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COMUNITÀ PARROCCHIALE
SANTA TERESINA
anno XI – numero 6 -marzo 2017
IN ASCOLTO DELLA PAROLA,
IN CLIMA DI PREGHIERA,
PER VIVERE LA CARITÀ
Carissimi amici,
mercoledì 1 marzo comincia il tempo forte della Quaresima che non solo ci prepara alla Pasqua che
celebreremo il prossimo 15 aprile, ma ci invita a ripensare seriamente la nostra vita di tutti i giorni, a
chiederci se davvero stiamo camminando sulle strade
del Signore, se davvero siamo capaci di prendere a
modello il Signore Gesù venuto ad abitare la nostra
storia e la nostra vita, perché – come ci ricorda papa
Francesco – “la Quaresima è il momento favorevole
per intensificare la vita dello spirito attraverso i santi mezzi che la Chiesa ci offre: il digiuno, la preghiera e l’elemosina.
Tre sono le parole che ci possono accompagnare in questo periodo di quaranta giorni.
1) La PAROLA
Papa Francesco ci ricorda che “alla base di
tutto c’è la Parola di Dio, che in questo tempo siamo
invitati ad ascoltare e meditare con maggiore assiduità”.
Oltre ai normali strumenti cartacei (i libretti con la
Messa quotidiana) oggi è possibile anche con i moderni mezzi di comunicazione avere sempre a portata
di mano la preghiera e la liturgia del giorno: molti
hanno tra le mani un cellulare collegato ad internet
sul quale è possibile scaricare una apposita “app” che
fornisca le letture della Parola di Dio giorno per giorno. In un caso o nell’altro ciò che è importante è che
questa Parola di Dio venga letta, “ascoltata” e meditata. In questo numero del nostro notiziario offriamo
semplicemente uno spunto di meditazione per ogni
giorno: se tutti provassimo a fermarci qualche minuto
in preghiera e riflessione, non solo noi, ma tutta la
nostra comunità cristiana ne trarrebbe frutto: “il non
prestare ascolto alla Parola di Dio ci porta a non
amare più Dio e quindi a disprezzare il prossimo” ci
ricorda papa Francesco.
2) LA PREGHIERA
Santa Teresina – a proposito della preghiera –
era solita dire: “Per me la preghiera è uno slancio
del cuore, è un semplice sguardo gettato verso il cielo, è un grido di riconoscenza e di amore nella prova
come nella gioia”.
Pregare – per un cristiano – non è un obbligo da assolvere verso Dio, ma una necessità di vita: attraverso la preghiera il credente apre il suo cuore e la sua
vita a Dio, gli presenta le sue gioie e le sue difficoltà,
si mette in ascolto della sua volontà e chiede la grazia di essere capace di realizzarla nella vita di tutti i
giorni. Pregare è l’atteggiamento di amore del fidanzato verso la sua ragazza, della sposa verso il suo
sposo, di chi sa che l’Altro è importante nella sua
vita e che non può farne a meno perché perderebbe il
senso pieno del suo esistere.
Se pregare è una necessità quotidiana del cristiano, la
preghiera della quaresima ha un sapore molto particolare: portandoci nel cuore stesso di Dio ci fa chiedere la vera conversione del cuore, la capacità di scoprire il Signore presente nelle nostre singole e personali situazioni di vita, nella gioia e nel dolore, nella
salute e nella malattia e di sapergli dire grazie sempre, “nella prova come nella gioia”.
3) LA CARITÀ
E, infine, la carità, che si riempie – sì – di “gesti di
carità, di condivisione e di elemosina”, ma che diventa innanzitutto “stile di vita”, modo di vivere, che
è poi, in fondo, quello che ci differenzia dagli altri
uomini: “Mostrami la tua fede senza le opere ed io
con le mie opere ti mostrerò la mia fede” (Gc 2,18).
“Lo Spirito Santo ci guidi a compiere un vero cammino di conversione, per riscoprire il dono della Parola di Dio, essere purificati dal peccato che ci acceca
e servire Cristo presente nei fratelli bisognosi”. Buona Quaresima a tutti e a ciascuno di voi. Preghiamo
gli uni per gli altri.
Don Sebastiano
NOTIZIARIO INTERNO DELLA PARROCCHIA S. TERESA DI GESÙ BAMBINO – via G. Da Verazzano, 48 - TORINO
Stampato in proprio e distribuito gratuitamente – Sito internet: www.parrocchiasantateresina.torino.it
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA QUARESIMA 2017
LA PAROLA È UN DONO. L’ALTRO È UN DONO
Cari fratelli e sorelle,
la Quaresima è un nuovo inizio, una strada che
conduce verso una meta sicura: la Pasqua di Risurrezione, la vittoria di Cristo sulla morte. E sempre questo
tempo ci rivolge un forte invito alla conversione: il cristiano è chiamato a tornare a Dio «con tutto il cuore» (Gl 2,12), per non accontentarsi di una vita mediocre, ma crescere nell’amicizia con il Signore. Gesù è
l’amico fedele che non ci abbandona mai, perché, anche quando pecchiamo, attende con pazienza il nostro
ritorno a Lui e, con questa attesa, manifesta la sua volontà di perdono (cfr Omelia nella S. Messa, 8 gennaio
2016).
