N°30 del 01/09/2016

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Capaccio Paestum (Sa) - “Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1,
comma 1, Aut: 952/ATSUD/SA - Dir. Com. Business Salerno - Abb. annuale 25, 00€
Golf “Le Costiere” di Persano
Bruciati 70 ettari e milioni di euro
Anno XVII
n° 30 del 01 settembre 2016
Emozioni di viaggio
nel Golfo di Policastro
GIUSEPPE LIUCCIO
Q
ORESTE MOTTOLA
uest’anno ho dedicato meno giorni
di vacanza all’escursione d’amore e
di cultura al mio Cilento. Mi è mancata, tanto per fare un esempio tra i tanti, la
mia solita escursione nel Golfo di Policastro.
Corro ai ripari e per farmi perdonare recupero dalla memoria del computer un mio
vecchio pezzo su una mio viaggio a Scario e
S.Giovanni a Piro. E prometto, poi, di fare a
breve una riflessine sulla tragedia di Palinuro, attualizzando il mito di Eros e Thanatos, che incombe da secoli sulla perla del
Cilento.
I
l fatto è che quel poco che restava del
campo di golf "Le Costiere" di Persano
è andato a fuoco. Almeno settanta ettari. In una domenica maledetta, con le
fiamme incoraggiate e sospinte da un vento
stizzoso, hanno allontanato le speranze di
rivedere in funzione quell'impianto che
tante speranze di sviluppo aveva suscitato.
A fiamme ancora accese sui tronchi delle
vecchie querce anche noi proviamo a interrogarci sulla vicenda. Partendo dai dati di
fatto. L'ultimo capitolo dei "mali" dei 137
ettari di terreni che doveva diventare, e in
parte lo era già, un vezzoso campo da golf
a disposizione di benestanti appassionati si
chiama "Ditrichia viscosa", che altro non è
l'erba infestante colonizzatrice delle aree
abbandonate, cibo disdegnato da capre, pecore e bovini. Gli erbivori la disdegnano.
SEGUE A PAGINA 11
ARTICOLI A PAGINA 2 E 3
Matera accusato di
favorire il suo territorio
Lettera aperta a
Michele Cammarano
IL SONDAGGIO DI SETTEMBRE
MONCIL
MASSIMILIANO DE PAOLA
S
corro spesso la pagine
FB di Michele Cammarano, il portavoce
a 5 stelle che esercita il suo
ruolo di portavoce sugli
scranni del Consiglio regionale della SEGUE A PAGINA
A
d inizio agosto ci eravamo lasciati con tanti buoni propositi
per un’estate che ancora si doveva consumare appieno. Avvertivamo
tutti la necessità di affrancarci, almeno
per qualche settimana, dalla frenesia
che spesso ci avvolge in questo nostro
vivere
quotidiano moderno.
Agosto si
sa,
è
tempo di
sagre e di
eventi
all’aperto.
SEGUE A PAGINA 7
EPT, Grassia deve
liquidarli entro il 2016
BIESSE
U
n unico commissario liquidatore degli Ept
della Campania. Sarà Mario Grassia ed
avrà il compito di chiudere le sedi degli Ept
nelle cinque province della Campania con la “dismissione delle sedi e la disdetta dei contratti di affitto”.
SEGUE A PAGINA 12
Esprimi il tuo parere
Quest’anno la Regione Campania, tramite l’EPT di
Salerno, ha riattivato il Metrò del Mare e ha prolungato il servizio dell’alta velocità (Italo e Freccia
Rossa) per le zone turistiche nell’area Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Albrurni.
Ritieni che il servizio vada riproposto anche per il
prossimo anno oppure no?
Sì, deve essere ripoposto
No, bisogna cambiare
Vota sul sito
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2
n° 30 01/09/2016
INFRASTRUTTURE
Un investimento milionario per 36 buche. Più un buco nero in cui si è perso tutto
Golf le Costiere, un fallimento che ci è costato molto
BARTOLO SCANDIZZO
Dopo l’aeroporto Salerno Costa
d’Amalfi e il singhiozzante Metrò del
Mare, ecco un altro buco, anzi altre
36 buche del campo da golf “Le due
Costiere” che hanno frustrato l’idea
di rendere sistemico lo sviluppo turistico della provincia di Salerno. Infatti, se i primi due sono infrastrutture
legate ai trasporti, il campo da golf di
Serre- Persano, era stata una intuizione ambiziosa per dotare il territorio di un impianto sportivo che ha
fatto la fortuna in altri territori rendendoli turisticamente maturi.
Ovviamente, chi avrebbe più giovato
del fatto che la nostra realtà potesse
vantare un campo a 36 buche adatto
per organizzare tornei internazionali,
sarebbe stata la realtà a sud della provincia di Salerno, visto che la Costa
d’Amalfi è già da tempo una destinazione matura per il mercato turistico
internazionale.
I fatti che hanno portato al fallimento
del progetto sono noti ed ampiamente
riportati
anche
su
Unico
http://www.unicosettimanale.it/golfpersano-sequestro-convalidato-conindagati/).
Non è chiaro, però, perché il comune
di Serre ha lasciato andare alla deriva
una struttura che è costata circa 14
mln di euro, di cui più della metà con
finanziamento a fondo perduto della
regione attinti dai fondi europei.
Un vero disastro sia dal punto di
vista economico e, ancora di più, dal
punto di vista infrastrutturale. Nel
primo caso, si tratta di una perdita
secca di risorse che potevano essere
utilizzate diversamente; nel secondo
caso per la mancata dotazione di
un’infrastruttura unica e difficilmente
ripetibile con risorse private.
Ecco perché diventa ancora più grave
l’aver fatto decadere l’intero impianto, che era funzionante e ben tenuto fino a
poco più di
un anno fa,
ad un prato
arso dal sole
e utile solo
per un buon
pascolo per
le
greggi
come lo era
stato
per
oltre un secolo
al
tempo della
transumanza di
pecore dalle
aree interne
(Piaggine,
Valle dell’Angelo e Alburni).
Chi si trova a passare nei paraggi del
sito, è colto dallo scoramento e dalla
malinconia … quello che una volta
era un voluttuoso susseguirsi di dune
a varia gradazione di verde, oggi vede
uno spazio desolatamente abbandonato e bianco pagliericcio dove non
si distinguono il green dal gramignone. I laghetti artificiali sono vuoti
d’acqua e le plastiche
modellate
negli invasi sono
invase da foglie e
rami. Delle golf
car che scorrazzavano da una buca
e l’altra e dei trattori utilizzati per
manutenzione non
c’è traccia (saranno nel deposito
o anch’essi sono
stati “alienati” e a
chi?). Gli splendidi spogliatoi che
accoglievano
i
soci e gli ospiti,
sono ancora funzionanti ed adeguatamente protetti, oppure sono stati violati da “ignoti”?
Un’oculata gestione della situazione
fallimentare, avrebbe salvaguardato
l’investimento e, anche grazie alla disponibilità dimostrata di alcuni dipendenti, reso possibile una rapida
ripresa delle attività sportive magari
chiedendo ed ottenendo un ingresso
nella gestione di consorzi di imprenditori del turismo della vicina Paestum e della Costa d’Amalfi.
Purtroppo, il soggetto più interessato
alla salvaguardia del campo da golf,
il comune di Serre non è riuscito ad
impedire il disastro che si è consumato sotto gli occhi dei suoi concittadini e, soprattutto, di quelli che
abito nei pressi dell’impianto sportivo
che, se interrogati, alzano gli occhi al
cielo e imprecano contro chi ha impedito che si realizzasse il proprio
sogno di essere toccati da possibili ricadute economiche se il progetto, costato milioni di euro, fosse riuscito a
prendere piede.
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Il N° 30 di Unico è stato
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INFRASTRUTTURE
n° 30 01/09/2016
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Occorre rilanciare per non far morire la speranza
Golf “Le Costiere” di Persano, bruciati 70 ettari e milioni di euro
SEGUE DALLA PRIMA
ORESTE MOTTOLA
L
a ditrichia viscosa va eleminata ogni anno altrimenti si mangia i prati che sono propri dell'iconografia di questi impianti. E' il problema
che si è posto ai due custodi giudiziari dell'impianto:
uno, l'avvocato bresciano Lampugnani, per l'Igd,
Italian Golf Development, proprietaria al 75% del
“Persano Royal Golf”, la società consortile concessionaria dell’intero progetto. L'altro, Guarino, ha la
custodia dei beni che sono intestati al Comune di
Serre. Lampugnani, preso atto dell'impossibilità di
avere uno sfalcio accurato gratis, incarica - dietro
un compenso di 10mila euro, quattro agricoltori del
posto, che provvedono con le barre falcianti dei loro
trattori. La decisione non è condivisa da molti, determina malumori è un codazzo di polemiche e tentativi di azioni giudiziarie - non andate a buon fine
- ma con una, questa si vera, discesa in campo di carabinieri e vigili urbani che vogliono bloccare
l'azione di pulitura dell'erba infestante. I golfisti, è
noto già non ci sono da anni, allontanati da una
guerra giudiziaria che oppone tutti i componenti del
consorzio del golf, il municipio di Serre e tanti fornitori che non hanno visto onorate le loro forniture.
Attendono intere annate di stipendi anche i quindici
dipendenti. Più di dieci milioni di euro di finanziamenti europei sono stati già spesi e il pericolo non è
tanto il blocco delle altre somme previste ma il recupero del "già dato" che potrebbe investire direttamente il municipio di Serre che già si è indebitato
per acquistare quei terreni dal demanio dello Stato
a seguito di una lotta contadina che li strappò al non
pieno uso dell'esercito italiano. Altissimo è il rischio
che i soldi incassati possano essere revocati a seguito di un’inchiesta interna delle istituzioni europee. E' per allontanare queste ombre che si cerca mentre si attende l'esito dei contenziosi giudiziari di mantenere una parvenza di operatività curando
così il buono stato del prato. Questa è la linea dei
"bresciani". Un altro orientamento porta a una richiesta di rinaturalizzare il tutto autorizzando contadini e pastori alle loro tradizionali attività. Altri si
spingono verso l'impianto una grande coltivazione
di bambù, ipotesi esclusa visto che non è chiaro chi
se ne farà carico oggi dei costi d'impianto e chi ne
trarrà i benefici tra qualche anno. L'avvocato Martino Di Rosario, molto vicino al presidente della Regione De Luca, ipotizza una trattativa anche con le
istituzioni europee e altri privati per rimodulare il
progetto complessivo verso un parco tematico con
al centro la storia dei Borboni, il cavallo Persano e
la fruizione turistica della Casina Reale del Vanvitelli. Belle idee ma comunque un passo indietro che
allontanerebbe il golf se non per sempre ma per
molto tempo. Un gruppo di albergatori di Paestum
e del Cilento sono tentati dal cercare di ritagliarsi un
ruolo di partnership in questa storia. Questo è il quadro generale dell'intricata vicenda.
