretti
ancora oggi a subire pesanti
disagi a causa di una linea
ferroviaria vetusta.
Avviamo i lavori per migliorare l’accessibilità e l’intermodalità nel nostro territorio
così da superare i problemi
di isolamento e ridare slancio alla mobilità di persone
e merci indispensabile per lo
sviluppo e il potenziamento
del nostro tessuto produttivo”. Per l’area tematica “Am-
biente e territorio”, finalizzata a garantire condizioni di
sostenibilità ambientale e la
messa in sicurezza del territorio regionale, il Servizio difesa suolo e opere idrauliche
e marittime della Regione
seguirà gli interventi di messa in sicurezza dell’alveo del
fiume Biferno (15 milioni di
euro); il Consorzio industriale Valle Biferno sarà soggetto attuatore del completamento funzionale del depuratore del Nucleo (2 milioni
Frattura e Nagni
di euro); il Consorzio industriale Pozzilli-Venafro lo sarà
del completamento funzionale del depuratore del Consorzio stesso (500 mila); il
Servizio regionale tutela
ambientale infine lavorerà
per il completamento di
mappatura, censimento e
perimetrazione dei siti contenenti amianto da bonificare (250 mila euro).
“Diamo il via con tappe
certe a un programma di interventi che con il Governo
Renzi abbiamo costruito per
garantire sviluppo e crescita al nostro Molise. Provvederemo a breve – concludono il presidente Frattura e
l’assessore Nagni – all’avvio
degli altri interventi individuati nel corso di incontri e
appronfondimenti con tutti i
nostri amministratori locali
per la puntale definizione”.
“Un ordine del giorno per trovare soluzioni per i rapporti di lavoro nei centri regionali”
Protezione Civile, ok alla legge
Niro: “Anche noi abbiamo contribuito”
Vincenzo
Niro
Via libera definitivo, in aula
alla Camera, alla pdl delega
sul riordino della Protezione
civile: con 304 voti favorevoli, 38 contrari, 107 astenuti,
la proposta di legge delega
punta a un riordino generale della normativa relativa
alla Protezione civile. In sintesi, il provvedimento prevede l’emanazione - entro 9
Alla Camera il via libera
definitivo alla pdl delega
sul riordino del settore
mesi dall’entrata in vigore
della delega - di uno o più
decreti legislativi di “ricognizione, riordino, coordinamento, modifica e integrazione” delle disposizioni legislative vigenti che disciplinano
il Servizio nazionale della
protezione civile e le relative
funzioni, nel rispetto dei principi e delle norme costituzio-
nali, delle norme dell’Unione
Europea e in base al principio di leale collaborazione e
di sussidiarietà. La Protezione civile viene definita
“come insieme delle attività
volte a tutelare l’integrità
della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi
naturali o di origine antropica, articolate in attività di
previsione, prevenzione e
mitigazione dei rischi connessi con i medesimi eventi
calamitosi, di pianificazione
e gestione delle emergenze,
nonchè‚ di coordinamento
delle misure da attuare”.
Anche il Molise ha dato il suo
contributo alla formulazione
della legge: oltre all’emendamento salva precari presentato in Senato dal senatore
Ruta, nell’ultimo testo approvato, infatti, il consigliere regionale Vincenzo Niro, attraverso il proprio gruppo politico nazionale, è riuscito a far
Banda ultra larga, aggiudicato
l’appalto per la nostra regione
A Oper Fiber i 123 milioni per il lotto che ci vede insieme all’Abruzzo
Infratel Italia ha ufficialmente aggiudicato a Open
Fiber (Enel-Cdp) i cinque lotti della prima gara per realizzare infrastrutture a banda ultra larga nelle aree
bianche del Paese. Ne dà
notizia un comunicato. Il cda
della società controllata da
Invitalia, riunitosi ieri a
Roma, ha approvato la proposta di aggiudicazione
dopo che la Commissione di
gara ha comunicato di aver
completato tutti gli adempimenti previsti dalla legge. I
cinque lotti coinvolgono sei
regioni per un importo complessivo, prima dei ribassi di
gara, di circa 1,4 miliardi di
euro, e sono così suddivisi:
123 milioni per Abruzzo e
Molise, 232 milioni per l’Emilia Romagna, 439 milioni per
la Lombardia, 222 milioni
per la Toscana e 388 milioni
per il Veneto.
Gli interventi che Open Fiber sarà chiamata a realizzare consentiranno di portare la banda ultra larga in
3.000 comuni, coinvolgendo
circa 6,5 milioni di cittadini,
3,5 milioni di unità immobiliari e oltre 500.000 sedi di
imprese e p.a. La rete sarà
data in concessione per 20
anni e rimarrà di proprietà
pubblica.
“Siamo ovviamente soddisfatti dell’esito della gara –
ha commentato Franco Bassanini, presidente di Open
Fiber – È un riconoscimento
importante per la nostra
azienda e per la qualità della nostra offerta. In Open Fiber ci sono le competenze,
le tecnologie e le capacità
per offrire soluzioni di avanguardia per la progettazione
delle reti del futuro e per proporre servizi avanzati e competitivi per famiglie, imprese
e Pubbliche Amministrazioni. Vogliamo contribuire in
modo decisivo a colmare il
ritardo che l’Italia ha accumulato nello sviluppo delle
tecnologie digitali di rete in
coerenza con gli obiettivi del
Piano Banda Ultralarga del
Governo e dell’Agenda Digitale Europea”.
inserire un ordine del giorno,
che impegna il Governo a trovare le opportune soluzioni
giuridiche, per la definizioni
dei rapporti di lavoro con il
personale che ha prestato
servizio nei centri funzionali
decentrati e nelle sale operative della protezione civile
regionale. Con il citato ordine del giorno – afferma Niro
- si è voluto impegnare il Governo a “valutare l’opportunità di consentire alle regioni di avvalersi di detto personale mediante la stipula di
contratti di lavoro a tempo
determinato a sanatoria e
che abbiano un contratto di
lavoro scaduto alla data del
presente provvedimento”.
Niro ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto, soprattutto perché “si
sono create le condizioni per
poter superare lo stato di difficoltà in cui versa l’attuale
organizzazione del sistema
di protezione civile, in un Paese che, purtroppo, deve misurarsi frequentemente con
gravi calamità naturali.” Niro,
infine, ha rivolto il proprio
sentito ringraziamento all’On. Domenico Menorello,
presentatore dell’ordine del
giorno e a tutti i parlamentari che lo hanno sostenuto.
Per l’assenza dell’interessato
Processo a Picciano,
udienza rinviata
al prossimo 15 maggio
L’avvocato Messere
in tribunale
Si sarebbe docuta svolgere nella mattina di ieri in tribunale a Campobasso una nuova udienza del processo a
carico dell’ex presidente del consiglio regionale Michele
Picciano per quanto riguarda il procedimento per le spese
pazze dei gruppi consiliari. L’udienza è stata rimandata al
15 maggio per l’assenza del diretto interessato.
4
PRIMO
PIANO
Attualità
Il Quotidiano del Molise
Giovedì 9 marzo 2017
Ne ‘il Tempo Sospeso, donne nella storia del Molise’, Barbara Bertolini ne narra l’avventura nella nostra regione
Con Madame Aulin l’istruzione
fu estesa al genere femminile
zo Mastrogiovanni, che fino alla metà del
“La carrozza che li porta in Molise il 17
1900 sorgeva accanto al Convitto Sperangiugno del 1845 ha percorso parecchie miza, nell’attuale Viale Elena.
glia. Hanno già passato la prima notte in
“Madama Battistelli (così la chiamavano
Terra di Lavoro, a Venafro. Si sono poi rimestutti con molta deferenza) aveva una singosi in viaggio alle sei del mattino, ritrovandolare valentia nell’arte molteplice del ricamo,
si nel Contado di Molise meno di un’ora
e specialmente di quello a rilievo. Il suo
dopo, quando dal ponte di Monteroduni coquadro a rilievo a grandezza naturale rapmincia uno stradone di antichi pioppi.”
presentante il Ratto di Rebecca fu premiaCosì narra Barbara Bertolini, ne “il Tempo
to con medaglia di prima classe nell’espoSospeso, donne nella storia del Molise”
sizione Nazionale di Torino del 1878" (Giam(Frattolillo - Bertolini, Filopoli, 2007) l’inizio
battista Masciotta).
dell’avventura molisana di madame Aline
La rivoluzione sociale provocata dall’enAubin e del marito Eugenio Battistelli: un
tusiasmo dei due educatori fu epocale, ma
lungo indissolubile legame che si concludenon si può trascurare il sostegno loro offerrà 45 anni dopo, quando “il 1° gennaio
Aline Aubin (foto Trombetta)
to da intellettuali ed amministratori. La pri1890 alle ore 7 p.m. nell’età di 65 anni,
ma prova pubblica delle allieve di madame
confortata dai sacramenti religiosi, rendeva l’eletta anima a Dio Aline Aubin vedova Battistelli, esi- Aubin risale al 12 settembre 1846 quando in palazzo Marimia educatrice, dotata d’animo nobile e ricca d’ogni più bella no fanciulle dai 5 ai 9 vennero esaminate (riscuotendo piena ammirazione) da personalità della cultura locale quali lo
e rara virtù” (L’Istrice, 30/01/1890).
Aline, nata il 24 marzo 1825 a Poitiers da Jacques Aubin scienziato Antonio Nobile, il canonico Alfonso Filipponi ed il
e Rose de Vidal, lasciò a soli 5 anni la Francia per seguire il letterato Alessandro Ionata.
Fino ad allora l’educazione pubblica femminile era stata
padre, più che probabilmente un realista costretto all’esilio
dopo l’abdicazione di Carlo X. In Italia sposò Eugenio Batti- praticamente inesistente. Solo nelle famiglie più abbienti si
stelli, un istitutore nativo di Città di Castello (PG). I coniugi impartivano, a carattere individuale e domestico, pochi eleAubin-Battistelli arrivarono nel 1845 nella provincia di Moli- menti d’informazione basilare. Con l’istituzione dell’educanse per dare finalmente seguito alle, fino ad allora disattese, dato, che poi diverrà scuola Normale Femminile, si inaugunorme in materia di educazione pubblica femminile, ema- rò a Campobasso un fecondo percorso di formazione ed
emancipazione. Le cronache del tempo rivolsero costantenate dai napoleonidi sin dal 1807.
A Campobasso, nel 1845, fu quindi inaugurato un Istituto mente attenzione ai progressi delle “fanciulle campobasFemminile che, nel corso degli anni, andò sempre più am- sane e molisane”, evidenziando la qualità del corpo docenpliandosi, fino a doversi trasferire dalla sua sede storica, in ti e quella dei programmi. L’attività dell’Aubin si collocò nel
Palazzo De Luca nel borgo antico, in quella nuova di palaz- periodo storico-sociale, a cavallo dell’Unità d’Italia, in cui si
Palazzo Mastrogiovanni (foto Trombetta 1933)
attuò il passaggio da un modello educativo basato prevalentemente sull’insegnamento dei lavori domestici, a quello il cui obiettivo era esclusivamente l’apprendimento del
Sapere, così come i tempi moderni richiedevano.
“Madama Battistelli”, sempre aggiornata sui nuovi metodi di insegnamento, seppe ben traghettare le giovani molisane verso il Nuovo, svolgendo il suo compito prima nel
Regno delle due Sicilie e poi in quello dell’Italia Unita. Fu
nel primo che prese vita il desiderio della costituzione di
una Scuola pubblica per maestre, con annesso Convitto per
le non residenti (se ne iniziò a discutere in Consiglio Provinciale nel 1852), ma solo nel regno Sabaudo il sogno divenne realtà: nel 1862 con una scuola preparatoria per allieve
maestre. Correva l’anno 1864 quando, finalmente, Campobasso ebbe la sua Scuola Magistrale di cui l’Aubin fu fondatrice direttrice.
Logica avrebbe voluto che a lei fosse intitolato almeno
l’Istituto Magistrale del Capoluogo, ma sono state ben altre
le scelte e su esse non sta a noi dissertare.
Il valore dell’operato di Madame Aline Aubin Battistelli,
nella nostra storia e nella nostra società, sono egregiamente riassunto nelle parole di Ada Trombetta: “a questa donna, non molisana, non italiana, ma per adozione autentica
campobassana e molisana, dobbiamo la massima riconoscenza per l’opera svolta ininterrottamente e con vivo entusiasmo a favore della promozione culturale del Molise e per
avere aperto a noi donne le porte dell’emancipazione”. P.G.
La settimana del RosaDigitale La consigliera Lembo: “Miei progetti riconosciuti anche fuori dall’Italia”
Donne e social media:
rischi e opportunità
Evento all’Unimol
Strategie per contrastare la violenza,
a Vienna presente anche il Molise
Organizzata da Rosadigitale, movimento nazionale di pari
opportunità in ambito tecnologico, la settimana, è un insieme di eventi divulgativi e pratici basati su argomenti
quali: la programmazione, web marketing, robotica, elettronica, graphic e web design, giornalismo online, digital
painting, fotografia digitale e tanti altri temi purché abbiano a che fare con la tecnologia. L’UniMol ha deciso, anche
per l’edizione di quest’anno, di aderire all’iniziativa, nella
ferma convinzione che continuare a favorire e sostenere
la cultura delle pari opportunità, ed una reale promozione
di buone pratiche sia la scelta più efficace in termini di
impatto sulla società moderna. La collaborazione tra UniMol, in particolare con il Corso di Laurea di informatica, e
i referenti per la Regione Molise di RosaDigitale, dott.ssa
Lucrezia Cicchese e arch. Marco Di Paolo, ha portato all’organizzazione di un evento divulgativo e pratico (PetaloRosaUnimol) dedicato a tutti, con l’obiettivo di formare,
preparare e addentrare giovani e meno giovani nel mondo
dei social media. Appuntamento dunque questa mattina
marzo, nell’Aula Magna “Galileo Galilei” della sede universitaria di Pesche (IS), a partire dalle ore 9.30. Per combattere il divario tra uomini e donne – afferma Lucrezia Cicchese referente della Regione Molise - la strada è ancora
molto lunga. Bisognerebbe lavorare sui più piccoli per insegnare loro le potenzialità che ha il digitale, anche se
spesso il primo ostacolo è una mancanza di educazione al
digitale da parte
di genitori ed insegnanti. Del resto,
un Paese è competitivo quando
riesce a unire nuove tecnologie, curiosità e opportunità di crescita
personale.
Si sono conclusi venerdi a Vienna, con l’accordo di predisporre la stesura della Carta europea contro la violenza di
genere nel prossimo incontro in autunno che si terrà a
Barcellona, i lavori del seminario europeo organizzato da
Efus dal titolo “Preventing and Countering Discriminatory
Violence at the Locale” che hanno visto relazionare in rappresentanza della Regione Molise la Consigliera di Parità
Giuditta Lembo.
I rappresentanti delle Istituzioni locali, le istituzioni europee, le organizzazioni della società civile e altri esperti hanno discusso sulle strategie e le progettualità per contrastare la violenza di genere e hanno promosso lo scambio di
buone pratiche. Il seminario ha previsto relazioni da parte
di ogni esperto sul tema discriminazioni e violenza di genere, tavole rotonde con i rappresentanti delle istituzioni regionali , nazionali ed europee, workshop sulle migliori pratiche per gli operatori locali, e visite sul campo di alcuni dei
progetti di prima linea in corso a Vienna per prevenire la
discriminazione.
La Consigliera di Parità Giuditta Lembo plaude alla iniziativa dell’EFUS ed aggiunge - Sono soddisfatta nel vedere
che progetti da me realizzati, nel corso di oltre tredici anni
di lavoro, hanno visto riconosciuta la loro valenza anche
fuori dall’Italia e alcuni di essi siano stati individuati come
buone prassi e replicabili in altri paesi europei, è questa
una ricompensa ineguagliabile. Era il lontano 2004 quando da pioniera mi accingevo a realizzare la Rete antiviolenza regionale e il Comitato interistituzionale, sono passati
molti anni da allora e oggi tante persone nella mia regione
sono impegnate a contrastare fenomeni discriminatori come
quello della violenza di genere, fare fronte comune tra le
Istituzioni , il mondo dell’associazionismo impegnato sempre in prima fila, i sindacati, il mondo della scuola, l’Università, le Forze dell’ordine , le Istituzioni ecclesiastiche, è la
strategia vincente. La violenza contro le donne – prosegue
la Consigliera Lembo - è un problema strutturale della so-
cietà e la sua radice risiede anche nelle discriminazioni di
genere presenti in diversi ambiti della vita quotidiana di
moltissime donne e anche in ambito lavorativo. In questi
anni , ho ascoltato tante donne vittime di discriminazione e
violenze a seguito di problematiche legate alla maternità o
per molestie sessuali o per mancato avanzamento di carriera o per lavoro nero, supportandole anche nelle azioni in
giudizio, ma nello stesso tempo ho avviato azioni positive
importanti nell’ambito della conciliazione vita-lavoro, dell’imprenditoria femminile, della rimotivazione al lavoro dopo
i percorsi di violenza, di formazione sui temi delle molestie
sessuali e violenza sui luoghi di lavoro.
Certo c’è ancora moltissimo da fare perché l’Italia è fanalino di coda sia per l’occupazione femminile, soprattutto al
Sud, sia per la natalità.
Ritengo, pertanto, che la Risoluzione Europea sulla “Creazione di condizioni del mercato del lavoro favorevoli all’equilibrio tra vita privata e vita professionale”, approvata il 13
settembre scorso e di cui si sono occupate in un confronto
nazionale in quanto oggetto di un approfondimento e riflessione fra tutte le consigliere di parità, nonché la ratifica della
Convenzione di Istanbul, siano per tutte, ma soprattutto per
il Governo, una linea da seguire per migliorare le condizioni
di vita e di lavoro delle donne e degli uomini. Pur prendendo atto di alcune importanti innovazioni contenute nelle ultime leggi di stabilità del 2016 e del 2017 in riferimento a
detassazione della produttività per misure di welfare aziendale e conciliazione via lavoro, dei giorni di congedo per le
donne vittime di violenza, dei voucher asili nido, dei voucher baby-sitter, del bonus Mamma domani, ecc…, ritengo
che c’è ancora moltissimo da fare perché l’Italia è ancora
fanalino di coda sia per l’occupazione femminile, soprattutto al Sud, sia per la natalità. E che per questo sia necessaria una politica meno frammentata che abbia come obiettivo il perseguimento della realizzazione dei contenuti della
Risoluzione europea.
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Attualità
Il Quotidiano del Molise
Giovedì 9 marzo 2017
Mo
Alternanza scuola-lavoro
I.I.S.S. „Leopoldo Pilla‰ - A.F.M./TUR
Dall’Italia alla Svizzera per porre fine alla sua sofferenza dopo il gravissimo incidente stradale
“Fatemi un favore:
allacciate sempre le cinture”
Le ultime parole del giovane Dj Fabo che ha scelto di morire
“Fatemi un favore: allacciate sempre le cinture”
queste sono state le parole che DJ Fabo ha rivolto ai
suoi amici nella clinica in
Svizzera. Il 13 giugno 2014
avvenne l’incidente che
cambiò drasticamente la
storia di Fabiano Antoniani, che è divenuto cieco e
tetraplegico. Questo fu un
duro colpo alla sua vita dinamica e movimentata,
che poche settimane fa lo
ha portato all’ardua decisione di intraprendere il
suicidio assistito. Ma nel
nostro Paese è legale la
pratica del fine vita? In Italia no, il Parlamento infatti,
Le differenze tra ieri e oggi
Adolescenti, confronto
tra generazioni
Archivio
Il 70% dei ragazzi utilizza mezzi tecnologici per relazionarsi con una ragazza e viceversa. I rapporti tra i
ragazzi di oggi e quelli di ieri sono molto differenti. L’approccio amoroso avveniva tramite bigliettini o lettere
lasciate nei libri durante gli intervalli scolastici. Oggi,
questi gesti ormai dimenticati si sono ridotti ad un semplice messaggio whatsapp privo di emozioni reali.
E’ la nostra società a rendere deboli e insicuri i comportamenti e gli atteggiamenti di questa odierna generazione.
(Martina De Gregorio, Francesco Mastrangelo, Verdiana Sepede, Micaela Goncalves Moreira, Cioccia Roberto, Nicoletta Alfieri, Madonna Samuele, Martina Quaranta, Sabrina Emanuele, Ylenia Iacobucci).
solo in seguito a questo avvenimento, sta prendendo
seriamente in considerazione l’idea di approvare
una legge riguardante l’eutanasia. Di conseguenza,
anche in questo argomento, ci sono pro e contro.
Molti parlamentari pensano che questa norma non
sarebbe altro che un esorto al suicidio. D’altra parte,
però, c’è chi ribatte metten-
considerare che il
nostro Paese subisce l’intensa influenza del Vaticano, guardando
questo argomento sotto un
punto di vista religiosamente negativo. “Fabo è morto
rispettando le regole di un
Paese che non è il suo”
queste le parole di Marco
Cappato, politico dei Radicali, che ha accompagnato il DJ nel suo ultimo viag-
Dj Fabo
gio, concludendo così una
vicenda che aprirà le porte
ad un acceso dibattito, fuori e dentro il Parlamento.
(Sonia Ciccaglione, Gabriele Calabrese, Carmine
Di Florio, Debora Cordone,
Nicola Coralbo, Debora Nicodemo, Rosamaria Spinelli, Valentina Testa).
‘Il Molise non esiste’: vi siete mai chiesti il perché?
Rinnoviamo il nostro territorio,
l’appello dei giovani del posto
Il Molise, la regione che
non esiste. Vi siete mai
chiesti il motivo di questa
attribuzione? In fin dei conti il Molise è un posto tutto
da vivere, ma a detta dei
giovani c’è qualcosa che
manca.
Seppur le giornate risultino molto tranquille, a lungo andare questa tranquillità rischia di diventare
monotonia che spinge tutti i giovani a rimanere tutti
i giorni nei soliti posti, passando il tempo in compagnia della noia. Inutile dire
che in tutta la regione ci
sono artisti di tutti i generi
che nonostante tutto riescono a ricevere molta più
risonanza all’esterno del
proprio territorio. Possiamo
trovare molteplici spazi liberi che potrebbero esse-
C’è bisogno di una svolta per una
realtà che sta diventando anonima
È un fenomeno virale in Italia affermare
che “il Molise non esiste”. Una regione
silenziosa e isolata, talmente anonima
che agli occhi del resto degli abitanti della penisola ha fatto sì che fosse completamente dimenticata.
