Nuovo accordo sul biomedicale Il doppio compleanno Stadium in un

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Transcript Nuovo accordo sul biomedicale Il doppio compleanno Stadium in un

Periodico di informazione
del Comune di Mirandola
fondato nel 1877
Numero 5
Marzo 2017
www.indicatoreweb.it
In mattinata a Carpi, poi benedizione di tre prime pietre e arrivo nella città dei Pico
La sorpresa di Papa Francesco
L'inaspettato annuncio del Pontefice: «Visita a Mirandola domenica 2 aprile»
Domenica 2 aprile, nel corso della sua
visita pastorale alla diocesi di Carpi, Papa
Francesco farà tappa anche a Mirandola,
testimoniando la sua vicinanza ad una
delle comunità che più ha sofferto gli
effetti del sisma del 2012. A 506 anni di
distanza dalla “visita” di un altro papa (ma
Giulio II arrivò a Mirandola con ben altri
intenti…), si rinnova la presenza della più
alta autorità della Chiesa cattolica nella
città dei Pico. Grandissima è l’attesa in
tutta l’Area Nord. «Per noi – ha detto il
sindaco di Mirandola, Maino Benatti
– sarà una grande gioia e un onore».
«Quando Papa Francesco mi ha confidato
la sua intenzione di venire a Carpi – ha
spiegato il vescovo monsignor Francesco
Cavina – non volevo credere alle mie
orecchie. Dopo l’indimenticata visita alla
diocesi di Benedetto XVI, nel giugno del
2012 è un ulteriore dono grandissimo che
il Signore ha voluto riservare alla nostra
diocesi». «L’evento della visita è completamente gratuito e non esistono ticket per
accedervi»: la precisazione della diocesi,
riportata dall’Ansa, si è resa necessaria
per la segnalazione di tentativi di truffa
da parte dei soliti “furbetti”, che volevano
vendere biglietti, ovviamente fasulli.
A pag. 3
MIRANDOLA
52 sanzioni
per i rifiuti
A Mirandola e frazioni sono 52 dall’inizio dell’anno (quasi una al giorno) le
sanzioni elevate nei confronti di cittadini
o imprese che non hanno conferito i rifiuti
in modo corretto.
Continua a pag. 3
MIRANDOLESE
EVENTI
Nuovo accordo
sul biomedicale
È stato sottoscritto lo scorso 28
febbraio, tra la Fondazione DemocenterSipe, attraverso la divisione biomedicale
Tecnopolo di Mirandola e l’Azienda Usl
di Modena, un accordo di collaborazione
scientifica per progetti di ricerca in campo
clinico, nell’ambito del settore biomedicale e delle tecnologie per la salute. La
firma è avvenuta in mattinata, presso la
sede di San Giovanni del Cantone, a Modena, tra il presidente della Fondazione
Democenter-Sipe Erio Luigi Munari (a
destra) e il direttore generale dell’Azienda
Usl Massimo Annicchiarico.
Continua a pag. 5
SPORT
Il doppio compleanno Stadium
in un fotoracconto dell'Indicatore
Quella in corso è una stagione
sportiva veramente importante per
la Stadium Pallavolo Mirandola.
Quest’anno infatti la Società celebra
due eventi straordinari come i cinquant’anni di storia e i 25 campionati
nazionali consecutivi di serie B fin qui
disputati. Nel 1967, infatti, "Il Prof".
Romeo Valeri gettò le solide fondamenta su cui ancora oggi si gioca a
pallavolo a Mirandola, mentre risale
alla stagione sportiva 1991/1992 la
prima storica promozione in B1.
Da allora la Stadium ha l’onore
e la responsabilità di portare il nome
di Mirandola in giro per le palestre
di tutta Italia, ma il vanto maggiore
è un nutrito e competitivo settore
giovanile.
Speciale Stadium alle pagg. 29-31
2 · n. 5 - marzo 2017
CAVAZZA E TINCHELLI - M5S
«Poltrone e sofà, le svendite
stanno per iniziare»
Le svendite stanno per
iniziare! Tranquilli non abbiamo sbagliato stagione,
stiamo solo iniziando a fare
due considerazioni sull’evolversi della politica nazionale
e sull’evolversi della politica
locale. In questi pochi mesi
ovvero da dopo il 4 dicembre
abbiamo assistito a una serie
incredibile di fatti. Spostamenti e migrazioni da una
corrente politica a un’altra,
prese di posizioni discostanti
dai principi umani. A volte ci
sentiamo come Raz Degan
nell’Isola dei Famosi, isolati
e messi alla berlina perché
teniamo la barra a dritta. Dai sondaggi
comunque risulta che il naufrago più
cocciuto e determinato sta riscuotendo
un successo inaspettato. Il 4 dicembre
è stata una data epica per questi anni
di perdita di valori. Gli italiani in
blocco hanno difeso un’idea. Hanno
difeso la Costituzione. La vittoria è
stata della vera unità d’Italia, perché
come ricordava Padellaro in un recente
incontro sulla memoria di Pertini, la
vera unione del popolo si ha quando
si segue un’idea forte, perché l’idea
diventa lei la padrona e tu sei
obbligato a proseguire verso
di essa. Non dimentichiamoci del 4 dicembre, perché se
è pur vero che la politica ha
stancato tutti e che ci domandiamo come mai c’è sempre meno partecipazione, è
anche vero che a dicembre
per difendere l’idea della sovranità popolare sono scesi
in campo il 68,48 per cento
degli elettori. Un’affluenza
che è stata il doppio delle
ultime elezioni regionali.
Questa riflessione per farvi
capire che le critiche che
ci vengono mosse a livello
nazionale di non avere appoggiato Bersani e di avere così permesso l’inciucio
con Berlusconi, e a livello locale di non
avere appoggiato una mozione sugli
immigrati votando come il Pd, ma nel
contempo di avere promosso e sostenuto la mozione inerente le offese ai
due consiglieri Platis e Lugli, non sono
altro che il proseguo della coerenza
delle idee. Noi stiamo portando avanti
un’idea e non un partito politico. La
nostra idea non ha correnti, siamo liberi
di votare e decidere con la nostra testa,
COSTI- PD
«Care donne, ogni giorno
ricordiamo chi siamo»
Essere donna
è passione, intelligenza, comprensione, pazienza, calore… essere donna è
sopportare, amare,
aiutare, ascoltare…
essere donna è essere mamma, nonna, amica, amante,
compagna e lo è sempre. Non abbiamo
bisogno di una festa particolare per ricordarci che siamo donne e ogni giorno
dovremmo ricordare a noi stesse quello
che siamo: donne!
Eleonora Costi,
consigliere comunale Pd
«Fragile, opulenta donna,
matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l'emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d'amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d'amore».
Alda Merini
MIRANDOLA
In pensione Gloria Bulgarelli
caposervizio delle emergenze
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera, dedicata a Gloria Bulgarelli, responsabili dei Servizi
sociali del Comune di Mirandola, in
pensione dal 1° marzo. A lei vanno
i migliori auguri dalla redazione
dell'Indicatore per il suo futuro.
Gloria Bulgarelli, caposervizio dei
Servizi sociali del Comune di Mirandola
è stata sempre presente!
Da poco nominata, Gloria si è guadagnata l’appellativo di caposervizio
del terremoto e poi della tromba d’aria e
poi dell’alluvione… Quante emergenze
ha affrontato e risolto Gloria! Tutta la
popolazione mirandolese da quell’alba
di maggio, poi di San Martino Spino,
poi gli sfollati dai paesi dove il Secchia
aveva tracimato, sono passati dal suo
ufficio inizialmente improvvisato ma
da subito, con il suo staff, pronto ed
efficiente. Tutti da lei hanno avuto
un’attenzione e una risposta con senso
di responsabilità e di rispetto verso
chiunque, di qualsiasi ceto e condizione,
consapevole dell’importanza del suo
servizio divenuto cardine per l’Amministrazione comunale e prioritario per
la popolazione. E senza orario e mai
a caso: ogni aiuto non doveva essere
estemporaneo ma mirato a un benessere
anche sociale. Una filosofia matura di
welfare che non guarda alla prima emergenza ma ai giorni seguenti. Gloria ha
maturato la data del pensionamento. Nel
frattempo ha però portato a termine, fra i
tanti, un obiettivo importantissimo: nessuna famiglia è rimasta nei moduli provvisori che saranno smontati e, liberate
MARI-FORZA ITALIA
Tribuna
I lavori del Consiglio comunale di
Mirandola nell'opinione dei capigruppo
ma sempre tenendo presente i cinque
punti fondamentali: acqua pubblica,
mobilità sostenibile, sviluppo, connettività, ambiente. Noi localmente stiamo
continuando a portare avanti il nostro
programma che avevamo presentato
alle elezioni del 2014: avevamo scritto
che ci saremmo battuti per l’ospedale
e lo stiamo facendo; che avremmo
lavorato in difesa dell’acqua pubblica
e quindi all’opposizione dell’accorpamento di Aimag in Hera, e stiamo
continuando a farlo; il discorso mobilità cercando di evitare lo scempio
della autostrada Cispadana in favore
di una strada a scorrimento veloce
meno impattante, che si ricollega al
discorso a noi tanto caro del rispetto
dell’ambiente. Ci siamo già giocati tutti
gli sforamenti consentiti dal trattato di
Kyoto di un anno nei primi due mesi.
Va ricordato che, dai più recenti studi
scientifici pubblicati, nella pianura
padana abbiamo un’aspettativa di vita
decurtata da un anno e mezzo a tre anni
rispetto alla media europea. Nell’ultimo Consiglio comunale, abbiamo
presentato una mozione per spingere
l’Amministrazione a prendere posizione nei confronti della nuova legge
urbanistica regionale, in questi giorni
in corso di approvazione. In tale legge
si dice che verrà consentito di rendere
fabbricabile un uso del suolo agricolo
pari al 3 per cento ovvero a 250 Km
quadrati (due città come Bologna) più
un ulteriore 3 per cento circa 70 Km
quadrati. Noi ci opponiamo a questo
indice che permetterà ulteriori sprechi
di suolo a discapito della nostra salute.
Il vero e solo indice consentito per
ridurre il consumo di suolo è e resta
quello pari a zero. Chiediamo che sia
scritto in modo chiaro. Tutto il resto
è mastercard. Ricordiamo che tutti i
giovedì mattina dalle ore 10.30 alle
ore 12.30 potete trovarci in municipio
nella saletta capigruppo di fianco
alla portineria. E -mail: [email protected], blog:
www.mirandola5stelle.it, telefono:
345/4173130.
Giorgio Cavazza
Nunzio Tinchelli
Gloria Bulgarelli, quarta da sinistra nella fila davanti, in occasione della firma del protocollo anti
violenza sulle donne, nel 2013
le aree, sostituiti da nuovi e ambiziosi
progetti che daranno vita e importanza
alla nostra città. Consideriamo i numeri:
anno 2012, 231 Map assegnati per 715
persone, 31 dicembre 2016 due Map
occupati per sette persone che attendono
a breve il rientro nelle proprie abitazioni
nelle quali sono in via di conclusione
lavori. Non si può che sottolineare un
egregio lavoro, costante e metodico che
merita tutto l’elogio possibile. Gloria
Bulgarelli, dottoressa Gloria, sei stata
una buona e solare compagna di viaggio
per tanti cittadini anche per chi non ha
avuto le risposte che si aspettava ma
certamente nel rispetto del ruolo e del
senso dell’equità e del bene comune.
Grazie anche per il buon cammino
fatto insieme.
Lettera firmata
«Basta animali nei circhi:
portate i bimbi nei bioparchi»
Sabato 25 e domenica
26 febbraio davanti al circo
Busnelli-Niuman, in piazzale
Costa a Mirandola, diverse
associazioni animaliste e
le volontarie del canile di
Mirandola, hanno manifestato contro lo sfruttamento
degli animali nel circo. «Prima della manifestazione di
sabato sono state effettuate
delle ispezioni sulla struttura
che è risultata a norma con le
leggi vigenti. Tuttavia pensiamo che queste normative
dovrebbero essere riviste
per diventare più stringenti
con l’obiettivo di impedire
completamente, in futuro,
il circo con animali». Una
manifestazione orientata soprattutto a
sensibilizzare le famiglie sulla crudeltà
dell’uso di animali nel circo. «Abbiamo
spiegato a genitori e bimbi che è ingiusto detenere animali e sfruttarli per i
giochi circensi». Gli spettacoli circensi
sono altrettanto validi ed entusiasmanti,
date le grandi professionalità di acrobati, trapezisti e clown, e nessun bambino
si lamenterebbe della mancanza di
animali. Durante la manifestazione
è stato anche consigliato ai genitori
di portare i figli a visitare
i bioparchi in cui poter vedere gli animali esotici in
un habitat più consono alle
abitudini di vita degli animali
stessi. Educare i bambini al
rispetto degli animali può far
si che avremo degli adulti più
attenti ai problemi dell’ambiente. Invito i genitori ad
accompagnare i figli nelle
numerose fattorie didattiche
presenti sul territorio.
Vorrei poi esprimere il
mio disappunto nei confronti del consigliere Enrico
Dotti per le inopportune e
pesanti affermazioni sulla
provenienza etnica dei consiglieri Marian Lugli e Antonio Platis, considerazioni pubblicate
sull’Indicatore Mirandolese numero 4
del febbraio 2017. E’ stata presentata
una richiesta di censura nei confronti
di Dotti da parte di tutte le forze di minoranza, che sarà discussa nel prossimo
Consiglio comunale del 13 marzo.
Antonella Mari
Antonella Mari e Marian Lugli
augurano a tutte le donne, in particolare
alle donne di Mirandola e delle frazioni,
una felice Festa delle Donna.
MIRANDOLA
Nuovi orari ai Servizi demografici
per aggiornamento software
Al fine di consentire l’attivazione
del nuovo programma informatico di
gestione dei Servizi demografici, gli
Uffici anagrafe, stato civile, polizia mortuaria e Aire, elettorale del Comune di
Mirandola, nella settimana tra il 27 marzo e il 1° aprile, osserveranno il seguente
orario di apertura al pubblico: lunedì
27 marzo, dalle ore 8.30 alle ore 12.50;
martedì 28 marzo, chiuso; mercoledì 29
marzo, chiuso; giovedì 30 marzo, dalle
ore 8.30 alle ore 12.50 e dalle ore 15 alle
ore 17; venerdì 31 marzo, chiuso; sabato
1° aprile, dalle ore 8.30 alle ore 12.50.
SANITÀ
Entro il 2020 al Policlinico
nuovo reparto Materno Infantile
Due tasselli di grande importanza
sono stati posizionati in questi giorni nel
mosaico dei lavori che porteranno, nel
2020 ad avere un Policlinico di Modena
completamente rinnovato.
È del 9 di febbraio, infatti, la firma
del contratto tra l’Azienda OspedalieroUniversitaria di Modena e il team di
progettazione del nuovo fabbricato
Materno Infantile che sorgerà a fianco
del Pronto Soccorso e che sarà realizzato
entro il 2020.
Contestualmente sono cominciati
i cantieri per gli interventi edilizi che
riguardano 25.000 metri quadri del monoblocco storico dell’ospedale, per un
investimento di oltre 20milioni di euro
che si concluderanno nel 2018.
Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 30-08-95 Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita
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Chiuso in redazione il 3 marzo 2017. Prossimo numero il 23 marzo 2017
n. 5 - marzo 2017 ·
3
Arriverà da Carpi e ripartirà alle 17.30 da San Giacomo Roncole
DALLA PRIMA
Papa Francesco a Mirandola
C'è già grande attesa per la visita del Pontefice nella città dei Pico
LA VISITA DEL PAPA
La reazione del sindaco:
«Una grande gioia e un onore»
È stato comunicato dall’Ufficio stampa della diocesi di Carpi
il programma di massima della visita di Papa Francesco prevista
per domenica 2 aprile. Ore 8.30, partenza dall’eliporto vaticano.
Ore 9.45, atterraggio al campo di rugby, pista di atletica “Dorando
Pietri” a Carpi. Ore 10.30, in piazza Martiri, messa. Benedizione
di tre prime pietre: chiesa nuova della parrocchia di Sant’Agata di
Carpi; casa di esercizi spirituali di Sant’Antonio in Mercadello (Novi
di Modena); cittadella della carità di Carpi. Ore 12, Angelus. Ore
13, pranzo in seminario vescovile. Ore 15, cappella del Seminario,
incontro con sacerdoti, seminaristi, religiosi e religiose della diocesi.
Ore 15.45, trasferimento in auto a Mirandola. Ore 16.30, Visita
al Duomo di Mirandola. Ore 17, parrocchia di San Giacomo Roncole
di Mirandola, omaggio al monumento delle vittime del terremoto.
Ore 17.30, decollo dall’attiguo campo sportivo.
DALLA PRIMA
Una sanzione al giorno
per chi abbandona i rifiuti
Venti verbali nei confronti di chi non conferisce
correttamente i rifiuti sono
stati notificati dalle Guardie ecologiche volontarie
(Gev) e altri 32 dalle Guardie
ecologiche di Legambiente
(Gel), soggetti che hanno il
compito di svolgere controlli
mirati in tutta l'Area Nord.
Per ognuno dei 52 verbali
elevati da inizio d'anno ad
oggi a Mirandola la sanzione è stata
di 104 euro. In 12 casi le Gev hanno
contestato la violazione direttamente
alla presenza della persona che non
ha conferito in modo corretto. Nove
sanzioni sono state elevate a cittadini
di altri Comuni dell’Area Nord (sei
solo da Medolla). Sette verbali sono
stati invece notificati a dipendenti di
ditte e la relativa comunicazione è arrivata anche al datore di lavoro. Come
annunciato, si intensificano i controlli
del Comune, in coincidenza con l’estensione della raccolta dei rifiuti “porta a
porta” e dell’introduzione del sistema di
tariffazione puntuale (a pagina 23 il calendario degli incontri esplicativi nelle
frazioni). Ricordiamo che sulla base del
Regolamento sull’attività di vigilanza
dell’Agenzia Territoriale dell’EmiliaRomagna per i Servizi Idrici e Rifiuti
(Atersir), al quale si attengono i Comuni, nel caso vengano individuati soggetti
responsabili dell’abbandono di rifiuti
su suolo pubblico o di errati conferimenti, l’agente accertatore o l’ispettore
ambientale volontario è tenuto a comunicare i dati agli uffici preposti alla
riscossione della Tassa Rifiuti (Tari), ai
fini dell’accertamento della posizione
tributaria. I controlli da parte dei corpi
di guardia Gev e Gel si svolgono con
metodo rigoroso mediante l’apertura dei
sacchi, al fine di verificare se la raccolta
differenziata viene svolta in modo corretto. I trasgressori abusivi colti sul fatto
mentre abbandonano i rifiuti vengono
sanzionati. È già in corso un maggior
numero di controlli nelle strade e in postazioni fisse da parte delle Gev e delle
Gel autorizzate ad aprire quindi anche i
sacchi abbandonati alla ricerca dell’effettivo colpevole. È inoltre importante
ricordare che abbandonando o facendo
scomparire i rifiuti non si evita di pagare
la tariffa dei rifiuti: ogni cittadino paga
comunque una parte fissa e un numero
minimo di vuotamenti del bidone del
rifiuto indifferenziato. Il miglior modo
per risparmiare, dunque, è quello di fare
una buona differenziata! Chi abbandona
i rifiuti oltre a danneggiare l’ambiente,
scarica l’onere del servizio pubblico
sugli utenti onesti che fanno il loro
dovere differenziando.
«Per noi sarà una grande gioia e un
onore ospitare a Mirandola Papa Francesco. La sua scelta di venire a visitare
i luoghi del “cratere”, a cinque anni dal
sisma, è un segno di grande sensibilità
e vicinanza a una comunità che ha tanto
sofferto. Lo ha fatto con una decisione a
sorpresa, genuina, com’è nel suo stile,
che lo rende un Pontefice tra i più amati
e vicini alla gente. So che monsignor
Francesco Cavina ha lavorato per
farlo venire anche qui a Mirandola, e
di questo ringrazio di cuore il vescovo.
Avremo così l’occasione di mostrare al
Papa e al mondo intero cosa abbiamo
fatto finora per ricostruire scuole, case
e fabbriche, in appena un lustro. Ma al
Pontefice faremo vedere anche ciò che
ancora manca per completare un cammino che, l’ho sempre detto, è lungo
e ha bisogno di pazienza e nervi saldi.
Mi riferisco, in particolare, alle chiese
e ai monumenti, sui quali c’è ancora
tanto da fare per rivedere le nostre città
meglio di come erano prima del 2012.
La visita al Duomo darà modo al Pontefice di vedere, da vicino, i danni del
sisma, ma anche di sentire dalla nostra
gente la voglia che questa comunità ha
di riappropriarsi dei propri simboli identitari, a partire dagli edifici religiosi. Mi
fa poi particolarmente piacere che una
delle tappe del viaggio sia San Giacomo
Roncole, dove è “nata” Nomadelfia,
la straordinaria esperienza di umanità,
fratellanza e accoglienza fondata da don
Zeno, che Papa Francesco, di recente, ha
dichiarato pubblicamente di apprezzare.
Credo che in un periodo come il nostro,
segnato da chiusure e divisioni, ci sia
estremo bisogno di esempi luminosi di
apertura e di inclusione, come quello
che ha significato per la nostra terra don
Zeno e come quello che, ogni giorno,
vediamo rappresentato da Bergoglio.
Caro Papa Francesco, ti aspettiamo!».
Maino Benatti
Sindaco di Mirandola
MIRANDOLA
Proseguono le Happy Hour
sui temi del biomedicale
Proseguono in marzo e aprile le
Happy Hour Tecniche: un interessante
programma di brevi seminari di alto
livello professionale, con lo scopo di
presentare e approfondire dei temi di
interesse generale, rivolti al settore
biomedicale. «Ogni volta contiamo
circa una trentina di persone e il continuo intesse e diversificazione degli
argomenti, ci ha spinti a organizzare
altre Happy Hour Tecniche” – spiega
Paolo Poggioli, ideatore e organizzatore
degli incontri – partecipano non solo gli
imprenditori delle aziende locali ma anche esperti del settore e di volta in volta
gli interessati al singolo argomento». I
temi sono definiti dall’azienda protagonista di ciascun incontro, con un taglio
non prettamente commerciale, quanto
piuttosto di apertura e discussione di
problemi comuni. Il coinvolgimento di
aziende specializzate ha lo scopo di poter fornire risposte precise e competenti
a tutte le domande dei partecipanti. Il 16
marzo la presentazione si concentrerà
sull’applicazione e sviluppo degli elastomeri Tpe nel settore biomedicale, il
23 marzo si parlerà di estrusione per la
lavorazione di materie plastiche, il 30
marzo il tema dell’Happy Hour saranno
i benefici del verde sul posto di lavoro,
il 6 aprile l’argomento estremamente
attuale “Industria 4.0”, il 13 di aprile
Henkel, con i suoi sistemi di dosaggio
e, come ultimo Infodoc per la monitorizzazione e la gestione delle vostre
norme.Quest’anno le conferenze sono
iniziate in febbraio e proseguiranno tutti
i giovedì, fino al 24 di aprile, per un
totale di 11 incontri. Ciascuna Happy
Hour, della durata non superiore ad
un’ora (con esclusione della nona), si
conclude con il rilascio dell’attestato di
partecipazione e un piccolo aperitivo.
Le conferenze si svolgono al Tecnopolo
di Mirandola, in via 29 Maggio nr.6, e
sono aperte a tutti, previa iscrizione.
Info: [email protected]
4 · n. 5 - marzo 2017
Silvestri: «Ora occorre individuare le linee strategiche di sviluppo»
AREA NORD
Gli Stati generali dell'economia
Gli operatori chiedono sburocratizzazione, infrastrutture e banda ultralarga
Nei giorni scorsi, a Mirandola, ha
avuto luogo l'incontro dal titolo “Stati
generali del mondo economico”. L'iniziativa è avvenuta alla presenza dei
sindaci dell'Unione Comuni Modenesi
Area Nord e dell'assessore regionale
alle Attività produttive Palma Costi ed
è stata un'occasione per fotografare la
situazione socio-economica dell'Area
Nord e per capire quali azioni mettere in
campo per migliorare l'economia della
zona. La Bassa modenese è un territorio
di 461 chilometri quadrati abitato da
85.000 residenti dei quali circa il 14
per cento sono stranieri, percentuale
superiore al dato provinciale (13,4 per
cento), ma che tra il 2014 ed il 2015
ha subito una variazione negativa (-1,4
per cento). In generale, l'andamento di
crescita della popolazione dell'Area
Nord è inferiore rispetto a quello della
provincia di Modena. Si è parlato anche
di pendolarismo: il 20 per cento dei cittadini della Bassa modenese si sposta al
di fuori del proprio Comune per lavoro.
Dai dati esposti nel corso dell'incontro è
emerso anche che, rispetto alla provincia di Modena, nella Bassa modenese
c'è meno disparità nella distribuzione
AMBIENTE
Sempre più agricoltori chiedono
l'irrigazione anticipata
È sempre più ampio il numero degli
agricoltori che, nel periodo primaverile,
fa domanda al Consorzio Burana per
l’attivazione del servizio di irrigazione
anticipata compreso l’antibrina. Questo
prevede che i canali, generalmente
tenuti alla quota idrica minima in
autunno e inverno per ridurre il rischio
allagamenti salvaguardando la fauna
ittica, ricevano una prima quota di
acque, cercando di convogliare dove
servono anche le scarse precipitazioni
disponibili. In tal modo si permette
l’attivazione di alcuni impianti pluvirrigui, come il Concordia Sud, che
preleva dal canale Diversivo per servire i Comuni di Mirandola, Cavezzo
e San Possidonio, che distribuiscono
acqua in pressione attraverso tubazioni
sotterranee. Gli agricoltori attingono
così l’acqua dai canali per proteggere
le piante attraverso la tecnica dell’irri-
CONCORDIA
Installata nuova stazione radio
per le attività di emergenza
Nelle scorse settimane, a Concordia, è stata installata una stazione
ripetitrice di segnale radio Tetra della
rete regionale di comunicazione in
emergenza utilizzata sia dalla polizia
municipale sia dalle strutture di Protezione civile. L'intervento è il risultato di
un'efficace collaborazione fra l'Unione
Comuni Modenesi Area Nord che ha
promosso il progetto investendovi
risorse economiche, Lepida Spa, che
in qualità di gestore della rete regionale
R3 ha co-finanziato l'investimento e
gestirà l'impianto, la Regione EmiliaRomagna - Area polizia locale che ha
concesso il contributo richiesto attraverso il bando per il finanziamento di
progetti destinati alla qualificazione
dei corpi di polizia locale e l'Agenzia
Regionale per la Sicurezza Territoriale
e la Protezione civile che ha partecipato
all'investimento nel quadro degli interventi di potenziamento delle strutture
operative sovracomunali. L'infrastruttura realizzata, del costo complessivo
di quasi 40mila euro, costituisce un
dei redditi. Nel 2015 il settore delle
imprese ha visto una contrazione delle
unità locali e degli addetti. Parlando
del numero di addetti, nel complesso,
c'è una buona omogeneità tra i settori:
nell'Area Nord, quindi, i lavoratori
non hanno un'unica vocazione, ma ne
hanno molte. «A oggi l'Area Nord si
può considerare un distretto coeso e
omogeneo – commenta il presidente
gazione antibrina, proteggendo i fiori e
le gemme dall’eccessivo abbassamento
della temperatura; in pratica, quando
l’acqua spruzzata sopra la pianta gela,
questa rilascia calore e ciò permette di
creare una coltre protettiva termica non
inferiore ai -2 gradi che impedisce o
riduce fortemente i danni provocati dal
gelo, prevalentemente all’alba.