L’INCENDIO E IL MESSAGGIO
Quando gli inquirenti sono ancora al lavoro per capire quel che è certo è che chi ha organizzato
l'azione delinquenziale ha ben colto il suo obiettivo
e la coltre di cenere nera che oggi caratterizza il paesaggio che una volta fu del verde dell'erba e del celeste dei dodici laghetti. La costernazione regna a
Persano, il borgo contadino - militare, come a Serre,
il capoluogo burocratico - amministrativo. La voglia
di parlare di ciò che è avvenuto assai poca. Chi ha
colpito ha lanciato il suo messaggio e detto la sua
relativamente all'avvenire dell'area. Sarà il golf o il
ritorno alla piena fruizione della pastorizia, c'è un
soggetto (sicuramente composto da più unità) che
vuol sedersi al tavolo delle trattative e pretendere la
propria parte. Spiegazione banale? Eppure tutto era
cominciato sotto i migliori auspici. Uno dei campi
più belli d'Italia, il più grande Golf Resort in Campania, l campo più lungo in Italia con più di 7.200
metri , in un anno di attività è riuscito ad avere più
di 110 tesserati in una regione senza tradizioni, ha
preso contributi regionali ed Europei per quasi 20
milioni di euro, dipendenti a COSTO ZERO che
pur non precependo STIPENDIO da anni hanno
continuato ad assicurare l'operatività della struttura,
la proprietà sono aziende del nord con aziende solidissime (Consta e Serenissima autostrade). I nomi
sono di assoluto rilevo nel panorama imprenditoriale italiano: Acufon è di proprietà del gruppo “Serenissima” quello dell’autostrada Bs –Pd, che
l’utilizza proprio per curare il verde nelle aree autostradali. Poi troviamo Mattioli (costruzioni edili),
Sofer e l’americana Buena Vista Hospitality group.
IL COMUNE
Aspettare la stabilizzazione delle discussioni societarie all’interno del “Consorzio Persano Royal Golf”
e poi chiedere “chiarezza” e “rapidità” nell’apertura
definitiva del campo da golf da 36 buche. Un’attrazione di livello mondiale. Questo ha deciso da
tempo il parlamentino di Serre. Non si nasconde la
rabbia per i ritardi finora accumulati. Tra un anno si
torna a votare e il sindaco Franco Mennella non intende ora incamminarsi per altre strade. E dal 2005
che i lavori preparatori vanno avanti senza portare
all’apertura piena verso il pubblico degli appassionati. Le buche “utili” dovrebbero essere almeno
nove. I ritardi maggiori sembrano essere tutti nelle
strutture ricettive. I concessionari avevano firmato
l’impegno di concludere il tutto in 36 mesi. Il comune di Serre ha già ottenuto dalla la somma di €
5.987.185,78 sull’investimento complessivo, sui
fondi europei, di € 13.324.587,9. L’incasso dell’intera somma avverrà di fronte al “collaudo” dl
Campo da golf a 36 buche e strutture di servizio. Ai
privati il comune ha anche concesso il diritto di superficie per la costruzione dei fabbricati di servizio
al campo e delle strutture ricettive, tra cui pure albergo e club mouse, in particolare circa 120 ha di
zona FT3 con un indice pari a 0,01 mq/mq ( 12.000
mq di strutture) e circa 3,2 ha di Zona D5 con un indice pari a 0,5 mq/mq, dove in quest’ultima zona individuata si possono realizzare ben 16.000 mq di
costruzione da adibire ad albergo e case vacanze. E
c’è da dire che i prezzi delle case costruite all’interno dei centri golfistici hanno prezzi superiori del
300% rispetto a strutture similari che sorgono in
altre aree di pregio . La fonte maggiore di redditività
è qui. Il consorzio ogni anno doveva pagare un canone di 240.000, soldi che il municipio di Serre
deve di rata allo Stato italiano per aver comprato i
123 ettari dal Demanio che li “liberò” sì dall’uso militare, a seguito di una lunga lotta contadina svoltasi
alla fine degli anni Settanta .
La rivolta dei privati. “Abbiamo speso troppo, Comune cambiaci la convenzione. “Vogliamo rinegoziare i termini della nostra convenzione”. Da qui
parte il Consorzio Persano Royal Golf per ipotizzare
una ripresa delle attività. La premessa è di tipo contabile: “Già paghiamo 240 mila euro all’anno per la
locazione dei terreni ed abbiamo ipotizzato investimenti per altri 13 milioni di euro”. Seguono una
serie di considerazioni sul danno d’immagine subito
da Serre a seguito delle scelte fatte per contenere
l’emergenza rifiuti in Campania che hanno comportato l’apertura della discarica di Macchia Soprana,
del deposito di ecoballe nel comprensorio militare
di Persano e dell’inserimento di Valle della Masseria
nell’elenco delle località “idonee” ad ospitare i rifiuti. C’è poi la crisi internazionale: “Tutto ciò ha
profondamente intaccato il potenziale turistico del
luogo e quindi la nostra possibilità di rientrare dall’investimento” Da qui, messa nera su bianco, la richiesta formale di modifica della convenzione tra
comune di Serre e “Royal Golf” con la quantificazione, in cinque milioni di euro, delle maggiori
spese sostenute e la richiesta di una “revisione” delle
prospettive di redditività del campo e, “delle prospettive di vendita delle 340 unità immobiliari che
dovranno essere costruite”. Queste ultime rappresentano infatti l’unico parametro che può essere aumentato. Per ragioni di “ingegneria finanziaria” una
richiesta è stata però rivolta al comune di Serre e riguarda la possibilità di trasformare il contratto di affitto dei terreni, un importo di 240 mila euro, in un
diritto di superficie almeno trentennale.
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n° 30 01/09/2016
PER IL TERRITORIO
SEMPRE PIU’ PRESTITI ALLA CLIENTELA
La Banca non chiude i rubinetti del credito: dal 1° gennaio deliberati fidi per 47.961.295 euro
PROFESSIONALITA’
Missione in Spagna di Pagano e Pepe
Dal 1° gennaio 2016 ad oggi la Banca ha deliberato nuovi fidi alla clientela
per un ammontare di euro 47.961.295 pari all’80,6% dell’ammontare dei nuovi
fidi deliberati nell’anno 2015.
E’ ipotizzabile che al 31 dicembre di quest’anno i nuovi fidi deliberati raggiungeranno il 120% di quelli deliberati l’anno scorso. Questa è la testimonianza
più evidente che la Banca non ha chiuso i rubinetti del credito, anzi ha investito
maggiormente pur in presenza della nota crisi generale e della mancata crescita
della nazione. Molte, comunque, sono state anche le richieste bocciate dal CdA.
La preferenza della clientela per la nostra Banca è molto elevata. A nostro avviso i motivi di questa attenzione verso di noi sono due. Il primo è sicuramente
la convenienza dei nostri tassi, il secondo è la celerità delle risposte alla clientela. In tal senso, il lavoro delle nostre filiali è veramente esemplare.
Altrettanto importante è far notare che nello stesso periodo il tasso medio sugli
impieghi della banca è diminuito di 20 centesimi a testimonianza del fatto che
la Banca continua a far diminuire il tasso debitore per la clientela sulle operazioni di prestito, come giustamente vuole il mercato in questo momento.
La professionalità e l’esperienza maturate in seno alla Bcc Aquara apprezzate
anche in Spagna dove Simone Pepe e Nicolino Pagano sono sati ospiti a Madrid
del Gruppo del Credito Cooperativo Cajamar. Entrambi sono intervenuti sulle
differenze del modello spagnolo e di quello italiano ottenendo utili indicazioni
sui miglioramenti ed i peggioramenti che si sono registrati in Spagna con il
gruppo unico la cui adesione non è obbligatoria ma volontaria.
SUL TERRITORIO
Protagonisti al Campagna Village
DICONO DI NOI
Il presidente della Pro Loco di Felitto:
«Nuovo successo grazie alla Bcc Aquara»
Il Campagna Village griffato Bcc Aquara in località Quadrivio a Campagna
dove da venerdì 26 a domenica 28 agosto si sono susseguiti confronti sui temi
di piu’ stretta attualità, laboratori riservati non solo ai giovani, incontri sportivi
ed è tato possibile gustare i prodotti tipici del territorio come il cavatiello. “La
Bcc Aquara anche per questa edizione ha creduto nella nostra iniziativa proponendosi nuovamente cme banca atanta al territorio”, ha sottolineato il direttore
artistico Alfonso Paoletta.
C. S. LORENZO
Di corsa nella Valle del Calore
Rinnovato successo per la Sagra del Fusillo a Felitto giunta alla quarantunesima
edizione e che con l’apporto della Bcc Aquara continua a promuovere il prodotto
tipico favorendo anche una specifica filiera. “Anche quest’anno la Bcc Aquara ha
contribuito in maniera importante per favorire lo sviluppo di Felitto dando vita alla
Sagra del Fusillo felittese, manifestazione enogastronomica che si svolge, puntuale
ogni anno, fin dal 1976, nella seconda decade di agosto e che ha ormai raggiunto
una notorietà che supera i confini regionali”, ha sottolineato Angelo Vilardi, presidente della Pro Loco di Felitto. Migliaia le persone che al 13 al 23 agosto hanno
partecipato alla quarantunesima edizione della manifestazione che coniuga la bontà
dei prodotti enogastronomici con l’aria pulita delle Gole del Calore.
Un piatto di fusilli e melonata
all’arrivo per i
numerosi concorrenti di sesso
sia maschile che
femminile partecipanti alla
gara regionale
di corsa su
strada svoltasi
lo scorso 23
agosto per 12
chilometri da
Castel San Lorenzo a Felitto con il supporto della Bcc Aquara a cura dell’Asd
“Atletica Sporting Calore”.
IL PERSONAGGIO
n° 30 01/09/2016
IN FARMACIA
Vittorio Nocenzi sceglie Pisciotta come seconda patria
Cilento... un viaggio nel tempo
MARISA MIRELLA PREARO
G
iungere per la prima volta
nel Cilento è un’emozione per qualsiasi turista.
Se poi il viaggio diventa itinerario
alla scoperta di borghi, natura, archeologia, tradizioni ed enogastronomia le emozioni si
triplicano ed animano di interesse
e curiosità qualsiasi viandante.
