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APPROFONDIMENTO
AL VIA LA SPERIMENTAZIONE
DELL’ASSEGNO DI
RICOLLOCAZIONE
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VERSO I 60 ANNI DALLA FIRMA
DEI TRATTATI DI ROMA
Il Ministero del Lavoro realizza uno spazio web dedicato
alle conquiste compiute nel mondo del lavoro
e delle politiche sociali
L’INTERVISTA
n°3 - MARZO 2017
PWC INVESTE IN ATTIVITÀ DI
SVILUPPO DELLE PERSONE
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DALL’EUROPA
IN APERTURA
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PRIVACY: LA NUOVA
NORMATIVA EUROPEA
RICHIEDE IL DATA
PROTECTION OFFICER
WEB, SOCIAL & TECH
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Il prossimo 25 marzo ricorrono i 60 anni
della firma dei Trattati di Roma. Per l’Europa sarà una occasione straordinaria per
rilanciare e rafforzare il processo di integrazione e di coesione politica, economica e sociale che ha avuto inizio il 25 marzo 1957 con l’istituzione della Comunità
Economica Europea (CEE) e la Comunità europea dell’energia atomica (Euratom). Il quadro comunitario, avviato da 6
Paesi fondatori (Italia, Francia, Germania,
Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo), si è
esteso a 28 Stati membri dell’attuale Unione Europea creando pacificamente la riconciliazione continentale e divenendo un
patrimonio culturale dei Governi e dei cittadini.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali celebra l’evento realizzando un
sito tematico, raggiungibile all’indirizzo
60annidieuropa.lavoro.gov.it, dedicato al-
le conquiste compiute nel mondo del lavoro e delle politiche sociali, percorrendo le
tappe storicamente più importanti, ciò che
si sta facendo e le sfide attuali e future legate alla globalizzazione.
Conquiste che hanno profondamente trasformato la realtà europea e ne hanno
rafforzato l’unità su molteplici fronti: la valorizzazione del capitale umano con l’introduzione dell’apprendimento permanente; la lotta alla disoccupazione grazie
al sistema di flexicurity europeo che assicura accompagnamento e assistenza a
chi cerca lavoro; le politiche giovanili per
rafforzare e migliorare le competenze dei
giovani che si affacciano al mondo del lavoro; politiche di contrasto alla povertà e
alle discriminazioni con particolare attenzione a chi è più a rischio di esclusione
sociale; tutele per i lavoratori sui luoghi di
lavoro in un’ottica prevenzionistica, strut-
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IL POLO DELL’INNOVAZIONE
PIÙ GRANDE D’EUROPA
NASCERÀ NEL 2018 IN
ITALIA, A RONCADE
turata in maniera programmatica, organizzativa e partecipativa, e misure mirate a
sviluppare un approccio europeo specifico in materia di integrazione. Nell’ambito
della strategia europea, il Ministero svolge
un’attività di vigilanza finalizzata a tutelare
i lavoratori e gli altri operatori del mercato
del lavoro, garantendo il rispetto delle disposizioni normative vigenti.
Il sessantesimo anniversario è celebrato
anche da numerose iniziative promosse
dalle altre istituzioni italiane ed europee,
il cui momento centrale sarà la Conferenza di Roma del 25 marzo, che riunirà tutti i paesi che fanno parte dell’Unione europea. L’evento rappresenta un momento
di riflessione sul passato per guardare al
futuro e, soprattutto, un’Europa più unita.
APPROFONDIMENTO
In questa prima fase è stato
individuato un gruppo di
beneficiari ristretto che sarà
contattato per fruire dei servizi
personalizzati di assistenza alla
ricerca di un lavoro
AL VIA LA SPERIMENTAZIONE DELL’ASSEGNO
DI RICOLLOCAZIONE
Grazie all’accordo tra Ministero, Regioni e ANPAL parte la nuova misura di politica attiva per
aiutare il reinserimento nel mondo del lavoro di venticinquemila disoccupati. Al termine
di questa prima fase di valutazione, l’assegno potrà essere richiesto da tutti i percettori della
NASPI da almeno quattro mesi
Sono 25mila i disoccupati coinvolti nella
sperimentazione dell’assegno di ricollocazione, lo strumento di politica attiva
previsto dal Jobs Act per aiutare in modo
concreto chi è alla ricerca di un nuovo impiego.