«Ci affanniamo a rincorrere condizioni metereologiche anomale per
lo storico cui siamo abituati, cercando
di sposarle con esigenze economiche
sempre più complesse – afferma il presidente del Burana Francesco Vincenzi
– d’inverno la priorità è la sicurezza
idraulica, per questo teniamo i canali
al minimo, pronti ad accogliere pioggia
e neve tipici del periodo. Sempre che
l’inverno non sia siccitoso come questo, per cui ci troviamo ad affrontare il
problema opposto: non avere nemmeno
l’acqua minima necessaria per agricoltura in serra e primizie e ambiente.
Così come magari ci troviamo d’estate
ad accogliere grandi quantitativi d’acqua con temporali violenti. È sempre
meno netto il confine tra le stagioni:
ulteriore tassello per incrementare la
copertura del
segnale radio
regionale disponibile per
i servizi di
emergenza
nell'area occidentale del
territorio dell'Unione dei Comuni.
La stazione ripetitrice fornisce un
importante miglioramento delle condizioni operative, sia per la polizia
municipale che per le organizzazioni
del volontariato di Protezione civile,
non solo in caso di calamità naturali,
ma anche nelle ordinarie attività di
servizio,intrattenimento e aggregazione.
PSC A SAN FELICE
Osservazioni
alla variante
L’Amministrazione comunale di
San Felice informa che dallo scorso 22
febbraio la variante al Psc (Piano strutturale comunale) e conseguentemente
al Rue (Regolamento urbanistico
edilizio) e al Piano di classificazione
acustica, è pubblicata sul sito internet
del Comune (www.comunesanfelice.
net).
Per presentare eventuali osservazioni, i cittadini hanno sessanta giorni
di tempo. La variante arriva al termine
di un percorso iniziato circa un anno fa.
dell’Unione Alberto Silvestri – superata la fase post-sisma, l'obiettivo di
oggi è individuare le linee strategiche
per la crescita del settore produttivo
della zona. Un primo bisogno di cui
si dovrà assolutamente tenere conto è
quello della sburocratizzazione degli
atti amministrativi. Occorre continuare
a investire sulle infrastrutture e proseguire l'estensione dei piani pubblici per
la banda larga e ultralarga. Prevediamo
che entro pochissimi anni l'intero territorio sarà dotato di questa importante
infrastruttura.
Ulteriore punto di discussione per
lo sviluppo dell'Area Nord può riguardare il settore del turismo. Investire
sulle nostre eccellenze territoriali può
rappresentare una grande occasione di
crescita e in particolare il cicloturismo
e il settore enogastronomico sembrano
avere ottime possibilità di sviluppo. Per
far questo sono indispensabili una forte
capacità progettuale, grossi investimenti e un efficace coordinamento delle
iniziative pubbliche e private». Tra le
proposte degli imprenditori e dei cittadini che hanno partecipato all'incontro
si evidenziano la richiesta d'infrastrutture, il miglioramento delle vie di
comunicazione, la riqualificazione delle
aree e un impegno maggiore nel rendere
il territorio più attrattivo con luoghi di
intrattenimento e aggregazione.
già il sistema di bonifica dei canali è
promiscuo, serve per entrambe le funzioni, irrigua e di scolo, poi il quadro
climatico è mutato rendendo il nostro
lavoro ancora più complesso. Eppure
siamo consapevoli che offrire tempi
di irrigazione dilatati, o un efficiente
servizio antibrina sia vitale per valorizzare al massimo il potenziale produttivo
agricolo del nostro territorio». Il direttore del Consorzio di Burana, Cinalberto
Bertozzi, aggiunge: «La sicurezza resta
naturalmente la priorità. Per questo da
ottobre iniziano le manovre di svaso per
accogliere le precipitazioni del periodo
autunnale- invernale con un occhio di
riguardo alla flora e fauna che vive nei
canali e attorno ad essi. Poi accade che
l’inverno sia talmente privo di precipitazioni da causare problemi di siccità,
come quello che si sta avviando a
conclusione. Purtroppo le previsioni attendibili sono a breve e medio termine:
accanto alle manovre precauzionali c’è
tanto lavoro da gestire sulla base della
contingenza. La maggior parte della
gente ignora che la situazione dei canali
di bonifica è continuamente oggetto di
manovre idrauliche dettate dall’uomo:
ingegneri idraulici, guardiani, tecnici
che lavorano ogni giorno per garantire
il giusto bilanciamento idrico tra poca
e troppa acqua».
n. 5 - marzo 2017 ·
DALLA PRIMA
Innovazione in ambito tecnologico, organizzativo e assistenziale
Nuovo accordo sul biomedicale
Democenter-Sipe e Ausl insieme per sviluppare progetti di ricerca
GIULIANA GAVIOLI
«Con questa firma
progetti concreti»
L’accordo tra la Fondazione Democenter-Sipe (attraverso la divisione
biomedicale Tecnopolo di Mirandola) e
l’Azienda Usl di Modena è stato ispirato dal reciproco interesse dell’Azienda
Usl a sviluppare progetti di ricerca con
operatori economici del settore biomedicale e della Fondazione a svolgere un
ruolo sempre più attivo nel panorama
imprenditoriale del mirandolese. La
realizzazione di tali sinergie consente
di lavorare per l’innovazione in ambito
tecnologico, organizzativo e assistenziale che generi valore per l’utente
finale. L’intesa sottoscritta definisce
la Fondazione come punto di contatto
tra imprese e aziende sanitarie e in
questo quadro Democenter si impegna
a proporre all’Azienda Usl di Modena
progetti di ricerca in campo clinico e
a indicare, in funzione esclusiva del
perseguimento degli obiettivi di ricerca,
gli operatori economici del settore più
adeguati. Ogni singolo contratto attuativo dovrà definire l’obiettivo specifico
della ricerca, le normative applicabili e
gli adempimenti reciproci, le forme di
collaborazione per la sua realizzazione,
l’individuazione dell’operatore economico di settore in grado di fornire la
strumentazione tecnica più adeguata,
le modalità e i tempi per la realizzazione e gli eventuali fondi necessari
alla realizzazione della ricerca. «Con
questo accordo – dichiara il presidente
di Fondazione Democenter, Erio Luigi
Munari – facciamo compiere un passo
avanti importante al sistema Modena:
andiamo a sperimentare un modello che
potrebbe ridurre drasticamente i tempi
di sperimentazione di nuove tecnologie
in ambito sanitario. Cosa importante,
lo facciamo con il coinvolgimento
diretto delle imprese e l’appoggio del
territorio».
Per Massimo Annicchiarico, direttore generale della Ausl di Modena,
si tratta di «Una collaborazione strategica di straordinaria importanza, che
consente di operare per il trasferimento
nella pratica clinica e assistenziale dei
risultati della ricerca riducendo lun-
«Sono soddisfatta della firma dell'accordo che
rappresenta l'inizio di una
collaborazione sul territorio tra Ausl e industrie.
Abbiamo organizzato il
primo incontro nel dicembre dello scorso anno
presso il Tecnopolo di
Mirandola e contiamo di
organizzare il prossimo
incontro nella seconda
metà di marzo, per dare
avvio a progetti concreti. Gli ambiti di
collaborazione proposti sono rappresentati da: valutazione clinica ai fini
della marcatura Ce (Indagini cliniche
pre-marketing condotte con prodotti
non marcati Ce); valutazione clinica
post-commercializzazione (Post - market Clinical follow-up condotte con
prodotti marcati Ce); collaborazione
ghezza e tempi della filiera che fino a
oggi ha caratterizzato le relazioni con il
mondo dell’industria del biomedicale».
Le imprese del biomedicale sono
concentrate soprattutto nell’Area Nord
della provincia. Per questo sull’intesa
Democenter/Azienda Usl interviene anche il sindaco di Mirandola:
«L’accordo – spiega Maino Benatti
– è importante perché getta le basi di
un’azione fondamentale per il nostro
territorio, al fine di attrarre investimenti e creare, attraverso la ricerca e la
nella applicazione della
usability in accordo agli
standard europei e americani “Applying human
factors and usability engineering to medical devices”. La tecnica della
usability viene applicata
nelle fase di sviluppo di
un dispositivo medico,
prevede il dialogo tra
utenti e produttori e ha
lo scopo della sicurezza
dei dispositivi medici, sicurezza che
potrebbe essere compromessa da errori
e pericoli durante l’utilizzo degli stessi.
Il programma prevede anche formazione
su metodi di operation excellence dei
processi e dei servizi».
Giuliana Gavioli
presidente Steering Committee
Tecnopolo Mirandola
sperimentazione, nuove opportunità di
sviluppo e occupazione. Per noi questi
sono obiettivi primari, per consolidare
il benessere e dare futuro ai nostri giovani». L’accordo ha validità annuale,
scadenza gennaio 2018, a sottolineare
la volontà reciproca di sperimentare
immediatamente e concretamente uno
strumento nuovo, in grado di mettere
in relazione le competenze scientifiche,
industriali e finanziarie di Democenter
con le esigenze di crescita e sviluppo
della sanità pubblica modenese.
5
FASCICOLO SANITARIO
Sportello Spi
per la salute
Uno strumento che consente di
raccogliere, in formato digitale, la
propria documentazione sanitaria e visualizzarla sul web, in modo protetto e
riservato nonché di accedere a diversi
servizi online. È il Fascicolo Sanitario
Elettronico (Fse) che, da giovedì 9
marzo, sarà possibile attivare anche
presso la sede Spi-Cgil di Mirandola,
in via Agnini 22. Il nuovo sportello,
che si aggiunge alla rete esistente su
tutta la provincia, compreso il distretto di Mirandola dove sono già attivi
altri otto sportelli, sarà aperto ogni
giovedì mattina dalle 9 fino alle 12.
L’iniziativa è stata realizzata grazie
alla collaborazione tra Ausl di Modena
e la Cgil: i volontari formati saranno a
disposizione degli utenti per supportarli nell’attivazione del Fascicolo, un
servizio utile e gratuito. Per l’operazione sarà sufficiente avere con sé un
documento di identità valido e fornire
un indirizzo di posta elettronica.
Il Fse consente di avere un “archivio” della propria storia sanitaria
personale. Al suo interno vengono
automaticamente inseriti i documenti
già presenti nella rete “Sole” relativi
a prestazioni erogate dai medici e
pediatri di famiglia e da strutture
pubbliche del Servizio sanitario regionale. In particolare, sono consultabili
e scaricabili on-line: i referti di visite
ed esami specialistici, quelli di Pronto
Soccorso e le lettere di dimissione
di strutture pubbliche della Regione
Emilia-Romagna e le prescrizioni di
farmaci e visite del proprio medico
o pediatra di famiglia. Tra le funzionalità attive nella nostra provincia,
l’opportunità di scelta e revoca del
medico di famiglia, la prenotazione
delle analisi di laboratorio, delle visite
e degli esami di diagnostica strumentale e il pagamento delle prestazioni
prenotate. Info sul sito www.fascicolosanitario.it
6 · n. 5 - marzo 2017
MIRANDOLA
Il 24 marzo Serena Dandini parlerà di tv, libri e teatro
Tre sguardi sul pianeta donna
Serena
Dandini.
A sinistra, la
locandina
dell'evento
L'associazione "Donne in Centro" organizza momenti di incontro e dialogo
Nel mese che
ospita la Giornata
internazionale della
Donna, l’associazione Donne in Centro ha inaugurato la
prima edizione della
rassegna “Sguardi. Il
pensiero femminile in
una nuova cognizione
di valori”. Tre momenti di incontro e di
dialogo per richiamare
l’attenzione sull’universo femminile nelle
diverse realtà con cui
le donne sono chiamate
a confrontarsi quotidianamente. Dopo Chiara
Saraceno, sociologa
della famiglia di fama internazionale,
sulla critica e l’approfondimento del concetto di genere, sarà Serena Dandini con
“Memorie di una donna difettosa: tra Tv,
libri e teatro” la protagonista del secondo
incontro, venerdì 24 marzo alle ore 21,
con tutta l’ironia e la determinazione che
la caratterizzano, nell’impegno costante
contro la violenza sulle donne. Serena
Dandini, attualmente in tour teatrale con
“Serendipity. Memoria di una donna
difettosa”, ha ideato programmi come
“La Tv delle ragazze” , “Avanzi” , “Pippo Chennedy Show” , “L’ottavo nano”
e “Parla con me”(Rai3) e condotto su
La7 “The show must go off” . Dopo il
suo esordio letterario nel 2011 con “Dai
diamanti non nasce niente. Storie di vita
e di giardini”, ha pubblicato nel 2013
“Ferite a morte”, il suo primo libro di
narrazione seguito da una rappresentazione teatrale portata in tournée in Italia e
all’estero, “Il futuro di una volta” , 2015
e nel 2016 “Avremo
sempre Parigi. Passeggiate sentimentali in
disordine alfabetico”.
La rassegna si concluderà poi domenica 26
marzo alle ore 18, con
l’intensa e appassionata conferenza di Suor
Elena Bosetti sulla
bellezza e il valore del
femminile: “Noemi,
Rut, Abigail: tessitrici di amicizia, di
pace, di vita. Donne
della Bibbia”.
Elena Bosetti,
suora di Gesù Buon
Pastore, teologa e
biblista, è stata docente alla Pontificia
Università Gregoriana e in altri atenei
romani. Attualmente insegna all’Istituto
Claretianum di Roma, collabora con
diverse riviste di carattere teologico e
pastorale e si dedica al ministero della
parola e alla formazione biblica in Italia
e all’estero. Ha commentato per diversi
anni il Vangelo nel programma “A sua
immagine. Le ragioni della speranza”
(Rai1) ed è autrice di numerose pubblicazioni tradotte in più lingue, tra le quali:
“Donne della Bibbia: bellezza, intrighi,
fede, passione”, 2009; “L’altra metà
della Chiesa. Sulla reciprocità uomodonna nella pastorale”, 2015 (con Nello
Dell’Agli); “Un Dio che prima sposa e
poi fidanza”, 2015 (con Nello Dell’Agli); “Donne. Cinque sguardi sulla condizione femminile”, 2016 (con Liliana
Cavani e Hannah Jonà Listieva). Tutti
gli incontri si terranno all’Auditorium
della scuola media F.Montanari, in via
Nuvolari a Mirandola.
MIRANDOLA
Proseguono le iniziative
della Giornata al femminile
Proseguono a
Mirandola le numerose
iniziative organizzate
in concomitanza con la
Giornata internazionale
della Donna che si è celebrata lo scorso 8 marzo.
La mostra “Anche la
cancellazione è violenza”, a cura della Regione
Emilia Romagna e dell’istituto Galilei, allestita
presso il Foyer del Teatro
Nuovo, potrà essere visita fino al 15
marzo. Venerdì 10 marzo, nell’auditorium delle scuole medie Montanari,
alle 21, la sociologa e filosofa Chiara
Saraceno interverrà sul tema: “Genere:
da concetto critico a rischio per la famiglia?”. Incontro a cura dell’associazione
“Donne in Centro”. Domenica 12 marzo, al Circolo Politeama di San Martino
Spino, ore 16.30, “Burlesque, seduzione e ironia”. Spettacolo organizzato
dall’associazione “Donne in Centro”.
Giovedì 16 marzo, al ristorante Quattrochiacchere “4chiacchiere con Ant”,
alle 20, cena conviviale a cura dell’associazione Ant. Venerdì 17 marzo, Aula
Magna Rita Levi Montalcini, ore 21,
proiezione del film “Mansfield Park”.
Venerdì 24 marzo, sempre nell’Aula
Magna Montalcini, alle 18, Serena
Baiesi, docente di Letteratura Inglese
presso l’Università
di Bologna, parlerà
di: “Jane Austen e
la narrativa inglese
romantica tra guerre,
rivoluzioni e schiavitù”. I due incontri
concludono la rassegna, organizzata dal
Comune di Mirandola,
“Jane Austen. Ritratto
della scrittrice nel bicentenario della morte”. Ancora venerdì 24 marzo, alle 21,
presso l’auditorium delle scuole medie
Montanari, la conduttrice e autrice
televisiva Serena Dandini, interverrà
sul tema: “Le parole non bastano”.
Incontro a cura dell’associazione
“Donne in Centro” (si veda anche
articolo a fianco). Sabato 25 marzo,
Foyer del Teatro Nuovo, alle 17,
“L’integrazione come qualità morale
prima che dovere sociale”, incontro
del seminario “Identità e cittadinanza”
organizzato dal Comitato per la pace.
Domenica 26 marzo, all’auditorium
delle scuole medie Montanari, ore 18,
“Suor Elena Bosetti (foto), tessitrici
di amicizia, di pace, di vita. Noemi,
Rut, Abigail donne della Bibbia”.
L’incontro, che conclude le numerose
iniziative dedicate alle donne, è a cura
dell’associazione “Donne in Centro”.
LA LETTERA
«Il terremoto
non è superato»
«Perché continuate a far credere
che avete già superato il terremoto?».
«Volete proprio essere dimenticati al
più presto dallo Stato?». «Chi sta cercando di fare carriera, facendo credere
che qui siete stati così bravi da non
aver più bisogno del supporto e della
solidarietà nazionale?».«Ma vi rendete
conto che tutto ciò è un errore gravissimo?». Queste le domande incredule e
sgomente rivoltemi dai relatori di “Terremoti e riduzione del rischio sismico:
conoscere per partecipare”, tenutosi a
Mirandola il 4 novembre 2016 che al
ritorno mi hanno chiesto se prima di
portarli alla stazione di Cividale, potevamo passare dal centro di Mirandola
per vedere come stavano procedendo i
lavori… Avevano ragione; è talmente
passato il messaggio che qui abbiamo
superato il terremoto da far si che il
Prefetto disponga di mandarci gli immigrati. Quanti mirandolesi mancano
dalla nostra città? Quanti cittadini mancano dall’Unione dei Comuni? Tutti
forzatamente emigrati causa terremoto.
Perché non ci lasciano rimarginare le
ferite del terremoto prima di imporci
gli immigrati con i loro problemi
che umanamente si portano dietro?
Lasciateci riemergere dalle rovine del
sisma, poi credo che saremo tutti lieti
di poter aiutare chi fugge dalla guerra
e ha diritto di chiedere asilo.
Ubaldo Chiarotti
n. 5 - marzo 2017 ·
7
Le riunioni proseguono a Quarantoli il 9 e a Tramuschio il 14 marzo
MIRANDOLA
Nelle frazioni si parla di sicurezza
Quattro incontri rivolti ai cittadini per un tema di stretta attualità
Quattro incontri sul tema della
sicurezza, rivolti ai cittadini, nelle
frazioni di Mirandola. I primi due si
sono svolti a Gavello e San Giacomo
Roncole. Giovedì 9 marzo l’appuntamento si svolgerà a Quarantoli, presso
la Sala polivalente “Guicciardi” alle
21. Presenti il sindaco Maino Benatti,
un rappresentante dei carabinieri e
uno della polizia municipale. Ultimo
incontro martedì 14 marzo a Tramuschio, presso la Sala del Centro civico,
ore 21. Ci saranno l’assessore Roberto
Ganzerli, un esponente della polizia di
Stato e un rappresentante della polizia
municipale. Organizzano Comune e
Comitati frazionali.
POLIZIA STRADALE
Camionista ungherese denunciato
per istigazione alla corruzione
LA DENUNCIA
«Solo un arrestato su quattro
rimane in carcere»
Le volanti della Questura hanno arrestato 38 persone in flagranza di reato
nel Comune di Modena (31 stranieri)
nel primo bimestre dell’anno. Di essi
solo dieci individui in atto permangono
in carcere e tre agli arresti domiciliari.
Nello stesso periodo sono stati messi
sul territorio del Comune di Modena
campo 755 equipaggi tra Volanti e
Reparto Prevenzione Crimine, oltre
alle Unità Operative Primo Intervento.
Il questore di Modena rileva che gran
AZIENDE IN CONCORDATO
Cgil preoccupata per i dipendenti
della Stabellini di San Felice
La Cgil Area Nord esprime grande
preoccupazione per le notizie che riguardano lo stato di crisi l’impresa edile
Stabellini Srl di San Felice che ha fatto
domanda di concordato in continuità.
La preoccupazione è innanzitutto per
l’incertezza dei 40 dipendenti e per il
loro futuro.
«La Stabellini è una delle aziende
storiche di costruzioni del territorio
della Bassa modenese, molto impegnata nella ricostruzione post-sisma,
con numerosi cantieri avviati in tutta
la Bassa – sostiene Erminio Veronesi,
coordinatore Cgil Area Nord Modena
– la motivazione alla base di questa
crisi, denunciata dal legale dell’a-
zienda, ovvero i ritardi inaccettabili
dei pagamenti da parte della pubblica
amministrazione e l’eccesso di burocrazia per ottenere i fondi pubblici, è
purtroppo un problema che interessa
non solo la Stabellini, ma anche tante
altre aziende legate alla ricostruzione,
in particolare quelle piccole e piccolissime che soffrono, se possibile ancora
di più, per i ritardi nei pagamenti da
parte di Comuni e Regione in relazione
allo stato di avanzamento lavori. Per
i ritardi nei pagamenti degli stipendi
ci sono lavoratori e lavoratrici che si
dimettono per giusta causa e anche i
fornitori non se la passano meglio. C’è
qualcosa che non sta funzionando nel
parte degli arresti scaturiscono da segnalazioni e interventi dei cittadini, un
chiaro sintomo del tutto positivo di un
rinnovato impegno nel riappropriarsi
del territorio, allontanando chi lo insidia, in un clima di fiducia tra cittadini
e istituzioni. La Questura di Modena
fornisce, in termini di controllo del
territorio, un apporto decisivo al fine
di innalzare i livelli di sicurezza urbana, alla cui costruzione tutti gli attori
coinvolti devono fare ogni giorno la
propria parte.
sistema Regione- Comuni- sistema
bancario, perché i lavori di ricostruzione spesso vengono fatti, ma non si
ricevono i soldi in tempo utile. In altri
casi invece, per mancanza dei fondi si
interrompono i lavori e anche i cittadini
che vorrebbero rientrare nelle loro case,
vedono spostata in avanti la data della
fine lavori.
Non solo è complicato ottenere
la cosiddetta “cambiale Errani”, ma
anche far rispettare i tempi dello stato
avanzamento lavori. E’ evidente che
sono questi i veri problemi della ricostruzione e non è certo l’accoglienza di
alcune decine di profughi sul territorio
a rallentare la ricostruzione.
Faccio appello – conclude Veronesi – a tutte le forze politiche di
maggioranza, ma anche a quelle di
opposizione che a mio avviso stanno
strumentalizzando i profughi, affinché
si battano per far arrivare i soldi alle
imprese e lascino perdere le barricate
contro l’accoglienza dei profughi».
Nei giorni scorsi una pattuglia del
Distaccamento della polizia stradale
di Mirandola, durante il servizio di
vigilanza e controllo stradale, ha denunciato per istigazione alla corruzione
R.T.I. autotrasportatore ungherese di
43 anni. Il cittadino ungherese, non
in regola con i documenti di trasporto
internazionale e con il rispetto dei tempi
di guida, ha offerto 600 euro in contanti
agli agenti “per chiudere un occhio”. I
due poliziotti della Stradale, per tutta
risposta, hanno proceduto alla denuncia
per mancanza della prescritta licenza
comunitaria di trasporto e al fermo
amministrativo per tre mesi dell’'autoarticolato, infliggendo al conducente
ungherese 4.280 euro complessivi di
contravvenzione.
Il denaro indebitamente offerto è
stato invece sequestrato e versato nel
Fondo Unico di Giustizia.
MODENA
Ubriaco getta coca dall'auto:
la stradale gli ritira la patente
Lo scorso 25 febbraio durante un
regolare servizio mirato a contrastare
le “stragi del sabato sera”, a Modena
lungo via Giardini, due agenti del Distaccamento della polizia stradale di
Mirandola, hanno denunciato D.G.M.,
di 36 anni. Il cittadino italiano, all’intimazione degli agenti non si è fermato
all’alt e sfrecciando ad alta velocità,
ha gettato dal finestrino una bustina,
cercando di fuggire. Gli agenti, dopo un
breve inseguimento, lo hanno fermato
e sottoposto ad accertamento etilometrico. Il conducente della Lancia Y è
risultato avere assunto alcool in misura
tre volte superiore al limite massimo
consentito (1,47 grammi per litro nel
sangue). D.G.M. è stato denunciato per
guida sotto l’influenza dell’alcool con
ritiro della patente di guida. Il contenuto
dell’involucro, lanciato dal finestrino,
è stato recuperato e si è accertato che
si trattava di cocaina. Per tale ragione
è stato segnalato amministrativamente
quale assuntore di sostanze stupefacenti.
FRODE FISCALE
Mirandolese arrestato
per truffa ai danni dello Stato
Un mirandolese 50 enne è stato arrestato nei giorni scorsi dalla guardia
di finanza con l’accusa di aver messo
in piedi, con alcuni complici, una
truffa ai danni dello Stato mediante
un commercio di crediti d’imposta
inesistenti per un valore di circa sei
milioni di euro. Il mirandolese si
trova attualmente agli arresti domiciliari, mentre nell’ambito della stessa
operazione sono state denunciate
14 persone accusate, in concorso,
di evasione e frode fiscale, truffa
aggravata, riciclaggio e autoriciclaggio, ricettazione e reati in materia di
immigrazione clandestina.
n. 5 - marzo 2017 ·
MIRANDOLA
Utile collaborazione tra due importanti realtà del territorio
Avo e vigili del fuoco per l'ospedale
Uno dei nuovi letti elettrici è stato donato con le offerte in ricordo di Andreolli
Nell’ospedale Santa Maria Bianca di
Mirandola sono
stati installati
nei giorni scorsi
due nuovi letti
elettrici, acquistati grazie a una
donazione dell’Avo, Associazione Volontari Ospedalieri. Si tratta di letti con
comandi elettrici e manuali, progettati
per agevolare gli operatori sanitari nelle
loro funzioni di assistenza e cura del
paziente, garantendo la massima sicurezza negli spostamenti ed evitando al
paziente problemi legati all'immobilità,
come le piaghe da decubito. Dei nuovi
letti, uno è stato donato dalla volontaria Annamaria Ragazzi, grazie alle
offerte raccolte in memoria del marito
scomparso nel 2015, il docente universitario di Storia Medievale Bruno
Andreolli. Il secondo letto, invece, è il
frutto di una collaborazione tra Avo e
vigili del fuoco volontari di Mirandola
che hanno devoluto all’associazione
i compensi della vendita del loro calendario. L’Avo è solita utilizzare le
donazioni e i proventi del 5 per mille
per soddisfare i bisogni dei degenti
dell’ospedale di Mirandola; ha infatti
già acquistato orologi, tavolini per
mangiare, poltrone in Pronto Soccorso
e altro ancora. «Mentre cerco le parole
per spiegare questa donazione mi si im-
AVO
Tanti volontari
anche giovani
Avo opera nei reparti e nel Pronto
Soccorso dell’ospedale di Mirandola,
dal 1982, nella Casa protetta “Augusto Modena” di San Felice e Cra
“Villa Rosati” di Cavezzo. I volontari
dell’associazione sono 120, di cui una
ventina giovani.
pone con insistenza la parola restituzione – spiega Carla Molinari, presidente
Avo Mirandola – Una regola di vita, il
perno su cui si muove l’attività della
nostra associazione. Per portare affetto,
presenza, ascolto e aiuto: diventando un
piccolo dono quotidiano di reciprocità.