C’è chi sceglie di ritornarci per
rinnovare il piacere della sua
prima vacanza nel Cilento e c’è
chi invece rielabora il ricordo nel
raccontare a tanti amici delle cose
che ha visto, delle serate trascorse
a pasteggiare con fusilli, buon
vino e tanta musica, delle tradizioni e dei riti dei piccoli borghi,
delle passeggiate nei boschi o
delle gite in barca. … E così questa terra difficile ma genuina finisce per ammaliare la maggior
parte di coloro che l’hanno vissuta con lo spirito dell’avventura
e della scoperta o con il desiderio
di ritrovare dimensioni e tempi
che appartengono solo al passato.
Una piazza del borgo di Pisciotta,
il suono di un pianoforte a coda e
le parole di un
noto artista
racchiudono
come in un
forte abbraccio le emozioni di oltre
300 persone.
È Vittorio Nocenzi. È il famoso Vittorio Nocenzi del gruppo rock italiano
Banco del Mutuo Soccorso. Egli
racconta della sua esperienza e
rielabora al pianoforte le note
delle famose musiche del
gruppo… Sorprende, incanta e
commuove per la forza, l’armonia
ed il contrasto di un repertorio
che è sempre vivo ed attuale.
Entra nel cuore dei presenti con il
racconto della sua scelta di vita:
il Cilento. Ed è proprio Pisciotta,
questo piccolo borgo medievale
con le sue case che, dalla collina,
si distribuiscono a strapiombo
fino al mare, ad essere il luogo
prescelto da Vittorio per viverci,
per contemplare e assaporare i
ritmi del tempo, per ritrovare
l’autenticità e la genuinità delle
Biografia Vittorio Nocenzi
V
ittorio Nocenzi è una
delle figure più atipiche
e carismatiche del panorama musicale e culturale non
soltanto italiano. Ha collaborato con Gabriella Ferri; COMPOSITORE e coautore dei testi,
oltre che PIANISTA e tastierista, nel 1969 fonda il Banco del
Mutuo Soccorso;
Nocenzi attua un parallelo ITINERARIO SOLISTA
Nel 2001 la pubblicazione del
suo CD-libro MOVIMENTI,
tredici brani per i quali Alda
Merini scrive altrettante poesie
inedite
Nel 2002 è responsabile del
progetto Musica Italiana Dante
Alighieri: il manifesto firmato
da Nocenzi, Battiato, Branduardi, Finardi e Guccini
Dal 2005 al 2007 crea il progetto sperimentale Musicorienta e ne cura la realizzazione
come responsabile del comitato
scientifico formato da Enrico
Ghezzi, Franco Battiato, Vincenzo Cerami, Walter Mauro ed
Ennio Morricone
Nel 2009, pubblica il suo lavoro
musicale, ESTREMO OCCIDENTE, un CD/DVD
Nel settembre 2010, ad Assisi,
Vittorio Nocenzi riceve il premio come ARTISTA PER LA
PACE 2010
Nel luglio 2013, Vittorio Nocenzi viene indicato come il
MIGLIOR
TASTIERISTA
PROG ITALIANO
Per il rapporto fra il suo lavoro
di musicista e il lungo arco di
tempo da lui attraversato come
testimone, con i suoi 26 dischi
e gli oltre quattromila concerti
in tutto il mondo (dall'Austria
al Giappone, da Cuba alla Francia, al Brasile, al Canada, agli
U.S.A., alla Germania, all'Inghilterra, etc), Nocenzi è ritenuto tutt'oggi uno dei più
importanti compositori e tastieristi contemporanei.
5
UNA NUOVA TERAPIA
CONTRO LA VITILIGINE
ALBERTO DI MURIA
n farmaco specifico
per la cura dell’artrite
reumatoide si è rivelato efficace contro la vitiligine, la malattia della pelle
caratterizzata dalla comparsa sulla cute di
chiazze non pigmentate, ovvero di zone dove
manca completamente fisiologica colorazione
dovuta alla melanina. La scoperta è di un team
di dermatologi della Yale School of Medicine.
Gli attuali trattamenti, basati sull’uso di creme
steroidi e terapia della luce, non sono di fatto in
grado di invertire il processo degenerativo. I ricercatori della Yale hanno pertanto concentrato
le proprie attenzioni su una serie di farmaci già
testati sull’uomo e noti come Janus chinasi
(JAK) inibitori.
Il primo passo importante è stato fatto lo scorso
anno quando è stata dimostrata l’efficacia di un
farmaco chiamato tofacitinib citrato, nel trattamento della perdita dei capelli causata da alopecia areata.
Artrite reumatoide e alopecia hanno un’origine
che si rifà a una predisposizione genetica e alla
autoimmunità. Lo stesso vale per la vitiligine.
Gli scienziati hanno dunque ipotizzato che lo
stesso farmaco potesse risultare efficace per il
trattamento della vitiligine. Si sono quindi cercati
dei volontari ai quali somministrare il tofacitinib.
Il primo paziente è stato un 53enne con macchie
bianche sul viso, sulle mani e in altre dislocazioni
del corpo. Il paziente è stato messo sotto controllo per oltre un anno. Le macchie, hanno evidenziato i ricercatori, erano in aumento. Dopo
due mesi di trattamento il paziente ha ottenuto la
ripigmentazione parziale su viso, braccia e mani.
Dopo cinque mesi, le macchie bianche sul viso e
sulle mani erano quasi scomparse, con pochi
punti restanti su altre parti del suo corpo. In particolare, tofacitinib non ha causato effetti collaterali negativi nel corso del trattamento. I
ricercatori vogliono ora estendere i test.
[email protected]
U
cose, dei gesti e delle parole della
gente comune.
A fine spettacolo, nella notte del
22 agosto scorso, ci ritroviamo a
passeggiare e a riflettere sul racconto musicale e di vita di Vittorio Nocenzi e, come farebbe un
viaggiatore, andiamo alla scoperta del piccolo borgo. Ci accoglie, nonostante l’orario, uno dei
ristoranti di Pisciotta con piatti a
base delle famose alici di menaica, pesce fresco del mare cilentano e gustosissimo vino del
territorio.
Gli appuntamenti della kermesse
“I Concerti del Lunedì”, dedicata
alla musica, ci regaleranno ancora
così tante emozioni? Lasciamo il
piccolo borgo con l’intesa di ritornarci per i prossimi spettacoli.
Nocenzi ha scrito la musica inedita di IMAGO MUNDI. Interpretato dal Banco e da Franco
Battiato, il brano è idealmente
l'episodio conclusivo della
grande rock-opera che consacrò
la band romana a livello internazionale.
Punto vendita – degustazione
Formaggi
Gela con lae di CAPRA
Ortaggi
Visita agli Animali
Via Strena Scorzello
Capaccio ­ Paestum (SA)
info +39 339 467 3188
e­mail [email protected]
Faoria Cavallo "in goat we trust"
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6
LA POLEMICA
n° 30 01/09/2016
Caro, Michele, se € 5.850 netti “circa” al mese sembrano pochi
Lettera aperta al “portavoce” nel Consiglio regionale M5S
MONCIL
Campania.
nterviene su tutto, presenzia a
molte iniziative dentro e fuori il
territorio del suo collegio elettorale, e, in alcune occasioni, anche
oltre.
In molti casi prende iniziative dimostrative e le esalta portandole a conoscenza dei suoi “amici” sulla pagina
FB.
In altri casi riporta il pensiero e il
“modus operandi” del movimento a livello nazionale facendo, anche in quel
caso, il portavoce per conto di Grillo,
Di Maio, Fico, Di Battista, Raggi …
ovviamente si guarda bene di farlo,
dopo la scomunica, di Pizzarotti e di
altri in rotta con il movimento.
Insomma, è un portavoce dei cittadini
che lo hanno votato e del movimento
con cui è allineato e dal quale si fa dettare la linea mutando atteggiamento in
base agli input che arrivano dalla
“casa madre”.
Tra i tanti interventi che si possono
leggere ho scelto due argomenti che ritengo meritevoli di un breve commento …
Il primo riguarda la riduzione degli stipendi: Lo stipendio di un consigliere
è di circa 6.600 euro per l’indennità di
carica, più 4.400 Euro per il rimborso
delle spese per l’esercizio di mandato.
I consiglieri pentastellati si sono ridotti l’indennità di carica da 6.500 da
5.000 Euro lordi. Pertanto lo stipendio
netto per ogni consigliere è di poco più
di 3.000 Euro; ai quali si aggiungono
altri 4.400 Euro al mese che, secondo
le regole del M5S, se vengono spesi,
sono rendicontati, altrimenti lasciati,
anch’essi, alla regione. Inoltre, chi fa
il presidente di commissione, prende
altri 1.485 Euro e chi ha l’incarico di
vice presidente o segretario, ha un
rimborso lordo di 1.212 Euro.
Per cui l’unico il taglio certo che riguarda i sette consiglieri è quello relativo
all’indennità
di
carica
quantificabile pari a 2.200 Euro lordi.
Mentre, ogni consigliere in media, ha
rendicontato spese per esercizio di
mandato pari a 2.850 Euro al mese (il
calcolo è stato fatto in base alla dichiarazione della capogruppo Valeria Ciarampino che ha indicato la cifra di
“105.000 Euro restituiti in 4 mesi dai
I
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7 consiglieri regionali”).
Nel merito e “camminando” sullo
stesso crinale dei portavoce pentastellati che invitano tutti i colleghi a fare
altrettanto, sarebbe facile far notare
che 5.850 Euro al mese non sono bruscolini: si può sempre fare di più: decurtare, decurtare, decurtare!
Infatti, a parte pochi fortunati, tra cui
anche i 7 portavoce che si sono “onorevolmente” decurtati lo stipendio,
tutti gli altri lavoratori (non parliamo
di chi un lavoro lo ha perso o non ce
l’ha) che vivono di stipendio o salario,
a loro le spese di “produzione” (a titolo d’esempio: carburante, cestino
con il panino o mensa … non sono
rimborsate a pie’ di lista fino ad un
massimo di 4.400 Euro al mese (2.850
€ in media nel nostro caso). E continuando, sarebbe utile e interessante
conoscere nel dettaglio quali spese
sono state ammesse a rimborso (ricordiamo tutti le interminabili disquisizioni durante i mesi successivi alle
lezioni politiche quando i Tg ci intrattenevano sulla rendicontazione dei
portavoce deputati dei 5 Stelle in Parlamento e relative espulsioni di alcuni
di loro che non riuscivano a tenere il
passo e stilavano la lista in ritardo …
).
