N°10 del 17/03/2016

Download Report

Transcript N°10 del 17/03/2016

chic & cool
wedding
€ 1 , 00
0828. 1992339 - unicosettimanale. it - redazione@unicosettimanale. it
Editore: Calore s. r. l. Sede Legale: Via S. Giovanni, 86 - Villa Littorio - Laurino (Sa); Sede Redazionale:Viale della Repubblica, 177
Capaccio Paestum (Sa) - “Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1,
comma 1, Aut: 952/ATSUD/SA - Dir. Com. Business Salerno - Abb. annuale 25, 00€
Il Cilento faccia
autocritica
D
a una diecina di giorni la Regione Campania ha il nuovo assessore al Turismo, anzi alla
Promozione Turistica. È Corrado Matera,
avvocato di Teggiano. La città, di cui è
stato amministratore, è un autentico
museo all’aperto un terrazzo di bellezza
spalancato sulla visione di uno dei monumenti più belli d’Italia: la Certosa di San
Lorenzo di Padula, uno straordinario contenitore di storia, arte e cultura. Dovrebbe
avere spiccata sensibilità per l’arte e la
bellezza, l’assessore, affinata nella quotidianità del vivere in sinergia e sintonia
con monumenti prestigiosi e belle pagine
di storia a vanto della sua terra di nascita
e che, tra l’altro, ha avuto il privilegio di
amministrare. Ma, i maligni, che non
mancano mai, sostengono, con qualche
fondatezza, che la sua nomina è la cambiale pagata dal Governatore De Luca al
dottor Luigi Cobellis, già consigliere regionale, autorevole e potente uomo di apparato, signore di un consistente numero
di tessere e voti, e, guarda caso, cugino,
pare, del neo assessore Matera, al quale
auguriamo, al di là delle malignità, un
cordale e sincero Buon Lavoro nell’interesse della Regione Campania, in generale, e del Cilento, in particolare. Bene ha
fatto il Presidente De Luca a spacchettare
le competenze, tra promozione e gestione,
del Turismo, che è e resta il settore trainante dell’economia di oggi e di domani
della nostra Regione, un polo di valenza
e caratura mondiale nell’offerta di qualità
dell’industria della vacanza. IMMAGINE
E PROMOZIONE DEL TURISMO, allora c’è da augurare all’assessore Matera
che si riscatti, in positivo, della poco esaltante esperienza di vicepresidente del
Parco del Cilento e Vallo del Diano, che
negli ultimi 6/7 anni di gestione ha visto
devastati il suo ruolo e, conseguentemente, funzione ed immagine, da tre
mesi, o giù di lì, è stato nominato un
nuovo Presidente, il dottor Tommaso Pellegrino, sindaco di Sassano e già parlamentare dei verdi.
LIUCCIO A PAGINA 7
Anno XVII
n° 10 del 17 marzo 2016
A Diego il Colosseo
a Tonino il Tuffatore!
A
ntonio Palmieri e Diego Della
Valle, due imprenditori di successo che, oltre alla nota amicizia
tra i due, da oggi li accomuna anche il mecenatismo nei confronti dei beni culturali
ed archeologici. Il primo è Palmieri da
Paestum, il secondo è Della Valle dalla Toscana. I due, è notorio, si conoscono da
qualche decennio (ambedue amici di Clemente Mastella dei tempi d'oro) e certamente il fatto che Diego abbia intrapreso
la strada di finanziare la ristrutturazione
del più visitato sito archeologico mondiale,
il Colosseo, è stato uno stimolo troppo
forte per Tonino che ha colto al volo la
proposta del nuovo direttore del Museo
Archeologico di Paestum. L'occasione è
arrivata quando Gabriel Zuchtriegel, si è
presentato nella Tenuta Vannulo per chiedere sostegno al suo progetto di rilancio di
Paestum.
SCANDIZZO A PAGINA 2
Nasce il Museo del Suolo
AGTI: D’Orilia alla presidenza
Resistenze
Medievali
A
ello
scorso
weekend di sabato 5
e domenica 6
marzo, presso il
Museo Speleo
Archeologico
MIdA 01 a Pertosa, si è svolta
un’assemblea di
bilancio che ha
visto le Grotte
Turistiche d’Italia
associate
AGTI riunirsi
Rappresentanti AGTI
per tirare le
somme sulle attività svolte ed eleggere il nuovo consiglio direttivo.
volte ho la sensazione che
una persistente nube medievale, come quella di
Fantozzi, aleggi sui paesi del Cilento storico e non per la pratica di
tradizioni come quella delle congreghe pellegrine e salmodianti il Venerdì Santo, ma per un radicarsi di
devozioni a volte verso improbabili
reliquie e la costante ricerca del taumaturgico nel quotidiano, se non
alimentato, almeno con noncuranza
sottaciuto, da parte di alcuni operatori del culto più indulgenti verso
certe popolari fantasticherie, al limite del superstizioso e poco sensibili al rigore teologico nell’educare
lo spirito religioso mentre propagandano un carismatico rinnovamento guardando al passato.
DE PAOLA A PAGINA 3
L.R. A PAGINA 4
N
2
LITORALE
n° 10 17/03/2016
70 milioni di euro e 0 idee
Pineta e pennelli
facce della stessa spiaggia
I
l "dio" denaro acceca chi vuole
troppo! È risaputo che la nostra
terra è stata baciata dalla dea
bendata. In quanto ha depositato con
le sue mani un'abbondanza di buone
e straordinarie cose che per chi vi
abita sono la normalità. Vivere "normalmente" nella bellezza è un fatto
eccezionale e dovremmo meritarcelo
ogni santo giorno in cui sorge e tramonta il sole.
Invece, ecco che qualcuno decide che
bisogna sperperare risorse pubbliche
(oltre 70 milioni di euro) per violentare il bagnasciuga che va da Agropoli a Pontecagnano nel vano
tentativo di arginare l'erosione costiera.
Mentre non si trova uno “straccio” di
euro per salvare l'immenso patrimonio costituito dalla pineta che è vicina
ala collasso.
Chi ha la responsabilità di di tutto
ciò?
In primo luogo gli amministratori e i
sindaci dei comuni che hanno accettato di porre la loro firma sotto il progetto che creerebbe barriere e pennelli
a mare trasformando definitivamente
l'ampia curva di sabbia finissima che
tutti siamo abituati ad ammirare da
Nord quando, provenendo da Napoli
sulla A3 ci affacciamo sulla "balconata" dell'autostrada che è posta a
strapiombo su Vietri.
In secondo luogo il presidente e il
consiglio della Provincia di Salerno
che hanno ereditato il progetto dall'amministrazione Cirielli/Iannone e
sembrano intenzionati a subirlo più
che a prenderlo per quello che è: un
grosso investimento pubblico teso più
a spendere un ingente patrimonio che
a risollevare le sorti del turismo balneare, la foglia di fico che dovrebbe
giustificarlo.
Intanto, la pineta,
già oggetto di un
intervento ai tempi
dell'Amministrazione Andria (pista
ciclabile), sarà abbandonata a se
stessa in quanto
niente è previsto
per la sua messa in
sicurezza con tagli
selettivi e di reimpianti nelle aree
più degradate.
Anche chi non mastica di politica costiera
e
di
interventi boschivi
può rendersi conto
che l'emergenza
più immediata è
proprio la pineta
sia sotto il profilo
naturalistico sia
per quel che riguarda lo sviluppo
turistico della fascia costiera.
Infatti, se l'intervento delle barriere a mare sono
stati pensati per evitare l'erosione costiera che avanzerebbe di pochi centimetri all'anno soprattutto dove la
proliferazione degli stabilimenti balneari è stata più intensiva, con un progetto che darebbe centralità alla
pineta, ne potrebbero guadagnare
molti di più utilizzando le stesse risorse arretrando gli stabilimenti balneari proprio a ridosso della pineta
stessa e realizzando proprio davanti
ad essi il tanto agognato lungomare
pedonale.
L'accesso al mare, sia pedonale sia
con mezzi, potrebbe essere garantito
con vie di penetrazione nelle pineta
(ogni albergo già ne ha creato uno).
All'interno della stessa si potrebbero
garantire i parcheggi all'ombra sia per
i clienti dei lidi sia per i bagnati che
preferiscono le spiagge libere.
Allo stesso tempo, in senso parallelo
alla spiaggia, all'interno della pineta,
si potrebbero immaginare percorsi
destinati alle bici, ai cavalli, ai pedoni
ed agli amanti dello sport all'aria
aperta.
E’ troppo difficile progettare qualcosa
di simile?
Pensiamo di no, basta volerlo ...
Gli errori commessi in passato dovrebbero insegnare qualcosa a chi
maneggia denaro pubblico.
Mi riferisco allo scandalo della pista
ciclabile più lunga d'Europa realizzata a ridosso della pineta con un
muro in cemento rivestito di pietre
(quasi tutte divelte e trafugate per arredare qualche giardino privato) sul
lato pineta e una barriera di protezione realizzata in legno sul lato litoranea.
Una pista che a tutto è servita, non
certo per garantire la mobilità sostenibile per cui era stata immaginata.
Al contrario, neanche un Km di pista
ciclabile è stata realizzata nelle città
di Pontecagnano, Battipaglia, Eboli,
Capaccio Paestum e Agropoli.
Eppure sono tutte realtà che si sviluppano, per la maggior parte, in pianura,
quindi ideali per incentivare la mobilità su bici.
Bartolo Scandizzo
Tel 0828. 1992339
Fax 0828. 1991331
e-mail: redazione@unicosettimanale. it
url: www. unicosettimanale. it
Direttore Responsabile Bartolo Scandizzo
In redazione Lucio Capo e Gina Chiacchiaro
Grafica ed Impaginazione Veronica Gatta
Testata realizzata da Pietro Lista
Stampa C.G.M. s.r.l.
Contrada Malagenia, 84061 Ogliastro Cilento - (SA)
tel. 0974 844039
Iscritto nel Registro della Stampa periodica del Tribunale di
Vallo della Lucania al n. 119 Responsabile Trattamento Dati
Bartolo Scandizzo
Abbonamento annuale 25, 00 Euro
Abbonamento web € 10, 00
Arretrati: € 2,00 + sp.di sped.
Per abbonarsi:
Codice IBAN:
IT55 Y083 4276 1400 0401 0040 585
C.C. Postale:
53 07 14 94
intestato a Calore s. r. l.
Tiratura: 3500 copie
Il N° 10 di Unico è stato
chiuso in redazione il 15/03/2016
ed è stato avviato alla spedizione agli
abbonati il giorno 17/03/2016
presso il CPO di Salerno
PAESTUM
n° 10 17/03/2016
3
Sarà ristrutturata la sala della la Tomba del Tuffatore e la Fontana di Alfano
A Diego il Colosseo a Tonino il Tuffatore!
DALLA PRIMA
nfatti, il giovane "tedesco" si è messo in cerca
proprio di imprenditori
privati per sopperire alla scarsità di risorse a sua disposizione per attuare i sui
programmi. Quando poi Palmieri si è visto proporre di
abbinare il suo nome alla sistemazione dello spazio
espositivo dove è esposta la
Tomba del Tuffatore, non si è
lasciato scappare la ghiotta
occasione di diventare primo
imprenditore privato del
piano di rilancio del Parco archeologico della Città dei
Templi. Ma Palmieri è andato
oltre. Siccome dalle vetrate
della sala del "Tuffatore" ci si
affaccia sul cortile interno
dove è situata, ma non più
funzionante, la fontana che
l'architetto Carlo Alfano ideò
e realizzò negli anni '60, situata vis a vis con la lastra nel
giardino del Museo. Nell'immaginario di Alfano l'opera
doveva creare un "dialogo tra
arte antica e arte moderna".
