L`intesa tra Pro Loco e Confesercenti mette a nudo l`assenza di

Download Report

Transcript L`intesa tra Pro Loco e Confesercenti mette a nudo l`assenza di

anno ii- n° 0 venerdì 10 marzo 2017
www.gazzettamolisana.com
E-mail: [email protected]
Seguici anche Su Facebook e
twitter
Massimo Palange
L’Oscar del giorno lo assegniamo a Massimo Palange. Alla
guida della PA Digitale, è riuscito a rendere ancora più forte
la sua azienda e competitiva sul
mercato. Un lavoro certosino
che è frutto di un’attenta e qualificata presenza a disposizione
della Pubblica amministrazione.
L’Ardire
Se a vincere
è il chi se ne frega
della sicurezza
di Giuseppe Saluppo
D
i coloro i quali si sentono
investiti del mandato popolare e si autoreferenziano,
questo qualcuno, avrà la voglia di reclamare che proprio mentre
si avverte la recrudescenza della malavita nelle regioni a confine del Molise, si torna a parlare di sopprimere
presidi per la sicurezza e legalità in
regione? Un assurdo. Eppure, chi si
sente investito da un mandato popolare dovrebbe sapere che l'auto usata
per l'attentato a San Severo è stata rubata a Termoli. Che la stazione di
Isernia è praticamente impossibile
frequentarla con tranquillità. Che
sono in aumento le rapine, piccole che
siano. Che la pedopornografia è sempre più in agguato. Ma, di contro, il
ministero vuole sopprimere il posto
Polfer (polizia ferroviaria) di Campobasso, il distaccamento polizia stradale di Larino e la sezione polizia
postale di Isernia. Un fendente mortale inferto a quello che resta del sistema polizia sul territorio e chi se ne
frega della sicurezza. Una bella sforbiciata, anche perchè la sicurezza di
chi deve frequentare le stazioni, di potere fare accendere con tranquillità i
computer ai propri figli, di viaggiare
in auto o tenere aperta un'attività commerciale è un optional con buona pace
per borseggiatori, delinquenti comuni,
sbandati. Dopo avere, già, tagliato il
tagliabile a carabinieri e finanza. In
piedi, però, restano interi apparati dirigenziali dai costi esosi, burocrazie e
lauti stipendi per le consulenze. Fino
ad oggi il Molise è stata considerata
una sorta di oasi felice lontana da fenomeni malavitosi. Senza presidi sul
territorio le infiltrazioni malavitose
avranno un accesso facilitato. Qualcuno della politica nostrana farà sentire, almeno, una flebile voce?
Oppure, valgono solo primarie, settebelli e scope per cercare di restare in
piedi in un territorio che muore e che
potrebbe diventare terreno di scorribande malavitose?
IL NOSTRO
TAPIRO
IL NOSTRO
OSCAR
Quotidiano - Registrato al Tribunale di Campobasso atto in attesa di registrazione
Direttore Responsabile: giuseppe Saluppo
vimarFa edizioni sede legale via Normanno, 14 86100 campobasso
redazione tel: 0874.484486
email: [email protected]
Pietro Maio
Il Nostro Tapiro lo diamo a Pietro
Maio. La città di Campobasso è
sempre in attesa di un intervento
radicale per strade e marciapiedi
che appaiono in condizioni pietose. L’assessore comunale ai Lavori pubblici deve intervenire o
reperire gli opportuni finanziamenti per sopperire al degrado.
L’intesa tra Pro Loco e Confesercenti
mette a nudo l’assenza
di programmazione della Regione
“Quale l’offerta turistica?”
Servizio a pag.5
Territorio
Che fine ha fatto
il Piano di tutela
delle acque?
Approvato ma mai entrato in vigore. E’ il Piano di tutela delle
acque molisane.