Il secondo
caso
che
vorrei sottolineare a Michele
è
relativo alla
disinvoltura
con
cui
“usa” il focolare domestico,
cioè la sua
famiglia,
nella comunicazione
della sua attività politica. Sembra
che l’attività
politica sia
permeata e
intrecciata
con eventi
legati alla
quotidianità
dei rapporti
[email protected]
tra padre, figlio e moglie. Caro Michele, mi sembra esagerato … quello
che oggi sembra una marcia trionfale
in cui tutto può essere caricato sul
carro della “gloria” potrebbe essere ingombrante in tempi più difficili. Soprattutto considerando quello che
accade su FB e come si rapportano
molti dei tuoi sostenitori nei confronti
di altri rappresentanti del popolo (anch'essi legittimamente eletti) che coinvolgono familiari nella disputa
politica, se così si può chiamare. Richiamare a giorni alterni il bambino e
la consorte a testimonianza dell’impegno quotidiano dell’espletamento del
mandato politico intenerisce senz'altro, ma presuppone che loro stessi possano
diventare
obiettivi
da
“inquadrare” da parte degli avversari
o, peggio ancora, nemici …
Dopotutto, non bisogna dimenticare
che piazze, siti e blog del “movimento” non sono luoghi adatti a bambini … per esempio i “W day”, che
letteralmente significa “vai a prenderlo nel culo”, può essere più difficile
da spiegare a grandi e piccini intorno
al fuoco che gridarlo in faccia a qualcuno o, meglio ancora, al mondo intero e, quindi ad ognuno di chi non si
fa convincere dalla giaculatoria gril-
VALLO DI DIANO
n° 30 01/09/2016
7
I sindaci lo difendono facendo scudo
Matera accusato di favorire il suo territorio
MASSIMILIANO DE PAOLA
A
gosto è sinonimo di svago,
di vacanze al mare o in
montagna, tra i vicoli di
ogni paese, in ricordo di antiche
tradizioni tramandate nel tempo.
Agosto è il mese in cui tanti, originari di queste terre, tornano per
riabbracciare i propri cari e rivivere
le tradizioni che richiamano le proprie radici.
Quest’anno la pioggia di finanziamenti che la Regione Campania ha
voluto destinare a 6 paesi del Vallo
di Diano e ad altrettanti eventi culturali di rilevanza nazionale, ha innescato una serie incredibile di
polemiche tra 2 territori divisi solo
dalle montagne. Il Cilento da una
parte, il Vallo di Diano dall’altra.
Sono stati finanziati 6 progetti radicati nel Vallo di Diano rientranti
nella sezione “Eventi di rilevanza
nazionale ed internazionale”.
“Negro 2016” di Pertosa ha ottenuto 99.994 euro, la rievocazione
medievale “Alla Tavola della Principessa Costanza” di Teggiano
100.000 euro, la XX edizione di
“Luci della Ribalta” a Padula
150.000 euro e l’evento dal titolo
“Orchidee tutto l’anno” a Sassano
63.750 euro. Ad essere finanziati
nella sezione “Iniziative promozionali sul territorio regionale”, invece, sono stati “Voci dal Sud” di
Sant’Arsenio 50.000 euro e
“Grotta briganti e cacio” di Monte
San Giacomo 50.000 euro.
Davvero un bel gruzzoletto! Ed è a
seguito di ciò che l’assessore regionale al Turismo Corrado Matera, è
stato accusato dal parroco di Camerota e direttore artistico del
Meeting del mare Don Gianni
Citro di finanziare “carnevali
estivi” (così li ha definiti il parroco) del Vallo di Diano a dispetto
di un evento, come il Meeting del
mare, escluso dai finanziamenti per
un vizio di forma.
Non si è fatta attendere l’azione di
endorsement dei sindaci del Vallo
di Diano nei confronti di Don
Gianni Citro. Solidarietà piena
all’assessore Matera è stata
espressa da tutti i sindaci del comprensorio valdianese. A Corrado
Matera va riconosciuto un lavoro
straordinario che sta facendo,
senza risparmiarsi nei confronti di
nessun territorio della Regione e
questo gli fa onore. Intanto, sono
centinaia le posizioni di grande solidarietà espresse da comuni cittadini nei confronti dell’assessore
regionale e di censura nei confronti
di quelle che sono state definite “irriguardose dichiarazioni” del parroco di Camerota.
Questa vicenda ci ha accompagnato per quasi tutta l’estate, come
di solito fanno le notizie di gossip.
Poi la notte
del 24 agosto è arriv a t o
all’improvviso
un terremoto
in
centro Italia che ci
ha
fatto
tornare
tutti seri.
Le immagini televisive
ci
hanno fatto
tornare in
mente certi
brutti ricordi. Borghi come i
nostri sono
stati sbriciolati. Dalle inquadrature dall’alto
dell’elicottero, durante le trasmissioni televisive, sembrava di vedere Roscigno e Romagnano al
Monte, 2 borghi abbandonati a noi
vicini. Si tratta di insediamenti
agro-pastorali e di piccoli centri di
origine medioevale, nati a ridosso
di roccaforti feudali o di antichi
monasteri risalenti alla prima colonizzazione cristiana. Il gossip ha
lasciato il posto allo sgomento.
Anche il nostro territorio ha contribuito a dare un aiuto alle popolazioni colpite. Tutti hanno ben vivo
il ricordo di quegli angeli che ci
aiutarono a riprendere la vita dopo
il terremoto dell’80, quando ancora
non era nata la Protezione Civile
che oggi tutto il mondo ci invidia.
Già a distanza di 24 ore è iniziata
la raccolta fondi e i nostri paesi si
sono organizzati in fretta di concerto con la Protezione Civile regionale e nazionale. Alcuni nostri
compaesani volontari sono partiti
con cibo e beni di prima necessità
raccolti per donarli alle popolazioni colpite dal sisma. Hanno allestito la tendostruttura del Vallo di
Diano che servirà come mensa per
sfollati e soccorritori nella frazione
Faeta ad Arquata, uno dei paesi più
colpiti dal sisma. In tutta Italia
sono nate iniziative di raccolta
fondi per alleviare le sofferenze dei
sopravvissuti. Tutti si sono mobilitati. Ognuno ha dato quello che ha
potuto. Ognuno ha risposto secondo le proprie possibilità e secondo la propria coscienza. Ci
rimane il rammarico per le tante
vite spezzate. Non sarà facile per
chi è sopravvissuto e ha perso
tutto, pure i propri cari, riprendere
il cammino. Anche su questo
aspetto le istituzioni dovranno fare
la loro parte.
Mi rimane un’ultima riflessione da
CENTOLA
Il sindaco di Centola, Carmelo Stanziola al funerale di Silvio Anzola, il
sub rimasto intrappolato il 19 agosto
in un cunicolo della grotta della Scaletta a Palinuro, frazione di Centola,
insieme agli istruttori palinuresi
Mauro Cammardella e Mauro Tancredi. «Mi è sembra doveroso - ha
detto il primo cittadino - essere presente per testimoniare la nostra vicinanza e il nostro affetto a suoi cari.
Tutta la nostra comunità ha vissuto
con sensibilità, rispetto e partecipazione questa tragedia che ha colpito
tre famiglie».
fare a questo punto. A mio modo di
vedere, dal terribile terremoto
dell’Irpinia, tanti sono stati i passi
avanti fatti dall’Italia. I 3.000 morti
dell’80 non sono tornati in vita e
quella storia non dovrà mai essere
dimenticata, ma da quelle ceneri
l’Italia ha costruito la base per la
Protezione Civile che è nata nel
’92. E’ stato un enorme passo
avanti per il nostro Paese. Purtroppo l’Italia è per il 70% a rischio
sismico. Tutta la dorsale appenninica è a forte rischio sismico e il
50% delle Scuole Pubbliche e degli
Ospedali purtroppo non sono ancora antisismici. Anche su questo
l’Italia dovrebbe fare un passo
avanti deciso per non piangere
sempre morti. Oggi, è vero, i terremoti non si possono ancora prevedere, questo lo abbiamo capito, ma
si conoscono scientificamente i territori a rischio e si sa con certezza
che i terremoti in Italia si susseguono a distanza di 4 o 5 anni
l’uno dall’altro. Ciò vuol dire che
ci saranno altri terremoti e che si
dovrà trovare il modo di ridurre al
minimo il numero di morti. Il terremoto dell’Irpinia nell’80 di magnitudo 6,9 ha fatto circa 3.000
vittime, ma non c’era ancora la
Protezione Civile. Ora la Protezione Civile c’è ed è efficiente, ma
un terremoto di magnitudo 6,0, con
un’intensità di molto inferiore a
quello dell’Irpinia, ha sepolto lo
stesso centinaia di vittime. Non ci
sono abbastanza controlli sulla sicurezza delle nostre abitazioni.
Non si dà il giusto peso alla prevenzione. Ricordo le parole di Sandro Pertini dopo il terremoto
dell’80 che sono ancora valide ed
attuali più che mai: “Il miglior
modo di ricordare i morti è quello
di pensare ai vivi”!
[email protected]
ROCCADASPIDE
Otto Comuni della Valle del Calore sono pronti ad accogliere i
migranti. Si tratta i Roccadaspide,
Bellosguardo, Castel San Lorenzo, Felitto, Magliano Vetere,
Monteforte Cilento e Sacco. «Bisogna governare il fenomeno
dell’accoglienza dei migranti e
non subirlo», afferma il sindaco
di Roccadaspide, Gabriele Iuliano
che ha tenuto un incontro con i
colleghi dei sette Comuni. Ieri è
stato inviato al prefetto un documento unitario. «Ci è stato imposto di accogliere i migranti e noi
ci stiamo impegnando con tutte le
nostre forze per evitare – afferma
Iuliano – che ci siano ricadute negative sul tessuto sociale. Vogliamo evitare fenomeni di non
accettazione da parte della popolazione».