Palmieri si farà carico di ripristinare la funzionalità della
fontana.
Nell'accordo
sottoscritto
sembra ci sia anche la proposta di favorire l'integrazione
tra le due eccellenze pestane:
i 20.000 visitatori della Tenuta Vannulo e gli oltre
300.000 che visitano l'area
archeologica potrebbero, se
richiesto, accedere ai due siti
con un biglietto unico e, ovviamente, scontato...
Il titolare della Tenuta Vannulo, in cuor suo, spera che la
sua decisione potrà fare da
apripista ad altri imprenditori
"illuminati" e "capienti" a decidersi a devolvere risorse al
bene comune. Certamente, in
alcuni casi, sarà proprio Palmieri a stimolare personalmente i suoi colleghi a fare
altrettanto come sarà disponibile ad accompagnare e faci-
I
litare l'opera di Zuchtriegel
nella ricerca appena cominciata.
Il fatto che la famiglia Palmieri (Caterina, la moglie,
Teresa, Nicola e Annalisa, i
figli) abbia subito ascoltato e
dato corso alla richiesta di
Zuchtriegel è un viatico di
prim'ordine per la sua campagna acquisti di supporter "capienti" che vorranno entrare a
far parte del dream team del
mecenatismo pestano.
Bartolo Scandizzo
Fontana di Carlo Alfano
uraAssemblea Associazione Grotte Turistiche Italiane: gzione,
è
stata afD’Orilia ancora presidente
fidata, in
Nasce il Museo del Suolo
DALLA PRIMA
L
a Fondazione MIdA
e le Grotte di Pertosa-Auletta mantengono la presidenza grazie
alla rielezione del presidente
Francescantonio D’Orilia,
che in questi anni di guida
dell’associazione, ha contribuito notevolmente alla sua
crescita, puntando in particolare sulla formazione professionale delle guide turistiche
e sulla qualità dei servizi turistici offerti dalle grotte associate. Eletto, in qualità di
vicepresidente Mario Verole
Bozzello (Grotta del Vento),
mentre nel consiglio direttivo
entrano Elio B. Ginnetti
(Grotte Val de' Varri), Claudio Calzoni (Grotta del Fico),
Emiliano Babboni (Grotta
Antro del Corchia), Giulia
Monaco (Grotte di Castellana) e Luigino Quarchioni
(Grotte di Frasassi).
Grande soddisfazione è stata
espressa dal presidente MIdA
e AGTI D’Orilia: “La fiducia
ricevuta dagli associati ci incoraggia a proseguire nel
proiettare le grotte turistiche
nel posto che meritano nella
politica turistica nazionale.
L'impegno di questi prossimi
tre anni sarà quello di far crescere la rete delle grotte turistiche e dell'intero mondo
ipogeo".
A distanza di circa una settimana dall’assemblea AGTI,
lunedì 14 marzo all’AGIS di
Napoli,
in
conferenza
stampa, la Fondazione MIdA
ha presentato il “Museo del
Suolo”: 1.500 mq di esposizione coperta, dedicati ad
una risorsa essenziale per la
vita sulla Terra. Il Museo del
Suolo, finanziato dalla Regione Campania con fondi
della Comunità Europea,
apre al pubblico a Pertosa nel
cuore del Parco Nazionale
del Cilento, Vallo di Diano e
Alburni. E’ un fiore all’occhiello, una struttura unica in
Italia e con pochi precedenti
in Europa e nel mondo, attraverso la quale si vuole proporre un singolare itinerario
di conoscenza dedicato alla
terra, e più precisamente a
ciò che avviene in quei tre
metri, fondamentali per la
vita sul nostro pianeta, che
dalla superficie si portano in
basso. La descrizione del
progetto, prossimo all’inau-
conferenza
stampa,
all’AGIS di Napoli, ad alcuni
dei protagonisti, tra i rappresentanti delle istituzioni e gli
esperti coinvolti nelle varie
fasi di progettazione e realizzazione, che hanno reso possibile la creazione di questa
straordinaria opera di grande
valenza scientifica e culturale, oltre che potente attrattore turistico.
La struttura, nata per iniziativa della Fondazione MIdA
- Musei Integrati dell’Ambiente, è stata finanziata dalla
Regione Campania attraverso i fondi comunitari (P.O.
Campania FESR 2007/2013
- Obiettivo Operativo 6.3) e
si avvale del patrocinio morale e della collaborazione
della Commissione Europea.
In questa occasione sono stati
resi noti anche i nuovi progetti del Sistema MIdA riferiti
al
complesso
speleologico delle Grotte di
Pertosa-Auletta ed al nascente Museo Speleo-Archeologico a Pertosa.
Sono intervenuti in conferenza stampa Sebastiano
Maffettone - Consigliere per
la Cultura Presidenza Regione Campania, France-
scantonio D'Orilia - Presidente Fondazione MIdA, Michele Caggiano - Sindaco di
Pertosa, Pietro Pessolano Sindaco di Auletta, Mariana
Amato - Direttore Scientifico
Fondazione MIdA, Fabrizio
Mangoni - Ideatore exhibit
museali, Fabio Terribile per
l’Associazione Italiana Società Scientifiche in Agricoltura, Annamaria Capodanno
- AD Knowledge for Business.
Possiamo dire che sono state
due settimane molto intense.
Speriamo che il lavoro fatto
in questi giorni possa portare
i frutti sperati già a partire
dalla prossima primavera.
C’è bisogno di un cambio di
marcia per lo sviluppo territoriale. La ripresa c’è ma in
tanti ancora non la vedono.
L’ISTAT ci riporta dati contrastanti e ci dice che il SUD
ancora arranca. Ma questa
non è una novità! Il turismo
potrebbe fare da traino ad
altri comparti in sofferenza.
Di turismo il SUD potrebbe
vivere. Vorrei svegliarmi un
giorno e poter dire che il
SUD vive di solo turismo.
Per il momento è solo un
sogno o una speranza. Ma mi
hanno insegnato che a volte
anche i sogni si trasformano
in realtà!
Massimiliano De Paola
[email protected]
4
STORIA E TRADIZIONE
n° 10 17/03/2016
“Fattura, sortilegio, malocchio. invidia e potere del nemico infernale”
Le Resistenze di un lungo Medioevo
DALLA PRIMA
uesti pensieri mi ha suscitato
la lettura di una missiva, non
sollecitata, da parte del responsabile della Casa di Preghiera San Michele. Me ne erano già
arrivate altre, ma, in mezzo alle tante,
per distrazione non vi avevo dato peso.
Questa volta, anche per la voluminosità
del contenuto, ho aperto la busta. Erano
tre fogli: uno costituito dall’immancabile conto corrente per facilitare la destinazione di offerte, un altro porgeva
gentili auguri di Buona Pasqua, ma con
un PS che invitava a compiere il proprio
atto d’Amore utilizzando il 5X1000 a
favore dell’istituto, il terzo foglio proponeva delle preghiere: una a San Michele,
un’altra come supplica alla Madonna
delle Grazie e poi una lunga orazione da
recitare ogni mese per 9 giorni, magari
divisa in più parti. Il contenuto di questa
“preghiera” ha attratto la mia attenzione
non solo per quello che direttamente vi
si afferma, ma anche perché potrebbe
apparire una implicita, o quanto meno
incauta, legittimazione di certe credenze.
Infatti viene invocata l’azione di Gesù
perché protegga e liberi “da ogni fattura,
sortilegio, malocchio, invidia e potere
del nemico infernale”. Che tutto ciò
possa essere attribuito alla personificazione del Male costituisce ancora dibattito teologico. Ma altre invocazioni certo
non aiutano i fedeli a liberarsi da ataviche credenze per far crescere e maturare
in essi un genuino spirito cristiano. Né
al raggiungimento di questo scopo contribuiscono espressioni come le seguenti: “Per i meriti del sangue di Gesù,
io spezzo la trasmissione di ogni voto
satanico, vincolo, legame spirituale, e lavoro infernale, spezzo e sciolgo tutti i legami e i loro effetti con astrologi,
indovini, chiaroveggenti, medium, guaritori operanti con sfere di cristallo, letture della mano (…)”, oltre agli effetti
collaterali di “maghi streghe e operatori
di voodoo. Col il potere del Sangue di
Gesù, io sciolgo tutti gli effetti di partecipazione a sedute mediatiche, e spiritiche, oroscopi, scritture automatiche,
preparazioni occulte di qualsiasi specie
e qualsiasi forma di venerazione che non
offra un vero onore a Gesù Cristo.”
Come commenterebbe tutto ciò Um-
Q
berto Eco? Non mi pare di azzardare
troppo, nel consigliare maggiore prudenza e moderazione nel dare in pasto
ad un’opinione pubblica già parecchio
sensibilizzata nei confronti di certe pratiche parareligiose e mi permetto, umilmente, di consigliare di aprire una
finestra, anche se piccola, sul XXI secolo non solo per sollecitare l’obolo
della vedova. Azzardo questo suggerimento fidando anche sulla preghiera del
perdono che si legge nel sito web rispettivo e che invita ad avere compassione
di tutti coloro che hanno offeso l’autore
dell’orazione. Infatti egli è disposto a
perdonare anche “le persone che hanno
IDEE DIVERSE (…), diversi punti di
vista…”! Spero perciò di non incorrere
nella minaccia di “ogni maledizione,
malocchio, incantesimo, sortilegio, trappola, bugia, ostacolo, tradimento, tutte
le deviazioni, influenze spirituali, presagi e desideri diabolici, sigilli ereditari
conosciuti e sconosciuti e qualsiasi disfunzioni e malattia derivante da qualsiasi origine, incluse le mie colpe e i
miei peccati.” Risulta comunque difficile pronunciare l’amen alla fine di detta
preghiera; anzi mi riprometto di rileggere qualche pagina di Voltaire. Penso
sia utile, anche a livello diocesano, avviare una seria riflessione sulla valenza
pastorale di certi tipi di ministero. Nelle
intenzioni dichiarate degli operatori
della casa di preghiera è contenuto un
impegno tutto rivolto al “Rinnovamento
Carismatico”. Ma cosa c’è di nuovo in
una proposta che incoraggia il senso del
magico e perpetua l’angoscia per l’occulto condizionando le psicologie più
deboli? Infatti, a ben leggere il testo
della preghiera, sembrerebbe che gli autori credano veramente al malocchio se
devono scomodare la intercessione del
Crocefisso per liberare da queste catene
lo spirito di chi prega! E’ vero, le adunate annuali nei campi sportivi di presunti fedeli sono un fatto, ma possono
essere interpretate anche ricorrendo alla
preghiera di Gesù, il quale si rivela ancora una volta maestro e profeta quando
parla di folle sbandare e desiderose di
pastori capaci di sostenerle e guidarle
nella ricerca di un approdo finalmente
sicuro.
L.R.
La banda di Aquara patrimonio culturale
a banda del paese riconosciuta "Patrimonio Storico
Culturale". E' quanto ha deciso la giunta comunale Aquara, retta dal
sindaco Pasquale Brenca. Il concerto
bandistico, infatti, ha una lunga tradizione: fu costituito già nel 1922 iniziando negli anni successivi ad esibirsi
nelle varie piazze dei paesi limitrofi.