La Quaresima è il momento favorevole per intensificare la vita dello spirito attraverso i santi mezzi che
la Chiesa ci offre: il digiuno, la preghiera e l’elemosina. Alla base di
tutto c’è la Parola di Dio, che in questo tempo siamo invitati ad ascoltare
e meditare con maggiore assiduità.
In particolare, qui vorrei soffermarmi sulla parabola dell’uomo ricco e
del povero Lazzaro (cfr Lc 16,1931). Lasciamoci ispirare da questa
pagina così significativa, che ci offre
la chiave per comprendere come agire per raggiungere la vera felicità e
la vita eterna, esortandoci ad una
sincera conversione.
1. L’altro è un dono
La parabola comincia presentando i due personaggi principali, ma è il povero che viene descritto in
maniera più dettagliata: egli si trova in una condizione
disperata e non ha la forza di risollevarsi, giace alla
porta del ricco e mangia le briciole che cadono dalla
sua tavola, ha piaghe in tutto il corpo e i cani vengono
a leccarle (cfr vv. 20-21). Il quadro dunque è cupo, e
l’uomo degradato e umiliato.
La scena risulta ancora più drammatica se si considera che il povero si chiama Lazzaro: un nome carico
di promesse, che alla lettera significa «Dio aiuta». Perciò questo personaggio non è anonimo, ha tratti ben
precisi e si presenta come un individuo a cui associare
una storia personale. Mentre per il ricco egli è come
invisibile, per noi diventa noto e quasi familiare, diventa un volto; e, come tale, un dono, una ricchezza inestimabile, un essere voluto, amato, ricordato da Dio, anche se la sua concreta condizione è quella di un rifiuto
umano (cfr Omelia nella S. Messa, 8 gennaio 2016).
Lazzaro ci insegna che l’altro è un dono. La giusta relazione con le persone consiste nel riconoscerne
con gratitudine il valore. Anche il povero alla porta del
ricco non è un fastidioso ingombro, ma un appello a
convertirsi e a cambiare vita. Il primo invito che ci fa
questa parabola è quello di aprire la porta del nostro
cuore all’altro, perché ogni persona è un dono, sia il
nostro vicino sia il povero sconosciuto. La Quaresima è
un tempo propizio per aprire la porta ad ogni bisognoso
e riconoscere in lui o in lei il volto di Cristo. Ognuno di
noi ne incontra sul proprio cammino. Ogni vita che ci
viene incontro è un dono e merita accoglienza, rispetto,
amore. La Parola di Dio ci aiuta ad aprire gli occhi per
accogliere la vita e amarla, soprattutto quando è debole. Ma per poter fare questo è necessario prendere sul
serio anche quanto il Vangelo ci rivela a proposito
dell’uomo ricco.
2. Il peccato ci acceca
La
parabola
è
impietosa
nell’evidenziare le contraddizioni
in cui si trova il ricco (cfr v. 19).
Questo personaggio, al contrario
del povero Lazzaro, non ha un
nome, è qualificato solo come
“ricco”. La sua opulenza si manifesta negli abiti che indossa, di un
lusso esagerato. La porpora infatti era molto pregiata, più
dell’argento e dell’oro, e per questo era riservato alle divinità
(cfr Ger 10,9) e ai re
(cfr Gdc 8,26). Il bisso era un
lino speciale che contribuiva a dare al portamento un
carattere quasi sacro. Dunque la ricchezza di
quest’uomo è eccessiva, anche perché esibita ogni giorno, in modo abitudinario: «Ogni giorno si dava a lauti
banchetti» (v. 19). In lui si intravede drammaticamente
la corruzione del peccato, che si realizza in tre momenti successivi: l’amore per il denaro, la vanità e la superbia (cfr Omelia nella S. Messa, 20 settembre 2013).
Dice l’apostolo Paolo che «l’avidità del denaro è
la radice di tutti i mali» (1 Tm 6,10). Essa è il principale motivo della corruzione e fonte di invidie, litigi e
sospetti. Il denaro può arrivare a dominarci, così da
diventare un idolo tirannico (cfr Esort. ap. Evangelii
gaudium, 55). Invece di essere uno strumento al nostro
servizio per compiere il bene ed esercitare la solidarietà
con gli altri, il denaro può asservire noi e il mondo intero ad una logica egoistica che non lascia spazio
all’amore e ostacola la pace.