Sicurezza
Polfer Campobasso,
Postale Isernia e Stradale
di Larino tra i tagli
Mentre cresce la malavita, si pensa a
nuovi tagli in diversi settori della Polizia in Molise.
pagina 3
www.gazzettamolisana.com
pagina 2
2
10 marzo 2017
Proprio mentre si avverte la
recrudescenza della malavita nelle regioni a confine
del Molise, si torna a parlare di sopprimere presidi
per la sicurezza e legalità in
aree di confine calde come
il larinese. Non sentono
cosa succede nella vicino
San Severo? Non leggono
che l'auto usata per l'attentato a San Severo è stata rubata a Termoli ? Intanto, le
segreterie regionali delle organizzazioni sindacali maggiormente
rappresentative
della polizia di stato, SilpCgil, Ugl-polizia di stato,
Coisp, Consap e Uil-ps,
esprimono assoluta contrarietà all’ipotesi di soppressione di alcuni reparti di
polizia ubicati in questa regione. "A quanto pare, infatti, il piano di dismissioni
di numerosi uffici in ambito
nazionale predisposto dal dipartimento della pubblica sicurezza
del
ministero
dell’Interno, riguarderebbe
anche il posto Polfer (polizia
ferroviaria) di Campobasso,
il distaccamento polizia stradale di Larino e la sezione
polizia postale di Isernia.
Inoltre, in considerazione
TAaglio
lto
Aumenta la malavita,
ma si pensa a chiudere
i presidi di sicurezza
dell’ipotesi di prevedere tre
soli maxi – poli formativi per
il personale Polstato, dislocati uno al nord, uno al centro ed uno al sud, non si
L’intervento
di Massimo Dalla Torre
La notizia è arrivata sui tavoli delle redazioni con l’effetto prorompente di un ordigno, anche perché le avvisaglie erano
palesi da giorni. Una specie di bomba
carta che si usa sparare per intimidire
qualcuno senza però causare danni, anche
perché siamo sicuri che alla fine tutto resterà uguale. Nei prossimi giorni arriveranno in due date differenti: il tredici e il
sedici due big della politica nazionale.
Personaggi che, in questi giorni, hanno
fatto parlare l’opinione pubblica e l’intero
parterre politico nazionale e locale perché autori della bufera che si è scatenata
all’interno del PD che dopo “le scissioni
casalinghe” traballa più che mai. Badate
che non è la costatazione dell’riarrivo improvviso dell’inverno che, a quanto pare
non vuole abbandonare questa porzione
d’Italia, ma è l’avvisaglia di qualcosa che
registra un cambiamento nella vita politica compresa quella a livello locale,
anche se i dubbi sul cambiamento sono
forti. Cambiamento che porterà uno sconvolgimento degli assetti del partito una
volta rosso, ora rosé, affermazione che
abbiamo usato in altri articoli, che evidenzia che a breve riapriranno i siparietti,
specialmente quelli mediatici, per la
gioia, si fa per dire gioia, di chi s’inte-
esclude che la scuola allievi
agenti di Campobasso possa
risultare nuovamente destinataria di un provvedimento di
chiusura. Queste organizza-
zioni sindacali, nel ribadire
l’assoluta contrarietà all’ipotesi di razionalizzazione dei
presidi di polizia così come
formulata dal dipartimento
della p.s., intendono rassicurare la cittadinanza molisana
che non lasceranno intentata
alcuna azione di carattere sindacale volta a tutelare questa
regione a cui va riconosciuto
il diritto alla sicurezza assoluta da cui non può prescindere una diffusa presenza di
uffici di polizia nel territorio
quale presupposto indispensabile per una risposta sempre
più
incisiva
alle
prioritarie esigenze di prevenzione e repressione dei
reati. Si fa riserva di comunicare ulteriori notizie non
escludendo incisive e particolari iniziative da parte di queste oo.ss. finalizzate alla
rivisitazione degli attuali progetti ipotizzati dai competenti
uffici del ministero dell’interno.