Negli anni, nonostante varie vicissitu-
L
dini, ha continuato la sua attività riuscendo ad imporsi sul territorio e a portare in giro per i comuni limitrofi il
nome di Aquara. Con la guerra il progetto visse una fase di stallo fino agli
anni '60. Questa nuova fase durò fino
agli anni '80 quando le attività si interruppero di nuovo. Nei decenni successivi nessun tentativo riuscì a far tornare
in vita il complesso aquarese fino al
2006 quando la tradizione riprese con la
nascita della "Filarmonica del Cilento.
Ad oggi l'associazione continua la sua
attività, organizzando anche attività formative e continuando a promuovere la
il nome del comune di Aquara nelle proprie esibizioni musicali. Di qui la scelta
del comune di riconoscere l'importanza
della banda musicale, incentivando le
sue attività.
VALLO DI DIANO
n° 10 17/03/2016
IN FARMACIA
“Il futuro è nelle tue mani”
Sala Consilina, proposte per il Puc
C
“Il futuro è nelle tue mani.
Sala Consilina da una
mano al tuo futuro” è l’ultimo avviso pubblico finalizzato ad
acquisire manifestazioni d’interesse
per l’esame della domanda di aree
produttive. A parlarne è l’assessore
all’urbanistica Gelsomina Lombardi:
“Questo avviso nasce da una volontà
dell’amministrazione Cavallone di
rendere quanto più calzante il redigendo piano urbanistico comunale
alle esigenze del territorio salese e
non solo –dice- in passato si è parlato di fuga delle attività dal territorio di Sala Consilina. Oggi abbiamo
una grande opportunità seguendo le
linee del Pino Territoriale di Coordinamento vogliamo segnare i passi
del Puc cioè intendiamo calzare,
come dicevo prima, sul fabbisogno
reale le attività del nostro piano.
Quindi è necessario ed opportuno
che tutte le attività ricadenti, qui e
anche oltre, manifestino le loro esigenze. Per questo abbiamo voluto
affidare a uno slogano questo avviso”. Ciò significa che per la prima
volta, tutti coloro che sono i portatori d’interesse di questo settore,
possono testimoniare con la compilazione di una scheda quali sono le
proprie esigenze relative ad ampliare
l’attività già esistente o di crearla nel
territorio salese. “Queste attività non
sono solo quelle strettamente legate
ai Pip già esistenti - continua Lombardi- ma anche ad altre attività
commerciali localizzate in altri
luoghi del territorio.
Quindi
non si rivolge
solo alle attività
commerciali in
sé ma anche alle
attività ricettive,
anche alle esigenze manifestate
ai
professionisti
che possono essere all’interno
del Puc. Dalle
Gelsomina Lombardi
domande che mi
sono state fatte,
sta visione viene data dalle proposte
si evince un falso mito e cioè quello ed esigenze della cittadinanza. Il
di associare strettamente la vecchia produttivo commerciale e terziario è
strumentazione del Prg (Piano rego- uno di questi. Senza le manifestalatore) con il Piano Urbanistico Co- zioni d’interesse, i cittadini in futuro
munale che stiamo redigendo”. Si non potranno vedere le risposte alle
tratta infatti di due strumenti diversi. loro esigenze, quindi è necessario la
Il Piano regolatore vedeva relazio- loro partecipazione attraverso la
nato il territorio a zone omogenee compilazione di questa scheda. Ne(Zone A, Zone B e D), il Puc dà la cessità volte alla sostenibilità della
possibilità di rendere la strumenta- loro attività. E daremo spazio a cozione del territorio dinamico perché loro che vogliono migliorare le attisi parlerà di tessuti con particolari vità nel senso dell’efficientamento
vocazioni. “Il Piano Comunale si energetico e diventare imprese autostrutturerà in due segmenti – dice sostenibili. Solo così Sala potrà dare
ancora Lombardi- uno programma- una mano concreta al futuro delle attico strutturale e un altro operativo tività”.
che senza la partecipazione dei citAntonella Citro
tadini non ha ragion d’essere perché
si concreterà attraverso piani attuativi con visione a cinque anni. Que-
Il Carciofo di Paestum IGP
protagonista a Roma per Cinecibo Award
alla Campania alla città
eterna il passo è breve. Il
Carciofo di Paestum IGP si
prepara a conquistare i palati della
capitale, che saranno ospiti alla serata di gala di Cinecibo Award 2016,
il giorno 31 Marzo 2016. L’evento si
terrà al SANA-TI - EAT LIVE
LOVE - Ristoranti Naturali Sanacafè di Via Pompeo Magno 12 c/d in
zona Prati a Roma, il neo bistrot innovativo e rivoluzionario, primo format di Ristoranti Bar Naturali
Biologici ad alta nutrizione terapeutica.
D
La parte cinematografica
dell’evento sarà affiancata da quella culinaria,
che vedrà protagonista il
‘principe degli ortaggi’
durante lo showcooking
realizzato volutamente
per la serata. La partecipazione Carciofo di Paestum IGP a Roma rientra
tra le attività di promozione e valorizzazione
che il Consorzio di Tutela
presieduto da Alfonso
Esposito e diretto da
Emilio Ferrara ha avviato quest’anno per far conoscere il prodotto
ad un pubblico di consumatori sempre più vasto. Durante la serata dunque verranno realizzati dei piatti che
avranno come ingrediente principale
questo ortaggio, declinato in tante
modalità di preparazione.
L’intento, quindi, non è solo quello
di presentare e illustrare le caratteristiche nutritive ed organolettiche
del prodotto, ma anche quello di
farlo degustare subito dopo, suggerendo le ricette e le modalità di re-
5
perimento dello stesso. Il tutto nella
magnifica cornice cinematografica
che regalerà Cinecibo Award.
Cinecibo Award è una serata dedicata al cinema di qualità capace di
far emergere la bellezza dell’arte culinaria in scene significative dei
film. Michele Placido, presidente di
Cinecibo Festival, consegnerà i
premi ad attori, registi, sceneggiatori
e produttori del panorama cinematografico italiano che all’interno dei
film hanno veicolato con maestria
l’arte culinaria e la buona cucina.
Inteli Comunicazione
DIETA E
CALCOLOSI RENALE
I
n pochi lo
sanno ma
esistono in
commercio ed in
natura molti alimenti che sono
generalmente ritenuti innocui, se non
addirittura sani, ma che, se consumati ad alte dosi, possono invece
mettere in serio pericolo la nostra salute. È il caso di alimenti come ad
esempio cereali, pane integrale, fagioli secchi, ma anche di bevande
come birra scura, tè nero o caffè solubile, che contengono alte percentuali di ossalati, sali di calcio che
possono creare calcoli renali.
È esemplare il caso di uno statunitense di 56 anni, finito in dialisi permanente a causa di una grave
patologia renale scatenata dal troppo
tè freddo bevuto, circa sedici bicchieri al giorno. Al di là del singolo
caso, il tè, così come altri alimenti,
contiene una sostanza chiamata ossalato che, se assunta in dosi eccessive, favorisce la formazione di
calcoli renali.
Gli ossalati si trovano in numerosi
alimenti: spinaci, cereali, pane integrale, barbabietole, rabarbaro, pepe
nero, cacao, frutti di bosco, kiwi,
cioccolato al latte, fagioli secchi,
more, lamponi e mirtilli ma anche
nella birra scura, nel tè nero e nel
caffè solubile. Una volta ingeriti,
questi alimenti si mescolano con alcuni minerali, tra cui il calcio, e formano i sali che possono fare gravi
danni, come l’ossalato di calcio, un
sale insolubile che si accumula nelle
vie urinarie e causa i calcoli renali.
Attenzione anche al tipo di acqua
che beviamo. Molti tipi di acque, in
particolare se consumate in eccesso,
possono creare problemi ai reni.
Specialmente l’acqua dura, ovvero
quella ricca in sali di calcio e magnesio che, se assunta in dosi elevate, favorisce la combinazione con gli
ossalati. Però l’assunzione eccessiva
di ossalati non porta necessariamente
alla calcolosi: per ora si ritiene che
possa essere uno dei tanti fattori scatenanti, che si somma a familiarità,
genetica, ed altri fattori.
Alberto Di Muria
[email protected]
I S APORI D EL VALLO
di S uriano F. & C . s .a.s.
FRESH PASTA
THE FRESH PASTA COMPANY
Produzione artigianale del Parco del Cilento e Vallo di Diano
Via Largo Silla - 84030 SILLA DI SASSANO (SA) - Italy
(+39)
0975 72 676
www.isaporidelvallo.it - [email protected]
6
n° 10 17/03/2016
LA STAZIONE DEL MARINAIO
di Sergio Vecchio
INFO&CONTATTI
tel 0828 730510 / fax 0828 72805
S. S 18, Km 89, 700 Capaccio
[email protected]
www. planetbeverage. it
[email protected]
CILENTO
n° 10 17/03/2016
7
L’autocritica sarebbe
un buon inizio
DALLA PRIMA
I
l Parco merita una riflessione a
parte, e la farò a breve, anticipando,
però, che a tre mesi dalla nomina ci
saremmo aspettati, dal nuovo presidente, quanto meno una dichiarazione
di intenti in cui si adombrasse una
PROGETTUALITA’, almeno nelle sue
linee guida. Così non è stato, a fronte,
invece, di un attivismo degno di miglior causa in cui hanno brillato e brillano, per la vanità dell’apparire e la
inconsistenza del bla/bla dei luoghi comuni delle dichiarazioni, gli aspiranti a
componenti del Comitato Direttivo: un
esercito in cui spiccano i sindaci, che si
riciclano, pur se con il pesante fardello
delle esperienze fallimentari del passato, quelli che si candidano a tutto,
vantando meriti di esperienze amministrative non proprie, quelli ancora, e
sono tanti, che aspettano un premio di
fedeltà dal politico(?) di riferimento,
che dà il meglio di sé, non con la progettualità di territorio da trasferire in
proposte di legge in Parlamento, ma
nella pratica estenuante della lottizzazione selvaggia, in cui ci si accapiglia
anche per il comitato direttivo di una
Proloco o di una congrega (sic), e che
non fa riferimento alle qualità degli
eventuali prescelti ma alla quantità del
ritorno di consenso elettorale del clientelismo becero e del familismo amorale. È quel che resta, purtroppo, fatte
ovviamente le poche lodevoli eccezioni, dell’organizzazione politica, che
pure vanta pagine di storia decorosa di
quelle che furono le forze politiche del
territorio. Il riformismo cattolico e
quello socialista. Il neopresidente giustifica, a quanto pare, il suo silenzio in
attesa che l’apposita commissione parlamentare esprima il suo parere sulla
nomina. Si tratta di mera formalità,
come sa bene il dottor Pellegrino, che
è stato parlamentare, anche perché i
cinghiali, tanto per sollevare una emergenza drammatica, non aspettano e
tanto meno rispettano i pareri della
commissione parlamentare. Hanno le
loro esigenze di voracità e devastano
coltivi, invadono strade e indisturbati
minacciano centri abitati. E questa è
cronaca allarmante, di cui certamente il
neo presidente è informato. Ma noi
aspettiamo, con rispettosa fiducia, gli
eventi, prima di recitare un definitivo
de profundis sulla coriandolizzazione
della forze politiche, ormai gusci vuoti
di idee e progettualità, ma schegge voraci, fameliche ed arroganti, del sottogoverno del territorio: il tutto come
prologo, forse, alla morte annunziata
del Parco (absit iniuria verbis). Ne parleremo a suo tempo con documenti alla
mano, registrando soltanto, per il momento, che si leva alta e più che giustificata la protesta dalla società civile
tradita nelle sue aspettative.