OMIGNANO
Un uomo di Omignano di 63 anni è
stato rinvenuto cadavere. Secondo
quanto accertato dalle forze dell’ordine della locale stazione, il pensionato, con diversi problemi
personali, si sarebbe procurato una
corda nella mattinata di ieri e nel
primo pomeriggio avrebbe deciso di
farla finita. Un gesto estremo, l’ultimo, che ha portato sgomento e
rabbia in paese dove C.L.P. era
molto conosciuto e benvoluto. Sul
posto, oltre ai carabinieri, sono arrivati anche i sanitari del 118 che
non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
8
CONCERTI D’ESTATE
n° 30 01/09/2016
L’artista canta ancora con dolore
James Senese è sempre se stesso
GIUSEPPE DI SPIRITO
N
el corso del tour che sta portando in giro per l'Italia in questo 2016 James Senese ha
compiuto 71 anni. Ma il palco continua
a mostrarci un musicista in forma smagliante, che guida i suoi Napoli Centrale
in spettacoli ricchi di ottima musica. La
band si è esibita a Torchiara, in occasione della manifestazione Segreti d'Autore,
lo
scorso
11
agosto,
nell'incantevole cornice del settecentesco Palazzo De Conciliis. L'attuale formazione, che vede, oltre al leader
impegnato al sax e alle parti vocali, Ernesto Vitolo al piano elettrico, Gigi De
Rienzo al basso e Fredy Malfi alla batteria, si mostra ben rodata anche in questa occasione e delizia un pubblico
divertito e soddisfatto del concerto che
si è protratto per circa un'ora e mezza. Il
repertorio spazia in oltre quaranta anni
di attività, con le inevitabili nuove proposte tratte dall'ultimo album “'o sanghe”, pregne di un funk-rock diretto e
trascinante, a pezzi immancabili dal
vivo come “E' 'na bella jurnata” e “Acquaio' l'acqua è fresca”, fino a quelle
straordinarie pagine di jazz-rock progressivo che hanno caratterizzato gli
esordi degli anni '70, con “Viecchie,
mugliere, muorte e criaturi”, “Campagna”, “'o nonno mio” e “Simme iute e
simme venute”. Non manca un omaggio a Pino Daniele, che "da lassù" ha
chiesto a James di suonare “Chi tene 'o
mare”, sicuramente uno dei picchi emozionali dell'esibizione. Durante lo show
le note del sax volano via a volte leggere, puntando sulla melodia, a volte
più sferzanti e legate a quel furore mostrato negli anni ‘70. James è l'attrattiva
principale, il classico animale da palcoscenico e si mostra ancora pimpante facendo scorrere adrenalina a fiumi, ma
concede ampi spazi ad un Vitolo in
grande spolvero, pronto a lanciarsi in
momenti solistici di grande qualità. La
musica tocca diverse culture e influenze,
ma naturalmente alla base di tutto c'è
Napoli. Nel sound, nel dialetto, nei sorrisi e nella simpatia innata che suscita
James mentre comunica col pubblico e
racconta aneddoti, ma anche in quel suo
"essere contro" (contro Berlusconi, ma
anche contro Renzi, come afferma apertamente) e nella sua disponibilità a fine
concerto per foto e autografi. James è
verace, come la sua proposta sonora;
canta ancora il dolore, la sofferenza,
James Senese
l'emarginazione, la lotta quotidiana e
non si intimidisce (figuriamoci!) nell'affrontare la religione. La sua personalissima visione di black music che getta un
ponte tra il Mediterraneo, i Weather Report e Miles Davis è ancora attualissima.
Tutto questo magari viene fatto in maniera differente rispetto a quegli esordi
ormai lontani. C'è una maggiore immediatezza e James non si esprime più con
quella rabbia che era un elemento cardine di dischi di valore assoluto come
“Napoli Centrale”, “Mattanza” e “Qualcosa ca nu ‘mmore”. Eppure la passione, la personalità, la brillantezza
restano punti di forza di un artista che
non si è mai seduto sugli allori, non è
mai sceso a compromessi e che continua
un percorso professionale ancora oggi
da seguire con la massima attenzione.
70 milioni di € per distruggere la spiaggia da Pontecagnano a Paestum
Oltre 7mila visualizzazioni sul sito di Unico
VERONICA GATTA
L
a Regione Campania e la Provincia di Salerno hanno
finanziato un progetto da 70 milioni di € che prevede la realizzazione di opere rigide (barriere e pennelli in pietra) per arginare il fenomeno erosivo nei 30 km
di Costa che vanno da Salerno ad Agropoli.
Da tre anni Legambiente e il Comitato Rinascimare stanno
portando avanti una battaglia per contrastare tale progetto.
Le motivazioni della “battaglia” sono da ricercare innanzitutto nella scarsa efficacia delle barriere rispetto al contrasto all’erosione. Inoltre:
– hanno costi di manutenzione elevati;
– hanno un forte impatto ambientale;
– compromettono la qualità delle acque di balneazione;
– provocano ristagni d’acqua pericolosissimi per i bambini;
– contribuiscono alla proliferazione dell’OSTREOPSIS
OVATA (alga tossica).
Il settimanale Unico due mesi fa ha chiesto ai suoi lettori
di esprimersi su quale fosse la migliore destinazione del finanziamento regionale e provinciale: impiegare i 70 milioni di € per riqualificare la fascia costiera e la pineta
oppure impiegare i 70 milioni di € per realizzare le barriere e pennelli a mare. Allora il 96% dei (seppur pochi)
votanti, si è espressa a favore di una riqualificazione della
fascia costiera e della pineta. Oggi, la redazione continua
a ricevere – attraverso uno dei più famosi social network –
i messaggi di cittadini cilentani che sono contrari alle barriere e ai pennelli in pietra. Un nostro lettore, Vito De Cesare, scrive: “Saranno 70 milioni di € buttati a mare.
Faranno la fine del pontile a Varolato. È un progetto per
sprecare soldi così come lo è stato per la pista ciclabile Salerno-Agropoli. Non bisogna deturpare la costa. L'erosione
è solo un pretesto perché tutti sanno che è un fenomeno
ambientale che tende a raggiungere un equilibrio del pro-
e.it
nal
a
ttim
ose
nic
uu
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co
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L’a
filo terrestre mediante l'asportazione graduale di suolo o
roccia a causa degli agenti atmosferici (sole, vento, acqua,
ghiaccio eccetera, eccetera). UN CONSIGLIO: dovrebbero
utilizzare quei 70 milioni di € per l'abbattimento e la rimozione di tutte quelle strutture che si trovano lungo il litorale che impediscono di raggiungere il giusto equilibrio
ambientale che va da solo”.
Un altro lettore, Amodio De Martino, condanna il “Grande
Disastro Ambientale che si vuole perpetrare al nostro
MARE, al NOSTRO TERRITORIO E ALLA NOSTRA
ECONOMIA. Sono tre anni che si sta lottando contro questo cosiddetto Grande Progetto di Ripascimento”. E poi
confronta il progetto del litorale Salernitano con quello realizzato a San Lucido in provincia di Cosenza (vedi foto)
sostenendo che “il progetto che ci interessa è ancora più
orrendo, in quanto interessa ben 37 km di costa: da Pontecagnano ad Agropoli”. De Martino conclude la sua accusa
con un po’ di mistero: “Le responsabilità, oltre che dalla
parte politica, sono anche dalla parte meno immaginabile”.
n° 30 01/09/2016
9
CA
CONCERTI D’ESTATE
“Gusta la Musica” con Mauro Tortorelli, Alexandra Gutu e Angela Meluso
Roscigno Vecchia è la cornice
SAPRI
MARIANTONIETTA SORRENTINO
I
ncontrare la figlia di Zeus e Mnemosine, la Musa Euterpe, è una
gioia alla quale nessuno riesce a
sottrarsi: per legge di natura i nostri
cuore e cervello necessitano di volare
sulle note musicali.
Nonostante le sagre la facciamo da
padrone nel Sud, c’è chi accende i riflettori su ben altro. Sia lode a Dio! E
a tutto vantaggio della crescita umana
e della convivialità che è ben lungi
dal bestiale affollarsi davanti a piatti
e a vivande più o meno cucinate secondo i canoni dell’igiene. Beati noi
quando i Nas intervengono!
L’incontro tra Euterpe e Roscigno ha
nomi e cognomi: i maestri Mauro
Tortorelli (violino), Alexandra Gutu
(violoncello) e Angela Meluso (pianoforte).
La loro meravigliosa performance in
“Gusta la Musica” del 10, 11 e 13
agosto ha avuto Roscigno come scenario. La prova del successo della iniziativa è stata affidata agli applausi
scroscianti che son seguiti ad ogni
esecuzione. L’ensemble ha eseguito
un repertorio di “assaggi musicali”
che hanno incluso musiche di C. Sivori (unico allievo di Paganini), E.
Grieg, G. Faurè, F. Mendelsshon e
Piazzolla.
Incantato il numeroso pubblico presente che, va detto, ha sfidato le inclemenze di un intempestivo Giove
Pluvio che solo la bontà divina ha tenuto, poi, miracolosamente a freno.
È stata la prima volta di Roscigno nell’Alto Cilento, speriamo foriera di
una lunga serie di appuntamenti estivi
all’insegna della buona musica.
Ma come nasce l’idea di utilizzare lo
scenario di Roscigno vecchia per un
evento musicale? Questo ed altro è
stato chiesto al Maestro Meluso che
ha incantato la platea con i suoi colleghi introducendo anche ogni brano
con una “guida all’ascolto” dall’ inossidabile valore formativo ed educativo.
Maestro Meluso: “Sicuramente l'idea
di realizzare la prima edizione di “Gusta la Musica” a Roscigno vecchia
nasce dalla volontà di far
conoscere e valorizzare
un luogo incantevole che
ben si presta ad eventi
culturali ed in particolare
alla musica classica. Va
inoltre menzionato il fortissimo legame che il Direttore della Bcc Monte
Pruno, Michele Albanese, ha con Roscigno; ricordo bene che quando io ed
il M° Tortorelli gli parlammo del progetto non vi furono dubbi riguardo
alla location del Festival”. Approfittiamo della disponibilità del Maestro
Angela Meluso per formularle altre
domande.
Da quanto tempo e con quali intenti è
nata l’Associazione “Monte Pruno
Giovani” che promuove con il Comune la kermesse?
Maestro Meluso:” L'Associazione
Monte Pruno Giovani nasce nel 2012
con l'intento di promuovere attività
sociali, culturali e ricreative e di avvicinare i giovani del territorio al circuito del progresso e del valore. Il
Presidente Dott. Giuseppe Nese ed il
Sindaco di Roscigno Pino Palmieri
hanno costruito una forte intesa fatta
di collaborazione, stima e rispetto che
potuto portare l’iniziativa al successo”.
Alla domanda: “Cosa significa suonare all’aperto dove possono intervenire suoni disturbanti?”, il Maestro ha
risposto:” Anche se può sembrare
molto strano, spesso quando si suona
all'aperto in luoghi suggestivi e lontani da rumori molesti, si crea un'atmosfera davvero speciale che incanta
l'ascoltatore ed ispira gli esecutori.