Ringrazio a questo proposito, oltre ai
volontari Avo, anche i vigili del fuoco di
Mirandola per il gesto di generosità che
hanno scelto di fare assieme a noi e per
il loro costante impegno nel proteggere
e salvare il prossimo». La volontaria
dell’Avo mirandolese, nonché vicepresidente regionale dell’associazione,
Annamaria Ragazzi spiega che: «Il
nostro fondatore, professor Erminio
Longhini, recentemente scomparso, ha
sempre sottolineato che il fine ultimo
dell’Avo è realizzare il bene comune
in collaborazione con tutti coloro che
operano sul territorio, chiaramente nel
rigoroso rispetto di ruoli e professionalità. E non possiamo dimenticare che il
bene va fatto bene: di qui la ricerca di un
costante miglioramento del servizio soprattutto in termini qualitativi, ma anche
quantitativi, per rispondere a esigenze
in costante mutamento e aumento. In tal
modo il volontariato diventa uno stile di
vita in grado di produrre effetti benefici
e salutari su tutto e per tutti».
L’Avo pertanto esce dall’ospedale
e dalle case protette impegnandosi in
attività e progetti sul territorio, come
“Giovani all’arrembaggio”, collaborazione con gli scout, sostegno ai giovani
dell’Avo (sia sul piano economico,
per consentirne la partecipazione a
iniziative nazionali e regionali, sia per
supportarne il servizio), organizzazione
del “Natale a colori” con i bambini delle
scuole elementari, nella convinzione
che l’educazione alla solidarietà e alla
cittadinanza attiva parte sin
dall’infanzia. L’associazione si impegna nella collaborazione con altri volontari
ed enti, con la presenza nel
Comitato della Consulta
del Volontariato, rapportandosi con il Centro servizi
Volontariato, prendendo
parte a eventi e iniziative
locali quali la Festa del
volontariato, il Memoria
Festival, raccolte di materiale per specifiche necessità e la mostra natalizia
dei presepi di Mirandola.
Tutto ciò non certo per snaturare la
propria missione originaria, ovvero
stare al fianco del malato, sostenendolo
moralmente e materialmente, ma per
farsi conoscere e coinvolgere così nuovi
volontari. Tutti si possono avvicinare
all’associazione e l’unico requisito
richiesto è un forte senso di umanità. La
preparazione e la formazione vengono
fornite dall’associazione. Del resto oggi
c’è sempre più richiesta di volontari nel
settore socio-assistenziale (e non solo);
essi infatti costituiscono un prezioso
valore aggiunto e un capitale sociale
capace di incidere profondamente sul
benessere della comunità.
Per informazioni: 0535/602387
(sede dell’associazione), 334/3047510
(Carla) e 339/6236795 (Anna), e - mail:
[email protected] e [email protected]
9
BREVI
AVIS MIRANDOLA
RINNOVA LE CARICHE
L’assemblea degli associati dell’Avis
di Mirandola si svolgerà domenica 19
marzo alle 10.30 presso la sala consiliare
del municipio di via Giolitti, 22. La riunione segna la fine del mandato del presidente
Libero Montagna che, in base allo statuto,
decade, in quanto ha già raggiunto i due
mandati alla guida dell’Avis cittadina. Saranno quindi nominati i nuovi presidente
e consiglieri. Verranno inoltre votati la
relazione finanziaria, il bilancio 2016 e
il bilancio preventivo 2017. Donatori e
collaboratori sono invitati a partecipare.
RINVIATO
LO SCIOPERO
Seta informa gli utenti che le segreterie modenesi delle organizzazioni
sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti,
Ugl Fna e Faisa Cisal hanno comunicato
il differimento a lunedì 20 marzo dello
sciopero indetto lo scorso 27 febbraio.
IL CINQUE PER MILLE
ALL'AMO AREA NORD
L’Amo Nove Comuni Modenesi opera a favore di pazienti onco-ematologici e
loro famigliari dal 2004. Ha come obiettivo l’umanizzazione delle cure nel pieno
rispetto della dignità della persona. Oltre
al servizio trasporti gratuito verso i luoghi
di cura, garantisce la continuità assistenziale ospedale-territorio in convenzione
con l’Azienda Usl. L’associazione si sostiene con le donazioni liberali di privati,
aziende e con il contributo del cinque per
mille. Il codice fiscale da riportare sulla
dichiarazione dei redditi è: 91020060363.
DONAZIONE IN RICORDO
DI PATRIZIA PALTRINIERI
È stata ricordata dai colleghi con una
raccolta fondi che ha fruttato 1.000 euro,
già donati all'Amo Nove Comuni Area
Nord, Patrizia Paltrinieri, la dipendente
del Comune di Mirandola scomparsa prematuramente nei giorni scorsi. La famiglia
ringrazia quanti hanno partecipato.
SI FA PREVENZIONE
SULL'ICTUS CEREBRALE
Sabato 25 marzo a Mirandola, presso
il centro commerciale “Della Mirandola”
e l’Ipercoop, dalle 9 alle 18, i volontari di
Alice Carpi Onlus, associazione per la
lotta all’ictus cerebrale, insieme a medici e
infermieri della Neurologia degli ospedali
di Carpi e Mirandola, saranno a disposizione dei frequentatori della galleria per
fornire informazioni sull’ictus cerebrale
e controllare gratuitamente la pressione
arteriosa e il ritmo cardiaco e determinare
valori di colesterolo e glicemia con i consigli del medico neurologo.
n. 5 - marzo 2017 ·
Rianimatore e chirurgo, ha raccontato dolore e sofferenza
MIRANDOLA
«Io, medico sui teatri di guerra»
Adduci di Emergency ha parlato dell'Afghanistan nella sede della Croce Blu
La guerra, quella civile in particolare,
è il contesto in cui si è svolta la narrazione
di Alberto Adduci, lo scorso 1° febbraio
in una serata presso la sede della Croce
Blu di Mirandola. Lo scenario è quello
dell'Afghanistan attuale, in teoria uscito
dall'ennesima guerra ma in pratica nel
pieno di un feroce e continuo scontro
civile. Gli occhi sono quelli di un medico, romano di nascita e torinese di
adozione, di un “italiano”: rianimatore,
chirurgo, emergenzista, traumatologo
SALUTE
«Medaglia d'oro in depressione
per l'area del "cratere"»
È allarme depressione. A lanciarlo è
l'Organizzazione mondiale della sanità
(Oms) che ricorda i 322 milioni di malati nel mondo. Il 2017 è l'anno dedicato
alla depressione, una malattia diffusa
ovunque e in continuo aumento. «La
depressione – spiegano gli psicologi –
sembra a un po’ il sintomo della nostra
epoca, quello che meglio la caratterizza».
Secondo l'Organizzazione mondiale della
sanità, nel 2001 la depressione si trovava
al quarto posto fra le malattie causa di
invalidità. Dai dati di letteratura emerge
che il fenomeno è diffuso anche in tutte le
regioni italiane. In provincia di Modena
l'impatto è il più alto della regione e
nella provincia di Modena la medaglia
d'oro spetta all'area del cratere del sisma
2012. E cresce anche il consumo di antidepressivi, tra il 2010 e il 2013 quello
ma soprattutto sensibile e acuto osservatore di quanto gli accade intorno, al
di là del contesto specifico. Ci racconta
della sua esperienza sugli scenari di
guerra, con Emergency in particolare,
ma soprattutto della sua esperienza di
della provincia modenese, secondo la
letteratura scientifica, è aumentato di più
rispetto alle altre province della regione
e qui un ruolo lo hanno avuto anche la
paura e i contraccolpi psicologici legati
al terremoto. Cosa fare? Mettere la testa
sotto la sabbia non serve né oggi né in futuro. Occorre creare momenti di incontro
con esperti del settore e qui un grazie va
all'Ausl di Modena, dove condividere
ed elaborare il “lutto” di questa terribile
malattia che, ricorda l'Organizzazione
mondiale della sanità, entro il 2020 raggiungerà il secondo posto per cause di invalidità dopo le malattie cardiovascolari.
Nunzio Borelli,
Circolo medico “M.Merighi”
vita, del rapporto delle persone con la
guerra, della sofferenza vista coi loro
occhi e di quella vista con gli occhi di
11
un medico occidentale...nella speranza
che eventi simili non abbiano mai più
a ripetersi. Anziani, bambini, padri e
madri di famiglia sono i veri protagonisti
del suo racconto, corredato di immagini
spesso crude ma necessarie per rappresentare il senso profondo di quanto
i sanitari coraggiosi e molto preparati
fanno quotidianamente per alleviare le
loro sofferenze. Tra questi professionisti
coraggiosi, vi è anche il medico Aridiano
Prandini, tecnico radiologo specializzato
in “Tac” che lavora presso l’ospedale di
Mirandola e che ha riportato della propria
esperienza presso l’ospedale di Kabul. La
realtà italiana è oggi per fortuna molto
lontana da scenari di questo genere ma
la nostra storia, anche recente, ci insegna
che eventi del genere sono sempre dietro
l'angolo e che prestare soccorso, aiutare,
curare il prossimo è utile al soccorso tanto
quanto al soccorritore, se non altro per
mantenere alta la sua soglia di attenzione
a prevenire eventi simili.
Perché la Croce Blu di Mirandola
si è fatta promotrice di questa iniziativa?
Perché è nella sua stessa ragione di
essere, aiutare e soccorrere mantenendo
viva l'attenzione di tutti sulla necessità
di alimentare quotidianamente questa
cultura sociale e umana. L'esperienza
del sisma, del resto, ha acuito in tutti noi
l'esigenza di farsi aiutare, anche soccorrendo gli altri.
MIRANDOLA
A Villa Nora si è parlato
delle lesioni trofiche
“Nuovi traguardi
nella gestione delle
lesioni trofiche” era il
titolo della serata che
si è svolta lo scorso 10
febbraio a Mirandola
presso “Villa Nora”,
rivolta a medici, infermieri, farmacisti
e pazienti. Relatori
dell’iniziativa sono
stati Maria Nora Gorni, presidente di
Ri.Mos, Maria Letizia Iabichella, spe-
cialista in Angiologia
Medica, Pietro Loschi
(foto), medico-chirurgo, Matteo Papotti,
infermiere. L’appuntamento, sponsorizzato
da Holoil, è stato organizzato dall’azienda
mirandolese Ri.Mos
in collaborazione con
Centro Medico e Ambulatorio “Noi con te”. Ri.Mos ringrazia
tutti gli intervenuti.
n. 5 - marzo 2017 ·
L'Unione ha presentato un protocollo d'intesa per l'accoglienza
AREA NORD
13
Roberto Ori
«Il cicloturismo risorsa della Bassa»
A San Prospero si è parlato delle prospettive di sviluppo di un settore in crescita
brina Rebecchi dell’Unione
dei Comuni ha presentato
il “Protocollo d’intesa per
l’accoglienza nelle aziende” e
i vantaggi nell’adesione per le
aziende aderenti al Protocollo
stesso elaborato dall’Unione
dei Comuni per la realizzazione e l’avvio di una rete di
aziende interessate a ospitare
i cicloturisti. I sindaci Rudi
Accorsi e Sauro Borghi hanno sottolineato l’importanza
di lavorare insieme in questo
settore per promuovere e
salvaguardare il nostro territorio e Sandro Cavicchioli
Alcuni momenti dell'incontro che si è tenuto presso la Foresteria Cavicchioli. Al tavolo dei relatori, da sinistra: Sauro Borghi, sindaco di San Prospero; Giorgio Castelli (presidente ha fatto gli onori di casa,
Fiab Modena); Roberto Ori (tecnico della Provincia di Modena); Tiziano Ruffilli (responsabile progetti speciali del Circuito Città d'Arte della Pianura Padana); Rudi Accorsi (sindaco ribadendo l’importanza di
di San Possidonio e assessore dell’Unione dei Comuni all'Ambiente); Sabrina Rebecchi (responsabile del Ceas “La Raganella”).
fare rete e di lavorare in sinergia. Al termine della presentazione
Cicloturismo e turismo enogastroROBERTO ORI
è intervenuto Marco Rebecchi attore
accolto dalle istituzioni locali – spiega
nomico possono rinvigorire l'economia
di Koinè Teatro, vestendo i panni di
Ori – Nel 2016 il Ministero delle Infradella Bassa modenese portando ingenti
un proprietario di bed and breakfast ha
guadagni alle imprese del territorio.
strutture e dei Trasporti ha approvato
accompagnato e guidato i presenti alla
Questa una delle conclusioni più imporun finanziamento complessivo di 90
degustazione teatralizzata dei prodotti
tanti dell'incontro dal titolo “Progetti e
milioni di euro per la realizzazione di
tipici della Bassa modenese e poi alla
idee per sviluppare il cicloturismo nella
nuove vie ciclabili e il miglioramento
degustazione di vini della Foresteria
Bassa modenese” che si è svolto lo
di quelle già esistenti nell'ambito dei
Cavicchioli.
scorso 16 febbraio presso la Foresteria
quattro itinerari nazionali.
La presenza di diversi sindaci e
Cavicchioli a San Prospero. L’iniziativa
Quindi ci aspettiamo un finanassessori, la partecipazione di aziende,
era organizzata dai Servizi Politiche
ziamento importante destinato al
albergatori, associazioni di categoria,
Ambientali-Ceas “La Raganella” e
territorio modenese per completare
tecnici comunali e il progetto della
Marketing dell’Unione dei Comuni
la direttrice EuroVelo7 e far sì che
ciclabile Verona-Bologna fanno ben
dell’Area Nord.
rispetti gli standard europei». Sempre
sperare nell’avvio di una maggiore
I relatori sono stati Rossella Daolio
nell'ambito di EuroVelo7, il Ministero
attenzione sul cicloturismo nel nostro
dell’agenzia Verde Natura, ideatrice
dell'Ambiente ha messo a disposizioterritorio. Ad oggi hanno già aderito
di itinerari cicloturistici ed esperta di
ne cinque milioni di euro per costruire
alla rete di aziende per l’accoglienza
viaggi nella natura, che ha illustrato
una pista ciclabile sul percorso dell'excicloturistica: l’azienda agricola Cale caratteristiche delle strutture ricetferrovia Verona-Bologna nel territorio
sumaro Maurizio, l’azienda agricola
tive come hotel e bed and breakfast,
delle provincie di Modena e Bologna.
Rossi Marco, il Garden Vivai Morselli,
Giorgio Castelli della Fiab di Mode«Abbiamo iniziato la progettail caseificio sociale La Cappelletta e
na, che ha raccontato i tanti vantaggi
zione e riteniamo che i lavori possano
la società agricola “La Castellina”.
del cicloturismo per il territorio e per
terminare intorno al 2019 – conclude
Confidiamo che il numero di aziende
gli stessi turisti e ha presentato i dati
Ori – Gli interventi ovviamente inteTra i relatori dell’iniziativa era
fino alla zona tra il Lago di Garda ed il
possa aumentare perché in questo modo
dell’indotto economico, Roberto Ori
presente anche il tecnico della ProPo. Scopo di EuroVelo7 è quindi quello
resseranno anche la Bassa modenese.
si potrà crescere ancora e maturare tutti
che ha presentato le mappe delle ciclodi unire le ciclabili tra Verona e Firenze
La costruzione di queste infrastrutture
vincia di Modena Roberto Ori che ha
insieme.
vie d’Italia, in particolare EuroVelo 7
collegando territori ricchi di cultura e
rappresenta un passo importante per
parlato di EuroVelo7, un progetto che
A cura di Giorgio Nigrelli
e la Verona-Bologna, mentre Tiziano
meraviglie paesaggistiche tra i quali
lo sviluppo del cicloturismo nel tersi propone di proseguire la realizzazioServizi Politiche Ambientali
Ruffilli del Circuito Città d’Arte della
quello della Bassa modenese. «Proposto
ne della ciclovia “EuroVelo”, pista ciritorio, ma naturalmente per lanciare
Ceas “La Raganella”
Pianura Padana ha affrontato il tema
da Fiab e dal Circuito Città d'Arte della
il settore occorre anche un oculato
clabile che percorre l'Europa da Capo
e Marketing dell’Unione Comuni
dell’accoglienza quale perno dell’ofPianura Padana, questo progetto è stato
lavoro di promozione».
Nord a Malta e che a oggi è praticabile
Modenesi Area Nord
ferta turistica del territorio, infine Sa-
«Una pista ciclabile europea
per unire Capo Nord con Malta»
AMBIENTE
Quattro sabati di primavera
per conoscere e amare l'orto
Coltivare un orto richiama gesti
antichi, ripetuti nel tempo, ricorda la
civiltà dell’uomo. Vuol dire coltivare i
saperi che hanno accompagnato l’umanità nella sua storia. Coltivare un orto
a scuola è un bel modo per imparare
quella storia, per conoscere il proprio
territorio, la terra e le sue stagioni,
condividere quei beni e quei saperi,
oltre che i sapori, prendersi cura della
vita che nasce, dare valore e rispetto
al proprio cibo, con gesti concreti, il
lavoro e la fatica. A conclusione del
progetto per le scuole dell’infanzia
“Dedicato alla Biodiversità anno 6°
Gli orti di Nella”, realizzato, con il
contributo della Fondazione Cassa di
Risparmio di Mirandola, dall’Associazione Giardino Botanico “La Pica” con
il coordinamento del Ceas “La Raganella, si propongono quattro visite guidate
con laboratorio a tema, presso “La Casa
degli Orti” di via Firenze a Mirandola,
a cura dell’Associazione degli Orti
Mirandola. Insegnanti, genitori e bambini delle scuole dell’infanzia, verranno
invitati a conoscere l’orto e a lavorare
insieme in quattro sabati di primavera
secondo il seguente calendario: scuole
dell’infanzia di San Possidonio e Cavezzo: 25 marzo; scuola dell’infanzia
di San Prospero: 8 aprile; scuole
dell’infanzia di Mirandola: 22 aprile;
scuola dell’infanzia di Concordia: 13
maggio. Visite guidate e laboratori sono
attività gratuite su prenotazione presso
le scuole. Per informazioni: Ceas “La
Raganella” - Unione Comuni Modenesi Area Nord, telefono: 0535/29712
-29724, oppure ci si può iscrivere alla
newsletter: http://www.unioneareanord.mo.it/servizi/centro-educazioneambientale/newsletter.
14 · n. 5 - marzo 2017
FINALE EMILIA
Nelle foto,
l'ingresso
e alcune
lapidi del
cimitero
ebraico
di Finale
Emilia, un
patrimonio unico
della Bassa.
Sotto,
l'assessore
Gianluca
Borgatti
«La nuova Amministrazione non ci aiuterà per lo sfalcio dell'erba»
«A rischio la memoria degli ebrei»
L'associazione "Alma Finalis" lancia un accorato appello per l'antico cimitero
GIANLUCA BORGATTI
«Scelta dolorsa ma necessaria
per le difficoltà del bilancio»
Maria Pia Balboni, presidente
dell’associazione culturale finalese
“Alma Finalis” ha lanciato nei giorni
scorsi un accorato appello ad amici e
sostenitori. «Cari amici, soci e simpatizzanti di Alma Finalis – ha scritto la
presidente in una e-mail – siamo costretti a rendere noto che senza il vostro
sostegno la nostra associazione rischia
di non essere in grado di poter continuare in futuro la propria attività. I fondi
di cui abbiamo disposto sino a oggi,
elargiti da generosi donatori e dalle
Fondazioni delle Casse di Risparmio di
Modena e di Mirandola, si stanno esaurendo, assorbiti dalla pubblicazione di
due album (“Sotto i ponti e per canali”
e “A volo d'airone”) ma soprattutto
dalla cura e manutenzione del cimitero
ebraico di Finale Emilia. Dal febbraio
del 2014, quando fu costituita, Alma
Finalis ha speso per il restauro delle 58
lapidi del cimitero e per la rimozione
degli alberi abbattuti da un nubifragio
il 5 settembre 2015 ben 29.810 euro.
Di recente l’associazione ha speso altri
854 euro per la rimessa in ordine (taglio
Gianluca Borgatti,
assessore alla Cultura
del Comune di Finale
Emilia, precisa che: «La
nostra Amministrazione
ha offerto sempre il massimo della collaborazione a Maria Pia Balboni
e alla sua associazione.
Quest'anno gravi difficoltà di bilancio hanno
portato al taglio di oltre
il 35 per cento dei fondi destinati alle attività
culturali. Considerato che, con le cifre
a disposizione, dobbiamo organizzare
eventi strategici quali: Fiera d'Aprile,
Finalestense, Sagra dell'Anatra e Festa
dell'erba e potature) che ha permesso di
riaprire il cimitero 27 gennaio scorso
in occasione del Giorno della Memoria. Dal giugno 2016 il cimitero era
stato chiuso poiché si era verificata la
necessità di metterlo in sicurezza: tale
operazione è stata portata a termine
il novembre scorso grazie al senso di
responsabilità della Comunità Ebraica
di Modena, che ha speso 7.000 euro,
pertanto alla Comunità non abbiamo
voluto chiedere alcun aiuto ulteriore.
Per la rimessa in ordine in occasione
della recente riapertura contavamo
sull'aiuto del Comune, che da ben
tredici anni ci inviava regolarmente
i cantonieri per tagliare l'erba, ma di
tale aiuto non abbiamo più usufruito
da quando si è instaurata la nuova Amministrazione comunale. Il 15 febbraio
scorso l'assessore Gianluca Borgatti
ci ha comunicato che, a causa della
disastrosa situazione attuale del nostro
Comune, anche in futuro dovremo
provvedere a nostre spese all'ordinaria
manutenzione del cimitero, se vogliamo tenerlo aperto ai visitatori e alle
numerose scolaresche che già hanno
della Sfogliata, siamo stati
costretti ad operare scelte
dolorose ma necessarie.
Per quanto riguarda lo
sfalcio dell'erba nel cimitero ebraico proveremo
a interessare gli operai
cantonieri, le cui forze
sono però ridotte al minimo e non certamente in
grado di garantire anche a
questa storica istituzione
privata un'assidua manutenzione. Nel limite del
possibile, questa Amministrazione ha
sempre mantenuto gli impegni presi.
Delle eventuali promesse fatte dai miei
predecessori non rispondo».
prenotato visite guidate per la prossima
primavera. È per tali motivi che facciamo appello alla vostra solidarietà, senza
la quale non solo faticheremo a tenere
aperto il cimitero ebraico, ma non
potremo realizzare nemmeno i progetti
del restauro delle statue di San Giovanni Nepomuceno e dell'Immacolata
Concezione (fortemente degradate)».
Balboni invita quindi a donare il cinque
per mille dell’Irpef ad Alma Finalis,
associazione di promozione sociale,
riportando nell'apposito riquadro del
modello utilizzato (Mod. 730 o Unico)
il codice fiscale dell'associazione, che
è 90036800366.
n. 5 - marzo 2017 ·
EDUCAZIONE
Dal 2001 coinvolte 60 mila persone nelle camminate in città
Legno amico e visite per gli studenti
La Nostra Mirandola Onlus prosegue con le iniziative rivolte agli alunni
Attività de
"La Nostra
Mirandola"
con le
scuole elementari. In
questa foto,
una visita
guidata;
a destra
e sotto, il
progetto
"Legno
amico"
Molto successo ha riscosso il progetto
“Legno amico” rivolto alle scuole primarie del territorio. L’iniziativa, promossa
dall’associazione culturale “La Nostra
Mirandola”, è in pratica un laboratorio di
“manualità creativa”, avente come principale riferimento l’utilizzo del materiale
naturale legno. Il laboratorio rappresenta
un percorso didattico volto ad arricchire
i bambini sotto il profilo della manualità
nonché della conoscenza diretta degli
elementi della natura e del loro utilizzo.
Il progetto è svolto grazie alla preziosa
collaborazione di sei volontari che mettono a frutto la loro manualità per seguire
i bambini divisi in gruppetti di 4/5 unità
nell’esecuzione di uno sgabello chiudibile in quarta e di un tavolino in quinta.
I volontari sono Erio Arbizzi, Pierino
Bianchini, Carmelo Casari, Silvano
Dondi e Paolo Zucchi che con pazienza e
dedizione preparano i materiali e seguono
i bambini nell’esecuzione dell’oggetto
stabilito. Nicoletta Vecchi, presidente de
“La Nostra Mirandola, segue invece la
parte didattica e organizzativa, abituando i
bambini con la stesura dell’organigramma
a lavorare in gruppo, rispettando i ruoli
che ogni volta cambiano a rotazione,
controllando sempre la cassetta attrezzi
con l’inventario compilato all’inizio del
progetto. I bambini devono acquisire metodo di lavoro e autocontrollo. Le ragioni
di tale iniziativa e il rilievo che alla stessa
l’associazione “La Nostra Mirandola”
attribuisce, derivano dalla riconosciuta
importanza dal punto di vista pedagogico
dello svolgimento di attività pratiche
unitamente a quello di attività essenzialmente teoriche/intellettuali: l’integrazione
di tali due componenti nell’ambito della
didattica contribuisce, infatti, in maniera
significativa alla crescita equilibrata dei
15
bambini, favorendo altresì la collaborazione e coesione fra gli alunni. L’associazione “La Nostra Mirandola” è attiva sul
territorio di Mirandola dal 2001. Il motto
che la contraddistingue è “Solidarietà e
cultura”. I progetti di solidarietà riguardano le donazioni all’ospedale cittadino
“Santa Maria Bianca” che a tutt’oggi
hanno raggiunto oltre due milioni e 2oo
mila euro e ai Paesi in via di sviluppo
come Paraguay, Uganda, Bosnia, Nicaragua, Romania dove sono state spedite sei
Tac, obsolete per gli
standard occidentali, ma perfettamente
funzionanti per un
Paese sprovvisto di
queste attrezzature.