Ma ora riprendiamo il discorso sulla
Promozione del Turismo: TURISMO e
CULTURA Sono temi di cui mi sono
occupato per una vita, come giornalista,
scrittore/saggista, amministratore, organizzatore di eventi. Penso, pertanto,
di avere qualche titolo per parlare con
un minimo di competenza sul tema: Mi
perdoni, pertanto l’assessore Matera, se
mi avventuro nel campo di sua competenza amministrativa.
La nostra terra, caro assessore, non ha
immagine sui mercati, dove ancora si
confonde Cilento con Salento e dove
Napoli esporta, ancora, con visibilità
devastante criminalità organizzata
macro e micro in tutti o quasi i settori
della vita produttiva, turismo compreso. A Napoli furoreggia la guerriglia
urbana con il protagonismo dei boss,
vecchi e nuovi per il “governo”/occupazione del territorio e con le forze
dell’ordine che portano la contabilità
crescente di furti, estorsioni, spaccio
con risse, contrabbando e conseguenti
omicidi, nell’interland dove lampeggiano sinistre fiamme fumo e miasmi
pestiferi della Terra dei Fuochi. Noi abbiamo l’urgenza indifferibile di caratterizzare una immagine identitaria del
territorio, esaltandone, il più possibile,
SICUREZZA, AMBIENTE, LEGALITA, ETICITA’, ad evitare che i mercati, per amore di verità qualche volta,
per rivalità e sfacciate e prezzolate
cointeressenze quasi sempre, scambino
il Cilento per una delle tante periferie
di Napoli, dove furoreggia la guerriglia
urbana con il protagonismo di boss affermati o emergenti Noi ci mettiamo
del nostro, come testimoniano le notizie delle cronache più recenti che focalizzano frequenti e motivati blitz delle
forze dell’ordine nella Piana del Sele,
nel Vallo del Diano, lungo la Costa e
nelle zone interne, dove trasmigra e si
dilata il fenomeno inquietante dello
spaccio, delle estorsioni, dell’usura, del
lavoro nero, della diffusione dei siti
abusivi di materiali di risulta, anche tossici, ben camuffati dalla vegetazione intricata anche in zone protette del Parco,
con pericoli incombenti di assoluta gravità per l’ambiente e per la salute dei
cittadini. Non incombe, quindi, solo la
spada di Damocle della Centrale a biomassa di Tempa San Paolo, uno sfregio
alla storia, alla bellezza, alla civiltà
dell’Area Archeologica di Paestum, ma
tante bombe ecologiche ramificate e
diffuse a macchia d’olio su di un territorio ampio. C’è di che allarmarsi per
il presente e per il futuro anche, e soprattutto, del Turismo, attività di sua
specifica competenza. Il discorso potrebbe essere un infinito e corposo “cahiers de doleances”, ma mi fermo qui.
Ma, per passare dalla denunzia alla proposta, è quanto mai legittimo chiedersi:
COSA FARE? Per intanto mi sembra
doveroso, utile ed opportuno registrare,
con umiltà e senso di responsabilità ed
anche con un pizzico di autocritica, il
silenzio assordante della Politica (con
la maiuscola) E non solo della politica,
purtroppo. È diffuso, infatti, nel territorio un senso generalizzato di sfiducia e
scoramento, che si evidenzia in “apatia”, “abulia”, “afasia”. Urge una iniziativa forte e radicale che elimini l’alfa
privativa e trasformi l’apatia in pathos
e tumòs, l’abulia in determinazione e
voglia di futuro, l’afasia in voce alta,
chiara e forte. E deve darla la politica,
per svegliare e motivare il ricco e vario
mondo degli imprenditori, snidare dalla
torre d’avorio gli intellettuali paghi del
loro ritiro dorato, gonfiare di entusiasmo i giovani senza lavoro e senza
ideali e sferzare con iniziative coinvolgenti tutta la più vasta società civile, indolente e neghittosa, terremotandone
cuore, anima e pensieri con una progettualità credibile e affidabile. Metta su
con celerità, caro assessore, un LABORATORIO DI RICERCA E PROGETTUALITÀ con intelligenze e
professionalità che conoscono ed
amano il territorio e lanci la sfida dell’operatività feconda con se stesso e
con il territorio. Provi ad ipotizzare almeno tre POLI DI SVILUPPO in direzione mare/zone interne che trovino
rispettivamente in Palinuro/Camerota,
l’una, in Casalvelino/Velia, l’altra, e in
Paestum/Agropoli, l’altra ancora, le
piste di lancio a trasmigrazione di
osmosi ed interscambio verso l’interno,
seguendo il corso dei fiumi come strade
di penetrazioni, sulle orme degli antichi
e come vie di transumanza, già tracciate
dai pastori, dalle montagne al mare. Lì
ci sono preziose testimonianze di passaggio e sosta degli uomini nel corso
dei secoli. È quello il campo delle scoperte più originali, esaltanti e coinvolgenti, lungo itinerari sconosciuti, o
quasi, ma ricchi di suggestione di rara
intatta, bellezza. Provo ad elencarne qui
di seguito le linee guida: PREMESSA:
Il Cilento è stato teatro di eventi storici
che ne hanno sconvolto, a volte, il territorio e che, comunque, hanno lasciato
tracce e testimonianze importanti. Dalle
coste all’interno, dal mare ai monti, la
varietà di clima e vegetazione offre scenari straordinariamente belli lungo percorsi di pochi chilometri. I centri storici
dei piccoli paesi, arroccati sulle alture
o distesi nelle brevi vallate, conservano
gioielli di architettura minore rievocano
ancora stagioni feconde di attività arti-
gianali. Il paesaggio rurale è un susseguirsi di testimonianze di una civiltà
contadina ricca di valori umani ed
espressione di un’agricoltura dalle inconfondibili specificità. Su queste basi
è possibile organizzare percorsi che
possono offrire occasioni di scoperte di
un territorio ricco di memoria storica.
A puro titolo indicativo ne elenco alcuni: 1)Itinerario archeologico, che non
è solo Paestum e Velia, ma molto molto
di più. 2) Itinerario monastico basiliano
e benedettino. 3) Itineraio della libertà.
4) La civiltà contadina e la musealità
minore. 5) Il baronaggio: personaggi e
dimore gentilizie. 6) Sulle orme dei briganti. Ed ancora: gli itinerari dell’artigianato, del folclore, della gastronomia,
dei santuari mariani delle chiese rupestri, dei cilentani illustri. L’elenco, che
potrebbe arricchirsi ancora, dovrebbe
essere riempito di contenuti con indicazioni precise di rilevanza storica, artistica e paesaggistica.
Il tutto, però, necessita di una breve
considerazione conclusiva. Si fa sempre più strada il fenomeno del TURISMO CONSAPEVOLE. Gli studiosi
di scienze sociali ne calcolano la consistenza in circa100 milioni nell’immediato futuro. Sono turisti non inquadrati
e irregimentati in gruppi, schiavi del
tour de force delle agenzie, ma liberi
viaggiatori/esploratori a caccia di sorprese. Cercano una giornata al mare pulito ed attrezzato, nella buona stagione
ed una escursione tra monumenti di
prestigio e specificità ambientali, nella
bassa, un pasto a base di qualità di specificità territoriali in un ambiente accogliente, un concerto, una serata
letteraria in un contenitore di prestigio.
Si tratta di un segmento di cultura
medio alta, di spiccata sensibilità e di
discrete possibilità economiche. Il Cilento può soddisfare queste esigenze, a
condizione, però, che si dia “uno stile
di vita”, all’insegna della cortese eleganza, con sobrietà e senza ostentazione, con naturalezza e disinvoltura,
senza sbavature, con semplicità e spontaneità. E l’ospite deve sapere cogliere
e sentire che tutto questo è connaturale
ai Cilentani.
Giuseppe Liuccio
[email protected]
8
BCC CAPACCIO PAESTUM
n° 10 17/03/2016
BCC Show e premiazione di 300 studenti meritevoli
Festa del Socio 2016
rande partecipazione per
l’annuale Festa della BCC
di Capaccio Paestum, che
domenica 13 marzo si è riunita con la
grande famiglia dei Soci nelle sale
dell’Hotel Mec Paestum, una famiglia di persone speciali e amici che lavorano, tutti insieme, per rendere
ancora più grande un territorio unico
al mondo.
L’evento è stato aperto dai saluti di
rito del Presidente della BCC Rosario
Pingaro, che ha testimoniato con i numeri il lavoro svolto dalla governance
nel triennio appena trascorso, non dimenticando di ringraziare tutti coloro
che hanno collaborato alla buona riuscita delle iniziative intraprese. Dopo
l’intervento del Sindaco di Capaccio
Italo Voza, è entrato in scena il direttore Giancarlo Manzi ed è partito il
BCC Show, momento talk dedicato a
Storie e Progetti dal mondo BCC Capaccio Paestum, con l’intervento di
figure istituzionali e partner BCC. Per
primi si sono accomodati nel Salotto
del BCC Show i sindaci Carione di
Trentinara e Palumbo di Giungano,
che hanno raccontato la loro esperienza con iniziative a tutela dell’ambiente promosse dalla BCC, come il
progetto #Ci Siamo-Insieme per
l’ambiente: Liberiamoci dall’amianto
e La Rinascita dei Borghi, grazie al
quale sono state sottoscritte convenzioni finalizzate ad agevolare operazioni di rimozione e smaltimento
dell’amianto e di ristrutturazione dei
centri storici. A seguire le testimonianze di scuole e associazioni protagoniste di iniziative sostenute dalla
BCC: Valerio Salvatore, direttore amministrativo dell’Istituto Professionale dei Servizi per l’Agricoltura e lo
Sviluppo Rurale ha illustrato il percorso intrapreso in collaborazione tra
la Banca e il ProfAgri a partire dal
terreno concesso dalla BCC all’Istituto scolastico per attività didattiche
per arrivare a progetti di cooperazioni
future. Il Dott. Sante Massimo Lamonaca ha presentato il Progetto Legalità che già da diversi anni coinvolge
le scuole del territorio in un percorso
di crescita civile attraverso l’educazione alla legalità, sicurezza e giustizia sociale.
La BCC di Capaccio Paestum con
l’iniziativa “Mano Tesa”, rivolta a chi
versa in condizioni poco fortunate,
sostiene la “Vacanza del Sorriso”,
che, come illustrato dal promotore
Giuseppe Damiani, incentiva attività
di solidarietà verso persone malate,
affinché siano rese disponibili le risorse necessarie per fornire assistenza
e migliorare la qualità della vita.
L’impronta ecologica che sta caratterizzando l’agire della BCC Capaccio
Paestum è emersa anche nell’intervento della dott.ssa Maria Rosaria
Bambacaro, presidente del Comitato
Sorvella-Sabatella No Biomasse, la
G
Presentazione della locale squadra di Basket Femminile
cui battaglia merita tutto il nostro sostegno per raggiungere il risultato di
non far correre rischi inutili al nostro
territorio.
Il BCC LAB è l’associazione che riunisce i giovani soci della BCC, con il
proposito di avvicinarli al mondo
della nostra banca per valorizzare al
meglio le potenzialità economiche e
culturali del territorio, promuovendo
iniziative ed eventi che sono stati illustrati dal presidente dell’Associazione Alessandro Noce.