Arrivano Emiliano e Bersani iniziano
i viaggi della speranza politica
ressa a 360° a quello che è il gran circo
che ha sede a Roma e le “sedi periferiche” nella singole regioni, Molise compreso. Dicevamo la ventesima regione
dello stivale, si appresta ad accogliere
Emiliano, su invito del senatore Ruta e
Bersani supportato dall’onorevole Leva
che, pur di raccogliere consensi, si sottoporranno volentieri, forse, a un estenuante
tour che, parafrasando il 5 maggio del
Manzoni, li vedrà spostarsi…dal Manzanarre al Reno…per dire la propria su
come condurre questa nave in salvo,
causa le procelle e i marosi che ne impediscono l’approdo in un porto sicuro. Una
nave che dopo anni di navigazione tra
flutti e venti contrari si vuol far ripartire
con un equipaggio che, se le cose dovessero pendere a favore dell’innovazione,
sarà differente da quello attuale, questo è
quello che spera chi dopo aver fatto
“tazza e cucchiaio” con i signori di palazzo, ora grida “dagli all’untore”. Un rinnovamento che, da più parti è invocato,
anche se molti, anzi i più, si augura che
le cose rimangano uguali, perché conviene occupare le cabine vicine al ponte
di comando tanto per rimanere nel gergo
marinaro. Alloggi che fanno gioco e permettono di reggere il bordone a chi occupa la stanza dei bottoni. Tornando ai
fatti locali; il Molise si appresta a ricevere
i calibri da novanta che tra interviste e trasmissioni televisive che, somigliano sempre più una sagra di Paese, dove però il
refrain non è più “…volemose bene…”
lanceranno strali all’indirizzo dei “piani
alti”, con tanto di annessi e connessi. Insomma una specie di ”tiro al piccione di
cartone” con fucili caricati a salve, tanto
per fare rumore, causa le continue sceneggiate cui siamo costretti ad assistere,
anche se ora le cose potrebbero essere
leggermente, differenti. Differenza, perché, quello che accadeva nelle scorse stagioni politiche quando tutti erano seduti
comodamente a tavola per gustare pranzi
luculliani a spese dei cittadini e non loro,
in nome del rinnovamento, chissà poi
quale sarà questo rinnovamento, visto che
da anni si riciclano, dovranno fare ancora
una volta “di necessità virtù”. Motto che
suggeriamo agli organizzatori delle convention perché è bene che si capisca una
volta per tutte che nessuno è più disposto
ad ascoltare le favole della buona notte
dove il finale è incerto ma soprattutto i
“novellieri”, in questo caso Emiliano e
Bersani, non sanno dove e come piantare
“u’ pzzuoc!!!”.
Vernacolo docet.
3
TAaglio
lto
E’ proprio il caso di dire: “Piano
regionale di tutela delle acque
(Pta)”, questo sconosciuto. Eppure è uno dei rarissimi Piani
adottati dal governo regionale nei
suoi quattro anni di amministrazione.
Quindi c’è, ma dove sia, chi lo
interpreti e lo applichi, cosa
abbia determinato nella gestione
sostenibile della risorsa idrica
molisana, nessuno è in grado di
valutarlo. Intanto c’è. Per molta
parte dell’amministrazione regionale è sufficiente, per ritenersi
soddisfatta di quanto sta facendo.
Infatti ne può parlare, dire che
l’attenzione posta al territorio è
una costante, tant’è che nel Molise non ci sono pale eoliche, né
cave e né discariche a cielo
aperto, che l’aria è purissima, che
le acque sono limpide, che gli
sky-line sono liberi e suggestivi
in tutta la loro intonsa bellezza.
Che adesso c’è anche un Ente
che si occupa dell’organizzazione del servizio idrico integrato
(captazione, adduzione e distribuzione di acqua a usi civili, fognatura e depurazione delle
acque reflue), con esclusione dei
servizi di captazione e adduzione
delle risorse idriche regionali attualmente gestite dall’Azienda
Speciale regionale “Molise
Acque”, in quanto di rilevanza
strategica anche in relazione alla
fornitura di milioni di metri cubi
d’acqua ad altre regioni. Cioè,
un Ente quintessenza di democrazia, che obbliga i comuni a
prendervi parte e che nella sua
missione (recondita) alligna la
progressiva privatizzazione del
servizio e, quindi, una lauta mancia al capitale privato che sull’acqua sta organizzando forse il
10 marzo 2017
Il Piano tutela delle acque,
questo sconosciuto
più grande business del secolo,
più del petrolio. Stando alle finalità e alla competenze del Piano
di tutela delle acque, esso sarebbe uno strumento conoscitivo
e programmatico che si pone
come obiettivo l’utilizzo sostenibile della risorsa idrica. Quindi
un Piano sovrastante la competenza e la finalità dello stesso
Egam e, soprattutto, lo strumento
destinato ad acquisire fino in
fondo l’entità e la dimensione
dell’intero patrimonio idrico regionale, per stabilire come ripartirlo, a chi assegnarlo e,
soprattutto, con quali costi e con
quali benefici. L’ingresso del
Piano di tutela delle acque nella
disponibilità operativa e programmatica della Regione, in pe-
CAMPOBASSO. La notizia ha suscitato subito
grande entusiasmo tra i
piccoli grandi giornalisti della scuola D’Ovidio.