La parabola ci mostra poi che la cupidigia del
ricco lo rende vanitoso. La sua personalità si realizza
nelle apparenze, nel far vedere agli altri ciò che lui può
permettersi. Ma l’apparenza maschera il vuoto interiore. La sua vita è prigioniera dell’esteriorità, della di-
mensione più superficiale ed effimera dell’esistenza
(cfr ibid., 62).
Il gradino più basso di questo degrado morale è
la superbia. L’uomo ricco si veste come se fosse un re,
simula il portamento di un dio, dimenticando di essere
semplicemente un mortale. Per l’uomo corrotto
dall’amore per le ricchezze non esiste altro che il proprio io, e per questo le persone che lo circondano non
entrano nel suo sguardo. Il frutto dell’attaccamento al
denaro è dunque una sorta di cecità: il ricco non vede il
povero affamato, piagato e prostrato nella sua umiliazione.
Guardando questo personaggio, si comprende
perché il Vangelo sia così netto nel condannare l’amore
per il denaro: «Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà
all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e
la ricchezza» (Mt 6,24).
3. La Parola è un dono
Il Vangelo del ricco e del povero Lazzaro ci aiuta
a prepararci bene alla Pasqua che si avvicina. La liturgia del Mercoledì delle Ceneri ci invita a vivere
un’esperienza simile a quella che fa il ricco in maniera
molto drammatica. Il sacerdote, imponendo le ceneri
sul capo, ripete le parole: «Ricordati che sei polvere e
in polvere tornerai». Il ricco e il povero, infatti, muoiono entrambi e la parte principale della parabola si svolge nell’aldilà. I due personaggi scoprono improvvisamente che «non abbiamo portato nulla nel mondo e
nulla possiamo portare via» (1 Tm 6,7).
Anche il nostro sguardo si apre all’aldilà, dove il
ricco ha un lungo dialogo con Abramo, che chiama
«padre» (Lc 16,24.27), dimostrando di far parte del
popolo di Dio. Questo particolare rende la sua vita ancora più contraddittoria, perché finora non si era detto
nulla della sua relazione con Dio. In effetti, nella sua
vita non c’era posto per Dio, l’unico suo dio essendo
lui stesso.
Solo tra i tormenti dell’aldilà il ricco riconosce
Lazzaro e vorrebbe che il povero alleviasse le sue sofferenze con un po’ di acqua. I gesti richiesti a Lazzaro
sono simili a quelli che avrebbe potuto fare il ricco e
che non ha mai compiuto. Abramo, tuttavia, gli spiega:
«Nella vita tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi
mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece
sei in mezzo ai tormenti» (v. 25). Nell’aldilà si ristabilisce una certa equità e i mali della vita vengono bilanciati dal bene.
La parabola si protrae e così presenta un messaggio per tutti i cristiani. Infatti il ricco, che ha dei fratelli
ancora in vita, chiede ad Abramo di mandare Lazzaro
da loro per ammonirli; ma Abramo risponde: «Hanno
Mosè e i profeti; ascoltino loro» (v. 29). E di fronte
all’obiezione del ricco, aggiunge: «Se non ascoltano
Mosè e i profeti, non saranno persuasi neanche se uno
risorgesse dai morti» (v. 31).
In questo modo emerge il vero problema del ricco: la radice dei suoi mali è il non prestare ascolto alla
Parola di Dio; questo lo ha portato a non amare più
Dio e quindi a disprezzare il prossimo. La Parola di
Dio è una forza viva, capace di suscitare la conversione
nel cuore degli uomini e di orientare nuovamente la
persona a Dio. Chiudere il cuore al dono di Dio che
parla ha come conseguenza il chiudere il cuore al dono
del fratello.
Cari fratelli e sorelle, la Quaresima è il tempo
favorevole per rinnovarsi nell’incontro con Cristo vivo
nella sua Parola, nei Sacramenti e nel prossimo. Il Signore – che nei quaranta giorni trascorsi nel deserto ha
vinto gli inganni del Tentatore – ci indica il cammino
da seguire. Lo Spirito Santo ci guidi a compiere un vero cammino di conversione, per riscoprire il dono della
Parola di Dio, essere purificati dal peccato che ci acceca e servire Cristo presente nei fratelli bisognosi. Incoraggio tutti i fedeli ad esprimere questo rinnovamento
spirituale anche partecipando alle Campagne di Quaresima che molti organismi ecclesiali, in diverse parti del
mondo, promuovono per far crescere la cultura
dell’incontro nell’unica famiglia umana. Preghiamo gli
uni per gli altri affinché, partecipi della vittoria di Cristo, sappiamo aprire le nostre porte al debole e al povero. Allora potremo vivere e testimoniare in pienezza la
gioia della Pasqua.