BCC non è solo impegno e responsabilità, ma anche divertimento, se pur
con un occhio rivolto alla politica sociale, in particolare, come in questo
caso, a favore dello sport: La BCC di
Capaccio Paestum è sponsor della
squadra locale di basket femminile,
attualmente militante in serie B, ma
in continua crescita grazie alla tenacia
delle ragazze che in occasione della
Festa sono state presentate ufficialmente alla compagine sociale dell’Istituto che le sostiene.
A chiudere il BCC Show, gli ospiti
istituzionali: Lucio Alfieri e Franco
Vildacci, rispettivamente presidente e
direttore della Federazione Campana
BCC, che, in dibattito con Pingaro e
Manzi, si sono espressi su argomenti
di forte attualità come la riforma BCC
e il Bail In, non dimenticando di accennare al progetto ArcheoStartUp,
nato nell’ambito della Borsa del Turismo Archeologico su impulso della
BCC di Capaccio Paestum e promosso dalla Federazione con la collaborazione dell’Università degli Studi
di Salerno.
Di fronte alla compagine sociale, riunita per l’occasione, è stata chiamata
ad apporre la firma sul Registro dei
Soci la giovane Annunziata Di Verniere di Albanella, Socio n.2000 della
BCC di Capaccio Paestum, premiata
con una Melagrana, simbolo delle
BCC, ma anche augurio di prosperità.
Ha preso così il via il momento conviviale della Festa con la premiazione
di circa 300 studenti meritevoli soci e
figli di soci, seguita da momenti di
cabaret ed esibizioni musicali, per
concludersi con il brindisi e il taglio
della torta.
BCC Capaccio Paestum Nuovo look in filiale
Ristrutturata la sede di Paestum
Giancarlo Manzi, Nunzia Saponara
e Elvira Franco
D
omenica 13 marzo soci e
clienti della BCC di Capaccio Paestum hanno potuto ammirare la sede della filiale
di Paestum rimessa a nuovo. Prosegue così il programma di rilancio e
ammodernamento avviato dalla go-
vernance e dalla direzione dell’Istituto per garantire, nella maniera più
adeguata, la presenza della Banca
sul territorio.
Alla presenza del presidente della
BCC Rosario Pingaro e del direttore Giancarlo Manzi, don Salvatore, parroco di Paestum, ha
impartito la solenne benedizione ai
locali rinnovati con l’augurio che la
Banca possa continuare ad essere
solido sostegno per il nostro territorio e tutti coloro che in esso vivono e operano.
Istituzioni, dipendenti, soci e clienti
intervenuti per l’occasione si sono
congedati, ma non senza aver prima
gustato un piacevole aperitivo davanti alla filiale con vista sui Templi.
n° 10 17/03/2016
9
CA
VIABILITA’
Protesta popolare per
l’interruzione delle strade
ALBURNI
Pietre davanti ai Municipi
omenica scorsa un gruppo di
cittadini ha raccolto una
parte dei massi caduti sulla
provinciale 12 e li ha depositati sul
primo scalino (alla faccia dell’eliminazione delle barriere architettoniche)
dei vari municipi. Un gesto dettato
dalla rabbia per una situazione che è
diventata davvero insostenibile. A
Roscigno la Provincia sta buttando un
mare di soldi nell’eterno rifacimento
del collegamento con Bellosguardo,
lavori in corso ormai da tre anni, e la
strada sprofonda in un punto, dove
tutti sapevano – ad eccezione degli
addetti ai lavori – che c’era un punto
critico con il vuoto sotto. Tra Castelcivita e Aquara un grosso masso campeggia al centro della provinciale,
perché non è rimosso?
QUEI SOLDI DELLA BANCA
NON UTILIZZATI
Sempre a Roscigno non sono stati utilizzati i 30mila euro messi a disposizione dalla Bcc di Roscigno.
Nonostante l’impegno economico,
assunto a ottobre scorso dalla Banca
Monte Pruno, per mettere in sicurezza il tratto della Strada Provinciale
342, che collega Roscigno a Corleto
Monforte, interessato da una frana,
da allora ancora non è stato fatto
nulla. L’istituto di credito ha messo a
disposizione 30mila Euro, e altri
15mila per la perizia idrogeologica,
però questi soldi, ancora in giacenza
presso la BCC, non sono stati mai
utilizzati per eseguire i lavori. Su chi
avrebbe dovuto svolgere l’intervento,
c’è un rimbalzo di responsabilità tra
la Provincia di Salerno e il comune di
Roscigno. Il direttore generale della
Monte Pruno Michele Albanese, a
nome dei soci e dei tanti cittadini che
percorrono quotidianamente la strada
ha rivolto un appello alle istituzioni
coinvolte affinché si diano una mossa
“Abbiamo il diritto di capire perché
non è stato fatto ancora nulla. I soldi
sono qui in banca disponibili da mesi
ed è inconcepibile che nessuno si sia
preso la briga di far svolgere i lavori
per mettere in sicurezza la strada e
renderla percorribile”. Una protesta
simbolica partita di domenica mattina e uno o più piccoli massi sono
stati deposti sui primi scalini dei vari
municipi dei paesi degli Alburni.
LA GENTE CHIAMA, NESSUNO
RISPONDE
La protesta è contro sindaci, amministrazioni regionali e provinciali, che
assistono inerti alle frane, caduta
massi e sprofondamenti vari che
stanno facendo diventare l’area alburnina, ma anche i dintorni di Roccadaspide, una vera e propria riserva
D
indiana. Su molti tratti, intendiamoci
bene, si circola sì, ma a rischio e pericolo dei viaggiatori, che nel caso sopravvivano
(necessario
gesto
apotropaico) al pietrame che crolla
dalla montagna non solo non saranno
mai risarciti ma addirittura multati
“alla memoria” per non aver osservato il divieto di transito.
AUMENTA L’ABBONAMENTO
ALL’AUTOBUS.
Oltre il danno la beffa. Perché se l’automobilista individualmente può infrangere il divieto d’accesso, questo
è severamente vietato agli autobus del
servizio pubblico. Conseguenze? Percorsi da e per ospedali e scuole che
arrivano a triplicarsi, in tempo necessario e chilometri da percorrere e
senza i rimborsi regionali. Così le
ditte delle autolinee sono costrette a
rivalersi, ma solo in parte giurano, e
da qui parte l’aumento medio di 10
euro sugli importi degli abbonamenti
mensili. E’ una vera nuova tassa!
ANCHE CONTRO DE LUCA
Nessun primo cittadino ha affiancato
i cittadini e nessuno li ha accompa-
I manifestanti
gnati nel corteo itinerante. Per la Sp
12 dicono che manca la copertura finanziaria. Intanto però l’amministrazione spreca soldi per spese tecniche
di progettazione inutili e interventi
non risolutivi. Il futuro della viabilità
degli Alburni non solo è incerto ma
anche pieno di insidie. La più profonda si chiama indifferenza.
ECONOMIA ALLO STREMO.
Dopo la voragine al centro della Sp
418 che ha decretato l’isolamento di
Roscigno, la chiusura della statale
166 Degli Alburni- per bonificare la
montagna da cui, ripetutamente dal
costone roccioso si staccano massi,
ecco l’allarme della Coldiretti Salerno : «La situazione viabilità nell’area degli Alburni è gravissima:
sono necessari interventi immediati. I
cittadini e le aziende agricole non
possono più attendere. Di fatto sono
interrotti i collegamenti tra gli Alburni e il Vallo di Diano – dichiara
Vittorio Sangiorgio, presidente Coldiretti Salerno – se a questo aggiungiamo la chiusura della Sp 12 tra
Castelcivita e Ottati, l’area è praticamente isolata. Questo problema sta
mettendo in ginocchio centinaia di
aziende agricole, allevatori, commercianti, agriturismi: ormai gli spostamenti sono diventati impossibili. La
cosa più preoccupante è la mancanza
d’interventi risolutivi. Bisogna trovare i fondi per ripristinare immediatamente la viabilità e per mettere in
sicurezza un’area a forte rischio idrogeologico. Non si può parlare di economia e turismo – conclude
Sangiorgio – se non riusciamo a riparare le strade e non si può parlare di
rilancio delle aree interne senza
un’adeguata viabilità. Così gli Alburni rischiano definitivamente di
morire”.
Oreste Mottola
Rotary di Roccadaspide e Valle del Calore
Premiazione Concorso “Conosciamo il territorio”
negli elaborati l’obiettivo del club non è quello di
per
rendere “donare” ma quello di “aiutare a real’idea di “territo- lizzare”. Infatti questa iniziativa
rio da scoprire”. rientra nello spirito del creare le conQuesti ragazzi, dizioni per realizzare”. Anche il sinprotagonisti nei daco, Girolamo Auricchio, si dice
loro lavori di re- entusiasta dell'iniziativa, soprattutto
portage, si sono perché è bello vedere la sala piena di
scoperti esperti giovani che fanno qualcosa di inteaffabulatori
e ressante per il proprio territorio. In
c o m p e t e n t i sala i ragazzi sembravano coinvolti
guide turistiche. e attenti nell'ascoltare e nell’ascolKatia Peduto, Girolamo Auricchio e Carmine Maraio
Un premio spe- tarsi. Probabilmente, attraverso queciale, per una sto concorso, anche loro hanno
abato 12 marzo scorso, l’aula “visita” a tutto campo su tutta la avuto l’opportunità di conoscere meconsiliare del Comune di Valle del Calore, è andato alla classe glio la loro terra, la bellezza degli
Roccadaspide si è riempita di 1^ A della S.S.I° di Roccadaspide. Il angoli nascosti, la storia e la cultura
gente: alunni e insegnanti, delle presidente del Rotary, Carmine Ma- della Valle del Calore troppo spesso
scuole secondarie di primo grado, di raio, si è detto soddisfatto per la riu- ignorata.
tutta la Valle del Calore per parteci- scita della manifestazione. Con un
G.C.
pare alla premiazione del primo con- pizzico di commozione e il sorriso
corso indetto dal Rotary Club di sulle labbra, di
Roccadaspide e Valle del Calore volta in volta, ha
“Conosciamo il territorio”. Un’idea invitato, intervivincente, vista la partecipazione al stato e premiato
concorso (16 classi) e l’entusiasmo tutti i parteciin sala, da parte dei ragazzi, durante panti. “È imporla proiezione degli elaborati. Tanto tante conoscere il
calore umano tra loro e tanta solida- proprio territorio
rietà. I partecipanti … Tutti pre- ed è ancora più
miati! Nei loro elaborati, si evince importante farlo
interesse e attaccamento alle realtà conoscere
agli
dove vivono. Storia, cultura, tradi- altri - ha ribadito
zioni e quant’altro si sono intrecciati il presidente Alunni della Valle del Calore - Scuola secondaria I grado
S
10 n° 10 17/03/2016
CULTURA
L'Approdo Thalasso SPA
tra Benessere, Arte e Cultura.
Incastonata sulla frastagliata costa di
San Marco di Castellabate, tra pini,
ulivi, corbezzoli e
lentischi, sorge l’ Approdo Thalasso
SPA.
Un percorso d'acqua di mare, 5 piscine e 2500 mq di benessere.
E' l'unica SPA in Italia dove oltre al
benessere puoi vedere opere d'arte di
artisti importanti tra cui i Totocchi di
latta alti quasi 3 metri del maestro
Riccardo Dalisi, le ceramiche di Clara
Garesio, i quadri che raffigurano
Santa Maria di Castellabate, San
Marco e lo stesso Approdo di Alfonso
Mangone, non ultimi il design Fornace Falcone con i suoi famosissimi
elementi di design corno portafortuna.