La giuria di esperti del Consiglio Nazionale dell’Ordine
dei Giornalisti, costituito per
coordinare il progetto “Fare il
giornale nelle scuole” ha stabilito di premiare il periodico
“D’Ovidio News” realizzato
dagli alunni della scuola
media Francesco D’Ovidio e
delle classi quinte delle
scuole
primarie
Enrico
D’Ovidio e Nina Guerrizio.
La cerimonia di premiazione
a cui parteciperà la delegazione D’Ovidio News, si
svolgerà a Cesena martedì 11
aprile 2017, alla presenza
nuria di altro, non ha evitato
espressioni di compiacimento da
parte di coloro che sanno e vedono come la ricchezza idrica
molisana venga malamente considerata, disastrosamente gestita
e stupidamente regalata all’Abruzzo, alla Campania e alla
Puglia. Indotti, costoro, a ritenere che dopo tanta dabbenaggine, tanto spreco e tanta mala
gestione, col Piano molte cose
sarebbero cambiate. Cambiate le
misure e gli interventi destinati a
salvaguardare dall’inquinamento
le acque non inquinate; cambiato
il sistema di risanamento dei
corpi idrici inquinati, “con particolare attenzione per quelli destinati a particolari utilizzazioni”;
cambiato il sistema per garantire
il deflusso minimo vitale dei
corsi d’acqua; cambiato il modo
per ottenere un uso sostenibile e
durevole delle risorse idriche,
“con priorità per quelle potabili”;
cambiata la preservazione della
capacità naturale di autodepurazione delle acque, “nonché la capacità di sostenere comunità
animali e vegetali ampie e ben
diversificate”.
Ebbene, il Piano c’è, ma gli effetti che avrebbe dovuto determinare non sono riscontrabili né,
pur avendo dignità di legge, ha
esercitato la sua supremazia nella
pianificazione (autarchica e di
fatto) del territorio, inducendo i
piani ed i programmi regionali e
degli enti locali, in materia di sviluppo economico, di uso del
suolo e della tutela ambientale, a
coordinarsi e a conformarsi.
Anarchia c’ere, ed anarchia c’è.
Pertanto, suonano vuote e falsamente accreditabili le dichiarazioni
che
all’indomani
dell’approvazione del Piano sono
state dettate ai taccuini della
stampa e ai microfoni delle radio
e delle televisioni locali: “La valenza del Piano è maggiore se si
pensa che tale approvazione arriva dopo quella del Piano regionale dei nitrati, del Piano
regionale dei rifiuti e sulla ormai
prossima approvazione della
legge forestale regionale e della
legge regionale sulla qualità dell’aria, allineando così la Regione
Molise alle più efficienti regioni
d’Europa”. Boom!
Il giornale della scuola “D’Ovidio”,
premiato dall’Ordine dei Giornalisti
La cerimonia di premiazione domani a Cesena alla presenza del ministro Fedeli
della Ministra dell’Istruzione
Valeria Fedeli.
Estremamente soddisfatto il
dirigente scolastico, Pasquale
Grassi, che ha dichiarato: “Un
riconoscimento di prestigio
che si aggiunge a quello meritato l’anno scorso a Mirabella Eclano e che conferma
la grande professionalità del
lavoro svolto. Il mio sentito
ringraziamento va agli alunni,
alle docenti e in particolare
alla professoressa Annamaria
Fazioli, alla dottoressa Mariantonietta Finella, grazie
alle quali questo splendido
progetto è stato realizzato”.
