n° 28 28/07/2016 - Unico Settimanale

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Cilento: la speranza
è nelle BCC
GIUSEPPE LIUCCIO
L’Addio ai monti
L’economia agro-silvo-pastorale può fermare il declino
I
l disastro ferroviario sulla linea Andria-Corato, in Puglia, e i relativi funerali pubblici, alla presenza del Capo
dello Stato con il richiamo forte e duro,
nella forma e nella sostanza, alle responsabilità della classe politica e imprenditoriale del Vescovo, Luigi MANSI, mi
hanno suggerito una riflessione amara sul
sottosviluppo del Mezzogiorno d’Italia,
che ha suscitato apprezzamenti e consensi
da parte di numerosi lettori. Vorrei ritornare sul tema, focalizzando però l’attenzione sulla mia terra, il Cilento,
ponendomi domande che sono sulla
bocca di tutti e sforzandomi di dare risposte credibili nei limiti delle mie possibilità
e capacità. E chiedo scusa ai lettori se affronto temi che non mi sono molto familiari. E parto, come dicevo, da due
domande quasi ovvie quando si parla del
Cilento: Rendita o sviluppo? Risparmio o
investimento?
SEGUE A PAGINA 11
BARTOLO SCANDIZZO
S
e pensiamo alla montagna, immaginiamo prati verdi, vacche al pascolo
e profumo di erba appena tagliata, ma
tutti sappiamo che purtroppo non è sempre
così. Non è così perché troppo spesso montagna significa spopolamento, abbandono
dei terreni ed erosione ambientale. Per cui
è facile prevedere che la desertificazione
delle montagne è direttamente collegata al
decremento demografico dei paesi di montagna. Una tendenza che bisogna invertire.
In questo caso misure politiche e finanziamenti pubblici spesi in modo intelligente
possono essere il volano di un'economia
virtuosa e di mantenimento dei territori,
anche di quelli più marginali e difficili.
SEGUE A PAGINA 3
ARTICOLO DI DE PAOLA A PAGINA 13
Il viaggio di Ulisse
nel borgo di Cafasso
VALLE DEL CALORE
Al rifugio
Rosàlia
ADRIANA CORALLUZZO
una peripezia
questa struttura
di archeologia
industriale e tutta
l’area circostante che
si è sviluppata nel
Anno XVII
n° 28 del 28 luglio 2016
È
IL SONDAGGIO
Lavorare in montagna
GINA CHIACCHIARO
SEGUE A PAGINA 7
D
a qualche tempo, chi decide
di andare a fare un’escursione sul Cervati, partendo
da Piaggine, sa di poter trovare
ospitalità e acco- SEGUE A PAGINA 2
SASSANO
Il volo di
Laurino
A Roberti il premio Borsellino
ANTONELLA CITRO
MONICA ACITO
H
a ricevuto a Sassano il
premio intitolato alla memoria di Paolo Borsellino e la cittadinanza onoraria
Franco Roberti, il Capo della
Procura Nazionale Antimafia e
Antiterrorismo.
C
SEGUE A PAGINA 5
he l'uomo fantastichi di volare non è di certo una novità. Basti pensare alle
suggestioni mitiche che la leggenda di Icaro ha da sempre regalato all'umanità o al desiderio,
senz'altro più re- SEGUE A PAGINA 8
L’Unione Europea ha accettato che l’economia di montagna
(agro-silvo-pastorale) possa avere aiuti di Stato per contrastare lo spopolamento, l’abbandono dei terreni e l’erosione
ambientale delle montagne a condizione che gli operatori economici si impegnino ad utilizzare procedure che aiutino a
mantenere viva la montagna e a proteggerne l'ambiente. Sei
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2
AREE INTERNE
n° 28 28/07/2016
Al rifugio Rosàlia
La svolta di Riccardo
SEGUE DALLA PRIMA
GINA CHIACCHIARO
glienza nel rifugio montano Rosàlia.
Ad accogliere il viandante c’è Riccardo che, con il suo staff, offre non
solo da mangiare ma anche da dormire con un servizio più che buono.
Chi c’è stato racconta che l’esperienza è stata fantastica, e consiglia
di provarla.
Queste alcune riflessioni di chi ha
fatto l’esperienza!
“Ottima accoglienza da parte di Riccardo … ambiente curato e prodotti
ottimi … il caminetto centrale della
sala comune è bellissimo … torneremo presto … magari quando avrà
finito di stagionare quel grandissimo
caciocavallo appeso al soffitto ...
Bravi ragazzi continuate così …
Dopo una lunga e faticosa ascesa in
mountain-bike alla cima del monte
Cervati … ci siamo ritrovati una ventina di Bikers affamati a pranzare al
rifugio. Avevamo prenotato e concordato tutto e dopo breve attesa abbiamo mangiato e bevuto in
un'atmosfera davvero molto familiare ... Simpatici e alla mano i collaboratori di Riccardo … L'accoglienza
è familiare, il cibo di qualità e le camere pulite ti fa venire voglia di rimanere
per
tanti
giorni,
dimenticando il quotidiano, il caos, il
telefono … quando scende la sera, attorno al cammino ognuno racconta la
sua storia, le leggende e il futuro!
Con un gruppo di 27 persone, ma lo
staff guidato da Riccardo è stato eccezionale! È una consolidata abitudine mentale accostare alla parola
"RIFUGIO DI MONTAGNA" al
Nord Italia (Trentino, Valle D'Aosta,
ecc.). Ebbene il PARCO NAZIONALE DEL CILENTO vi stupirà
non solo per le bellezze naturalistiche
ma anche e SOPRATTUTTO per la
professionalità degli addetti ai lavori.
La calda accoglienza dei ragazzi che
gestiscono il rifugio è paragonabile
al tepore di un camino schioppettante
... Quando pensi di non poter immaginare qualcosa di meglio, scopri
anche il cuore di questo rifugio. Immerso nel Parco Nazionale del Cilento, sovrastato dal monte Cervati,
circondato da natura e bellezza, ag-
giungiamo
a questo un
interno accogliente e
cibo buonissimo.
Cosa altro
c'è da chiedere?
A
quel punto
rimani
inerme per
l'estrema gentilezza e accoglienza dei
gestori del posto ... Posto spettacolare
per passare insieme ad amici serate
all'insegna dell'allegria. Accoglienza
perfetta e personale sempre attento a
non farti mancare nulla. Cibo squisito
e ottima sistemazione delle camere.
Spero di ritornarci presto … Un
menù favoloso, il primo piatto abbondante e squisito, dell’ottima carne
più salsiccia arrostita, un vino rosso
stupendo accompagnato da salame e
caciocavallo stagionato e tante altre
cose, tutto in un caldo ambiente …
Esperienza veramente unica: il silenzio della neve ed il respiro della natura si accompagnano al grande
senso di ospitalità dei gestori ed alla
cucina casereccia dai sapori antichi.
La fatica della salita a piedi tra la
neve fresca ed il fitto bosco è ripagata dalla magica atmosfera del rifugio ... Sicuramente da riprovare! Il
sentiero che porta al Rifugio dal versante di Monte San Giacomo è meraviglioso. Sono stato a Febbraio. Con
la neve la foresta pareva incantata e
il peso della neve arcuava i rami trasformando il sentiero in una galleria
mozzafiato. In due ore si arriva al Rifugio ben segnalato. All'interno atmosfera calda e tranquilla. Subito si
è attratti dal camino ... È sempre uno
spettacolo salire in vetta e rilassarsi
nel Rifugio. Gestito ottimamente dai
ragazzi all'interno, offrono tutti i
comfort possibili a cominciare dai
cibi (miele, vino e birra artigianali,
formaggi, salumi e verdure tutti rigorosamente del luogo) ai letti dove
poter dormire passando per il camino
che rende tutto più caloroso e familiare ... Un week end favoloso al rifugio, grazie alla stupenda ospitalità
dello staff condito con una magnifica
escursione in vetta un’ottima cena
davanti al grande camino con l'ottimo
piatto di gnocchetti, fagioli e patate
del cuoco Peppe ... Sono salito la
prima volta al Rifugio Cervati perché
segnalatomi da amici del posto. In
particolare mi incuriosiva la montagna, uno dei migliori posti al sud Italia dove si può praticare alpinismo
invernale su ghiaccio e sci alpinismo,
nonché sito privilegiato per speleologi ed escursionisti. È presente la rarissima Rosàlia Alpina, grosso
insetto preistorico pressoché estinto
altrove, che vive nelle marcescenze
...
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Il N° 28 di Unico è stato
chiuso in redazione il 26/07/2016
ed è stato avviato alla spedizione agli
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AREE INTERNE
n° 28 28/07/2016
3
L’economia agro-silvo-pastorale può fermare il declino
L’Addio ai monti lungo un secolo
SEGUE DALLA PRIMA
BARTOLO SCANDIZZO
F
inora, molto è stato speso tramite vari soggetti istituzionali
investiti o accreditatisi consumando risorse senza cogliere in pieno
l’obiettivo: dare slancio all’economia
delle comunità di montagna.
A cominciare dal Parco Nazionale del
Cilento, Diano e Alburni che pure ha
investito tanto sia con il progetto
Fagus, sia con l’acquisto, ristrutturazione e mancata messa a reddito di
aree ed edifici (circa 100 milioni di
euro); addirittura è stata immaginata
e messe delle tabelle di una fantomatica via Istimica! per continuare con
i Gal (Gruppo di azione locale).
Anche in questo caso, a fronte di alcune iniziative atte a richiamare turisti (Raduno nazionale ed europeo
della federazione escursionisti, altre,
a decine, sono state del tutto autoreferenziali.