L’avvio della misura è stato annunciato l’8
febbraio scorso, in occasione della firma
dell’accordo tra il Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali, gli Assessori regionali e l’Agenzia Nazionale per le Politiche
Attive del Lavoro (ANPAL), confermando poi l’impegno comune per lo sviluppo
delle politiche attive e il rafforzamento dei
Centri per l’impiego.
L’assegno di ricollocazione è rivolto a chi
percepisce la NASPI da almeno quattro
mesi e permette di seguire un percorso
di reinserimento personalizzato, durante il
quale sono offerti dei servizi di assistenza
alla ricerca di un lavoro.
In questa prima fase sperimentale, è stato
individuato un gruppo di beneficiari ristretto che sarà contattato, tramite messaggio
e lettera raccomandata, e inviato a recarsi presso gli enti erogatori dell’assegno: i
centri per l’impiego, oppure, gli operatori
privati accreditati a livello nazionale e regionale alle politiche per il lavoro.
Per poter offrire un servizio altamente personalizzato il primo passo è il calcolo del
profilo di occupabilità da parte dell’operatore scelto. In questo modo è individuato
il grado di difficoltà che il disoccupato potrebbe incontrare nella ricerca di un nuovo posto di lavoro, tenuto conto di alcune
variabili come il percorso professionale,
quello formativo e il contesto territoriale.
Segue, poi, l’affiancamento di un tutor
che proporrà un programma di ricerca
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intensiva, stabilendo degli incontri di verifica periodici e una ricerca sistematica
delle offerte di lavoro. Una volta accettato
il percorso, il beneficiario dell’assegno si
impegna a svolgere queste attività e ad
accettare le offerte di lavoro considerate
congrue.
Il percorso può durare fino a sei mesi eventualmente prorogabili - ed essere
sospeso in caso di assunzioni inferiori ai
sei mesi.
È, inoltre, possibile cambiare l’ente, per
una sola volta, finché non si riceve alcuna
offerta di lavoro.
L’assegno viene corrisposto direttamente
all’ente che eroga il servizio, solo se viene
raggiunto l’obiettivo del reinserimento lavorativo del disoccupato.
L’importo è variabile tra i 250 ai 5000 euro
ed è determinato dal profilo di occupabilità
del disoccupato e dal tipo di contratto ottenuto al termine del percorso, favorendo i
contratti a tempo indeterminato e quelli di
apprendistato per i più giovani.
La sperimentazione dell’assegno di ricollocazione rientra nel più generale progetto
di riforma delle politiche attive tracciato
nel Decreto Legislativo n.150/2015 ed è
stata concepita come un momento di valutazione sull’efficacia di questo innovativo
strumento.
Al suo termine l’assegno di ricollocazione
entrerà effettivamente a regime permettendo a tutti i potenziali beneficiari di accedere a questa opportunità.
L’INTERVISTA
L’organizzazione leader nei
servizi professionali alle
imprese opera in 157 paesi nel
mondo con un organico di oltre
223.000 persone. In Italia è
presente nelle principali città
con 23 uffici e più di 4.400
persone che assistono oltre
8000 clienti
PwC INVESTE IN ATTIVITÀ DI SVILUPPO DELLE PERSONE
Istruzione dei figli, previdenza integrativa e servizi assistenziali sono gli ambiti prioritari su cui
focalizzano l’offerta di welfare aziendale. Da tre anni ha introdotto il servizio di conciergerie
157 paesi nel mondo con un organico a
livello internazionale di oltre 223.000 persone. In Italia è presente nelle principali
città con 23 uffici e più di 4.400 persone
che assistono oltre 8000 clienti.
Siamo guidati dall’ambizione di creare
un alto livello di fiducia attraverso il lavoro che svolgiamo e dalla ferma volontà di
contribuire a risolvere importanti temi della nostra società.
Diamo molto peso all’eccellenza tecnicoprofessionale delle nostre risorse ma siamo molto attenti ai profili comportamentali e ad altre capacità quali adattabilità a
contesti mutevoli, problem solving, equilibrio, aspirazione, ecc.
Viviamo giornalmente alcuni valori che
ispirano la nostra presenza nella business community che vanno dall’integrità al lavorare insieme e alla cura per le
persone, dal desiderio di reimmaginare i
limiti del possibile a quello di fare la differenza in ogni cosa che facciamo.
Foto: Rodolfo Pesati, Human Capital Partner PwC in Italia
ponente fondamentale della sua più ampia strategia di gestione delle persone, in
una logica di investimento di medio-lungo
periodo sulle proprie risorse umane. A fare il punto è Rodolfo Pesati, Human Capital Partner PwC in Italia.
