Cartella Stampa Laboratori Brescia 2030

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COMUNICATO STAMPA
L’8 MARZO 2017 PRENDONO VITA A MO.CA
I LABORATORI “BRESCIA 2030”
VISIONE, STRATEGIA E INTERNAZIONALIZZAZIONE
I CARDINI DI SVILUPPO DEL SISTEMA-TERRITORIO
Lo scorso 25 ottobre la Giunta Comunale ha aggiornato la nuova “Agenda Digitale Urbana - Brescia
2030” (il testo e le slide di sintesi sono pubblicate sul sito dati.comune.brescia.it).
Animata da forte concretezza, necessaria a rendere misurabili i risultati raggiunti dalle iniziative di
innovazione urbana, in questa nuova formula, l’Agenda intende avviare un tavolo
multistakeholders coordinato dall'Area Innovazione del Comune ed esteso a persone giuridiche
private e pubbliche ovvero enti privati o pubblici, al fine di elaborare il piano operativo di sviluppo
e innovazione urbana in co-progettazione.
Nelle scorse settimane, dunque, il Comune e le Università territoriali (Università degli Studi di
Brescia e Università Cattolica del Sacro Cuore) si sono dati appuntamento per capire insieme
come concretizzare e dare rigore scientifico a un percorso, che, com’è scritto nell’Agenda Digitale
Urbana, richiede “uno sforzo di creatività, innovazione e partecipazione dei i soggetti locali dalle
imprese, a partire da quelle del sistema Comune di Brescia, ai soggetti organizzati sul territorio, a
quartieri, ecc.”.
«Quello di Brescia è un territorio animato da forti ambizioni e ricco di talenti. Soprattutto negli
ultimi anni, i progetti e le iniziative che hanno avuto maggior riscontro e successo sono state
quelle che ci hanno visto lavorare coesi, coordinati e sinergici verso obiettivi concreti e misurabili»,
sottolinea Laura Castelletti, Assessore alla Cultura Creatività e Innovazione. «Tante sono le
iniziative di alto valore che hanno preso vita in questi mesi; solo per nominarne alcuni: Industria
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4.0, BresciaPiù, il tavolo territoriale sull’economia circolare, il progetto di coordinamento delle
Agende Digitali del Comune e della Provincia di Brescia, primo caso in Italia e frutto di un’apertura
e di una collaborazione concreta tra i due enti. La nostra Agenda Digitale ha sempre ribadito che
l’innovazione è un fattore culturale e sociale prima che tecnologico. Per questo, abbiamo chiesto
alle Università –che sono i nostri poli territoriali di ricerca e cultura- di coordinare per noi un
percorso operativo, rigoroso e scientifico. Trattandosi di un work-in-progress, ancora non
sappiamo con certezza quali saranno gli esiti dei laboratori: sappiamo però che puntiamo su poche
ma concrete azioni progetti comuni, obiettivi condivisi che siano aggregatori utili per lo sviluppo
del nostro territorio, sia in ambito infrastrutturale e digitale, che in ambito socio-culturale. Il punto
non è il risultato, ma il metodo: lavorare con le due Università per la definizione del format dei
laboratori e l’individuazione degli ospiti alla prima giornata è già stato fin qui la conferma che
possediamo eccellenze capaci insieme di lavorare in sinergia coniugando rigore e creatività».
I laboratori territoriali Brescia 2030 prenderanno avvio ufficialmente l’8 marzo a MO.CA –
Centro per le nuove culture a Brescia in via Moretto.
Quattro sono le aree di lavoro su cui lavoreranno i soggetti invitati: istruzione e formazione, salute
e benessere, industria e impresa, turismo e cultura.
La giornata sarà divisa in due momenti: uno pubblico, dalle 9 alle 12; e uno riservato, che
continuerà dalle 12 alle 17.
Ai laboratori sono stati invitati soggetti chiave del territorio di Brescia, città e provincia,
provenienti da 32 realtà in tutto, Comune incluso, individuati insieme alle Università.
Saranno i partecipanti ai laboratori ad allargare la partecipazione ad ulteriori soggetti nei
successivi incontri, qualora li ritenessero interlocutori necessari.
«Nella prima giornata di lavoro verrà condiviso un percorso operativo, coordinato e validato dalle
Università, che hanno individuato nel loro organico docenti di alto profilo in grado di
accompagnare e facilitare il lavoro dei laboratori» spiega Maurizio Tira, Rettore dell’Università
degli Studi di Brescia. «Per armonizzare e coordinare i laboratori, è stata elaborata una matrice
che include temi trasversali, comuni a ogni area: sostenibilità (che abbiamo accolto nell’accezione
internazionale di sostenibilità economica, ambientale e sociale), internazionalizzazione, mobilità,
impiegabilità, fragilità sociale e immigrazione, dati. Insieme al Comune, abbiamo intenzione di
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portare nei laboratori il metodo accademico di sviluppo di azioni e progetti condivisi; ma essendo
chiamati al ruolo chiave di coordinatori di soggetti eterogenei, intendiamo porci in ascolto.