La sua posizione “sprivilegiata” e le sue
piccole dimensioni hanno incentivato questo fenomeno. A discapito di ciò si stanno
affermando realtà che attraverso l’impegno e il lavoro stanno radicalmente conquistando mercati nazionali e internazio-
do in luce l’ipotesi di porre
delle condizioni che limitino l’utilizzo di tale pratica
solo nei casi in cui il paziente, maggiorenne, si trovi in
una situazione considerata fisicamente irreversibile
e che provochi grandi sofferenze. Secondo gli ultimi
dati, circa il 70% degli italiani sarebbero a favore
dell’approvazione del disegno di legge. È inoltre da
nali. Scoprendo la regione ci si rende conto di come le varie sfortune del Molise
possano trasformarsi in punti di forza.
Per concretizzare ciò bisognerebbe lanciare un messaggio a nostro favore per
ribaltare l’idea che gli italiani hanno del
Molise.
(Melania Ranallo, Alessandro Rizzi, Antonio Della Croce, Sofia Bozza, Federica
Russo, Mario De Marco, Stefano Mattarocchia, Chiara Perazzelli).
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re utilizzati per ospitare artisti giovani e talentuosi.
Massimo rispetto per le
persone adulte, ma è arrivato il momento di “svecchiare” questa città. Molte
persone credono che il nostro capoluogo abbia bisogno di un cambiamento riguardante gli eventi, ritenuti molto importanti, con lo
scopo di coinvolgere anche
i giovani per far capire a
tutti che il Molise non è solo
un posto per anziani, ma
un posto soprattutto per i
giovani che, tra l’altro, sono
il futuro. Basti pensare a
tutti i soldi spesi per ospitare artisti ormai non più di
moda, quando con quei
fondi potevano essere ospitati moltissimi artisti della
zona, dando loro la possibilità di fare economia.
(Barbato Ivan, Conti Daniele, Di Lillo Marilena, Fa-
rinaccio Manuela, Zappone
Mario, Di Iorio Jacopo, Mi-
gnogna Mario).
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Attiviamo il turismo
in questa regione
Negli ultimi anni i turismo in Molise non si è sviluppato
come nelle altre regioni in Italia e questo problema ha
contribuito allo spopolamento dei giovani in altre località più attive. Noi ragazzi dell’ “I.T.E Pilla” vorremmo trovare delle soluzioni per attrarre turisti visto che siamo
legati alla nostra regione. Ad esempio organizzare eventi riguardanti il mondo dei giovani, pubblicizzare la nostra terra attraverso i mezzi di comunicaziione come la
tv, la radio e soprattutto internet. La nostra idea è quella
di accentuare quelli che sono i prodotti della nostra terra, le tradizioni , ma soprattutto di sfruttare gli spazi a
disposizione della nostra regione magari per organizzare feste o fiere dove noi giovani possiamo divertirci senza migrare in qualche altra città dove queste cose esistono già. In conclusione invitiamo tutti i giovani molisani di svegliarsi e ribellarci e cambiare la routine della
nostra regione.
(Danilo Skubin , Christian Mastronunzio , Pietro Chessa , Andrea Della Pigna, Corrado Lucariello).
Gli studenti del Pilla
al Quotidiano
PREVISIONI METEO DI DOMANI
Campobasso
LA FARMACIA DI TURNO
il Quotidiano
del Molise
LE TEMPERATURE
MAX. 12° - MIN. 4°
GIOVEDÌ 9 MARZO 2017 - ANNO XX - N. 63
CARUSO
c.so V. Emanuele, 69
Tel. 0874.415360
VIA S. GIOVANNI IN GOLFO - 86100 CAMPOBASSO - TEL. 0874.484623
Dalla Provincia: “Non ci saranno ripercussioni sulla circolazione, il via in pochissimi giorni”
Tangenziale est, partono i lavori
Rettifica del tracciato all’altezza dello svincolo di piazza Molise: intervento da 500mila euro
“Necessario intervenire:
c’è una situazione di pericolo impossibile da ignorare”. Con queste parole il
presidente della Provincia
di Campobasso - Antonio
Battista - ha annunciato
nella giornata di ieri un
nuovo intervento di messa
in sicurezza. Si tratta dell’avvio dei lavori di ‘rettifica’ del tracciato della Tangenziale Est - all’altezza
dello svincolo di Piazza
Molise, un punto nevralgico indicato dalla stessa cittadinanza (con segnalazioni reiterate) come “perico-
Battista
loso e inaffidabile”, vista
anche l’alta mole di traffico che si genera all’altezza
dello svincolo e non solo.
“L’intervento si è reso necessario - ha spiegato Battista - per mettere in sicurezza un tratto stradale
molto trafficato ma finora
pericoloso. I costi dell’operazione? La somma messa
a disposizione per i lavori
indicati è di cinquecentomila euro”. Sempre nella giornata di ieri il presidente
della Provincia ha svelato
anche ulteriori dettagli su
tempistica e percorribilità.
Sul versante avvio dei lavori, cominceranno già dai
prossimi giorni; sul fronte
transito dei mezzi, non ci
saranno ripercussioni. La
strada, ha specificato Battista, resterà percorribile.
Intanto, fioccano le lamentele per il manto stradale della tangenziale.
Avallamenti importanti in
prossimità delle curve,
asfalto in pessime condizioni. Sul profilo facebook
di Antonio Battista, numerosi cittadini non si sono risparmiati: commenti al vetriolo e richieste di lavori urgenti, in primis. Ma anche
consigli costruttivi sulle tipologie di intervento.
Il palazzo della
Provincia
Presso l’Accademia delle Belle Arti: massimo dei voti per Francesca Tunno L’ex presidente: “Meriti non suoi”
I Misteri di Campobasso sfilano
tra le pagine di una tesi di laurea
Giovedì 02 marzo 2017 presso l’Accademia delle Belle Arti del capoluogo abruzzese la studentessa molisana Francesca Tunno si è laureata con il massimo dei voti
in Scenografia, discutendo una Tesi su “I Misteri di Campobasso: Tradizione, Ritualità, Spettacolo” (relatore Prof.
di Scenografia Alessandro Zicoschi). «Il mio obiettivo»
dichiara la neo dottoressa «è stato delineare la storicità
della manifestazione e scrutare i personaggi e le macchine della processione del Corpus Domini, grazie alle
antiche foto del 1874 di Antonio Trombetta e a quelle
più moderne di Pasquale Santomauro, foto che vanno a
corredare la mia Tesi, come quella in copertina». La Scenografa molisana ha, infatti, descritto le macchine sceniche progettate e realizzate con una lega particolare
dallo scultore e artista campobassano Paolo Saverio Di
Zinno nel 1736, per volere delle maggiori Congregazioni
di Campobasso: ben ventiquattro Misteri, le cui tematiche descrivevano al meglio la vita e le credenze della
città. Ma sei macchine sceniche non ressero al collaudo
e altre sei furono distrutte durante il terremoto del 1805;
da allora hanno sfilato per i vicoli e le strade campobassane i rimanenti dodici Misteri: angeli, diavoli, santi e
madonne sembrano ancor oggi volare a
diversi metri da terra. Con la celebre fra- Francesca
Tunno
se: “Tunzella, tunzella, vietenne, vietenne”
i diavoli del Mistero di Sant’Antonio Abate
e quelli di San Michele rendono i due carri
gli unici Misteri parlati, suscitando l’ilarità
degli astanti con gesti grossolani. La tredicesima macchina scenica, il Sacro Cuore
di Gesù, ideata dal Di Zinno e conservata
in bozza tra i suoi disegni, è postuma, realizzata solo nel 1959 dai fratelli Tucci, che
si basarono proprio sui disegni del Di Zinno, ma con differenze strutturali messe in
evidenza nel suo lavoro dalla neo dottoressa. La parte più innovativa e curiosa, infatti, della Tesi della scenografa è stata proprio l’analisi dei singoli Misteri: i maggiori
cambiamenti riguardano non solo i costumi, gli elementi scenici e tutta l’attrezze-
6
ria, realizzata dallo stesso Di Zinno, ma anche le strutture delle macchine sceniche, che nel corso degli anni sono
state rimaneggiate, come il Mistero di Maria Maddalena, reso tozzo, innaturale e statico rispetto al congegno
settecentesco, che prevedeva equilibrio e armonia; o
come quello di San Leonardo, dove l’asse che sorreggeva il carro scenico originariamente passava, nascondendosi, all’interno del vestito dell’alabardiere, diventando
oggi, invece, l’alabarda del carabiniere e svelandone il
mistero del quadro scenico. È proprio questa per il Prof.
di Storia dello Spettacolo e Regia dell’Accademia delle
Belle Arti de L’Aquila, Marcello Gallucci, Correlatore della Tesi di Francesca, la parte più interessante dell’analisi della studentessa, perché, oltre a delineare un panorama originale e innovativo, mostra come nello stesso
rapporto con il sacro cambino le funzioni dei singoli personaggi: un esempio è proprio l’originario Mistero di San
Leonardo, dove il carabiniere veniva introdotto con forza
all’interno della visione religiosa, in quanto sosteneva
San Leonardo, un santo molto venerato in città, dalla
cui chiesa, fino ad alcuni anni fa, le macchine sceniche
iniziavano la loro marcia. «È con piacere» confida Francesca «che ho potuto notare come la storia dei Misteri sia stata il riflesso delle
vicende sociali di Campobasso ed è stato interessante scoprire proprio lo spirito conservatore del popolo campobassano, che nel corso dei secoli è riuscito
a preservare un evento unico, tramandando alle generazioni future una storia, la nostra storia! Una rappresentazione che può vivere solo se contenuta
tra le strade della città, nel luogo che
l’ha generata: solo così riesce ad esprimere la sua maestosità negli occhi degli astanti». La neo dottoressa ci saluta
svelandoci di voler terminare tra due
anni il suo percorso di studi realizzando
la scenotecnica dei Misteri: ideare, progettare e realizzare una vera macchina
scenica.
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Palestra di via Milano,
è botta e risposta
tra De Matteis e Battista
Botta e risposta affidato ai social tra l’ex presidente
della Provincia Rosario De Matteis e Antonio Battista. Al
centro della polemica, l’intervento di riqualificazione della
Palestra di via Milano, per il quale nella giornata di mercoledì si erano diffuse cifre e modalità di intervento.
“Complimenti al presidente Battista che comunica l'inizio dei lavori della palestra di via Milano e del polo scolastico di Larino come se fossero meriti suoi e della sua
amministrazione. Ritengo - prosegue polemicamente che sia un comportamento scorretto verso chi ha amministrato la provincia prima di lui che ha trovato sia le
risorse e ha fatto anche delle scelte precise. Tra poco
annuncera' magari anche l'inizio dei lavori del completamento della palestra dell'IPIA di via San Giovanni frutto
delle nostre scelte e del nostro impegno. Grazie sindaco-presidente per la tua sincerità' e onesta”. Pronta la
replica di Battista. “Tutte le volte che mi è stato possibile
- ha ribattuto - ho riconosciuto il lavoro fatto dal presidente De Matteis. Sui lavori mi sono limitato ad una semplice, scarna, doverosa comunicazione senza attribuzione di meriti. Circa il completamento della palestra Ipia, il
percorso è ancora lungo. Così come non ho attribuito a
chicchessia ritardi o altro riguardo alla Albino o al pantano che si è generato presso il Centro per l’Impiego cittadino”.
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Riconoscimento Docg
della Tintilia di tre comuni
Domani a partire dalle ore 17, presso la Sala auditorium del Palazzo Chiarulli, arriverà un riconoscimento
importante per la tintilia del nostro territorio.
Ci sarà infatti un convegno di presentazione per l’inizio dei lavori volti al raggiungimento del certificato di
garanzia Dopg (Denominazione Origine Controllata e Garantita) per la produzione enologica proveniente dalla
marca territoriale comprendente i comuni di Ferrazzano, Mirabello e Campobasso. Parteciperanno, oltre alle
associazioni di categoria agroalimentare, anche i tre
sindaci, e l’assessore all’agricoltura della Regione Molise - Vittorino Facciolla.
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Attualità
Il Quotidiano del Molise
Giovedì 9 marzo 2017
7
CAMPOBASSO
La sua nomina è stata formalizzata a Roma dal vertice del sindacato della Penitenziaria, Capece
Sappe, l’ispettore Lombardi
nuovo segretario regionale
E’ Giovanni Lombardi,
ispettore superiore del Corpo di Polizia Penitenziaria in
servizio a Campobasso, il
nuovo segretario regionale
Sappe del Molise. La sua
nomina è stata formalizzata martedì a Roma dal segretario generale, Capece.
Lombardi, con una lunga
esperienza professionale e
sindacale, sarà affiancato
da due vice: il sovrintendente del Corpo Mario Angiolillo, e l’assistente capo della
Polizia Penitenziaria Carmine Maglione, entrambi in
servizio a Larino.
Resta coordinatore regionale del Sappe Luigi Frangione.
“Il Molise, pur
essendo una piccola Regione, ha
diverse situazioni
critiche e complicate - commentano Lombardi, Angiolillo e Maglione.
Le criticità sono significative nonostante l’alta pro-
Sarà affiancato
da due vice:
il sovrintendente
Mario Angiolillo
e l’assistente capo,
Carmine Maglione
fessionalità e l’umanità delle donne e degli uomini del
Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio in regione. Le
tensioni ci sono, eccome. Il
28 febbraio scorso c’erano
347 persone nelle carceri
molisane, a fronte di una
capienza regolamentare di
circa 250 posti letto regolamentare nei tre carceri
Campobasso, Larino e Isernia. Un anno fa erano, complessivamente, 290 le persone ristrette. L’istituto penitenziario del Molise più affollato è Larino (183 presenze), seguito da Campobasso (131) e Isernia (51):
sempre alto è il numero
degli eventi critici che accadono ogni giorno nelle cel-
le. Nel 2016 sono stati davvero tanti: 42 atti di autolesionismo, 2 tentati suicidi
sventati in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 14 colluttazioni, 18 ferimenti, 1 evasione da semilibertà. A
Campobasso il numero più
alto di colluttazioni, 8, e di
ferimenti, 14".
Donato Capece, segretario generale, rivolge le sue
congratulazioni ai neo nominati dirigenti sindacali ed
esprime un particolare apprezzamento ai poliziotti
penitenziari del Molise: “E’
solamente grazie ai poliziotti penitenziari, gli eroi silenziosi del quotidiano a cui va
il ringraziamento del Sappe
per quello che fanno ogni
Archivio
giorno, se le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie. Queste aggressioni sono inaccettabili e
vanno condannate con fermezza. Contiamo ogni giorno gravi eventi critici nelle
carceri italiane, episodi che
vengono incomprensibilmente sottovalutati dall’Amministrazione Penitenziaria. Ogni 9 giorni un detenuto si uccide in cella
mentre ogni 24 ore ci sono
in media 23 atti di autolesionismo e 3 suicidi in cel-
la sventati dalle donne e
dagli uomini del Corpo di
Polizia Penitenziaria. Aggressioni risse, rivolte e incendi sono all’ordine del
giorno e i dati sulle presenze in carcere ci dicono che
il numero delle presenze di
detenuti in carcere è in sensibile aumento. Ed il Corpo
di Polizia Penitenziaria, che
sta a contatto con i detenuti 24 ore al giorno, ha carenze di organico pari ad
oltre 7mila agenti”.
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I Carabinieri del Norm lo tenevano d’occhio da un pezzo quando lo hanno fermato in compagnia di un amico
Pusher arrestato con 30 grammi di eroina
Si tratta di un 36enne di Campobasso già beccato con la droga appena tre mesi fa
Nel pomeriggio di martedì, i Carabinieri del Nucleo
Operativo e Radiomobile
della Compagnia di Campobasso hanno arrestato un
campobassano trentaseienne con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, ai
sensi dell’articolo 73 del
DPR 309/90. Il pusher, già
beccato con la droga circa
tre mesi fa, nonostante gli
fosse stata inflitta dal giudice del Tribunale di Campobasso la misura dell’obbligo di dimora e successivamente anche quella della presentazione alla Polizia
Giudiziaria con l’obbligo di
firma, ha continuato tranquillamente la sua attività
di spaccio. Proprio per questo, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa, che lo tenevano d’occhio da diversi giorni, si sono appostati in abiti civili vicino la sua abitazione subito dopo pranzo,
orario in cui lo spacciatore
forse prevedeva di non essere fermato e di circolare
inosservato lungo le vie della città.
Fatto sta che, dopo averlo intercettato insieme ad
un altro campobassano che
di anni ne ha 31 (già conosciuto agli uffici delle forze
dell’ordine), i militari li hanno immediatamente fermati e proceduto a controlli.
Durante gli accertamenti,
pur di evitare di essere per-
Archivio
quisito, lo spacciatore le ha
tentate tutte: addirittura
avrebbe spiegato ai Carabinieri del Norm di essere già
stato perquisito pochi minuti prima da un’altra pattuglia dell’Arma, cercando di
svincolarsi e di distogliere
l’attenzione su di sé. Ma i
militari, senza mai perderlo d’occhio, e notando che
aveva le mani nascoste all’interno delle tasche del
giubbotto, lo hanno invitavano nuovamente a mostrare cosa nascondesse
all’interno degli indumenti.
Solo a quel punto, il
36enne, con gesto fulmineo ha estratto la mano
destra lanciando un involucro di plastica in mezzo alla
strada, cercando di disfarsene. Il pacchetto, però, è
stato subito recuperato dai
militari che, dopo aver controllato cosa contenesse,
hanno capito che si trattava di eroina: circa 30 grammi, già suddivisi in piccole
dosi. Le immediate perquisizioni effettuate anche sull’amico e sulla auto, di proprietà del 31enne, hanno
permesso inoltre di rinvenire altre due dosi di eroina
nascoste nel posa-cenere.
Immediata la perquisizione
anche all’abitazione dello
spacciatore al termine del-
allenatore delle formazioni
amatoriali. Si dipana così la
vicenda di un Ulisse catapultato negli anni drammatici in cui il “colosso d’acciaio” era il totem fasullo di un
tragico benessere. Fino alla
trasfigurazione della vicenda nel grande racconto collettivo di undici, anonimi,
campioni: l’Ilva Football
Club, squadra ricostruita,
immaginando di mettere insieme le “figurine” di alcuni tra i tanti che a Taranto
lasciarono la giovinezza sul
terreno del campo sportivo.
la quale, però, non veniva
rinvenuto altro. I due fermati sono stati trasferiti presso la Caserma di via Mazzini per espletare ulteriori
accertamenti. Al termine
delle formalità di rito, tenuto conto della recidiva del
trentaseienne e della sua
violazione alle prescrizioni
che gli erano state imposte,
è stato arrestato: il Pubblico Ministero di turno della
Procura di Campobasso ha
disposto che fosse condotto in carcere in attesa dell’udienza di convalida che
si terrà nei prossimi giorni.
Per il trentunenne, invece, i
Carabinieri dell’Aliquota
Operativa hanno inviato
dettagliata segnalazione
alla Prefettura ai sensi dell’art. 75 DPR 309/90 per
detenzione di sostanza stupefacente per uso personale.
Tutta la droga, sottoposta
a sequestro, sarà inviata al
Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di
Foggia dove verranno effettuate le previste analisi
quantitative e qualitative
dell’eroina sequestrata. Oltre che nel fine settimana,
l’attenzione che i Carabinieri pongono, nell’ambito del
capoluogo e dei paesi limitrofi, contro il fenomeno
dello spaccio di sostanze
stupefacenti continua a rimanere alta anche tramite
continui servizi di prevenzione e controllo.
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Ilva football club, l’aperitivo
dell’edizione 2017 di ‘Altrolibro’
Domani al Brickout verrà
presentato “Ilva Football
Club”, il romanzo scritto a
quattro mani dai giornalisti
tarantini Colucci e D’Alò per
la casa editrice salentina
Kurumuny. A presentare il
volume, insieme a Fulvio
Colucci, ci sarà Chiara San-
tone e tutto il
gruppo di AltroLibro, per fornire
qualche notizia in
più anche su
cosa bolle in pentole per l’edizione
2017 della fiera.
A breve, infatti,
saranno ufficializzate tutte
le info e la data della rassegna della piccola e media
editoria italiana che anche
quest’anno si terrà a Campobasso, intanto, è possibile seguire i profili di Altrolibro su tutti i maggiori social:
Facebook, Twitter, Insta-
gram. “Ilva Football Club” è
un racconto nel quale tre
storie parlano del passato,
del presente, del futuro, intrecciandosi. Il racconto di
chi non si arrende a un destino e crede possibile ancora giocare l’ultima partita, la partita della vita, a
prescindere dal risultato.
Un giornalista sportivo nato
al quartiere Tamburi di Taranto, dopo il sequestro dell’Ilva da parte della magistratura per disastro ambientale, decide di riannodare i fili del passato. Sente di doverlo al padre, mor-
to di cancro, a quella generazione di calciatori di cui lui
stesso fece parte negli anni
’70 e ’80 scomparsa a causa dell’inquinamento, alla
storia della sua città. Col
pretesto di cercare la “maglia grigia”, da lui indossata durante un torneo e che
tanto somigliava al colore
del siderurgico, si trasforma, così, in un viaggiatore
nel tempo, raccogliendo
anzitutto la sua testimonianza e poi quella di un
commerciante diventato
memoria storica del football di quartiere e di un ex
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Attualità
CAMPOBASSO
Il Quotidiano del Molise
Giovedì 9 marzo 2017
Il direttore artistico della kermesse, Valentino Campo: ad ogni appuntamento un fiume in piena ci travolge
Poietika presenta Antonio Moresco
Una delle voci più importanti della narrativa contemporanea domani all’ex Gil
“L’intervento di Adonis venerdì scorso si è rivelato epocale: uno sforzo enorme premiato da un pubblico entusiasta e caloroso. Ad ogni appuntamento di Poietika un
fiume in piena ci travolge. Ora ci attende un altro evento
altrettanto suggestivo.” Così il direttore artistico di Poietika, Valentino Campo presenta il nuovo appuntamento
in programma per la manifestazione promossa dalla
Fondazione Molise Cultura e Regione Molise. Domani
alle 18,30 presso l’auditorium del Palazzo Gil di Campobasso, Poietika ospiterà Antonio Moresco, una delle voci
più importanti della narrativa italiana contemporanea
che, in dialogo con lo scrittore Adelchi Battista, racconterà come la tematica della terra, intesa nella sua pregnanza vitale, sia peculiare nel suo sentire e nella sua
poetica.