PricewaterhouseCoopers (PwC) investe
a livello globale sul welfare quale com-
Chi è PwC? Quali sono le dimensioni
aziendali e la sua mission?
PwC è l’organizzazione leader nei servizi professionali alle imprese che opera in
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Quali sono le politiche di PwC in tema
di recruitment e retention dei talenti?
In Italia, negli ultimi due anni abbiamo inserito più di 2.000 professionisti selezionati con molta cura in base alle loro competenze, esperienze e capacità.
Si tratta prevalentemente di giovani che
iniziano il loro percorso di sviluppo con
noi, ma anche di risorse esperte che ci
scelgono per arricchire la loro esperienza
professionale e di vita.
Crediamo che il vero valore che possia-
L’INTERVISTA
In Italia è stato avviato il progetto
pilota SmartWork@PwC con
l’obiettivo di introdurre modalità
di lavoro agile fino al 50% del
tempo settimanale, migliorare
l’equilibrio tra vita professionale e
vita personale dei dipendenti
mo offrire alle risorse che decidono di entrare nella nostra organizzazione consista
nell’opportunità di costruire un proprio sistema di competenze, relazioni ed esperienze che abiliti una rapida crescita e la
possibilità di realizzare un’identità personale come professionista in un contesto
economico complesso e mutevole.
Ciò avviene attraverso i progetti che svolgiamo per i nostri clienti, il ruolo che in
essi ciascuno dei nostri professionisti è
chiamato a svolgere, nonché attraverso
percorsi di formazione tecnica e manageriale mirati ed esperienza internazionale in
altri paesi del Network PwC.
Un’attenzione particolare è rivolta al
welfare aziendale. In che modo e con
quali obiettivi?
Abbiamo una popolazione con un’età media di circa 32 anni il cui livello di coinvolgimento ed impegno nelle attività professionali che svolgono è elevato.
Il nostro sforzo consiste quindi nel sostenerli nei vari aspetti della loro vita personale e privata. Un esempio interessante,
in questo senso, è costituito dal servizio di
conciergerie che abbiamo lanciato tre anni fa e che consiste nell’espletamento, per
conto dei nostri dipendenti, di alcuni servizi che richiederebbero un significativo
impegno di tempo e logistico (pagamento
bollettini, acquisto biglietti o abbonamenti
per i mezzi pubblici, servizio di lavanderia,
richiesta e ritiro certificati, ecc.). L’iniziativa
ha avuto un grande successo e nel tempo
ha visto l’aggiunta di ulteriori servizi.
Quali sono gli ambiti principali su cui
si focalizza l’offerta di servizi welfare e
quali novità state per introdurre?
Istruzione dei figli, previdenza integrativa
e servizi assistenziali sono in genere gli
ambiti prioritari su cui intendiamo focaliz-
zare l’offerta welfare anche grazie alle opportunità della recente normativa che ha
definito e ampliato gli ambiti di applicazione in modalità “agevolata”. Introdurremo
un sistema di “Flexible Benefit”.
Siamo proprio nella fase di analisi dei bisogni delle nostre persone per consentire loro di scegliere al meglio l’acquisto di
servizi.
La flessibilità intesa come conciliazione
dei tempi di vita e di lavoro è un altro
aspetto molto gradito oggi ai lavoratori.
Come PwC risponde a quest’esigenza?
Nel corso del 2015, PwC Italia ha avviato
il progetto pilota “SmartWork@PwC” con
l’obiettivo di introdurre modalità di lavoro
agile nel quotidiano professionale, migliorare l’equilibrio tra vita professionale e vita
personale dei nostri dipendenti, organizzare meglio il lavoro, garantire l’eccellenza ai nostri clienti e raggiungere i nostri
obiettivi indipendentemente dallo spazio
in cui lavoriamo o all’orario lavorativo.
Il progetto, basato sui principi di volontarietà, revocabilità e inclusione, prevede la
facoltà, per i lavoratori opportunamente
identificati e intenzionati ad aderire, di dedicare fino al 50% del tempo settimanale
a modalità di lavoro agile.
Questa sperimentazione ha dato risultati
tanto incoraggianti che è stato deciso di
riavviare il programma nel 2016 e di prorogarlo per tutto il 2017.
Nel corso di questi mesi abbiamo adattato
le linee guida all’interno di ciascun gruppo
e stiamo estendendo l’iniziativa a tutto il
territorio nazionale.