L’elenco potrebbe continuare, ma
basta ripassare le pagine del nostro e
di altri giornali locali e non, per rendersi conto di quanto altisonanti
siano stati i proclami e di come sia
stato corto il “fiato” del loro riverbero tra i piccoli borghi di montagna
…
La strada da percorrere in futuro,
come sta fortunatamente facendo
anche un angolo della nostra Italia
l’Alto Adige, sta, unitamente alle ri-
sorse, nel piano di sviluppo 20142020, la Regione Campania deve destinare una parte delle risorse che la
Politica agricola comune europea distribuisce agli agricoltori (normalmente secondo un criterio che tiene
in considerazione dimensioni e produttività) specificamente per sostenere i maggiori costi di chi opere in
montagna come gli allevatori, gli
agricoltori che coltivano prodotti di
nicchia e le piccole realtà che accolgono turisti hanno necessità di compensare gli svantaggi logistici nella
consegna di latte, delle produzioni
agricole e per tenere aperti strutture
ricettive e piccoli ristoranti di qualità
nelle zone di montagna: come ha già
deliberato la Provincia autonoma di
Bolzano.
In altri termini, i produttori (o le cooperative di produttori) di alta montagna avranno diritto a un fondo di
compensazione che contribuirà a coprire le maggiori spese sostenute per
portare il latte a valle e immetterlo
sul mercato rispetto ai produttori di
pianura.
Al di là della portata economica complessivamente limitata del provvedimento, questa operazione ha un forte
valore politico e simbolico, perché
per la prima volta si ammette che
produrre in zone marginali ha costi
maggiori e che questi costi non possono essere lasciati in mano al mer-
Area picnic - Fontana dei caciocavalli
cato, che ovviamente non li riconosce
e dunque non è disposto a pagare di
più per il prodotto. Non solo, ma il
fatto che questa misura non sia stata
considerata lesiva della libera concorrenza da parte della Commissione
europea, normalmente estremamente
severa in casi del genere, significa
che il riconoscimento di questo
scompenso e della necessità di colmarlo è considerato giusto e in linea
con i principi che animano la Pac
(Politica Agricola Comune).
Nessuno può chiedere ai nostri produttori di lavorare in perdita ancora a
lungo!
La questione è complessa, ma è evidente che l'esperimento di Bolzano
può costituire un precedente politicamente interessante per provare a
cambiare le attuali logiche di finanziamento a pioggia spesso basate
sulle dimensioni delle aziende, per
passare a un sistema premiante che
parifichi le condizioni di accesso al
mercato in modo che tutti gli attori
partano dallo stesso livello.
Anche perché, nel regolamento della
Provincia di Bolzano, è previsto che,
per ottenere gli aiuti, i produttori si
devono impegnare ad utilizzare procedure che aiutino a mantenere viva
la montagna e a proteggerne l'ambiente.
Ecco allora che questo diventa un bel
modo per cercare di arginare lo spo-
polamento delle montagne, troppo
spesso abbandonate perché non in
grado di offrire redditi adeguati e
soddisfazioni professionali ed economiche ai giovani (e in verità non solo
a loro). Che si trovano così costretti
a "scendere a valle" per costruirsi un
futuro. Non va dimenticato, a questo
proposito, che tenere vivi i piccoli allevamenti di montagna significa non
solo consentire ad attività economiche importanti di sopravvivere, ma
anche e soprattutto salvaguardare un
presidio fondamentale sul territorio,
garantendone il mantenimento dal
punto di vista idrogeologico, paesaggistico e, sempre più, anche turistico.
Perché gli allevatori di montagna
fanno anche questo, oltre a prendersi
cura dei loro greggi e mandrie.
E allora è arrivato il momento di iniziare a ragionare in modo nuovo, costruendo prospettive anche nei
territori più difficili. Si tratta della
terra dei padri di migliaia di famiglie
che hanno abbandonato le Valli del
Calore, Alburni, Alenzo, Mingardo,
Bussento … conquistandosi un posto
“al sole” delle pianure e dei paesi
della costa.
Lo dobbiamo fare per dare un futuro
a chi è rimasto e, soprattutto, per evitare di doverci pentire del disastro sociale, patrimoniale e ambientale che
si prospetta all’orizzonte.
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4
n° 28 28/07/2016
BANCA IPERATTIVA
INTENSA SETTIMANA DI EVENTI
Il Comune di Muro Lucano chiede l’apertura di una filiale come a San Gregorio Magno
ALBANELLA
Sostegno concreto alla parrocchia
La tutela delle famiglie e delle attività
produttive missione della Bcc Aquara
apprezzata anche in Basilicata dove
l’amministrazione comunale di Muro
Lucano ha chiesto al direttore generale Antonio Marino l’apertura di uno
sportello. Il sindaco Gerardo Mariani,
durate l’incontro di mercoledì 20 luglio, ha espresso parole di apprezzamento per la Bcc Aquara
sottolineando “la capacità della banca
di credito cooperativo di operare
nelle aree interne che invece progres-
sivamente vengono abbandonate dai
grandi gruppi bancari”. “Speriamo
che all’apertura di una filiale a San
Gregorio Magno, del cui comprensorio il nostro territorio è parte pur non
trovandosi in Campania, faccia seguito quella nella nostra Muro Lucano”, ha sottolineato il primo
cittadino che con gli altri componenti
la giunta ha accolto con disponibilità
il direttore generale Marino auspicando una proficua collaborazione
nell’interesse delle comunità locali.
La Bcc di Aquara nel cuore delle comunità come a Matinella di Albanella dove la Banca di credito
cooperativo di cui è presidente Luigi
Scorziello ha concretamente sostenuto il programma civile e religioso
della parrocchia di San Gennaro, gui-
data da don Carlo Ciocca, e dal Comitato festa coadiuvato dall’Associazione “Ho un sogno Movimento” per
le celebrazioni in onore di S.Anna
che si concluderanno martedi 26 luglio con il concerto di Massimo di
Cataldo.
CAMPAGNA
Apprezzato il supporto al territorio
IMPEGNO
Summer School di Economia Civile
Protagonisti a Torre Annunziata
Nella splendida
cornice di Villa
Tiberiade
di
Torre Annunziata
la Bcc Aquara ha
partecipato alla
Summer School
di Economia Civile con il Professore Leonardo
Becchett.
Apprezzata la Bcc di Aquara a Campagna e nell’intero comprensorio non solo
per i servizi di qualità offerti a costi convenienti. L’istituto di credito di cui è
direttore generale Antonio Marino sostiene le iniziative di socializzazione e
promozione del territorio come la “Chiena”, che nel salotto con gli ospiti tra
gli altri domenica 24 luglio ha visto la presenza di Michele Placido, ed il “Campagna Village” in programma dal 26 al 28 agosto. “La risposta verso la Bcc di
Aquara da parte della comunità locale è stata notevole, chiaro segno di apprezzamento per i servizi offerti. - ha sottolineato Salvatore Luongo, consigliere di
amministrazione della Bcc di Aquara - E la banca proseguirà con lo stesso impegno anche in futuro”.
ROCCADASPIDE
Festa della Trebbiatura e del Pane
OLIVETO CITRA
Banca solida e davvero conveniente
L’azione sul territorio
della Bcc di Aquara
oltre a trovare riscontro tra i cittadini risulta visibile grazie
allo striscione posizionato ad Oliveto
Citra con la scritta
“Solida e conveniente” che rappresenta al meglio
l’impegno per famiglie e imprese
Dal 29 luglio al 2 agosto la
Bcc Aquara rinnova l’appuntamento per l’ottava
edizione della Festa della
Trebbiatura e del Pane che
in località Carretiello propone uno dei più antichi riti
della tradizione agricola.
Tutte le sere gli ospiti, oltre
a poter degustare i prodotti
tipici realizzati con il
grano, potranno partecipare
dal vivo alla trebbiatura, visitare esposizioni con trattori ed attrezzi agricoli oltre
che mostre fotografiche. Il tutto allietato da gruppi musicali. Mentre il 29 luglio,
giorno dell’inaugurazione, si terrà l’incontro “Tipicità. Prospettive pr le aree
interne” a cui parteciperà anche Luigi Scorziello, presidente della Bcc Aquara.
VALLO DI DIANO
n° 28 28/07/2016
Il territorio cilentano è a rischio di infiltrazioni malavitose
Premio Borsellino al procuratore Franco Roberti
ANTONELLA CITRO
D
opo l’approvazione all’unanimità in seno al
Consiglio Comunale, la
cerimonia, ha avuto luogo sabato
scorso alla presenza di numerose
autorità civili, militari e religiose.
Presenti anche diversi cittadini
provenienti dal Vallo di Diano.
Franco Roberti, magistrato di origini napoletane, procuratore della
Repubblica presso il Tribunale di
Salerno fino al 2013, ha detto:
«Per me è un grande onore e un
grande impegno a continuare
sulla strada che ormai percorro da
molto tempo per fare la mia parte
nella difesa della legalità e della
giustizia. Questo riconoscimento
è nel nome di Paolo Borsellino,
niente di meglio e di più appropriato per guardare avanti e con
fiducia il cammino che ci attende».
A fare gli onori di casa il sindaco
di Sassano e Presidente del Parco
Nazionale del Cilento, Vallo di
Diano e Alburni, Tommaso Pellegrino che ha voluto fortemente
questo momento e ha voluto lanciare dal piccolo centro valdianese, un messaggio chiaro e
inequivocabile di giustizia e legalità. Anche e soprattutto dopo la
chiusura del tribunale a Sala Consilina. «Abbiamo sofferto e subìto
la soppressione del glorioso tribu-
Franco Roberti e
Tommaso Pellegrino
5
IN FARMACIA
I NUOVI FARMACI CONTRO
LA SCLEROSI MULTIPLA:
SONO SICURI?