Dopo un’infanzia segnata dall’esperienza del collegio
religioso e una lunga militanza nella sinistra extraparlamentare, verso la fine degli anni settanta Antonio Moresco ha intrapreso un sofferto apprendistato letterario,
terminato nel 1993 con la pubblicazione dei tre racconti
di Clandestinità. Nel 1995 pubblica il romanzo breve La
cipolla, che, insieme al precedente e a tre racconti ine-
diti, sarà ripubblicato
anni dopo nel volume
Il
combattimento
(2012).
La sua opera ruota
attorno alla monumentale trilogia dal titolo
L’increato, che comprende Gli esordi (pubblicato da Feltrinelli nel
1998 e riedito da Mondadori nel 2011), Canti del caos (che dopo
una complessa storia
Antonio Moresco
editoriale, con la prima
parte edita da Feltrinelli nel 2001 e la seconda da Rizzoli nel 2003, viene pubblicato in versione completa da Mondadori nel 2009) e
Gli increati (2015).
Tra gli altri scritti principali, vi è la raccolta di lettere
Non spedite Lettere a nessuno, che documenta i suoi
difficili rapporti con l’industria letteraria, la breve biogra-
fia Zio Demostene (2005, poi ampliata e ripubblicata con
il titolo I randagi) e il romanzo Gli incendiati (2010), affine per contenuti e stile ai romanzi della trilogia. Con Le
favole della Maria (2007) ha vinto il Premio Andersen
2008 per la sezione “Miglior libro 6/9 anni”. Nel 2013
pubblica La lucina, a cui segue nel 2014 Fiaba d’amore.
Risale al 2011 l’esperienza di Cammina cammina, un
percorso a piedi da Milano a Napoli Scampia, durato 44
giorni, da cui è tratto un testo pubblicato nell’omonimo
libro. L’anno successivo, dopo il cammino Stella d’Italia,
al quale partecipano più di 1000 persone, promuove il
volume Stella d’Italia. A piedi per ricucire il Paese. Nel
2013 partecipa a Freccia d’Europa percorrendo con altri camminatori più di 1170 chilometri, da Mantova a
Strasburgo, per consegnare al Parlamento Europeo un
messaggio elaborato durante il cammino. Nel 2014 fonda l’associazione Repubblica Nomade, dopo 15 giorni
di cammino attraverso la Sicilia.
Con Giunti nel 2016 ha pubblicato L’addio.
L’ingresso è gratuito con tagliando segnaposto disponibile dalle 18 del 10 marzo presso il box all’ingresso
del Palazzo Gil.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dal 2009 a Campobasso in via Scardocchia 12/c
Se il destino ha bisogno d’aiuto
c’è l’agenzia di incontri Meetness
In Italia il numero dei single è in costante aumento
soprattutto perché le persone hanno poco tempo e
poche occasioni d’incontro;
ma chi è single ha voglia di
conoscere altre persone, di
fare amicizia e di trovare la
propria anima gemella…
insomma di innamorarsi! Si
è single per i motivi più disparati e pur avendo un bel
lavoro e tanti amici, si fa
fatica a conoscere persone
nuove, ci si ritrova a uscire
sempre con le stesse persone e questo diventa poco
stimolante.
La scelta di rivolgersi a
un’agenzia d’incontri è
sempre più diffusa e nasce
dalla sicurezza di conoscere persone reali, serie e
motivate a iniziare una nuova relazione.
Tutto ciò è rassicurante,
soprattutto in un’epoca
come la nostra in cui l’alternativa sarebbe fare incontri in chat, dove prevalgono mancanza di sicurezze, incontri spiacevoli o addirittura pericolosi. E poi,
siamo sinceri, può un’emoticon sostituire un sorriso o
un abbraccio? Rivolgiamo
qualche domanda al personale dell’agenzia per capirne di più.
Che oppor
tunità ha oggi
opportunità
chi è single, di conoscere
per
sone nuo
persone
nuovve?
Oggi non è facile conoscere persone interessanti
di cui innamorarsi, tra il lavoro e gli impegni familiari,
abbiamo poco tempo da
dedicare a noi stessi, ma
non per questo dobbiamo
arrenderci alla solitudine, il
Tra lavoro
e impegni
conoscere
persone
e trovare
l’amore
è impresa
ardua
destino va aiutato. Noi della Meetness mettiamo in
contatto tra di loro single
potenzialmente compatibili, desiderosi di iniziare una
nuova relazione. Ognuno di
noi ha in mano la propria
vita e può intervenire per
cambiarla.
Da q
uant
o ttem
em
po esist
e
quant
uanto
empo
esiste
l’agenzia per single Mee
tMeetness?
Siamo un’agenzia autorizzata con sede a Campobasso in via G. Scardocchia
n.12/c (accanto alla British
School) dal 2009 e ci occupiamo si single, cioè di
persone libere sentimentalmente per le ragioni più
diverse (nubili, celibi, vedovi, separati, divorziati) e siamo diventati un punto di riferimento per chi si sente
solo emotivamente e vuole cambiare la sua vita. Chi
si rivolge alla Meetness,
aumenta le occasioni d’incontro, si concede nuove
opportunità di conoscere
anche chi ha uno stile di
vita differente, con cui potrebbe non entrare mai in
contatto.
Con la presenza di int
er
inter
er-ne
t, è ancora necessario
net,
riv
olger
si a un’agenzia?
rivolger
olgersi
In effetti, internet e i social network ci danno l’idea
di conoscere tante persone, di avere tanti amici, ma
in realtà hanno creato molProprio perché chi si rivolta alienazione e solitudine. i single basando la scelta
Trascorrere le serate da- sulla nostra esperienza e ge alla Meetness è molto
vanti a un monitor o a uno sulla nostra sensibilità, ol- predisposto a iniziare una
smartphone non è parago- tre che sulle caratteristiche relazione, i casi di succesnabile alla magia di un in- che ci ognuno ci indica du- so sono numerosi. Noi ovcontro vero, occhi negli oc- rante il colloquio. L’incontro viamente non assicuriamo
chi, a una passeggiata, a più spontaneo è quello che il buon esito dell’incontro,
una chiacchierata stimo- avviene in un abr o all’aper- questo dipende anche da
lante! Sarà capitato anche to per una passeggiata, ma voi, se scatta la scintillina
a te di vedere comitive in chi vorrà, potrà farlo anche o meno, ma garantiamo di
presentarvi persone realcui ognuno è concentrato in agenzia.
Che tipo di per
sone si mente single, per bene e
nel proprio telefono, ignopersone
e in un’agenzia alla serie … se ci date la vostra
iscrive
rando la persona che ha iscriv
fiducia, potrete davvero
accanto. Ebbene, questa vostra agenzia?
non è comunicazione vera!
Non esiste una categoria provare a cambiare vita.
Ma io non sono tipo da
Per questo in molti preferi- specifica di persone che si
scono rivolgersi alla nostra rivolge a noi. La ricerca del- agenzia per single…
Come dicevo prima, il deagenzia, dove trovano ac- l’anima gemella è un desicoglienza e disponibilità ad derio di tutti. A noi si rivol- siderio di amare e di esseascoltarli, a consigliarli e a ge chi ha chiuso da poco re amati appartiene a tutti,
proporre loro incontri con una relazione importante, chiunque può essere popersone affini. L’incontro chi è alla ricerca del primo tenzialmente un tipo da
reale, a differenza di chat grande amore, il separato “agenzia d’incontri”. Chi ha
e social network, è l’unico che tra le incombenze do- una vita sociale attiva ma
in grado di trasmettere mestiche e il lavoro non rie- è stanco delle solite freemozioni e di accendere sce a dedicarsi a se stes- quentazioni, ha poco temdavvero i cuori! Inoltre, nel- so, o chi, rimasto vedovo, po, frequenta spesso amila nostra agenzia si ha la sente così forte la solitudi- ci sposati o in coppia e ha
garanzia di conoscere per- ne ma non sa come fare un forte desiderio di ricosone per bene, che davve- per ricominciare a vivere. struire un rapporto solido,
ro vogliono mettersi in gio- Ciò che li accomuna è il for- in agenzia sarà sicuramenco, in modo da garantire te desiderio di iniziare una te facilitato a fare nuove
incontri senza rischi.
bella relazione, di amare e interessanti conoscenze
Come a
vv
engono gli in- sentirsi amati.
con altri single iscritti che
avv
vvengono
Ci sono stati casi di suc- desiderano la stessa cosa.
contri?
Noi mettiamo in contatto cesso?
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Bojano
il Quotidiano
del Molise
GIOVEDÌ 9 MARZO 2017 - ANNO XX - N. 63
REDAZIONE CAMPOBASSO
C’era una volta
un lago a Bojano
La ricerca dello studioso locale Oreste Gentile
è collegata al fenomeno migratorio
BOJANO. Tra i ricordi di
gioventù dello studioso
bojanese Oreste Gentile vi
era la tradizione che nella
pianura di Bojano fosse
esistito, intorno al XIII secolo, un lago fatto prosciugare dall’imperatore Federico
II. “Non avendo trovato nelle fonti bibliografiche dell’epoca federiciana delle
informazioni che la confermassero, ma convinto che
il più delle volte nei ricordi
del passato si possa nascondere la verità – ha
spiegato Gentile - ho indagato in un epoca molto più
lontana, agli inizi del X-IX
secolo a. C.. Era l’epoca in
cui la Storia e le leggende
tramandano l’origine delle
popolazioni protagoniste di
una vasta migrazione causata dal sovrappopolamento e dalla carenza di risorse naturali nel territorio
della Sabina, abitato dai
Sabini. I Sabini, chiamati
Safini nella loro lingua detta osca, migrarono verso i
territori della penisola italica (ancora non si può parlare di Italia) centro-meridionali, dando origine al
popolo dei: Piceni, Vestini,
Equi, Marsi, Peligni, Carecini, Frentani, Pentri, Irpini,
Caudini e Lucani. Il fenomeno della migrazione volontaria fu dovuto all’aumento demografico e, di conseguenza, alla scarsezza dei
raccolti ed alla minore di-
sponibilità di terreni da coltivare e da pascolo. Fu abbandonata la Sabina con la
speranza di avere maggiori opportunità e trovare migliori condizioni di vita. E’
molto importante ai fini
della ricerca tenere presente la morfologia del territorio che fu
abbandonato e dei territori che furono occupati
per lo sviluppo dei nuovi
popoli e di
una nuova
civiltà. I giovani migranti Safini/Sabini/Sabelli/
Sanniti, abbandonando
la Sabina, lasciarono la pianura reatina
(Rieti era la loro capitale) e
la pianura limitrofa alla città di Cotilia nei cui pressi vi
era il lago (o palude) omonimo, ritenuto sacro, con
una isoletta che “galleggiava”: oggi piana di San Vittorino-terme di Cotilia. I
gruppi in cui si divisero i giovani migranti seguirono un
animale-vessillo: il picchio,
il bue, il lupo, il cavallo, che
li guidarono verso i territori
che gli dei e l’oracolo avevano loro assegnati. Il territorio che avevano lasciato era per gran parte pia-
Una storia
antica
di tradizioni
e ricordi
passati
che
nascondono
la verità
Buon compleanno
Giancarlo!
Cari auguri di buon compleanno a Giancarlo da tutta
la classe della scuola e dagli amici.
10
neggiante, circondato da
alte montagne: monte Terminillo, monte Giano, monte Nutria e, tramandano le
fonti classiche, da umide
colline. Migrarono per trovare un luogo morfologicamente simile, se non migliore; infatti, i
nuovi territori
ebbero in comune la presenza dei monti, delle colline,
della pianura,
dei fiumi e dei
laghi, utili per
lo sviluppo di
una nuova civiltà. Erano
partiti dalla
Sabina: Rieti,
l’antica Reate
era il capoluogo a 405 m. s.
l. m.. Sorge su
una piccola altura che domina una vasta area pianeggiante ai piedi del Terminillo ed è attraversata
dal fiume Velino. Varrone,
Virgilio e Plinio testimoniano che i Romani stimassero la pianura, già palude,
essere al centro della penisola. Bojano, l’antica Bovaianom/Bovianum, era il
capoluogo a 480 m. s. l. m..
La città moderna è situata
a settentrione nella pianura alle falde del massiccio
del Matese e nei pressi
delle 3 sorgenti del fiume
Biferno. Il primo insediamento sannita, oppidum,
era localizzato sulla collina
oggi denominata Civita Superiore di Bojano che la bibliografia antica ben differenzia dalla Civita Inferiore
(Bojano). Le caratteristiche
morfologiche del territorio
di Bojano sono simili agli
altri insediamenti/capoluoghi fondati dai giovani migranti Sabini: pianura, colline, monti, fiumi e laghi o
paludi, utili per la difesa e
allo sviluppo agricolo e
commerciale. Reate, Marruvio, Sulmo, Cluviae, tra i
capoluoghi più importanti
erano stati fondati nei pressi di montagne, colline, in
pianura, nei pressi di un
lago o di una palude. Bovaianom/Bovianum? Il ricordo della antica tradizione che tramandava la presenza di un lago o di una
palude nella pianura di
Bojano, millenni prima della presenza dell’imperatore Federico II, al pari delle
altre capitali fondate dai
popoli di origine Safina/
Sabina/Sabella/Sannita è
stata confermata da alcuni toponimi del suo territorio. 1° Salita la Piaggia è
posta a 540 m. s. l. m., sulle pendici della collina sulla cui sommità fu fondato
l’oppidum Bovaianom/Civita Superiore di Bojano. E’
una delle contrade della
città, ma nel passato era
stata una delle 3 rocche
dell’insediamento sannitico-romano e medievale
della città di pianura. Dal
sito dell’Enciclopedia Dantesca (1970) a cura di L.
Blasucci si apprende che
piaggia. 2° Guado la Foce
si localizza ad nord-ovest
della città di Bojano, nei
pressi del ponte della Cal-
lora sul torrette Rio (vecchio percorso della S. S. 17)
e di Santa Margherita, posta sul tratturo Pescasseroli-Candela, località dove
stanziavano le greggi prima
di attraversare il centro della città sannitica-romanamedievale. 3°. Paduli di
Sotto è la vasta area localizza a nord-est della pianura di Bojano che si estende dal Guado la Foce fino
alla strada provinciale
Bojano-Colle d’Anchise
dove la depressione del terreno è inferiore a 480 m.
s. l. m. La storia di Monsummano rispecchia la storia di Bojano, più antica di
molti secoli: Bovaianom/
Bojano fu fondata dai Safini/Sabini/Sabelli/Sanniti
ai piedi del colle dove fin
dal X-IX secolo a. C. omonimo (il primo insediamento
montano denominato Bovaianom). Luogo viario strategico, in posizione dominante (esisteva il tratturo
Pescasseroli-Candela, la
via consolare Minucia e la
via per Teano degli Apuli),
in posizione dominante sui
Nasce lo sportello d’ascolto
psicologico, lo rende noto
l’amministrazione comunale
BOJANO. L’amministrazione comunale fa sapere che
presso il Comune di Bojano è stato istituito “Lo Sportello
d’Ascolto Psicologico”. E’ un servizio gratuito all’interno
del progetto equipe multidisciplinare dell’ambito RicciaBojano, rivolto alle famiglie, ai minori e a tutti i cittadini
che hanno bisogno di un sostegno e di un valido aiuto
per affrontare le difficoltà che si incontrano nel vivere
quotidiano. Nasce con l’obiettivo di offrire uno spazio
neutro dove essere accolti ed ascoltati. La Dott.ssa Lina
De Lisio, psicologa – psicoterapeuta, riceve il Lunedì e
Martedì dalle ore 10,30 alle ore 13,00.
Paduli di Sotto e sulla pianura, il colle di Bovaianom
fu fortificato almeno dal XIX secolo a. C. con un sistema difensivo accresciuto
ed ampliato nel corso del
tempo fino a comprendere
nel basso medioevo tutta la
sommità del colle (la medievale Rocca Boiano costituita dal castrum e dal castello). Ciò che accadde a
Monsummano all’inizio
dell’ XI secolo è simile alla
fondazione di Bovaianom
nel XI-IX secolo a. C.: l’oppidum sorto sulla collina di
Civita Superiore di Bojano
dominava la città e la pianura sottostante ed il lago
o i Paduli di Sotto che nel
tempo sarebbero stati oggetto di una bonifica. 4°. Il
fiume Biferno. La recente
scoperta nel centro di Bojano della strada sanniticaromana a circa 3 metri sotto il corso del fiume, consente di ritenere che il fiume avesse un percorso diverso o che non esistesse:
l’acqua che fuoriusciva dalle numerose sorgenti defluiva nella depressione di
Paduli di Sotto della vasta
pianura di Bojano, dando
origine ad un lago o ad una
palude/paduli. Infatti, scrive Cianfarani (1978): Nell’antico nome dell’attuale
Biferno (lat. Tifernum), si
può ravvisare la parola pregreca Tiphos, palude, e
Typhe, pianta palustre, riscontrata nell’ambiente
mediterraneo: la palude o
il lago diedero il nome all’attuale fiume: Biferno. Da
quanto esaminato – ha
concluso Gentile - il territorio pertinente a Bovaianom/Bovianum/Bojano
godeva delle stesse caratteristiche morfologiche del
territorio delle altre capitali dei popoli di origine Sabina/Sabella/Sannita (soprattutto il territorio di Sulmona): monti, colline, pianura, fiumi, laghi o paludi
e, non ultime, le vie di comunicazioni: dapprima i
tratturi, dopo le vie consolari romane”.
Riccia
il Quotidiano
del Molise
REDAZIONE CAMPOBASSO
GIOVEDÌ 9 MARZO 2017 - ANNO XX - N. 63
Peggiora lo stato della frana che sta creando diversi problemi
Avanza il dissesto idrogeologico
sulla Ss 212 nel tratto che
collega Sant’Elia a Pietracatella
Il peggioramento, in queste
ultime settimane, dello stato della frana sul tratto della
ss. 212, che collega Sant’Elia a Pianisi a Pietracatella, sta creando non poco allarme e preoccupazione.
Nonostante il vasto movimento franoso interessi da
decenni la zona, provocando
gravi e continui disagi agli
automobilisti, non si è ancora provveduto ad effettuare
interventi risolutivi. Di tanto
in tanto infatti l’Anas procede ad opere di manutenzione attraverso le quali si assicura una provvisoria transitabilità senza eliminare del
tutto le criticità. La carreggiata in questione si è notevolmente ristretta ed i terreni
circostanti al tratto sono caratterizzati da consistenti e
costanti scivolamenti e cedimenti; bisognerebbe pertanto programmare adeguati interventi al fine di assicurare maggiore stabilità ai versanti compromessi.
Il problema della fragilità
del territorio e dell’esposizione al rischio di frane e alluvioni riguarda molte aree
FONDATO NEL 1998
DIRETTORE RESPONSABILE:
GIULIO ROCCO
EDITORE:
ITALMEDIA s.r.l.
AMMINISTRATORE UNICO:
CARMELA ANGIOLINI
SEDE LEGALE:
VIA S.GIOVANNI IN GOLFO, 205
86100 CAMPOBASSO
SEDE OPERATIVA
VIA S.GIOVANNI IN GOLFO, 205
86100 CAMPOBASSO
SIT
O INTERNET:
ITO
www.quotidianomolise.com
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Pubblicità
ITALMEDIA s.r.l.
Tel. 0874.484623
Via S.Giovanni in Golfo
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CENTRO STAMPA
ROTOSTAMPA - LIONI (AVELLINO)
Registrazione Tribunale
di Campobasso N. 157/87
della nostra penisola. In ben 6.633 comuni
italiani sono presenti aree a
rischio idrogeologico che
comportano ogni anno un
bilancio economico pesantissimo, intollerabile quando
i danni sono pesanti. Dati
che evidenziando quanto sia
urgente intervenire al più
presto attraverso politiche
territoriali ad hoc e risorse
adeguate, sottolineando che
gli interventi di prevenzione
del rischio sono un investimento in termini ambientali
ed economici. Si stima che
ogni euro di investimenti
pubblici ne sviluppa sei. Inoltre la gestione del territorio,
attraverso presidi territoriali
ed il coinvolgimento dei soggetti interessati e delle diverse discipline tecnico-scientifiche permette di creare nuova occupazione a partire da
quelle aree, come le aree interne, che oggi sono le più
disagiate sotto questo punto di vista. Una delle problematiche persistenti anche
nel Fortore è la predisposizione ai fenomeni di dissesto idrogeologico delle zone
caratterizzate da un’elevata
instabilità del terreno. Le numerose frane e smottamen-
ti che interessano anche le
strade, in alcuni casi, costituiscono un serio pericolo
per le abitazioni in aree periferiche. Segnalati spesso
anche disagi dagli automobilisti che attraversando
l’area fortorina verificano
l’insorgere di problemi sulla
rete viaria, di sempre più difficile percorrenza in alcuni
punti critici, sia relativamente alle strade comunali, interpoderali, statali o provinciali. E’ sempre più impellente,
anche per le zone fortorine,
la necessità di maggiori investimenti in termini di prevenzione, attraverso cui af-
fermare una nuova cultura
dell’impiego del suolo che
metta al primo posto la sicurezza della collettività e ponga fine da un lato a usi speculativi e abusivi del territorio, dall’altro al suo completo abbandono. In un contesto in cui sono sempre più
evidenti gli effetti dei cambiamenti climatici in atto,
che comportano fenomeni
meteorologici estremi caratterizzati da piogge intense
concentrate in periodi di
tempo sempre più brevi, la
gestione irrazionale del territorio porta a conseguenze
disastrose. Attraverso la de-
San Giuseppe, i riccesi recitano
la preghiera dei sette dolori ed allegrezze
Fervono i preparativi per la
festa ultrasecolare di San
Giuseppe, legata anche alla
cura del suo particolare
aspetto gastronomico che
premia la tradizione con il
consumo di cibi squisiti. Ieri,
intanto, il calendario ha segnato il penultimo mercoledì di San Giuseppe per cui i
riccesi non hanno mangiato
carne e nella case si è recitata la preghiera dei setti
dolori ed allegrezze.
Il forte senso devozionale,
che non ha fatto desistere la
maggior parte delle famiglie
riccesi, si è scontrato con gli
evidenti segni di una crisi
economica, che vede anche
lievitare i prezzi di alcuni ingredienti a livello locale. In
ragione delle diffuse ristrettezze, qualcuno è stato costretto a rinunciare all’acquisto del necessario per i preparativi; altri hanno ridotto le
spese.