PwC Italia intende avviare un percorso di
cambiamento culturale che ci porti ad aumentare la motivazione ma anche la produttività e l’efficienza del nostro modo di
lavorare: professionisti che lavorano per
obiettivi.
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Foto: Silvia Morea, Partner PwC
Foto: Gianluigi Baroni, Partner PwC
PwC accanto all’impegno verso i propri
dipendenti - intervengono Silvia Morera
e Gianluigi Baroni Partner PwC - é in
grado di offrire sul mercato servizi di disegno e implementazione di sistemi di
produttività e welfare aziendale curando tutti gli aspetti richiesti dal rinnovato quadro normativo e regolamentare
e integrando, in una “visione d’insieme
coerente”, tutte le competenze specialistiche necessarie – giuslavoristiche, fiscali e previdenziali, organizzative e di
HR in senso stretto, tecnologiche e di
piattaforma, con anche la valutazione
di ritorno dell’investimento – al fine di
rendere il più efficace possibile, monitorabile e oggetto di adeguata comunicazione quel circolo virtuoso di maggiore
competitività, innovazione e benessere organizzativo legato all’introduzione
di un piano di welfare aziendale legato
anche alla produttività.
DALL’EUROPA
Il DPO non solo diventerà una
figura stabile all’interno della
struttura organizzativa, ma avvierà
una trasformazione vera e propria
del modo di concepire la propria
autodeterminazione informativa
PRIVACY: LA NUOVA NORMATIVA EUROPEA RICHIEDE
IL DATA PROTECTION OFFICER
La sua disciplina diventerà applicabile in tutti gli Stati Membri dell’UE a partire dal 25 maggio
2018. Anche in Italia sarà obbligatorio per la PA e in ambito privato
Quali sono i compiti? Il DPO dovrà:
a) informare e fornire consulenza al titolare
o al responsabile del trattamento, nonché
ai dipendenti, in merito agli obblighi derivanti dal Regolamento europeo e da altre
disposizioni dell’Unione o degli Stati membri relative alla protezione dei dati;
b) verificare il rispetto e l’applicazione del
Regolamento, delle altre disposizioni
dell’Unione o degli Stati membri relative
L’evoluzione tecnologica e la globalizza-
ra della privacy all’interno delle strutture di
zione comportano nuove sfide per la pro-
riferimento.
tezione dei dati personali. La diffusione di
In quali casi è previsto? Dovranno designa-
Internet, l’abbattimento delle barriere negli
re obbligatoriamente un Responsabile della
spostamenti di persone, beni e informazio-
protezione dei dati:
ni, consente sia alle imprese private che
a) amministrazioni ed enti pubblici, eccetto
alle autorità pubbliche di utilizzare informa-
le autorità giurisdizionali quando esercita-
zioni personali, come mai in precedenza,
no le loro funzioni giurisdizionali;
nello svolgimento delle loro attività. Per
b) tutti i soggetti la cui attività principale con-
rendere il trattamento dei dati personali più
siste in trattamenti che, per la loro natura,
sicuro e consapevole il Regolamento (UE)
ambito di applicazione e/o finalità, richie-
2016/679 prevede la figura del Data Protec-
dono il richiedono il monitoraggio regola-
tion Officer (DPO) ovvero il Responsabile
re e sistematico degli interessati su larga
della sicurezza dei dati.
scala;
La sua disciplina diventerà applicabile in
c) tutti i soggetti la cui attività principale con-
tutti gli Stati Membri dell’UE a partire dal 25
siste nel trattamento, su larga scala, di ca-
maggio 2018, quando dovrà essere garan-
tegorie particolari di dati personali, relativi
tito il perfetto allineamento fra la normativa
alla salute, genetici, biometrici e giudiziari.
nazionale in materia di protezione dati e
La sua designazione, quindi, oltre a risulta-
le disposizioni del Regolamento. Il DPO,
re obbligatoria per tutti gli enti pubblici e le
nominato dal titolare del trattamento o dal
pubbliche amministrazioni, risulta necessa-
responsabile del trattamento, è un profes-
ria per le aziende che effettuino un monito-
sionista con conoscenze specialistiche del-
raggio regolare e sistematico degli interes-
la normativa e delle prassi di gestione dei
sati su larga scala o trattino su larga scala
dati personali che dovrà diffondere la cultu-
categorie particolari di dati personali.