Dal Vaticano, 18 ottobre 2016 - Festa di San Luca Ev.
Francesco
INIZIATIVE PER LA QUARESIMA 2017
1) IL VANGELO DELLA DOMENICA MEDITATO INSIEME
Ogni mercoledì alle ore 18.30 in sostituzione dell’Eucaristia feriale
2) IL VANGELO NELLE CASE 2017
A piccoli gruppi nelle case – INIZIATIVA DI TUTTA L’UNITÀ PASTORALE 3
FAM. AMBROSIO
MERCOLEDÌ ORE 21.00
Corso Rosselli 107
FAM. IPPOLITO
MERCOLEDÌ ORE 21.00
Corso Mediterraneo 106
FAM. ORLANDI
MERCOLEDÌ ORE 21.00
Corso Mediterraneo 140
FAM. CHIAUZZI
GIOVEDÌ ore 21.00
Corso Duca degli Abruzzi 71
FAM. TOMASETTO
GIOVEDÌ ore 21.00
Corso Mediterraneo 106
GRUPPO ANZIANI
GIOVEDÌ ore 15.00
in Parrocchia
FAM. SCAFILE
GIOVEDÌ ore 21.00
Via Bobbio 6
FAM. OLIVERO
Corso Rosselli 105/7
VENERDÌ ore 21.00
Con la testimonianza di quattro personaggi del Vangelo di Matteo:
GIUSEPPE (1,18-25)
LA DONNA CANANEA (15,21-28)
PIETRO (16,21-23)
LE DONNE AL SEPOLCRO (28,1-10)
cercheremo
di
riflettere
sul
“cammino della fede”, della nostra
fede che tante volte si pone delle domande e cerca delle risposte
(Giuseppe), di una fede/fiducia che si
fa preghiera (la donna cananea), di
una fede che vive l’esperienza della
tentazione di allontanarsi da Dio nel
momento della prova (Pietro) e, infine, di una fede che ci fa incontrare
Gesù risorto per testimoniarlo agli
altri (le donne al sepolcro).
3) UN PENSIERO DI MEDITAZIONE AL GIORNO
Per ogni giorno di questo mese ho scelto – generalmente nella prima lettura – un versetto della Parola di Dio. Mi permetto di offrire a
tutti un mio commento personale nella certezza che – meditando la Parola del giorno – ognuno di voi scoprirà in essa molte altre
cose belle che la Parola riserva ai suoi uditori.
Mercoledì 1 marzo – le CENERI
Lasciatevi riconciliare con Dio (2Cor 5,20)
Signore vinci le mie resistenze e il mio orgoglio: apri il mio cuore
ad accogliere il perdono e la salvezza che tu vuoi portare dentro di
me.
Giovedì 2 marzo
Scegli la vita amando il Signore tuo Dio, obbedendo alla
sua voce e tenendoti unito a lui (Dt 30,19-20)
Voglio vivere, e lo voglio fare in pienezza: ne sarò capace soltanto
se sarò unito a te e mi lascerò guidare dalla tua voce e dalla tua
parola. Aiutami ad ascoltarla.
Venerdì 3 marzo
Il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, spezzare
ogni giogo, dividere il pane con l’affamato, introdurre in
casa i miseri senza tetto, vestire chi è nudo senza trascurare i parenti (Is 58,6-7)
Spesso pensiamo che amare il Signore voglia dire andare a Messa
la domenica, pregare almeno una volta al giorno, partecipare a
qualche incontro di riflessione in parrocchia, fare un po’ di digiuno
o di penitenza per i nostri peccati… Tutte cose giuste, certamente,
ma che devono essere supportate da una vita buona che si confronta con i fratelli, soprattutto i più bisognosi … senza trascurare
quei primi fratelli che sono i nostri parenti e familiari.
Sabato 4 marzo
Ti guiderà sempre il Signore (Is 58,11)
Il Signore non può fare a meno di guidarti: è Lui che ti ha voluto e
creato. Tuttavia, per lasciarsi guidare, bisogna riconoscere in Lui il
capo, la guida e mettersi alla sua sequela anche quando le cose
possono sembrarci un po’ diverse da come le pensiamo o le vorremmo noi.
Domenica 5 marzo
Si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere
nudi (Gen 3,7)
Il primo peccato dell’uomo ed ogni peccato è un grande imbroglio:
ti promette una felicità che non ti sazia, che ti riempie di vuoto, che
ti fa sentire nudo agli occhi di tutto. Signore liberami dal peccato e
rivestimi della tua grazia.
Lunedì 6 marzo
Siate santi perché io, il Signore vostro Dio, sono santo
(Lev 19,2)
Dentro di me scorre la vita di Dio che è santo e, dunque, anch’io
sono stato fatto santo. Faccio fatica ad esserlo ogni giorno, ma
voglio che questa giornata sia ripiena della santità di Dio. Oggi,
non domani. Così poco per volta riuscirò a diventare santo come è
santo Dio.