ALBERTO DI MURIA
a sclerosi multipla è
una malattia demielinizzante del sistema
nervoso centrale che colpisce
solitamente i giovani con un
picco di incidenza tra i 20 e i 40 anni. Le cellule
nervose trasmettono i segnali elettrici, definiti
potenziale d'azione, attraverso lunghe fibre chiamate assoni, i quali sono ricoperti da una sostanza isolante, la guaina mielinica. Nella
malattia, le difese immunitarie del paziente attaccano e danneggiano questa guaina. Quando
ciò accade, gli assoni non sono più in grado di
trasmettere efficacemente i segnali. I sintomi
sono variabili a seconda della regione del sistema
nervoso centrale coinvolta.
Nell’agosto 2013, l’EMA ha autorizzato per la
terapia di prima linea della sclerosi multipla recidivante-remittente la teriflunomide, un farmaco
attivo per via orale. Nel gennaio 2014, infine, è
stato approvato dall’EMA per la medesima indicazione il dimetilfumarato, anch’esso da assumere per via orale, farmaco già in uso da tempo
per il trattamento della psoriasi .
Nonostante l’elevata aspettativa per l’arrivo di
nuovi farmaci efficaci con una più facile modalità di assunzione, la teriflunomide e il dimetilfumarato hanno mostrato fin dagli studi
registrativi un profilo rischio/beneficio problematico.
Dagli studi clinici condotti sulla teriflunomide
sono emersi casi di aumento degli enzimi epatici,
neutropenia, nevralgia del trigemino, diarrea,
alopecia, nausea e aumento della creatina chinasi.
L’uso di teriflunomide è inoltre particolarmente
critico nelle donne in età fertile, in quanto il farmaco si è dimostrato embriotossico e teratogeno.
Per quanto riguarda il dimetilfumarato, le reazioni avverse che si sono verificate con maggiore
frequenza sono state rossore e disturbi gastrointestinali. Sono state inoltre descritte una tossicità
renale, epatica ed ematologica.
[email protected]
L
nale di Sala Consilina e l’accorpamento con quello di Lagonegro
- afferma Roberti – e proprio perché riteniamo ancora che una presenza giudiziaria di un tribunale e
una Procura della Repubblica
siano importanti in un territorio
che non è per fortuna profondamente infiltrato dalla criminalità
organizzata, ma che è a rischio
perché è una condizione tale da
essere limitrofo ad altri territori
molto più infiltrati. Tuttavia è
operosa la presenza delle forze
dell’ordine e ciò in qualche modo
ci rassicura».
Il Procuratore Roberti poi affronta anche la recente operazione Frontiera che ha
coinvolto le procure di Cosenza e Salerno e che ha condotto all’arresto di 58 persone
indagate a vario titolo per associazione di tipo mafioso,
traffico di stupefacenti, estorsione e rapina. Un’operazione
che ha inferto un duro colpo
alla ‘ndrangheta affiliata al
clan Muto. Operazione che in
qualche modo scaturisce dalle
indagini sulla morte di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica, ucciso il 5
settembre 2010. «Ciò dimostra come questo territorio sia
fortemente a rischio - continua Roberti – che con una vigile e costante attività
investigativa si possa prevenire ogni eventuale infiltra-
zione». Ovviamente si parla
anche di terrorismo. «Per quanto
attiene al terrorismo non dobbiamo guardare solo al nostro
Paese - commenta Roberti – dobbiamo guardare in un quadro
molto più ampio. Il terrorismo è
un prodotto della globalizzazione
e si avvale degli strumenti della
globalizzazione, ed è necessario
guardare in un’ottica più ampia a
quello che avviene nei Paesi
dell’Ue e nei Paesi dell’occidente. È una situazione molto
grave che richiede un intervento
coordinato con condivisione di
principi a livello sovranazionale.
Da solo il nostro Paese non può
fare niente se non promuovere
quei principi per arrivare a un
nuovo ordine mondiale passando
dal coordinamento giudiziario e
politico perché qui si tratta di trovare nuove norme che consentano
di fronteggiare fenomeni epocali
come il terrorismo e immigrazione». A quanto pare nessun territorio sembra essere immune:
«Perché la violenza si sta facendo
strada anche perché incentivata
dalla violenza terroristica –
spiega ancora Roberti – come abbiamo visto di recente anche a
Monaco di Baviera che non ha
nulla a che vedere con il terrorismo, nulla con lo jihadismo, è tuttavia una manifestazione di
violenza ispirata dalla generale
violenza che vediamo tutti i
giorni».
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FASCIA COSTIERA
n° 28 28/07/2016
70 milioni di euro per non risolvere il “presunto” fenomeno erosivo
Le massicciate distruggeranno per sempre la Costa di Salerno
LUCIO CAPO
SEGUE DALLA PRIMA
quasi sicuro che il "Grande
Progetto Interventi di difesa e
ripascimento del litorale del
Golfo di Salerno” (Regione Campania POR FESR 2007/2013) sia in
procinto di essere appaltato.
Il progetto prevede la costruzione,
per i circa 37 km del litorale salernitano, tra Pontecagnano e Paestum, in
massicciate di calcare e di strutture
modulari in cemento armato: un intervento imponente per risorse materiali impiegate e per impatto al fine
di dissipare l'energia del moto ondoso e per tentare di difendere il nostro Golfo dall’erosione costiera.
In realtà il Golfo di Salerno farà da
cavia, con una artificializzazione
della costa che in altre regioni d’Italia è risultata fallimentare, non ha
contrastato l’erosione, ma ha aggravato il problema, come nel Comune
di San Lucido in Calabria.
I responsabili di tutto questo sono i
tecnici della Provincia di Salerno, i
vari Presidenti della Provincia di destra e di sinistra che si sono succeduti
nel corso degli anni al governo , la
Regione Campania, l’Unione Europea, i Sindaci dei Comuni di Pontecagnano, Battipaglia, Eboli e
Capaccio. Stendiamo un velo pietoso
sul Comune di Agropoli, che dopo
aver sbandierato ai quattro venti di
aver risolto il fenomeno erosivo al
Lido Azzurro, con una massicciata
che altro non era che un porto camuffato, è stato costretto ad aprire un
varco di 15m nella barriera frangiflutti, per tentare in extremis di risolvere la stagnazione dell’acqua e la
puzza della putrefazione delle componenti organiche che ristagnavano
sotto costa. Con il progetto denominato “Grande Progetto Interventi e
rinascimento del litorale del Golfo di
Salerno”, si vuole condannare la
Costa da Salerno a Capaccio alla
stessa sorte infausta del Lido Azzurro e del Lungomare San Marco ad
Agropoli.
L’artificializzazione della costa sarà
la pietra tombale del turismo balneare, di per se già inesistente, con
bagnanti che consumano solo territorio e risorse, senza bene, che si com-
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portano da “Pendolari da spiaggia”,
ammassati in scatole di latta parcheggiate sotto la canicola, su dune
fiorite e ai margini di pinete trasformate in discariche, per un mare che
nel migliore dei casi e di color del
“cane quando fugge” e nel peggiore
dei casi è un mare di “merda”,
quando le acque del Sele, del Tusciano, del Picentino, dell’Irno, del
Solofrone, del Capodifiume, della
Lupata e di tutti i rii e i canali della
bonifica scaricano migliaia di metri
cubi di reflui zootecnici e di fogne
urbane nei fiumi e nel mare… però
come dicono impettiti ed orgogliosi
i delegati al mare e i Sindaci… noi
abbiamo la Bandiera Bleu e le Vele
Gialle.
I nostri dirigenti, tecnici e politici,
sono efficienti e indefessi e non
sanno che “l’acqua si mischia”,
come faceva notare Gennaro al “sindico” di Agropoli, a proposito dell’acqua
marrone
dall’odore
nauseabondo che fuoriusciva dal canale del Testene.
Ma loro invece di pensare alla depurazione, alla ritualizzazione della
Costa, alla eliminazione degli abusi
sulle dune e sulle spiagge, alla ricostruzione dei sistemi dunali, pensano
a realizzare “Tonzi”, che renderanno
le nostre spiagge, puzzolenti, melmose e batteriologicamente non bal-
[email protected]
neabili. Il cosidetto “Grande Progetto” sarà una iattura per il turismo,
i 70milioni di euro ingrasseranno i
soliti noti, sarà utile solo per i tecnici, i cavatori, i costruttori, gli appaltatori e i politici.
Saranno aperti cantieri sulla spiaggia
proprio nel periodo estivo, saranno
scaricate a mare milioni di metri cubi
di massi di calcare, saranno scavate
decine di colline della Campania e
della Basilicata, migliaia di camion,
carichi di massi, percorreranno migliaia di Km dalla cave al mare, saranno realizzati 42 barriere artificiali
dalla spiaggia fin dentro l’acqua per
centinaia di metri e celle chiuse ove
prolifereranno alghe tossiche.
La soluzione proposta, in ambito
scientifico, è riconosciuta superata e
inefficace, se non addirittura controproducente.
I comuni interessati (Pontecagnano,
Battipaglia, Eboli e Capaccio) hanno
dato il loro parere favorevole negli
anni scorsi, senza peraltro approfondire la questione, ma fidando nelle
competenze regionali ed europee.
Il comune di Capaccio lo ha fatto nel
settembre del 2013, anche se poi in
più occasioni il Sindaco e autorevoli
membri dell'amministrazione comunale hanno convenuto che si tratta di
un errore ed hanno promesso di revocare la delibera.