4
TAaglio
lto
10 marzo 2017
“Molise Acque va ricapitalizzata”
Nella discussione in atto sull’Egam, l’intervento di Gianluca Maroncelli
“In Consiglio regionale, come
noto, si stanno discutendo gli
emendamenti alla proposta di
legge numero 136 di iniziativa
della Giunta regionale, riguardante “Disposizioni in materia
di risorse idriche della Regione
Molise”. Mi preme esprimere alcune doverose considerazioni sull’azienda speciale,
che secondo le intenzioni dovrebbe essere chiamata ad
avere un ruolo fondamentale
nella futura riorganizzazione
della distribuzione integrata
delle risorse idriche, con l’istituzione dell’Ente di Governo
dell’Ambito
del
Molise,
l’Egam”.Lo scrive, in una nota,
il consigliere comunale, Gianluca Maroncelli
“L’azienda speciale ‘Molise
Acque’, così come da statuto,
provvede, tra gli altri compiti,
alla gestione dei servizi idrici di
captazione e grande adduzione
di rilevanza regionale ed interregionale, compreso l’esercizio
e la manutenzione degli impianti, se necessario alla progettazione ed alla realizzazione
di nuovi impianti, e, se la Regione Molise lo richieda, all’assistenza
tecnica
e
alla
collaborazione per le attività regionali in materia di consumi e
di risparmio idrici, di salva-
di Mons Gabriele Teti*
Tutti gli Alpini del Molise, a partire dalle ore 10 di domenica 12
marzo, si ritroveranno presso la
sede sezionale di Campobasso
sita in via Duca d’Aosta nr. 10 ,
per l’assemblea ordinaria dei
soci. L ‘incontro , previsto dallo
Statuto, è un momento sentito e
particolarmente importante della
vita della Associazione Nazionale
Alpini -Sezione Molise - anche
perché quest’anno sono previste
varie cariche sociali da rinnovare, tra i quali quella del Presidente. Come da consolidata
tradizione, i lavori saranno aperti
dal saluto alla nostra Bandiera
con un minuto di raccogliemmo
per tutti gli alpini “andati avanti”.
Tra questi cari amici , quest’ anno
, per la prima volta, si sentirà soprattutto la mancanza del nostro
bravissimo Salvatore Robustini,
Consigliere nazionale e presidente del Comitato di Direzione
de L’Alpino, ruolo che ha svolto
con equilibrio e saggezza ,
espressione della signorilità che
lo contraddistingueva. E’ stato
anche uno dei soci fondatori della
guardia ambientale e risanamento delle acque, di controllo
territoriale e di qualità delle
acque. Così come è stato giustamente evidenziato e oggetto
di uno specifico emendamento,
con la centralità che continuerà
a rivestire l’azienda ‘Molise
Acque’ sarà necessario un adeguamento statutario, allargandone competenze, funzioni,
pianta organica, vista l’attuale
carenza di personale (che mi
auguro possa essere integrato
con l’attuale personale interinale impiegato, avendo quest’ultimo
già
acquisito
competenze e professionalità
nel corso della loro esperienza
in azienda), ma soprattutto servirà nuova linfa economica”.
“La Regione Molise dovrà
provvedere, innanzitutto, a ricapitalizzare l’azienda speciale,
passaggio indispensabile per
l’eventuale gestione in house
del servizio idrico integrato, ma
soprattutto, in questa possibile
ottica, nella fase di adeguamento dello statuto, l’ente di riferimento dell’azienda non
potrà non tener conto e provvedere al recupero dei crediti vantati da ‘Molise Acque’ da parte
dei Comuni, che entreranno a
far parte dell’Ente di Governo
dell’Ambito del Molise, attra-
verso i rispettivi sindaci. Non è
un mistero, infatti, che ‘Molise
Acque’ vanti crediti per circa
30 milioni di euro, relativi ai
mancati pagamenti che i Comuni, dopo aver riscosso le tariffe sui consumi idrici,
avrebbero dovuto versare all’azienda speciale regionale”.
“Il presupposto, dunque, per
qualsiasi tipo di discorso relativo all’azienda non potrà prescindere dal recupero dei crediti
da parte dei Comuni, considerando che gli stessi sindaci saranno
parte
integrante
dell’Egam, considerando che il
Comitato d’Ambito sarà for-
mato dai primi cittadini di
Campobasso, Isernia e Termoli,
e da nove componenti, ciascuno
dei quali espressione e, dunque,
rappresentanti di un Bacino ottimale. Mi auguro, inoltre, che,
nella fase di approvazione della
legge istitutiva dell’Egam, si
immagini un ente di governo
dai costi di gestione contenuti.