I progetti attinenti
la cultura riguardano la “Riscoperta
del territorio” di
Mirandola e Comuni limitrofi con
le classi delle scuole
primarie, secondarie
di primo e secondo
grado di Mirandola,
Mortizzuolo, Quarantoli, Cavezzo,
Medolla e San Prospero. Con le classi
che hanno aderito
al progetto di riscoperta del territorio,
l’associazione ha cercato di diffondere
la storia dell’urbanistica cittadina e l’importanza della cinta muraria difensiva
che diede a Mirandola l’appellativo di
città invincibile come testimoniato dallo
scaglione, simbolo di invincibilità, esibito
nel gonfalone. Purtroppo le mura sono
state abbattute a metà ‘800. Nonostante i
danni del terremoto, Mirandola può ancora mostrare il perfetto assetto urbanistico
del centro storico, la scoperta dei ponti e
canali che si trovavano all’interno delle
mura, l’interessante numerazione delle
case che ha subito tre variazioni, a partire
dal 1786 e la prestigiosa storia del grande
Giovanni Pico. I visitatori e gli studenti
delle scuole che hanno partecipato alle
visite, organizzate dall’associazione, di
Mirandola e dintorni dal 2001, sono a
tutt’oggi quasi 60 mila. I risultati ottenuti
finora da entrambi i progetti culturali e
precisamente “Riscoperta della storia del
territorio” e “Legno Amico” sono stati
molto apprezzati da insegnanti, bambini
e genitori. Nicoletta Vecchi sostiene che:
«Chi conosce le radici storiche e culturali
del luogo dove abita, o perché nato nel
luogo stesso o perché lo ha scelto come
luogo di residenza, lo rispetta, lo ama
e lo salvaguarda». Le classi che hanno
partecipato ai progetti hanno contribuito
con le loro offerte alla donazione delle
attrezzature all’ospedale che sono state
inaugurate lo scorso 11 febbraio, nel corso
di una iniziativa di cui abbiamo parlato
nel numero 4 di febbraio 2017 dell’Indicatore. «I bambini devono abituarsi alla
solidarietà verso il loro prossimo, in un
mondo così povero di valori – conclude
Nicoletta Vecchi – questo è il messaggio
che l’associazione La Nostra Mirandola
desidera diffondere alle nuove generazioni».
16 · n. 5 - marzo 2017
Originario di Magnacavallo, viveva e lavorava a Mirandola
LUTTO
Si è spento il pittore e poeta Roveri
È morto all'età di 91 anni uno dei più importanti artisti della Bassa
CORDOGLIO
Addio Ebe, voce
di Mirandola
Ebe
Ferrari
TEATRO
Deceduto Giuseppe Gherpelli
amico e biografo di Koki Fregni
Guido Roveri, a destra, con il critico d'arte Antonio Castellana, in occasione dell'inaugurazione della sua personale al Castello Pico, l'8 maggio 2009
Si è spento lo scorso 24 febbraio,
all'età di 91 anni, il pittore e poeta
Guido Roveri, uno dei più talentuosi
artisti della Bassa.
Nato a Magnacavallo (Mn), Roveri
viveva e lavorava a Mirandola. Autodidatta, dalla fine degli anni Cinquanta,
dopo un inizio causale, aveva cominciato a dedicarsi con impegno sempre
maggiore alla pittura. A tale periodo
risale il grande insegnamento di alcuni
amici, già pittori affermati: dialogare,
discutere, lavorare con loro era stata la
prima fonte di inappagabili consigli e
suggerimenti.
Fin dagli esordi aveva preso parte
attivamente alla vita artistica nazionale,
partecipando a rassegne e concorsi
importanti e vincendo numerosi premi.
Nel 1974 era stato invitato dal Centro
culturale del Lazio a New York, per
un’importante collettiva di pittori
italiani. Nel 1998, in occasione di
uno scambio culturale con il Brasile,
aveva esposto le sue opere presso il
consolato di Rio de Janeiro. Nel 1999,
in un momento di intensa riflessione,
aveva sentito la necessità di trasferire
il discorso pittorico dalla tela al foglio,
cominciando a raccontare in versi i
momenti in cui le incertezze e i dubbi
accompagnano l’artista nel creare la
sua opera. «Ecco cos’è per me la poesia di Roveri: – aveva scritto Bruno
Andreolli – come nel gesto del pittore,
desiderio del ghermire la delicata farfalla che ti sfugge fra le dita, lasciandoti fra i polpastrelli la sensazione di
aver catturato un frammento della sua
vita; l’esigenza insopprimibile, tutta
fanciullesca, di voler fermare per un
attimo ciò che non si può fermare, di
rubare ciò che non ti appartiene o non
ti apparterrà mai del tutto».
Nel 2009 il Comune di Mirandola
aveva celebrato il poliedrico artista
organizzando al Castello Pico la mostra
“Roveri e Roveri cinquant’anni dopo.
Una storia da raccontare, anzi due”.
Per un mese erano rimaste esposte,
nella Galleria della Duchessa, opere
realizzate tra il 1958 e il 2009, e il 30
maggio si era anche tenuta una lettura
di sue poesie.
Roveri lascia i figli Pietro, con
Anna, Paolo, con Carla e Marcella
con Gabriele, le nipoti Cecilia, Giulia,
Caterina, Beatrice, Matilde e Anita.
Ai famigliari vanno le condoglianze
del Comune e dell'Indicatore.
Giuseppe Gherpelli, primo da sinistra, durante una premiazione a Mirandola
È deceduto lo scorso 16 febbraio,
all’età di 95 anni, Giuseppe “Pippo” Gherpelli, giornalista, critico
musicale e dirigente teatrale di lungo
corso, che in passato ha collaborato
anche con il nostro giornale e con il
Comune di Mirandola. Nel 2000 e
2001 lo ricordiamo nella giuria del
premio “La libertà ha nuovi colori”,
promosso dalla Giunta mirandolese,
che per qualche anno ha coinvolto
gli studenti delle scuole superiori
nell’elaborazione di testi, disegni e
prodotti multimediali in occasione
delle celebrazioni del 25 Aprile; in
quell’occasione si è dimostrato una
persona competente, dai modi garbati,
sempre sorridente e che per quella partecipazione, voluta dall’amico Sauro
Secchi e dall’allora sindaco Luigi
Costi, non chiese nulla, nemmeno il
rimborso spese per la benzina. Prolifico scrittore di articoli, saggi e volumi,
Gherpelli aveva da poco terminato il
quarto libro della serie “Un teatro, una
storia”, nella quale ha ripercorso i 175
anni di vita artistica del Comunale di
Modena, con il quale ha collaborato
dal lontano 1938. Negli anni Sessanta
è stato tra i fondatori di Ater, l’associazione dei teatri emiliano-romagnoli
CHIESA
San Martino Spino in festa
per il ritorno di don Enrico
Grande emozione si è respirata domenica 5 febbraio al Palaeventi di San
Martino Spino, con la messa presieduta
da don Enrico Caffari che tornava per la
prima volta nella frazione di Mirandola,
dopo essere stato ordinato sacerdote lo
scorso 5 gennaio. Insieme a don Enrico
c’erano anche don Germain e don
William, due sacerdoti che lo hanno
sostenuto nei due anni che don Enrico,
prima di essere ordinato, ha trascorso
nelle parrocchie di San Martino Spino e
Gavello. Durante la messa, i cori di San
Martino Spino e Mirandola si sono uniti
e hanno piacevolmente animato la funzione. Tutti i bambini del catechismo, al
termine della messa, muniti di cappellini
gentilmente realizzati da Nonno Silvano
Vergnani, si sono avvicinati all’altare
MIRANDOLA
Commemorati i cinque partigiani
impiccati dai nazifascisti
Sabato 25 febbraio sono stati commemorati a Mirandola, in viale cinque
Martiri, cinque partigiani uccisi dai
nazifascisti. Cesare Degani, Darfo
Dallai, Aristide e Remo Ricci e Giorgio
Ruggeri vennero impiccati il 22 febbraio
1945 per rappresaglia per la morte di un
soldato tedesco. Alla manifestazione era
presente, tra gli altri, anche l’assessore
ai Servizi socio sanitari del Comune di
Montese Giorgio Lazzari, visto che tre
dei giovani martiri, i due fratelli Ricci
e Giorgio Ruggeri, erano originari del
centro dell’Appennino. Darfo Dallai era
carpigiano mentre Cesare Degani era
nato a Castelnuovo Rangone. Pier Luigi
Borellini Gualdi dell’Anpi mirandolese
ha ricordato i cinque partigiani, mentre
per l’Amministrazione comunale di
Mirandola è intervenuto il presidente del
Consiglio comunale Andrea Venturini.
L’iniziativa è stata organizzata da
Comune e Anpi di Mirandola.
I cinque ragazzi furono prelevati
da una cella nel carcere modenese di
Sant’Eufemia dove erano detenuti, condotti a Mirandola e impiccati agli alberi
della via che proprio per ricordare i partigiani assassinati è stata chiamata viale
cinque Martiri. Nel luogo dell’eccidio
furono collocate anche cinque epigrafi in
memoria dei giovani trucidati.
e tra il 1956 e il 1964 è stato anche
consigliere comunale a Modena. Tra
i suoi libri più noti ricordiamo quello
sull’amico scenografo mirandolese
Koki Fregni e le biografie di Mirella
Freni, Luciano Pavarotti, Rajna
Kabaivanska, Leone Magiera e sulla
Corale Rossini. Ha collaborato a lungo,
con una rubrica teatrale, con Teleradiocittà. «Gherpelli – come ha ricordato il
collega giornalista Stefano Marchetti
sul Carlino – ha saputo “dare parole” al
teatro e alla musica, accompagnandoli
con passione e soprattutto con amore».
«Se ne va un pezzo di storia della città,
un protagonista della vita culturale»,
ha invece commentato il sindaco di
Modena, Gian Carlo Muzzarelli. Fra
i messaggi di cordoglio anche quello
di Mirella Freni: «è morto un caro
amico – ha scritto la nota soprano sulla
sua pagina Facebook – Ci mancheranno la sua saggezza, la sua amicizia,
la sua allegria». La Cgil di Modena
ricorda anche il suo ruolo come primo
responsabile dell’ufficio comunicazione e propaganda, istituito negli anni
Cinquanta, e di direttore del settimanale
La Voce dei Lavoratori. Ai famigliari
vanno le condoglianze del Comune di
Mirandola e dell’Indicatore.
portando a don Enrico dei regali da parte
delle comunità di San Martino Spino e
Gavello. Infine è stata letta una lettera di
ringraziamento a don Enrico per la missione svolta presso le parrocchie. L’intera
comunità lo ha ringraziato per aver aperto
il suo cuore a tutti e per essersi tirato su
le maniche quando ce ne è stato bisogno.
La malattia di don William durante il
periodo in cui don Enrico è rimasto a
San Martino è stato un periodo di grande
prova, coraggio e crescita. Si è donato alla
comunità come amico, confidente, guida,
sostegno, una persona di cui potersi fidare
e con cui potersi confrontare. Ha spronato
i giovani a guardare un po’ più in là, a
cercare Dio nella loro vita. Ha fatto tanto
insieme ai giovani, con loro e per loro e
ora non resta che continuare e migliorare.
Don Enrico, come tutta la comunità, si è
molto commosso e ha ringraziato tutti
per l’accoglienza ricevuta chiedendo
perdono là dove sono stati fatti errori, che
permettono di crescere e maturare. Dopo
la messa c’è stato un ottimo pranzo a cui
hanno partecipato circa 170 persone che
si sono riunite per mangiare e festeggiare
insieme il novello sacerdote. La sala è
stata addobbata con eleganza, con fiori e
candele che scaldavano il cuore. Per finire
una bellissima torta ha addolcito i palati
dei presenti. Un grande ringraziamento
speciale va a don William e don Germain
che hanno sostenuto e aiutato don Enrico
a crescere come sacerdote e come persona. Un altro grande ringraziamento va a
tutti coloro che hanno reso possibile la
giornata: da chi ha arredato, addobbato,
cantato, apparecchiato, cucinato, servito,
pulito a chiunque abbia dedicato anche
solo cinque minuti alla buona riuscita
dell’iniziativa. Grazie anche a chi ha
sostenuto spiritualmente l’iniziativa. Al
termine della giornata le persone sono
ritornate a casa con palato soddisfatto e
soprattutto con il cuore pieno di gioia e di
belle emozioni. Grazie don Enrico!
Assunta Romano
È scomparsa nei giorni scorsi, all’età
di 83 anni, la mirandolese Ebe Ferrari,
che in gioventù è stata un’apprezzata cantante, non riuscendo tuttavia, per una serie
di circostanze, a far decollare una carriera
che sarebbe stata certamente luminosa.
Era nata a Mirandola il 27 dicembre 1933.
Lascia i figli Gastone e Mirka con Domenico, la nipote Irene e la sorella Beatrice.
Ai famigliari va il cordoglio del Comune
e dell'Indicatore.
L'avevamo intervistata per un articolo
che era apparso sull’Indicatore n. 3 del
2009, in occasione di una delle sue esibizioni per la cena di Natale della Consulta
del volontariato. Come accadeva di tanto
in tanto anche per gli ospiti del Cisa, Ebe
non si tirava mai indietro quando si trattava
di salire sul palco per beneficenza.
La sua non era stata una storia di
lustrini. Il successo, quello che ti cambia
davvero la vita, era riuscito soltanto a
intravederlo, nonostante doti canore non
comuni. «A un certo punto le vicende
non sempre felici della mia vita mi hanno
costretto a trovarmi un altro lavoro, diverso
da quello di cantante», ci aveva raccontato.
Negli anni Cinquanta e Sessanta aveva
partecipato a concerti, serate al Lido di
Venezia e a Lignano Sabbiadoro, tournée,
anche qualche provino importante, superato brillantemente. I tanti apprezzamenti
l’avevano convinta che quella fosse la sua
strada, il suo lavoro, la sua vita. Invece
si era trattata solo di una bella parentesi.
Le sue prime esibizioni risalgono a
quando i padroni di Mirandola erano ancora i Tedeschi. Ebe cominciò ad esibirsi
a dieci anni circa, per i prigionieri, forse
polacchi, ospitati all’Albergo Aquila Nera.
Ricordava anche la storica esibizione
di Beniamino Gigli in Teatro: «Noi lo
ascoltammo da fuori perché non avevamo
certo i soldi per il biglietto». Il padre di Ebe
faceva il capomastro e aveva altri quattro
figli da mantenere. La situazione cominciò
lentamente a cambiare con l’arrivo degli
Americani e dei loro balli scatenati. «Dopo
la liberazione c’era una gran voglia di
fare festa. – aveva detto Ebe – Andavo a
ballare il boogie woogie con mia sorella
Fernanda sulla terrazza di Taddei, che
dava sulla piazza della Cassa di Risparmio.
Qualche volta si faceva festa al Palazzo
della Milizia oppure al Teatro del Castello». Il suo mondo era tutto lì, nel giro di
pochi metri. Poi, la svolta. «Il primo che ha
creduto veramente in me è stato Piccinini,
che era un vero manager. Voleva sempre
che mi esibissi con le importanti orchestre
che venivano a Mirandola, come quelle di
Masetti e di Angelini». I “Columbia” di
Fossa di Concordia la vollero a 15 anni
come solista, poi cantò con l’orchestra di
Alvaro Bigi, con i “5 Bonis” di Rino Guidetti e con i “Nomadi”, «dei quali sono
stata l’unica voce femminile», ricordava
con legittimo orgoglio. Di musica, anche
a quei tempi, si poteva vivere. «Certo, non
è che si diventava ricchi, ma qualcosa,
soprattutto quando si facevano le stagioni
estive in Riviera o i veglioni, lo si portava
a casa». Con i primi soldi guadagnati Ebe
comprò un tabarro per suo padre, che non
lo aveva mai posseduto. La sua voce ha incantato personaggi importanti del mondo
della canzone. È stata amica di Romano
Mussolini: «Sono stata la prima a sapere
che era nata la figlia Alessandra», ricorda
Ebe, che era stimata anche da Peppino di
Capri e Wilma De Angelis. Con l’Orchestra Alvaro inaugurarono i principali
locali modenesi e non solo. Sempre con
la mamma Gina a dare una mano, dato
che Ebe, nel frattempo, aveva messo al
mondo due figli, Gastone e Mirka (Mirta
per un errore dell’anagrafe). Poi le mode
cambiarono. Le orchestrine non erano più
tanto di moda ed anche la stella di Ebe
divenne meno lucente. «Ho dovuto voltare
pagina, rimboccarmi le maniche e rifarmi
una nuova vita», ci aveva detto.
n. 5 - marzo 2017 ·
Un sentimento tanto diffuso quanto complicato e misterioso
MIRANDOLA
L'amore oltre il tempo e le distanze
Il medico Vezzani ha tenuto una lezione magistrale ai soci Lions-Rotary
Dove eravamo rimasti? Ecco la
domanda che si è posto il numeroso
e interessato pubblico intervenuto al
recente intermeeting
Lions-Rotary, nel
quale il medico Marcantonio Vezzani ha
tenuto una lezione
magistrale sull’amore
oltre il tempo e le distanze. Si è trattato di
un ritorno dell’ospite,
primario ginecologo
in servizio presso l’ospedale di Mirandola
e socio lions del Club
di Correggio (Re),
dopo la sua stupenda
serata di un anno fa
sull’argomento del
meraviglioso viaggio verso la vita che
è collegato, anzi, è
preceduto, come ha
precisato l’oratore, da
quello dell’amore, in
particolare, romantico fra uomo e donna,
oggetto di questa seconda presentazione.
Parlare dell’amore è allo stesso tem-
MIRANDOLA
Nuova sede in centro storico
per mutilati e invalidi civili
La sezione di Mirandola
dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili
(Anmic) ha una nuova sede,
in via Castelfidardo (via “del
Lotto”) n. 40. L’ufficio, che
dopo il sisma è stato ospitato
presso il Modulo abitativo
provvisorio (Map) n. 3 di
via Giolitti, è aperto tutti i
martedì dalle ore 10 alle 12.
L’Anmic, che ha come referente locale Nadia Arcaro
(foto), fornisce informazioni
e supporto sulle leggi e sulle
tante opportunità esistenti ma, spesso,
poco conosciute. L’Anmic è un’associazione fondata nel 1956 che esercita, per
legge, le funzioni di rappresentanza e di
tutela degli interessi morali ed economici
dei mutilati e degli invalidi civili presso
le pubbliche amministrazioni. A livello
istituzionale, l’Associazione offre la
propria collaborazione per assicurare alla
categoria l’assistenza sanitaria ed anche
miglioramenti economici. Promuove
inoltre iniziative di salvaguardia del diritto
al lavoro in attuazione delle norme sul
collocamento obbligatorio e del diritto
all’istruzione e all’integrazione scolastica
dei disabili. L’associazione, che agisce in
collaborazione col patronato Inca (Istituto
Nazionale Confederale di
Assistenza), opera inoltre
nelle attività gestite in regime di convenzione con
gli enti locali e con soggetti privati nei settori del
trasporto, dell’assistenza
domiciliare, della formazione professionale, dello
sport e del tempo libero. Il
lavoro svolto dall’Anmic,
di cui abbiamo già parlato
sull’Indicatore, è ancora in
gran parte sconosciuto. Gli
stessi mutilati e invalidi non
sono a conoscenza del sostegno che può
derivare dall’Associazione né dei diritti e
delle opportunità garantiti loro per legge.
Tanto per citare qualche esempio, si va
dalle concessione di protesi, ausili ed
esenzione ticket all’abbattimento delle
barriere architettoniche, anche domestiche, dagli abbonamenti ai bus urbani
ed extraurbani ai permessi e congedi
parentali per l’assistenza ai figli disabili.
Per informazioni la sede mirandolese di via Castelfidardo n. 40 risponde
al numero 370/3432776. All’Anmic è
possibile anche devolvere il cinque per
mille della dichiarazione dei redditi, riportando il codice fiscale dell’associazione:
94002910365.
po facile e complicato, poiché è un sentimento che tutti abbiamo provato, prima o
poi, nella nostra vita, ma che si sviluppa
secondo modalità e meccanismi talvolta
sfuggenti e misteriosi, sicuramente diversi per ogni singola persona. Esso consiste
in una delle forze più potenti che muovono l’uomo. È qualcosa di irrefrenabile,
poiché ha come obiettivo la riproduzione
della nostra specie e si manifesta nel
momento in cui una persona è pronta a
cambiare e ad accettarne l’ingresso di
un’altra nella propria vita. Vezzani ha
dato una descrizione scientifica dei vari
stadi attraverso cui si sviluppa l’amore,
partendo dall’attrazione.
I motivi di attrazione possono essere
diversi per l’uomo e per la donna. Il
primo è attratto soprattutto dalla bellezza
fisica della donna, poiché lega a questa
qualità la sua migliore capacità di generare figli, mentre la seconda guarda di più
al fascino dell’uomo e alla sua capacità di
difenderla e aiutarla a crescere la prole.
Dopo la fase di attrazione, si passa al corteggiamento, consistente nel rivolgere
gentilezze e galanterie all’altra persona,
per conquistarne l’amore. L’oratore ha
osservato che al giorno d’oggi il corteggiamento è in via d’estinzione, poiché
la vita moderna è frenetica al punto che
le tappe del corteggiamento vengono
bruciate in pochissimo tempo. Si parte
da un iniziale incrocio degli sguardi,
seguito da scambio di parole (questo è
il momento più critico, poiché in esso
si rivela la propria personalità all’altro
e, se si fallisce, si interrompe subito il
percorso verso la nascita dell’amore)
e a un primo contatto fisico. A questo
punto la temperatura comincia a salire
e scoppia la fase dell’innamoramento,
in cui i due vivono un sogno, uno stato
di imbecillità temporanea e di cortocircuito cerebrale (dovuto a un eccesso di
dopamina, l’ormone dell’esuberanza, nel
cervello), definito anche come stato nascente dell’anima. Gli innamorati hanno
l’impressione di essere dominati da forze
che non riconoscono come proprie e che
li trascinano in un mondo diverso, in cui
si danno reciprocamente l’uno all’altro.
Il tempo per loro cessa di esistere ed essi
vivono momenti d’eternità e immortalità.
A questo punto, le parole di Vezzani si
sono fatte talmente precise da far rivivere in tutti i presenti, con nostalgia e in
modo struggente, le emozioni dei loro
innamoramenti.
Questa fase di grazia non dura più
di uno- tre anni, con un picco fra uno
e sei mesi dall’inizio del rapporto di
coppia. Si arriva, quindi, al sesso, in
cui avviene la fusione dei corpi dei due
amanti. L’impulso del sesso si accende
autonomamente e procede per conto proprio senza bisogno di essere appreso. Si
manifesta anche in assenza di amore, ma
è molto più bello quando è associato alla
presenza dell’amore. È vissuto in modo
diverso dall’uomo e dalla donna: il primo
è vittima di una pulsione continua (punta
alle molte occasioni), poiché ha il compito di propagare la specie, la seconda
lo avverte ciclicamente (ammette molte
meno occasioni), poiché può generare
non più di una volta all’anno. Ciò porta
a un’instabilità permanente nella coppia
che deve essere gestita in qualche modo.
Quando la passione dell’innamoramento
si spegne, la ragione riprende il sopravvento, i difetti dell’altro cominciano a
essere notati, lo stare insieme non è più
entusiasmante. È il momento in cui, o
CAVEZZO
Un corso per conoscere
e apprezzare i funghi
Il Gruppo Micologico Naturalistico
Cavezzese organizza “Conoscere i funghi”, 25esimo corso di avviamento alla
micologia che si svolgerà a Cavezzo
presso la sala culturale di Villa Giardino
da aprile a novembre 2017. Primo incontro
è lunedì 10 aprile, ore 21, con “Funghi
primaverili”, relatore Renzo Fregni,
presidente del Gruppo Micologico di
Sant’Agostino (Fe). Lunedì 22 maggio,
alle 21, si parlerà di “Funghi velenosi
facilmente confondibili”, relatore Igmar
Spada (foto), vice presidente del Gruppo
Naturalistico Modenese. Il corso prosegue
sabato 24 giugno con un’uscita a funghi,
nei pressi di Zocca. Lunedì 25 settembre,
ore 21, “I Boleti”, relatore Elvezio Mantovani, socio del Gruppo Micologico Naturalistico Cavezzese. Lunedì 30 ottobre,
ore 21, appuntamento con “I Tricholomi”,
relatore Giorgio Barbieri, socio del Gruppo Micologico Naturalistico Cavezzese.
Sabato 11 novembre, il corso si conclude
con un’uscita a funghi al Lido di Volano.
Partecipazione organizzativa del Comune di Cavezzo. Il Gruppo Micologico
Naturalistico Cavezzese è nato nel 1992
su iniziativa di pochi appassionati. Oggi
conta una sessantina di soci che prestano
volontariamente e gratuitamente la loro
opera. È amministrato da un consiglio
direttivo che si rinnova ogni tre anni. Si
17
ci si lascia, o si resta insieme e si passa
all’amore profondo, in cui conta l’amore
per l’altro, non solo quello per sé, per cui
si dà piuttosto che prendere e si offre
all’altro amicizia, tenerezza e dedizione.
L’importante allora è (ri)trovarsi col
partner, non importa se poco o tanto e
far rivivere, seppure a sprazzi, lo stato
nascente dell’innamoramento.
Nel cervello ora domina la presenza
di ossitocina (l’ormone dell’attaccamento). L’amore profondo è la fase
dell’amore adulto che si raggiunge dopo
aver superato tante prove, anche quella
dell’infedeltà.
Questo è un fenomeno tutt’altro che
trascurabile che riguarda il mondo intero.
Siamo dei “monogami infedeli”, dice
l’oratore, citando dati statistici sull’entità
non trascurabile del fenomeno dei tradimenti, la cui tendenza è forse influenzata
anche dai profili ormonali dei singoli
individui. Se, però, non si accetta il passaggio all’amore profondo, si giunge alla
fine dell’amore, alla separazione.
È un’esperienza molto dolorosa
che lascia un’impronta indelebile nella
mente di chi l’ha vissuta. Spesso l’amore
sopravvive, anche oltre la morte, in uno
dei due, a rendere la sua esistenza ancora
più triste. D’amore si può morire: ci sono
casi di coniugi che muoiono di crepacuore a poca distanza l’uno dall’altro. Non
ci si può disinnamorare con la ragione,
mentre si può evitare l’innamoramento
con la ragione, a patto di farla intervenire nella fase iniziale dell’attrazione
e non più tardi. L’oratore ha concluso
chiedendosi se esista un’età per amare.
Ebbene, non ne esiste una sola, ma tante,
compresa la tarda età e fino a quando si
vive. Naturalmente, la diversa efficienza
fisica impone degli adattamenti, ma
l’amore è come un giardino con piante
diverse da coltivare. I sentimenti, come
anche il cuore, non invecchiano per l’amore. Il cervello è come un gatto addormentato che, a ogni età, può risvegliarsi
all’amore e farci così godere un pizzico
d’immortalità, a parziale ricompensa di
un’esistenza spesso troppo breve.
Ivo Panzani
Addetto Stampa
Lions Club Mirandola
pone la finalità di tutelare
e valorizzare
il patrimonio
ambientale,
divulgando la
conoscenza
delle erbe, delle piante, dei
fiori e, in particolare, dei funghi e del loro
habitat. Ogni
lunedì non festivo, dalle 21 alle 23, i soci si riuniscono al
primo piano di Villa Giardino, a Cavezzo.