Martedì 7 marzo
La Parola uscita dalla mia bocca non ritornerà a me senza effetto (Is 55,11)
Se solo fossi capace di aprire il cuore alla Parola, se solo la ascoltassi invece di limitarmi a sentirla senza lasciare che cada nel mio
cuore, alla la Parola farebbe tutto lei perché destinata a portare
frutto e non ritorna da Colui che l’ha mandata senza aver operato
prodigi.
Mercoledì 8 marzo
Dio vide le loro opere e si ravvide riguardo al male che
aveva minacciato di fare (Gn 3,10)
Bastano solo il desiderio di essere perdonati dopo aver preso coscienza del peccato e un gesto di pentimento e la misericordia di
Dio comincerebbe a fluire con abbondanza nella mia vita.
Giovedì 9 marzo
Liberaci dalla mano dei nostri nemici (Est 4,17hh)
La regina Ester chiede la liberazione dai nemici che vogliono distruggere e annientare il popolo di Israele. Signore io ti chiedo di
liberarmi dal più grande nemico della mia vita, il mio egoismo, che
mi mette sempre al centro dell’attenzione e che mi fa chiudere gli
occhi a te e ai fratelli.
Venerdì 10 marzo
Se il malvagio si allontana dai peccati e osserva le mie
leggi e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà e non
morirà (Ez 18,21)
Dio non è un Dio vendicativo che punisce inesorabilmente chi sbaglia: quando hai preso coscienza dei tuoi peccati e deciso nel tuo
cuore di chiedere sinceramente perdono e di osservare ciò che il
Signore vuole da te, la vita, che si era allontanata da te dopo il
peccato, torna a fluire dentro di te.
Sabato 11 marzo
Egli sarà Dio per te, ma solo se tu camminerai per le sue
vie e osserverai le sue leggi e ascolterai la sua voce (Dt 26,
17)
Il nostro è proprio un Dio “testardo”: vuole a tutti i costi essere il
nostro Dio, perché vuole il nostro bene, la nostra felicità. Eppure,
troppe volte cerchiamo di fuggire lontano da Lui, evitiamo di ascoltarlo e di seguire le sue strade convinti che, in fondo, non ci sia
niente di male nel seguire altre vie, anche se queste portano lontano da lui e, inevitabilmente, lontano da noi stessi e dagli altri.
Domenica 12 marzo
Abram partì come gli aveva ordinato il Signore (Gen 12, 4)
Signore, dammi la forza di saper accogliere la tua Parola e avere
l’obbedienza della fede, come fece Abramo che partì dopo una tua
Parola e con una sola promessa nel cuore.
Lunedì 13 marzo
Al Signore nostro Dio la misericordia e il perdono (Dan
9,9)
Dio non si stanca mai di perdonare: Egli è il Dio della misericordia
e del perdono. Tocca a me desiderare e cercare con tutte le mie
forze la misericordia e il perdono che Dio ci ha già donato e che
vuole rinnovare in ciascuno di noi attraverso il pentimento dei nostri peccati e – perché no? – una buona confessione.
Martedì 14 marzo
Cessate di fare il male, imparate a fare il bene (Is 1, 16)
Come vorremmo che il male attorno a noi cessasse una volta per
tutte; forse qualche volta abbiamo anche chiesto a Dio di annientare tutti i malfattori. Signore aiutaci a combattere il male che è dentro di noi. Solo così ci sarà un po’ meno male attorno a noi e impareremo a fare il bene.
Mercoledì 15 marzo
Prestami ascolto Signore (Ger 18,18)
Nel momento della prova il profeta si rivolge al Signore: si sente
abbandonato da tutti, anche da coloro per i quali aveva pregato
chiedendo a Dio di stornare da loro la sua collera. Nei momenti più
difficili della mia vita, Signore, aiutami a riconoscerti e a rivolgermi
a te nella preghiera.
Giovedì 16 marzo
Benedetto l’uomo che confida nel Signore e il Signore è
la sua fiducia (Ger 17,7)
Mi fido sempre di poche persone; scelgo con cura chi mi è amico e
chi può diventare confidente dei miei segreti. Tu sei un Dio che sa
mantenere i segreti e che non tradisce mai, neppure quando io mi
allontano o faccio finta che tu non ci sia. Sii tu il miuo vero amico
fidato, il mio confidente.
Venerdì 17 marzo
Israele amava Giuseppe più di tutti i suoi figli; i suoi fratelli lo odiavano e non riuscivano a parlargli amichevolmente (Gen 37,3-4)
Che brutta cosa l’invidia e quanta ne scopriamo ogni giorno dentro
di noi e attorno a noi. Liberaci dall’invidia: non permettere che essa
roda come un cancro la nostra vita; rendici capaci di accorgerci
che quello che abbiamo e che siamo è tutto ciò che ci serve per
realizzare pienamente noi stessi.