CAPACCIO-PAESTUM
n° 28 28/07/2016
Un progetto per il recupero del tabacchificio nel borgo di Cafasso
Il viaggio di Ulisse dei neolaureati ingegneri di Fisciano
SEGUE DALLA PRIMA
ADRIANA CORALLUZZO
corso del periodo fascista, un
intero borgo a supporto della
manodopera femminile a
quel tempo maggiormente
impiegata per via della scarsa
sindacalizzazione. L’iter di
questa zona e in particolare
del tabacchificio si può sintetizzare in questa cronistoria:
costruito nel 1925 da Gaetano Bonvicini fu acquistato
alla sua morte nel 1937 dalla
SAIM (Società Agricola Industriale Salernitana).
Durante la seconda guerra
mondiale si trasformò in base
militare per le forze armate
USA. Nel 1951 la Peronospora Tabacina causa della
muffa blu del tabacco contribuì ad un progressivo abbandono del settore e della
struttura intorno agli anni
’70. Nei recenti progetti di
recupero il caos: nel dicembre 2006, in un’intervista ad
“Unico” Caprino (proprietario della struttura) dichiarava
che era pronto a realizzare il
suo progetto di recupero che
lasciava inalterato l’aspetto
esteriore della struttura ma
riorganizzava gli spazi e i volumi ricavando appartamenti
e locali da destinare a pubblica utilità (caserma dei vigili urbani).
Ci fu una levata di scudi da
parte di vari soggetti politici
e associazioni ambientaliste
che indusse la Soprindentenza ai beni ambientali a rallentare la procedura di
concessione del “via libera”.
Nel 2007 la proposta negoziale che le società Fin.Gest
Srl-De Martino Srl ha presentato all’amministrazione
comunale, a fronte della cessione di volumetria compensativa è stata vincolata dalla
Soprintendenza ai BAPPSAE di Salerno, ai sensi del
Codice dei Beni Culturali
42/2004.
Gli effetti del vincolo architettonico si tramutano in un
indirizzo progettuale chiaro
ed inequivocabile, il Tabacchificio del Cafasso non può
essere stravolto o snaturato,
va solo recuperato e conservato.
Messe al bando le speculazioni edilizie nel 2015 il proprietario ha valutato l’idea di
allestire un campo rom all’interno del tabacchificio.
Ma venendo al giorno d’oggi
voglio proporvi il progetto
realizzato dai ragazzi della
facoltà di ingegneria civile
cdl e ingegneria edile – architettura di Fisciano. Docente:
Federica Ribera, tutor: Fabio
De Guglielmo, studenti: Sara
Antinozzi, Enza Ferrara,
Laura Ingenito, Mauro Maiellaro, Antonella Strizzi, Debora
Zottoli
Salvatore
Memoli e Francesco Messano (ringrazio Salvatore e
Francesco per averci fornito
i dati necessari e per avermi
esposto il progetto con passione e competenza).
Qualcosa di innovativo, ecosostenibile, senza barriere architettoniche
e
che
soprattutto allarga lo sguardo
su tutto il borgo circostante
rispettando addirittura i colori delle vecchie case realizzate nel periodo fascista.
Un vero risanamento conservativo che ripristina il verde
nell’antica piazzetta e immagina un orto botanico ed una
biblioteca al posto dell’ammasso cementizio ben interpretato dalla rotatoria di
recente inserita. L’intero progetto con in allegato le tavole
per chi volesse divertirsi
verrà pubblicato la settimana
prossima sul nostro sito
www.unicosettimanale.it.
La presentazione del progetto da parte dei ragazzi è
così descritta: “Il progetto è
frutto di uno studio fatto in
seno al corso di Recupero e
conservazione degli edifici
tenuto dalla Prof.ssa. Arch.
Federica Ribera inserito
nell’ambito del piano di studi
del c.d.l. in Ingegneria Edile
– Architettura.
Oltre ad aspetti architettonici
il progetto si sviluppa attraverso un’analisi multidisciplinare necessaria a rendere
il progetto concreto e fattibile.
La tenuta Cafasso venne acquistata da Gaetano Bonvicini, noto frutticoltore di
Massa Lombarda nel 1925. Il
Bonvicini si ripropose di bonificare la zona.
L’azienda rappresentava un
esempio interessante di trasformazione fondiaria, a colture multiple, ma con
prevalenza frutticola. Analizzando oggi il territorio è evidente come l’agricoltura
rivesta un ruolo fondamentale nel panorama territoriale.
Oltre ad un insediamento rurale ed aperto il sistema,
come analizzato anche nel
piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP),
viene visto come polo che
può assumere un ruolo centrale vista la vicinanza con
numerosi siti di interesse storico, artistico e culturale.
Il turismo quindi fa da cardine nelle strategie di sviluppo locale.
La filiera turismo-ambientebeni culturali è un settore che
richiede “diffusi” investimenti ma concretamente può
esserci un ritorno sia economico che di sviluppo socio ambientale.”
In questo fermento una cosa
è certa: “Un’idea, finché
resta un’idea è soltanto
un’astrazione. Se potessi
mangiare un’idea avrei fatto
la mia rivoluzione.” Cit:
G.Gaber.
Francesco Messano e Salvatore Memoli
7
8
VALLE DEL CALORE
n° 28 28/07/2016
Un salto nel vuoto con atterraggio al Palazzo Ducale
Il 30 luglio si inaugura il volo di Laurino
SEGUE DALLA PRIMA
MONICA ACITO
cente, di Domenico Modugno o a qualche poeta più o
meno contemporaneo e decadente, ma evitando di
scomodare modelli, antecedenti vari et similia, è possibile affermare che d'ora
in poi sarà possibile (o
quasi).
Niente ali di cera o costruzioni mitiche,ma una zip
line.
Dal 30 luglio in poi, la patria del Jazz in Laurino regalerà anche il brivido del
volo. Della vertigine e del
vuoto. Del nodo alla gola e
della stretta allo stomaco,
della velocità dello strapiombo.
E' proprio il 30 luglio che
si terrà l'inaugurazione del
"Vola Laurino - Il salto del
Cilento" alle ore 18.
Chiunque vorrà provare il
brivido del volo e del sentirsi sospeso nel vuoto,
potrà farlo tranquillamente.
Come? "Basterà" assicurarsi ad un sistema di cavi
d'acciaio, per coprire in un
minuto la distanza di 600
metri, ad un'altezza compresa tra i 400 e i 500
metri.
Lo scenario del suggestivo
volo?
Le Gole del Calore, che
con il loro primordiale
spettacolo di insenature,
contorni frastagliati e stretture, forniranno il background naturale ideale per
tutti i novelli Icaro che si
lanceranno nel vuoto partendo dal monte Cervati.
Come già sottolineato in
precedenti servizi, articoli
Angelo Spinillo e un cammino di pace
In marcia sul Monte Stella
NICOLA NICOLETTI
D
alla terra dei fuochi a quella delle antenne, nel Cilento. Mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa
e vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana, si è incontrato con la gente del Cilento su uno dei
posti simbolo di questa terra. Il monte Stella, cuore del
Cilento antico, è terra mariana. Alla sommità della montagna infatti sorge la cappellina antichissima, edificata
nell’XI secolo, dedicata alla Madonna della Stella. La tradizionale marcia della Pace è il nome del corteo che segna
la riapertura della chiesetta, i portatori trasportano a spalla
la statua della Vergine in una processione che, guidata da
don Walter Santomauro, parte da Omignano paese arrampicandosi sin sul monte alla cui cima il santuario offre una
spettacolare veduta. Ma da anni quassù si combatte la battaglia contro le emissioni eccessive di radiazioni elettromangnetiche, dannose a chi sale sulla vetta per turismo o
a motivo di fede, in questa occasione o per la festa dell’Assunta ad agosto. Un tempo le antenne erano saldate
addirittura sul tettuccio della cappella in maniera da circondarla. Poi sono state rimosse ma rimangono a poca distanza dal luogo di culto. E di tutela dell’ambiente è ben
edotto Spinillo, vescovo campano in una diocesi che, tra
Napoli e Caserta, ha visto morire negli ultimi decenni uomini, donne e troppi bambini. Spazio dunque ad una celebrazione di lode a Maria ma anche per richiamare
l’attenzione alla natura e all’armonico rispetto, motivo
centrale della Enciclica Laudato Sii di papa Francesco,
inno alla vita che il pontefice ha regalato all’umanità intera.
Anche i supporti web
sono utilizzati dei parrocchiani guidati da don
Walter, vivace fruitore
dei sociale media, e così
che sarà possibile seguire gli eventi estivi
del Santuario sulle pagine Facebook: Santuario Montestella Cilento
e Parrocchie Monte
Stella.
ed interviste il primo cittadino di Laurino, Romano
Gregorio, ha evidenziato la
volontà di ottenere un
flusso sempre crescente
di turisti, invogliati da questo nuovo tipo di svago, insolito quanto temerario.
Grazie al volo, è stato possibile cogliere l'occasione
anche per riqualificare la
piazza cittadina, un parcheggio, un anfiteatro e
una monorotaia adibita al
trasporto dei turisti verso il
piazzale del Monte La
Guardia, cornice di suggestivi sentieri.
Ora in Cilento è possibile
anche volare, è possibile
anche lanciarsi nel vuoto in
maniera sicura e protetta,
mentre prima bastava affi-
darsi all'insicurezza delle
nostre strade per provare
un po' di adrenalina o
qualche emozione particolare.