Durante i concerti del 10 e dell'11
agosto sono stati infatti eseguiti brani
che hanno una stretta attinenza con le
meraviglie della natura, le stelle e la
luna...basti pensare alla “Piccola serenata notturna “di W.A. Mozart o al
Trio di Sivori “Mira la bianca luna”.
Credo siano esperienze molto più
complete ed indimenticabili.
Ha coronato la kermesse il concerto
conclusivo degli alunni dei corsi di
alto perfezionamento musicale con la
consegna degli attestati di merito.
L’evento ha avuto luogo nella Sala
delle Assemblee della Bcc di Roscigno, un'idea corale molto condivisa:
essa ha rappresentato un momento
istituzionale e conclusivo dell'iniziativa, suggellando l'impegno della
Banca di Credito, dell'Associazione
Monte Pruno Giovani e del Comune
di Roscigno nel portare avanti progetti di alta formazione musicale per
i giovani musicisti del territorio e non
solo.
Maestro, quali sono i programmi per
il prossimo anno?
Maestro Meluso:”Ci sono molte idee
e tante sorprese che sveleremo più
avanti, di certo c'è l'intenzione di fare
squadra e proseguire all'insegna della
grande musica e dell'eccellenza”
E qui nell’Alto Cilento siamo in molti
ad augurarcelo.
CAPACCIO PAESTUM
Non c’è rispetto nemmeno per il
dolore. Quello di una famiglia
che ha perso improvvisamente
una persona cara e che nostante
tutto cerca di andare avanti, nel
ricordo di chi non c’è più.
Qualcuno, infatti, si sta approfittando della tragica morte di Martino Marino per «chiedere soldi
per il suo funerale». Rito che si è
tenuto oltre due settimane fa, e
che la famiglia ha già provveduto
a pagare. «Vogliamo avvisare e
mettere in guardia dalla presenza
di individui che si stanno recando
nelle case dei cittadini di Capaccio, Battipaglia e paesi limitrofi,
chiedendo soldi per poter effettuare i funerali a un onesto e dignitoso lavoratore. Si prega di
avvisare le autorità per evitare
questo sciacallaggio».
Sospeso il primario del reparto di
Ostetricia e Ginecologia del presidio di Sapri, Bruno Torsiello.
Dopo lo scandalo degli aborti illegali, il direttore generale dell’Asl di Salerno, Antonio
Giordano, ha disposto i primi
provvedimenti nei confronti del
ginecologo Torsiello e dell’ostetrica Rosa Vomero ed ha adottato
nuove disposizioni organizzative
anche per consentire l’assistenza
alle donne che erano in lista d’attesa per l’interruzione volontaria
di gravidanza. Le attività sono
state sospese e gli aborti saranno
eseguiti a Vallo della Lucania
POLLA
Don Paolo Longo vede lo sport
come collegamento con Dio e un
modo per avvicinare le persone
alla Chiesa. Ha partecipato - in
compagnia di frate Luigi D'Auria
- alla corsa podistica Strapollese
in passato e da qualche anno si è
avvicinato alla passione per il ciclismo. Fa parte di una squadra di
Polla e ha deciso - insieme ad
altri fedeli e amici - di raggiungere Roma e incontrare papa
Francesco in bici da corsa. E così
dopo la benedizione del vescovo
della Diocesi di Teggiano-Policastro Antonio de Luca, insieme a
dieci compagni ha iniziato la pedalata verso Roma. Sono tre le
tappe previste prima di raggiungere San Pietro e incontrare il
pontefice.
ASCEA
Un Ferragosto “di fuoco” ad
Ascea. Ad andare in fiamme nella
serata di venerdì scorso il percorso naturalistico in località scogliera/torrente
Fiumicello,
realizzato dal Comune in collaborazione con il Parco. L’incendio,
molto probabilmente doloso, si è
propagato poi per tutto il percorso, fino a mare. Riarse dal
fuoco le rialzate che portano sulla
battigia, nonché le panchine in
legno e i cartelli divulgativi.
10 n° 30 01/09/2016
CULTURA
Azioni performative di Alfonso
Mangone per il Premio Fabula 2016
Venerdì 2 settembre 2016 alle ore 20 inizierà il Premio Fabula in piazza Giovanni XXIII a Bellizzi (SA). Ad inaugurarlo sarà il grande Carlo Verdone che dopo il taglio del nastro sarà premiato dalla Fornace Falcone, partner
dell’evento. Poi sarà la volta di Giuseppe Tornatore, sempre premiato dalla Fornace Falcone sul palco. Mentre
invece lunedì 5 e martedì 6 settembre sarà la volta del Maestro Alfonso Mangone che, durante il premio Fabula,
dipingerà le sue opere insieme ai ragazzi del premio, dando vita ad un vero e proprio workshop.
“L’
abbiamo fatta grossa”
non è solo il titolo
dell’ultimo successo
di Carlo Verdone ma anche quello
che gli organizzatori del Premio Fabula hanno pensato incassando il
“si” del regista e attore romano per
l’inaugurazione della settima edizione, in programma a Bellizzi (Salerno) dal 2 al 6 settembre 2016, che
quest’anno si prepara a una mini-rivoluzione e che parte già carica con
oltre 200 favole consegnate.
Sarà dunque Carlo Verdone a tagliare il nastro della nuova edizione
dell’evento artistico- letterario dedicato ai ragazzi, nato nel 2010 a
Bellizzi con l’obiettivo di avvicinare giovani e giovanissimi alla
scrittura, stimolandone la creatività
e promuovendo sani valori e princìpi. Incuriosito da una kermesse
che mette al centro i ragazzi e la
scrittura, Verdone sarà mattatore
dell’inaugurazione e protagonista
assoluto del dibattito iniziale insieme ai giovani creativi dai quali
riceverà il “castelletto dei sogni” riservato a personalità di prestigio.
Corso Italia, 39
Tel. e Fax 0828.723253
Capaccio Scalo (SA)
email: deslinelibero.it
Parte da qui il
nuovo corso di
Fabula che, per il
settimo anno, si
regala un piccolo
stravolgimento
nella formula:
molti più laboratori pomeridiani
per i ragazzi che
non solo approfondiranno
la
bellezza delle parole e della scrittura
ma
si
Andrea Volpe e Valerio Falcone
affacceranno
anche al doppiaggio ed agli antichi mestieri. Fabula resta sempre lo stesso: voProgramma di spettacoli ed incontri gliamo che i ragazzi si riapproprino
più ricco ed una nuova location per della scrittura. La nostra giovane
l’ultima serata che non sarà più un storia assume la forma di un ipergalà ma un grande concerto aperto bole: il punto d’origine è stata Cria tutti. “Ci prepariamo ad una nuova stina D’Avena e poi, in un
edizione con l’entusiasmo della crescendo, Pippo Baudo, Enrico
prima volta- spiega Andrea Volpe, Montesano, Roby Facchinetti, Nicdirettore artistico ed ideatore del colò Agliardi, Gigi&Ross e Lino
Premio Fabula-. Ci sono novità or- Banfi. Accoglieremo Carlo Verdone
ganizzative importanti che svele- con grande entusiasmo”.
remo più avanti ma il cuore di La linfa vitale di Fabula restano gli
scritti dei ragazzi che quest’anno
hanno superato se stessi: sono oltre
200 gli elaborati consegnati alla segreteria organizzativa benchè il termine per partecipare scada il
prossimo 25 agosto. Molto ha fatto
anche l’intenso tour nelle scuole
che ha toccato tutta la Campania.
Possono partecipare al Premio Fabula bambini e ragazzi a partire dai
9 anni. Due le categorie alle quali è
possibile iscriversi fino a 15 anni: si
tratta di “Favole” ed “Affabulatori”.
Agli adolescenti è dedicata la categoria “Creativi – Premio Michele
Buonanno” che permette di partecipare con opere grafiche o fotografiche. Il regolamento è scaricabile dal
sito www.premiofabula.it dal quale
è anche possibile iscriversi direttamente al Premio.
“Attraverso città” di Alfonso Mangone
I VIAGGI DEL POETA
n° 30 01/09/2016
11
Emozioni nel Golfo di Policastro:
viaggio da Scario a San Giovanni a Piro
SEGUE DALLA PRIMA
GIUSEPPE LIUCCIO
T
orre Oliva mi è memoria di assalti di predoni saraceni. Ad
una svolta Scario con le barche
all'ancora nel porto ed il campanile
che cerca il cielo. Nella piazzetta c'è
animazione di turismo di buona qualità. Le case con i piedi nell'acqua e la
testa in cielo scalano la collina nel
fasto di agrumeti e buganvillea a decoro di terrazzi e giardini. La Masseta
è colata verde di pineta e macchia
mediterranea sul mare della Sciabica.
Scario, località turistica di fama nazionale, è frazione di San Giovanni a
Piro, che racconta la sua storia prestigiosa all'ombra del monte Bulgheria.
Lungo i tornanti della strada che dalla
costa s'inerpica sulla collina transitarono, litanianti, i monaci con il loro
pietoso carico di sacre icone e libri di
preghiere fin lassù al cenobio basiliano, nel pianoro/terrazzo di uliveti
spalancato sul delirio di cielo e mare.
Il Santuario di Pietrasanta, bianco di
sole, è memoria di pellegrinaggi di
fede a propiziare grazie alla Madonna
di malta sorridente dalla nicchia.
Il paese mi accoglie in una giornata di
sole e mi incanta e mi intriga con il
suo carico prezioso di storia da leggere nei resti di mura e porte del centro antico. Qui si stanziarono i bulgari
e fondarono comunità laboriose alle
Minori consegna le chiavi della città a
Giuseppe Liuccio
VERONICA GATTA
V
enerdì 26 agosto, il consiglio comunale di Minori ha
conferito la cittadinanza
onoraria a Giuseppe Liuccio.
Ha iniziato a collaborare fin da giovanissimo con testate giornalistiche
come “L´Avanti” e “Il Mattino”. È
stato professore di greco e latino
nei licei classici e, successivamente, giornalista della Rai – dove
ha lavorato per 27 anni. La sua intensa attività lavorativa gli ha dato
grande visibilità sia a livello nazionale che internazionale. Importante
esponente culturale, ha scritto molti
libri ed è considerato uno dei massimi poeti cilentani.
Liuccio, nei suoi testi, “canta” le
donne e gli uomini, la terra e il
mare, il lavoro e la memoria delle
due coste: quella Amalfitana, che lo
ha visto professore di liceo, e a cui
è legato da un amore viscerale –
come da lui stesso affermato – e
quella Cilentana che gli ha dato i
natali e che il nostro poeta ha voluto celebrare nel suo ultimo libro
“Chesta è la terra mia. Poesie e canzoni cilentane” (edito da Garzanti).