Faciliteremo ma non imporremo un metodo: saranno i partecipanti dei laboratori a sviluppare in
sinergia il proprio percorso, che avremo poi il compito di disciplinare e sintetizzare. Uno dei ruoli
delle Università sul territorio è proprio quello di guardare al futuro in chiave di sviluppo e
progresso: mi aspetto che questi laboratori rappresentino per UniBS un rinnovato patto con il
territorio per il quale ogni giorno ci impegniamo».
Traguardo dei laboratori territoriali Brescia 2030 sarà l’individuazione, entro la fine dell’anno, di un
numero limitato di azioni/obiettivi/progetti che possano costituire fattori propulsivi di innovazione
e di collaborazione tra diversi soggetti, integrando la Brescia smart (delle tecnologie, dei dati, delle
infrastrutture e dei servizi digitali) con le esigenze e le ambizioni dei bresciani più smart (studenti,
imprenditori, community dei cittadini, lavoratori delle istituzioni e degli enti).
«Troppo spesso oggi si chiama in causa la tecnologia come fattore di sviluppo dei territori; ma da
sola la tecnologia non basta: è la cultura il fattore determinante per percorsi collettivi di resilienza
e di progresso» sottolinea Mario Taccolini, Prorettore della sede di Brescia dell’Università Cattolica
del Sacro Cuore. «La pervasività e l’accessibilità delle tecnologie, così come l’attenzione
all’alfabetizzazione digitale sono certamente fattori chiave. Ma l’alfabetizzazione da sola non
basta, non è la “cultura”, una parola complessa che racchiude in sé valori importanti, di
conoscenza, di consapevolezza, di storia delle persone e del territorio; che rappresenta principi di
solidarietà e collaborazione, e che offre le chiavi di lettura del presente e di visione del futuro oltre
gli interessi particolari. Ai laboratori Brescia 2030, come polo di ricerca umanistica del territorio
porteremo proprio questa visione: la cultura come primo valore innovativo e di coesione».
Gli invitati alla prima giornata di lavoro, oltre al Comune di Brescia e a Università degli Studi di
Brescia e Università Cattolica del Sacro Cuore, sono: Provincia di Brescia, A2A Spa, Associazione
Industriale Bresciana, CCIAA di Brescia, Consulta provinciale dei liberi professionisti, ARPA Brescia,
ATS Brescia, Spedali Civili, Fondazione Poliambulanza, Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo,
Provveditorato – Ufficio Scolastico Territoriale Questura di Brescia, Accademia delle Belle Arti
Santa Giulia, Brescia Tourism, Conservatorio, LABA, API industria, Fondazione Brescia Musei,
Brescia Mobilità, Fondazione ASM, Brescia Infrastrutture, Teatro Grande, CTB, Diocesi, Ateneo di
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scienze lettere ed arti di Brescia, CNA, Coldiretti, ConfCooperative, Unione Provinciale Agricoltori e
CFP Zanardelli.
Ognuna di queste realtà è stata invitata a delegare almeno un partecipante alle aree di interesse
ovvero di azione sul territorio. La prima giornata intende definire un percorso di lavoro dei
laboratori e una data per un secondo appuntamento, che potrà vedere l’apertura ad altri
stakeholders.
Di seguito, il programma della prima giornata.
PROGRAMMA
h.9,00:Accoglienza e registrazione
h.9,30: LAURA CASTELLETTI, Vicesindaco di Brescia e Assessore a innovazione e smart city
Brescia 2030. Lo scenario, le proiezioni, i laboratori
Saluti delle Università
MAURIZIO TIRA, Università degli Studi di Brescia, Rettore
MARIO TACCOLINI, Università Cattolica, Sede di Brescia, Prorettore
h. 10,00: LUCIO BIANCO, già ordinario di Ricerca operativa all’Università di Roma “Tor Vergata”
Ricerca e innovazione nel futuro del Belpaese
h.11.30: Fine sessione aperta; coffee break
h. 12.00: Ripresa lavori in sessione riservata agli invitati (plenaria):
Brescia 2030. Il percorso e il metodo di lavoro
Coordina: Maria Grazia Speranza, Prorettore UniBS
h.13.00: Pausa pranzo
h.14.00: Suddivisione nei laboratori:
Salone delle Danze > focus: ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Sala delle Conversazioni > focus: SALUTE E BENESSERE
Sala Diana > focus: INDUSTRIA E IMPRESA
Urban Center > focus: TURISMO E CULTURA
h. 16.00: Chiusura dei lavori e programmazione prossimi appuntamenti (plenaria)
Il termine è previsto per le ore 17.00
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