Tutto questo lo si può ottenere grazie
all'amicizia di Nicola Rizzo, titolare
dell'Approdo Thalasso SPA, e Valerio
Falcone, titolare della Fornace Falcone e considerato dagli addetti ai lavori il più giovane collezionista d'arte
contemporanea in Italia.
La nostra Thalasso SPA è UNA
VERA “SPA”, “Salus Per Aquam”
ovvero dai Romani, la salute
attraverso l’acqua. L’acqua marina è
la nostra straordinaria risorsa. Le
acque cristalline e la
costa intatta di questa zona del Cilento, situata all’interno del Parco Nazionale del Cilento e
del Parco Marino di Punta Licosa,
premiate con la Bandiera Blu d’Europa per otto anni
consecutivi, hanno contribuito all’idea di creare una SPA che sfruttasse
questa preziosa
risorsa per donare benessere.
Così piscine, vasche e docce sono alimentate da acqua marina captata con
moderne
metodologie che ne garantiscono la
purezza a chilometro 0.
Siete immersi nell’acqua di mare che
avvolge il vostro corpo, lo abbraccia,
lo culla.
Il sale accarezza la vostra pelle, la
puri¬ca e lascia dietro di sè una piacevole sensazione. È il segno che il
vostro corpo si ristora, la pelle si rinfresca, la mente si rilassa.
Ecco che cos’è la Talassoterapia:
un’esperienza unica di relax, fusione
con il mare e le sue ricchezze.
La Talassoterapia è un antico e capace
metodo di rilassamento e cura che utilizza l’azione combinata di tutte le risorse dell’ambiente marino. Oltre
all’acqua marina, si sfrutta
l’azione
bene¬ca e sinergica
di
clima, alghe,
sabbia e fanghi marini.
L’acqua marina contiene
una varietà di
sali minerali e
oligoelementi
di fondamentale importanza
per
l’organismo
umano e ha numerose proprietà, tra le
quali un’azione vitalizzante, detergente e antibatterica.
Le virtù bene¬che dell’acqua marina
sono conosciute ¬n dall’antichità
(Egizi, Greci, Romani) e vengono
esaltate dalle più avanzate tecniche
idrotermali, a disposizione dei nostri
Ospiti.
Un bagno adeguatamente preparato,
alle temperature stabilite, consente e
favorisce lo scambio osmotico tra ambiente marino e corpo umano ed i preziosi elementi marini, ¬inoltre
attraverso la pelle, raggiungono il
derma e vengono assorbiti dai vasi
sanguigni.
Le immersioni terapeutiche, inoltre,
aumentano il tono muscolare e favoriscono la riabilitazione post traumatica.
Il clima marino, saturo di ioni negativi, con un’adeguata esposizione al
sole determina una serie di
reazioni positive sul metabolismo e
sulla respirazione ed un’e cace azione
antistress.
Le alghe, dopo aver subito un trattamento speci¬fico, hanno e etto idratante e rimineralizzante sulla
pelle e sono particolarmente indicate
nel trattamento della cellulite e per
maschere facciali antiage.
I fanghi marini (limi) sono la concentrazione dei residui della ora e della
fauna marina e si usano per applicazioni locali, a diverse temperature, su
articolazioni o su gruppi di muscoli.
TRENTINARA
uovo importante servizio per la comunità
femminile dei comuni
afferenti al Piano di Zona Ambito S/7. Nei giorni è stato
inaugurato ufficialmente e
quindi è entrato in funzione il
centro antiviolenza "Donne al
centro" che l'Ufficio di Piano,
con il coordinamento della dottoressa Fulvia Galardo e con la
supervisione del Presidente Girolamo Auricchio, ha deciso di
implementare a Trentinara, in
un edificio ampio e confortevole di proprietà comunale, facilmente raggiungibile dalle
donne del posto e da quelle dei
comuni vicini. Lo sportello, infatti, sarà a disposizione delle
donne non solo di Trentinara
ma anche di quelle che risiedono nei paesi limitrofi, che
potranno avere un valido aiuto
in caso di problematiche legate
al mondo femminile. Ma nelle
intenzioni della dottoressa Fulvia Galardo, responsabile del
Piano di Zona, lo sportello diventerà luogo di aggregazione
sociale, in cui troveranno assistenza tutti i cittadini con qualche disagio o problema sociale,
convinzione che era stata già
espressa dal sindaco di Trentinara Rosario Carione, nei
giorni precedenti all'inaugurazione, avvenuta con un convegno inaugurale nella giornata
internazionale della donna.
Scopo dello sportello, che sarà
gestito dalla Omnic, quello di
dare solidarietà ed accoglienza
alle donne siano vittime o
esposte alla minaccia di qualsiasi tipo di
violenza o maltrattamento,
coinvolgendo
tutti i soggetti
interessati
e
prevedendo
specifiche
azioni di intervento socioculturale,
sanitario, economico, legi-
N
slativo e giudiziario. Infatti saranno realizzati percorsi di
auto-aiuto di sostegno per
donne, madri, adolescenti, sarà
predisposta una rete integrata
socio-sanitaria per poter interagire con la Rete Nazionale antiviolenza, e infine è prevista la
realizzazione di un osservatorio d'Ambito e di una banca
dati relativa al fenomeno della
violenza di genere.
Il servizio è garantito per tre
giorni a settimana con reperibilità attraverso un numero telefonico dedicato 24h24 con
disponibilità al trasferimento di
chiamata al numero di pubblica
utilità 1522 sviluppato dal dipartimento delle Pari Opportunità della presidenza del
Consiglio dei Ministri.
"Siamo davvero molto soddisfatti di avere dato vita a questo
progetto – commenta il presidente del Piano di Zona Girolamo Auricchio, sindaco di
Roccadaspide – finalmente
possiamo dare una mano alle
donne in difficoltà, ma soprattutto possiamo offrire loro gli
strumenti per denunciare le
violenze di cui spesso sono vittime, perché fino a questo momento se anche avessero
voluto non avrebbero potuto
avere il giusto supporto. Oggi
finalmente potranno denunciare e soprattutto potranno trovare un valido sostegno.Voglio
pubblicamente ringraziare il
sindaco di Trentinara Rosario
Carione per l'impegno profuso
per la realizzazione di questo
progetto".
AGENZIA DI PAESTUM
VIALE DELLA REPPUBLICA,18
84047 - CAPACCIO (SA)
Tel: 0828 723268 - Fax: 0828 725886
e-mail:[email protected]
11
MISCELLANEA ITALIA
Piano di zona. “Donne al centro”
Aperto consultorio antiviolenza
n° 10 17/03/2016
Polizia Municipale:
sbloccate le prime
assunzioni
Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Piemonte e Veneto Basilicata,
Emilia Romagna, Lazio,
Marche, Piemonte e Veneto sono le prime regioni
che potranno procedere a
nuove assunzioni. Sulla base dei dati acquisiti
sul portale Mobilità.gov.it, che esclusivamente
per gli enti locali delle sopra indicate regioni: Sono ripristinate le ordinarie facoltà di assunzione di polizia municipale previste dalla normativa vigente, riferite alle annualità 2015 e
2016. - Le disponibilità (offerta mobilità) già
inserite nel portale da tutte le amministrazioni
rimangono destinate al processo di ricollocazione del restante personale interessato, secondo la disciplina del DM del 14 settembre
2015. - Sulle annualità anteriori al 2015, ove vi
siano risorse disponibili, nel rispetto della
legge, sono ripristinate, secondo il proprio fabbisogno, le facoltà di assunzione di polizia municipale. - Le assunzioni a tempo determinato
e la mobilità riferite alla polizia municipale potranno svolgersi rispettando le limitazioni finanziarie e ordinamentali previste dalla
normativa vigente.
Quali sanzioni per
l’ingiustificata assenza del
lavoratore alla visita di
controllo?
Il lavoratore dipendente,
sia pubblico che privato, il
quale abbia dichiarato al
datore di lavoro la propria
malattia e che, quindi, non si sia presentato sul
posto di lavoro, ha l’obbligo di essere reperibile
nell’indirizzo abituale o, se diversa, nell’abitazione eventualmente indicata nel certificato
medico. L’obbligo di reperibilità sussiste per
tutto il corso della malattia, dal primo all’ultimo giorno, compresi i sabati. Nello specifico
per i dipendenti statali e quelli degli enti locali
della P.A le fasce orarie di reperibilità vanno
dalle 9:00 alle 13:00, e dalle 15:00 alle 18:0.
Per i dipendenti privati invece la visita fiscale
può avvenire dalle 10:00 alle 12:00 e dalle
17:00 alle 19:00. Per i dipendenti pubblici, il
medico fiscale è inviato direttamente dal dirigente dell’Amministrazione: in generale, il dirigente richiede la visita fiscale contemperando
l’esigenza di risparmio di spesa pubblica con
la lotta all’assenteismo. Attualmente i dipendenti pubblici possono beneficiare dell’esenzione dall’obbligo di rispettare le fasce orarie
di reperibilità per le visite fiscali, se assenti per
malattia, solo nei seguenti casi: Patologie gravi
che richiedono terapie salvavita. Infortunio sul
lavoro Inail. Malattie professionali Inail, per le
quali è stata riconosciuta la Causa di Servizio.
Stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta. Inoltre, qualora il lavoratore, pubblico o privato, risulti
assente alla visita di controllo senza giustificato
motivo, decade dal diritto a qualsiasi trattamento economico per l’intero periodo sino a
dieci giorni e nella misura della metà per l’ulteriore periodo esclusi quelli di ricovero ospedaliero o già accertati da precedente visita di
controllo.
TFR nei Fondi Pensione:
maggiore flessibilità
Con la modifica appena
approvata, invece, gli accordi collettivi potranno
decidere quanta parte del
Tfr maturando potrà essere destinato alla previdenza complementare e
quanta lasciarne in azienda in modo da superare le resistenze dei lavoratori connesse alla
perdita integrale di tale forma di liquidità. La
modifica approvata ieri specifica poi che, in assenza di indicazioni da parte della contrattazione collettiva circa la quota destinata alla
previdenza complementare, il conferimento
continua a corrispondere al 100% del Tfr annualmente maturato. In sostanza, la norma concede ampi margini di flessibilità alle parti che
firmano contratti e accordi collettivi, anche
aziendali. Secondo le osservazioni che erano
state fatte dalla Covip, con questa novità «le
fonti istitutive potrebbero definire la misura del
Tfr maturando da destinare alla previdenza
complementare nel modo più consono rispetto
alle esigenze dei soggetti interessati dall’accordo». Ieri, in commissione Industria, hanno
ricevuto il via libera altri due emendamenti relativi al settore della previdenza complementare. Una modifica a prima firma Laura
Bianconi (Ap) rende più flessibili i termini per
ilriscatto totale della posizione individuale maturata presso un fondo pensione in alcuni casi
di invalidità permanente o per inoccupazione
superiore a 48 mesi; sulle somme oggetto del
riscatto si applicherà una ritenuta a titolo di imposta con l’aliquota del 23 per cento. Passa
anche un emenda-mento, a prima firma Cinzia
Bonfrisco, che prevede, nell’ambito del processo di riforma delle forme pensionistiche
complementari, «l’individuazione di forme di
informazione mirata all’accrescimento dell’educazione finanziaria e previdenziale».