A subirne le conseguenze
i cesti devozionali, sicuramente meno ricci di bontà!
In occasione di questa lieta
ricorrenza, che comporta
anche considerevoli costi,
sicuramente il lavoro più delicato è svolto dalle massaie
riccesi. Si tratta di un evento che richiede grande impegno, sia dal punto di vista
lavorativo che economico,
oltre che un notevole impiego di tempo per le famiglie;
mobilitazione generale, dal
più piccolo al più anziano,
per la buona riuscita della
festa.
Anche quest’anno, nonostante la profonda crisi che
affligge il nostro Paese, nessuna famiglia riccese ha voluto rinunciare a perpetrare
l’antica usanza locale.
A differenza di oggi, quest’evento in passato non richiedeva l’impiego di molto
denaro perché era basata
soprattutto sullo scambio
degli alimenti o sull’elemosina.
Con l’andare degli anni
questa prassi è andata man
mano scomparendo ed
ognuno ha provveduto a rifornirsi dell’occorrente nei
ben assortiti negozi alimentari.
Prassi che, a detta di molti
riccesi, “in questi ultimi tempi, ha ceduto il posto ad una
forma di esosità da parte dei
commercianti”. E proprio la
svalutazione dell’euro ha evidenziato l’aumento dei prezzi di tutti quegli alimenti che
servono alla preparazione
delle pietanze.
Pertanto con 100 euro non
si riesce a portare a casa
granché. Un riconoscimento va senz’altro a quegli agri-
coltori riccesi che, come
sempre, si prodigano con
finizione di un Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, si potrebbero rilanciare così le aree
interne e puntare sulla forza
dei territori, così da disegnare una nuova “geografia urbana” più green e sostenibile. Il nuovo modello di sviluppo che di fatto la crisi ci impone di scegliere, dovrebbe
puntare su una economia a
basse emissioni, sulla corretta gestione del territorio
per la sicurezza dei cittadini
e delle imprese ed anche
sulla valorizzazione delle tipicità agricole ed artigianamsr
li.
grande cuore, donando a
chiunque lo chieda latte,
ceci, olio, formaggio e tutto
ciò che con le loro mani riescono a produrre con il lavoro della terra.
Originale iniziativa a Gambatesa
con l’Albo comunale dei musicisti
Il Comune primo in Italia per questo tipo d’esperienza
Raccoglie consensi la originale iniziativa messa in
campo a Gambatesa con la
creazione dell’albo Comunale dei Musicisti attraverso il
censimento dei musicisti
gambatesani. Un’idea eccezionale che vede il Comune
fortorino primo in Italia in
questo tipo di esperienza,
proposta con l’intento di incentivare la pratica musicale e di creare un grande
evento estivo nel quale suonare tutti insieme! L’idea sicuramente scaturisce da un
retroterra di tradizioni che
vedono le Maitunate protagoniste della storia
musicale del paese.
Non ci sono infatti famiglie gambatesane
in cui non ci siano musicisti o cantori degli
“stornelli” caratterizzati dall’improvvisazione. Un’occasione
importante di confronto ed incontro per
i giovani e gli adulti
che avranno modo di
impegnare il tempo libero nella promozione di particolari eventi estivi che vedranno
il coinvolgimento della comunità.
L’iniziativa rappresenta anche un modo per incentivare la crescita qualitativa della locale tradizione delle Maitunate, contribuendo alla formazione di artisti sempre
più preparati ed apprezzati,
nella consapevolezza che si
tratta di una peculiarità che
appartiene a questo territorio e lo caratterizza per originalità e talento musicale.
L’Ente informa che per iscriversi è necessario registrare il proprio nominativo, inviando apposita comunicazione al Comune.
11
Trivento
il Quotidiano
del Molise
GIOVEDÌ 9 MARZO 2017 - ANNO XX - N. 63
REDAZIONE CAMPOBASSO
“Un giorno con noi” nell’ambito
della settimana dell’amministrazione aperta
I ragazzi del centro
“Cielo e terra”
ospiti in Regione
Il presidente Maria Mastroiacovo:
un’esperienza più che positiva
di Vitt
orio Scarano
Vittorio
L’associazione Cielo e
Terra Onlus ha partecipato
ieri alla iniziativa “Un giorno con noi”, nell’ambito
della settimana dell’amministrazione aperta”, con
una rappresentanza di ragazzi del centro diurno socio educativo “Raggio di
luce Trivento”. Nell’ambito
della settimana dell’amministrazione aperta, promossa dal Ministero per la
Semplificazione, la Regione Molise, tramite il responsabile del Piano di rafforzamento amministrativo,
presso la sede della giunta
regionale, si è avuta ieri
l’iniziativa “Un giorno con
noi”. Presso la sala del parlamentino di Palazzo Vitale, gli ospiti sono stati accompagnati nei vari uffici
regionali per toccare con
mano come si lavora e
cosa si fa in una pubblica
amministrazione. È stato il
primo di tanti momenti in
cui le persone diversamente abili, potranno e dovranno conoscere il lavoro quotidiano dell’amministrazione pubblica ed aiutare a
migliorare, in un piccolo
grande percorso di crescita reciproco, in grado di
valorizzare le diverse abilità di tutti. “L’esperienza è
stata più che positiva – ha
commentato il presidente
Maria Mastroiacovo – i ragazzi sono stati accolti in
maniera impeccabile, i dipendenti hanno illustrato il
lavoro in modo semplice,
offrendo ospitalità e disponibilità”. “Un piacere un
onore averli con noi – ha
commentato il presidente
della Giunta Paolo Frattura
- abbiamo scelto di partecipare così alla settimana
dell’Amministrazione aperta, l’impegno condiviso con
il Dipartimento della Funzione pubblica di promuovere ogni anno sette giorni
di iniziative dedicate a sviluppare la cultura e la pratica della trasparenza, della partecipazione, dell’ac-
cessibilità, della Pubblica
amministrazione. Noi abbiamo scelto di iniziare da
loro. Un arricchimento per
noi. Con Alberta De Lisio, la
responsabile regionale del
Pra, abbiamo mostrato da
vicino il lavoro quotidiano
condotto dall’amministrazione regionale per tutti i
cittadini molisani. ai nostri
ospiti abbiamo chiesto indicazioni e suggerimenti
per migliorare quanto facciamo con loro. Un piccolo
grande percorso di crescita reciproca che possa valorizzare le diversità abilità
di tutti”. L’incontro con le
persone diversamente abili
è stato il primo dei tanti
momenti programmati per
il piano di rafforzamento
amministrativo e rientra
nelle 200 iniziative che si
svolgono in tutt’Italia, coordinate dal Dipartimento
della Funzione Pubblica su
proposta delle organizzazioni della società civile
aderenti all’Open Government Forum.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Protagonisti i centri di accoglienza di Castelmauro e Campomarino
Il giusto valore della donna
“La curva più bella di una donna è il suo sorriso”: la campagna di sensibilizzazione
CASTELMAURO. E’ la Festa della Donna e nei Centri di Accoglienza Straordinaria di Campomarino e
Castelmauro i ragazzi immigrati si sono fatti promotori
di una campagna di sensibilizzazione mirata a dare
il giusto valore alla figura
della donna. Sotto la supervisione della Cooperativa
Sociale “Marinella”, capofila dell’Rti “Marinella - Pianeti Diversi - Incontri”
che gestisce i centri
“Happy Family” e “Oltre”, i ragazzi del Centro
“Nero a Metà” di Castelmauro hanno lanciare
un messaggio anti-sessista con l’adesione a
una campagna sociale
già esistente, cioè “A
smile is the most beautiful curve on a woman’s
body”, cioè “la curva più
12
bella di una donna è il suo
sorriso”. Infatti i migranti
accolti a Castelmauro hanno realizzato un segnaporta su cartoncino giallo contenente questo messaggio.
Segnaporta donati con ramoscelli di mimose nei luoghi maggiormente frequentati in paese, come scuole,
locali commerciali, ufficio
postale e pubblica amministrazione. Altra iniziativa a
Campomarino, dove una
rappresentanza dei giovani immigrati si è recata ieri
in piazza, nelle scuole e
negli uffici comunali per
donare ramoscelli di mimosa corredati di un messaggio molto particolare. Si
tratta di un cartoncino raffigurante un pallino della
meno conosciuta come
Acacia Dealbata, sorridente e molto somigliante a
uno smile, a fianco a uno
slogan. Un’idea che i ragazzi hanno fatto loro, e che
hanno voluto diffondere
con il piccolo grande gesto
in omaggio alle Donne.
Questo slogan recita “Donna è l’abbreviazione di Madonna... Espressione sublime... dell’Essere”. Una vera
e propria dichiarazione
d’amore verso l’Universo
femminile.
PREVISIONI METEO DI DOMANI
LA FARMACIA DI TURNO
Isernia
il Quotidiano
del Molise
LE TEMPERATURE
MAX. 17° - MIN. 5°
SAN LAZZARO
via Tedeschi, 39
Tel. 0865.299310
GIOVEDÌ 9 MARZO 2017 - ANNO XX - N. 63
Migranti violenti. Nuovo
rissa in un centro d’accoglienza in provincia di Isernia. Questa volta a Castelpizzuto, dove è scoppiata
l’ennesima lite tra profughi
africani, tanto da richiedere l’intervento dei carabinieri che hanno denunciato i due protagonisti del violento scambio di opinioni.
Intanto, a Isernia, cresce
l’allarme tra la
popolazione
per l’atteggiamento di qualcuno tra i migranti. Piazza
Stazione è oramai diventata
REDAZIONE CAMPOBASSO
Sono intervenuti i Carabinieri: denunciati i due protagonisti della violenta lite
Rissa tra profughi
a Castelpizzuto
una sorta di Casbah all’aperto. Migranti africani che gi-
Operazione
in piazza Stazione,
l’Arma ha controllato
tutti i migranti
ronzolano, si fermano, fanno
dei capannelli e, sempre più
spesso, spacciano
droga. L’attenzione
dei carabinieri è
sempre ai massimi
livelli e si può osservare che, costantemente, una Gazzella dell’Arma è pre-
sente in zona, ma il fenomeno resiste e, appena i carabinieri si allontanano, i profughi ricominciano a spacciare.
Un fenomeno ben conosciuto e tenuto sotto controllo, tant’è che, ieri mattina,
una pattuglia di carabinieri
ha bloccato tre africani so-
Archivio
spetti che non avevano documenti, Per questo motivo,
chiamati i rinforzi, i tre africani sono stati portati in caserma ed è stato avvertito il
gestore della casa di accoglienza di Scapoli dove sono
ospitati, il loro ‘tutor’ è arrivato temepstivamente al
comando dei carabinieri,
portando i documenti e ha
preso in consegna i tre migranti, riportandoli a Scapoli. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Con la sua Hospital Service gestisce pulizia e ricambio della biancheria negli ospedali regionali
Colasante lavora anche in Molise
Federico: “In manette una vecchia conoscenza molisana. E rispunta il maxi appalto da 40 milioni”
La notizia dell’arresto di
Antonio Colasante, data in
esclusiva per la nostra regione dal Quotidiano del Molise, è stata puntualmente ripresa dal gruppo consiliare
dei Grillini che chiarisce una
cosa abbastanza importante: l’imprenditore abruzzese
lavora ancora per l’Asrem e
con la sua Hospital Service
gestisce pulizia e ricambio
della biancheria ospedaliera. Un appalto milionario che
non si può escludere venga
rivisto dalla dirigenza Asrem
alla luce di quanto sta accadendo. Scrive Antonio Federico: “Antonio Colasante è
stato arrestato nell’ambito di
un’inchiesta della Procura di
Lanciano su un giro di fatture per servizi sanitari. Nel
2009 l’imprenditore nello
stesso settore si aggiudicò
un maxi appalto in Molise tra
mille dubbi e dopo un iter
molto strano. Una storia da
Antonio
Colasante
noi già denunciata ancor prima di entrare in Consiglio
regionale e finita al centro di
un nostro esposto alla Procura di Campobasso che attende ancora risposta. L’imprenditore è una vecchia conoscenza del Molise perché
nel 2007 lanciò il quotidiano Tuttomolise e, soprattutto, perché con un’altra società, la Hospital Service, ancora oggi gestisce le lavanderie degli ospedali molisani,
dopo aver vinto un maxi appalto milionario lievitato da
19 a oltre 40 milioni di euro
e avvolto da tanti dubbi. Gli
TRIBUNALE DI ISERNIA
BELMONTE DEL SANNIO (IS) - CONTRAD
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ADULE PIANE, 36 CONTRADA
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due livelli (T-S1) di vani 7,5 ; fabbricato n.2 unità immobiliare ad
uso accessorio (stalla) su un livello , di 72 mq; fabbricato n.3 unità
immobiliare ad uso accessorio (rimessa) di 334 mq; fabbricato n.4
unità immobiliare ad uso commerciale su un livello (T), di 18 mq ;
fabbricato n.5 unità immobiliare ad uso abitativo su due livelli (T-1)
di 9 vani. Terreno n.1 (in parte seminativo) di are35ca26; Terreno
n.2 (seminativo) di are16ca70; terreno n.3 (seminativo) di
are08ca50; Terreno n.4 (seminativo) di are13ca40; Terreno n.5 (seminativo) di are03ca40; Terreno n.6 (seminativo) di are05ca70;
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stessi dubbi che il MoVimento 5 Stelle Molise ha raccontato già
nel 2012, quando a
maggio, senza indire
una nuova gara,
l’Asrem affida direttamente alla ditta Hospital Service anche il servizio per ciò che non
rientrava nel bando di gara
iniziale. Già nel 2012, quindi prima ancora di entrare in
Consiglio regionale, abbiamo
presentato un esposto alla
Procura della Repubblica
che dopo cinque anni ancora attende risposta. Forse è
giunto il momento di fare
chiarezza su un appalto di
questa importanza e caratterizzato da così tante stranezze”. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Nevica, Pescopennataro
senza autobus
Non è stata liberata la strada di collegamento
con Agnone, pendolari a piedi
A causa della nevicata di ieri sera, la strada di collegamento tra Castel Del Giudice,
Pescopennataro ed Agnone è rimasta chiusa al traffico fino all’arrivo dello spazzaneve. Per questo motivo il pullman in arrivo
da Agnone non è arrivato in tempo, lasciando a piedi pendolari e studenti. Per questo,
alle 6.30 di ieri mattina, chi doveva raggiungere Isernia è stato accompagnato in
auto. La strada provinciale di collegamento con Isernia era infatti transitabile. Non
sono però mancate le proteste per i disagi
che i pendolari sono stati costretti a subire, dovendo raggiungere scuole e posti di
lavoro. Nessuna criticità nemmeno nel centro abitato, dove sono caduti circa quaranta centimetri di neve. “I nostri mezzi – ha
spiegato il sindaco Pompilio Sciulli – sono
entrati in azione alle cinque del mattino,
garantendo la transitabilità lungo strade di
competenza comunale”. Ma i pendolari che
lavorano presso la zona industriale di Castel del Giudice sono rimasti bloccati per la
strada non percorribile in località Rio Verde diPescopennataro.
Alcune precisazioni
sul Treno Storico a Isernia
Luca
Inno
Da Luca Inno, archeologo e
ricercatore isernino, riceviamo
e pubblichiamo: “È divampata la polemica sull’evento, tenutosi domenica a Isernia con l’arrivo in città del treno storico, Transiberiana d’Italia, organizzato da Le Rotaie e Tuo
Molise. La polemica costruita su lamentele di alcuni turisti
insoddisfatti per la mancata apertura dei negozi e di altre
attività commerciali oltre ad aver trovato i musei chiusi e i
siti archeologici aperti all’ultimo istante. Senza scendere
nella polemica e mantenendo il mio aplomb ci tengo a fare
alcune precisazioni a riguardo. I partecipanti all’evento del
treno storico, non dobbiamo dimenticare, sono condizionati dagli orari di arrivo e partenza del convoglio, quindi tutte
le attività svolte a terra, per forza di cose, sono concentrate
in un lasso di tempo di poche ore. Al turista, arrivato in stazione a Isernia, è stato proposto un pasto presso i diversi
ristoranti del centro storico, oppure un pasto “easy” organizzato da Tuo Molise con tutti prodotti locali e biologici.
Dopo essersi ristorati e aver bevuto un buon caffè in uno
dei bar aperti di piazza A.D’Isernia, chi aveva preventivamente prenotato, ha potuto partecipare alla visita guidata
dell’Isernia sotterranea, area sacra della colonia Latina e
criptoportico. Inoltre l’offerta storico culturale della giornata, comprendeva anche l’apertura straordinaria del museo
civico e del museo del costume presso il palazzo della Provincia. Purtroppo le attività commerciali sono rimaste chiuse, in futuro si potrà fare sicuramente meglio, ma concentrare l’attenzione solo su questo è veramente pretestuoso.
Io direi piuttosto, che bisognerebbe essere solidali con le
decine di persone che si sono impegnate, a titolo gratuito,
per la riuscita di un evento che anche se per poche ore, ha
rivitalizzato un centro storico, nonostante le avversità meteo della giornata. Spetta, ora, alla politica, soprattutto regionale, dare un segnale forte se veramente ci tiene allo
sviluppo del turismo nella nostra Regione”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Attualità
Il Quotidiano del Molise
Giovedì 9 marzo 2017
ISERNIA
15
Amministrazione al lavoro per l’attivazione di borse di studio finalizzate allo sviluppo di progetti in diversi ambiti
Il comune di Isernia
Una collaborazione tra il
Comune e l’Università
Roma Tre per mettere a
punto un percorso basato
su borse di studio che diano la possibilità agli studenti che seguiranno i corsi di sviluppare un progetto che, al termine del percorso, potranno attuare in
prima persona. È l’iniziativa alla quale sta lavorando,
da alcuni mesi a questa
parte, l’amministrazione
comunale pentra e per la
quale si è già ad una fase
piuttosto avanzata. Ne aveva fatto cenno, nel corso
dell’ultima seduta del Consiglio comunale di lunedì
27 febbraio, l’assessore
all’Istruzione e alle politiche educative Sonia De
Toma.
“Si tratta di un progetto in
fase di elaborazione – ha
spiegato l’esponente della
Giunta – relativo ad alcuni
corsi che si svolgeranno ad
Isernia in collaborazione e
col supporto dell’Università Roma Tre. I corsi, che
vedranno la presenza di
esperti del settore, saranno organizzati in base a vari
ambiti dalla gastronomia ai
prodotti tipici di Isernia e
della provincia, ai monumenti e al patrimonio ar-
cheologico e culturale. Al
termine di questi corsi, di
cui stiamo valutando la
durata tra i tre e i cinque
anni, gli studenti potranno
portare avanti i progetti avviati durante i corsi”. Ciò
avrà ricadute dirette sul territorio, ha rimarcato l’assessore, poiché significherà incentivare il turismo e
creare lavoro. L’iniziativa è
arrivata alla fase programmatica.
“Abbiamo fatto già delle
Corsi formativi,
il Comune collabora
con l’Ateneo Roma Tre
riunioni – ha riferito Sonia
De Toma – l’ultima a febbraio e la prossima si terrà
a breve, e stiamo mettendo a punto l’intera progettazione. Stiamo quantificando il numero degli studenti, tra quelli degli ultimi
anni delle scuole superiori
e dei primi anni d’università, i settori in cui
operare e altri dettagli di questo tipo”. Ma
in futuro potrebbe esserci di più, visto che
si sta discutendo non
solo di corsi e borse
di studio, ma anche di facoltà universitarie. “Stringendo questa collaborazione con Roma Tre, si era ipotizzato di stringere anche
dei rapporti proprio a livello di facoltà. E in questo
caso si parlava di Architettura, visto il patrimonio ar-
Per il futuro
al vaglio anche
l’ipotesi di facoltà
universitarie
La storica sede del Liceo 'Fascitelli'
cheologico e artistico di
Isernia e considerando anche i vari monumenti e scavi limitrofi, quali ad esempio Castel San Vincenzo.
Quindi si valutava di creare delle zone in cui operare anche all’interno della
provincia, ovviamente con
il Comune di Isernia in
veste di capofila di
questo progetto. Però
– ha evidenziato
l’esponente dell’esecutivo – mentre questo è un discorso che
avverrà successiva-
Sonia
De Toma
mente, la collaborazione
con Roma Tre per i corsi è
a buon punto”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimi ritocchi attesi entro fine mese
Liceo classico, lavori
nella fase finale
Lavori in dirittura d’arrivo
per la sede storica del Liceo ginnasio ‘Onorato Fascitelli’ di corso Garibaldi.
Il cartello collocato al-
l’esterno dell’edificio, in
fase di ristrutturazione,
reca quale data finale dei
lavori quella del nove marzo, ed a quanto pare man-
cano effettivamente solo pochi ritocchi prima che l’intervento sia ultimato. Alcuni interventi alla palestra e la struttura sarà pronta. I
tecnici dell’ente, unitamente al consigliere delegato in
materia di edilizia scolastica Fabrizio Tombolini, hanno effettuato il sopralluogo
sul cantiere verificando
l’esecuzione dei lavori. Il
presidente della Provincia
della provincia, Lorenzo
Coia, conta che entro la
fine del mese di marzo
l’istituto possa essere pronto. Poi occorrerà fissare la
data del ritorno tra i banchi degli studenti nell’edificio che da sempre è stato la sede del ‘Fascitelli’. Il
presidente di via Berta ha
preannunciato impegno
massimo affinché i liceali
dell’ultimo anno possano
affrontare le prove dell’esame di Maturità nella
sede di corso Garibaldi.
Una notizia, quella della
conclusione dei lavori, di
cui gli studenti erano in attesa da diversi anni e che
era anche tra gli argomenti affrontati nel dibattito
relativo alla questione sicurezza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
18
Attualità
ISERNIA - PROVINCIA
VALLE DEL VOLTURNO
Il Quotidiano del Molise
Giovedì 9 marzo 2017
Per L.M., classe '66 di Qualiano, e A.S., classe '89, sono stati disposti i domiciliari
Amante ricatta prete
Donna a letto col sacerdote, poi lo minaccia: “Dammi i soldi o rivelo tutto”
Una relazione nascosta
diventata oggetto di ricatto,
un vero e proprio incubo
che ha visto come protagonista e vittima un parroco
napoletano che in passato
ha operato nell'isernino e
proprio in un centro della
provincia di Isernia avrebbe allacciato una relazione
amorosa trasformatasi in
un ricatto. Il paese non è
stato reso noto dalle Forze
dell'Ordine e non è possibile capire in quale diocesi
si sia verificato lo scabroso
evento, visto che il territorio della provincia di Isernia
Castel del Giudice sarà
uno dei dieci piccoli comuni dei Borghi Autentici d’Italia che parteciperà alla Fiera “Fa’ la Cosa Giusta” che
si terrà a Milano 10-12
marzo 2017 presso Fieramilanocity. “Fa’ la cosa giusta” è la più grande fiera
italiana che parla di biologico, km0, moda critica,
mobilità sostenibile, turismo responsabile, consumo consapevole. I 10 comuni, spiegano in una nota
i Borghi Autentici d’Italia –
parteciperanno “portando
è diviso tra ben tre diocesi.