Ci auguriamo che, dopo essere riusciti a volare, si riesca anche a trovare il modo
per rendere più praticabili
le nostre strade e tutto il
contorno, perché si sa, noi
cilentani siamo strani: sogniamo di volare ma ci piacerebbe anche camminare
in sicurezza.
Del resto, se siamo riusciti
a volare, dovremmo riuscire a fare anche il resto,
no?
IL SONDAGGIO DELLA
SCORSA SETTIMANA
Pellegrino Presidente
Il malcontento del 70% dei votanti
Tommaso Pellegrino, oncologo di profesione e
Sindaco del comune di
Sassano, si è insediato
come Presidente del
Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e
Alburni il 26 Aprile
2016.
Come giudichi i primi
100 giorni dal suo insediamento alla presidenza
del Parco?
Positivamente: 30% - 8
voti.
Negativamente: 70% 19 voti.
Voti totali: 27.
Positivamente
Negativamente
n° 28 28/07/2016
9
CA
CAPACCIO-PAESTUM
Proloco e associazioni cilentane animano il “villaggio”
La porta del Cilento
“C
apaccio Porta del
Cilento” è pronta
ad ospitare proloco e associazioni del Cilento, che porteranno nelle
strade del centro di Capaccio
Scalo le loro tradizioni culinarie e culturali. Sarà inaugurato il “Sentiero dell’arte e
dei mercatini” che vedrà l’alternarsi di artisti locali quali
cantastorie, trampolieri, attori
di strada, pittori e artigiani.
Non mancherà la rievocazione degli antichi giochi cilentani, presentati attraverso
una competizione a squadre
che vedrà impegnati i partecipanti in tradizionali gare
che andranno dalla corsa con
la carriola al tiro alla fune,
fino alla classica corsa con la
bagnarola. Come ogni anno
dedicheremo ampio spazio ai
bambini, anche quest’anno
l’Associazione Magic Day di
Felitto organizzerà l’Educazione Stradale per bambini, ci
saranno i cavalli e i pony del
Ranch Di Lascio e ancora i
ragazzi di Napi Animazione
con i gonfiabili per il divertimento dei più piccoli. Protagonisti dell’evento, quindi, il
Cilento, la musica, l’arte e la
gastronomia.
Tra le novità della terza Edizione vi è la neonata collaborazione con le Associazioni
Giovani Soci BCC di Capaccio Paestum e Aquara che
partecipano
attivamente
nell’organizzazione
dell’evento con delle iniziative
proprie collegate alla promozione e valorizzazione del
territorio cilentano.
Inoltre, in collaborazione con
Mundus Vivendi e Geo Trek
Paestum, è possibile conoscere le bellezze naturali e
paesaggistiche del nostro territorio, attraverso l’organizzazione di percorsi trekking
nel Cilento nella giornata di
sabato 30 Luglio.
La protagonista più attesa è la
musica.
Ad aprire il concerto di venerdì 29 luglio ci saranno due
gruppi di ballo popolare, i
“Riflessi Cilentani” e il
gruppo “Che dire che fare…
meglio danzare” a cura dell’insegnante Mariagrazia Lettieri, che si alterneranno per
una spettacolare esibizione
lasciando poi il palco già
caldo al noto gruppo di musica popolare Sette Bocche .
La scena, quindi, si animerà
di musica e balli riscaldando
gli animi e le gambe.
Il sabato 30 luglio, si esibiranno due band partenopee.
Spiaggia, falò e chitarra, da
qui nascono I Profugy. A seguire iTheRivati, band che
nasce dall’idea di Paolo Maccaro, fratello del rapper Clementino, e Marco Cassese.
Una fusione del blues con la
tradizione italiana e in particolare napoletana, nel solco
delle sonorità del Neapolitan
Power.
Domenica 31 Luglio, il concertone di Mama Marjas. Il
live show è un travolgente
viaggio ritmico attraverso
tutte espressioni ritmiche di
madre Africa. Ad aprire il
concerto ci sarà Francisca,
poi arriverà Mama Marjas
a conquistare il pubblico
con la sua simpatia e bravura.
A chiudere il concerto il DJ
set di don Ciccio.
Il Cubo vi aspetta! Cchiu’
simm’ ‘e megl’ parimm’.
10 n° 28 28/07/2016
CULTURA
Fashion Food al
Cilento Outlet Village
Gusto e tradizione in passerella. Show cooking, degustazioni, intrattenimenti, prestigiosi ospiti del food e
dello spettacolo.
14 agosto: DJ set con Volpe & De
Feo
Dal 16 al 24 Luglio
TUTTO BUFALA
dalla mozzarella all’hamburger al gelato
16 luglio: Musica e Danze popolari
17 luglio: Quisisona Band
22 luglio: show cooking by Paolo
Barrale Chef Stellato - Marennà,
Sorbo Serpico (Av)
23 luglio: Riccardo Rossi Comico
24 luglio: Made in Sud – Enzo e Sal
Dal 25 al 31 Luglio
DOLCI E FRUTTA
delizie tipiche e novità nostrane
29 luglio: show cooking by Vitantonio Lombardo Chef Stellato - Locanda Severino (Sa)
30 luglio: Educarteatrando Teatro
31 luglio: Mondo di Bò Animazione
per Bambini
Dal 01 al 07 Agosto
I MILLE VOLTI DEL GRANO
pane, pizze, focacce
05 agosto: show cooking by Helga
Liberto Chef dei grani, Gianfranco
Iervolino maestro pizzaiolo - Morsi e
Rimorsi, Caserta
06 agosto: Musica e danze popolari
cilentane
07 agosto: Tribute Band Lucio Battisti – Il mio canto libero
Corso Italia, 39
Tel. e Fax 0828.723253
Capaccio Scalo (SA)
email: deslinelibero.it
Dal 08 al 15 Agosto
PATATE E BIRRA
un elemento semplice per mille e più
ricette, accompagnate da Birre Artigianali
12 agosto: show cooking by Paolo
Gramaglia Chef Stellato - Il President Pompei (Na)
13 agosto: Tribute Band Venditti – In
questa banda di ladri
Dal 16 al 21 Agosto
PESCATO
tante proposte dal crudo al cucinato
19 agosto: show cooking Alfonso
Crisci Chef - Taverna Vesuviana, San
Gennaro Vesuviano (Na)
20 agosto: Tribute Band Queen of
bulsara
21 agosto: Tribute Band Pino Daniele
– Nero a metà
Dal 22 al 28 Agosto
POMODORI E VERDURE
I sapori della terra in ricette tipiche
26 agosto: show cooking Pietro Parisi Chef - Era Ora, Palma Campania
(Na)
27 agosto: Aspettando il premio Fabula
28 agosto: Made in Sud – Mariano
Bruno
Dal 29 Agosto al 04 Settembre
VINO E OLIO
prelibatezze della terra del sole
02 settembre: Luciano Pignataro
Giornalista e Critico enogastronomico. Show cooking by Pasquale
Torrente Chef - Al Convento, Cetara
(Sa)
03 settembre: Tribute Band Renato
Zero – Zerofobika
04 settembre: Via Toledo Band
Dal 05 al 11 Settembre
FICHI BIANCHI DEL CILENTO
dal primo al dolce mille ricette per
rievocare antichi sapori
09 settembre: show cooking by Alfonso Pepe Maestro Pasticciere Beatrice Di Consilio Chef di pizzaArt
10 settembre: Musica e danze popolari partenopee
11 settembre: Concerto di musica a
tema
Dal 12 al 18 settembre
GELATO
un alimento sano e gustoso
16 settembre: Citrus Gelateria - show
cooking by Enzo Crivella Maestro
Gelataio
17 settembre: Cena Beneficenza
18 settembre: Gigi Squillante –
Raoul & Swing orchestra con diretta
Radio KISSKISS
ECONOMIA E SVILUPPO
n° 28 28/07/2016
Cilento: rendita o sviluppo? Risparmio o investimento?
Alle Bcc un ruolo guida per accompagnare la ripresa
SEGUE DALLA PRIMA
GIUSEPPE LIUCCIO
A
d un osservatore attento salta
subito agli occhi che l’ambiente economico e sociale
del Cilento è fragile sia sotto il profilo
economico sia sotto quello finanziario: Eppure una certa “vivacità” di
flussi economici ci deve essere se sul
territorio operano sportelli di grandi
istituti di credito e se, negli ultimi decenni, sono nate e si sono sviluppate
numerose Banche di Credito Cooperativo. V’è, poi, chi fantastica di consistenti depositi postali sacrificati
sull’altare della rendita parassitaria e
sottratti allo sviluppo. Il discorso è
serio ed importante ed impone più di
una riflessione sul ruolo e sulla funzione degli istituti di credito per lo
sviluppo di un territorio. È peccato
antico quello delle grandi banche che
hanno assolto, nel Cilento come nelle
zone povere e sottosviluppate del
Mezzogiorno, all’unico e poco lodevole compito di sportelli di raccolta e
di drenaggio, con la successiva intermediazione in altre e quasi sempre
lontane aree geografiche, del risparmio formatosi in loco, una forma di
sfruttamento odiosa, ottusa e di corto
respiro che ha, di fatto, represso ed
ostacolato lo sviluppo. Prima o poi
gli economisti più avveduti, seppellendo per sempre il meridionalismo
querulo e lagnoso, dovranno fornire
nuove, più convincenti e più moderne
chiavi di lettura del sottosviluppo. Inchiodando alle loro pesanti responsabilità le lobbies finanziarie che hanno
mitizzato e santificato la centralità del
profitto a totale discapito della logica
dello sviluppo, hanno prevalso le ragioni dei numeri e dei bilanci a danno
dei bisogni e delle potenzialità degli
individui e delle comunità. Ottusità e
cecità di gestione che, non avendo
creato occasioni di sviluppo, ha rinunziato a priori all’incremento virtuoso di nuovi flussi finanziari;
spirale perversa che ha pilotato risorse verso aziende ed imprese estranee al territorio, aggiungendo
ricchezza a ricchezza e lasciandosi
alle spalle sacche sempre più numerose di povertà sempre più marcata.