Anig
CILENTO
12 n° 10 17/03/2016
Proposta dell’associazione “Salerno Capitale”
Il recupero del sommergibile “Velella” a Punta Licosa
associazione “Salerno Capitale”, fondata da Vincenzo Pellegrino e Angelo
Avallone, nell’ambito di
una campagna di sensibilizzazione sulle peculiarità storicoculturali della nostra provincia, ha
proposto il recupero del sommergibile “Velella”, affondato al largo di
Punta Licosa.
A pochi giorni dalla proposta dell’associazione è arrivata anche l’interrogazione parlamentare da parte della
senatrice del gruppo ALA (Alleanza
Liberalpopolare - Autonomie) Eva
Longo, rivolta ai Ministri di Difesa,
Beni Culturali e Sviluppo Economico.
Il “Velella” era un sommergibile di
media crociera lungo 63 m e largo 6,
dotato di due motori FIAT da 1500
CV e due motori elettrici da 800CV.
Era munito di un cannone 100/47 da
149 colpi calibro 100mm, due mitragliere pesanti Breda da 13,2mm, 4
tubi lanciasiluri anteriori da 533mm
e 2 posteriori.
Iniziato nel 1931 dal CRDA (Cantieri
Riuniti dell’Adriatico) di Monfalcone
(Gorizia) per la Marina Portoghese,
venne completato nel ’35, ma il Portogallo rinunciò all’acquisto per difficoltà finanziarie.
Entrò in servizio nel ’37 per la Regia
Marina, dall’Adriatico fu trasferito
nel ’38 a Lero (isola Greca), poi a Tobruk (Libia) e a Massaua (Eritrea).
Allo scoppio della Seconda Guerra
Mondiale effettuò svariate missioni.
Nel’40 fu tra Rodi e la Tuchia, poi ritornò a Lero per un avaria del motore
e venne riparato a Taranto.
Dopo alcune missioni nel Mediterraneo orientale fu inviato nell’Atlantico.
Uscì indenne dallo stretto di Gibilterra dopo aver superato svariati attacchi.
Raggiunse Lisbona, poi, per un guasto al motore si diresse verso Bordeaux, sede della base italiana Betasom.
Tra febbraio e marzo del’41 fu inviato al largo delle coste irlandesi, a
fine maggio era a ovest dello stretto
di Gibilterra e nella notte attaccò un
piroscafo e una nave cisterna, ma non
esistono conferme su un loro effettivo
affondamento.
L’
Nell’agosto del’41 fu in Marocco, poi
a Cagliari.
Nella primavera del ’42 operò per la
Scuola Sommergibili di Pola, in
Istria.
Nell’aprile del ’42 svolse la sua prima
azione di guerra nel Mediterraneo a
sud di Capo Palos, in Spagna, senza
però affondare navi né essere affondato.
Nell’estate del ’42 navigò prima
verso le Baleari, in contrasto all’operazione inglese di rifornimento “Harpoon”, poi verso la Tunisia.
Dopo che ne ebbe assunto il comando
il tenente Mario Patanè pattugliò le
coste algerine.
Il 10 luglio del ’43, con lo sbarco alleato in Sicilia, fu inviato a contrastare le operazioni degli alleati.
Fu attaccato, e, tornando a Taranto,
riuscì a trarre in salvo 5 membri
dell’equipaggio di un aerosilurante
abbattuto nei pressi di Capo Colonna.
Il 23 luglio fu inviato fra Augusta e
Siracusa senza ottenere risultati. Il 3
Settembre fu firmato l’armistizio, ma
si aspettò l’8 per darne l’annuncio ufficiale alla popolazione e alle forze
armate.
Nell’ambito del “Piano Zeta”, teso a
contrastare l’Operazione Avalanche
(lo sbarco anglo-americano in Campania), il sommergibile fu lasciato
partire da Napoli il 7 settembre 1943,
quattro giorni dopo aver firmato l’armistizio, a insaputa della Marina.
Verso le otto di sera il Velella e il Be-
nedetto Brin furono avvistati al largo
di Punta Licosa dal sommergibile britannico Shakespeare.
Gli alleati decisero di abbattere il Velella perché visibile in mare aperto, e
di lasciare il Benedetto Brin, che si
confondeva con la costa al sopraggiungere della sera.
Furono lanciati sei siluri, di cui quattro a segno.
Fu l’ultimo sommergibile ad essere
abbattuto dagli Alleati.
Morì tutto l’equipaggio, 51 persone,
tra cui il comandante Patanè e altri 5
ufficiali.
Il 13 maggio 2003 il relitto del Velella
è stato avvistato a 8,9 miglia da Punta
Licosa a circa 138 metri di profondità.
I corpi delle vittime giacciono ancora
lì, per questo è un dovere morale ripescare il sommergibile.
L’Italia ha grossi mezzi militari capaci di sollevare relitti a 300 metri di
profondità, come la nave Anteo, attrezzata a questi scopi.
Il 7 Settembre di anno l’A.N.M.I.
(Associazione Nazionale Marinai
d’Italia) di Castellabate commemora
i caduti del Velella con una celebrazione solenne.
Riportare alla luce il sommergibile significherebbe dare degna sepoltura ai
corpi e aprire una mostra permanente
sull’operazione alleata.
Alessandro Pecoraro
AGROPOLI
n° 10 17/03/2016
13
Sabato 2 aprile saranno consegnati i premi ai vincitori
Definite le nomination della seconda edizione degli Oscar del Cilento
liare di Agropoli.
Elenchiamo di seguito, in ordine
alfabetico, i tre personaggi e
aziende più votate di ciascuna categoria:
Premio della Cultura - Premio per
il personaggio cilentano che si è distinto nell'ambito di cultura, arte o
spettacolo: Franco Crispino, Angelo Loia, Vincenzo Pepe.
Running Agropoli,
tra le 3 nomination per lo sport
a seconda edizione del
“Premio Cilento – Primula
d’oro” indetto da InfoCilento.it volge al termine. Si tratta di
un evento patrocinato dal Parco
Nazionale del Cilento, Vallo di
Diano e Alburni.
Ad una prima fase, in cui gli utenti
hanno espresso liberamente la propria preferenze, è seguita una seconda fase (da lunedì 8 febbraio
fino alla mezzanotte del 13 marzo)
in cui gli internauti hanno avuto la
possibilità di votare il proprio candidato preferito scegliendo tra cinque personaggi e aziende che si
sono distinti nell’ambito della cultura, dello sport, del giornalismo,
dell’imprenditoria, dell’associazionismo, degli eventi e dell’enogastronomia, nel corso del 2015.
Per scoprire i vincitori non resta
che attendere il prossimo 2 aprile,
giorno in cui si terrà la cerimonia
di premiazione presso l’aula consi-
L
Angelo Loia,
tra le 3 nomination per cultura
Premio dello Sport - Premio per il
miglior atleta, dirigente sportivo o
società: Basket Agropoli, Gelbison,
Running Agropoli.
Premio del Giornalismo - Miglior
giornalista o reporter del territorio:
Giuseppe Feo, Oreste Mottola, Annavelia Salerno.
Premio dell’Imprenditoria - Oscar
all'imprenditore o all'impresa del
Cilento e Vallo di Diano che maggiormente si è distinta sul territorio: Bcc Monte Pruno, GMA
Cilento, Lido Lentiscelle.
Premio dell’Associazionismo Premio per la miglior associazione
o fondazione distintasi in ambito
sociale: Eso Es Palinuro, Progetto
21 Ogliastro C.to, Pro Loco San
Martino.
Premio degli Eventi - Premio per
il miglior evento, manifestazione o
kermesse svolta sul territorio: Cilento fashion tour, Festa del Pane Trentinara, Sagra del Fusillo felittese.
Istituto Ancel Keys,
tra le 3 nomination per l’enogastronomia
Premio dell’Enogastronomia Premio per le migliori aziende del
settore, per i migliori chef, cuochi,
somelier o enologi: Istituto Ancel
Keys, Osteria da Ersilia - Perito,
Pasticceria Royal - Vallo della Lucania.
Premio della Politica (comuni al
di sopra di 5000 abitanti) - Premio
al miglior sindaco del territorio:
Tommaso Pellegrino - Sassano,
Silvia Pisapia - Casal Velino, Costabile Spinelli - Castellabate.
Annavelia Salerno,
tra le 3 nomination per il giornalismo
Silvia Pisapia,
tra le 3 nomination per la politica
Michele Albanese,
direttore BCC Monte Pruno,
tra le 3 nomination per l’imprenditoria
Rosario Carione,
tra le 3 nomination per la politica
Premio della Politica (comuni al
di sotto di 5000 abitanti) - Premio
al miglior sindaco del territorio:
Rosario Carione - Trentinara, Pino
Palmieri - Roscigno, Maria Ricchiuti - Novi Velia.
Veronica Gatta
Sagra fusillo felittese,
tra le 3 nomination per gli eventi
14 n° 10 17/03/2016
«Emendamenti alla riforma Bcc»
Le proposte inviate dalle Banche di credito cooperativo alla Commissione Finanze della Camera
DICONO DI NOI
«Costi ridotti e tanta professionalità»
MOBILITAZIONE PER GLI EMENDAMENTI ALLA RIFORMA
Da parte delle Banche di credito cooperativo
Parte da Salerno, su sollecitazione Siciliano, Direttore Generale
in particolare della Bcc di Aquara, Bcc Mazzarino, Massimo Nelti,
la richiesta al Governo di emenda- Direttore Generale Bcc Marcon
menti alla riforma delle Banche di Venezia, Fabrizio Marinelli, Risk
manager Bcc Ripatransone,
credito cooperativo.
Proposte che sono state inviate Venero Rapisarda, Direttore
alla Commissione Finanze della Generale Credito Etneo Bcc e
Camera dei deputati, dopo il Gianni Tortella, Direttore Gesupporto offerto dall’economista nerale Bcc Borgo S. Giacomo.
Marco Vitale e dal professore “Nello specifico noi chiediamo
Giuseppe Fauceglia dell’Universi- due cose: abbassare il tetto di
tà di Salerno, in particolare su sol- un miliardo di patrimonio per la
lecitazione dei direttori di Bcc di holding in modo da avere almeno
Aquara, Antonio Marino, Michele due holding a vantaggio della
Albanese, Direttore Generale Bcc pluralità e contro il monopolio
Monte Pruno di Roscigno, Angelo che inevitabilmente snatureDe Luca, Direttore Generale Bcc rebbe le Bcc e le renderebbe
di Buonabitacolo, Giampiero come semplici sportelli; dare
Colacito, Direttore Generale Bcc totale autonomia alle Banche di
di Civitanova Marche, Emanuele credito cooperativo che siano
di Palma, Direttore Generale Bcc ben gestite. Privilegiare il merito
San Marzano di Taranto, Lino è una questione di civiltà e di
modernità. Sarebbe oltremodo
sbagliato “commissariare” una
Bcc che funziona. - sottolineano
i responsabili delle Bcc - Con
queste due modifiche salveremo il Credito Cooperativo
senza stravolgere la riforma.
La soluzione del gruppo unico
(sostanzialmente unico con il
limite di un miliardo) cozza inevitabilmente con l’esclusione della
facoltà di recesso. Abbassare la
soglia significa dare la possibilità
di costituire almeno due gruppi
con una salutare pluralità che è
pur sempre l’anticamera della
democrazia e di un mercato efficiente. Così facendo nessuno
più avrà motivo di andar via.
Finirebbero tutte le fondatissime
polemiche seguite al decreto per
la cosidetta way out”.