Sabato 18 marzo
Quale dio è come te, che toglie l’iniquità e perdona il peccato? (Mi 7,18)
Se mi guardo attorno, nessuno è come te, Dio. Se leggo la storia
del mondo, di questa nostra povera umanità scopro che nessuno
ha mai perdonato come perdoni tu, dimenticando il mio peccato.
Grazie, Signore.
Domenica 19 marzo
L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo (Rm 5,5)
Grazie, Signore. Voglio che questo giorno di festa sia un inno di
ringraziamento al tuo amore, quello che tu hai messo nel mio cuore, quello che mi fa scoprire che tu sei Amore, quello che mi rende
capace di amare il prossimo.
Lunedì 20 marzo – San Giuseppe
Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù (Mt 1,16)
Dammi l’umiltà di Giuseppe: è lui che inserisce Gesù nella storia di
Israele e della casa di Davide, ma rimane sempre in disparte, consapevole di voler essere soltanto un umile strumento nelle mani di
Dio.
Martedì 21
Salvaci con i tuoi prodigi, da’ gloria al tuo nome, Signore
(Dn 3,43)
Hai fatto tanti prodigi per il tuo popolo e per ciascuno di noi. Mostraci ancora una volta il più grande prodigio, quello che ha dato
gloria al tuo nome: concedici di accogliere nella nostra vita la salvezza che il Signore Gesù ci ha portato con la sua morte sulla croce.
Mercoledì 22
Osserverete e metterete in pratica le leggi che io vi insegno, perché quella sarà la vostra saggezza (Dt 4,6)
La saggezza è un’arte, quella di chi sa guidare in modo retto la sua
vita. Signore, rendici saggi: fa’ che ascoltiamo la tua parola e impariamo a lasciarci guidare da essa giorno per giorno.
Giovedì 23
Io vi ho inviato con assidua premura tutti i miei servi, i
profeti, ma non mi hanno ascoltato né prestato orecchio
(Ger 7 25-26)
Il Signore continua anche oggi a parlarci per mezzo degli altri. Signore, aiutaci a saper dire sempre una buona parola ai nostri fratelli e ad accogliere quelle buone parole che attraverso i fratelli ci
fai giungere ogni giorno.
Venerdì 24
Rette sono le vie del Signore, i giusti camminano in esse,
mentre i malvagi vi inciampano (Os 14, 10)
Le vie del Signore sono vie di liberazione cammina in esse trova
un senso profondo alla sua esistenza, ma chi si ostina a far finta di
niente inciampa proprio in queste vie e si scopre solo, deluso, abbandonato, triste.
Sabato 25 – Annunciazione
La vergine concepirà e partorirà un figlio che chiamerà
Emmanuele perché Dio è con noi (Is 7,14. 8,10c)
Dio è con noi: quella che per il popolo di Israele era una speranza,
per noi è una certezza. Dio, venuto ad abitare la nostra storia e la
nostra vita, rimane con noi per sempre, fino alla fine dei tempi.
Domenica 26
L’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore
(1Sam 16,7)
Troppe volte ci permettiamo di giudicare gli altri e di scegliere le
persone guardando l’apparenza delle cose, salvo poi scoprire di
aver preso delle grosse fregature. Signore, aiutami a guardare le
cose, la vita, il mondo, gli altri con gli occhi del cuore perché “non
si vede bene che con il cuore; l’essenziale è invisibile agli occhi”.
Lunedì 27
Non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente
poiché si godrà e si gioirà sempre di quello che sto per
creare (Is 65,17-18)
Quando Dio perdona il peccato, dimentica: le cose vecchie sono
passate, non esistono più; ne vengono fatte di nuove. Attraverso il
sacramento della confessione Dio mi fa nuovo, mi rimette in piedi,
mi ridona dignità di uomo e di cristiano.
Martedì 28
Dove giungono le acque (sgorgate dal tempio) risanano e
là dove giunge il torrente tutto rivivrà (Ez 47, 11)
Dal costato squarciato del Cristo appeso alla Croce sgorga un
fiume di acqua viva che risana e riporta in vita. Aiutami, Signore,
ad immergermi in quest’acqua ogni giorno, perché ogni giorno
possa sperimentare la potenza della tua grazia che salva.
Mercoledì 29
Io non ti dimenticherò mai (Is 49,15)
Che consolazione questa parola! In qualunque situazione io mi
trovi, nella gioia o nel dolore, nella salute o nella malattia, nella
fatica o nel riposo, so che posso sempre contare su Qualcuno che
non mi dimentica mai e che non mi lascia mai solo!
