il coraggio più forte delle violenze

Download Report

Transcript il coraggio più forte delle violenze

NO VB
40 .Novara e provincia
STAMPA
.LA
SABATO 4 MARZO 2017
Inchiesta del sabato
Donne
il coraggio più forte
delle violenze
Le procuratrici di Novara e Vco: “Non fermiamoci solo ai numeri
E’ aumentata la consapevolezza, si fatica meno a denunciare”
MARCO BENVENUTI
NOVARA
Sono numerosi i casi di violenze e maltrattamenti alle
donne. Tuttavia non aumentano rispetto al passato: ora
c’è solo più consapevolezza
delle vittime che si ribellano e
denunciano. «Aumentano i
processi perché aumentano le
denunce»: concordano i procuratori della Repubblica di
Novara e Verbania, o, meglio,
le «procuratrici» Marilinda
Mineccia e Olimpia Bossi. Per
la prima volta nella storia, infatti, ai vertici degli uffici inquirenti del territorio ci sono
due donne. Due magistrati
che, da donne, hanno una visione più completa del fenomeno. Il loro invito è non farne solo una questione di statistiche. Perché la violenza e i
maltrattamenti sono qualcosa di molto complesso. «Vi sono situazioni - dice Mineccia che per vari motivi, come la
paura, la volontà di non interrompere un rapporto che la
vittima vede come indispensabile alla sua vita, non vengono portati all’attenzione dell’autorità giudiziaria, anche
se negli ultimi anni tutte le
istituzioni hanno collaborato
per far emergere il fenomeno
del “sommerso”. E, ancora,
talvolta ciò che viene denunciato come stalking o maltrattamento si rivela poi una situazione altamente conflittuale che tuttavia non ha le
caratteristiche di reato».
Anche perché, e questo
succede sia a Novara sia nel
Vco, l’autore di violenze, percosse, persecuzioni, è quasi
sempre una persona di famiglia. Il lui è il marito, compa-
I servizi a disposizione
Sportelli di assistenza psicologica e «stanze rosa»
La rete di esperti che raccolgono le richieste d’aiuto
n Sportelli, numeri verdi, strutture di acco-
glienza: i punti per assistere le donne vittime
di violenza, fisica o psicologica, si moltiplicano. In provincia di Novara ci sono otto centri:
la Provincia ha un Centro Pari Opportunità, il
Comune di Novara lo sportello del Centro famiglie di via della Riotta e lo sportello Aied in
via Ricotti. In provincia, sono attivi gli sportelli
del Comune di Arona e quelli dei servizi socio
assistenziali (Cisa Ovest Ticino a Trecate, Ciss
di Borgomanero, Cisas di Marano Ticino presso il municipio, a Romagnano Sesia e Grignasco). Oltre ai numeri d’emergenza delle forze
dell’ordine, c’è il numero verde anti violenza
«1522». A Borgomanero, inoltre, è stata atti-
vata una «stanza rosa» nell’ospedale Ss.Trinità, accanto al Pronto soccorso, in cui accogliere con più privacy le donne vittime di violenza
che si rivolgono al Dea. Il Soroptimist Alto Novarese ha anche finanziato l’acquisto di «kit
antiviolenza»: valigette portatili con pc e micro camera, utili alle forze dell’ordine per raccogliere le testimonianze delle vittime. Nel
Vco, la «Rete provinciale contro la violenza
sulle donne» conta uno sportello in Provincia
(con personale che su appuntamento si sposta ai Centri per l’Impiego di Domodossola,
Omegna e Verbania), nei tre Consorzi socio
assistenziali e quelli gestiti dalla cooperativa
La Bitta a Domodossola e Verbania.
Un flash mob contro la violenza a Novara
gno, o un ex fidanzato. Un lui come i figli o la mancanza di ingiovane, soprattutto nei casi di dipendenza economica, ma alla
stalking, che non si arrende alla fine va dalle forze dell’ordine».
fine della relazione. Un lui anOggi è anche la «rete» a fare
che più avanti nell’età
la differenza: «Fin dalla
nel caso del marito
prima segnalazione
che alza le mani
- aggiunge la proper abitudine.
curatrice del
Dati a parte,
Vco - riusciai magistrati
mo a ottenere
co n co rd a n o
una misura di
Sono le donne che nel 2016
sul fatto che si
allontanasi sono rivolte a centri e
denuncia di
mento da casa
più. E questo, sportelli anti violenza. Circa dell’autore di
la metà fa denuncia
nella gravità delcomportamenti
la situazione, è viviolenti. E’ imporsto come un buon setante creare le condigno: «La donna di oggi zioni per separare vittidice Bossi - ha più consapevo- ma e carnefice. Il sistema di rete
lezza e coraggio. Non si nascon- c’è, i servizi sociali funzionano
de più, si rifiuta di essere vitti- bene, l’assistenza anche». Conma. Spesso sopporta anni, an- corda - in questa sorta di dialoche perché subentrano variabili go a distanza - la collega di No-
527
nel Novarese
Marilinda Mineccia
Olimpia Bossi
Ha preso servizio come procuratore capo di
Novara lo scorso 13 dicembre dopo otto anni
trascorsi alla guida della Procura di Aosta
Originaria di Busto Arsizio e già sostituto
procuratore a Novara, è ai vertici degli uffici
inquirenti di Verbania dal 15 gennaio 2016