Per invertire questa tendenza, e ri-
muovere il monopolio delle grandi
banche, supportare le piccole imprese
nacquero le Casse Rurali ed Artigiane, oggi Banche di Credito Cooperativo. Alcune hanno svolto con
lodevole impegno il loro ruolo e sono
diventate punto di riferimento dei piccoli imprenditori. Altre, per megalomania, supponenza ed arroganza di
presidenti e direttori hanno ripetuto in
piccolo, gli stessi errori dei grandi
istituti ed hanno finito per assolvere,
anche loro, all’unica funzione di sportello di raccolta e di drenaggio del risparmio; hanno aperto raramente la
borsa del credito e solo su sollecitazione del politico potente di turno o,
peggio ancora, di qualche operatore
economico dalle contiguità sospette.
Non si è fatto con serietà un discorso
sulla trasparenza e tanto meno sulla
funzione e l’importanza del credito
nel Cilento. Spesso presidenti e direttori sono asserragliati nei loro fortini
e difendono con ostinazione in spiegabili ed assurdi privilegi, insensibili
al nuovo che batte con forza alle porte
e che finirà per travolgerli. Sei comuni soffrono spesso di municipalismo esasperato, le banche locali
rischiano il suicidio per eccesso di individualismo e per la difesa tanto caparbia quanto sciocca e assurda
dell’autonomia di un piccolo potere
di decisione. Eppure la politica dell’Europa dovrebbe consigliare concentrazioni e fusioni per non rischiare
l’espulsione dal mercato. Oggi il Cilento offre una infinità di possibilità
e di investimenti. Manca la cultura di
impresa. C’è la paura di rischiare, di
innovare; e perdura l’assenza di una
mentalità imprenditoriale moderna.
Non c’è lo stimolo al rischio e all’avventura dell’investimento. Si privilegia il comodo ed asfittico rifugio nel
risparmio e nella rendita parassitaria.
Ma la miopia non è solo degli imprenditori, ma anche delle banche.
Che dovrebbero fare di tutto per far
nascere una nuova classe imprenditoriale. Ma, a parte qualche rara e lodevole eccezione c’è una sordità
sconcertante a queste moderne forme
di apertura da parte degli Istituti di
Credito che operano nel territorio. Ed
è difficile capirne la ragione. Ma qua-
AGENZIA DI PAESTUM
VIALE DELLA REPPUBLICA,18
84047 - CAPACCIO (SA)
Tel: 0828 723268 - Fax: 0828 725886
e-mail:[email protected]
lunque essa sia, con questa
mentalità non si va da nessuna parte, anzi si va da una
parte sola: verso l’estinzione
per inerzia e verso il baratro
progettuale. Questo non è più
tempo di attese, di incertezze
e di ambiguità. Che ognuno
faccia la sua parte, Io, operatore dell’informazione, non
mi sottrarrò di certo al ruolo
di stimolo e di proposta e suggerisco fin da adesso, prima
che sia troppo tardi, un seminario trasparente e spregiudicato sul ruolo degli Istituti di
Credito nel Cilento.
[email protected]
Silvio Petrone - Ex Presidente della
Federazione Campana delle BCC
11
ROCCADASPIDE
12 n° 28 28/07/2016
Abbonamenti gratuiti agli studenti?
Il disappunto del sindaco Gabriele Iuliano
GINA CHIACCHIARO
L
a Regione Campania ha assicurato abbonamenti gratuiti agli
studenti campani che si spostano con mezzi pubblici verso istituti
superiori e università, ma il sindaco
di Roccadaspide, Gabriele Iuliano,
non è completamente d’accordo. Egli
infatti evidenzia che ancora una volta
il territorio della Valle del Calore,
degli Alburni e dell’Alento risulta penalizzato, in quanto le strade, che
ogni giorno gli studenti percorrono,
sono ormai in uno stato pietoso e,
anche se apprezza l’iniziativa della
Regione, Iuliano ritiene che questo
provvedimento contribuirà ad accrescere le diseguaglianze e le disparità.
Gli studenti di queste aree, infatti, non
possono beneficiare né di una rete di
trasporto pubblico, ormai non più esistente, né del beneficio varato dalla
Regione poiché, nella Valle del Calore ad esempio, l’unica azienda di
trasporto scolastico che la serviva
(Ditta Pecori) ha deciso non solo di
non aderire più al gestore di trasporti
regionale "UNICO", ed in più di dismettere il servizio trasporto privato
a pagamento, nel periodo estivo, sempre per il fatto che la stragrande maggioranza delle strade provinciali
risultano interrotte e gravate da ordinanze di chiusura. Pertanto, gli studenti del territorio, non possono
usufruire del trasporto pubblico gratuito e neanche di quello privato. Il
sindaco di Roccadaspide, quindi, sollecita gli organi competenti affinché
si intervenga per il ripristino e alla sistemazione della rete viaria e propone
ai sindaci del territorio, di convocare
un consiglio intercomunale monotematico, per assumere i provvedimenti
necessari per la risoluzione del problema.
Intanto, la ditta Pecori di Roscigno,
chiamata in causa dalle parole del sindaco, rassicura l’utenza affermando
che si tratta solo della sospensione
delle corse da e per Roccadaspide per
il periodo estivo, ma che con l’aper-
tura delle scuole tutto tornerà come
sempre. La ditta Pecori fa anche sapere che, nonostante le varie frane e
le strade chiuse, il servizio è stato
sempre garantito, attivando anche
percorsi alternativi molto più lunghi
e tortuosi, pur di garantire gli spostamenti dei cittadini delle aree interne
da e per Salerno.
ad alcun rimborso. Il RegolaCome richiedere trasporti e ritto
mento prevede anche indicazioni specifiche in caso di Istituti scolastici con
abbonamenti gratuiti per gli studenti campani sedi in più Comuni, oppure nel caso in
LA SCHEDA
G
razie a uno stanziamento di
15,6 milioni da parte della Regione Campania, dal 20 luglio
2016 gli studenti campani potranno richiedere gli abbonamenti gratuiti per
il percorso casa/scuola. Potranno presentare domanda gli studenti che siano
in possesso dei seguenti requisiti: Residenza in Campania; Età compresa tra
gli 11 e i 26 anni compiuti; Iscrizione
a scuola secondaria di primo e secondo grado (medie e superiori) o università; Distanza casa-scuola superiore
a 1,0 km; Possesso della certificazione
ISEE non superiore a € 35.000.
E’ opportuno sottolineare che si tratta
della quasi totalità della popolazione
scolastica, cioè circa il 95%, considerato che il reddito ISEE (Indicatore
della Situazione Economica Equivalente) indicato corrisponde mediamente ad un reddito lordo familiare di
circa € 100.000. Per il rilascio dell’abbonamento, gli utenti dovranno registrarsi sul sito del Consorzio
UnicoCampania (www.unicocampania.it) nella sezione dedicata, dove
sarà possibile compilare e stampare il
modulo di richiesta.
E’, inoltre, previsto il pagamento di €
50,00, di cui: € 10,00 quale contributo
annuale per le spese di gestione pratica
e di emissione della smart card personalizzata; € 40,00 a titolo di deposito
cauzionale che sarà restituito all’utente
alla scadenza dell’abbonamento.
Gli abbonamenti potranno essere
aziendali o integrati – a seconda che lo
studente utilizzi i mezzi di una sola
Azienda per raggiungere l’istituto scolastico, o i mezzi di più Aziende –
avranno validità solo nei giorni feriali
e fino al 31/07/2017. Gli studenti che
sono già possessori di abbonamento
annuale in scadenza nel 2016 e intendano rinnovarlo per gli stessi Comuni
di origine/destinazione e categoria (Integrato/Aziendale), potranno presentare la domanda come da calendario
riportato sul sito e ritireranno l’abbonamento alla scadenza del titolo già in
loro possesso. In ogni caso, comunque, il possesso di un abbonamento
annuale in corso di validità non dà di-
cui il servizio di TPL di interesse dello
studente sia esercito da un’Azienda
che non aderisca all’integrazione tariffaria regionale vigente. Gli abbonamenti gratuiti per gli studenti, oltre alle
Aziende di TPL su ferro e su gomma,
riguarderanno anche tutte le aziende di
cabotaggio marittimo, a fronte dell’elevato numero di studenti isolani
pendolari con la terraferma.
Sono esclusi dall’agevolazione: I non
residenti in Campania; Gli studenti di
scuola primaria (elementari); Studenti
iscritti a Facoltà Universitarie Telematiche; Studenti iscritti a corsi di formazione professionale; Per tali utenti
restano in vigore le tariffe di abbonamento annuale studenti (fino a 26 anni
di età) e abbonamento annuale studenti agevolato (fino a 26 anni di età
con ISEE non superiore ai 12.500
euro).
L’amministrazione regionale accoglierà eventuali osservazioni e suggerimenti provenienti dagli studenti e
delle Associazioni studentesche, finalizzate al miglioramento dell’iniziativa.
AREE INTERNE
n° 28 28/07/2016
13
«Il futuro non è solo delle grandi città»
Lo splendido isolamento dei borghi è un’opportunità da non sottovalutare
MASSIMILIANO DE PAOLA
«C
osì salviamo le aree interne del Paese, vero
motore dello sviluppo».