Comunque, il sacerdote si
è visto costretto a sborsare ben 42mila euro per evitare che la storia d'amore
vissuta con una donna finisse nel tritacarne dell'opinione pubblica. La rivelazione sul sito campano
www.internapoli.it a firma
di Antonio Mangione: «Le
minacce sono durate diversi mesi, fino a quando il
prete non ha raccontato
tutto alle forze dell'ordine.
Immediatamente sono partite le indagini, eseguite
con intercettazioni telefoni-
che ed ambientali, attraverso le quali si è riusciti a ricostruire le estorsioni ai
danni del prete. L'inchiesta
ha portato all'arresto di due
persone, finite ai domicilia-
ri. Si tratta della donna con
cui il prelato aveva avuto la
relazione e di un'amica. Il
prete napoletano guidava
una parrocchia in provincia
di Isernia (in passato era
stato anche a Parete, nel
Casertano) dove ha incontrato una donna, originaria
di Qualiano ma residente
da tempo in provincia di
Isernia, con la quale ha coltivato pian piano un rapporto intimo. La ragazza, dopo
la fine della relazione, ha
iniziato però a minacciarlo
tramite telefonate ed sms:
"Se non mi dai i soldi rac-
Castel Del Giudice parteciperà all’evento sul consumo sostenibile
Fa’ la cosa giusta, porte aperte
alla ‘Fiera del Bio’ di Milano
i loro “racconti” di innovazione, di sperimentazione e
le loro idee per il futuro.
Rappresenteranno la rete
nazionale di 250 territori e
comunità che ce la vogliono fare. L’economia è una
“scienza triste”, da sola
non basta. Senza le passio-
ni e la voglia di mangiare
futuro di soggetti sociali,
famiglie, imprese e soprattutto dei giovani, non si va
da nessuna parte. Le analisi economiche, le previsioni dei mercati, le oscillazioni dello spread non scaldano i cuori. In questa dissol-
Prata Sannita, quarta
edizione del premio l’Iguana
Un omaggio alla scrittrice Anna Maria Oreste
di Maria St
ella R
ossi
Stella
Rossi
Il Premio L’ Iguana - Omaggio ad Anna
Maria Ortese - conferma anche in questa
quarta Edizione 2017 l’ideazione di fondo tutta rivolta a dare risalto al valore della cultura come forza ineludibile per la
crescita umana, sociale, interiore.
Nella sua formulazione e nelle sue finalità riaccende l’attenzione sul Sapere che
integra e irrobustisce ogni azione e pensiero nel segno della condivisione, dell’incontro, della creativa ricerca di espressioni nella narrativa, nella poesia (edita e
inedita), nella critica, nella fotografia, nella
realizzazione di cortometraggi, nella musica. Sette, infatti, sono le sezioni del Premio nazionale con legami internazionali per il secondo anno in gemellaggio con
l’Istituto di cultura armena di Istanbul - per
altrettante giurie composte
da interpreti di spicco della
Cultura contemporanea.
Questa Edizione 2017, contempla nelle sue finalità anche l’Omaggio a Gerardo
Marotta, fondatore e presidente dell’Istituto Italiano
per gli Studi Filosofici, come
ricordo e infinita stima per
un intellettuale di levatura
internazionale dai più definito “ impareggiabile”.
Il Castello di Prata Sannita, luogo storico di rinomata valenza artistica, accoglie per due giorni (sabato e domenica di fine giugno) giurie, studiosi, letterati, musicisti, attori, fotografi, filosofi,
ospiti che vivono questa occasione culturale in assonanza con paesaggi, incontri
e intenti nel nome dell’Ortese.
L’Istituto italiano studi filosofici, l’Associazione culturale Eleonora Pimentel e il
Comune di Prata Sannita, in rete con numerose e valide associazioni e realtà culturali, promuovono il Premio L’Iguana che
diviene occasione di riflessione sulla superficiale e spesso inadeguata attenzione per le stesse idealità umane disattese
in questo “corpo celeste” chiamato Terra.
( si può richiedere il Bando scrivendo a
esterbasile @libero. it; marystel8 @
gmail.com).
venza dell’aggregarsi, del
mettersi assieme per costruire progetti per il futuro, sui territori italiani vi
sono realtà in movimento,
gruppi ed entità plurali che
praticano azioni di solidarietà ed esprimono “voglia
di comunità”. Queste comunità si basano su un
capitale sociale, prima ancora che economico, che la
crisi ha intaccato togliendo
fiducia e futuro. Il loro capitale sociale è il carburante che alimenta progettualità, voglia di misurarsi sul
cambiamento e sul miglioramento. Tante di queste
comunità si caratterizzano
con una specie di “follia visionaria”. Forse sarà questa “follia visionaria”, che
coinvolge il tessuto diffuso
del Made in Italy, a rappresentare una delle principali
componenti della ripresa
economica e sociale di cui
l’Italia ha tanto bisogno.
Per cui l’oggettiva e un po’
sommersa preziosità dei
territori più interni del nostro Paese può essere tenuta in conto e valorizzata
conto a tutti quello che è
successo tra noi", diceva la
donna, costringendo il prete a sborsare fior di quattrini attraverso ricariche
Postpay. Alle richieste
estorsive si è unita anche
un'altra della donna. Anche
lei si era fatta ricaricare la
carta prepagata. A quel
punto il sacerdote, che aveva consegnato ai due ben
42mila euro, non ce l'ha
fatta più e li ha denunciati.
Per L.M., classe '66 di Qualiano, e A.S., classe '89,
sono stati disposti i domiciliari».
solo in una logica di scambio e cooperazione con le
aree urbane e antropizzate, solo cioè in un arricchimento della loro relazionalità: da un lato le aree urbane e antropizzate devono sviluppare una gamma
di rapporti con le aree più
interne, non considerarle
ormai perse nell’abbandono; e dall’altro lato le comunità delle aree interne devono non richiudersi in se
stesse e nei loro miti, ma
aprirsi ad ogni forma di rapporto con le aree rispetto
alle quali sono lontane.
Ecco perché la rete dei Borghi Autentici si definisce….
territori e comunità che ce
la vogliono fare….E’ giunto
il momento di spingere sull’acceleratore del cambiamento.
MoliSano, i piatti della tradizione
secondo l’alimentazione vegana
Appuntamento venerdì 10 settembre presso il ‘Risto Paleo’
ISERNIA. Un tuffo nella
tradizione culinaria molisana, senza rinunciare al regime alimentare ‘vegan’:
questo il tema del primo di
tanti appuntamenti dedicati a chi ha scelto questo
particolare stile di vita e soprattutto a chi vuole conoscerlo meglio. Venerdì 10
marzo, infatti, presso il
‘Risto Paleo’ di piazza X
Settembre ad Isernia, si
svolgerà una cena-incontro alla quale parteciperanno esperti del settore.
Durante tutto il ciclo di appuntamenti sarà presente il chirurgo nutrizionista
Fabrizio Di Salvio, che
spiegherà gli abbinamenti del menù previsto e fornirà tanti preziosi consigli
per una corretta alimentazione vegana. L’evento
è organizzato dal ‘Risto
Paleo’, in collaborazione
con l’attività ‘Radici nella
Terra’ ed il marchio ‘AlmaVeg’. Per prenotazioni e
ulteriori informazioni ci si
può rivolgere ai seguenti
contatti: 0865 520262 –
info @radicinellaterra.
com. (Posti limitati). Ldn
Venafro
il Quotidiano
del Molise
GIOVEDÌ 9 MARZO 2017 - ANNO XX - N. 63
REDAZIONE CAMPOBASSO
“Il nostro territorio non è un’isola felice, sono tanti gli episodi di violenza che si registrano”
Il magistrato Venditti
al dibattito del ‘Giordano’
per la Festa della Donna
di Mar
co FFusco
usco
Marco
“Il nostro territorio non è
un’isola felice, anche da
noi tanti episodi di violenza contro le donne”: il Magistrato dottoressa Rossana Venditti ha parlato a
cuore aperto agli studenti
dell’Istituto Statale “Antonio Giordano” nell’ambito
dell’evento organizzato dalla dirigenza e dagli stessi
studenti in occasione della Giornata Internazionale
della Donna.
Manifestazione dal grande spessore culturale e
umano quella che si è celebrata ieri, presso la sede
del Liceo Classico “Antonio
Giordano” di Venafro.
L’evento dal titolo:”La donna, tra diritti conquistati e
diritti negati” è stato arricchito dalla partecipazione
della dottoressa Rossana
Venditti, Procuratore presso il tribunale dei minorenni di Campobasso. L’umiltà e l’umanità con le quali
la dottoressa si è approcciata all’assemblea dei ra-
La preside
Rossella Simeone
gazzi hanno contribuito a
rendere unica e condivisa
da tutti questa manifestazione. I saluti introduttivi da
parte della preside Rossella Simeone hanno sottolineato come le donne, oggigiorno, continuano a lottare per l’affermazione dei
propri diritti e per la propria
emancipazione.
L’assessore Angelamaria
Tommasone ha evidenziato come anche in territori
come il nostro, le donne
Manifestazione dal grande
spessore culturale
e umano quella che si
è svolta ieri al Liceo Classico
fanno fatica a farsi strada
in ambito politico e sociale. Il pregiudizio dei governatori è tale da non riuscire ancora a prendere provvedimenti legislativi. Il dibattito, che ha
visto come protagonista il giudice Venditti, ha
visto la partecipazione calorosa dei ragazzi.
La dottoressa ha
allagato la propria esperienza
personale di magistrato presso
la procura dei
minori a nuove
prospettive, per
il pieno coinvolgimento delle nuove generazioni. “Il nostro
territorio - ha detto la
Venditti - non è un isola felice in cui mancano episodi di violenza
contro le donne. Molte sono le donne che
continuano a subire e
a sopportare maltrattamenti da parte di
mariti, compagni o padri.
La donna non deve
chinare il capo ma
deve essere pronta a
reagire per affermare
i propri diritti, perché
essi non siano delle
consuetudini ma delle sicurezze”. La sua esperienza
da magistrato ha contribuito non solo alla sua crescita professionale ma anche
al suo sviluppo umano e
Il giudice Venditti
durante il convegno
Evento
organizzato
dai dirigenti
e dagli
stessi
studenti
psicologico. La rappresentante d’istituto del Giordano Antonietta d’Appollonio
ha posto l’attenzione sulle
donne del passato, in
quanto il loro contributo
storico e il loro impegno
non siano vani ma le loro
idee devono continuare a
Gli studenti
protagonisti
progredire per la costruzione di un mondo migliore. Il
presidente della Consulta
Provinciale degli studenti
Gian Marco Di Cicco ha
detto che non bisogna dimenticare il sacrificio quotidiano delle donne comuni; delle donne, che a rischio della loro stessa vita,
attraversano il Mediterraneo per donare un futuro ai
propri figli; di Mina Welby e
Valeria, la fidanzata di dj
Fabo, Francesca Morvillo,
morta accanto al marito
Giovanni Falcone e delle
tante madri che continuano a piangere il loro figli,
vittime innocenti della violenza. Ogni classe ha presentato un ecsursus storico sulla condizione della
donna dal mondo antico a
oggi.
La manifestazione ha arricchito gli animi e i cuori
dei presenti, soprattutto
grazie al contributo della
dottoressa Venditti che si è
complimentata con docenti, preside, studenti per la
manifestazione: “qui tocco
con mano la volontà delle
giovani generazioni di cambiare il mondo” .
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tagli illegittimi, il Comune chiede
la restituzione di 300mila euro
Relativi al Governo Monti del 2012
La Corte Costituzionale
ha dichiarato illegittimi i
tagli del governo Monti agli
enti locali. Stiamo parlando della riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio anno 2013. Il Comune
di Venafro si vide “cancellare” in un sol colpo quasi
300 mila euro. “Il comune
di Venafro- si legge nella
delibera dell’esecutivo Sorbo- per effetto del suddet-
20
to criterio di riparto, ha subito nel 2013 una decurtazione delle entrate erariali
quantificabile in euro
299.817,63, del tutto illegittima secondo i criteri
enunciati dalla Corte Costituzionale con la recente
sentenza n. 129/2016,
depositata il 6.6.2016 e
pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 23 del
8.6.2016.” Efficacia re-
troattiva così ha deciso la
Corte Costituzionale, facendo un assist a tutti i comuni. “A questo punto abbiamo diritto al rimborso della
somma decurtata dal governo Monti e per questo
presenteremo istanza di
rimborso al Ministero dell’Economia e delle Finanze
e del Ministero dell’Interno”, fanno sapere da Palazzo Cimorelli.
Agnone
il Quotidiano
del Molise
GIOVEDÌ 9 MARZO 2017 - ANNO XX - N. 63
REDAZIONE CAMPOBASSO
Slitta per un disguido al Caracciolo l’appuntamento dell’8 marzo su “La Sanità in Rosa”
Salute in Rosa 24 ore dopo
Marcovecchio: ennesimo bluff da parte della Regione per la popolazione altomolisana
AGNONE. Il Presidente
della Regione Molise Paolo Frattura, pubblicizza con
comunicati stampa e tramite manifesti la “Sanità in
Rosa e la giornata di informazione sui servizi sanitari offerti alle donne” in concomitanza dell’8 marzo e
poi ad Agnone manca una
ostetrica per far svolgere la
manifestazione.
Il tutto si sarebbe dovuto
svolgere ieri in occasione
della festa della donna e
nell’ambito dell’integrazione Ospedale-Territorio con
uno spazio informativo sulle patologie a maggiore
impatto femminile e sui
percorsi di prevenzione. Ma
così non è stato. Il sindaco
Marcovecchio passa in
mattinata presso il Caracciolo insieme al consigliere Masciotra, non vede nulla di quanto annunciato dal
Presidente Frattura e parla di ennesimo “bluff” da
parte della Regione verso
le donne e la popolazione
altomolisana.
“Si è trattato solamente
di un disguido –afferma
Serafino Fazio Direttore del
Distretto Sanitario di Base
dell’Asrem di Agnone- Poiché non era a disposizione
un’ostetrica in turno presso il Caracciolo, ma bensì
ad Isernia non si è potuto
svolgere quanto previsto
per le donne. Invece –aggiunge il Direttore- il dott. Di
Nucci è stato a disposizio-
ne per quanto pubblicizzato; ovvero per la prevenzione cardio-vascolare, per il
percorso diabete, il vaccino, le profilassi e il rischio
osteoporosi. Il medico ha
dato la sua disponibilità
fino al pomeriggio inoltrato”. “Per quanto concerne
gli spazi informativi sulle
patologie a maggior impatto femminile e sui percorsi
di prevenzione il tutto –assicura Fazio- si svolgerà
domani mattina (oggi,
Una mimosa al Caracciolo
Il Cral ha donato ad ogni donna presente
nella struttura sanitaria il simbolo della Festa della Donna
AGNONE. Una Festa della Donna che non è passata inosservata nell’ospedale San Francesco Caracciolo. Grazie al Cral del presidente Giacinto Carfagna,
ieri il vicepresidente dell’associazione Pina Buongiorno insieme con le socie
Anna Carosella, Antonella
Bianchini, Mariannina
Gualtieri e Maria D’Aloise,
insieme allo stesso Presidente, hanno omaggiato
tutte le donne ricoverate
col simbolo della festa. Una
mimosa confezionata è
stata portata alle ricoverate ed anche
alle degenti
impossibilitate ad alzarsi. Poi il gruppo del Cral
ha omaggiato ogni donna presente
in ospedale
e quelle che
hanno fatto
ingresso nella struttura
ospedaliera
nell’arco della mattinata.
Un dono davvero gradito
da tutte le rappresentanti
del gentil sesso presenti al
Caracciolo che hanno potuto così avere un omaggio
floreale sul quale primeggiava un bigliettino con su
scritto: “La donna è un fiore d accudire tutto l’anno”.
All’interno dello stesso Carfagna ha fatto stampare la
celeberrima frase della Fallaci: “Essere donna è così
affascinante, è un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non
morirà mai”.
Un 8 marzo che invece
per le altre donne agnonesi è stato festeggiato con
cene e veglioni in vari ristoranti della cittadina che
hanno organizzato serate
particolari proprio per la
Festa della Donna.
ndr)”. Dunque tutte le informazioni sulla prevenzione
e controllo in ostetricia e
ginecologia, sul parto indolore, la prevenzione oncologica ed altro ancora saranno fornite alle donne
che vorranno presso gli
ambulatori del Consultorio
presso il San Francesco
Caracciolo stamani dalle
8.30 e fino alle ore 13.30.
Doveva essere un appuntamento medico-informativo
da svolgersi ieri in occasione della Festa della Donna
contemporaneamente negli ospedali di Campobasso, Termoli, Isernia ed
Agnone. Così non è stato
per il Caracciolo. Ma al di
là della Festa della Donna
l’importante è informare e
Il direttore del distretto
Asrem di Agnone
Serafino Fazio
aver dato comunque vita,
anche se con 24 ore di ritardo, ad un momento di
informazione che è importante per la “Salute Rosa”
delle donne di questi territori.
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Giravano indisturbati
nell’area a ridosso del cimitero
Un branco di nove cinghiali
nel centro urbano
AGNONE. Danni alle culture e agli automobilisti in transito sulle strade altomolisane. I cinghiali rappresentano una vera iattura per gli agricoltori e non. E l’altro
giorno un branco di una decina di capi, probabilmente
affamato, si è spinto fino alle porte di Agnone. Una foto
per testimoniare come a ridosso fra l’area cimiteriale
e quasi in prossimità della casa di riposo di San Bernardino di Agnone (via Monsignor Pascucci), l’altro pomeriggio, ben nove cinghiali indisturbati pascolavano
nella radura sottostante a ridosso delle abitazioni. A
dimostrazione che oramai i grossi animali non temono
neanche l’uomo suo predatore.
Ma c’è chi ha giurato che sempre nelle precedenti
notti nel rione Maiella in estrema periferia della cittadina altomolisana nella storica fontana dello slargo c’erano proprio dei cinghiali ad abbeverarsi. E’ sovente in© RIPRODUZIONE RISERVATA
contrare fra le viuzze del
centro storico di Agnone
animali selvatici come le
faine che abitano le case
abbandonate o dirupate
oppure volpi ed altri piccoli roditori che si spingono in cerca di cibo, ma
cittadina alto molisana oramai da oltre un ven- diritto anche ad un
quest’anno è la prima voltennio. Competizione quella di domenica aper- piatto di polenta
ta che si registra la preta a tutti gli sciatori di tutte le età su un anello con salsiccia. La
senza di cinghiali nel cendi quattro chilometri di lunghezza in tecnica li- giornata sportivatro abitato.
bera. Per i bambini sotto i dieci anni i chilome- gastronomica, alla
I cinghiali sono stati i
tri da percorrere saranno due. All’arrivo tutti i quale non si può
maggiori responsabili per
partecipanti riceveranno un gadget a ricordo mancare, è stata
i danni registrati alla culdella manifestazione mentre altri premi sono voluta dallo Sci
ture ed il loro proliferare
previsti per i primi classificati. Ma la gara di sci Club con il Comucapracottese non vorrà dire solo partecipare ne e la Pro Loco di Capracotta. Per le prenota- preoccupa e non poco chi
ad una manifestazione sportiva. Gli organizza- zioni o ulteriori informazioni è a disposizione il dalla terra ha le risorse
necessarie per vivere.
tori hanno infatti previsto che raddoppiando la contatto telematico
[email protected].
quota d’iscrizione che è di cinque euro, si ha
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Scia con Bianca: Capracotta organizza
per domenica una gara di sci di fondo
CAPRACOTTA. Oltre una ventina di centimetri
di neve caduta l’altro giorno ha ispessito il
manto bianco degli impianti sciistici di Capracotta. Immediatamente battuta, la nuova nevicata permette di sfregarsi le mani ad operatori
turistici, amanti degli sport invernali ed anche
ai commercianti del paese alto molisano. E per
il 12 marzo prossimo, tempo permettendo, a
partire dalle ore 9.30, con partenza mezz’ora
dopo, è prevista sul pianoro di Prato Gentile, la
gara “Scia con Bianca”. Una manifestazione
che porta il nome della mascotte di Capracotta. La capretta sugli sci di fondo simbolo della
21
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GIOVEDÌ 9 MARZO 2017 - ANNO XX - N. 63
REDAZIONE CAMPOBASSO
Nella Uoc diretta dal dottor Molinari prosegue la convenzione siglata con il Gemelli Roma
Cordone, sorgente preziosa
Ieri la consegna degli attestati ai neo genitori che hanno optato per la donazione
Una giornata movimentata quella di ieri all’interno del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale San Timoteo di Termoli. A animarla l’emozionante spensieratezza di quattordici pargoli, e con
loro i rispettivi genitori, che hanno ‘tenuto impegnato’ lo staff medico del reparto diretto dal dottor Dino
Molinari per buona parte della mattinata. Sono i
piccoli nati tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, e
la loro visita non è stata affatto casuale, anzi, arriva
come riconoscimento ad un gesto importantissimo
che li ha visti protagonisti e che i loro genitori hanno compiuto, a corollario del già lieto evento della
loro nascita. “Chiara Russo, Chiara Di Cesare, Anna
Tramontano, Paride Tanferna, Christian Occhionero, Leo La Penna, Lara Dottore, Aurora Maria Trucchia, Mattia Cosimo Conte, Elena De Marinis, Virginia Ciccarone, Lorenzo Pontonio, Mario Massaro, Roberto
Yuriy Halonskyy” sono infatti coloro che hanno contribuito a
rinsaldare il preziosissimo progetto di donazione del cordone ombelicale, che ormai da diversi anni vede in prima linea come centro periferico d’eccellenza proprio la Uoc guidata da Molinari. Un progetto avviato nel 2011 con una convenzione siglata tra la Regione Molise (Direzione generale
per la salute) e l’Università Cattolica del Sacro Cuore (Policlinico “Agostino Gemelli” Roma), e prevede il prelievo del
sangue cordonale nelle tre sale parto del Molise, il coinvolgimento dei centri trasfusionali e la successiva tipizzazione
e conservazione delle cellule staminali contenute nel sangue presso la «Banca del Cordone Ombelicale – Cord Blood
Bank Unicatt» del Servizio di Emotrasfusione del Policlinico
Gemelli di Roma. In questo modo saranno a disposizione
per la donazione internazionale. Al momento della nascita,
Non solo mimose
L’8 marzo al San Timoteo
è all’insegna della prevenzione
E come ogni 8 marzo che si rispetti anche quello di ieri
all’interno del San Timoteo è stato all’insegna dei percorsi
di salute al femminile. ‘Percorsi che quest’anno si sono
aperti a tutti i reparti, e non solo per Ginecologia: Ci sono
anche Chirurgia, Diabetologia, Ortopedia, impegnate a fare
prevenzione su tutto ciò che va a vantaggio della donna.