Giovedì 30
Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati davanti (Es 32,8)
Quanti idoli riusciamo a costruirci nella vita di tutti i giorni, cose o
situazioni che succhiano tutte le nostre forze e la nostra volontà e
che non ci fanno vedere altro che quello che vogliamo vedere e
sentire, chiudendo il cuore e la mente al vero Dio che non ci abbandona mai e che vuole solo il nostro bene.
Venerdì 31
Vediamo se le sue parole sono vere, consideriamo ciò che
gli accadrà alla fine (Sap 2, 17)
La testimonianza che il Signore ci chiede non è sempre cosa facile
e spesso si scontra con chi la pensa diversamente da noi o ci tende tranelli per vedere se siamo davvero fedeli. Signore, aiutaci ad
essere fedeli fino alla fine.
La Quaresima ci rinnova nella speranza in Colui-che-ci-ha-fatti-passare-dalla-morte-alla-vita … la Quaresima,
tutta orientata al mistero della Redenzione, è definita "cammino di vera conversione".
Il periodo quaresimale, proprio perché invita alla preghiera, alla penitenza e al digiuno, costituisce una occasione provvidenziale per rendere più viva e salda la nostra speranza.
Grazie all’azione congiunta della preghiera, del digiuno e dell’elemosina, la Quaresima nel suo insieme forma
i cristiani ad essere uomini e donne di speranza, sull’esempio dei santi.
1) L’EUCARISTIA DEI GIORNI FERIALI
Ore 8.300 - 18.30
Se non tutti i giorni, almeno una o due volte la settimana…
2) L’ADORAZIONE EUCARISTICA SETTIMANALE
Il GIOVEDÌ mattino
Il VENERDÌ sera
Dalle 8.45 alle 12.00
La prima ora è guidata
Dalle 19.00 alle 20.30
con la preghiera del Vespro
In questo tempo è possibile celebrare la confessione
3) LA VIA CRUCIS COMUNITARIA
Ogni venerdì alle ore 17.30 in cappellina
La vita cristiana è autenticamente tale quando produce frutti di opere buone, quando è “vita buona secondo il
Vangelo”. Sempre i cristiani sono chiamati a compiere opere buone, ma soprattutto nel tempo santo della quaresima siamo invitati a intensificare le nostre opere buone sull’esempio di Colui che ci ha amato fino a dare se
stesso per noi, per la nostra salvezza. Ognuno è invitato a scegliere un’opera di carità da compiere con più impegno in questo tempo. Forse vale ricordare le opere di misericordia corporale e spirituale che già hanno caratterizzato il cammino dell’anno santo.
OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE
1 - Dar da mangiare a chi ha fame
2 - Dar da bere agli assetati
3 - Vestire chi è nudo
4 – Dare rifugio al pellegrino
5 – Far visita agli ammalati
6 – Far visita ai carcerati
7 - Seppellire i morti
OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALE
1 – Dare consigli a chi è nel dubbio
2 - Insegnare a chi non sa
3 – Correggere chi sbaglia
4 - Consolare chi è triste
5 - Perdonare chi ci offende
6 - Sopportare con pazienza i difetti del prossimo
7 - Pregare Dio per i vivi e per i defunti
Come comunità parrocchiale sceglieremo anche un’opera comune: in occasione della celebrazione del giovedì
e del venerdì santo raccoglieremo le offerte – frutto del nostra sacrificio e del nostro digiuno – da destinare a
quest’opera che sceglieremo insieme al Consiglio pastorale parrocchiale.
Desidero riportare ancora alcune indicazioni a riguardo del digiuno del mercoledì delle ceneri e del venerdì
santo nonché dell’astinenza dalle carni nei giorni di venerdì.
1) La legge del digiuno "obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un
po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate .
2) La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che, ad un prudente
giudizio, sono da considerarsi come particolarmente ricercati e costosi.
3) I1 digiuno e l'astinenza, nel senso sopra precisato, devono essere osservati il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì della Passione e Morte del Signore Nostro Gesù Cristo; sono consigliati il Sabato Santo sino alla Veglia
pasquale
4) L'astinenza deve essere osservata in tutti e singoli i venerdì di Quaresima, a meno che coincidano con un
giorno annoverato tra le solennità (come il 19 o il 25 marzo). In tutti gli altri venerdì dell'anno, a meno che
coincidano con un giorno annoverato tra le solennità, si deve osservare l'astinenza nel senso detto oppure si
deve compiere qualche altra opera di penitenza, di preghiera, di carità.
5) Alla legge del digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni fino al 60° anno iniziato; alla legge dell'astinenza
coloro che hanno compiuto il 14° anno di età.
6) Dall'osservanza dell'obbligo della legge del digiuno e dell'astinenza può scusare una ragione giusta, come
ad esempio la salute.