Poco più di un mese fa Fabrizio Barca
spiegava perché non serve fuggire per
crescere. «Il futuro non è solo delle
grandi città. Le aree interne rappresentano un’opportunità».
Opportunità e criticità sono due facce
della stessa medaglia. Parliamo delle
“aree interne”, zone interessate da un
enorme potenziale di sviluppo e innovazione. Da tre anni il governo ha deciso di puntare su queste realtà. È un
investimento che interessa 65 areeprogetto in tutta la Penisola. Un
quinto del nostro territorio, abitato da
quasi due milioni di persone. Tra i
protagonisti dell’iniziativa c’è Fabrizio Barca, economista, statistico, già
Ministro della Coesione Territoriale
durante il governo Monti e Dirigente
Generale al Ministero dell’Economia
e delle Finanze.
Cari lettori di Unico, voglio farvi fare
con me un viaggio immaginario, per
raccontarvi ciò che ho vissuto col
GAL in queste ultime due settimana
di incontri itineranti sul territorio.
Questa mia esperienza è stata utile
per scoprire cosa può fare il GAL per
il nostro territorio e per i giovani che
in esso vivono, mi è servita anche per
comprendere meglio pro e contro tra
paesaggi incontaminati e strade dissestate.
Si è svolta lunedì 11 luglio a Buccino,
presso la sede della Comunità Montana Tanagro Alto e Medio Sele, la
riunione del partenariato Alburni Antica Volcei, atto formale che ha dato
vita alla nuova strategia di Sviluppo
Rurale GAL I Sentieri del Buon Vivere. L’occasione è stata utile per fare
il punto sui risultati raggiunti dal
GAL della scorsa programmazione.
“Il GAL uscente è sicuramente una
delle migliori esperienze che ha avuto
la Regione Campania per l’utilizzo di
questi fondi e per le strategie dal
basso”, ha sottolineato il Presidente
del GAL Giovanni Caggiano.
Il GAL I Sentieri del Buon Vivere è
ripartito organizzando su tutto il territorio dei laboratori di resilienza rurale, durante i quali ha incontrato,
anzi sta incontrando, con un metodo
innovativo, le comunità locali per coprogettare e definire in modo condiviso la nuova strategia di sviluppo
locale. L’evento di apertura dei laboratori di resilienza rurale si è tenuto
lunedì 18 luglio a Sant’Angelo a Fasanella, presso l’Aula Consiliare, alla
presenza del Consigliere per l’agricoltura e lo sviluppo rurale della Regione Campania, Francesco Alfieri e
della Senatrice della Repubblica,
membro della commissione agricoltura, Angelica Saggese. Il prof. Quaranta, consulente specializzato per il
GAL, ha ricordato l’approccio che il
GAL si è dato per co-progettare la
strategia, un metodo partecipativo innovativo e concreto basato sulle testimonianze di casi di successo sui temi
di maggior interesse del territorio. Il
prof. Quaranta ha ricordato che nella
scorsa programmazione sono stati
fatti più di 500 incontri sul territorio.
La seconda tappa è stata organizzata
il 20 luglio nella Sala Comunale di
Contursi Terme, per discutere di integrazione e sinergia tra i settori produttivi, alla presenza di enti, operatori
locali, aziende di successo e giovani
promotori del territorio.
Continuando l'attività di co-progettazione e definizione della nuova strategia di sviluppo locale, messa in atto
dal GAL I Sentieri del Buon Vivere,
attraverso la realizzazione dei laboratori di resilienza rurale, la terza tappa
si è tenuta il 21 luglio presso le ex
Cantine SMOM del Comune di
Valva, per discutere insieme di spopolamento e di misure e soluzioni da
adottare per invertirne la tendenza,
promuovendo sviluppo e partecipazione.
Il 22 luglio, presso la sede del Comune di Controne, si è tenuto un altro
incontro laboratoriale dal titolo "Produzioni agroalimentari di eccellenza:
la necessità di fare sistema", per discutere insieme di produzioni di nicchia e di eccellenze agroalimentari.
I prossimi Laboratori si svolgeranno
a Caggiano, a Corleto Monforte ed
infine a Palomonte. A questo punto
faccio mie alcune riflessioni generali.
Per attraversare i paesi in cui si
stanno svolgendo i laboratori, il problema più grave che ho riscontrato
credo che sia quello della viabilità
Momento inaugurale del City Sightseeing a Paestum, Agropoli e Valle del Calore
che impedisce uno sviluppo serio nell’epoca di internet. Quello culturale si
sta superando, le aziende – soprattutto
quelle più giovani – stanno comprendendo che l’unica strada è fare rete.
Quello della connessione a internet
veloce è senz’altro un altro problema
di cui si è parlato nelle riunioni, internet ormai è un’infrastruttura di cui
non si può più fare a meno in questo
mondo veloce e globalizzato. Nel
corso degli incontri si è lungamente
parlato dei prodotti di nicchia: ceci,
olio extravergine di oliva, vino, miele
e tanti altri prodotti. Si è parlato dell’esigenza di fare un paniere e lavorare a un marchio territoriale, magari
legato al Parco Nazionale. Così i piccoli frutti degli Alburni, i fagioli di
Controne, il vitigno Aglianicone, il
miele, l’olio extravergine di oliva,
sono stati presentati da giovani imprenditori locali che hanno raccontato
la loro storia aziendale, i loro successi
e le loro esigenze, manifestate al
GAL affinché ne tenga conto nella
costruzione della strategia. Si è parlato molto anche di artigianato locale
che deve essere necessariamente collegato al turismo e alle strutture ricettive che, a loro volta, dovrebbero
mettere in vetrina in loco ma anche
sul web i prodotti agroalimentari e i
prodotti artigianali presenti su questo
territorio. E’ l’unico modo per creare
un giusto connubio che renda possibile uno sviluppo sostenibile.
Quello del GAL è un territorio particolarmente diversificato ed oggi c’è
una forte domanda di territorio diversificato. Turisti, coppie di creativi,
sessantenni che si sono stufati delle
città, cercano la diversità. E’ un segmento da rintracciare anche e soprattutto con accurate operazioni di
marketing a mio avviso.
Finisco come avevo cominciato, con
le parole di Fabrizio Barca. “Purtroppo queste terre non le stiamo curando con le giuste politiche
economiche. Se sono zone soggette a
un calo demografico è perché non ci
stiamo interessando abbastanza, ad
esempio, all’aspetto scolastico e della
salute. Bisogna cambiare approccio.
Dobbiamo riscrivere il sistema pensando alle logiche di questi territori.
Ad esempio in merito al sistema delle
emergenze sanitarie. Quanto tempo
trascorre, dopo aver chiamato l’emergenza, perché arrivi un’ambulanza?
In una grande città passano intorno ai
dieci minuti. Il valore considerato accettabile è 16 minuti. In questi territori si arriva a 35 minuti, a volte fino
a sessanta. Ecco allora la diversità di
intervento: nelle aree interne l’ambulanza deve essere medicalizzata. Se
chiudo un ospedale inefficiente devo
dislocare dei mezzi nei posti giusti.
Bisogna prevedere la presenza di medici, magari anche di un eliporto. Non
si dovrebbe spendere di più, ma si dovrebbe spendere meglio.
A livello strategico si parte dalla capacità di questi Comuni di allearsi tra
di loro in modo da esprimere una visione comune. Devono sapere come
vogliono giocare le loro carte e pensare come vogliono vivere nei prossimi 15 anni. Agricoltura, turismo,
cultura? Loro scelgono una strategia,
noi e le Regioni l’approviamo.”
[email protected]
14 n° 28 28/07/2016
LA STAZIONE DEL MARINAIO
di Sergio Vecchio
Calendario eventi 2016
Sagra del cavatiello maglianese
Magliano Nuovo
5-8 Ago
Sagra dei Fiuriddi e Ruspitieddi
Montano Antilia
8-14 Ago
Sagra del Melone e della pizza altavilles
Altavilla Silentina
1-3 Ago
Tra vichi rioni e piazze
Massa di Vallo della Lucania
6-9 Ago
Rotunnella Fest
Albanella
8-14 Ago
Festa della bontà di bufala
Albanella
Festa dei ravioli e fusilli albanellesi
Albanella
1-3 Ago
Festa della melanzana e degli antichi sapori
Abatemarco
6-9 Ago
Festa nel giardino degli ulivi
Ascea Paese
9-10 Ago
Festa dei fiori di zucca
San Rufo
29-30 Lug
La notte dei mulini
San Pietro al Tanagro
3-4 Ago
Notti di mezza estate
Padula Scalo
6-10 Ago
Jazz in Laurino
Laurino
9-11 Ago
Sagra dei sapori Cilentani
Massicelle di Montano Antilia
29-31 Lug
Festa dell’antica pizza cilentana
Piano Vetrale
3-6 Ago
Sorgenti in festa
Montesano sulla Marcellana
6-11 Ago
Festa dell’antica pizza cilentana
Giungano
9-12 Ago
Cilento Wine Festival
Cicerale
29-31 Lug
Festa dell’olio d’oliva
Ogliastro Cilento
4-8 Ago
Botteghe d’Autore
Albanella
6-13 Ago
Festa nel bosco
Perito
9-12 Ago
Festa del Borgo
San Giovanni di Stella Cilento
29-31 Lug
Capaccio Porta del Cilento
Capaccio
5 Ago
Un sacco di versi
Sacco
7-8 Ago
Festa della cipolla
Vatolla
10-12 Ago
Sagra del Prosciutto e sapori del Borgo
San Severino di Centola
30-31 Lug
Festa della cipolla
Vatolla
5-7 Ago
Mojoca: festival internazionale degli artisti
di strada Moio della Civitella
7-9 Ago
Festa del fiume Palistro
Ceraso
10-12 Ago
Festa dei Rioni
Santa Barbara di Ceraso
30-31 Lug
Festa dell’olio d’oliva
Ogliastro Cilento
5-7 Ago
Montantico
Montecicerale
8 Ago
Festa del mare
Lago di Castellabate
10-15 Ago
Vasci Portuni e Pertose
Ostigliano
dal 22 Lug
al 22 Ago
Suoni dal Castello
Camerota
5-7 Ago
Festa del lago
Gioi
8-10 Ago
Viandando
Centola
dal 25 Lug
al 14 Ago
Segreti d’Autore
Serramezzana
5-7 Ago
Vicoli in Viino
Castellabate
8-12 Ago
Festa della carne alla brace
Campora
dal 30 Lug
al 3 Ago
Sagra del maiale paesano
Sassano
5-8 Ago
Sagra del cinghiale e strangolaprievati
Santa Lucia
8-14 Ago
Sagra del Melone e della pizza altavillese
Altavilla Silentina
27-30 Lug
Festa del Caciocavallo Sassanese
Caiazzo di Sassano
28-30 Lug
Cilento Summer Festival
Sicilì di Morigerati
28-31 Lug
dal 31 Lug
al 6 Ago
GASTRONOMIA
a cura di Diodato Buonora http://diodatobuonora.blog.tiscali.it
n° 28 28/07/2016
15
MARINA DI CAMEROTA
Pescato fresco e fantasia alla “Taverna del Mozzo”
U
no dei posti più belli del Cilento di mare è senza dubbio
Marina di Camerota. Siamo a
pochi km dalla più celebre Palinuro.
