Camera dei Deputati – 4-15853 – Interrogazione a risposta scritta

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Camera dei Deputati – 4-15853 – Interrogazione a risposta scritta
presentata dall’On. Nastri (FDI-AN) il 9 Marzo 2017. Pagina | 1
Camera dei Deputati – 4-15853 – Interrogazione a risposta scritta
presentata dall’On. Nastri (FDI-AN) il 9 Marzo 2017.
NASTRI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
o
il decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, convertito, con modificazioni dalla legge 1 dicembre 2016, n. 225, recante disposizioni in
materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili, (collegato alla manovra finanziaria per il 2017) prevede, tra le diverse
disposizioni, la possibilità di definire in via agevolata i carichi di ruolo affidati agli agenti della riscossione negli anni compresi tra il
2000 e il 2015, compresi quelli previdenziali;
numerose organizzazioni d'imprese, tra le quali la Confartigianato, segnalano che, nell'ambito applicativo della norma relativa
all'adesione della rottamazione dei ruoli, il rilascio alle imprese del documento unico di regolarità contributiva (DURC) da parte
dell'Inps e dell'Inail non viene attualmente emesso e resta di esclusiva competenza dell'Inps;
l'interrogante evidenzia al riguardo come, a seguito di una istanza di un contribuente, (secondo quanto risulta dal sito: «la lente sul
fisco» un servizio di aggiornamento professionale telematico in ambito fiscale), l'Inps ha comunicato di aver interessato il Ministero
dell'economia e delle finanze, al fine di ottenere i necessari chiarimenti sulla corretta interpretazione della previsione in esame, in
quanto, stante la vigente disposizione (in premessa di notifica di invito a regolarizzare) il DURC sarebbe da ritenersi irregolari;
le suesposte osservazioni espresse dalle organizzazioni sopra richiamate, a parere dell'interrogante, evidenziano una situazione
grottesca e paradossale, in quanto, se da un lato, la norma in precedenza richiamata, che prevede la riapertura dei termini per le
domande di definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione è stata promossa e sostenuta dal Governo, dall'altro,
configurano una netta penalizzazione per i contribuenti che hanno aderito alla cosiddetta «rottamazione» delle cartelle esattoriali, in
quanto senza la corretta presentazione del DURC, rischiano evidenti e negative conseguenze sul piano dell'attività lavorativa, oltre
che sul pagamento delle rate successive di contribuzione;
a parere dell'interrogante risulta conseguentemente urgente e necessario un intervento normativo affinché l'Inps recepisca la
procedura della «rottamazione» delle cartelle esattoriali e la conseguente rateizzazione prevista per contribuenti che intendono
aderire, al fine del contestuale rilascio del DURC, che, com’è noto, rappresenta la certificazione indispensabile che attesta la
regolarità nei versamenti dei contributi Inps, Inail e Cassa edile da parte di un artigiano o di un'impresa;
risulta altresì necessario, a giudizio dell'interrogante, prorogare la scadenza del 31 marzo 2017 per la presentazione delle domande
per la definizione agevolata, in considerazione dell'elevato numero di contribuenti che hanno deciso di aderirvi (al 28 febbraio erano
già state presentate 343.340 istanze + 24 per cento rispetto al mese precedente il cui trend positivo è proseguito anche nel presente
mese), nonché dalle difficoltà da parte dei dipendenti dell'Agenzia per la riscossione dei tributi, nel gestire le richieste attualmente
ricevute –:
quale sia l'orientamento dei Ministri interrogati circa le criticità esposte in premessa e se non intendano di conseguenza adottare in
tempi rapidi un'iniziativa normativa ad hoc volta a modificare la disciplina inerente al rilascio dei DURC nei confronti dei contribuenti
che hanno aderito al regime posto dal decreto-legge n. 193 del 2016, al fine di definire coerentemente il quadro normativo in
materia;
se non intendano, alla luce delle criticità in precedenza esposte, assumere iniziative, per quanto di competenza, volte a rafforzare gli
strumenti informativi in merito alle modalità di accesso alla procedura di definizione agevolata e agli effetti connessi alla
presentazione dell'istanza, al fine di agevolare una migliore valutazione da parte dei contribuenti circa l'adesione alla procedura e
rimuovere le incertezze applicative emerse in questi primi mesi di vigenza delle disposizioni;
se non ritengano opportuno assumere ulteriori iniziative normative volte a prorogare ulteriormente di 90 giorni, i termini per la
scadenza delle domande di definizione agevolata, di cui all'articolo 6 del decreto-legge n. 193 del 2016 in considerazione dell'elevato
numero di adesioni riscontrato a partire dal gennaio 2017, con la previsione del ravvedimento anche in caso di eventuale versamento
tardivo. (4-15853)
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