Prevenzione sul tumore seno, prevenzione tumore all’utero, gravidanze a rischio, pap-test e l’Hpv test per il papilloma virus. In materia di prevenzione fondamentale è stato lo
spazio allestito nella hall del San Timoteo, con diversi punti
informazione per effettuare counseling, promozione della
salute e dello screening. Ad accogliere gli utenti nell’atrio
dell’ospedale di Termoli,
4 hostess, studentesse
dell’istituto commerciale
“Boccardi” che hanno offerto un rametto di mimosa alle donne e fornito informazioni in 6 lingue diverse: inglese, francese,
spagnolo, arabo, albanese e romeno. Obiettivo
dell’iniziativa è stato quello di diffondere la cultura
della informazione e prevenzione sulla base del
noto principio “prevenire
è meglio che curare”: la diagnosi precoce favorisce e facilita la cura e in molti casi garantisce la guarigione.
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infatti, il cordone ombelicale racchiude in sé una ricchezza
eccezionale. Il suo sangue è, infatti, una preziosa sorgente
di cellule staminali emopoietiche capaci di produrre continuamente globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Presenti
anche nel midollo osseo e nel sangue periferico, le cellule
staminali emopoietiche hanno un’importanza vitale nella
cura di molteplici patologie ematologiche, metaboliche e
immunitarie. Nel sangue del cordone sono presenti anche
cellule staminali mesenchimali (capaci di dare origine a
cellule di diversi tessuti, come ad esempio quello osseo,
cartilagineo e adiposo) e staminali progenitrici endoteliali, in grado di generare le cellule che costituiscono i vasi sanguigni. Le staminali mesenchimali e le
progenitrici endoteliali rivestono una grande importanza nel contesto della medicina rigenerativa. L’atto della
donazione è piuttosto semplice: il prelievo si effettua
in pochi minuti, subito dopo che il bambino è stato
dato alla luce e ha ricevuto le prime cure essenziali.
La raccolta, infatti, non incide in nessun modo col
parto e non arreca nessun male né alla mamma né al
bambino. Un atto che, come di consueto, ogni 8 marzo viene simbolicamente riconosciuto dal reparto del
termolese, che organizza una piccola cerimonia di
consegna degli attestati per coloro che hanno preso
parte al programma sulla bancabilità delle cellule staminali. La speranza è che a Termoli, città che in base
alle cifre sulla rappresenta sicuramente un’eccellenza, cresca anno dopo anno il numero dei donatori. Ai genitori, al
termine della cerimonia, il dottor Molinari ha ricordato che
c’è in ogni caso la possibilità che le coppie possano usufruire della unità di sangue cordonale donata e non ancora
utilizzata, nel caso in cui dovesse averne bisogno il proprio
bambino o altri familiari compatibili. Un motivo in più per
scegliere di donare, perché optare per la donazione e conservazione del sangue del cordone ombelicale può rappreAA.C.
.C.
sentare qualcosa di veramente importante.
L’associazione Fidapa
presenta il progetto ‘Via donna’
Ieri mattina l’associazione
Fidapa sezione di Termoli
rappresentata dal suo presidente la professoressa Fernanda Pugliese e da Concetta Spadaro, componente del
direttivo e vice presidente
Fidapa, ha incontrato il vicesindaco Maria Chimisso per
presentare il progetto ‘Via
Donna’, un percorso di parità che si concretizza nella
proposta di intitolazione di
una strada a una donna. In
particolare l’idea è quella di
intitolare una strada o una
piazza della città di Termoli
a Rosa Fazio Longo, nata a
Campobasso nel 1913 le cui
qualità morali e di rigore, e
la vita spesa nell’impegno
per la politica e la crescita
della società possono essere di esempio per la cittadinanza e le nuove generazioni. Rosa Fazio Longo fu la prima donna deputata molisana nel primo Parlamento
della Repubblica (1948),
giornalista della rivista ‘Noi
donne’ e componente dell’UDI (Unione Donne Italia-
ne), attiva nelle problematiche sull’emancipazione femminile e in difesa dei diritti
delle donne in campo giuridico, penale ed elettorale. Il
progetto ‘Toponomastica
femminile, un percorso di pa-
Il Molise sale alla Bit, verrà
svelato oggi lo spot di lancio
Sarà presentato oggi, negli uffici dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Termoli in piazza Bega, alla presenza del commissario dell’AAST nonché presidente di
Molise Orientale, onorevole Remo Di Giandomenico, lo spot pubblicitari odi lancio che
anticipa l’arriva del Molise alla Bit. Dopo diversi anni il Molise tornerà alla Bit di Milano
grazie all’Azienda Autonoma di Soggiorno e
Turismo di Termoli ed al Distretto Molise
Orientale. Dopo aver già illustrato l’iniziativa con la conferenza stampa di Campobas-
so è ora la volta della presentazione ai media dello spot che accompagnerà il cammino di avvicinamento alla Borsa del Turismo
di Milano in previsione dal 2 al 4 aprile prossimi. Tre giorni nei quali saranno messe in
vetrina tutte le peculiarità della regione con
le relative capacità di ospitalità ed accoglienza del Molise. Per questi motivi, oltre allo
stand già ampiamente presentato al grande pubblico, sarà adesso la volta dello spot
video che ricorderà ai molisani l’importante
tappa della Bit.
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rità’ è stato realizzato dalla
Fidapa attraverso un percorso scolastico al quale hanno
aderito le classi seconde
delle scuole secondarie di
primo grado ‘Oddo Bernacchia’ e ‘Maria Brigida’ di Termoli, producendo lavori di ricerca su figure femminili che
hanno dato lustro e valore al
Paese e dando alla giuria la
possibilità di valutarne i meriti e scegliere le figure idonee. Nella graduatoria delle
proposte presentate dagli allievi al primo posto si è classificata Rosa Fazio Longo, a
seguire Luisa Spagnoli Buitoni, Isabella De Capua, Rita
Fossaceca, Valeria Solesin.
L’amministrazione comunale
nella figura del vicesindaco
Maria Chimisso ha accolto la
proposta e intraprenderà
l’iter per realizzare il progetto.
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Attualità
Il Quotidiano del Molise
Giovedì 9 marzo 2017
TERMOLI
23
Grazie alle videosorveglianza sono state denunciate due persone
Ancora un furto in centro
Beccati dai Carabinieri
Nel corso della giornata di ieri, a Termoli, i Carabinieri
della locale Stazione hanno scoperto gli autori di un furto,
avvenuto martedì in un esercizio commerciale del centro.
Attraverso l’esame del filmato registrato dall’impianto di
videosorveglianza del negozio, è stato possibile individuare con chiarezza i soggetti responsabili della sottrazione di
250 euro dalla cassa. A seguito di un pattugliamento serrato nei quartieri della città molisana, difatti, è stata fermata
e controllata un auto con targa straniera, a bordo della quale sono stati riconosciuti i soggetti ricercati. Dopo gli oppor-
tuni accertamenti, è emerso che si trattava di una coppia
sposata, quarantenni, provenienti dall’Europa orientale ma
residenti in Molise. Immediata è scattata a loro carico la
denuncia in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato. Avanzata inoltre una proposta per l’emissione del foglio di via obbligatorio.
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Come si può sperare che qualcosa cambi se si parla poco ai più giovani di prevenzione contro la violenza?
Prosegue “…Questo non è amore”
Ieri gli agenti di Polizia, presenti con il camper dedicato, si sono recati a Petacciato e all’Artistico di Termoli
Consegnare alle nuove generazioni strumenti, nozioni
e la giusta sensibilità per
comprendere la differenza
tra cosa è amore da cosa
non è amore. Questa consegna speciale, in occasione
della Festa della Donna, è
arrivata per gli studenti dell’Istituto Comprensivo “V.
Cuoco” di Petacciato e per gli
allievi del Liceo Artistico Jacovitti di Termoli, è arrivata
direttamente dagli agenti di
Polizia, nell’ambito della
campagna contro la violenza di genere intitolata. ‘Questo non è amore’. Da sempre molto attenta ai fenomeni di femminicidio e di maltrattamenti in famiglia, infatti, la Polizia di Stato ha deciso di compiere un ulteriore
passo di avvicinamento nei
confronti delle possibili vittime di questi reati. Il progetto, finalizzato alla creazione
di un contatto diretto con le
donne anche quelle vittime
di violenza, prevede la presenza del Camper della Polizia di Stato in diversi comuni, con date programmate, e
la presenza di un’equipe di
operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso,
ha paura di denunciare o di
varcare la soglia di un ufficio di Polizia ma anche come
un momento di incontro informativo con riferimento a
possibili strumenti di tutela
contro questi reati. Oltre a
questo, però, il Corpo –ed è
il leit motiv delle due tappe
di ieri – ha pensato di consegnare il tema delle violenza di genere alle nuove generazioni, entrando nelle
scuole per un confronto diretto con gli studenti. Parlare di violenza alle donne, ai
ragazzi e alle ragazze è la
premessa fondamentale alla
base di questa seconda fase
del progetto. Come si può
sperare che qualcosa cambi davvero se si parla troppo
poco ai più giovani di prevenzione contro la violenza e di
educazione sentimentale e
affettività? È indispensabile
trasmettere ai figli tutti quei
valori di dignità, rispetto, pari
opportunità tra maschi e
femmine in ogni aspetto della vita quotidiana e nelle re-
lazioni. Uno strumento fondamentale per “passare” ai
figli una visione profonda dei
rapporti tra uomini e donne
e dell’amore, distante da
ogni pregiudizio (e ogni for-
ma di violenza, anche sottile), è un buon dialogo. Attenti alle preziose parole del
Vice Questore Iasi, gli studenti hanno avuto modo di
confrontarsi su tutte le forme
di violenza: da quella psicologica in famiglia, al mobbing
allo stalking, termini che
semplicemente sintetizzano
il vero e brutale volto di una
piaga ancora troppo presente nella nostra società, una
piaga che – proprio come
atto dovuto verso i giovanissimi di oggi - va contrastata
con tutte le energie di cui disponiamo”. Le parole chiave per riuscirci sono tre:: informazione, sensibilizzazio-
ne e prevenzione. Concetti
che la Polizia ha consegnato
anche ieri agli studenti. Studenti ai quali sicuramente
non possiamo garantire un
futuro sgombro da qualsiasi
violenza, ma possiamo far
comprendere oggi che la violenza , sulla donna o in generale non è amore.
Ieri il convegno in Commissariato promosso dal sindacato autonomo di Polizia
“Donna, mamma, moglie e poliziotta
al servizio del cittadino e delle istituzioni”
“Donna, mamma, moglie e
poliziotta, al servizio del cittadino e delle istituzioni”,
questo il titolo dell’incontro
promosso dal sindacato autonomo di Polizia Coisp svoltosi ieri mattina presso il
Commissariato di Termoli. All’appuntamento, preseduto
dai Segretari Regionale e
Provinciale Giovanni Alfano e
Giuseppe Michele Grieco,
erano presenti anche la dottoressa Sara Fauzia e l’Atleta Fiamme Oro Beniamino
Scibilia, oltre ai rappresentanti di alcune delle associazioni come quella di “Me too”
con il suo Presidente Pasqualino De Mattia che unitamente al Coisp, dal mese
di luglio 2016, hanno aderito al “protocollo d’intesa” per
la Campagna denominata
“Non ti amo da morire”. Una
campagna che ha finora
svolto numerose iniziative
con la realizzazione di azioni integrate sul territorio regionale molisano, come ad
esempio la settimana rosa.
Abbattere gli stereotipi di
genere e ridare dignità alle
donne. Con questa finalità
sono in programma per il futuro una serie di iniziative di
sensibilizzazione e di prevenzione. Siamo un sindacato
indipendente, che si offre
alla comunità e alla cittadinanza – ha spiegato il segretario Michele Grieco - un sindacato non ha senso di esistere quando non si rivolge
alla comunità e non esprime
la comunità. Già da tempo,
nella provincia di Campobasso, il Coisp ha organizzato
una serie di eventi, a partire
dal primo convegno datato
2008, proprio qui a Termoli,
contro la violenza negli stadi. Da lì sono nati altri convegni: convegni sul femminicidio, convegni organizzati
per la promozione dell’inserimento dell’omicidio stradale… il tutto con l’obiettivo di
fornire all’opinione pubblica
un’immagine diversa della
polizia. In particolare Grieco
ha ricordato quanto il Coisp
si sia speso sul tema della
violenza entro le mura domestiche, ma ha voluto ricordare la donna anche nel suo
ruolo di professionista, e in
questo caso di poliziotta:
“…colleghe che, anche se
non più giovanissime, sono
quotidianamente pronte a
sacrificarsi nel proprio servizio Poi, tornando sul tema
della violenza di genere ha
ribadito: “Da parte nostra c’è
tutto l’impegno nel tentare di
risolvere queste questioni,
ma occorre anche lo strumento giuridico che permette alle forze dell’ordine di
poter arginare questi casi.
Alle sue parole fanno eco
quelle del segretario regionale Alfano: “A tutti gli effetti
questa organizzazione sindacale si è distinta nella lotta contro la violenza sulle
donne, ma si è distinta non
a chiacchiere ma facendo i
fatti. È un problema delicato: ci sono interventi del governo, c’è una continua sensibilizzazione, ci sono i media che ne parlano, ma purtroppo le vittime del femminicidio, a differenza di altri
reati, sono sempre costanti… tracciano una pericolosa
linea omogenea. Alla luce di
questi dati il Coisp ha cerca-
to di rispondere in maniera
concreta con corsi specializzati, come ad esempio il corso che si è svolto presso
l’Università, dove i colleghi
hanno svolto a proprie spese con il proprio tempo un
percorso proprio per sensibilizzarsi maggiormente alla
tematica, in collaborazione
con la dottoressa Fauzia. Ci
siamo battuti per poter instaurare anche a Campobasso il codice rosa (il codice
rosa è una specie di task force fatta da medici, poliziotti
e specialisti che si trova in
presidio presso il Pronto Soccorso e che interviene ogni
qualvolta si presenta una vittima di violenza. A Campobasso c’era, ed è stato chiuso, con le solite scuse, con
l’amministrazione che ci ha
detto che non ci sono risorse. Dopo Alfano è intervenuto l’atleta Beniamino Scibilia
che ha illustrato due progetti sportivi che sta portando
avanti con il Coisp dal titolo:
“la salute prima di tutto” ed
“impariamo a lottare”.
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Attualità
TERMOLI
BASSO MOLISE
Il Quotidiano del Molise
Giovedì 9 marzo 2017
Ad accoglierlo il Comandante Faé della Capitaneria di Porto, il sindaco Sbrocca e il direttivo dell’Assoporto
Il Capitano di Vascello
Enrico Moretti in città
Visita istituzionale ieri per il Direttore Marittimo
dell’Abruzzo, del Molise e delle Isole Tremiti
Si è svolta oggi 08 marzo
2017, nella prima mattinata, la visita istituzionale del
Direttore Marittimo dell’Abruzzo, del Molise e delle Isole Tremiti Capitano di
Vascello (C.P.) Enrico Moretti, accompagnato dal
Comandante della Capitaneria di porto di Termoli C.F.
(CP) Sirio Fae’, al sig. Sindaco della Città di Termoli
Avvocato Angelo Sbrocca.
Durante l’incontro sono
stati trattati numerosi argomenti, tutti legati dal fattore comune “marittimità”
che costituisce un corollario principe della Municipa-
lità Molisana. Il Direttore
Marittimo ha inoltre incontrato gli operatori portuali
del Molise e del Comune
Diomedeo al fine di analizzare le problematiche connesse alle dinamiche portuali.
La visita, molto proficua
per i risultati raggiunti, ha
visto, così, la partecipazione del cluster marittimo del
Molise e delle Isole Tremiti, ed in particolare di Assoporto Termoli, del servizio
di pilotaggio del porto, degli ormeggiatori di Termoli
e delle Isole Tremiti, del
servizio di rimorchio por-
Sbrocca sul dibatto pubblico
tuale, delle agenzie marittime, dei cantieri navali,
delle associazione armatoriali della pesca del Molise
e più in generale del setto-
re marittimo e portuale.
L’incontro si è svolto evidenziando il ruolo di ascolto dell’Autorità Marittima,
per la valorizzazione del
di incrementare l’efficienza
dei servizi di trasporto marittimo e portuali in previsione della prossima stagione estiva.
Invitati da Anna Saracino, delegata al turismo
Campomarino, balneatori a confronto
con l’assessore per l’estate 2017
Campomarino. Incontrarsi e condividere. Questo è
stato lo scopo della riunione che si è svolta nei giorni
scorsi nella sala consiliare
del Comune di Campoma-
rino. Associazioni, balneatori e titolari di attività produttive sono stati invitati
dall’amministrazione comunale, da parte dell’assessore al Turismo, Anna
“Un’esperienza
positiva, molti spunti
e poche lacune”
“Decisamente positivo”,
questo il giudizio che il sindaco Sbrocca fa calare
sopra il dibattito pubblico
nato come strumento di
confronto del discusso
progetto di riqualificazione del centro cittadino. Un
giudizio che di fatto ‘apre’
l’appuntamento fissato nell’ambito degli eventi
promossi nella Settimana
dell’amministrazione
Sbrocca
aperta 2017 - per questo
pomeriggio in Sala Consiliare: un convegno in cui esperti del settore, invitati dal
sindaco Angelo Sbrocca, faranno il punto sullo stato dell’arte di questo innovativo strumento di democrazia deliberativa, che la città adriatica ha sperimentato lo scorso
anno con l’iniziativa Termoli2020. “Questa nostra prima
esperienza, una delle prime in Italia, è stata un’esperienza molto positiva – ha affermato il primo cittadino –
da cui sono emersi diversi spunti positivi, molti peraltro,
ed alcune criticità, che si sta cercando di risolvere o di
mitigare. Poi, per quanto riguarda il progetto di riqualificazione - afferma entrando nello specifico il sindaco –
credo che ognuna debba fare delle proprie valutazioni.
Anche i sondaggi che sono stati effettuati hanno evidenziato la positività di questo piano di riqualificazione fra i
cittadini termolesi, e credo che sia un piano per una Termoli futura, una città futura. Un intervento che credo non
solo creerà una riqualificazione urbanistica ma creerà
anche nuova vita, nuovo commercio e nuovi posti di lavoro. Termoli sarà sempre più attrattiva non solo dal
punto di vista turistico ma anche da un punto di vista
commerciale”. Nessuna anticipazione, invece , per quanto rigurda la tempistica: “I lavori credo che partiranno
appena finirà la fase del percorso di missing, spero a
brevissimo. Ovviamente ci sarà l’aggiudicazione definitiva e poi partiranno subito i lavori. È ovviamente interesse sia del Comune che dell’impresa iniziare al più presto”.
comparto portuale, in
un’ottica di risoluzione delle problematiche socioeconomiche correlate. Molti i
temi trattati, anche al fine
Saracino. Al confronto e
alla collaborazione, elementi importanti per l’organizzazione dell’offerta turistica per l’ estate 2017,
tanti punti sono stati discussi tra problematiche,
idee, spunti ma anche possibili soluzioni e collaborazioni. “Fin dall’inizio - spiega l’assessore Saracino siamo stati disponibili e
collaborativi verso chi aveva idee da mettere in campo, ma questa volta abbiamo deciso di ampliare il
campo delle consultazioni
e partire in anticipo con
l’idea di strutturare un ta-
Anna
Saracino
volo tecnico permanente
capace di restare in essere attivo e per tutto il corso
dell’anno”.
L’8…ogni giorno, riflessione
del Comitato Art. 21 sulla giornata di ieri
Il comitato, che ha sempre avuto la fortuna di vantare nel suo interno una
forte partecipazione femminile, forse questo è il
motivo della sua tenacia,
anche nella giornata di oggi
invita a riflettere su certe
tematiche e sulla memoria.
Un anno fa, noi del comitato abbiamo organizzato un
convengo insieme alla
giornalista Viviana Fabia
Pizzi e alla psicologa Carmela Di Zillo, “ViolenteMente”, sulla questione della
parificazione e l’effettività
dei diritti, la cultura della
non-violenza mediante la
formazione e la sensibilizzazione e, in quella occasione, abbiamo dato un
volto alla violenza, ed è il
volto della debolezza e della vigliaccheria.
La violenza non è dell’
“uomo”, ma del debole, del
codardo. Quindi oggi ricordiamo, rispolveriamo la
memoria perché, non ci
stancheremo mai di dirlo,
lì troviamo la libertà, nella
memoria ritroviamo la nostra coscienza.
E oggi la memoria ha il
simbolo di una mimosa…la
mimosa… Teresa Mattei, ex
partigiana e sostenitrice
dei diritti delle donne, spiega “La mimosa era il fiore
che i partigiani regalavano
alle staffette (donne partigiane). Mi ricorda la nostra
lotta per la libertà sulle
montagne.
Quando nel giorno della
festa della donna vedo le
ragazze con un mazzolino
di mimosa penso che tutto
il nostro impegno non è stato vano”. E tutto si ricollega alla lotta per la libertà,
all’impegno e alle promesse che ogni giorno dobbiamo riconfermare.
A tutte le donne del nostro gruppo, del paese, a
tutte le donne che combattono silenziosamente e con
dignità, a tutte le donne
che sono cadute e si sono
rialzate, a tutte le donne.
Grazie.
