Droga: il coraggio di parlare

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Droga: il coraggio di parlare
04-03-2017
Toccanti e coinvolgenti le testimonianze dei volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga, in occasione
delle conferenze tenute nella giornata di venerdì 3 marzo all'IPIA e IPAA di Olbia
"Dopo uno spinello più pesante del solito, mi sono rilassata nel letto, avevo l'impressione di essere
letteralmente attaccata al soffitto. Al mio risveglio credevo fossero passati 5 minuti, invece erano trascorsi
due giorni". Testimonianze di questo tipo non potevano lasciare indifferenti i ragazzi del biennio dell'IPAA (Istituto
Agrario) e dell'IPIA ( Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato) di Olbia che, insieme ad alcuni
docenti, hanno assistito alla conferenza sulle droghe che i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla
Droga hanno tenuto nella mattinata di venerdì 3 marzo nelle due scuole del capoluogo Gallurese. Dopo aver
chiarito alcune definizioni e soprattutto quella di "amici" chiarendo che non è un "amico" colui che ti trascina a fare
uso di droghe, ma che è in primo luogo un "debole e uno stupido" ( così hanno definito un drogato gli stessi ragazzi)
chi si rifugia in certe amicizie, la conferenza è entrata nel vivo con la proiezione di un video sulle conseguenze
causate dal consumo della marijuana e della cocaina, con le testimonianze di numerosi giovani che hanno parlato
delle loro esperienze e dell'inferno in cui erano caduti. Ma niente è stato paragonabile al pathos che Laura e
Agostino hanno creato nella sala raccontando diversi episodi, simpaticamente drammatici, e risposto alle incalzanti
domande degli studenti, interessatissimi a capire come uno viva certe situazioni sia a livello personale che
familiare, oltre che come gruppo di "amici", dove l'unico obiettivo era quello di procurarsi la dose giornaliera.
Particolarmente emozionante è stato il momento in cui entrambi hanno accennato alle vicende familiari nei momenti
in cui, in preda agli effetti delle droghe, portavano alla disperazione genitori, coniuge e figli. Il messaggio finale non
poteva che essere allineato alle parole del filosofo e umanitario statunitense L. Ron Hubbard il quale disse: "le
droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l'unica ragione di vivere". Agostino
e Laura erano senza speranze e la decisione di cambiare vita, aggrappati alla ricerca dei veri affetti cha la vita offre,
li ha portati fuori da questo tunnel. Ora possono nuovamente godere delle emozioni e sensazioni della vita in
quanto liberi dalla droga. La loro esperienza ha condotto i ragazzi a prendere un impegno con se stessi che hanno
suggellato firmando la promessa di vivere e consigliare agli altri una vita libera dalla droga. Info:
www.drugfreeworld.it fb: fondazioneperunmondoliberodalladroga-cagliari
Contatta l'autore
IGNAZIO DERIU
[email protected]