SE SMETTI DI FUMARE
RECUPERI 5 € AL GIORNO
E CI GUADAGNI 3 VOLTE…
1
SALVAGUARDI
LA TUA SALUTE
3
2
DIFENDI I
TUOI GUADAGNI
ACCUMULI NEL TEMPO
UN PICCOLO CAPITALE
SODDISFATTI DELLA BCC DI AQUARA
Cinzia Fusco e Carmela Scirocco
“Mi sono recata alla Bcc di Aquara per
chiedere notizie relative all’utilizzo ed
al rilascio di una carta prepagata ed ho
trovato notevole professionalità negli
operatori che in tempi brevi hanno
risposto alle mie richieste offrendomi
nozioni di cui non ero in possesso. Per
questo motivo tornerò presso la filiale
di Salerno ed attiverò la carta considerati anche i costi convenienti di utilizzo
nettamente inferiori a quelli praticati da
altri”. Queste le parole di soddisfazione
da parte di Cinzia Fusco, studentessa
universitaria in Scienze Bancarie a
Siena, nei riguardi della Bcc di Aquara.
Gradimento caro anche alla commercialista Carmela Scirocco che ha conosciuto la Bcc di Aquara grazie allo spot
irradiato dall’emittente Lira Tv durante
la trasmissione delle gare della Salernitana: “Non conoscevo l’esistenza della
Bcc di Aquara e mi sono incuriosito.
Quindi ho ricercato la filiale di Eboli dove
risiedo e mi sono recato alla località Santa Cecilia dove è ubicata. Ho chiesto le
condizioni di tenuta del conto corrente
e mi hanno convinto perché permettono
un concreto risparmio”.
ROCCADASPIDE
Solidarietà con i Giovani Bcc Aquara
L’Associazione Giovani BCC Aquara, l’Associazione Monte Pruno Giovani e l’AIL
Salerno, con il patrocinio del Comune di
Roccadaspide, sabato 19 marzo alle ore
17.00 hanno organizzato presso l’impianto
sportivo di Roccadaspide un triangolare di
beneficenza.
La serata proseguirà dalle ore 21.00 al
Porthos Pub di Roccadaspide dove si alterneranno due gruppi musicali. Durante i due
eventi saranno raccolti fondi da devolvere
all’ Associazione Italiana contro le Leucemie
- linfomi e mieloma Onlus
NON MANCARE… LO SPORT UNISCE…
LA BENEFICENZA AIUTA
I SOCI
Conto
SALVADANAIO
AgriEdil, gli uffici anche a Salerno
UN MODO MODERNO E REDDITIZIO PER RISPARMIARE
Anche con piccoli
versamenti mensili
ti assicuri nel tempo
un capitale…
www.bccaquara.it
Filiale 1 AQUARA (SA) tel. 0828.962755 (pbx)
Filiale 2 CASTEL SAN LORENZO tel. 0828.944271
Filiale 3 ROCCADASPIDE tel. 0828.941146
Filiale 4 CAPACCIO V.le della Repubblica tel. 0828.723786
Filiale 5
Filiale 6
Filiale 7
Filiale 8
EBOLI Località Santa Cecilia tel. 0828.600033
OLIVETO CITRA tel. 0828.798286
CAPACCIO Loc. Capo di Fiume tel. 0828.723744
SALERNO Via Wenner 62 - Fuorni tel. 089.302000
MESSAGGIO PUBBLICITARIO con finalità promozionale. Per spese, tassi e condizioni economiche e contrattuali si rinvia ai fogli informativi a disposizione della clientela presso tutte le filiali della Banca di Credito Cooperativo di Aquara. La Banca si riserva la valutazione dei requisiti necessari per la concessione degli affidamenti.
“Piccole realtà crescono ....”. Così Marcello Tancredi ha annunciato l’apertura da parte della
sua azienza Agriedil di un ufficio di consulenza tecnica e forniture a Salerno in località
Mercatello alla via Giuseppe Olivieri,13. L’Agriedil è tra i clienti della Bcc di Aquara.
GASTRONOMIA
a cura di Diodato Buonora http://diodatobuonora.blog.tiscali.it
n° 10 17/03/2016
15
Da “Nostro”, la ristorazione
punta tutto sulle eccellenze
ono passati poco più di due
anni da quando è aperto “Nostro – Artigiani del Gusto”, in
località Cioffi, nel comune di Eboli.
Il locale è ubicato in una moderna
struttura, sulla S.S.18 che unisce Battipaglia a Capaccio-Paestum, e dopo
il giusto rodaggio iniziale è riuscito
ad avere un buon assetto funzionale,
soprattutto per quanto riguarda le risorse umane. Invece, la filosofia
aziendale è rimasta fermamente la
stessa, cioè utilizzare i prodotti di
qualità ottenuti il più vicino possibile
al locale. Il posto è gestito, in prima
persona, da Lucio Capasso, imprenditore del posto molto attaccato alla
sua terra. All’interno l’arredo è moderno e tutto è stato studiato nei minimi particolari. Dopo aver varcato la
porta d’ingresso, sulla destra c’è il
bar, ideale per una sosta veloce o per
un appuntamento d’affari, mentre
sulla sinistra c’è la sala ristorante. Le
due cose sono divise da muri, vetrate
e un bellissimo grande acquario con
pesci colorati. La sala è ben preparata
con hotellerie (tovaglie, posate, bicchieri) di qualità e, cosa piacevole, la
cucina è a vista. A riceverci troviamo
Valentino Galdi, il giovanissimo maître, che a vederlo si ha subito l’impressione che è nato per questo
lavoro. Lo svolge con piacere, impegno, passione e professionalità. Si
S
vede subito il suo fare discreto, il
passo felpato e la sicurezza nella gestione della sala. Sicuramente ha davanti un grande avvenire. Mi portano
il menu, ben redatto, chiaro e con proposte molto interessanti. Oltre alla
bella selezione di antipasti, primi
piatti, secondi piatti e dolci, la mia attenzione è “caduta” sui menu degustazione, uno di terra (a 30 euro) e
uno di mare (a 35 euro). Ho scelto il
mare. Per iniziare mi è stato servito
uno spumantino di benvenuto accompagnato da una piccola portata: zucchina grigliata ripiena con ricotta di
bufala e riduzione di San Marzano. A
seguire una fresca e invitante insalatina di mare con verdure croccanti al
limone, molto delicata e professionalmente condita, dove nessun sapore
prevaleva sull’altro. Poi, mi hanno
servito le alici alla cilentana (alici del
golfo di Agropoli ripiene di cacioricotta di capra al pomodoro San Marzano). Come primo piatto ho gustato
un interessante e appetitoso tubettone
Vicidomini in brodetto con seppie,
cime di rapa e guanciale di maialino.
Come secondo, naturalmente con
pesce fresco di mare, mi è arrivato un
filetto di orata in crosta di finocchi e
pane al profumo di limone. Dulcis in
fundo ho gradito una degustazione di
dolci di loro produzione composta da
piccolo babà, choux con crema al
Nella foto: Lucio Capasso e Valentino Galdi
cioccolato e ricotta e pera con strati di
nocciole di Giffoni croccanti. Da
bere, da solo e a pranzo, ho optato
unicamente per una bottiglietta da
375 ml di Heraion 2015, il Fiano Cilento Dop dei Vini del Cavaliere di
Paestum. Ho sempre apprezzato questa etichetta ma, secondo me, questo
2015 è il miglior fiano che l’azienda
abbia mai prodotto. Un vino giustamente profumato con un bel corpo e
un finale che lascia una bella bocca.
A questo punto non ci resta che complimentarci anche con il giovanissimo
chef, Davide Ciancio, bravo e lineare.
Per la cronaca, il locale è anche pizzeria (tutte le sere, tranne il lunedì),
naturalmente con la stessa filosofia di
soli ingredienti selezionati della nostra provincia ed inoltre dispone di
una bella sala banchetti per cerimo-
I Vini del Cavaliere alle Macine di Ascea Marina
P
ochi giorni fa, al ristorante Le
Macine di Ascea Marina, si è
tenuta un’interessante cena degustazione con in abbinamento i Vini
del Cavaliere di Paestum. Questi
eventi sono serate a cui, in genere,
vale la pena partecipare. Infatti, i due
principali protagonisti, il locale e la
cantina, in queste occasioni danno il
meglio di sé stessi. Nella maggior
parte dei casi il locale presenta un
menu a prezzo promozionale e la cantina offre i vini da abbinare. In questa
occasione sono stati serviti prima una
lunga serie di antipastini a centro tavolo: vulcano di polipo e patate, cicinielli pastellati, cotoletta di baccalà,
tonno al pistacchio, melanzane 'mbuttunate, cicoria e patate, arancini, ricotta fritta, gateau di patate, scarola e
fagioli. Poi, a seguire un ben fatto risotto di mare, una ricca selezione di
formaggi e una crostata
alle fragole. A tutto questo sono stati abbinati
l’Heraion (Fiano Cilento
Dop), il Paistom (Rosato
di Aglianico Paestum
Igp) e il Poseidon (Primitivo Paestum Igp) dei
Vini del Cavaliere. Tutti
i vini, da meno di un
mese imbottigliati, facevano già presagire di es-
sere dei cavalli di razza.
Giovanni Cuomo, titolare
della Casa Vinicola Cumo
– I Vini del Cavaliere, ha
raccontato agli ospiti la
storia della sua piccola
azienda e con quanto
amore sta proseguendo il
lavoro iniziato, qualche
decennio fa, da suo nonno
Francesco Cuomo, Cavaliere della Repubblica Italiana. Soddisfatti della
Nella foto Luciano Ferolla, Giovanni Cuomo e
serata anche Luciano FeOreste Angelico.
rolla e Oreste Angelico,
rispettivamente titolare e
macina antica (interamente ristruttusommelier del ristorante Le Macine rata) con meccanica in legno e ovviache hanno dato appuntamento alla mente in pietra, è uno dei punti di
prossima serata.
riferimento della ristorazione cilenLe Macine, che all’origine era un vec- tana di mare.
chio frantoio, infatti all’interno si può
Dibbì
ammirare un’interessante e grande
nie. Intanto, vi consiglio di fermarvi
per una piccola sosta per gustare un
buon caffè e dare una sbirciatina all’ambiente.
Nostro, Strada Statale 18, km 81 +
150, 84025
Eboli (SA). Tel.
0828.601331. www.nostroweb.it
La ricetta
Risotto con
finocchi
profumato alla
buccia di limone
Ingredienti per 4 persone: 320 g di
riso per risotti, 2 finocchi di media
grandezza, 2 limoni non trattati,
brodo vegetale q.b., caciocavallo
semi stagionato grattugiato, 1 cipolla piccola, olio extravergine
d’oliva, prezzemolo tritato, sale e
pepe.
Preparazione: tritate finemente la
cipolla e fatela dorare in un tegame
con un filo di olio extravergine di
oliva. Unite i finocchi precedentemente mondati, lavati e triti finemente, salate e lasciate cuocere per
qualche minuto. Unite il riso e fatelo cuocere man mano unendo
brodo vegetale caldo. Portate a fine
cottura. Aggiungete una cucchiaiata
di caciocavallo e grattugiate la buccia di limone stando attenti a non tagliare anche la parte bianca.
Amalgamate bene il tutto. Servite
con un’ultima grattugiata di limone,
una spolverata di caciocavallo mista
a prezzemolo tritato e pepe a piacere.
Vino consigliato: Biancolella 2015,
Ischia Doc, Antonio Mazzella.