Le serate sono gratuite e aperte a tutti e
sono dedicate allo scambio di conoscenze
e informazioni, con determinazione di
funghi, proiezione di diapositive e consultazione di bibliografie. Segreteria organizzativa: Gruppo Micologico Naturalistico
Cavezzese, [email protected]
18 · n. 5 - marzo 2017
MIRANDOLA
Da New Orleans a Las Vegas, il duo di chitarre incanta gli States
Tournée da sogno per i Bruskers
MIRANDOLA CLASSICA
La magia
di Chopin
In tre settimane, 14 concerti, due interviste alla radio e uno spettacolo in tv
Il Bruskers Guitar Duo, formazione composta dai chitarristi della Bassa
Eugenio Polacchini e Matteo Minozzi
ha effettuato nei giorni scorsi una nuova tournée negli Stati Uniti. Abbiamo
chiesto ai musicisti di raccontarci
questa esperienza.
Le strade strette, la musica in ogni
angolo, i colori sgargianti e l’umidità del
Mississippi sono state le prime cose che
ci hanno colpito appena scesi dall’aereo.
Eravamo atterrati a New Orleans e il
lungo tour era appena iniziato. Siamo
arrivati alle 22 e alle 22.30 avevamo le
prove con il caro amico chitarrista Jimmy
Robinson, con cui avremmo condiviso i
concerti in Louisiana, per l’appuntamento
della mattina successiva. Alle 7 appunto,
dopo 24 ore di viaggio e quattro ore
di sonno, dovevamo essere negli studi
televisivi della rete 4Wwl, diffusa in
Louisiana, per l’“Uno Mattina” del luogo.
Attualità, cronaca, l’angolo della cucina,
e l’ospite musicale, che eravamo noi.
Dopo tre o quattro caffè eravamo quasi
pronti. Tutto per fortuna è andato liscio,
e ci siamo accorti che da quel momento
non avremmo potuto affatto riposarci,
alla sera avevamo il primo concerto, e nei
giorni successivi gli impegni sarebbero
stati quotidiani.
Così è iniziato il nostro tour 2017
negli Usa, per noi il quarto. Quest’anno
abbiamo avuto la possibilità di stare tre
settimane negli Stati Uniti, per una lunga
serie di concerti che ci hanno portato in
Louisiana, appunto a New Orleans e successivamente a Covington, in California
da nord a sud a San Francisco, Oakland,
Fresno, poi Santa Monica, Long Beach,
Santa Ana, Corona del Mar, e infine in
Nevada per una serie di appuntamenti a
Las Vegas e a Boulder City.
In questo periodo abbiamo tenuto 14
concerti, due interviste radiofoniche, uno
spettacolo alla tv e registrato alcuni video
presso la sede principale di Cordoba
Guitars a Santa Monica.
Dopo i tre concerti a New Orleans,
dove stava iniziando il periodo del Carnevale, famoso in tutto il mondo per i suoi
colori e le sue pazzie, ci siamo trasferiti
in California. Da quel momento non c’è
stato respiro, e i concerti sono stati 11, in
giorni consecutivi e in luoghi diversi, con
trasferte quotidiane, persone diverse, sale
differenti. E’ stato tutto intenso e velocissimo. Dalla vista dell’Oceano Pacifico
della vetrata del locale di Corona del Mar
BRUSKERS DUO
Un felice connubio
di classica e moderna
Il repertorio del duo è caratterizzato
dalla rivisitazione di standard della
tradizione jazz, colonne sonore, oltre
che dall’esecuzione di brani originali.
La scelta di affrontare il repertorio
jazzistico è il pretesto per far incontrare
su un terreno comune i due artisti, caratterizzati da due diverse anime musicali:
classica e moderna. I Bruskers hanno
suonato in Italia, Usa, Corea del Sud,
Francia, Germania, Spagna, Austria,
ASSEMBLEA REGIONALE
Dal lupo ai germani del Delta:
lezioni sull'ambiente emiliano
Dal lupo dell’Appennino ai germani
del Delta del Po. Studenti emilianoromagnoli a scuola di ambiente grazie alla
collaborazione tra l’Assemblea legislativa
regionale dell’Emilia Romagna e i parchi
emiliano-romagnoli.
Da marzo a maggio prossimi, infatti,
SAN POSSIDONIO
dove abbiamo suonato, al Golden Gate
Bridge di San Francisco, che abbiamo
attraversato per raggiungere l’Istituto
italiano di cultura che ci ha ospitato per un
concerto, alle luci, il fragore e la falsità di
Las Vegas, che però al di fuori dei casinò
nasconde realtà culturali interessanti e
attente. Tra gli altri abbiamo infatti tenuto
un concerto per la Las Vegas Jazz Society,
che ha fatto un lavoro bellissimo, tra pub-
il Parlamento di viale Aldo Moro e gli
Enti gestori dei Parchi regionali Emilia
Orientale, Emilia Centrale, Delta del Po e
il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco
Emiliano realizzano una serie di lezioni
a tema rivolte alle scuole secondarie di
primo e secondo grado. Il progetto ha un
Bulgaria, Belgio, Ungheria e Portogallo,
in duo o come solisti della Lybra Guitar
Orchestra. Parallelamente all’attività
concertistica sono impegnati nell’ambito
della didattica. Hanno inoltre pubblicato
il manuale “Una Chitarra per…Duo”,
edito da Fingerpicking.net e distribuito
in Italia da Curci Editore. Eugenio
Polacchini e Matteo Minozzi sono direttori artistici della rassegna chitarristica
“LybrAcustica”.
blicità, scelta della location e ha portato un
pubblico silenzioso e concentrato. Sicuramente uno dei concerti più belli, proprio
l’ultimo. Le settimane sono così passate
rapidamente e ci siamo presto ritrovati
in aeroporto a Las Vegas, in direzione
Bologna, per altre 24 ore di viaggio che
ci avrebbero riportati a casa.
Nonostante l'impegno intenso, l'esperienza è stata fantastica e ricca di soddisfazioni. Abbiamo incontrato tante persone
ai concerti, tanti musicisti bravissimi,
e dobbiamo ammettere che tutti sono
stati molto gentili e hanno speso belle
parole nei nostri confronti. L’esperienza è
terminata ma per fortuna dovrebbe avere
un seguito l’anno prossimo.
Ma in queste settimane non ci fermiamo e a marzo saremo per due weekend
in Germania. Prossimo tour? In Oriente,
ma per il momento non raccontiamo i
dettagli. Vedremo! Un grazie di cuore
va a tutte le persone che ci hanno aiutato
nella realizzazione di questa avventura,
sono state davvero tantissime. America,
questo è un arrivederci... a presto!
Eugenio Polacchini
Matteo Minozzi
(Bruskers Guitar Duo)
duplice obiettivo: per i Parchi valorizzare
le loro specificità e la loro attività, per
l’Assemblea promuovere il senso civico
e il rispetto dell’ambiente nei giovani
studenti. Le lezioni saranno gratuite e
sono limitate a un massimo di 35 studenti
per volta.
Gli incontri di educazione ambientale si svolgono nell’Aula “Alberto
Manzi” dell’Assemblea legislativa, in
viale A. Moro, 50 a Bologna. Per informazioni: Gloria Evangelisti, telefono
051/5275768 e-mail: gloria.evangelisti@
regione.emilia-romagna.it.
Il mondo musicale di Frederyk
Chopin, come lo conosciamo, non ha
bisogno di parole per essere definito, in
quanto queste risulterebbero inadatte a
scolpire tanta leggerezza, malinconia,
sogno. Eppure, con il concerto di inaugurazione della stagione Mirandola Classica
2017-ottava edizione, l’associazione culturale “Amici della Musica” di Mirandola
ci ha mostrato come un racconto della sua
compagna George Sand, elaborato da
Sandro Cappelletto e servito dalle labbra
di una splendida Daniela Mazzucato,
possa rivestire di una luce alquanto diversa
questo enigmatico e affascinante personaggio. Perché su Chopin, in quei nove
anni (1838-1847) di storia d’amore così
singolare con la sua amante conosciuta a
Parigi, aleggiavano le ombre di tutte le sue
perdite: innanzitutto quella della sua patria, la Polonia, a cui si dovette sottrarre fin
dai primi anni della sua giovinezza e della
quale la sua musica risuona spesso in cupi
accenti, poi e specialmente quella della sua
malattia, in continuo peggioramento e che
l’avrebbe condotto alla prematura morte
di (con molta probabilità) tubercolosi nel
1849. Così domenica 12 febbraio, presso
l’Auditorium “Rita Levi Montalcini” a
Mirandola, la rassegna musicale mirandolese “Mirandola Classica” ha preso il
via sotto forma di un racconto-concerto
interpretato dal soprano e voce recitante
Daniela Mazzucato, la cui eleganza,
sensibilità e padronanza di fraseggio
nel canto e nel parlato hanno lasciato
un incantevole ricordo, accompagnato
con dolcezza e morbidezza al pianoforte
dal maestro Marco Scolastra, che ha
eseguito alcune tra le più belle pagine
pianistiche del compositore polacco.
È tale il valore culturale di questa idea
concertistica e dei suoi interpreti, che
l’associazione ha promosso anche la sua
ripetizione per 130 studenti del liceo Pico
di Mirandola il mattino successivo (lunedì
13 febbraio) in Villa Tagliata. Gli artisti
ospiti sono stati molto felici di aver dato
luce alla figura di Chopin anche agli occhi
e ai cuori dei giovani liceali, dei quali sono
rimasti colpiti per l’attenzione e il coinvolgimento; rimane la consapevolezza
che la cultura musicale è davvero molto
sottovalutata nei programmi scolastici
e lode va agli Amici della Musica per
permettere di colmare in parte questa
carenza. Il prossimo appuntamento della
stagione sarà domenica 19 marzo, sempre
presso l’Auditorium “Rita Levi Montalcini” alle 16.30: il maestro Pier Narciso
Masi, grande pianista, interpreterà W. A.
Mozart, J. Haydn e L. van Beethoven.
MUSICA
La Bassa per
i Piccoli Eroi
Col nuovo cd i Dawn of Memories
hanno conquistato la critica
Sabato 25
marzo a San Possidonio, presso
il Palazzurro, si
svolgerà la seconda edizione di “La
Bassa per i Piccoli
Eroi”, organizzata da I Fiol d’la
Schifosa, con il
patrocinio del Comune. La serata prevede
alle ore 20 la cena con menù fisso che
comprende antipasto, bis di primi, carne
alla griglia con patatine, dolce e bevande.
Seguirà alle ore 22 lo spettacolo di Duilio
Pizzocchi (foto) “Vernice fresca”. Sarà
inoltre presente un’area bimbi con truccabimbi e il Mago Svalvolino!
Il ricavato della manifestazione
sarà devoluto al reparto di Oncologia
Pediatrica del Policlinico di Modena. Le
prevendite sono disponibili presso: bar
Concordia (via Garibaldi 20, Concordia)
tabaccheria Yuri di Sauro Bellodi (piazza
Andreoli, San Possidonio).
Questo 2017 è certamente l’anno del
grande ritorno per i Dawn of Memories,
usciti negli ultimi giorni del 2016 con il
secondo album “Unwritten Endings”, che
presenteranno in due appuntamenti dal
vivo previsti per il mese di marzo: sabato
18 al Rebel Circle di Sant’Ilario d’Enza
(Re) e venerdì 24 al circolo Fermata 23
di Camposanto. La band, capitanata dal
concordiese Oriano “Orion” Longhi
alla voce e dal chitarrista Mario Calzolari, membri fondatori, a cui si sono
recentemente aggiunti Enrico Toselli alla
chitarra, Michael Grecchi alla batteria e il
bassista Enrico “Goya” Menozzi, propone un genere heavy metal molto originale,
ispirato al metal di impronta scandinava
di In Flames e Dark Tranquillity, e con il
nuovo album Unwritten endings (traduzione Finali non scritti) sembra davvero
avere colto nel segno! Il disco, acquistabile
in formato cd in tutti i negozi di dischi,
oppure on line sui principali store digitali,
è tuttora oggetto di ottime recensioni e
riconoscimenti da parte di testate gior-
nalistiche e webzines italiane ed estere,
arrivando fino al Sudamerica. Numerosi
sono gli elementi innovativi sottolineati
dai recensori rispetto al precedente “In the
sign of sin” del 2013, che pure ebbe un più
che positivo riscontro di critica (e di pubblico, negli oltre 60 concerti del successivo
tour): si tratta di un album decisamente
più maturo, con dieci canzoni piene di
riff potenti e melodie formidabili, almeno
quattro o cinque potenziali “singoli”, una
veste grafica di elevato profilo curata
dall’ex tastierista Carlo Ferraresi, pittore
e scultore, e un’ottima produzione, affidata al collaudato duo della Dysfunction
production (Giuseppe Bassi ed Eddy
Cavazza, recentemente al lavoro negli
Stati Uniti con gli americani Fear Factory)
presso gli studi ZetaFactory di Carpi, che
regala al cd la giusta resa sonora. Il cd è
stato anticipato di alcune settimane dal
lyric video della canzone Fear wakes
me every dawn e dal videoclip Slavery
instead of a dream, quest’ultimo ripreso
durante l’esibizione del gruppo al Modena
Metal Ink festival, il 30 settembre scorso.
In quest’ultimo video si può ammirare la
grande carica della nuova formazione,
all’opera dal vivo in tutta la sua forza nel
nuovo spettacolo che risulta decisamente
energico ed interattivo! Oltre ai prossimi
concerti di marzo al Rebel Circle e al
Fermata 23, i prossimi appuntamenti
per i Dawn of Memories sono un nuovo
videoclip che uscirà verso l’estate, una
serie di partecipazioni a importanti festival
nel periodo estivo in via di definizione e
numerosi altri concerti promozionali per
“Unwritten endings”.
Facebook: http://www.facebook.com/
dawnofmemories
Youtube: http://www.youtube.com/
dawnofmemories
n. 5 - marzo 2017 ·
«L'impresa migliora se mette l'uomo al primo posto»
MIRANDOLA
«La persona al centro dell'azienda»
Presentato il libro del saggista e informatico dell'Ausl Guido Zaccarelli
Grande successo di pubblico lo
scorso 23 febbraio a Mirandola, presso
la sala consiliare del municipio, alla
presentazione del libro: “Dalla piramide
al cerchio, la persona al centro dell’azienda” di Guido Zaccarelli. Relatori
dell’iniziativa sono stati l’assessore del
Comune di Mirandola, Roberto Ganzerli, il direttore generale dell’Ausl di
Modena, Massimo Annicchiarico e
l’autore del volume Guido Zaccarelli.
Moderatrice della serata è stata Francesca Corrado. “Dalla Piramide al
cerchio”, nuovo saggio di Zaccarelli,
si propone di suggerire al management
un cambio di paradigma, da piramidale
a circolare, dove le persone vivano il
lavoro come appartenenza a una comunità. Zaccarelli, ideatore dell’innovativo
sistema di organizzazione aziendale
basato sulla Conoscenza Condivisa, si
occupa nuovamente dei luoghi di lavoro
e del diffuso senso di malessere che vi
è penetrato, contagiando chi vi è occupato. «A questo proposito – ha spiegato
Zaccarelli – la galea è l’immagine presa
a riferimento per confrontare l’attinenza
del duro lavoro svolto dagli schiavi
durante la navigazione e l’attività dei
lavoratori alla catena di montaggio.
Un viaggio a bordo della galea che
salpa un giorno dal porto di un’azienda
piramidale, dove la conoscenza è solida,
per raggiungere, dopo aver incontrato
cieli tersi oppure giornate grevi, il
porto di un’azienda circolare dove la
conoscenza è liquida. Lo scopo è infondere il senso etico di una nuova cultura
aziendale che ponga la “persona” al
centro dell’ecosistema organizzativo,
dove possa riconoscersi per identità
e senso di appartenenza». Il successo
aziendale passa quindi, per Zaccarelli,
attraverso la creazione di luoghi di
MIRANDOLA
Da sinistra, Roberto Ganzerli, Francesca Corrado, Massimo Annicchiarico e Guido Zaccarelli.
Sotto, il pubblico della serata
lavoro felicitanti, i soli capaci di fare
emergere la conoscenza sommersa nelle
persone. Chi viene rispettato nel luogo
di lavoro, si sente partecipe, coinvolto,
diventando proposito e volonteroso.
Un atteggiamento del quale beneficerà
l’intera produzione aziendale. Il saggio
MIRANDOLA
Il miracolo delle Roncole
diverte i soci del Lions
Marzo di eventi
alla Fenice
di Zaccarelli è “rinforzato” dalla prefazione del vescovo di Modena Erio
Castellucci e da una serie di interventi
introduttivi di imprenditori e manager di
importanti aziende del nostro territorio,
ma anche di esponenti di associazioni di
categoria, docenti e studenti universitari.
Proseguono anche in marzo a
Mirandola gli appuntamenti programmati presso il caffè “La Fenice” in Galleria del Popolo. Domenica 12, alle 18,
Francesco Sitta, Stefano Mauriello,
Michele de Marco presentano “Matrics”, uno spettacolo, anzi lo spettacolo
di magia.
Giovedì 16 marzo, alle 18, il Centro
internazionale di cultura “Giovanni
Pico della Mirandola” presenta: “La
letteratura cavalleresca, da Ludovico
Ariosto a Miguel de Cervantes”
parte prima. Venerdì 24 marzo, alle 22,
“Marta e la sua chitarra”.
Domenica 26 marzo dalle 18.30,
sarà la volta de “El Atardecer”, la pratica milonguera di BluTango alla Fenice
con rinfresco di delizie gastronomiche.
Mercoledì 29 marzo, ore 18, il Centro
internazionale di cultura “Giovanni
Pico della Mirandola” presenta: “La
letteratura cavalleresca, da Ludovico
Ariosto a Miguel de Cervantes” parte
seconda. Tutti i mercoledì sera, dalle
19, “Cheers!” English happy hour
con Federica Gozzi. I venerdì sera,
dalle ore 22, “Friday@Home”, mentre
tutti i sabati, dalle 22 “Guest Dj music
rotation”. Inoltre tutti i lunedì e martedì
alle 20.30 scuola di swing e boogie
woogie, il mercoledì alle 20.30 scuola
di tango e dalle 21, incontro del circolo
fotografico “Il Monocolo”. Per informazioni sulle iniziative alla Fenice:
0535/1906576.
CAVEZZO
Applausi per lo spettacolo
su partigiani e inferno dei lager
19
BREVI
GITA CON PRANZO
A NOMADELFIA
Domenica 7
maggio si svolgerà
una gita a Nomadelfia (Grosseto),
la comunità fondata da don Zeno Saltini. La partenza è
fissata per le 6 da
San Giacomo Roncole con ritorno, sempre a San Giacomo, alle 22. Pranzo presso
le famiglie di Nomadelfia. E’ indispensabile prenotarsi presso Edicola - Cartolibreria Reami di Mirandola, via Statale
Sud, 10 (telefono 0535/20103), Ettore
Ori (340/5584397) ed Enzo Galavotti
(340/2482552). Anticipo all’iscrizione
di 25 euro, con il pagamento del restante
(18/20 euro) alla partenza. Il termine
delle iscrizioni è il 23 aprile. Organizza
l’associazione “San Giacomo Roncole
per don Zeno di Nomadelfia”. Se non si
raggiunge un minimo di partecipanti, la
gita potrebbe essere sospesa o spostata.
IL GRAN RITORNO
DEL BORGHETTO
Dopo la scomparsa di Silvano Greco
(a sinistra, nella foto), il Gruppo teatrale
dialettale “Il Borghetto” torna a calcare
le scene sotto la guida e la regia di Marco
Gavioli (a destra). La compagnia si esibirà
a Mirandola, domenica 26 marzo nell'Aula Magna “Rita Levi Montalcini”, alle 17,
mettendo in scena la commedia “Sart da
Dona”, opera liberamente tradotta dal fondatore del Gruppo, Silvano Greco, dalla
commedia francese “Tailleur pour dames”
di Georges Feydeau. Divertimento assicurato quindi con uno spettacolo ricco
di intrecci amorosi e di esilaranti nonché
pericolosi fraintendimenti. Il nuovo organico del Borghetto vede membri storici e
un nuovo acquisto che porteranno brio e
comicità. I biglietti sono in prevendita a
Mirandola presso la Tabaccheria del Viale
in via Circonvallazione (Le Terrazze) dal
24 marzo.
"UOMINI IN SCADENZA"
SPETTACOLO DELLO SPI
“Quelli delle Roncole 2” al temine dello spettacolo, congratulati (al centro) da Alberto
Grasso, presidente del Lions Club Mirandola
Incontro divertente, pienamente
riuscito e in linea con lo spirito del
Carnevale quello del Lions Club
Mirandola con la compagnia teatrale
dialettale “Quelli delle Roncole 2”
che, nell’occasione, ha rappresentato
l’arguta commedia dal titolo “S’as
va ben, l’è un miracul”, racconto del
viaggio a Lourdes di alcuni contadini
delle nostre zone, in cerca del miracolo
che, alla fine, puntualmente si realizza.
La compagnia teatrale dialettale “Quelli
delle Roncole 2” è nata nel 1988 ed è
composta da una ventina di persone,
tra attori e tecnici, produce in proprio
le commedie dialettali che rappresenta.
Sono 28 le commedie originali che ha
messo in scena con lo scopo di dare
continuità a un teatro dialettale che
prende linfa dalla cultura contadina
della Bassa modenese. Sul canovaccio principale dialettale mirandolese,
di accento roncolese, si inseriscono
esperienze dialettali di personaggi
con inflessioni mantovane, finalesi,
modenesi, senza tradire le espressioni
originarie di ciascun interprete. Tutto
questo perché la Bassa è terra di confine tra Mantova, Bologna, Modena e
Ferrara. Gli interpreti provengono dalle
più svariate professioni. Una paziente
regia ha amalgamato i vari caratteri con
un risultato apprezzabile se si guarda al
curriculum della compagnia che comprende vari inviti fino alle rassegne di
Mantova, al famoso “Merlin Cocai”,
Modena, Carpi, Campogalliano, San
Marino di Carpi, Sermide, Moglia,
vincendo numerosi premi sia come
compagnia, sia come regia, recitazione,
scenografia, costumi e attori protagonisti e non. Complessivamente la
compagnia si è esibita oltre 500 volte
sui palcoscenici e sulle piazze.
Nel 1999 la regista e autrice delle
commedie, Giovanna Ganzerli, è stata
insignita, insieme al resto della Compagnia, del prestigioso premio “Ordan dal
Barnardon” della Città della Mirandola
per l’attività svolta negli anni per la
promozione della conoscenza del teatro
dialettale mirandolese e come autrice
dei testi teatrali. Ha anche tradotto in
dialetto la fiaba “Pierino e il lupo”
mettendola in scena con la Filarmonica
di Mirandola. Nel 2011 la compagnia
si è costituita in associazione culturale
senza scopo di lucro.
Recentemente ha presentato un
progetto di spettacolo al comitato
scientifico del “Memoria Festival”, che
è stato approvato e andrà in scena per
l’inaugurazione del Memoria Festival
2017.
Un momento dello
spettacolo
È stato uno straordinario successo
di pubblico lo spettacolo “Mir Zaynen
do” messo in scena dai ragazzi della
scuola secondaria di primo grado
dell’istituto comprensivo “G. Masi”
di Cavezzo, in occasione del Giorno
della Memoria, all’auditorium Rita
Levi Montalcini di Mirandola: coinvolgente la recitazione, emozionante
la musica, suggestive le immagini.
Dai commenti delle persone, raccolti a caldo, si è percepita una forte
intensità emotiva, quasi un dialogo
sensibile fra ragazzi e pubblico. Si
dichiara estremamente soddisfatta la
dirigente dell’istituto, Stefania Bigi,
per il lavoro di sensibilizzazione di cui
la scuola ha dato prova su tematiche
che fanno appello alla responsabilità
individuale e collettiva. Altrettanto
soddisfatte le insegnanti che hanno
diretto il progetto, soprattutto per la
volontà riscontrata negli studenti di
dare voce al valore della memoria,
fondamento di ogni comunità. Il titolo
dello spettacolo ha voluto riprendere
le ultime parole di un verso del canto
dei partigiani di Vilnius “Zog nit
Keynmol: mir zainen do”, “…noi
siamo qui”, ed è quel “noi” a fare la
differenza, un plurale fatto di gente
comune che con la propria quotidiana
resistenza ha sconfitto il sopruso di cui
la guerra, ogni guerra, è incarnazione.
C’è la storia di Rita Rosani, una
maestra veneta, che sfugge alle grandi
cronache, ma che è morta lottando,
c’è Marta Gavioli, di Cavezzo, che
faceva la staffetta partigiana e che
parla oggi con lo stesso coraggio
di ieri. C’è anche il lager, dove è la
coscienza, invisibile, a resistere oltre
il tempo e infine una poco conosciuta
“Rosa bianca” fatta di studenti cristiani tedeschi che pagarono con la vita il
loro dissenso non violento al nazismo.
La musica di un’orchestra dal
vivo, interamente composta da ragazzi, ha sottolineato con grande forza
ogni momento scenico, così come le
immagini, che hanno accresciuto la
potenza delle emozioni.
Testi e regia sono stati curati
dall’insegnante Giovanna Pullé, l’orchestra della scuola “Alberto Grillenzoni” e il coro diretti dalla professoressa Cosetta Piva, i video realizzati
dalla docente Maria Raschello, lo
spettacolo patrocinato dall’assessorato
alla Cultura del Comune di Cavezzo.
Mercoledì 22 marzo a Concordia,
si svolgerà presso la sala conferenze
comunale di via 29 Maggio, 2, alle
20.30, lo spettacolo “Uomini in scadenza” regia di Olivia Corsini, testi di
Elena Bellei con Gianluca Balducci,
Olivia Corsini, Stefano Vercelli, produzione Artisti Drama. La violenza,
in questo caso la specifica violenza
alle donne per mano di un uomo, viene raccontata come interruzione della
normalità, del corso consueto di azioni
e relazioni umane, affettive o sociali.
Manifestazione diretta della volontà
di dominio di un sesso sull’altro, non
frutto di una patologia ma fenomeno
legato, al contrario, alla quotidianità
dei rapporti fra uomini e donne nelle
nostre società. Elena Bellei ha costruito
tre monologhi, tra realtà e finzione,
rielaborando materiali raccolti durante
interviste e traendo spunto dai quaderni
dell’Azienda Usl di Modena. L’azione
è affidata a tre attori professionisti che
narrano in prima persona: il racconto
di un uomo autore di violenza (il pescivendolo), la storia di una vittima (la
fornaia) e la storia dello “straniero” (il
fioraio) a ricordare la trasversalità della
violenza di genere. Allo spettacolo interverrà Mario Simoncini dell’associazione Maschile Plurale. Organizzano
Cgil e Cgil Spi Area Nord, con il patrocinio dell’Unione dei Comuni, con
l’adesione dell’associazione “Donne in
Centro” e del Coordinamento Donne
Spi- Cgil Area Nord.
20 · n. 5 - marzo 2017
EVENTI
Al Concerto di Primavera per illustrare fiabe e romanzi
Tornano le formiche di Vettori
L'artista trentino sarà a Mirandola per disegnare dal vivo le sue creature
Tornano a Mirandola le formiche di
Fabio Vettori, artista trentino che ha già
dimostrato sensibilità e vicinanza alla
popolazione colpita dal sisma del 2012.