Il rock di Don Elio
sbarca in Sardegna
Grande successo per il sacerdote molisano
Un successo inarrestabile per il sacerdote e cantautore molisano don Elio Benedetto. Il parroco di Palata, infatti, fine autore e interprete di musica cristiana
dallo stile pop-rock, sarà
presto ospite - i giorni 11 e
12 marzo - nelle città di
Sassari e Castelsardo in
Sardegna, dove avrà la possibilità di presentare i brani più noti e di impatto tratti dai suoi tre popolarissimi
CD musicali. Don Elio, reduce dal tour in Polonia - durante il quale ha emozionato centinaia di persone e
persino ricevuto un premio
dal presidente della provin-
cia in cui insistono i territori delle città ospitanti continua così a farsi apprezzare in Italia e all’estero nonché a rendere sempre più efficace e
autentica l’opera di evangelizzazione in musica
che da anni porta avanti.
Larino
il Quotidiano
del Molise
GIOVEDÌ 9 MARZO 2017 - ANNO XX - N. 63
REDAZIONE CAMPOBASSO
E’ successo ieri mattina a Montorio nei Frentani
Armato di pistola mette
a segno un colpo alle Poste
I centri più isolati del Molise continuano ed essere terra
di conquista per la criminalità. In questo ambito il pericoloso bollettino è aumentato con l’episodio consumatosi ieri a
Montorio nei Frentani, dove la locale filiale delle Poste è
stata presa di mira da un balordo armato di pistola. Secondo quanto appreso un uomo, con il volto parzialmente celato da un cappello, ha atteso al suo arrivo, prima dell’orario
di apertura, l’unico e solo dipendente della filiale, un 32enne
di Santa Croce di Magliano, Entrato con lui, il rapinatore lo
ha poi minacciato intimidendolo con l’arma, riuscendo così
a farsi consegnare un bottino che, secondo una prima stima, ammonterebbe a 1200 euro. Prima di darsi alla fuga il
rapinatore ha guadagnato secondi preziosi legando e immobilizzando l’uomo con delle fascette di plastica. In maniera sommaria, visto che lo stesso è riuscito a liberarsi da
solo, prima di chiamare i Carabinieri. Intervenuti sul posto i
militari del Comando di Larino, coordinati dal Maggiore Iacuzio, hanno ascoltato il dipendente e svolto i primi rilevi.
Sembra che il rapinatore sia fuggito a bordo di una vettura
di piccola cilindrata. Immediato è scattato il piano antirapina: posti di blocco sono stati dislocati sul territorio. Indagini
in corso per cercare di risalire all’identità del rapinatore che
ha scosso la tranquillità del piccolo centro, che conta meno
di cinquecento abitanti, e dove l’ufficio postale è aperto a
giorni alterni.
Era nato a Casacalenda nel 1937 ma viveva in Canada da anni
È morto lo scrittore Pietro Corsi
di Domenico Donat
one
Donatone
Lontano da casa Pietro Corsi non deve essersi sentito
mai! Nonostante vivesse da
anni all’estero, esattamente in
Canada, nella zona della British Columbia, e negli ultimi
anni fosse residente a Los
Angeles, ciò a cui egli è rimasto davvero fedele è stata la
sua terra d’origine: il Molise e,
nello specifico, il suo paese Pietro Corsi
natale, Casacalenda. Già luogo di scrittori importanti quali Giose Rimanelli, Giovanni Cerri
ed Ermanno Catalano, Pietro Corsi, dei quattro, era ancora
in grado di sollevare riflessioni poetiche, di stimolare narrazioni odeporiche, di raccontare situazioni di vita con lo slancio di chi ad esse appartiene dal profondo della sua esistenza. E si, perché Pietro Corsi, per coloro che lo hanno
conosciuto e frequentato in vita, è stato esattamente il testimone fedele della cultura della migrazione, l’interprete
dei suoi testi ad iniziare da La Giobba, pubblicato nel 1982
dall’editore Enne, fino al “racconto nero” del testo Neruda:
il corvo bianco e il gatto nero, per i tipi Seneca 2013. Scrittore bilingue, italiano e spagnolo, ma anche inglese, si trasferì da giovane a Roma dove fece il traduttore, lavorando
presso case editrici e collaborando a programmi radiofonici. La sua principale urgenza è sempre stata di vivere e per
vivere Corsi sapeva che bisogna saper raccontare. Raccontare anzitutto se stesso per poter aprire la porta di sé agli
altri. Adesso che è scomparso molti vorrebbero che fosse
vivo! Vivo esattamente per poter usufruire della sua compagnia, dei suoi racconti. Si, perché non si ha mai così tempo e non si è mai così pronti al dialogo e a riconoscere il
valore di un uomo se non nel momento in cui egli muore.
Ma Pietro Corsi non è morto, perché sopravvivono i suoi
libri, la sua memoria è già consegnata alla fucina del tempo. Era esattamente come Rob Perussi, il giovane emigrato
in Canada, protagonista de La Giobba. La giobba! Quanta
emozione dà al lettore già soltanto pronunciare il titolo di
Al via le nuove iscrizioni
alla Pro Loco di Ripabottoni
Porte aperte per le nuove iscrizioni alla Pro Loco di Ripabottoni. Chiunque voglia iscriversi è invitato sabato 11 marzo alle ore 18.00 presso la biblioteca comunale ove si terrà
l’assemblea dei soci in cui, oltre ai vari ordini del giorno,
verrà fatto il rinnovo del tesseramento. “Cari soci accorrete! Confidiamo nel passaparola e soprattutto nelle buone
intenzioni!”.
questo suo primo romanzo. È l’italianizzazione del sostantivo inglese “job”, che significa “lavoro”,
quello che migliaia di migranti andavano a cercare in America negli
anni Cinquanta e per tutto il secondo Novecento per sollevare le loro
esistenze da un destino scarsamente amico. “‘A jobb”, si sentiva
pronunciare dai tanti migranti italiani giunti in America. Ce l’hai “‘a
jobb?”, ovvero “ce l’hai il lavoro?”.
Lavoro! Mai termine è più ricorrente nella vita di ogni uomo perché ne determina l’esistenza,
e Pietro Corsi lo sapeva bene! Pietro Corsi ha imparato subito quello che a molti giovani oggi è precluso conoscere
per pigrizia o per eccesso di zelo, che il lavoro si trova lì
dove l’uomo sa cercarlo e non dove ci si ostina a trovarlo.
Sapeva cercare Corsi, tra le onde tempestose dell’esistenza, il suo porto sicuro, la meta salva, spesso il rifugio dalle
continue scadenze e dalle ostinate soluzioni. Sapeva essere esattamente quello che un uomo deve essere: sicuro dell’apporto che con il proprio lavoro conferisce alla storia. A
leggere bene i romanzi di Pietro Corsi si comprende che si
può essere protagonisti anche stando ai margini della “grande storia” che ci passa accanto, perché di essa si afferra
comunque un pezzetto, una porzione vitale, una dimensione tutt’altro che nostalgica, benché il cuore dell’uomo viva
immerso nella forma privata dei propri sentimenti. E la forma dei sentimenti di Pietro Corsi è riassumibile nel più romantico dei mezzi con cui ci si sposta: la nave! La nave, per
alcuni da crociera, ma per molti altri casa galleggiante, dimora liquida della propria sorte. Per Corsi i lunghi viaggi
effettuati sulle navi mercantili diventano il simbolo della ricerca, del nucleo fondante l’attività umana. Sporgersi, cercare, dirigersi, avere una meta. Ecco, soprattutto questo,
avere una meta! Nei suoi libri Corsi è alla continua ricerca
di un punto di approdo che dia finalmente senso alla narrazione di una intera vita. “Sempre in viaggio”, può dirsi il suo
motto, valido anche per l’amico Giose Rimanelli, con cui
ebbe a condividere miseria, sbronze e donne, slanci poetici
da scrittore maledetto e auspici fraterni da missionario laico, e “sempre in ritorno”, come Ulisse verso la sua Itaca. Il
viaggiare di Corsi è stato un viaggiare inverso, a ritroso, non
dal luogo di nascita alla meta agognata, per poter essere
scrittore e cittadino finalmente libero, ma dalla meta agognata, dal bagno di salvezza alle proprie origini, in maniera
ostinata, assidua, indefessa. Per questo suo aspetto letterario è paragonabile a Vito Riviello che scrisse il testo Acatì,
ovvero “Itaca” al rovescio: un viaggio che si compie sempre
per tornare indietro, lì dove tutto ha origine. Gli uomini tendono a tornare nel luogo in cui sono nati, sostiene Cicerone, volentieri e per tutta la sua vita lo stesso impeto ha
avuto Pietro Corsi. Basta leggere i suoi libri per capirlo. Anzi,
adesso che non c’è più, in forma di viatico, leggiamo i suoi
libri!, è l’unico modo per continuare a restare vicino ad uno
scrittore, è l’unico modo che i molisani, i conterranei, gli
amici, i concittadini hanno a disposizione per non essere
lasciati soli, per sentirsi ancora vicino a qualcuno. Noi siamo vicini a Pietro Corsi, alla sua famiglia, ai suoi amici più
stretti, perché la sua umiltà e la sua umanità vanno restituite col più utile degli omaggi: la memoria!
Donna vs uomo: sfida o sinergia?
Domani l’incontro al San Pardo
A partire dalle 10 presso l’Auditorium dell’istituto tecnico agrario
“Donna vs uomo: sfida o
sinergia?” questo il titolo
dell’incontro in programma
domani, dalle ore 10, presso l’Auditorium dell’Istituto
Tecnico Agrario. L’evento,
che ricade nell’ambito del
progetto Dear, sarà occasione per presentare le proposte di logo elaborate dalla
ll A del Liceo Scientifico,
sottoposte all’attenzione di
una giuria tecnica e una popolare che sceglieranno il
logo ufficiale del progetto
Dear. Il progetto Rural DEAR
Agenda – EYD 2015, di cui
la Regione Molise è partner,
si propone di creare un agenda europea dedicata all’Educazione allo Sviluppo, ovvero a sensibilizzare la popolazione dei paesi partner sulle
tematiche dei diritti umani,
della responsabilità sociale,
la parità di genere, sulle disuguaglianze esistenti a livello globale, sulla povertà e
sullo sviluppo sostenibile.
L’agenda vuole mettere a sistema le azioni delle regioni
coinvolte riguardanti l’educazione allo sviluppo soprattutto nelle aree rurali. Dopo i saluti istituzionali di Lucia Vitiello, Dirigente Scolastico,
interverranno: Maria Grazia Armento, Annarita Iammarrone e gli studenti della sezione Liceo Scientifico dell’Istituto Superiore di
Larino, Serena Di Nucci,
Responsabile produzione
e marketing del “Caseificio
Di Nucci e Daniela Terreri,
attrice, musicista e showgirl. Modera l’incontro Giovanna Civitella.
25
Sport
il Quotidiano
del Molise
GIOVEDÌ 9 MARZO 2017 - ANNO XX - N. 63
REDAZIONE CAMPOBASSO
Intervista con il regista della nostra squadra che sta vivendo una seconda giovinezza
Pochi lettori, non certo i
più giovani, hanno avuto
modo di conoscere Frustalupi. Giocò da regista
nella Sampdoria e pur essendo in assoluto uno dei
centrocampisti più completi della Serie A, non ha
mai indossato la maglia
azzurra.
Parto da qui, per dare la
stura a ciò che sto per raccontare di Armando Iaboni il quale mi prega di usare, per scrivere il suo cognome, la “i” di imbuto e
non la “j” di Jolly. Chissà
per quale ragione, per
mesi ho scritto di lui in
modo sbagliato. Una ragione forse c’è: più di
qualche sua qualità tecnica me lo ha fatto paragonare a un calciatore sudamericano.
Iaboni, invece, è un ciociaro di buone maniere.
Niente a che vedere col
più famoso ciociaro televisivo, il famoso Bastiano,
una delle più belle maschere del teatro italiano,
grazie alla formidabile
bravura di Nino Manfredi.
Aggiungo. Usando una
metafora. Iaboni, in sedicesimo, è da paragonare
al citato Frustalupi. Se
“Frusta” pur bravissimo
non ha mai giocato in Nazionale, il nostro regista
26
“Siamo sulla strada buona
per evitare i playout”
Iaboni si racconta e si sente felice di essere attorniato da un
gruppo di giovani che l’ha conquistato
non ha mai fatto
una sola presenza
in Serie C.
“Ma non me ne
faccio una croce.
Nel mio piccolo mi
sono preso belle
soddisfazioni”, mi
dice nel raccontarsi,
con profonda umiltà.
La sua è una storia povera, ma bella.
Fatta di tante maglie, neppure tutte
conservate. Non tutti hanno l’abitudine
di metterle in fila,
pulite e stirate, nell’armadio.
Si racconta: “Nel
2005 sono arrivato
nel Molise, a Trivento. Per vivere
un’esperienza che
mi ha cambiato la
vita. Nella città trignina,
oltre a giocare bene, ho
avuto modo di conoscere
la donna della mia vita.
Mamma da sette anni di
Benedetta, la nostra ama-
Quando Armando
Spina si in
invventò
La Mat
esina
Matesina
ta figliola”.
Gioca a Cassino, poi a
Termoli, quindi ritorna a
Trivento, poi passa a Bojano, quindi a Sulmona. E
non contento di fare il
globtrotter si ferma una
stagione anche a Isernia.
Prima di passare a San
Nicolò. “Dove vinco il campionato e gioco una felice
stagione in Serie D, perdendo i play off con il
Fano”. Rieccolo ancora
vincente a Vasto, in Eccellenza abruzzese. Anche lì
finita in trionfo.
Si sente ancora un ragazzino, a dispetto della
sua carta d’identità. Ma in
pochi gli credono. Quell’anno di nascita, 1979,
non convince i mister. Che
lo considerano ormai scaduto, come fosse uno yogurt. Tonino Minadeo che
lo conosce da sempre gli
ha dato fiducia. E l’ha
chiamato per dare una
mano d’aiuto alla nostra
squadra.
Armando si è sentito rinato. E dopo qualche settimana di rodaggio è tor-
nato a giocare a testa alta.
Come si conviene ai giocatori che danno del tu al
pallone.
Iaboni è un uomo felice.
Da diversi anni ha scelto
di vivere nella nostra città, dove ha acquistato
una casa di proprietà che
divide con “le sue donne”. Silva gli ha cambiato
ruolo, facendone un regista. Lì in mezzo deve correre più il pallone che la
gamba.
Parla della salvezza e
dei suoi compagni. “Siamo sulla buona strada,
abbiamo tutti i requisiti
per spuntarla, senza rischiare i play out. E mi
piacciono i miei giovani
compagni, seri, diligenti e
anche bravi”. E, al termine di questa intervista mi
prega: “La prossima volta,
se crede, intervisti qualche mio giovane sodale.
Lo meritano, più a loro che
a me servono le luci della
ribalta”. E chiosa: “Lo Perfido possiede piedi e testa
per fare grandi cose.”
(ge.ve.)
di Gennar
o V
entresca
Gennaro
Ventresca
Mi piace qui scrivere di un amico di cui ho apprezzato tanti aspetti, soprattutto la sua effervescente
disponibilità. Si tratta di un mio coetaneo che ha
praticato sport, l’atletica in modo peculiare e della
stessa regina dello sport è stato ineguagliabile dirigente. Sto ripescando nella memoria qualche particolare per riportare in cronaca Armando Spina, il
bojanese dalle infinite risorse che un giorno si è inventata la gara podistica più scic del Molise, La
Matesina.
***
Uomo gentile e nitido Armando ha vissuto i momenti più esaltanti del nostro sport regionale. Da
dirigente della Laterlite, società che produce materiale isolante per l’edilizia, il ragioniere riuscì a cavalcare la tigre.
Nessuno meglio di lui ha saputo cogliere i momenti
fulgidi della nostra economia. A cui chiese di sostenere la sua iniziativa che, nata quasi in sordina, si
trasformò in un appuntamento non solo matesino,
ma regionale.
***
Armando seppe far aprire i forzieri alle istituzioni
per farsi assegnare lauti contributi e coinvolgere i
più munifici industriali molisani, a cui chiese sponsorizzazioni sempre più ricche. In modo da poter
mettere in piedi una gara straordinaria a cui hanno
preso parte campioni mondiali di mezzofondo e maratoneti con la medaglia olimpica appesa al collo.
Fino a che, per una serie di ragioni, economiche prima di tutto, La Matesina è andata in pensione. Senza che nessuno abbia tentato di evitarne la tangente.
***
Per mettere in modo la macchina organizzativa di
una manifestazione così ambiziosa ci sono voluti
sempre tanti soldi. Ogni atleta di “nome” aveva il
suo prezzo. E poi c’erano i rimborsi spesa, raggiungere il Molise è stata sempre un’impresa, e ognuno
ci ha un po’ giocato sulla nostra posizione geografica.
Chiedendo somme sempre più alte. Nulla per me
eguaglia l’incanto di quella gara e ne scrivo qui con
gratitudine, ma anche con titubanza. Quella partenza, quei lunghi giri in città, meriterebbero ancora gli
applausi di una platea crescente e quelle delizie andrebbero riproposte con lo stesso entusiasmo.
Calcio
Il Quotidiano del Molise
Giovedì 9 marzo 2017
di Mar
co F
usco
Marco
Fusco
Il pareggio contro l’Alfonsine, ottenuto domenica
scorsa dinanzi al pubblico
amico, non ha lasciato cicatrici in casa Agnone.
Come ha ribadito mister
Del Grosso, è stato un passo, piccolo passo in avanti verso la salvezza diretta
che, classifica alla mano,
è già virtualmente acquisita da capitan Di Lollo e
compagni. Trentasei punti
in classifica, un vero patrimonio costruito da Del
Grosso pazientemente
partita dopo partita, sacrificio dopo sacrificio dalla
società. Adesso occorre
gestire al meglio tutte le
risorse disponibili, da qui
alla fine del campionato.
Senza perdere mai di vista
l’obiettivo finale, ovvero la
permanenza in seria D prima di tutto. Ma veniamo
all’attualità e cominciamo
dalla vera emergenza che
è quella del campo sportivo.
CIVITELLE, CON LA PIOGGIA EMERGONO TUTTI I LIMITI DI UN IMPIANTO ORA-
SPORT
27
Agnone, ora l’emergenza
è il campo sportivo
Con la pioggia emergono tutti i limiti di un impianto ormai segnato
dal tempo: serve un intervento. I granata oggi in amichevole
MAI SEGNATO DAL TEMPO,
URGE INTERVENIRE
Tribuna stampa allagata,
spazi riservati ai tifosi,
quelli che pagano il biglietto e quelli che hanno l’abbonamento, il più delle
volte impraticabili. Insomma alla prima pioggia vengono al pettine tutti i nodi.
L’emergenza diventa evidente e così la società granata deve far fronte anche
a questa situazione che
mette a dura prova dirigenti e addetti al campo quando si tratta di preparare
l’impianto per la partita
domenicale. Che fare?
Semplice, il comune dovrebbe intervenire e per la
manutenzione ordinaria
con piccoli investimenti
utilizzando propri operai, e
la manutenzione straordinaria tendando la strada
della regione. Un progetto
esecutivo perché non si
produce ora a valere sulle
risorse sbandierate ai
quattro venti dal consigliere regionale con delega
allo sport Parpiglia? C’è
anche la strada del Credito Sportivo, perché non
percorrerla come ha fatto,
ad esempio, il Comune di
Venafro che a breve appalterà i lavori per 450 mila
euro, fondi accesi con un
mutuo presso il Coni con
condizioni vantaggiosissime per gli enti locali? E
non si è capito manco
come gli ottanta mila euro
assegnati dalla regione siano stati spesi in questi
mesi, cioè sono stati preferiti i lavori più urgenti?
Visto il contesto, francamente sorgono un po’ di
dubbi in tal senso. Intanto
si attendono delle nuove
dalla sede del Municipio.
Anche perché, la società
granata potrebbe alzare
bandiera bianca e buttare
la spugna se per la prossima stagione le cose non
dovessero cambiare.
AMICHEVOLE: OGGI AL
CIVITELLE GIUNGE LA JUNIORES REGIONALE. MISTER DEL GROSSO VUOLE
MANTENERE ALTA LA TENSIONE NEL GRUPPO. SI
VALUTANO LE CONDIZIONI
DI DI LOLLO E RICAMATO.
GRAGNOLI CONTINUA IL
RECUPERO
Fermo il campionato, Del
Grosso lavora per mantenere alta la tensione nel
gruppo, in termini positivi
naturalmente. E questo
pomeriggio amichevole al
Civitelle contro la juniores
regionale, per una seduta
impegnativa. Il programma rimane lo stesso, la
sosta del campionato, non
cambierà la settimana di
lavoro dello staff tecnico,
impegnatissimo in questo
periodo per gli infortuni capitati a Di Lollo e Ricamato. Le loro condizioni mi-
gliorano, dovrebbero rientrare regolarmente dopo la
sosta quando l’Agnone
dovrà affrontare la difficile trasferta di Monticelli. Il
preparatore atletico Spinoglio, unitamente al fisioterapista Nino Perna, sono a
lavoro per risolvere tutti i
problemi e svuotare del
tutto l’infermeria granata.
Chi continua a far registrare progressi è Gragnoli, ritornato da un paio di settimane a lavoro con la squadra dopo l’intervento chirurgico al ginocchio. Per lui
le cose vanno veramente
a gonfie vele e potrebbe
addirittura ritornare a disposizione di mister Del
Grosso già dalla prossima
partita. Come si sa Gragnoli vorrebbe giocare
contro il Monticelli, la sua
ex squadra.
Al Macchia non riesce l’impresa:
il Paterno strappa lo 0-0
Coppa Italia: all’andata gli abruzzesi si erano imposti per 4-1
MA
CCHIA
0
MACCHIA
PATERNO
0
MA
CCHIA:
MACCHIA: Biasella, De Vizia, Barbato, Bellamacina,
Sabatino, Fontana, Sisti, D’Ovidio, Di Matteo, Panico,
Di Gregorio. A disp.: Del Riccio, Delli Carpini, Sinico,
Kouate, Di Meo, Giordano, Minipoli.
ALL.: Bellis.
PATERNO: Parente, Scatena, Kras, Vitale, Di Stefano, Alessandroni, Puglia, Albertazzi, Leccese, Bolzan,
Paris. A disp.: Serpietri, Tibaldi, D’Amico, De Iorio, Di
Rocco, Colangelo, Aquino.
ALL.: Lucarelli.
ARBITR
O: Paletta di Lodi
ARBITRO:
Assist
enti: De Chirico di Barletta e Scoppio di MolfetAssistenti:
ta.