Fermo restando il diritto ai rimborsi spese, infatti, l’auspicio è
quello di non trasformare
l’Egam nell’ennesimo ente di
diritto pubblico pronto a distribuire poltrone pagate a peso
d’oro, perché, diversamente, i
costi ricadrebbero sulle tasche
dei contribuenti. A mio avviso,
da oggi in poi nelle successive
trattazioni della materia, non si
potrà prescindere da tutte queste prerogative”.
“Approfitto della nota, inoltre,
per esortare il Presidente Paolo
di Laura Frattura, sicuramente
sensibile alla questione, e la sua
Giunta, alla chiusura dell’esperienza commissariale e provvedere, il prima possibile, alla
nomina della nuova governance
aziendale, indispensabile nella
gestione e nella eventuale fase
di transizione per l’approvazione del nuovo statuto”.
Gli Alpini del Molise
in assemblea straordinaria
Sezione Molise e Presidente dal
2008 al 2011.
L’ordine del
giorno prevede, poi, la relazione
morale del Presidente della Sezione Molise e la relazione finanziaria da parte dei Revisori dei
conti con la successiva approvazione del bilancio consuntivo
2016 e preventivo 2017. Si parlerà anche dell’ organizzazione e
delle relative modalità di presenza molisana all’appuntamento
annuale più importante per tutti
gli Alpini d’ Italia, la 90° Adunata Nazionale , che quest’anno
si terrà a Treviso . Fra i vari argomenti di grande attualità anche il
tesseramento 2017 , il lavoro e
l’organizzazione della nostra
protezione civile , la stampa e la
diffusione della nostra bellissima
rivista “MolisAlpino “. Da programmare e definire meglio
anche il raduno sezionale, che
vede coinvolti tutti i Gruppi Alpini del Molise e delle regioni
confinanti, programmato nel
mese di luglio nell’accogliente
cittadina di Guardiaregia . Siamo
sicuri che tutti gli aventi diritto
parteciperanno numerosi a questo
momento così importante per la
vita dell’Associazione che resta
uno dei più sentiti e apprezzati fra
le varie Associazioni combattentistiche e d’ Arma in Italia, protesa sempre più a consolidare gli
ideali di fratellanza , amor di Patria, conservando con tenacia i
valori dei nostri padri, del senso
del dovere, di responsabilità,di
onestà, di amicizia, di solidarietà
e di altruismo.
*Vice presidente ANA Molise
5
TAaglio
lto
10 marzo 2017
Protocollo d’intesa tra l’Unpli e Confesercenti per una rete territoriale
“Fare rete tra le associazioni per
la valorizzazione del territorio”,
questo il senso del protocollo firmato a Campobasso tra la Confesercenti e l’Unione delle Pro loco
molisane. In una regione che, ancora, è priva di una programmazione per il settore del turismo,
che non eroga, da anni, fondi alle
Pro loco e che non ha un’Agenzia
di promozione c’è l’evidente necessità di mettere a rete il mondo
associativo per un impegno comune e coordinato teso a favorire
lo sviluppo del territorio e la valorizzazione delle sue peculiarità.
“Come Unpli - ha detto il presidente Angelo Primiani - raccogliamo 91 Pro loco su 136
comuni. Ad oggi, abbiamo garantito lo svolgimento di diverse manifestazioni su tutto il territorio
regionale. Il conto consuntivo del
2016 ha fatto segnare attività
svolte per circa due milioni e
mezzo di euro. Il grave è che troviamo difficoltà a dialogare con
la Regione. Tra l’altro, il pur misero contributo di 80mila euro
previsto in bilancio non viene più
erogato al sistema delle Pro loco
molisane dal 2012. E’ chiaro che
diventa difficile potere ipotizzare
interventi di sostanza e di mag-
Il sostantivo “turismo” dovrebbe essere cancellato dal
vocabolario regionale perché
di turismo non se ne fa, e ciò
che viene contrabbandato per
tale, non è altro che un insieme di iniziative locali improntante a feste tradizionali
per lo più, e a sagre, per lo
più, a sfondo religioso o mangereccio. D’altronde, la Regione Molise non ha un
assessorato al turismo, gli enti
provinciali li ha chiusi,
l’azienda autonoma di soggiorno di Termoli l’è servita
per aprire la porta al Dipartimento turistico del Molise
orientale. Senza assessorato,
con un consigliere regionale
delegato alla materia come
emblema della nullità organizzativa e programmatica,
con gli Enti del Turismo
chiusi, non rimangono che le
pro-loco a tenere in piedi una
parvenza di organizzazione
turistica territoriale. Nel Molise il turismo è naif. E’ un
particolare modello del “fai
da te”, senza capo né coda.