Il suo ritorno è legato al tradizionale
Concerto di Primavera, che si svolgerà
sabato 1° aprile (vedi locandina in questa
pagina). Lo abbiamo intervistato.
Allora Vettori, come stanno le sue
formiche?
«Loro molto molto bene. È il loro
creatore che, a 60 anni, comincia a scricchiolare un po'...».
Ma da dove saltano fuori questi
personaggi?
«Mi è sempre piaciuto disegnare.
Da piccolo illustravo soldatini, aeroplani, macchinine... Poi un bel giorno si è
infilata nel foglio una formica e da allora
tutti mi chiedono solo quelle...».
E il suo legame con Mirandola?
«Un giorno, dopo il terremoto, mi è
venuta a trovare, nel mio negozio di Moena, la famiglia Forapani di Mirandola.
Mi ha chiesto se volevo fare qualcosa per
la vostra città e io ho accettato volentieri,
facendo il disegno con le formiche che
ricostruiscono. È un invito alla speranza,
che è stato molto apprezzato. Da lì sono
venuto diverse volte e ho conosciuto
gente molto accogliente e ospitale».
Lo spettacolo del 1° aprile come
sarà?
«Nel tempo limitato dei brani, circa
tre minuti, dovrò illustrare la storia che
viene raccontata con la musica. Non sarà
semplice, ma ci proverò. Sono molto
emozionato, anche per la visita, il giorno
dopo, di Papa Francesco, che non mi
voglio assolutamente perdere».
Fabio Vettori, primo da destra, a Mirandola, in occasione di un concorso alla Fenice
VETTORI
Una passione
nata sui banchi
Fabio Vettori nasce il 4 luglio
del 1957 a Trento, dove vive e lavora
tuttora. È stato durante il primo anno
all'istituto per geometri, nel 1972, che le
formiche entrano nei suoi disegni. Nel
1982 allestisce la prima mostra personale. L'anno dopo stampa il suo primo
poster e nel 1985 inizia la vendita di poster e biglietti d'auguri in Italia tramite
un grossista di Lecco. Nel 1995 nasce
a Trento la società che tutt'oggi produce
e commercializza molti dei prodotti in
Italia. Dal 2000 Fabio Vettori fa parte
del Consorzio Artigiano Artistico e di
Qualità Trentino. Nel 2003 pubblica il
primo libro. Nel 2004 apre a Moena il
primo negozio ufficiale monomarca e
nel 2008 a Roma il secondo. Nel 2011
la ditta ottiene il riconoscimento del
"Marchio di Eccellenza Artigianarte"
Tuttora Fabio collabora con diverse
aziende per la realizzazione di prodotti
e marchi.
BREVI
PAROLE D'AMORE
AL CENTRO ANZIANI
Lo scorso 14 febbraio, presso la Cra
Cisa di Mirandola, si è svolto il primo
concorso letterario “Le più belle parole
d’amore” riservato ai residenti della casa
residenza. Cimentarsi con la produzione
di un testo sul tema dell’amore poteva
sembrare un po’ utopistico all’inizio e
invece ben 22 ospiti hanno prodotto i
loro elaborati nel tempo di 45 minuti.
Una giuria di qualità ha poi esaminato
gli scritti proclamando il testo vincitore.
Grazie a tutti coloro che hanno reso
possibile l’iniziativa e appuntamento al
prossimo anno.
«La prima volta che l’ho visto ho
pensato: è lui. E dopo sei anni d’amore
non mi sono sbagliata. Vorrei solo ogni
tanto essere una farfalla. Posarmi sulle
sue spalle abbronzate e accarezzarlo
dolcemente con le mie ali dorate dal sole
e profumate dal vento del mare».
PROSEGUE IL VIAGGIO
INTORNO AL MONDO
Prosegue la grande avventura della
coppia di giovani mirandolesi partiti alla
scoperta del mondo in sella a una motocicletta. Del loro viaggio, lungo e avventuroso, avevamo dato notizia nel numero 9
del maggio 2015 dell’Indicatore. Davide,
operaio e Jacqueline, laureata traduttrice
(nella foto), sono i Vagabond Instinct che,
partiti da Mirandola nel giungo 2015,
hanno attraversato mezzo mondo e al
momento si sono fermati in Australia in
attesa di riprendere il loro cammino su
due ruote. È possibile seguire le varie
fasi del viaggio di Davide e Jacqueline
sul sito www.vagabondinstinct.com e
anche sui social network.
n. 5 - marzo 2017 ·
Dopo il successo dell'edizione 2016, che ha segnato una rinascita
AREA NORD
A Medolla torna il Carnevale
Domenica 26 marzo carri mascherati, stelle filanti e fiumi di coriandoli
Dopo il grande successo dell’edizione
2016, la Proloco organizza anche quest'anno a Medolla il Carnevale che si terrà
domenica 26 marzo. Finalmente dunque
tornano i carri mascherati, che sfileranno
per le vie del paese, accompagnati dai
bimbi vestiti in maschera, da fiumi di coriandoli e stelle filanti. Il ritrovo è alle 14 in
piazza Missere, davanti alle scuole medie,
da dove partiranno i carri per proseguire
su via Genova e via Roma. L'anno scorso
il lavoro dei soci volontari della Proloco
e dei Babbi Babbei (un gruppo di papà
che ha collaborato attivamente all'or-
ganizzazione dell'evento) ha permesso
un'ottima riuscita della manifestazione che
ha richiamato in paese tantissime persone,
dopo alcuni anni in cui per motivi organizzativi il Carnevale era assente da Medolla.
Quest'anno, quindi, si replica con ancora
più entusiasmo. Elemento di continuità
con la scorsa edizione sarà la presenza dei
carri allegorici dai quali verranno lanciati
sulla folla giochi, peluche, merendine
e gadget, generosamente forniti da un
centinaio di sponsor che hanno creduto
nell’evento e permesso la sua realizzazione. Una novità di questa edizione sarà
MIRANDOLA
Fare il sapone in casa
e rispettando la natura
Sabato 18 marzo
a Mirandola, presso lo
Spazio Esprit in viale
Italia 64, dalle ore 10
alle ore 12,30, si svolgerà un workshop di saponificazione naturale,
dove si imparerà a fare
il sapone in maniera
completamente autonoma con pochissimi
ingredienti e nel pieno rispetto della natura.
L’iniziativa è organizzata da Esprit in collaborazione con l’associazione culturale
“Leggermente”. Il corso, tenuto da Marika di “Cera una Bolla”, si divide in parte
teorica e parte pratica: nella parte teorica
verranno spiegate le tecniche, le formule e
i metodi per fare in casa il sapone, le basi e
il procedimento in maniera dettagliata. A
fine corso saranno rilasciate utili dispense.
Nella parte pratica si metterà in atto tutto
quello spiegato in precedenza, muniti di
guanti e mascherina si procederà alla preparazione del sapone. Il laboratorio avrà il
costo di 25 euro, prenotazione necessaria
entro il 13 marzo a [email protected]
con nome, cognome
e numero di telefono.
“Cera una Bolla” nasce
quattro anni fa. E’ un
progetto che unisce arte,
amore per la natura e per
questo antico mestiere
rispolverato e trasformato in chiave più attuale,
prendendo spunto dalla natura sarda dove
quest'arte è rimasta legata al territorio e
alle persone. Il sapone di “Cera una Bolla”
è a base di olio di oliva, i pigmenti e gli
oli contenuti sono di origine naturale e
per lo più di provenienza italiana. I fiori
che vengono utilizzati sono raccolti ed
essiccati a mano.
La tecnica utilizzata è quella a freddo
così da poter mantenere inalterato il profumo e le proprietà degli oli. Inoltre “Cera
una Bolla” produce delicate candele a base
di cera di soia biologica. Per saperne di
più: www.ceraunabolla.com. Per rimanere
aggiornati potete seguire l’associazione
“Leggermente” su Facebook o sul sito
associazioneleggermente.weebly.com
invece una sfilata di gruppi di
bambini e ragazzi, ognuno con un
vestito a tema, che percorreranno
le vie del paese insieme ai carri.
Ogni gruppo dovrà avere almeno
dieci componenti, grandi o piccoli, l'iscrizione è gratuita ed è da
fare entro il giorno precedente
la manifestazione, rivolgendosi
all' associazione Scuola Viva,
che la organizza o alla Proloco.
Al termine della sfilata verranno
premiati il gruppo più originale,
quello più simpatico e il gruppo
più numeroso. Sempre alla fine
della sfilata ci sarà anche uno
spettacolo comico di giocoleria,
magia e acrobazia per grandi e
piccoli con il Clown Popowski. Durante
tutto il pomeriggio funzionerà a pieno
ritmo lo stand gastronomico con gnocchi
fritti, piadine e tanto altro e che sarà gestito
dall'associazione Scuola Viva sempre
in collaborazione con la Proloco. Un
ringraziamento va quindi fin d'ora ai soci
Proloco per il lavoro e l'organizzazione, ai
volontari delle associazioni che saranno
presenti per garantire la sicurezza durante
la sfilata dei carri, agli sponsor e all'Amministrazione comunale di Medolla. In
caso di maltempo, la manifestazione sarà
rinviata a domenica 9 aprile.
CONCORDIA
Grande festa
per la "Diazzi"
Domenica 19 marzo la Filarmonica
“Giustino Diazzi” di Concordia festeggerà la riapertura ufficiale della propria
sede, operativa in realtà già da gennaio
scorso. Per la scuola di musica di via
Lenin e per l'intera comunità concordiese sarà un'intera giornata all'insegna dei
festeggiamenti. Nell'arco della mattinata la Filarmonica eseguirà un concerto
mentre nel corso del pomeriggio seguiranno le esecuzioni dei gruppi musicali
della Fondazione scuola di musica
“Andreoli”. Il bicentenario complesso
bandistico concordiese sta inoltre
preparando un evento spettacolare:
lunedì 29 maggio alle 21, per il quinto
anniversario del sisma, la Filarmonica
“Diazzi”, il famoso cantante-attore
Giò Di Tonno, e il doppiatore Luca
Violini presentano "The Movies Song",
90 minuti di canzoni e parole tratti dai
film che hanno descritto e raccontato gli
ultimi cinquant'anni del cinema italiano.
QUARANTOLI
Tradizionale appuntamento
con la sagra del pesce
BREVI
AUSER FESTEGGIA
20 ANNI SUL TERRITORIO
L’Auser di Mirandola festeggia i 20
anni di presenza sul territorio domenica
26 marzo a Villa Tagliata. La giornata
avrà inizio alle 10.30 con un saluto
da parte delle autorità e del presidente
provinciale dell’Auser, seguirà la premiazione dei soci fondatori, quindi il
pranzo sociale. L’evento sarà allietato
nel pomeriggio da un intrattenimento
musicale del Coro Moderno Mousikè
della Fondazione scuola di musica Andreoli dell’Unione Comuni Modenesi
Area Nord. Per ulteriori informazioni
telefonare alla sede Auser di Mirandola
(telefono 0535/23274).
UN CARDIOCHIRURGO
DA FORMULA 1
Lions e Rotary Club di Mirandola
assieme al Kiwanis Club Modena ospiteranno lunedì 27 marzo alla sala Rita LeviMontalcini di Mirandola, dalle ore 20,
Martin Elliott (Londra), cardiochirurgo
pediatrico di fama mondiale, che parlerà
dei comportamenti dei componenti della
sua equipe durante gli interventi sul cuore
e di come essi siano mutuati da quelli dei
tecnici dei box della Formula 1, durante
i pit stop nelle gare automobilistiche. Il
ricavato della serata sarà devoluto per un
service a favore del reparto di Neonatologia dell'ospedale di Mirandola. L'incontro
è gratuito e aperto a tutti. Sarà disponibile
anche la traduzione simultanea.
NOTTE EUROPEA
DELLA CIVETTA
Sabato 11 marzo, il Comune di Finale
Emilia e la biblioteca comunale Pederiali
parteciperanno alla “Notte Europea della
Civetta” con iniziative rivolte ai bambini
a partire dalle ore 10 della mattina e per
tutti a iniziare dalle ore 20.45. La Notte
Europea della Civetta è un evento nato in
Francia nel 1995 e si svolge con cadenza
biennale per far conoscere al pubblico
non solo la civetta, ma tutto il mondo dei
rapaci notturni. Per info e prenotazioni:
biblioteca G. Pederiali viale della Rinascita 6/2, telefono 0535/ 788331 e mail:
[email protected]
LO SPETTACOLO
SU NOMADELFIA
Si svolgerà domenica 12 marzo
presso il Centro sociale di Quarantoli, il
tradizionale appuntamento gastronomico
con il pesce di mare.
Il ristorante aprirà alle 12. Il menù,
a libera scelta, prevede bis di antipasti,
risotto alla marinara, spaghetti al profumo
di mare, fritto misto, spiedini di seppie
e gamberi, grigliata di pesce della casa.
Patate fritte e dolce. Per coloro che non
amano il pesce è possibile optare per un
menù alternativo.
È gradita la prenotazione, entro sabato 11 marzo, al numero: 333/1229080.
Possibilità anche di asporto, con libera
scelta, a partire dalle 11.30. L’iniziativa
è organizzata dalla Polisportiva Quarantolese.
21
“I ragazzi di don Zeno” è il titolo della
commedia musicale di Franca De Angelis
che sarà messa in scena a Bologna al teatro
“Il Celebrazioni” mercoledì 5, giovedì 6
e venerdì 7 aprile alle 21. Lo spettacolo,
che aveva fatto tappa anche a Mirandola
nel 2013 al Teatro Tenda, è stato realizzato
sulla base delle testimonianze di don Zeno
e del popolo di Nomadelfia. Regia di Anna
Cianca. Sul palcoscenico 87 attori con 250
costumi. Ingresso libero con prenotazione
al sito www.nomadelfia.it
n. 5 - marzo 2017 ·
Il Don Chisciotte chiude la stagione aperta dall'Orlando Furioso
MIRANDOLA
MIRANDOLA
I legami tra Ariosto e Cervantes
Corsi di lingue
con Atlantis
Due incontri del Centro Pico indagano il rapporto tra i due grandi autori
Il Centro internazionale di Cultura
“Giovanni Pico” ha realizzato, tra ottobre e novembre 2016, alcune iniziative
per celebrare il 500° anniversario della
prima edizione dell’Orlando Furioso di
Ludovico Ariosto. A fine ottobre si è
tenuta una lezione per gli studenti delle
scuole superiori intitolata “Parole ed Immagini per l’Orlando Furioso”. Relatore
il professor Andrea Torre della Scuola
Normale di Pisa, che ha presentato le
pregevoli illustrazioni che corredarono
le edizioni cinquecentesche del poema.
Andrea Torre, con un’ampia carrellata
storica, ha evidenziato come l’Orlando
Furioso sia stato nei secoli fonte di ispirazione per l’immagine, fino ad influenzare
anche il fumetto. All’inizio di novembre
il professor Corrado Bologna dell’Università di Roma Tre ha tenuto una Lectio
Magistralis dal titolo “Ariosto, Galilei e
l’invenzione della Luna”, in cui ha proposto un interessante percorso sul tema
dell’immagine della Luna, collegando
Ariosto, Galileo e Leopardi. A metà novembre è stato illustrato il percorso della
mostra realizzata a Ferrara, a Palazzo
dei Diamanti, dal titolo “Cosa vedeva
Ariosto quando chiudeva gli occhi”. La
mostra ferrarese si chiudeva emblematicamente con il testo del Don Chisciotte di
Cervantes, là dove si cita espressamente
l’Orlando Furioso. Il Centro di Cultura
“Giovanni Pico” ha quindi ritenuto utile, a
conclusione di questo percorso didattico,
programmare due incontri che completino il tema della Letteratura Cavalleresca
e colleghino l’Ariosto a Cervantes. Il
Don Chisciotte chiude infatti la lunga
“stagione” della letteratura cavalleresca,
nata nel Medioevo in Francia e diffusasi
in gran parte d’Europa. In Italia si ebbe
un duplice percorso: i racconti popolari,
tratti principalmente dal Ciclo Carolingio,
e i testi preferiti dalle classi colte, ispirati
soprattutto al Ciclo Bretone. Fu a Ferrara,
al culmine del rinascimento, che il poema
cavalleresco si nobilitò, fondendo i temi
tratti da entrambi i cicli. Matteo Boiardo
compose l’Orlando Innamorato, opera
incompiuta, su cui si innesta il capolavoro
dell’Ariosto. Cervantes visse la fase di
passaggio tra il XVI e il XVII secolo, cioè
il passaggio tra il Rinascimento, ormai
in crisi, e il Barocco. Con lui si chiude la
letteratura cavalleresca non solo sul piano
formale (dal poema alla prosa), ma anche
e soprattutto sul piano ideale. L’eroe non è
più il cavaliere invincibile in battaglia, che
può diventare “folle” per amore, poiché in
lui ogni sentimento supera la normalità,
ma un “folle” cavaliere idealista, Don
Chisciotte, che stravolge la percezione
della realtà ed è con essa in perenne scontro. I due incontri si terranno a Mirandola
nella Sala La Fenice, Galleria del Popolo,
in via Pico. Giovedì 16 marzo alle 18 il
professor Marco Villoresi dell’Università degli Studi di Firenze parlerà della
Letteratura Cavalleresca tra Medioevo e
Rinascimento. Mercoledì 29 marzo, ore
18, ci sarà il gradito ritorno del professor Corrado Bologna dell’Università
Roma Tre, che parlerà di Orlando e Don
Chisciotte “Furiosi”. Saranno rilasciati attestati di partecipazione per gli insegnanti
e gli studenti che ne facciano richiesta.
Renata Bertoli, Presidente
del Centro Internazionale
di Cultura “ Giovanni Pico”
Nel mese
di marzo prendono il via a
Mirandola,
organizzati da
Atlantis, diversi
corsi di lingua.
Inglese con la
valigia per scoprire il mondo, achieve in English: corso di business internazionale; francese
prêt-a-parler con aperçu di letteratura:
grandi scrittori e poeti a confronto;
tedesco: vademecum per affrontarlo
senza ansia da prestazione; spagnolo:
per cantare, ballare e leggere le pagine
di Don Quijote. Le lezioni hanno cadenza settimanale, con durata di 20 ore
complessive, minimo cinque studenti.
Costo promozionale 190 euro. Per
informazioni: René Marchesi (foto)
0535/21771 oppure 329/2138049;
e- mail [email protected]
MIRANDOLA
MOSTRA
Il pittore bolognese Eroif
espone da Busuoli
Rinviato al 30 marzo
il laboratorio di riciclo di pc
Fino al 18 marzo il bolognese Danilo
Fiore in arte Eroif esporrà le sue opere
presso la caffetteria Busuoli di Mirandola
nell’ambito della rassegna “Mirandola
Arte 2016/2017”.
Fiore è da tempo impegnato ad approfondire e analizzare il suo percorso
artistico, caratterizzato dalla certezza
della sua abilità pittorica soprattutto sperimentando nuove forme d’arte e un incessante studio per la natura. Eroif adotta
un’infinità di tecniche che gli permettono
di interagire maggiormente con le scene
ritratte e la raffigurazione dei suoi temi
preferiti come i fiori, i ritratti, gli animali
È stata rinviata a giovedì 30 marzo
la partenza del laboratorio tRiciclo Pc
che si svolgerà a Mirandola per otto
giovedì a cadenza quindicinale dalle
ore 18 alle ore 20, presso la casetta di
legno dell’Acquaragia in via Pietri,15.
Per informazioni e iscrizioni è
possibile contattare i seguenti recapiti:
e-mail: [email protected],
telefono: 059/212003, Facebook: SocialPointModena.
Il corso vuole formare all'utilizzo
di base del computer, attraverso sistemi
operativi alternativi, come ad esempio
Linux di cui si prevede l'insegnamen-
stilizzati. Nel suo lavoro si esibiscono
insieme due versanti diversi di se stesso,
da una parte il fattore estetico dall’altro
quello emozionale. Questa dicotomia
porta l’artista a esplorare e interagire direttamente con la natura andando ancora
più in profondità per scoprire ogni volta
come l’infinitamente piccolo richiami
l’infinitamente grande.
Da un punto di vista strettamente
pittorico, le immagini di Eroif esibiscono
insieme due aspetti cari a molti artisti. Si
incrociano, si riflettono, si oppongono.
Uno, per così dire analiticamente naturalistico, l’altro di tipo intimistico, con
23
Un dipinto del bolognese Danilo Fiore
riferimento alle proprie sensazioni di
fronte alle estese vedute naturalistiche.
Eroif non si rifà alla pittura del passato, ma verifica un nuovo modo di fare
pittura, provocata dalla sua spontaneità e
da un apparato cromatico vicino a quello
di Van Gogh. Inoltre l’artista attraverso
le sue opere è un descrittore attento di un
percorso di studio e all’approfondimento
dei segreti dell’universo.
Antonio Castellana
to. La finalità del corso è il recupero,
ricondizionamento e riutilizzo del materiale informatico (personal computer,
monitor, stampanti e altri componenti)
dismesso periodicamente da società,
enti o privati perché considerato “obsoleto”, ma in realtà funzionante e potenzialmente utilissimo ad associazioni,
scuole, famiglie.
I promotori di questo corso sono,
Social Point, servizio di inclusione
sociale del Dipartimento di Salute
Mentale-Dp, in collaborazione con
Circolo culturale Aquaragia e Ingenieri
Senza Frontiere-Ferrara.
24 · n. 5 - marzo 2017
MIRANDOLA
«Incarnava una civiltà povera ma molto coesa e solidale»
«Con Vito se n'è andato un mondo»
Un ricordo di Rebecchi, dirigente per tanti anni della stazione di Cividale
La stazione di Cividale. A destra,
Vito Rebecchi e alcuni ferrovieri.
Sotto, il viale della stazione negli anni
Cinquanta e, a destra, durante un
funerale. In basso altre foto di gruppo
di ferrovieri con famigliari e binari
Recentemente ci ha lascito Vito
Rebecchi. La sua mancanza, oltre al
vuoto lasciato tra i suoi cari, è anche
la scomparsa di tanti ricordi che la sua
vita, il suo lavoro e la società in cui ha
vissuto, hanno rappresentato. Rebecchi
ha lavorato per decenni come dirigente
in una ferrovia nata per servire una
società appena uscita da una devastante
guerra; gente umile, dove i valori della
riconoscenza, del rispetto e dell’amicizia
erano alla base e all’inizio di tutto. I treni
di allora erano trainati solitamente da
locomotive tutte di colore marrone “ruggine”, a volte transitavano persino quelle
nere a vapore e le carrozze (soprattutto le
“cento porte”) con i sedili di legno e con
le porte per la salita che ti obbligavano
a passare tra chi era già seduto, erano
i simboli di quel tempo. Tempi poveri,
ma nessuno si lamentava; dove la prima
persona che “vedevi” il mattino presto era
il fornaio o il “bigliettaio” delle ferrovie
di una stazione, quella di Cividale che
non chiudeva mai, in cui trovavi le solite
facce note, dove il capostazione “dava la
paletta” per spedire il treno e molte volte,
quei ferrovieri, erano pronti ad aiutarti in
qualsiasi modo.
È difficile non ricordare con piacere la stazione di Cividale di cui forse
Rebecchi è stato il massimo rappresentante! In quella stazione c’erano pure
lo scalo merci e la gru e un continuo
movimento di carri per il trasporto di
animali e carbone in particolare e, su
un carro attrezzato, arrivavano persino
il formaggio, la pasta e l’acqua potabile
per riempire le damigiane delle famiglie
che abitavano nei dintorni. La stazione
di Cividale in fondo era “un rione” e chi
vi era cresciuto (come lo scrivente), ne
era un rappresentante anche in diatribe
di calcio e altre occasioni simili.
Oggi la “stazione Fs”e i ferrovieri
che vi operavano non esistono più; è
rimasta la “fermata di Mirandola” e
anche quel rione è scomparso, è stato
assorbito da case e capannoni che hanno
rivoluzionato quei campi con i filari di
olmi a reggere i tralci dell’uva. Anche
viale Gramsci è cambiato, è più moderno
nelle luci, nella viabilità e nella ciclabile
laterale; in passato era quasi tutta una
“ciclabile” con cumuli di ghiaia ai margini utilizzata per riempire i buchi di una
strada non ancora asfaltata. Con Rebecchi
se n’è andato forse l’ultimo tassello di
questo mondo. Oggi tutto è cambiato,
ma ricordare da dove veniamo, non è mai
sbagliato e forse anche Vito avrà avuto
qualche momento di nostalgia.
Enzo Borghi
n. 5 - marzo 2017 ·
«La signora che gli prestò l'attrezzo svenne, credendola vera...»
AMARCORD
Martellate sulla gamba di legno
«Quella volta che Enzo "Lo zoppo" si piantò un chiodo nell'arto artificiale»
In estate, specialmente durante le vacanze scolastiche, si andava spesso a fare il
bagno nel fiume Secchia nei pressi di San
Possidonio. Naturalmente servivano biciclette, anche se a quei tempi non c’erano
soldi, perciò ci arrangiavamo con le poche
che avevamo. Montavamo quindi su una
bici in due, a volte anche in tre. Un giorno
decidiamo di andare a fare il bagno in località “Galli”, poco dopo San Possidonio, nei
pressi dell’argine in un punto nel quale, in
acqua, c’erano anche dei pali, che la gente
del luogo ci aveva detto essere i resti di un
mulino. Al nostro solito gruppo si è unito
Enzo “Lo zoppo” così soprannominato
perché, per sua sfortuna, aveva una gamba
di legno. Ovviamente pedalava solo con la
gamba “buona”, mentre l’altra si limitava
ad appoggiarla sul pedale. Portava sempre
pantaloni lunghi e per non rischiare che
finissero in mezzo alla catena della bici,
li teneva fermi con una molletta. Arrivati
a destinazione, noi facevamo il bagno,
giocavamo a stecca eccetera… mentre
Enzo si accontentava di stare seduto,
passando due o tre ore in compagnia.
CAVEZZO
Quella volta, dopo
un pomeriggio di
bagni, divertimento e risate, partiamo per tornare a
casa, ma Enzo non
trova più la molletta. Percorriamo
circa un chilometro, i pantaloni gli
finiscono in mezzo
alla catena ed Enzo
cade. Lo aiutiamo
a risalire e dopo
un po’ di strada gli
succede di nuovo.
Questa volta però non cade. Ci fermiamo
di nuovo. Poco lontano c’è una casa di
campagna, nella quale gli consigliamo di
andare a chiedere qualcosa per stringere i
pantaloni. Enzo arriva all’abitazione, bus-
sa alla porta. Gli apre una donna alla quale
chiede: «Signora, potrebbe per cortesia
prestarmi un martello e un chiodo?». Oggi
nessuno aprirebbe la porta, ma quelli erano
altri tempi. «Vado in casa a prenderli» gli
risponde la donna. Nel frattempo arriva il
marito al quale spieghiamo il problema
di Enzo.
Dopo un po’ arriva la signora con
martello e chiodo. Enzo la ringrazia, poi
appoggia la gamba su una sedia, gira i
pantaloni per fissarli, posiziona il chiodo
e se lo pianta nella gamba di legno con
alcune violente martellate. La donna, non
sapendo appunto che si tratta di una gamba
artificiale, a quella vista, sviene. Il marito
la soccorre, le dà qualche schiaffetto per
farla rinvenire e alla fine, chiarito l’equivoco, ci scappa anche una risata generale.