Non riesce il Macchia d’Isernia nell’impresa di ribal-
tare il pesantissimo passivo subito nella
gara di andata di Paterno. Si è giocata ieri
pomeriggio la partita di ritorno del primo
turno di Coppa Italia di Eccellenza, fasi nazionali. I molisani hanno pareggiato senza
reti, collezionando però diverse occasioni
da gol non sfruttate. Gli abruzzesi hanno
potuto gestire l’ampio vantaggio acquisito
otto giorni fa.
Ecco tutti i risultati e gli accoppiamenti
dei quarti di finale
Romanese-Borgaro (riposa Sestrese) 32 (37' rig. e 55' Guariniello, 42' rig. Parisi, 45' Ouardi,
60' Parisi)
Clodiense-Trento (riposa Gemonese) 3-1 (26' Appiah,
42' Abrefah, 76' Rivi, 92' Cacurio)
Macchia-Paterno (andata 1-4) 0-0
Altamura-Portici (riposa Moliterno) 2-0 (75' Montemurro , 86' Di Senso).
Questi gli accoppiamenti dei quarti di finale: Romanese-Clodiense, Baldaccio Bruni-Villabiagio, Tortolì-Paterno, Altamura-Troina.
28
Calcio/Altri sport
SPORT
Il Quotidiano del Molise
Giovedì 9 marzo 2017
Serie B. Mister Scarpitti: “Nulla è scontato, speriamo di poter festeggiare tutti insieme”
Isernia pronta per la storia
Ai pentri basterà un punto contro il Cus per approdare in serie A2
Il conto alla rovescia è ormai scattato e sta per terminare. Sabato, a partire dalle
ore 16.30, al PalaFraraccio,
l’Isernia si prepara a scrivere la storia del calcio a 5 cittadino e regionale. Manca
un punto, un solo punticino
per la matematica promozione nel campionato di serie
A2, traguardo che finora in
Molise aveva raggiunto soltanto il Cus Campobasso ai
bei tempi. Corsi e ricorsi storici: la festa potrebbe arrivare proprio al cospetto del
Cus, in un derby che si annuncia caldissimo. La piazza attende con ansia l’even-
to ed è pronta a spingere la
squadra all’ennesima vittoria stagionale. Ne è ben conscio il tecnico Fausto Scarpitti, che torna innanzitutto sulla gara vinta sabato a Potenza non senza fatica. “Per chi
conosce questo campionato
e le sue dinamiche pensare
di venire a Potenza e vincere tanto a poco è una cosa
sbagliata. All’andata li battemmo comodamente ma ci
avevano fatto una buona impressione. Sabato ho visto
una squadra totalmente
cambiata, nonostante avesse diverse assenze. Non abbiamo avuto un grande ap-
IL PROSSIMO TURNO
Atletico Cassano - Futsal Ruvo
Azzurri Conversano - Manfredonia C5
Chaminade - Futsal Capurso
CMB Futsal Team - Shaolin Soccer
Futsal Canosa - Giovinazzo C5
Isernia C5 - CUS Molise C5
Olympique Ostuni - Futsal Barletta
Isernia C5
63
22
21
0
1
159
35
Giovinazzo C5
52
22
16
4
2
110
68
CMB Futsal Team
45
22
14
3
5
137
88
Futsal Barletta
42
22
12
6
4
92
61
Atletico Cassano
37
22
10
7
5
86
82
Futsal Canosa
32
22
10
2
10
88
81
CUS Molise C5
27
22
7
6
9
72
76
Olympique Ostuni
26
22
8
2
12
80
95
Azzurri Conversano
23
22
6
5
11
58
112
Manfredonia C5
21
22
5
6
11
87
97
Chaminade
21
22
6
3
13
76
110
Futsal Capurso
21
22
6
3
13
84
117
Futsal Ruvo
18
22
5
3
14
61
117
Shaolin Soccer
7
22
1
4
17
39
90
Il Cip premia
sabato le sue stelle
CAMPOBASSO. “Quattro
anni di emozioni”. Si intitola così la cerimonia di premiazione che si svolgerà il
prossimo 11 marzo a partire dalle ore 9.30 presso la
sala conferenze del Coni
Molise in via Carducci a
Campobasso. Ad essere
premiati saranno tutti gli
atleti paralimpci del Molise
che hanno avuto risultati di
rilievo nazionale ed internazionale nell’ultimo quadriennio olimpico. A presiedere la cerimonia sarà il presidente del Cip Molise, Pro-
fessoressa Donatella Perrella, insieme a tutto il consiglio
direttivo regionale. “Desidero complimentarmi con
quanti hanno contribuito alla
promozione dello sport paralimpico molisano con un tangibile riconoscimento e con
l’occasione ripercorrere insieme le tappe della attività
svolte, con l’intento di trasmettere a quanti ancora
non si avvicinano alla pratica sportiva tutto l’entusiasmo che ne deriva – ha rimarcato il presidente Perrella –”.
proccio, obiettivamente. Magari avevamo poca tensione,
non siamo stati all’altezza. I
meriti della Shaolin sono
però superiori ai nostri demeriti. Una formazione che
ha corsa, difende bene, riparte velocemente, bisogna
fargli i complimenti, nonostante la retrocessione matematica proprio di sabato
scorso. Nel complesso, ci ha
tenuto botta fino all’autogol
che ci ha fatto passare in
vantaggio”.
E sono usciti comunq
ue
comunque
tra gli applausi, nonostante la re
tr
ocessione…
retr
trocessione…
“Il loro presidente mi diceva che sono stanchi dei complimenti e basta, e li capisco.
Comunque, la Shaolin Potenza è una squadra ben allenata, che ha fatto un ottimo
lavoro contro di noi. Nella ripresa si è vista comunque
una buona Isernia, a differenza del primo tempo. Abbiamo giocato bene, difeso
meglio, anche se loro sono
rimasti in partita fino alla
fine. Gli applausi sono stati
giusti e glieli facciamo anche
noi”.
E’ ora di scriv
ere la st
oria
scrivere
storia
e conq
uistare la serie A2:
conquistare
sabat
o scor
so non vi è riusabato
scorso
scit
o per
ché il Gio
vinazzo,
scito
perché
Giovinazzo,
e ffor
or
se è meglio così, si può ziale, il nostro pubblico. Sono
orse
eggiare in casa, no?
esteggiare
convinto che sabato alle
fest
“Sapevamo che il Giovinaz- 16.30 avremo un pubblico
zo avrebbe vinto. Adesso ci delle grandi occasioni che
prepariamo per questa par- spero sarà lì a festeggiare
tita, abbiamo tantissime con noi. Ma dobbiamo prima
motivazioni, si tratta di un vincere la partita, nulla è
derby, vogliamo ben figura- scontato. Festeggeremo tanre contro i cugini del Campo- tissimo nel momento in cui
basso che nell’ultimo perio- centreremo questo grandisdo sono davvero in palla e simo traguardo. Scriveremhanno conquistato ottimi ri- mo davvero la storia, sia per
sultati. C’è la possibilità di la cittadina di Isernia che per
conquistare questa serie A l’intera regione”.
Un club, qquello
uello dei frat
elfratelche meritiamo noi, la società, lo staff tecnico, dirigen- li Ionata, che merita un tra-
guar
do simile, vist
o che
guardo
visto
endo nel calinvvest
estendo
stanno in
cio a 5 da anni, è d’accor
d’accor-do?
“La società in primis merita questo obiettivo. Abbiamo
iniziato insieme nel 1999, ci
siamo separati e poi riuniti
di nuovo. Hanno fatto grandi
cose, hanno già fatto la serie B, vinto campionati e coppe. Ma questo traguardo entrerà nella storia della società, di Isernia e del Molise. Mi
auguro possano godere appieno di questa gioia”.
Cnu, il Cus Molise calcio perde
di misura contro il Foro Italico
CUS FFOR
ORO
ITALICO
OR
O IT
ALICO
2
1
CUS MOLISE
Cus FFor
or
o Italico: Oliva, Romani, Lori, Benedetti, Molinari,
oro
Ruggiero, Martino, Massara, Giordani, Volponi, Foresta. All.
Tessitore.
Cus Molise: Natale, Del Torto, Leccese, Mobilia, Caruso,
Tucci, Schipani, Fazio, Lemmo, Lapenna, Cornacchione.
Dirigente. Setaro.
Mar
cat
ori: Fazio per il Cus Molise.
Marcat
catori:
No
Notte: espulsi al 55’ Martino e all’89’ Mobilia.
Gioca una grande partita il Cus Molise calcio a undici all’esordio nei Campionati Nazionali Universitari. La selezione d’Ateneo riesce a mettere in difficoltà il Cus Foro Italico
alzando bandiera bianca solo all’ultimo minuto di gioco
punita da un calcio di rigore. Resta dunque ancora aperto il
discorso qualificazione per la squadra molisana che il 5
aprile cercherà il successo per centrare il passaggio del
turno. Nel Lazio il Cus Molise ha venduto cara la pelle e
avrebbe potuto anche compiere l’impresa (vista la superiorità numerica dal 55’) ma un po’ di imprecisione sotto porta oltre agli interventi del portiere locale, non ha permesso
agli ospiti il bis. Nella prima frazione di gioco dopo il vantaggio dei locali (sul quale ci sono state le proteste molisane perché il portiere Natale era a terra e l’azione è proseguita comunque), il Cus Molise ha creato diversi pericoli
all’estremo difensore del Foro Italico (un tiro bellissimo di
Lemmo deviato) ed è riuscito a trovare il pareggio con Fazio
bravo a sfruttare una palla in profondità e a depositarla in
rete. Nel secondo tempo il Cus Foro Italico resta subito in
dieci uomini per l’espulsione comminata a Martino. Con l’uomo in più gli ospiti cercano il sorpasso ma Schipani prima e
Tucci poi non trovano il bersaglio grosso da buona posizione. In un altro paio di circostanze ci pensa Oliva a mettere
una pezza sulle conclusioni ravvicinate degli attaccanti ospiti. Si va così verso le battute finali del confronto e quando il match sembra incanalato
sull’1-1, all’ultimo minuto, arriva il fallo di
mano di Mobilia (espulso) che consente al
Cus Foro Italico di beneficiare di un calcio di
rigore. Rigore che la squadra di Tessitore trasforma e porta a casa la vittoria. “Dispiace
perdere all’ultimo minuto per giunta su calcio di rigore – afferma il dirigente del Cus
Molise Alessandro Setaro – abbiamo disputato una buona gara che forse in alcuni frangenti avremmo potuto gestire meglio. Penso
che al ritorno possiamo giocarci le nostre
chance perché all’assenza di Mobilia per
squalifica farà da contraltare il recupero di
elementi importanti”.
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Il Quotidiano del Molise
Giovedì 9 marzo 2017
SPORT
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Alessandro Paolantonio fa doppietta salendo sul gradino più alto del podio nei 100 rana
Arrivano grandi risultati
per l’H2O Sport nella prova dei campionati regionali assoluti che si sono svolti a Campodipietra. Vediamo nel dettaglio tutti
i risultati. Alessandro
Paolantonio fa doppietta salendo sul
gradino più alto del
podio nei 100 rana
chiusi con un eccellente 1.08.16 a pochi
centesimi dal limite
degli italiani e nei
200 rana terminati in
2’33"38. Niccolò Casciati vince i 50 stile
con il tempo di 23"66
e i 50 farfalla chiusi
in 25"5 entrambi con
i personali stagionali
ad un soffio dal limite degli italiani.
Antonio Devin Carissimi porta a casa l’argento nei 100 stile con
55"46, mentre nei 400
stile dominio di Giuseppe
Petriella con il personale
di 4’07"79. Il larinese fa
grandi cose anche nei
200 misti chiusi al secondo posto con il crono di
2’14"49 nella stessa gara,
terzo posto per il compagno di squadra Mattia Ci-
La H2O conquista buoni
risultati a Campodipietra
Si è svolta una prova dei campionati regionali assoluti
mini (4’39"28) che vince i
1500 con il tempo di
17’53"69.
L’H 2O sport applaude
anche Antonio Manuel Di
Rosa che si piazza terzo
nei 50 dorso con il crono
di 28"56 ed è secondo nei
100 dorso coper ti in
1’00"25. In quest’ultima
gara bronzo per Alessandro Vicoli (1’02"96). Bron-
zo per Carlo Mancinelli nei
100 farfalla (59"65). Soddisfazioni sono arrivate
anche in campo femminile. Federica Ruggiero e Sofia Di Nardo sono seconda e terza nei 50 stile con
28"77 e 29"09. Stessi
piazzamenti per Chiara
Michela Di Santo e Alice
Ferro nei 200 stile libero
con i tempi di 2’15"09 e
2’24"22. Dominio dell’H2O Sport nei 400 stile
con vittoria di Martina Lonati, classe 2004 che fa
segnare il suo personale
in 4’40"61, argento centrato da Chiara Michela Di
Santo (4’48") e terza piazza per Maria Ianiri con
4’52"53. La stessa Ianiri
si aggiudica gli 800 stile
abbattendo la barriera dei
10’ con il crono di 9’58" e
Felicia Travaglini sale sul
terzo gradino del podio
(11’26"49). Lara Mancini
si aggiudica i 100 rana in
1’21"26 davanti a Ginevra
Iacono (1’23"54) ed è seconda nei 200 rana chiusi con il tempo di 2’53"12
alle spalle la compagna di
squadra Ginevra Iacono
(2’55"65). Nei 50 farfalla
seconda piazza per
Samira Mancinelli
(30"05) che porta a
casa anche l’argento
nei 100 farfalla completati in 1’07"29.
Quest’ultima gara è
stata vinta da Micol
Montefalcone
(1’07"21) che concede poi il bis nei 200
(2’31"89). Infine Martina Lonati vince anche i 200 misti con un
ottimo 2’31"85.
Questo il commento
del presidente Massimo Tucci: “Mi congratulo con tutti i ragazzi
ed i tecnici Giorgio Petrella, Sante Loconte, Michele Mucci e Carmela Calista per questa stagione
invernale in vasca corta.
Il miglioramento sia tecnico che cronometrico di
tutta la squadra è stato
notevole. Siamo soddisfatti del lavoro svolto e
del nostro percorso di crescita”.
L’iniziativa del Coni di Campobasso dà seguito al Giocosport
‘Sani e corretti stili di vita con
lo sport’: è ripartito il progetto
Il presidente
Antonio Rosari
E’ ripartito il Progetto
“Sani e Corretti stili di vita
con lo sport”. L’iniziativa,
promossa dalla Delegazione CONI di Campobas-
so per il quarto anno consecutivo, ha dato seguito
al Progetto di Giocosport
attuato per oltre un decennio con il finanziamen-
to della Provincia di Campobasso, finalizzato a far
conoscere agli alunni che
frequentano la Scuola Primaria le diverse discipline
sportive presenti sul territorio.
Dal 2014, la Delegazione CONI di Campobasso,
per poter riproporre il progetto, ha coinvolto i Sindaci dei Comuni chiedendo
un contributo a sostegno
dell’iniziativa al fine di garantire agli alunni delle
scuole primarie
l’opportunità di
proseguire il
percorso intrapreso, vista
l’impor tanza
che l’attività
sportiva riveste
nel creare le
condizioni favorevoli all’acquisizione di un
sano e corretto
stile di vita.
E anche quest’anno la risposta è stata mol-
to positiva! 14 Amministrazioni Comunali hanno
inteso finanziare il progetto che si svolge in due
fasi: la prima da marzo a
giugno e la seconda da
settembre a dicembre.
Grazie alla sensibilità dimostrata e all’impegno
assunto dai Sindaci, sono
coinvolte le scuole primarie di: Campochiaro, Campolieto, Ferrazzano, Gambatesa, Guardiaregia, Jelsi, Limosano, Montorio
nei Frentani, Oratino, Roccavivara, Salcito, Spinete,
Tavenna e Trivento.
Cogliendo l’esigenza sociale sempre più manifesta di un costante inserimento dell’attività motoria di base nel tessuto
della scuola primaria
come mezzo di rilevante
importanza per l’educazione dei bambini, il CONI
Molise – Delegazione di
Campobasso ha inteso
promuovere, con le amministrazioni comunali, un
progetto mirato alla pro-
mozione e divulgazione
della pratica ludico-motoria e sportiva nella scuola
primaria.
Il progetto è realizzato in
collaborazione con le Federazioni Sportive che
mettono a disposizione i
propri tecnici specializzati i quali si recano nelle
scuole ed impartiscono
lezioni di giocosport della
propria disciplina. Ogni
scuola ha la possibilità di
far conoscere ai propri
alunni le varie discipline
sportive scelte dal dirigente scolastico fra quelle
previste dal Progetto. Il
CONI ha individuato un
gruppo di “esperti”, tra i
tecnici delle Federazioni
Sportive, che affiancano
gli insegnanti nello svolgimento dell’attività ludicomotoria e di giocosport
con gli alunni della scuola.
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Altri sport
SPORT
Il Quotidiano del Molise
Giovedì 9 marzo 2017
Per le ragazze di Sabatelli si è aperta con un successo la fase ad orologio
Cestistica Cb 54
escara 35
Pescara
Ant. P
(15-7/16-10/11-8/1210)
Cestistica CB: Iacovino
4, Curci 2, D’Ortona 14,
Torraco 4, Lepore, Zampini, D’Ambrosio 6, Trivisonno, Vasile, Pompei 10, Di
Paola 12, Sammartino 2.
All.: Sabatelli
Ant
oniana P
escara: LuAntoniana
Pescara:
ciani, De Pompeis, De
Massis 4, Tomassetti 4,
Failla 8, Di Giuseppe 12,
Iacovelli 7.
All.: Mungo
Nel torneo Under 16
femminile abruzzese si è
aperta con un successo la
fase ad orologio per la formazione femminile della
Cestistica Campobasso. Al
Pala Vazzieri le ragazze di
coach Sabatelli hanno vinto contro l’Antoniana Pescara con il punteggio di
54-35. Terzo successo stagionale, primo tra le mura
amiche, per le ragazze
bianco blu che stanno portando avanti un ottimo
campionato. Buono l’approccio al match di Pompei e compagne che hanno costruito belle giocate
in velocità e hanno sapu-
Cestistica, l’Under 16
vince la prima gara in casa
Le campobassane battono l’Antoniana Pescara per 54-35
to gestire la reazione della squadra abruzzese. Formazione al gran completo
per coach Sabatelli, che
ha potuto variare il gioco
e far scendere in campo
tutte, anche le più giova-
ni. A margine della gara
Sabatelli ha commentato
con entusiasmo questa
vittoria: “Sono molto soddisfatto di tutte le ragazze.
La squadra mi è piaciuta
sotto l’aspetto tecnico e
soprattutto caratteriale.
Oggi abbiamo sei punti in
classifica, se consideriamo che per molte è il primo campionato e per tutte è la prima esperienza
fuori regione, non posso
che essere contento”. Il
calendario della fase ad
orologio prevede adesso
un’ultima gara casalinga,
martedì prossimo ospite il
Nuovo Basket Aquilano; la
stagione terminerà in tra-
sferta con tre gare in
Abruzzo: Chieti, Roseto e
Pescara. Questa settimana l’Under 16 femminile è
affidata all’assistent coach Gino De Vivo. Sabatelli
da domani a sabato sarà
a Roseto degli Abruzzi per
il Raduno di Avviamento
Tecnico Federale Centro/
Sud della Selezione U15
Maschile. Il coach della
Cestistica Campobasso
farà parte dello staff tecnico del Settore Squadre
Nazionali come assistente
allenatore, tra i giocatori
convocati Emiliano Esposito, classe 2002. Settimana importante per il settore giovanile della Cestisitca Campobasso, venerdì
la formazione maschile
Under 15 regionale sarà
ospite dell’Airino Termoli.
I ragazzi di coach Filipponio saranno impegnati nella gara di ritorno della semifinala play-off, all’andata il quintetto del capoluogo ha vinto 33-29, in palio
il pass per la finale.
Ci saranno cento bike stazionarie e oltre centocinquanta partecipanti
Labor et Fides, ecco il group cycling
Ancora un appuntamento di spessore al Cus Molise in programma sabato 11 marzo
Ancora un evento di spessore al Cus Molise. Sabato
11 marzo è in programma
l’appuntamento più grande
in assoluto nella storia del
Fitness molisano, grazie all’evento promosso dal
Group Cycling Molise denominato “Labor et Fides”,
con cento bike stazionarie
e oltre 150 partecipanti.
Gli organizzatori, grazie
anche alla collaborazione e
alla sensibilità di tutta la
struttura del Cus Molise,
hanno scelto di promuovere questo evento nella
splendida location del Palaunimol a Campobasso. Il
Group Cycling è un’attività
di fitness eseguita su bike
stazionaria (Group Cycle)
con l’ausilio della musica e
sotto la guida di istruttori
certificati e preparati. Prevede un allenamento cardiovascolare divertente
che si avvicina al mondo
dello sport, nella terminologia, nei carichi da eseguire e nella periodizzazione
di lavoro, per soddisfare
anche le categorie più esigenti ma allo stesso tempo grazie alla semplicità del
gesto tutti possono praticarla, avvicinando quindi le
persone allo sport e al divertimento creando in loro
benessere psico-fisico.
Group Cycling® dal 2009
rappresenta un nuovo programma di lavoro di Indoor
Cycling e negli ultimi anni
sta crescendo in maniera
esponenziale nei diversi
centri sportivi del Molise.
Il programma prevede un
incontro formativo a partire dalle ore 10,30 rivolto
agli istruttori della regione
e a quelli delle regioni limitrofe; mentre, dalle ore 16,
oltre 150 persone parteciperanno a tre ore di lezioni, nelle quali andranno a
miscelarsi allenamento,
musica, sensazioni ed
emozioni che saranno sapientemente condotte da
Luisa Fatica - Group
Cycling® Trainer (Molise) e
Mirko Leve - Group
Cycling® Trainer (Abruzzo),
Gaspare Firmani - Group
Cycling®Master Instructor
e Regional Coordinator
(Abruzzo) e Paola Manerba - Group Cycling®Master
Trainer (Liguria). A presentare l’appuntamento è il responsabile Group Cycling
del Cus Molise, Alfredo
Ambrosone. “Siamo contenti di ospitare un evento
di questo spessore nella
nostra regione – assicura
– è una manifestazione
che già lo scorso anno ha
avuto grande successo e ci
auguriamo che lo stesso
possa esserci anche quest’anno. Abbiamo curato
tutto nei minimi dettagli e
ci attendiamo una risposta
massiccia da parte degli
appassionati. Sarà una
giornata all’insegna del
confronto e del sano sport
da vivere tutti insieme”.