Non a caso tutti parlano di turismo, fanno turismo, pro-
Le associazioni per valorizzare
e promuovere il territorio
giore qualità”. Il presidente
dell’Unpli, poi, ha sottolineato
come, invece, la Regione Basilicata ha stanziato in bilancio
500mila euro. “E’ evidente, poi, il
risultato che si raggiunge nel proiettare l’immagine regionale fuori
dai confini e, soprattutto, nel ri-
chiamare turisti sul territorio”.
Parte, proprio, da queste considerazioni il Protocollo firmato con
la Confesercenti per cercare di
fare rete, almeno, con il mondo
associativo. Per il direttore dell’associazione, Graziano D’Agostino, proprio il turismo potrebbe
essere il volano di una nuova fase
di sviluppo del territorio molisano. “Il guaio è che continua a
mancare una programmazione regionale. Cosa offriamo? Quale
l’offerta turistica? Quale il soggetto attuatore di queste politiche? Il Molise, dopo avere
decretato la fine degli Ept non ha
dato una nuova fisionomia al settore attraverso un’Agenzia. E’
chiaro che, così, non si va da nessuna parte”. Per questo, hanno
sottolineato i due responsabili
delle rispettive associazioni, occorre iniziare a lavorare dal basso
per cercare la valorizzazione del
territorio molisano attraverso l’individuazione di precise strategie
di marketing territoriale e turistico a livello nazionale ed europeo.
Turismo, sostantivo da cancellare
per la regione Molise
muovono turismo: a vanvera
la maggior parte, con qualche
oggettività taluni, e poc’altri
per viverci. L’accessibilità
(assenza di autostrade, collegamenti ferroviari antidiluviani, non di meno quelli su
gomma, scali aeroportuali
lontani), la ricettività (alberghi e camping di scarso livello e qualità), il ristoro e il
tempo libero (modesti, se non
artefatti), la circolazione interna (problematica), il sistema dell’informazione e
dell’accompagnamento (agenzie di viaggi e guide turistiche
inesistenti), formano un rendiconto della realtà molisana
senz’appello. Non è piacevole
prenderne atto, convincersi
che chi osserva il Molise da
fuori vede una piccola regione
statisticamente in coda ad
ogni sorta di rilevamento, e in
questo contesto deprimente
un velleitarismo che non
avendo basi concrete su cui
poggiare, ricorre agli stereotipi, tra cui il più abusato è lo
stereotipo di un immaginario
Molise turistico. Dimenticando che la Regione non ha
un assessore al turismo, perché non ha una legge quadro
di settore, perché ha eliminato
gli Enti Provinciali per il Turismo, perché non valorizza le
Pro/loco, perché non disci-
plina le Agenzie di Viaggi,
perché non cura l’elenco delle
guide turistiche, perché non
produce una pubblicistica turistica. Pur disponendo di catene montuose, di stupende
zone collinari, di una breve
(36 chilometri) costa adriatica, di piccole ma fertili pia-
nure, di laghi naturali e artificiali, di corsi d’acqua a carattere fluviale e torrentizi, di
paesaggi inediti, di ambienti
naturali per buona parte salvaguardati dalle brutture dell’uomo e della speculazione,
di impareggiabili reperti archeologici, di percorsi tratturali, di tradizioni popolari
ultracentenarie (una per tutte:
la Sagra dei Misteri), di folklore, di artigianato artistico,
di gastronomia tipica, di prodotti agroalimentari di nicchia, bene, pur disponendo di
questo variegato patrimonio
naturale, ambientale e culturale, andando a leggere gli arrivi, le partenze e il soggiorno
dei turisti, c’è da rimanere allibiti per la pochezza dei dati.
Condannati ad essere perennemente ciò che siamo: una
qualunquistica accozzaglia di
beni, di gente, di risorse. Il
sostantivo “turismo” va cancellato. Per decenza linguistica, e per constatazione di
fatto.