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alla protezione dei dati nonché delle politiche del titolare o del responsabile del
trattamento in materia di protezione dei
dati personali, compresi l’attribuzione delle responsabilità, la sensibilizzazione e la
formazione del personale che partecipa ai
trattamenti e alle connesse attività di controllo;
c) fornire pareri in merito alla valutazione
d’impatto sulla protezione dei dati e sorvegliare i relativi adempimenti;
d) cooperare con l’Autorità di garanzia;
e) fungere da punto di contatto per l’Autorità
di controllo per la protezione dei dati personali oppure, eventualmente, consultare
il Garante di propria iniziativa.
Il nuovo Regolamento obbliga le aziende a
cambiare organizzazione, processi e forma
mentis. Il Data Protection Officer non solo
diventerà una figura stabile all’interno della struttura organizzativa, ma avvierà una
trasformazione vera e propria del modo di
concepire la propria autodeterminazione
informativa.
Per maggiori informazioni
WEB, SOCIAL & TECH
L’H-Campus ospiterà oltre 3mila
persone candidandosi a diventare
uno dei maggiori crocevia di idee
innovative, talenti e competenze
digitali del nostro Paese
IL POLO DELL’INNOVAZIONE PIÙ GRANDE
D’EUROPA NASCERÀ NEL 2018 IN ITALIA, A RONCADE
Il campus seguirà la maturazione professionale degli studenti a partire dall’età di tre anni
dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’insediamento genererà
una ricaduta economica annua di oltre 8,7 milioni di euro dando
un contributo significativo al dinamismo del mercato del lavoro
del Nord Est.
La struttura, progettata dall’archistar Richard Rogers, verrà
inaugurata nel settembre 2018 e sarà dislocata su una superficie di oltre 40 ettari, di cui 27mila metri quadrati di nuovi spazi:
aule, un auditorium, ristoranti, sale riunioni, spazi destinati allo
sport e residenze studentesche.
La costruzione dell’H-Campus seguirà una logica di sostenibilità
e di basso impatto ambientale, l’area verrà alimentata interamente con energie rinnovabili e sarà edificato solo il 10% dell’in-
Nascerà ufficialmente il prossimo anno l’H-Campus di Roncade,
tera superficie, lo spazio restante verrà adibito a parco.
nel trevigiano, e ospiterà oltre 3mila persone tra studenti, giova-
L’accordo di programma è stato già siglato e gli enti locali convol-
ni professionisti, docenti, imprenditori, manager e personale di
ti nella realizzazione di questa “tecno-scuola dell’innovazione”
servizio, candidandosi a diventare uno dei maggiori crocevia di
hanno approvato le varianti urbanistiche e definito gli interven-
idee innovative, talenti e competenze digitali del nostro Paese.
ti sulla viabilità. Nel frattempo, all’interno dell’attuale struttura,
Il progetto nasce dall’iniziativa dell’incubatore di imprese H-Farm
sono già iniziate le lezioni per le classi di prima e terza liceo e
e coinvolgerà gli iscritti in un percorso di formazione intensiva,
i master in Digital Business ma già dal prossimo anno si punta
che inizierà fin dai primi anni di vita. Il campus, infatti, seguirà
all’inserimento di almeno 2mila nuovi studenti.
passo dopo passo la maturazione professionale degli studenti a
partire dall’età di tre anni.
L’offerta formativa sarà così organizzata: cinque anni di scuola
• N E W S L E T T E R •
nell’H-International School (Primary Year Programme); cinque
anni di scuola secondaria, ovvero i tre anni di scuola media tradizionale più due di ginnasio (Middle Year Programme) o il biennio di prima e seconda superiore; segue la formazione superiore
n°3 - MARZO 2017
(Diploma Programme) che corrisponde al terzo e al quarto anno
delle scuole superiori e permette di ottenere un diploma interna-
COLOPHON
Redazione Cliclavoro
zionale con accesso alle università italiane e straniere; percorsi
universitari e post-universitari dedicati agli ambiti economici e
professionali investiti dall’innovazione digitale (H-Digital Tran-
Direzione Generale dei Sistemi
Informativi, dell’Innovazione
Tecnologica e della Comunicazione
Via Fornovo, 8 - 00192 Roma
sformation School); infine, master part-time e full-time per chi
già lavora o vuole rafforzare e certificare le proprie conoscenze.
Si potrà scegliere di frequentare uno o più segmenti di studio e
sono previste borse di studio e rette con prestiti fino a dieci anni.
[email protected]
www.cliclavoro.gov.it
L’ammontare degli investimenti per la realizzazione del progetto è pari a 69 milioni di euro e secondo uno studio realizzato
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