CALENDARIO DEL MESE DI MARZO 2017
MER. 1: …. DELLE CENERI
8.00 – 15.30 e 18.30: celebrazioni eucaristiche
17.00: Incontro di preghiera con i ragazzi - 20.45: LITURGIA DELLA PAROLA
GIO. 2: ….. 8.45 – 12.00: ADORAZIONE EUCARISTICA
15.00: Incontro anziani - 18.00: Incontro di terza media * 18.30: Incontro seconda e terza superiore
18.00: ROSARIO ED EUCARISTIA PER I FIGLI IN CIELO
VEN. 3: …..17.00: Incontro seconda media
17.30: VIA CRUCIS * 19.00-20.30: ADORAZIONE EUCARISTICA
20.45. Incontro gruppo giovani
SAB. 4: ….. 15.00 – 18.00: Attività di oratorio
DOM. 5: … 1° domenica di quaresima - 10.30: Accoglienza dei bambini da battezzare
LUN. 6: …..15.00: Servizio san Vincenzo - 17.00: Incontro di prima media
MAR. 7: …. 17.00: Incontro di quarta elementare - 17.00: Incontro di prima superiore
MER. 8: …. 17.00: Incontro di terza elementare - 18.30: Incontro sul Vangelo domenicale
GIO. 9: ……8.45 – 12.00: ADORAZIONE EUCARISTICA
15.00: Incontro anziani * 17.00: Incontro quinta elementare
18.00: Incontro di terza media * 18.30: Incontro seconda e terza superiore
VEN. 10: …17.00: Incontro seconda elementare – 17.00: Incontro seconda media
17.30: VIA CRUCIS * 19.00-20.30: ADORAZIONE EUCARISTICA
20.45. Incontro gruppo giovani
SAB. 11: ….15.00 – 18.00: Attività di oratorio - 18.30: Cineforum adulti e famiglie
DOM. 12: …2° domenica di quaresima - 10.30: Incontro dei bambini da 3 a 6 anni
LUN. 13: ….15.00: Servizio san Vincenzo - 17.00: Incontro di prima media
MAR. 14: ….17.00: Incontro di quarta elementare - 17.00: Incontro di prima superiore
20.45: Incontro di catechesi adulti
MER. 15: …17.00: Incontro di terza elementare - 18.30: Incontro sul Vangelo domenicale
GIO. 16: …..8.45 – 12.00: ADORAZIONE EUCARISTICA
15.00: Incontro anziani * 17.00: Incontro quinta elementare
18.00: Incontro di terza media * 18.30: Incontro seconda e terza superiore
VEN. 17: ….17.00: Incontro seconda elementare – 17.00: Incontro seconda media
17.30: VIA CRUCIS * 19.00-20.30: ADORAZIONE EUCARISTICA
20.45: Incontro gruppo giovani
SAB. 18: …..15.00 – 18.00: Attività di oratorio
DOM. 19: …3° domenica di quaresima
LUN. 20: ….15.00: Servizio san Vincenzo - 17.00: Incontro di prima media
17.00: Incontro di spiritualità vedovile
MAR. 21: …17.00: Incontro di quarta elementare - 17.00: Incontro di prima superiore
MER. 22: …17.00: Incontro di terza elementare - 18.30: Incontro sul Vangelo domenicale
GIO. 23: …..8.45 – 12.00: ADORAZIONE EUCARISTICA
15.00: Incontro anziani * 17.00: Incontro quinta elementare
18.00: Incontro di terza media * 18.30: Incontro seconda e terza superiore
21.00: Incontro universitari
VEN. 24: …17.00: Incontro seconda elementare – 17.00: Incontro seconda media
17.30: VIA CRUCIS * 19.00-20.30: ADORAZIONE EUCARISTICA
20.45. Incontro gruppo giovani
SAB. 25: … 15.00 – 18.00: Attività di oratorio
DOM. 26: …4° domenica di quaresima
LUN. 27: …15.00: Servizio san Vincenzo - 17.00: Incontro di prima media
MAR. 28: …17.00: Incontro di quarta elementare - 17.00: Incontro di prima superiore
20.45: Incontro di catechesi adulti
MER. 29: …17.00: Incontro di terza elementare - 18.30: Incontro sul Vangelo domenicale
GIO. 30: ….8.45 – 12.00: ADORAZIONE EUCARISTICA
15.00: Incontro anziani * 17.00: Incontro quinta elementare
18.00: Incontro di terza media * 18.30: Incontro seconda e terza superiore
VEN. 31: …17.00: Incontro seconda elementare – 17.00: Incontro seconda media
17.30: VIA CRUCIS * 19.00-20.30: ADORAZIONE EUCARISTICA
20.45. Incontro gruppo giovani