Questa località è il centro più popoloso
(3.500 abitanti) del comune di Camerota. Leggendo su Wikipedia la storia
del posto, scopro che nel 1848, Ferdinando II di Borbone firma il decreto
che stabilisce che l'aggregato di case
lungo il litorale di Camerota prende il
nome di Marina di Camerota. Nel 19°
secolo ed agli inizi del 20° secolo, Marina di Camerota ha subito il fenomeno
dell’emigrazione e in particolar modo
verso il Sudamerica e il Venezuela. Per
gli ottimi rapporti intrattenuti con questi posti, di fronte al porto in una
piazza del centro, è stata eretta una statua del “Libertador” venezuelano
Simón Bolívar, al quale sono dedicati
la via principale del paese e uno dei
due cinema locali. Il turismo a Marina
di Camerota è dovuto soprattutto per
la qualità delle acque e per il contesto
naturale. Peccato che in questa località
il turismo duri solo pochissime settimane. Probabilmente, per questo motivo non ci sono molte strutture
ricettive e ristorative degne di nota e
di conseguenza il turismo non è di
grande qualità. Posti del genere gestiti
in modo appropriato potrebbero essere
un forte attrattore per l’economia lo-
cale. La località, per le sue bellezze,
non ha nulla da invidiare a tutti i paesini della Costiera Amalfitana. Mi
viene da pensare quel detto che dice:
“Gesù Cristo da il pane a chi non ha i
denti”. Tornando a noi, e di conseguenza al gusto, sono stato a Marina
di Camerota per gustare la cucina di
uno dei locali che in questo periodo sta
facendo molto parlare di sé per la qualità della sua cucina di mare. Parlo
della “Taverna del Mozzo” del giovane Davide Mea. Diverse riviste,
blog e siti gastronomici hanno citato e
raccomandato il posto come uno dei
migliori del Cilento. Così, un giorno di
questo afoso luglio mi sono avviato
verso questa meta gastronomica. Per
arrivarci, comodamente, da Paestum
s’impiega poco più di un’ora. Anche
se in piena estate, non abbiamo avuto
nessuna difficoltà a parcheggiare nei
pressi del locale. Siamo sul lungomare, non molto distante dal porto. Il
locale affaccia sulla strada, sull’insegna in alto troviamo scritto “Cuopperia e panuozzi”, sul lato sinistro
“Taverna del Mozzo” e sul lato destro
leggiamo “Ristorante Marinaro”. Poi,
una lavagnetta indica le specialità del
giorno. L’interno è piccolo, condizionato, ben arredato e piacevole. C’è una
vetrina con esposto dell’ottimo pescato freschissimo e locale. Nono-
stante il caldo abbiamo preferito sederci sulla terrazza esterna. Anche per
me, che sono nato a 100 metri dal
mare, mangiare e vedere le acque azzurre è sempre un’emozione particolare. Abbiamo dato un’occhiata al
menu e la nostra scelta, come antipasto, è caduta su “Per Conoscerci …”.
Dopo il benvenuto “Sgombro marinato su alghe di mare”, in un unico
piatto ci hanno servito 5 cosette sfiziose: la “Tartare di tonno”, le “Alici
ripiene con ricotta di bufala su coulis
di pomodoro e peperoni”, il “Mantecato di merluzzo con chips di maracucciata”, la “Zuppetta di seppia” e
“Pane, burro e alici di menaica”. Tutte
“cosette” che ci hanno fatto assaporare
e apprezzare la freschezza dei prodotti,
la qualità e la felice mano di Davide.
A seguire abbiamo preso i paccheri
con il coccio. Niente da dire. Ottimi e
gustosi. Il caldo ci ha fatto smettere
qua, ma in un prossimo futuro, magari
con una temperatura più mite, ritorneremo. Da bere, la carta dei vini è varia
e assortita con prodotti ben selezionati,
tenendo lontani i vini che hanno poco
da raccontare. Noi ci siamo permessi,
eccezionalmente, solo un calice di Valmezzana, l’ottimo Fiano Cilento Dop
di Albamarina, l’azienda del bravo
Mario Notaroberto. Se vi trovate da
queste parti, Davide merita una visita.
A Capitello il “Festival
Gastronomico … con Gusto!”
I
l prossimo 5 agosto, a partire dalle
ore 21, sul lungomare di Capitello
d’Ispani, si svolgerà la
quinta edizione del “Festival Gastronomico …
con Gusto!”. Ad organizzarlo l’associazione
“Il Gusto del Cilento a
Regola d’Arte” e la ProLoco di Ispani con la
collaborazione del Ristorante L’Uorto di Poli-
castro. Presenteranno l’evento la dinamica giornalista Francesca Pellegrino
e Giampaolo Trombetti. L’ospite della
serata sarà Salvatore Esposito, il
Genny Savastano di Gomorra. Durante la manifestazione chef provenienti da diverse località campane e
non si sfideranno con piatti della dieta
mediterranea, tema conduttore dell'evento gastronomico. I protagonisti
delle ricette saranno la melanzana e il
pesce azzurro, con gli chef che utilizzeranno esclusivamente prodotti a km
zero. Gli chef in gara saranno: Pietro
Benincasa, Mario Massa, Salvatore
Califano e Pino Mannarino coordinati
dagli chef Gerardo Parente, Nando
Melileo e Antonio Paolino. Durante la
serata gli spettatori troveranno stand
gastronomici dove potranno assaggiare prelibatezze del luogo; inoltre
Nella foto: particolare
dell’edizione 2015
sarà allestito uno stand di pasticceria
dove il noto maestro di pasticceria siciliana Giuseppe Triolo mostrerà l'arte
del cannolo siciliano, facendo degustare ai presenti questa celebre prelibatezza siciliana. Poi ci saranno le
esibizioni del gruppo Tammorrasia,
Tino Fimiani e Gaia Greco. Io ci sono
stato lo scorso anno, ci ritornerò il 5
agosto.
Dibbì
Nella foto: Davide Mea
Costo 30-35 euro, vini a parte.
La Taverna del Mozzo, Lungomare
Trieste 95 – 84059 Marina di Camerota (SA). Tel. 0974.932774.
La ricetta
Spaghettoni con
acciughe e
pomodorini
Ingredienti per 4 persone: 320 g di
spaghettoni, 400 g di pomodorini datterini, 20 olive nere, 20 foglie di basilico fresco, 8 filetti di acciughe
sott’olio, olio extravergine d’oliva del
Cilento, 2 spicchi d’aglio, sale.
Preparazione: lavate i pomodorini
datterini sotto l’acqua fresca corrente,
rimuovete il picciolo e tagliateli a spicchietti. Mettete i pomodorini in un colino, unite un pizzico di sale, 12 foglie
di basilico lavate e spezzettate e mescolate. Snocciolate le olive e tagliatele
a metà. Unite ai pomodorini e mescolate. Scolate le acciughe, tamponatele
con carta da cucina e spezzettatele
grossolanamente. Mettete un filo d'olio
in una padella assieme agli spicchi
d'aglio spellati e alle acciughe. Portatela sul fuoco e soffriggete per qualche
minuto a fiamma molto dolce. Le acciughe devono quasi sciogliersi e
l'aglio deve appena dorare. Unite i pomodorini, saltateli per un paio di minuti a fiamma vivace, quindi spegnete
e coprite. Lessate gli spaghettoni in abbondante acqua salata e, poco prima di
scolarli, aggiungete mezzo mestolo di
acqua di cottura nella padella del condimento, quindi accendete il fuoco.
Saltate la pasta scolata a fiamma vivace nella padella del condimento per
qualche minuto, girando di frequente.
Servite immediatamente decorando
con le restanti foglie di basilico.
Vino consigliato: Gragnano 2015
della Penisola Sorrentina Dop, Sannino.