Ha ottenuto numerosi premi letterari e giornalistici sia nazionali che
internazionali. Le sue intuizioni
culturali hanno fatto sì che la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli
assegnasse, nel 2004, il premio
della cultura. Nel 2007 è stato nominato cavaliere della Repubblica
Italiana.
Con le sue intense e attente attività
culturali ha contribuito alla nascita
del Premio internazionale di Letteratura Enogastronomica, che ha apportato maggior lustro e fama
culturale a Minori e all’intera costiera. Ha inoltre partecipato alla
nascita di molte altre manifestazioni culturali, basti pensare, ad
esempio, alla presenza di tanti
premi Nobel nella costiera amalfitana.
AGENZIA DI PAESTUM
VIALE DELLA REPPUBLICA,18
84047 - CAPACCIO (SA)
Tel: 0828 723268 - Fax: 0828 725886
e-mail:[email protected]
falde del massiccio montuoso, il Bulgheria, appunto, maestoso e solenne
con le sue pareti levigate scolpite
dalla forza millenaria di acqua e
vento. Nel cenobio è scritta una bella
pagina di storia, con il passaggio e la
sosta del cardinale Bessarione, famoso umanista, con Teodoro Gaza,
che compilò gli "statuti", un piccolo
codice di "diritto" positivo per governare al meglio l'Abbazia e l'intera
Università di San Giovanni a Piro.
Una bella pagina di eroismo risorgimentale la scrisse e la rievoca la frazione di Bosco. Il mascherone della
fontana del "savuco" gorgoglia nel silenzio assorto del meriggio ed è musica antica l'acqua che rimbalza e
traluce in filigrana d'argento ai bagliori del sole. A pochi metri, su mattonelle di ceramica murate a mosaico,
la via crucis di una comunità, dall'esaltante incipit della rivoluzione
alla crudele repressione con il pesante
carico di distruzione e morte. E'
l'omaggio commosso ed ispirato di
Josè Garzia Ortega, alievo ed amico
di PICASSO, a Bosco, che lo accolse
ospite e lo circondò di stima e affetto
fino alla morte. Chiudo gli occhi e mi
par di vedere le fasi della epopea rivoluzionaria del 7 luglio del 1828, inziata con scene di giubilo di bambini
e donne e finita con la repressione
violenta, spietata, inumana ad opera
del Maresciallo Del Carretto.
Il Paese è una tappa tutta da scoprire
e da godere nell'itinerario mare/monti
per quanti affollano le ridenti marine
dalla Punta degli Infreschi allo scoglio dello "Scalandro", dove una spigolatrice di bronzo spia ansiosa le
gesta eroiche del "bel capitano dagli
occhi azzurri e dai capelli d'oro". E
scatta l’uragano delle emozioni e le
emozioni si fanno poesia.
E' parata di vele il mare a Scario
che arabesca di case la collina
nel fasto di agrumeti e buganvillea.
Agile il campanile cerca cielo
nella piazza/salotto dei piaceri.
Sulla montagna all'ombra degli ulivi
il cenobio rievoca passaggio
di abati cardinali e letterati
che ressero il governo alla contrada.
Bianco di sole meta di devoti
il Santuario veglia sui paesi
lustri di sole al verde di campagna
a decoro del Golfo a mezzaluna,
A Bosco è sigillo di vergogna
di Maresciallo truce alla vendetta
di folli eroi a sogno di giustizia
l'arabesco murato dall'artista
pellegrino d'amore dalla Spagna
A San Giovanni a Piro nella sera
transita col vento tra il fogliame
la prestigiosa storia del Cilento
(tratta da Giuseppe Liuccio:"Cilento
poesia di paesi"- Galzerano Editore)
[email protected]
TURISMO
12 n° 30 01/09/2016
Gli Ept da liquidare entro il 31 dicembre 2016
A Mario Grassia il ruolo di commissario unico
BIESSE
T
utte le funzioni saranno assorbite dall’Agenzia regionale per il turismo come
previsto dalla legge regionale sul
turismo n.18 del 8 agosto del 2014
approvata in zona “cesarini” dal
consiglio targato Stefano Caldoro.
La citata legge prevede l’istituzione
di un’agenzia unica regionale per il
turismo (in alcune regioni sono in
funzione già da oltre un decennio)
con per “la promozione del turismo
e dei beni culturali della Campania”. L’agenzia sarà un ente pubblico non economico, strumentale,
dotato di autonomia organizzativa,
amministrativa, patrimoniale e contabile.
L’Ept di Salerno ha avuto un ruolo
storico per la crescita turistica della
provincia di Salerno. Ha avuto dirigenti storici come Alfonso Andria,
Vito Caponigro, Ciro Adinolfi,
Lidia Tesauro … che hanno esercitato ruoli di trascinamento dell’intero comparto legato all’ospitalità e
all’organizzazione dei eventi e all’intuizione di iniziative forti che
hanno caratterizzato per sempre il
modo di essere degli operatori turistici nell’are salernitana.
I presidente che si sono alternati
alla guida dell’ente, di nomina politica, hanno esercitato il ruolo strategico con alle spalle una struttura
che ha sempre saputo contenere le
fughe in avanti e inquadrare in
un’unica cornice le innumerevoli
iniziative poste in essere.
Relativamente all’area cilentana, si
deve dare atto che l’Ept ha svolto
un ruolo “pedagogico” sia nei confronti degli imprenditori sia degli
amministratori locali accompagnando la crescita delle presenze e
la realizzazione di strutture ricettive
e organizzazioni degli operatori
negli anni del boom.
La deriva verso la chiusura è stata
lunga. Infatti, da oltre 3 anni gli Ept
vivono alla giornata sotto la spada
di Damocle della chiusura con proroghe dei commissariamenti. Dirigenti e commissari hanno dovuto
chiudere le agenzie di loro diretta
emanazione come quella di Paestum
e della Costiera Amalfitana. Nono-
stante ciò, la struttura e il commissario non si sono sottratti ad assumere responsabilità di gestione di
iniziative forti per il territorio su delega dell’assessorato regionale al
turismo. Infatti, il canto del “cigno”
della stagione 2016, è stato il progetto Cilento Blu che ha consentito
la riattivazione del Metrò del Mare
e il prolungamento per i viaggiatori/turisti in transito protetto e gratuito per il Cilento sui treni ad alta
velocità in arrivo a Salerno: sia Trenitalia sia Italo hanno aderito all’iniziativa. I registi dell’operazione
Angela Pace, ultimo commissario,
Ciro Adinolfi e Lidia Tesauro.
È giusto ricordare anche il ruolo di
coordinamento delle attività delle
innumerevoli Pro loco presenti in
nella quasi totalità dei comuni della
provincia di Salerno.
Insomma, sappiamo quello che lasciamo ma non conosciamo come
verrà strutturato nella realtà il settore turistico Campano e, per quel
che ci riguarda, quello dell’area
parco Nazionale del Cilento, Vallo
di Diano e Alburni.
La legge 18 del 2014 prevede l’istituzione di “Poli Turistici Locali
(PTL) le forme associative di soggetti pubblici e privati che operano
per il turismo all’interno degli ambiti turistici territoriali omogenei”.
Nei territori è già partita la corso
alla costituzione dei PTL e la Regione ha già provveduto all’individuazione di alcuni ambiti omogenei
(costiero, aree interne …). Questo
vuol dire che le due Costiere fanno
parte dello stesso ambito con plateali squilibri sia in termini di economici sia per quel che riguarda
l’offerta turistica.
Forse sarebbe il caso che l’area
parco facesse valere la sua specificità proprio in ragione di essere un
territorio che negli ultimi venti anno
ha costruito una sua specifica identità proprio nel tentativo di essere
essa stessa un ambito “omogeneo)
pur nelle varie articolazioni e specificità territoriali. Esistono già elementi di aggregazione di a livello
amministrativo sia a livello di soggetti privati ampiamente sperimentati con successi e delusioni. IL
fatto, poi, la definizione degli ambiti sia stata fatta in un’epoca in cui
l’ente parco fosse in una condizione
di commissariamento ha impedito ai
soggetti portatori di interesse di
farsi sentire al tavolo in cui sono
state prese le decisioni, è un ulteriore elemento da far pesare nel momento delle decisioni definitive.
Pertanto, Tommaso Pellegrino, ancora solo al comando dell’ente,
deve farsi parte attiva per rappresentare l’esigenza della “regione
verde” Cilentana con l’obiettivo di
modificare le scelte fatte e dettate
più da logiche “politiche” che da
una visione strategica per un territorio e che strettamente legato alla
sua vocazione ambientale nella sua
diversità ma anche nella sua unicità.
TURISMO
n° 30 01/09/2016
13
Italia quinta nella top-ten destinazioni del turismo internazionale
Boom turistico nel Cilento
ADRIANA CORALLUZZO
U
n’affluenza record,
tanto
inaspettata
quanto gradita, è
stata quella turistica in questa
calda estate. A cominciare
dalle iniziative messe in essere dall’area archeologica di
Paestum, passando per le
sagre di prodotti tipici dell’entroterra, a finire sulle
spiagge di una costiera cilentana sempre più affollata.
Nel mese di giugno una forte
attrattiva è stato il mondiale
di calcio per audiolesi che ha
visto 32 squadre nazionali
(16 maschili e 16 femminili)
contendersi il titolo. Ne
hanno giovato i commercianti delle città coinvolte per
quanto riguarda i campi
messi a disposizione; giocatori, staff delle squadre e famiglie provenienti da molte
parti del mondo hanno pernottato per tre settimane.
Ecco perché l’evento spor-
tivo è stato anche un’opportunità turistica per far conoscere il nostro immenso
patrimonio storico-architettonico, paesaggistico, ed enogastronomico a tutto il
mondo. Il COL a tal proposito ha progettato momenti di
“turismo senza barriere”, con
percorsi ad hoc per gli audiolesi che non hanno bisogno di
abbattimento delle “barriere
architettoniche” ma piuttosto
delle “barriere della comunicazione”.