Quirino Mantovani
(continua)
MAIS
MORTO A MIRANDOLA
Ancora disponibile in libreria
il volume storico sul Bosco
Un'epopea
di pianura
Si ricorda
un artigliere
Sta suscitando grande interesse il nuovo
libro-strenna di
Arrigo Barbieri,
dedicato quest’anno al Bosco della
Saliceta.
Il volume,
pubblicato da Baraldini di Finale
Emilia, è ancora
in vendita nelle
librerie della Bassa a 35 euro. Si
tratta di una pubblicazione che
non può mancare
nella libreria dei
cultori della storia
e dell’identità del
nostro territorio.
Grazie a un paziente lavoro di ricerca e
raccolta, il fotografo cavezzese ha ricostruito una
vicenda di grande interesse,
che ha coinvolto un ampio
lembo di terra della Bassa
durante molti secoli.
Bellissime sono le immagini della prima metà
del Novecento, con le grandi battute di caccia (come
quella che proponiamo in
questa pagina), ma anche le fatiche del la-
È di recente uscito nelle librerie il
romanzo di Vittorio Bocchi “Mais” edito
dalla casa editrice Mnm di Poggio Rusco
(Mn). Nel volume troviamo l’evocazione
di un’epopea della pianura padana dall’Unità d’Italia alla prima guerra mondiale,
che staglia i destini dei protagonisti oltre
i conflitti del Novecento. Le vicende di
tre generazioni di braccianti s’intrecciano
attraversando la campagna sul fiume Po,
le lotte contadine, l’emigrazione avventurosa verso le giungle tropicali del Costa
Rica, la Parigi de Le Sacre du Printemps e
della modernità, gli stravolgimenti politici
e sociali di un secolo. Per maggiori informazioni: www.mnmprintedizioni.com.
Domenica 12 marzo, dalle ore 17,
si terrà a Treglio, in provincia di Chieti,
un convegno commemorativo delle
truppe italiane in Francia nel 1918, con
l’inaugurazione ufficiale di un affresco
realizzato in contrada Paglieroni dalla
pittrice francese Béatrice d’Estriché de
Baracé. Tra gli interventi è previsto anche
quello di Orlando Bellisario, assessore
alla Cultura del Comune, che parlerà di
alcune ricerche per individuare le spoglie
del soldato Carlo Tortoretti, sepolto
nel cimitero militare italiano di Bligny,
e dell’artigliere Donato Berghella, che
al ritorno dai campi di battaglia francesi
morì a Mirandola di febbre spagnola.
voro bracciantile,
la trebbiatura del
grano, le parate in
divisa in occasione
delle frequenti visite di personaggi
illustri.
È un susseguirsi senza sosta
di scatti che documentano stagioni
dell’anno, circostanze, feste e volti
legati a un luogo
citato in documenti di oltre mille
anni fa e diventato quasi magico
nell’immaginario
collettivo.
Barbieri, attivo a Cavezzo
come fotografo
dal 1964, ha cominciato
a pubblicare i suoi libristrenna nel 1972. A quel
primo “Cavezzo attraverso le immagini” sono seguiti un libro di narrativa,
altri nove volumi di foto
storiche e due testi incentrati sul sisma del 2012. La
nuova “fatica” letteraria
di Barbieri raccoglie centinaia di fotografie, molte
delle quali assolutamente inedite.
25
BREVI
IL CATALOGO DEL MUSEO
AL DEPORTATO
È stato
presentato
n e i g i o rni scorsi il
nuovo catalogo “Il
Museo Monumentale
al Deportato politico e
razziale di
Carpi”, curato da Marzia Luppi e
Patrizia Tamassia. Il catalogo, edito da
Bononia University Press, nasce dalla volontà di sottolineare lo stretto e complesso
legame tra il Museo Monumento e il Campo di Fossoli a cui è dedicata una sezione
all’interno del volume. La pubblicazione
è disponibile presso il Museo Monumento
e il Campo di Fossoli.
ANTICHE BARCHE
E BATTELLI DEL PO
Un viaggio alla riscoperta del
patrimonio
culturale della civiltà del
Fiume è quello che regala
il volume di
Loreno Confortini “Antiche barche
e battelli del
Po”, un atlante illustrato delle imbarcazioni tradizionali dei fiumi e dei canali della
Pianura Padana, che l'autore presenterà
venerdì 10 marzo a Finale Emilia, alle ore
20.45, nei locali della biblioteca comunale
G. Pederiali di viale della Rinascita 6/2.
Con oltre 60 modelli di imbarcazioni, più
di 100 illustrazioni a colori e in bianco
e nero, i testi e la ricerca storica a cura
di Marco Bonino, il libro propone una
breve storia della navigazione fluviale,
spiegata attraverso una originale e inedita
raccolta di barche e battelli, mulini natanti
e traghetti che navigavano sul Po e sulle
acque della Pianura Padana tra il XVIII e
il XX secolo.
IL FILM DI BRIDGET
A CAMPOSANTO
Mercoledì 15 marzo a Camposanto,
presso la Fermata 23 in via Marconi, sarà
proiettato, alle 20.45, il film “Bridget
Jones's baby”.
L’iniziativa, che rientra nell’ambito
delle manifestazioni organizzate per la Festa della Donna, è organizzata dalla Consulta delle associazioni di volontariato.
Ingresso libero e pop corn offerti per
tutti. C’è il patrocinio del Comune di
Camposanto.
26 · n. 5 - marzo 2017
Tra i più attivi figura Luigi Franciosi, combattente in Spagna
STORIA
I medollesi che dissero no al fascio
Prosegue la storia degli oppositori della Bassa al regime di Mussolini
Bambini che giocano a girotondo e, sotto, con palloni e cerchi, nella Colonia Elioterapica che si svolgeva di fianco al Teatro del
Littorio, inaugurato il 28 ottobre 1928 (Fotomuseo Giuseppe Panini). A destra, Domenico Veronesi
All’inizio degli anni Trenta, in
piena epoca fascista, Medolla basa
la sua economia quasi totalmente
sull’agricoltura. Il Comune ha una
superficie di 2.681 ettari, sui quali si
coltivano soprattutto cereali e uva;
i contatti commerciali sono favoriti
dalla stazione sulla linea ferroviaria
Sassuolo-Mirandola; anche l’allevamento (con 6.423 capi di bestiame
nel 1928) appare piuttosto florido.
In 11 caseifici (9 dei quali sociali) si
producono 27.200 quintali di latte, formaggio e burro (è il terzo Comune in
provincia di Modena per densità delle
vacche da latte). Le piccole industrie
e le botteghe artigiane sono 106, con
257 addetti, un quinto dei quali nel settore dei “trasporti e comunicazioni”,
mentre gli esercizi commerciali sono
89, con 154 addetti.
Ma come è iniziato il Ventennio
a Medolla? Tra l’estate del 1919 e il
1920 si registrano forti tensioni sociali, con scioperi, comizi e dimostrazioni
contro il caroviveri, che portano a sensibili miglioramenti nelle condizioni
di vita e lavoro dei lavoratori. Nel
febbraio 1919 il Consiglio comunale,
retto dai socialisti, approva una serie di
lavori pubblici per arginare la disoccupazione. Nelle manifestazioni emerge
l’azione di alcuni leader. Il maniscalco
Domenico Veronesi viene condannato
due volte: la prima per aver incitato
i lavoratori, in un pubblico comizio
a Villafranca il 9 maggio 1920, «ad
armarsi per distruggere tutte le autorità», e la seconda a un anno e tre
mesi di detenzione per il furto delle
mitragliatrici. Quest’ultimo episodio
porta anche ad una vasta retata contro
gli appartenenti del Circolo Libertario
(schedati già dal 27 marzo 1916) da
parte della polizia, che cerca bandiere
nere (quelle degli anarchici) e armi. Il
17 ottobre 1920 viene rieletto sindaco
il socialista Luigi Barbieri, mentre
anche i popolari ottengono quattro
consiglieri, forti di una radicata attività
dei cattolici nella creazione di leghe e
cooperative. Nella primavera del 1921
la situazione precipita. Il Consiglio
comunale si dimette in aprile, sotto
gli attacchi dello squadrismo e alle
elezioni politiche di maggio i socialisti
FAUSTINO BARALDI
Quella morte sospetta
che sconvolse la Bassa
La morte del birocciaio Faustino
Baraldi all'interno della sede della
Milizia Volontaria di Sicurezza di
Mirandola è uno degli episodi più
bui del fascismo della Bassa. Pur
non essendo un aperto oppositore del
regime, la morte di Baraldi, avvenuta
il 10 novembre 1923 in circostanze
mai del tutto chiarite in fase procesuale, sarà ricordata come un segno
dell'arroganza e della brutalità del
potere fascista.
Baraldi viene convocato presso
il Comando della 73a Legione della
Milizia alle ore 11 del 10 novembre
e due ore dopo il suo corpo è trasportato all’ospedale Santa Maria Bianca
senza vita, con molteplici lesioni e
fratture. Nonostante una perizia medica parli di caduta accidentale, otto
ufficiali della Milizia sono arrestati
con l’accusa di omicidio.
Secondo quanto emerge nella
fase istruttoria, all’uomo era stato
chiesto di «confessarsi autore della
gravidanza della propria figlia minorenne e correo nell’infanticidio
dalla stessa commesso» (fatti su
cui era stato già avviato un altro
processo); al rifiuto di assumersi le
colpe (che secondo le fonti antifasciste ricadevano su un possidente di
Medolla, zio di uno degli imputati)
Baraldi sarebbe stato violentemente
percosso e torturato. La morte, secondo l’autopsia eseguita dai medici
Tarozzi e Serafini dell’Università
di Modena, sarebbe stata provocata
dallo sfondamento del cranio dovuto
ad un «corpo contundente», verosimilmente un «grosso bastone». A seguito
delle prime indagini, tutti gli ufficiali
presenti al momento del decesso sono
ritenuti colpevoli dell’accaduto. Tra
di essi vi sono alcuni dei principali
esponenti dei fasci locali, compreso
il comandante della 73a Legione,
consigliere provinciale e sindaco di
Finale Emilia Angelo Ferrari, un assessore di Mirandola, uno di Medolla
e un componente del direttorio del
fascio di San Felice. Le ripercussioni
sono immediate. Il 4 dicembre 1923,
a Mirandola, il segretario politico
viene contestato durante l’assemblea
del fascio.
Il dissidio, che esaspera rivalità
personali preesistenti, si ripercuote
nella Congregazione di carità e nella
giunta, al punto che il sindaco Dario
Ferraresi è costretto a dimettersi nel
gennaio del 1924. In marzo, finita la
fase istruttoria, le accuse risultano, nel
complesso, già attenuate. Quattro delle
dieci persone accusate, a vario titolo,
del delitto (una delle quali è stata nel
frattempo trasferita al manicomio
giudiziario di Reggio Emilia) vengono
scarcerate e l’ipotesi di reato passa
da «omicidio» a «lesioni personali
volontarie seguite da morte». Subito
dopo le elezioni del 6 aprile 1924 la
Corte d’Appello di Bologna conferma
la sentenza del Giudice istruttore. Il
processo contro i sei fascisti ancora
imputati (uno dei quali, medico, è
accusato di favoreggiamento) viene
tuttavia rinviato alla Corte d’Assise di
passano dal 72 al 38 per cento, i partiti
del Blocco dal 14 al 49 per cento e
i popolari dal 14 al 12 per cento. In
luglio viene picchiato un operaio ed ex
combattente, “reo” di aver partecipato,
a Mirandola, ai funerali del socialista
Corrado Vescovini, ucciso da un
fascista. Il 1° novembre il ventenne
fascista Ivo Campana, mentre esce da
un’osteria, viene ferito al collo con una
roncola da due socialisti; uno di questi
ultimi è raggiunto nella sua casa da
alcuni fascisti, che gli sparano contro
dei colpi di rivoltella. A seguito di
questi episodi sono arrestati un fascista
(rilasciato pochi giorni dopo) e i sovversivi Pivanti e Giovanni Guidetti,
già schedato perché appartenente al
Circolo Libertario di Medolla (come
il fratello Gaetano, gli ex sindaci
Luigi Barbieri e Azeglio Ferraguti,
il capolega Giovanni Garuti ed altri).
Pivanti e Guidetti (la cui sorella, Ada,
è a sua volta ripetutamente perseguitata) sono condannati a 71 giorni di
reclusione.
A fine anno la violenza non si placa. Mario Marchi, guardia comunale
Mantova per «legittima suspicione»,
sollevata dal Procuratore generale
che si giustifica invocando il timore
di disordini.
La prima udienza ha luogo il
6 novembre 1924, a distanza di un
anno dalla morte del birocciaio e
quando, nel frattempo, il fascismo si
è macchiato di un altro grave delitto,
quello del deputato socialista Giacomo Matteotti.
Lo svolgimento delle sedute appare condizionato dal fatto che molti
degli avvocati difensori sono anche
deputati fascisti. L’atto di accusa conferma che la morte di Baraldi sarebbe
stata causata dalle lesioni al cranio,
non provocate da una caduta fortuita
come sostiene la difesa.
Il principale teste d’accusa, un
ufficiale della Milizia, ribadisce le
proprie iniziali deposizioni, mentre
a casa della moglie di uno degli imputati prosciolti in istruttoria viene
ritrovato un memoriale con accuse
specifiche verso il comandante della
locale Legione. Questi elementi
non sono tuttavia ritenuti sufficienti
dai giudici, e gli imputati vengono
assolti, «avendo i giurati ad unanimità negata l’uccisione volontaria del
Baraldi ed il sequestro di persona».
A Finale Emilia l’esito del processo ha rilevanti effetti sul piano
politico-amministrativo. Ferrari assume nuovamente le cariche di sindaco
e di segretario politico del fascio, che
durante il periodo di carcere preventivo erano state ricoperte da altri; ma
il suo ritorno, che acuisce rancori
personali, crea una grave spaccatura
nel Partito Nazionale Fascista. Nonostante il tentativo pacificatore della
Federazione provinciale fascista,
sindaco, giunta e ventitré consiglieri
sono costretti a dimettersi.
e mutilato di guerra,
viene aggredito da
quattro individui mascherati e ferocemente bastonato. Stessa
sorte tocca ad un altro
mutilato, Nino Neri,
e agli operai Cesare
Borsari e Dario Verri,
ex combattente. «Con
particolare accanimento l’ostilità si manifesta contro i ferrovieri,
genericamente ritenuti
sovversivi»: uno di
essi, Guido Casari,
viene bastonato «da un gruppo di
energumeni» [«Avanti!», 30 dicembre 1921]. La sera del 30 dicembre
quattro giovani del Circolo cattolico
(Giuseppe Abboretti, Remigio Zuffi,
Pietro Calzolari e Vittorio Barbi),
“rei” di aver cantato “Bandiera Bianca”, sono feriti a bastonate e colpi di
rivoltella da una quindicina di fascisti.
La violenza contro gli oppositori
prosegue per oltre un anno, mentre
il commissario prefettizio che regge
il Comune procede ad un riequilibrio
delle finanze a tutto vantaggio delle
classi proprietarie. In novembre il
muratore comunista Augusto Garuti, ex assessore, è prelevato da casa
da tre fascisti, portato nella sede del
Fascio e bastonato, mentre l’operaio
Fioravante Bozzoli dichiarerà, dopo
la Liberazione, di essere stato ripetutamente bastonato nel 1922 e 1923 e
arrestato nel 1925 per motivi politici.
I fascisti completano la conquista
del potere locale nelle comunali del
1922, quando ottengono maggioranza
e minoranza consigliare, eleggendo
sindaco Riccardo Ferrari. Quest’ultimo è costretto alle dimissioni già
nel settembre 1923, dopo un grave
dissidio che porta quattro assessori e
12 consiglieri a rimettere l’incarico.
Il fascio locale è di nuovo nella bufera un paio di mesi dopo, quando un
assessore e altri sette ufficiali della
73esima Legione della Milizia sono
arrestati con l’accusa di omicidio nei
confronti del birocciaio medollese
Faustino Baraldi. L’episodio provoca
gravi ripercussioni politiche. Alle elezioni del 1924 i voti non fascisti sono
ancora il 36,5 per cento: 112 preferenze vanno al Partito socialista unitario,
91 al Partito popolare, 65 al Partito comunista, 43 al Partito socialista, contro
le 515 del Partito nazionale fascista.
Quest’ultimo è commissariato (non
sappiamo i motivi) e il numero degli
iscritti cala dai 153 del gennaio 1924
ai 140 del marzo 1925. In quell’anno
anche gli iscritti ai sindacati nazionali (fascisti) sono 140, «quasi tutti
politicamente socialisti ed aderenti ai
partiti di opposizione», come segnala
il sottoprefetto di Mirandola.
Dalla metà degli anni Venti si registrano nuovi segnali di antifascismo.
Fernando Calanca è incarcerato, dal
9 all’11 giugno 1925, per sospetta diffusione di volantini commemorativi di
Matteotti. Nel 1926 viene arrestato e
incarcerato per 20 giorni, dopo il “giro
di vite” che segue l’attento di Bologna
al Duce, Attilio Molinari. Lo stesso
Caterina
Ferraresi,
schedata
dalla polizia
perché il suo
nome apparve tra quelli
di una lista
di membri
della cellula
comunista di
Longlaville,
in Francia
sovversivo, insieme
al fratello Umberto,
issa sul mulino di Villafranca una bandiera
rossa in occasione del
1° maggio 1928. La
polizia, non riuscendo ad individuare gli
autori del gesto, arresta i fratelli Rinaldi,
noti antifascisti. Nel
1929 i “no” al plebiscito sono appena
5 (sarà uno solo nel
1934). Alla fine del
1930 il podestà scrive
al prefetto che «lo spirito pubblico è
depresso per ragioni esclusivamente
economiche e non politiche», ma allo
stesso tempo che ritiene opportuna
«una visita per 15 giorni consecutivi
a tutta la posta diretta al Comune dalla
Francia, dal Lussemburgo e dal Belgio», dal momento che in quei Paesi
vivono alcuni sovversivi del Comune,
che potrebbero «stabilire una loro
influenza su elementi locali». Nuovi
problemi si registrano anche nella
classe dirigente fascista. Nel 1932 il
Comune è retto da un commissario
prefettizio e nell’autunno 1933 il
segretario federale sostituisce quello
locale, che non riscuote più la sua
fiducia. Anche il sindacato (retto nel
1929 da Valentino Volponi e nel 1931
da Ascanio Boni) non naviga in buone
acque. Nel 1933 la nuova nomina di
Volponi non è pienamente gradita
dalla popolazione per i suoi trascorsi
di capolega socialista a Cavezzo, ma la
presenza in paese di Boni, che ha conservato il comando del fascio giovanile, è addirittura «intollerata», essendo
egli «inviso all’intera popolazione per
il suo fare arrogante, per la sua vita
depravata e per il suo agire scorretto»,
come scrivono i carabinieri.
L’aggravarsi delle condizioni
economiche (nel 1934 restano senza
lavoro 200 operai addetti alla coltivazione e lavorazione del tabacco)
provoca nuovo malessere. Tra i 37
schedati dagli apparati di sicurezza,
ben 26 sono all’attenzione del Cpc sin
dal 1916 come appartenenti al locale
Circolo Libertario (per la maggior
parte non risultano svolgere attività
sovversiva negli anni del fascismo).
Tra gli altri schedati si segnalano Caterina Ferraresi, che compare in una
lista di membri della cellula comunista
di Longlaville (Francia) intercettata
dalla polizia, e Luigi Franciosi,
combattente in Spagna a fianco dei
repubblicani.
Per saperne di più: Nerino Barbieri, La Bassa modenese tra il primo
e il secondo conflitto mondiale: lotta,
politica e società, Finale Emilia,
Baraldini, 2009; Istituto per la storia
della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena,
Dizionario storico dell’antifascismo
modenese, 2 volumi (Temi e Biografie), Milano, Unicopli, 2012; Fabio
Montella, Tra la falce e il moschetto,
San Felice sul Panaro, Gruppo Studi
Bassa Modenese, 2008.
n. 5 - marzo 2017 ·
27
A tre anni dalla rinascita della squadra senior, il gruppo funziona
MIRANDOLA
L'hockey punta alla promozione
La Pico non fa più mistero delle ambizioni e si candida al salto in A2
L’hockey Pico di Mirandola punta
ormai senza farne mistero alla serie A2.
Composta interamente da giovani cresciuti nel vivaio mirandolese, la squadra
occupa la prima posizione del girone
lombardo-emiliano del campionato di
Serie B, al termine della fase di andata,
con sette partite vinte, un pareggio e la miglior difesa. Tutti risultati importanti che
consolidano, dopo tre anni dalla rinascita
della squadra senior, una programmazione, da parte del gruppo dirigente, attenta
e con gli obiettivi ben precisi: ridare alla
città di Pico una squadra degna delle più
solide tradizioni del passato che hanno
visto Mirandola sempre presente nelle più
importanti manifestazioni nazionali. La
squadra gialloblù sin dall’inizio di questa
promettente stagione, si è dimostrata agguerrita. La strada, però, è ancora lunga e
gli avversari sono tutti preparati e con lo
stesso obiettivo della Pico: raggiungere,
a fine campionato, i play-off e salire in
serie A2 insieme alle altre squadre modenesi (Uvp Modena e La Mela Montale),
diventando così un punto
di riferimento per l’intera
provincia. La conquista della
massima serie, pur nel suo
girone di A2, garantirebbe
alla Polisportiva Pico e ai ragazzi allenati da mister Jofrè,
un palcoscenico particolarmente importante, capace di
assicurare a Mirandola attenzioni dal mondo sportivo hockeystico nazionale. Grazie
allo staff e agli stimoli della
squadra senior che ha forti
ambizioni, anche il settore
giovanile ne ha tratto beneficio, con lo scopo di rinforzarsi
e creare altri nuovi talenti, sia
in termini quantitativi che
qualitativi. Da sottolineare,
infine, lo stretto rapporto tra
la squadra e il suo pubblico,
sempre numeroso nonostante
che l’hockey non sia di certo tra gli sport
più seguiti. E’ ormai consuetudine, negli
incontri casalinghi, vedere di nuovo il
Sopra, in piedi da sinistra: Costantino Santoro (dirigente), Adriano Vaccari (secondo allenatore), Daniele Pellacani, Alessandro
Jofrè, Marcello Malagoli, Andrea Giovanelli, Marco Malagoli, Alessandro Bergonzini, Ruben Jofrè (primo allenatore) e Fabrizio
Potenza; accosciati, da sinistra, Filippo De Tommaso, Marco Pellacani, Mirko Campana, Federico Luppi e Daniele Moschetti.
Assenti: Pietro Benatti, Emanuele Righini e Alessandro Dall'Acqua. Sotto e in alto, fasi di gioco negli scatti di Chiara Colognesi
palasport riempire le sue tribune. Non
resta che attendere le prossime partite per
poter verificare sul campo la tenuta tecnica
MIRANDOLA
Khorovodarte fucina di talenti
Sara Salvioli è la nuova étoile
e agonistica della squadra gialloblù oltre
che gli attuali alti livelli di presenze, di
pubblico, quest’ultimo, particolarmente
importante per poter ambire al salto nella
massima serie.
Chiara Colognesi
SOLIDARIETÀ
Le pedalate di Davide Gaddi
aiutano gli orfani del Nepal
ARTI MARZIALI
In 300 a Finale
per il karate
Trecento praticanti di karate tradizionale si sono dati appuntamento a
Finale Emilia, domenica 26 febbraio, per
trascorrere una mattina di allenamento
insieme e migliorare il proprio percorso
di conoscenza dell'antica arte marziale
giapponese. Lo stage, promosso dal Comitato regionale della Fikta (Federazione
italiana karate tradizionale e discipline
affini) dell'Emilia-Romagna, è stato
organizzato con l'aiuto dell'associazione
Chikara Karate di Finale Emilia nelle
strutture di via Della Rinascita e di via
Montegrappa. In apertura della manifestazione il vicesindaco e assessore allo
sport di Finale Emilia, Lorenzo Biagi,
ha portato il saluto dell'Amministrazione
comunale ed espresso soddisfazione per il
numero di adesioni all'iniziativa, ricordando l'importanza dello sport per la vita di
tutti, dal punto di vista sociale, della salute
e dello sviluppo del corpo e della mente.
I partecipanti, di tutte le età e gradi,
provenienti da numerose società Fikta
della regione, sono stati suddivisi in gruppi omogenei e seguiti dai maestri Loris
Guidetti, Paolo Lazzarini, Maurizio
Moggi, Maurizio Munari, Riccardo Pesce, Denis Pironi, Massimo Polacchini
e Dario Ukmar.
Davide Gaddi, al centro, alla
partenza del suo viaggio
Sara Salvioli in uno
scatto di Andrea
Gianfortuna
Sara Salvioli, 16 anni, è allieva di Asd
Khorovodarte di Mirandola da quando ne
aveva solo tre e da subito si è dimostrata
dotata ed entusiasta di imparare cose nuove, affiancata e sostenuta dalle compagne
e dalle insegnanti. In questi anni di studio
e di sacrifici, Sara ha ottenuto moltissime
conferme e grandi soddisfazioni, tanti
primi posti come solista nei più importanti
concorsi italiani, ha calcato palcoscenici
celebri a Parigi, New York, ha studiato nel
suo tempo libero, con maestri importantissimi spesso ospiti di Khorovodarte e in
alcune accademie di danza internazionali
come English National Ballet School. In
una di queste occasioni ha vinto una borsa
di studio per un periodo di prova presso
l’Academie Princesse Grace a Montecarlo, dove sarà ospite nel mese di marzo
2017. L’esperienza sarà sicuramente
gratificante e Sara avrà la possibilità di
confrontarsi con altri allievi provenienti da
tutto il mondo che come lei condividono
la passione per la danza maturata in un
ambiente sereno e rispettoso delle qualità
di ogni studente. Khorovodarte, infatti, in
trent’anni di attività e attraverso un lavoro
serio e qualificato, ha stretto collaborazioni
importanti con le accademie italiane ed
estere e reso possibile agli allievi particolarmente motivati la realizzazione di un
sogno iniziato il più delle volte per caso. La
scuola è in grado di accogliere gli allievi
tutto l’anno e ogni primavera propone per
bambini molto piccoli dai due anni “Mamma... balli con me?” un breve laboratorio
di quattro incontri di danza pensato per
genitori e figli attraverso il gioco, la musica
e la favola. Le proposte primaverili di
quest’anno sono rivolte anche a bambini
dai tre ai sei anni che vogliono iniziare a
conoscere il balletto nei suoi vari stili, con
“Danza di primavera” un corso di quattro
incontri (per info [email protected] o
telefono 392/ 8828908, 0535/ 64014 entro
il 15 marzo, www.khorovodarte.it).
È di 39 mila euro il totale delle donazioni raccolte con la Campagna Emergenza Nepal promossa da Anpas nazionale
a favore del Paese colpito dal terremoto
del 2015. Come comunicato dalla stessa
associazione, il denaro è stato destinato
all’Orfanotrofio di Lalitpur.