Il mese di luglio ha visto invece il fiorire dell’iniziativa
Italobus, servizio aggiuntivo
della famosa alta velocità nazionale per coprire le destinazioni
quali:
Paestum,
Agropoli, Castellabate, Acciaroli, Vallo della Lucania,
Ascea, Casalvelino, Palinuro,
Marina di Camerota, PollaPertosa, Padula-Teggiano,
Policastro-Scario, VibonatiVillammare, Sapri. Questa
iniziativa è parte di un progetto ben più ampio che coinvolge anche Trenitalia e
Alicost: Cilento Blu. Parte la
promozione “Scopri il Cilento…al viaggio ci pensiamo noi”, grazie alla
partecipazione delle strutture
ricettive che hanno aderito all’iniziativa. L’offerta è stata
riservata ai passeggeri diretti
nel Cilento con i treni Italo e
Frecciarossa
provenienti
dalle città di Torino, Milano,
Bologna, Firenze, Roma e
Napoli. Chi ha soggiornato
nel Cilento e nel Vallo di
Diano almeno cinque notti ha
avuto un rimborso sul biglietto del treno alta velocità
fino ad un massimo di € 50
per persona.
E come definire l’agosto
2016, un via vai di schegge
impazzite tra turisti del weekend, fantasmi di ferragosto e
stranieri mattutini in cerca di
siti storici da rubare con gli
occhi, e quale meta migliore
di Paestum per respirare storia e godere dei tanti eventi
offerti dalla neo gestione Zuchtriegel. Dal 21 agosto fino
all’11 settembre siete ancora
in tempo per vivere il suggestivo percorso notturno nel-
Arrivi degli stranieri in Italia per tipologia di località
DATI ENIT
l’area archeologica dei templi. Area che ha ospitato un
susseguirsi di concerti:
Gianna Nannini, Albano e
Massimo Ranieri tra i più
prolifici in quanto ad affluenza.
Insomma è stata sicuramente
la miscela storia-mare-gastronomia, secondo molti ancora inesplosa, a detonare la
bomba turistica nel Cilento,
ma c’è ancora sole per sentire
“l’estate addosso, prima che
il vento ci porti via tutto e che
settembre ci porti una strana
felicità.”
IL SONDAGGIO DI AGOSTO
Sagre - sì o no
Il 63% dei votanti dice “no”
Città di interesse storico e artistico,
44%
Località marine, 17%
Località lacuali, 9%
Località montane, 9%
Località collinari e di interesse
vario, 4%
Località termali, 3%
Altre località, 14%
Nei mesi estivi c’è un proliferare di eventi e sagre.
Ogni paese si organizza
per proporre specialità, a
volte tipiche, a volte di
uso quotidiano.
Favorevole
Sei favorevole alle sagre o
contrario?
Favorevole: 37%
Contrario: 63%
Contrario
14 n° 30 01/09/2016
LA STAZIONE DEL MARINAIO
di Sergio Vecchio
GASTRONOMIA
a cura di Diodato Buonora http://diodatobuonora.blog.tiscali.it
n° 30 01/09/2016
15
Il mio agosto tra festival, musica,
feste e cose buone
A
nche quest’anno per ristoratori, albergatori e stabilimenti balneari è stato un bel
mese di agosto. A Paestum e nel Cilento (nonostante le vergognose condizioni della nostra rete stradale) ci
è stata una buona affluenza di turisti.
La gente è stata talmente tanta che le
innumerevoli sagre e feste di paese
non hanno danneggiato più di tanto
i ristoranti, almeno quelli degni di
questo nome. Intendo dire che i locali, dove è risaputo, che offrono
una buona cucina e un buon servizio
hanno lavorato e basta. Nessun problema a far il pienone tutte le sere e
a dover rifiutare sistematicamente
delle prenotazioni. Rinaldo Merola,
titolare del notissimo “Angiolina” a
Marina di Pisciotta, mi ha raccontato
che per poter prenotare un tavolo al
suo ristorante c’era in media un’attesa di 4-5 giorni. In altri casi ho
visto ristoratori che avevano difficoltà a trovare posto per tutti quelli
che avevano prenotato. Peccato che
agosto duri solo 31 giorni. Paestum
e il nostro Cilento, per le bellezze
naturali e le nostre cose buone meriterebbero un’estate molto più lunga.
I maggiori responsabili di questo
“handicap” sono sicuramente i nostri
politici, che pensano molto a se
stessi e poco al benessere comune.
Spero di cuore che un giorno riusciremo ad eleggere gente diversa, persone che veramente amano il nostro
territorio. Tornando al gusto, vi racconto le mie esperienze agostiniane.
Chi mi conosce, sa che odio la confusione e in questo periodo mi
muovo poco e quindi le mie tappe
sono meticolosamente studiate. La
prima uscita è stata a Capitello, frazione d’Ispani. Siamo nel basso Cilento a pochi km da Sapri. Qui è
stato organizzato, dall’associazione
“Il Gusto del Cilento a Regola
d’Arte”, dalla Pro Loco di Ispani e
con la collaborazione del ristorante
L'Uorto di Policastro Bussentino, la
5ª edizione del “Festival gastronomico … con gusto!”. La manifestazione presentata da Francesca
Pellegrino e Giampaolo Trombetti è
stato un connubio perfetto tra gastronomia e intrattenimento. Sul bel lungomare di Capitello, un folto
pubblico (migliaia di persone) ha assistito ad una gara tra chef e ad uno
spettacolo con ospiti d’eccezione.
La gara, che ha avuto
come tema “melanzana
e pesce azzurro”, è
stata vinta dallo chef
Salvatore Califano (ristorante Tre Olivi del
Savoy Beach Hotel di
Paestum) con il piatto
“Raviolo aperto ripieno
di melanzana e provola
con tartare di sgombro
e cips di melanzane
baby”. Per lo spettacolo, l’ospite
clou è stato Salvatore Esposito, alias
Genny Savastano, protagonista principale della fiction “Gomorra”. È
stato un bell’evento che merita di essere seguito per la sua crescita di
anno in anno. Da Ispani sono passato a Giungano, dove per la 12ª
volta si è tenuta la “Festa dell’Antica
Pizza Cilentana”. Nel centro storico
giunganese, oltre alla pizza locale,
sono state proposte specialità gastronomiche che “parlano” unicamente
cilentano (fusilli, mulegnana mbuttunate, laane e ciciri, acquasale, patane cu' 'a cauzodda, pizza fritta,
pizzaroce ed altro). Questo evento è
uno dei miei preferiti e lo sarà ancora di più dopo una considerazione
fatta da mia madre (ottantenne), che
quando ha assaggiato la pizza ha
detto testualmente: “buona, mi ricorda la pizza che faceva nonna Cristina”. Anche se indiretta, è una
bella soddisfazione per gli organizzatori che con impegno e passione
cercano di mantenere le antiche tradizioni di una volta. Poi, è la volta
di Roccadaspide che da qualche
anno organizza il “Festival Dell’Aspide”, una tre giorni (e notti) di
buona musica, gusto e intrattenimento. Sono migliaia e migliaia le
persone che giungono da tutta la
Campania per questo evento. In tutto
il centro cittadino sono disposte decine e decine di taverne che offrono
specialità gastronomiche. A differenza dello scorso anno abbiamo trovato un netto miglioramento da parte
dell’offerta culinaria, questo anche
grazie alla partecipazione degli chef
del “Culinary Team Costa del Cilento” che in 5 taverne, con la collaborazione di enti locali, hanno
preparato altrettante e interessanti
specialità che avevano come tema
stretto la dieta mediterranea. Gli
chef hanno proposto: caprese di
pesce azzurro, gnocchetti moscardini e piselli, tonno alla pizzaiola patate e fiori di zucca, soffiato bufalino
e delizie cilentane con fichi. Oltre
alle specialità degli chef capitanati
da Matteo Sangiovanni, ho gradito
molto la birra artigianale del Birrificio dell’Aspide di Enzo Serra, oramai diventata una delle punte di
eccellenza dell’enogastronomia rocchese. Per festeggiare il 15 di agosto
sono stato al “Fish Market” di Fer-
Nella foto: Francesca Pellegrino e lo chef Salvatore Califano
ragosto organizzato dal Lido Ristorante Athena in collaborazione con
la Casa Vinicola Cuomo – I Vini del
Cavaliere. Nello splendido scenario
del posto, sicuramente uno dei più
bei locali vicini al mare, è stata allestita una cucina a vista e una ricca
esposizione di pesce crudo. Abbiamo gradito il “crudo di pesce”, le
“cortecce con gamberetti, frutti di
mare, calamaretti, melanzane e pomodorini” e il “fritto misto di mare”,
il tutto accompagnato dagli ottimi
vini cilentani di Giovanni Cuomo (I
Vini del Cavaliere). Ultima tappa a
Felitto per la 41ª edizione della
Sagra del Fusillo Felittese. È stata la
prima volta che sono stato a questo
evento ed ho preferito farlo una domenica a pranzo. Questo sempre
perché non mi piace la confusione e
non amo fare la fila. Durante il percorso per arrivarci, durato quasi
un’ora, abbiamo incontrato pochissime macchine, tanto da farci pensare
che
avremmo
trovato
pochissima affluenza. Invece, per
entrare, siamo stati costretti a fare un
po’ di fila. Anche se è una sagra, con
tutti i pro e i contro, c’è una buona
organizzazione. Francamente non
amo questo tipo di manifestazioni
ma devo ammettere che il cibo, a
partire dagli ottimi fusilli (io ho
scelto quelli al forno con mozzarella
di bufala campana), è stato molto
buono. Altra nota positiva è stata la
proposta del vino. Non viene offerto
quello cosiddetto sfuso locale (che
poi locale non è, in genere si tratta
di vini scadenti commercializzati a
4 euro la damigianella di 5 litri), ma
quello imbottigliato di aziende del
territorio come le Cantine Rizzo di
Felitto e Chiara Morra di Castel San
Lorenzo. Abbiamo concluso la giornata con la visita alle vicine, naturali
e interessanti “Gole del Calore”.
Tutto sommato è stato un piacevole
mese di agosto.
La ricetta
Parmigiana di
melanzane fredda
con ricotta salata
Ingredienti per 4 persone: 4-5 melanzane, sugo di pomodori già pronto,
olio per friggere, farina, 1 uovo, olio
extravergine d’oliva del Cilento, sale,
basilico, abbondante ricotta salata di
bufala grattugiata, sale, pepe (facoltativo).
Preparazione: Tagliate le melanzane
a fette e friggetele in abbondante olio,
dopo averle infarinate e passate nell’uovo sbattuto. Disponete su un
piatto piano le melanzane, aggiungere
sopra il sugo di pomodoro, la ricotta
salata, il pepe (a piacere) e il basilico
a ciuffetti. Continuate così fino ad
esaurimento degli ingredienti. Completate con abbondante ricotta salata,
basilico e un filo d’olio extravergine
d’oliva.
Vino consigliato: Fiano di Avellino
2015 Docg, Di Prisco.