Più di un quarto della somma (10
mila e 960 euro) è frutto dell’iniziativa
“Catena Namaste-Davide per il Nepal”,
l’eccezionale viaggio del ciclista mirandolese Davide Gaddi, che ha toccato
otto Regioni e 44 località del Centro-Nord
Italia totalizzando duemila chilometri in
mountain bike. Al fondo Emergenza Nepal è stato destinato anche il contributo in
denaro del Premio Roma 2016, assegnato
ad Anpas dal RotarAct Club capitolino,
in riconoscimento delle attività solidali
di Anpas. A comunicare il resoconto è
stata la stessa associazione, che in molti a
Mirandola ricordano presente, nel campo
di piazzale Costa con propri volontari, du-
Il ringraziamento da
Lalitpur
rante l’emergenza sisma del 2012. I fondi
raccolti sono stati destinati a tre interventi
in favore dell’orfanotrofio Children’s
Home di Lalitpur, in Nepal. Il primo
(6.620 euro), già realizzato, è andato al
sostegno alle necessità più impellenti
(alimenti, medicinali, materiale scolastico,
eccetera); il secondo (21.258) al Progetto
Gym (costruzione di una palestra attrezzata per favorire un gioco sano e protetto per
i bambini); il terzo (Progetto Feels Like
Home) a un rafforzamento della struttura
dell’orfanotrofio (pilastri alle pareti e
riparazione crepe) e alla formazione degli
operatori al primo soccorso. Il presidente
nazionale Anpas, Fabrizio Ernesto Pregliasco, ringrazia tutti coloro che hanno
contribuito all’iniziativa «e che ci hanno
permesso di aiutare alcuni tra i bambini
nepalesi più vulnerabili in un momento
di grande difficoltà».
A promuovere la Campagna Emergenza Nepal è l’Associazione Nazionale
Pubbliche Assistenze (Anapas), con il
supporto tecnico dell’Istituto di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di
(Ogs) e della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (ReLuis),
con il sostegno del Comune di Mirandola
(che ha devoluto oltre 2.000 euro) e il patrocinio della Regione Emilia Romagna,
della Provincia di Modena, dell’Unione
Comuni Modenesi Area Nord e del Comune di Fanano.
28 · n. 5 - marzo 2017
Il ricavato dell'iniziativa devoluto a "The Bridge for Hope"
AREA NORD
L'Asp si aggiudica il torneo solidale
ITALIANI DI JUJITSU
Karim campione
tricolore
La squadra dell'Azienda Servizi alla Persona vince il calcetto benefico
Servirà a finanziare due progetti oncologici attivi a Reggio Emilia e Bergamo
il ricavato del primo Torneo di calcio a
cinque di Carnevale, che si è svolto a
Quarantoli, nel nuovo palasport, lo scorso
18 febbraio. Quattro le formazioni che si
sono sfidate in una serie di incontri molto
combattuti: gli Amici dell’Arma, l’Ant,
l’Asp Comuni Modenesi Area Nord e
la polizia municipale dell’Unione. Per
la cronaca, si è aggiudicata il torneo la
squadra dell’Asp, che ha vinto in finale
per 2 a 1 sugli Amici dell’Arma. La finale per il terzo posto è stata invece vinta
per 5 a 4 ai rigori dall’Ant sulla polizia
municipale. L’iniziativa, organizzata con
il supporto di “The Bridge for Hope”, ha
fruttato 430 euro, devoluti all’associazione per le sue attività benefiche in campo
oncologico. Sulla sua pagina Facebook,
“The Bridge” ha ringraziato Daniele e
Maria Antonietta per l’organizzazione.
Parole di apprezzamento sono andate
anche alla Polisportiva Quarantolese,
al Csi, che ha supportato l’evento e ha
fornito un arbitro e a Marcello Furlani,
che ha fatto da sponsor all’iniziativa con
l’assicurazione Groupama insieme al
ristorante Marchesa, al forno “Il Vecchio
Mulino”, all’associazione “I buongustai”,
al Conad di Mirandola. Tra il pubblico
presente c’erano anche alcuni ospiti del
Cisa di Mirandola e del Centro diurno
Tandem di Finale Emilia, che hanno
trascorso una giornata insolita.
Nei giorni scorsi la squadra finalese
Csr Jujitsu Shinsen dei maestri campioni
del mondo Michele Vallieri e Sara
Paganini, ha partecipato con 18 atleti a
Taranto al campionato Italiano Under 15
e Senior, svoltosi in concomitanza con il
circuito italiano Duo System e il trofeo
nazionale “2 mari” per le specialità di
Fighting System (combattimento), Duo
System (gara a coppie) Ne Waza (lotta a
terra) Random Attacks (difesa personale),
conquistando un totale di quattro ori, dieci
argenti e un bronzo e il quarto posto come
società a livello nazionale tra le 25 presenti
alla competizione. Di particolare rilievo
la prestazione di Najjah el Idrissi Karim, che è riuscito a diventare campione
italiano nella categoria maschile U15,
rendendo orgogliosi i suoi maestri e la sua
mamma, anch'essa praticante di Ju Jitsu,
Rosalba Curcio.
Le quattro formazioni prima del torneo e, sotto, insieme al pubblico
SOLIDARIETÀ
Fuori Bordo e Bikers
uniti per il Centro Italia
Nasce dall’associazione “Fuori Bordo” con il gruppo “Bikers per L’Emilia”
e alcuni amici, il progetto denominato
“Uniti non tremiamo”, il cui obiettivo è
portare aiuti nell’Italia Centrale devastata
dal terremoto. Il gruppo di persone che ha
dato vita a “Uniti non tremiamo” ha già organizzato diversi viaggi a Spoleto, Norcia,
Cascia, Ospedaletto, Visso, nel corso dei
quali sono stati portati alle popolazioni di
quelle zone un camion e quattro furgoni
carichi di materiale donato nei punti di raccolta, oltre a due camper e nove roulotte.
Sono stati donati anche un container, a una
famiglia bisognosa di Savelli di Norcia e
una stufa a pallet. Sempre all’interno del
progetto “Uniti non tremiamo” sono stati
acquistati generi alimentari dalle persone
del posto, che non hanno più l'attività.
Le spese per affrontare i viaggi vengono
coperte servendosi dei fondi raccolti con
l’organizzazione di eventi. Uno di questi
si è svolto lo scorso 26 febbraio, la prima
edizione di “Uniti non tremiamo, Carnival
spin day”, pedalata di Indoor Cycling di
quattro ore.
Oltre 90 iscritti, sette istruttori della
provincia di Modena, di Trento, Pesaro
e Udine che hanno condotto le lezioni in
forma gratuita, con l’accompagnamento
della batteria e delle percussioni live di
Giacomo Baratti. Tanto divertimento
per tutti, essendo la prima manifestazione
di Carnevale pedalante che ha visto la
partecipazione di atleti provenienti da
tutta Italia. È poi seguito il pranzo presso
il Pico Lounge bar ristorante, che ha collaborato nella realizzazione dell’evento.
“Fuori Bordo” e “Bikers per l’Emilia”
ringraziano la farmacia di Ponte Motta e
Zija (Emanuele Cosentino e Nicola Malaguti) per la donazione degli integratori,
l'organizzazione della Maratona d'Italia
di Carpi, la Coop Giardino di Cavezzo
(Carla Silingardi), le due palestre di
Soliera e Mirandola, Galavotti Ortofrutta,
Benvenuti Sport, Villa Camurana, Hotel
Mirandola, gruppo motociclistico Fumana
on The Road, Oltregrafica e Roberto
Tommasino per la parte grafica e fotografie ma soprattutto tutti i volontari di
“Fuori Bordo” che si sono impegnati per
diverse giornate nell’organizzazione di
tale evento.
Il ricavato della manifestazione è
stato di 1.100 euro che sono stati donati
al gruppo “Uniti non tremiamo” per pro-
seguire le attività di aiuti. Al momento il
gruppo si sta impegnando nella raccolta
fondi per acquistare e donare due case
mobili per due famiglie disagiate della
zona del terremoto. Ovviamente tutti
coloro che vogliono dare una mano sono
benvenuti. Altre informazioni si possono
ricavare su Facebook, digitando “Uniti
non tremiamo”. «I volontari torneranno
presto nelle zone terremotate del Centro
Italia per identificare progetti concreti, in
relazione delle attività locali o attività educative/scolastiche o cercando e donando
materiale ospedaliero», spiega Matteo
Parrino di “Fuori Bordo”. Il gruppo ha
predisposto vari punti di raccolta di materiale e, sempre su Facebook, si possono
ricavare le informazioni. Per chi vuole
sostenere economicamente il progetto,
c'è un conto corrente dedicato: Iban IT
46 D085 0966 8500 1400 9415014
intestato a “Fuori Bordo” della Banca
Centro Emilia filiale di Mirandola. Se
si vuole partecipare come volontari ad
alcune attività basta mandare una e-mail
a [email protected]
n. 5 - marzo 2017 ·
29
Nel 2017 si celebrano anche le 25 stagioni consecutive in serie B
MIRANDOLA
Doppio compleanno per la Stadium
La storica società di pallavolo mirandolese festeggia 50 anni di fondazione
IL FONDATORE
Tutto iniziò
con Romeo
Quella in corso è una stagione
sportiva veramente importante per
la Stadium Pallavolo Mirandola.
Quest’anno infatti la Società celebra
due eventi straordinari come i cinquant’anni di storia ed i 25 campionati
nazionali consecutivi di serie B fin qui
disputati. Nel 1967, infatti, "Il Prof".
Romeo Valeri gettò le solide fondamenta su cui ancora oggi si gioca a pallavolo a Mirandola, mentre risale alla
stagione sportiva 1991/1992 la prima
GLI ANNI SESSANTA
storica promozione in B1. Da allora la
Stadium ha l’onore e la responsabilità
di portare il nome di Mirandola in giro
per le palestre di tutta Italia, ma il vanto
maggiore è che questa squadra si autoalimenta principalmente con la passione
e con le schiacciate dei ragazzi del
proprio settore giovanile. Quella della
Stadium è una storia semplice, fatta
unicamente di persone e di ore passate
in palestra. Proviamo a ripercorrerla
con la voce dei protagonisti.
GLI ANNI SETTANTA
«Gli allenamenti all'aperto
sui campetti in terra battuta»
«Il gruppo di amici cresce
e conquista la serie C»
Ho fatto parte della Stadium
all’inizio della sua avventura. Sotto la
guida tecnica di Borsari ci allenavamo
all’aperto, nei campetti di terra battuta
vicino alle piscine. Per le partite di
campionato ci trasferivamo nella pa-
Questa foto mi ricorda l’inizio
della mia avventura pallavolistica.
Inizialmente eravamo un gruppo di
amici che aveva voglia di divertirsi,
poi pian piano siamo diventati una
vera squadra, capace di conquistare la
serie C. Sul finire degli anni '70, però,
la società fu costretta a vendere il titolo
alla Panini. Nell’operazione fu inserito
ROMEO VALERI
«Che lezione,
professore»
È bello riguardare questa foto di
tanti anni fa. In mezzo a quel gruppo
ci sono il presidente, l’allenatore ed il
preparatore atletico della Stadium di
oggi. Ci sono ragazzi che hanno amato
la pallavolo e hanno calcato i parquet
della serie A e della serie B. Ma ci
sono anche diversi di loro che di lì a
poco sarebbero diventati imprenditori,
commercianti o dirigenti d’azienda e
più in generale brave persone, sempre
con la passione di ritrovarsi il sabato
pomeriggio al palasport a vedere le
partite casalinghe. Ma guarda cosa è
stato capace di fare quel professore
romagnolo un po’ incazzoso che a
pallavolo non sapeva nemmeno giocare! Siamo ancora qui a parlarne con
orgoglio dopo 50 anni, e continueremo
a farlo per sempre. Grazie Romeo.
Alberto Nicolini
lestra di via Brunatti. Quando c’era il
derby contro la Folgore, le persone che
ci venivano a vedere erano talmente
tante che erano costrette a stare in piedi
appoggiate contro il muro.
Valter Malavasi
anche il mio trasferimento a Modena
insieme a Claudio Segalina, Gianluca
Canossa e Vittorio Cavallini. Ho
avuto l’onore di essere il capitano di
quella Panini, ma la nostra avventura
sotto la Ghirlandina non durò tanto.
Una nuova sfida ci aspettava nella
palestra di via Brunatti.
Gianni Vecchini
Mi piace ricordare l’avventura che
mio padre, "Il Prof." Romeo Valeri,
iniziò nel 1967 sui campi estivi in
terra battuta con i ragazzi di allora.
Era una persona impetuosa e un grande trascinatore: metteva sempre tanta
energia in tutte le cose in cui credeva
e a cui dava importanza. Ritengo che
uno dei suoi punti di forza sia stata
proprio la capacità di trasmettere questa energia e questa passione a tutte le
persone che riuscì a coinvolgere nel
corso degli anni. La riprova di ciò è
che tanti atleti, ma anche dirigenti o
collaboratori coinvolti direttamente da
lui sono rimasti legati alla Stadium per
tantissimo tempo.
Al di là dei risultati sportivi che
comunque ci sono stati e che è giusto
celebrare, per me è importantissimo
che tanti ragazzi e tanti atleti siano
passati per questa società e abbiano
dedicato il loro tempo allo sport,
trovando un ambiente in cui crescere
confrontandosi con gli altri. Come
dicevo, i risultati ci sono stati, ma
questo non interessava a mio padre. A
lui interessava coinvolgere il maggior
numero di persone possibile in una
attività che lui riteneva fondamentale
per la salute fisica e mentale. Ritrovarci qua, a cinquant’anni di distanza, a
celebrare questo traguardo insieme a
tanti ragazzi che giocano a pallavolo,
mi fa dire che il suo obiettivo sia stato
raggiunto.
Luca Valeri
MIRANDOLA
Il mitico
pullmino
Lo storico pullmino della Stadium:
quante risate ci siamo fatti durante le
mitiche trasferte in cui il Prof. Valeri
guidava e parlava a noi ragazzi... guardando dietro!
Claudio Contini
30 · n. 5 - marzo 2017
LA RIPARTENZA
«Dopo un anno a Modena
ripartimmo dai nostri ragazzi»
CON MIGNANI
«In tre anni, zero sconfitte:
così arrivammo fino alla B»
SIMONE ZUCCHI
La nostra
figurina Panini
Da qui ripartì la Stadium. Dopo
un anno passato in quel di Modena,
decidemmo di tornare a Mirandola e
di unire le nostre forze a quelle dei
ragazzi che erano rimasti in terza
divisione. Sotto la sapiente guida
di Giorgio Mignani quel gruppo è
riuscito a riportare la Stadium in C2
dopo quattro promozioni consecutive.
La cosa più bella che rimane di
quel periodo è sicuramente il forte
legame che si era creato tra noi giocatori , allenatore e dirigenti, nel rispetto
reciproco dei ruoli e con l’obiettivo
comune di riportare la Stadium il più
in alto possibile. Ricordo con grande
piacere le persone che ci erano vicine:
il grande Romeo, nostro primo tifoso,
Ugo Rossetti, il nostro "torturatore" in
palestra e Remo Zucchi, l'organizzazione fatta persona.
Claudio Segalina
1987/1988
«Il ritorno di Simone Zucchi
e l'acquisto del mitico Zoddo»
Questa è la pagina di Gialloblu
che celebrava la nostra promozione
in serie D. Per il terzo anno consecutivo vincemmo il campionato senza
perdere neanche una partita. L’anno
dopo invece, vincemmo nuovamente il
campionato perdendo una sola partita
per 3 a 2 a Sermide. In soli quattro
anni siamo riusciti a riconquistare la
serie C, gettando le basi per la scalata
ai campionati nazionali di serie B.
Sono stati anni meravigliosi, con i miei
ragazzi rientrati da Modena che erano
diventati grandi giocatori. È bello ogni
tanto fermarsi e ricordare quei momenti
che hanno fatto la storia della Stadium
e della pallavolo mirandolese.
Giorgio Mignani
1991/19 0 92
«Noi giovani con la faccia tosta
conquistammo anche la B1»
Era la stagione 1987/1988. Avevo
appena compiuto 14 anni e mi ritrovai
aggregato alla prima squadra in C2.
Fu un anno importante perché segnò il
ritorno di Simone Zucchi, dalla serie A
a Mirandola. Insieme a lui arrivò il primo grande acquisto, Andrea Boldrini,
il mitico Zoddo: era un uomo di altri
tempi, sempre gentile con tutti e soprat-
Con ogni probabilità Simone
Zucchi è stato uno dei giocatori mirandolesi più forti di sempre. Nel corso
degli anni '80 ha giocato in serie A1
indossando la mitica maglia della Panini insieme ad Anastasi, Cantagalli
e Lucchetta, atleti che, di lì a qualche
anno, sarebbero diventati campioni
del mondo. Dopo una parentesi in
A2 prima a Carpi e poi a Mantova,
nel 1987, a soli 24 anni decide di
tornare a Mirandola in serie C2. E’
la svolta: dopo le quattro promozioni
consecutive sotto la guida di Mignani,
la Stadium inizia un nuovo ciclo che
culminerà qualche anno dopo con la
promozione in B1. Simone Zucchi
oggi è l’allenatore della prima squadra
ed il direttore tecnico della società:
se a Mirandola la pallavolo continua
ad essere a questi livelli il merito va
principalmente a lui.
tutto con me che ero tra i più giovani e
per di più alzatore. Ero molto acerbo e
lui pian piano mi ha insegnato i tempi
giusti delle veloci, ovviamente sempre
sotto gli occhi di Simone Zucchi, il
mio vero e unico allenatore, a cui non
smetterò mai di dire grazie per quello
che mi ha insegnato.
Danny Cavazza
FINAL FOUR
«A Torino in pullmann
per giocarci la Coppa Italia»
La promozione in B1 nella stagione
91/92 fu una grande impresa sportiva.
Arrivammo secondi, dietro la Lube
Macerata, che quell'anno perse solo una
partita in tutto il campionato proprio a
Mirandola. La Lube cominciò proprio
con quella promozione la cavalcata che
l'ha portata ad essere ancora oggi una
delle squadre più forti a livello nazionale. Eravamo una squadra giovane con
una età media poco superiore ai 20 anni,
ma eravamo dei grandi agonisti, capaci
di misurarci senza timore contro squadre blasonate e giocatori di altissimo
BLOCK THE QUAKE
«Il terremoto ci ha cambiati
ma siamo riusciti a rinascere»
Nel 1998/1999 abbiamo conquistato il diritto a giocarci la Final Four
di Coppa Italia: è stato un onore poter
essere il presidente di quella squadra
che raggiunse il massimo livello nazionale di serie B.
I nostri avversari erano Torino,
Cutrofiano e Spoleto. Tanto per
capirci la Klippan Torino fino a qualche anno prima era stata una delle
squadre italiane più forti: in panchina
in quell’occasione c’era un certo Berruto, che da lì a qualche anno sarebbe
diventato l’allenatore della Nazionale
italiana. Sulla panchina di Spoleto
sedeva nientemeno che Vjačeslav
Zaytsev, l’ex palleggiatore campione
olimpico del Cska Mosca, papà di
Ivan, l’opposto della nostra Nzionale.
Ricordo ancora le risate sul pullman mentre andavamo a Torino,
quando Sienes Vaccari, allora dirigente, scrutando serioso i nostri atleti
comodamente seduti sulle poltroncine, sbottò: «E questo sarebbe il gotha
della pallavolo di serie B?!? Andem
ben …».
Libero Anderlini
livello. Oltre a Macerata nel nostro girone c’era Mantova, dove si era accasato
il fresco campione del mondo Andrea
Anastasi, o il Messaggero Ravenna di
Vigor Bovolenta. Poco importa: in B1
quell’anno ci andò la Stadium.
Pietro Becchi
Nel maggio del 2012, si chiude
una delle stagioni più travagliate e
complicata per la Stadium. Varie
sfortunate coincidenze e la conseguente retrocessione, avevano messo
a dura prova la mia voglia di proseguire in questa avventura. Poi, il 20
maggio, tutto ciò è passato in secondo
piano e il terremoto ha cambiato la
nostra vita.
È proprio nei momenti tragici
che ci si compatta e come una vera
e propria Araba Fenice, anche la
Stadium è risorta.
Questa foto ritrae il lancio del
progetto Block The Quake: mi ricorda l'inizio di questa nostra nuova
avventura e che nulla è impossibile
se ci si crede veramente.
Quando ho qualche dubbio o
perplessità, mi piace riguardarla per
ridare il giusto valore a quello che mi
sta capitando.
Fabrizio Silvestri,
Presidente
n. 5 - marzo 2017 ·
ANDREA GIANI
IL CAPITANO
«Tanta solidarietà
e un allenatore speciale»
La stagione post sisma è stata molto importante per la Stadium, perché
è stata una specie di rinascita. Siamo
stati in grado di coniugare nel giusto
modo le energie fisiche e quelle mentali, nonostante tutte le difficoltà anche
logistiche. Ricordo che cominciammo
la preparazione a Modena, negli impianti della Scuola di Pallavolo. Sono
state tante le testimonianze concrete
di vicinanza che abbiamo ricevuto
dal mondo della pallavolo. Fra queste
abbiamo avuto il privilegio di avere
Andrea Giani a farci da allenatore
per una sera. Nonostante ci trovassimo
di fronte ad uno dei più forti giocatori
di tutti i tempi, abbiamo toccato con
mano l’umanità e la disponibilità di
una grande persona, che ha mostrato
un grande entusiasmo nel lavorare in
palestra insieme a noi.
Simone Zucchi
REMO ZUCCHI
«La promozione in B1
in una bolgia infernale»
È stata una stagione difficile: prima la retrocessione poi il terremoto
hanno messo a dura prova la nostra
squadra, di cui ero il capitano. Non
abbiamo mai mollato ed il 5 giugno
del 2013 siamo arrivati a giocarci la
promozione in B1 nella finalissima
dei play off a Prata di Pordenone. Il
VOLLEY E RICOSTRUZIONE
Il motore silenzioso
del volley mirandolese
Una persona silenziosa
dal carattere forte, ma anche un grande lavoratore a
cui non sono mai piaciute
le luci della ribalta.
Remo Zucchi rappresenta la storia della pallavolo mirandolese, perché
ne è stato presidente, direttore sportivo e dirigente, ma soprattutto primo
tifoso. In cinquant’anni
probabilmente non ha mai
rilasciato un’intervista,
perché la pallavolo va giocata in palestra e non commentata sui giornali. Tutti
i giocatori che nel corso
degli anni hanno vestito la
maglia della Stadium hanno apprezzato il suo lavoro
di organizzazione, la sua
concretezza, ma soprattutto
la sua passione autentica
per questo sport.
LA CELEBRAZIONE
«In quella maglia ci sono
cinquant'anni di storia»
Per celebrare due compleanni
così importanti, quest’anno abbiamo
deciso di fare qualcosa di speciale, che
raccontasse la nostra storia. Abbiamo
pensato ad una maglia da gioco celebrativa che vestisse tutti i nostri atleti,
dall’Under 12 alla serie B.
La maglia è il simbolo di ogni
squadra, per cui abbiamo voluto che
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sopra la nostra ci fossero i nomi di
tutti i giocatori, tutti i dirigenti e tutti
gli allenatori che hanno reso possibile
questa avventura sportiva. «Vi auguro
che un giorno qua sopra ci possano
essere scritti i vostri nomi», ho detto
ai nostri giocatori più giovani mentre
gliela consegnavo.
Paolo Neri
La nuova palestra inaugurata
dalla Nazionale Over 40
A novembre del 2013 la nostra
squadra di serie D fu chiamata a giocare una partita contro la Nazionale Over
40 in occasione dell’inaugurazione
della palestra di via 29 maggio. Dal
momento che ero il capitano mi sono
ritrovato di fronte a Franco Bertoli
e a tutte le istituzioni per il taglio del
nastro.
È stato un momento veramente
emozionante, perché tanti giocatori
che avevo visto solo in televisione era-
no venuti a condividere sul campo un
momento di gioia della nostra squadra,
ma anche di tutta la città di Mirandola.
Ricordo ancora le persone assiepate
dentro l’impianto in rigoroso silenzio
quando suonò l’Inno di Mameli, con
le squadre schierate a metà campo.
Ma anche il calore di del pubblico
che ci incitò mentre giocavamo contro
Bertoli, Lucchetta, Dametto e tutti gli
altri campioni.
Massimiliano Cadore
IL FUTURO
«Longevità e risultati?
Il segreto è nei giovani»
La Stadium lavora da sempre con
i giovani. Anche quest’anno siamo impegnati in tutte le categorie giovanili,
dal minivolley all’Under 18.
Nella foto sopra ci sono i ragazzi
della nostra Under 13, ritratti al termine della loro prima vittoria contro i pari
età di Modena.
È bello lavorare con i giovani
perché puoi vedere quotidianamente il
loro miglioramento. E poi è un motivo
di orgoglio il poter prospettare loro un
percorso di crescita che li possa portare
un domani in prima squadra.
Non è un caso che quest’anno nove
giocatori sui 13 della rosa di serie B
provengano dal nostro vivaio.
Germano Ghelfi
Palasport era una bolgia
infernale, pronta a fare
festa per i padroni di
casa che avevano tutti
i favori del pronostico. Ad un certo punto
ci siamo trovati sotto
per 2 set a 0 ed abbiamo anche annullato un
match point ai nostri
avversari. In quel momento è cominciata la
nostra riscossa, che ci
ha portato a rimontare e
poi vincere al tie break
una partita ormai persa.
È un'emozione che ancora oggi faccio fatica
a descrivere. Quando
vedo questa foto mi
sento davvero come se
quella sera avessimo
compiuto un'impresa e
che il destino volesse
che andasse a finire così. Ancora
adesso non me lo spiego in nessun
altro modo.
Enrico Caleffi
I SUPPORTER
Un affare
di famiglia
Dire che la Stadium è una grande
famiglia potrebbe sembrare retorico ed
anche un po’ banale. È senz’altro più
giusto dire che le famiglie entrano a
far parte di questa società. Allenatori,
dirigenti, segnapunti, accompagnatori:
l’elenco delle mamme e dei papà, delle
fidanzate e delle mogli che nel corso
degli anni si sono messi in gioco in
prima persona è lunghissimo. Senza poi
contare che stiamo parlando dei nostri
primi tifosi, sia in casa che in trasferta.
È bello diventare grandi insieme.
IL RINGRAZIAMENTO
«Verso nuovi
traguardi»
Cinquant’anni sono un traguardo
importante.
Per raggiungerlo abbiamo potuto
contare sulla passione di tanti che insieme a noi hanno creduto nel valore
e nella capacità dello sport di formare
prima di tutto brave persone.
Un grazie speciale lo dedichiamo
quindi a tutti quelli che hanno fatto
almeno un palleggio o un bagher insieme a noi, alle nostre famiglie che
si sono messe in gioco diventando
parte integrante della Stadium e a
tutti gli sponsor che sostengono con
passione e generosità la nostra voglia
di fare sport.
Stadium Pallavolo
Mirandola ASD