N°45 del 22/12/2016

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Editore: Calore s. r. l. Sede Legale: Via S. Giovanni, 86 - Villa Littorio - Laurino (Sa); Sede Redazionale:Viale della Repubblica, 177
Capaccio Paestum (Sa) - “Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1,
comma 1, Aut: 952/ATSUD/SA - Dir. Com. Business Salerno - Abb. annuale 25, 00€
DUEMILASEDICI
Anno XVII
n° 45 del 22 dicembre 2016
2017
Veglioni
di fine anno
Auguri
L. R.
L
uci nelle piazze, invitanti negozi sollecitano
a spendere, visi tirati per
il sorriso d’obbligo caratterizzano l’ince-
DIODATO BUONORA
SEGUE A PAGINA 9
Tommaso Pellegrino:
“Formiamo i
cittadini del Parco”
TOMMASO PELLEGRINO A PAGINA 13
Michele Albanese:
“Ascolto
e soluzioni”
Q
uando scrivo questa
mini guida sui consigli
per i cenoni di fine
anno, mi rendo conto che è
passato un altro anno. Lo
scorso dicembre, facendo la
stessa introduzione, scrivevo di
crisi, problemi economici e
problemi vari.
MICHELE ALBANESE A PAGINA 3
Tonino Marino:
“Sostegno agli
investimenti”
SEGUE A PAGINA 15
RIPRENDEREMO IL 12 GENNAIO
TONINO MARINO A PAGINA 3
Agropoli - Paestum
L’INSERTO
“La grande città”
GIUSEPPE LIUCCIO
N
ella topografia della
città antica, Porta Giustizia si apriva sul
corso pacioso del fiume alla
conquista
SEGUE A PAGINA 9
IL SONDAGGIO
Amministrative Agropoli
N
ella primavera 2017 in molti comuni del Parco Nazionale
del Cilento, Vallo di Diano e Alburni si andrà alle urne
per eleggere il nuovo sinAgostino Abate
daco e consiglio.
Chi credi sia più adatto a ricoprire
Natalino Caccamo
la carica di sindaco di Agropoi?
SEGUE ARTICOLO A PAGINA 11
Adamo Coppola
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2
n° 45 22/12/2016
CAPACCIO PAESTUM
Un seme piantato nella società del nostro territorio
Il 13 dicembre 2007 si fermò la vita di Luigi Di Lascio
ORESTE MOTTOLA
E
ra il 13 dicembre 2007
quando si fermò la vita
di Luigi Di Lascio, professore universitario, politico ed
intellettuale di Capaccio-Paestum. Entriamo quindi nel decimo anniversario della sua
scomparsa, un tempo sufficiente
per misurare la presa vera del
suo messaggio. Non più di cinque anni fa il suo programma
elettorale, quello della “Rinascenza” si trovò profuso in
quello dell’amministrazione
Voza. Fu un plagio oppure fu
scelta voluta e meditata? Sempre qualche anno fa rimasi colpito da una canzone scritta per
lui dall’amico comune Tonino
Pecoraro e dalle note scritte per
accompagnarla. “La vita di Gigino è stata un seme piantato nel
nostro territorio. Ora l'albero è
cresciuto. È un albero surreale,
forse trasparente, un'ombra impalpabile, che a tratti va nel miscuglio della dimenticanza. Il
suo albero traspira di legalità,
giustizia sociale, folate di vento
che sono un grido di rabbia o
soltanto un argine verso il degrado ambientale, culturale, sociale. Prevenire e combattere, ci
diceva spesso. A volte dei ragazzi passano sotto la sua casa
come se calpestassero l'ombra
del suo albero: fanno finta di
niente, alcuni – ricorda Tonino
Pecoraro - non sanno chi fosse,
chi è stato, oppure sono soltanto
distratti. Facciamo in modo che
il suo nome, la sua memoria, il
suo albero non cada nel dimenticatoio: dedichiamogli una
strada, un edificio pubblico,
mettiamo la sua faccia nell'aula
del consiglio comunale. Se ricorderemo il suo nome, i suoi
passi su questa terra, vedrete, il
suo albero darà ancora dei frutti,
sarà ossigeno per molto tempo”.
Cercatela su you tube: "Gli
occhi scuri della festa" di Tonino Pecoraro, Video e canzone
scritta per Gigino. Chi può e chi
deve cominci a raccogliere le
idee e proposte per ricordarlo.
"Born in Magna Grecia", era la
frase con la quale si apriva il suo
curriculum scientifico, on line
nel suo sito da docente universitario. Nato nella Magna Grecia,
perché al pragmatico uomo politico – Gigino è stato anche
questo – si deve la pedonalizzazione della strada che ancora
oggi attraversa l’area archeologica, il parco pubblico della
"Collinetta" al centro di Capaccio Scalo, l’acquisto del primo
computer deliberato da un comune del salernitano, il primo
concorso pubblico comunale in piena prima repubblica - non
addomesticato. E poi una straordinaria stagione di lotte per difendere l’ambiente culminate
nei giorni nei quali si andò ad
incatenare alle piante d’eucalipto a rischio di taglio. Segue la
"madre di tutte le battaglie", la
lotta per dare a Capaccio – Paestum il piano regolatore ideato
dall’architetto Airaldi. Dal 1975
al 1990 mentre nei dintorni andava avanti la poderosa macchina
da
guerra
della
cementificazione del possibile,
la fascia costiera, e dell’impossibile, le terre vicino ai templi,
c’era un gruppo di giovani, guidati da un professorino brillante
assai, che parlava un’altra lingua e voleva un altro sviluppo
per le terre che circondavano la
più bella delle città della Magna
Grecia. Li guidava Luigi Di Lascio, figlio di braccianti agricoli
che nel 1973 si laurea in fisica
con specializzazione nelle particelle elementari con una tesi che
meritò la lode. I genitori gli imposero il nome di un avo, conosciuto
per
la
spiccata
intelligenza ed arguzia. E lui
onorò al meglio gli auspici onomastici. La scuola, l’informatica
e la matematica, si presero subito il suo gran talento. La prima
parabola politica finì così così.
Di Lascio assiste finché può Airaldi. Lascia la politica attiva
per animare "Menabò", una
bella stagione decennale d’informazione locale ancora insuperata. E’ attivo dentro la sua
comunità: è nella parrocchia e
nella Croce Rossa. Fino al 1994
insegna presso i licei scientifici
di Buccino, Vallo della Lucania
ed Agropoli. Per i successivi
due anni gira l’Italia a fare il formatore per i docenti che dovranno portare l’informatica
nelle scuole. Dal 1996 Antonio
Gisolfi lo vuole con sé presso la
cattedra di matematica ed informatica, a Fisciano. Dopo il 2003
gradatamente torna sulla scena
politica locale. Accompagna le
attività di Sergio Vecchio, Angelo Fasano ed Enza Marandino, si affianca alle lotte di
Legambiente di Lucio Capo e
Pasquale Longo. Lo fa sempre a
modo suo. Un esempio? "La dimostrazione matematica dell’esistenza di Dio secondo K.
Godel, conferenza a cura del
professore Luigi Di Lascio", diceva il cartello che dava appuntamento nella sala conferenze
della biblioteca comunale di Capaccio Scalo. E’ il 30 marzo, di
venerdì, con trenta – quaranta
persone, discutere di religione e
filosofia per un’intera serata. Sì,
perché Gigino Di Lascio, come
nella sua Capaccio era universalmente conosciuto, prima di
tutto era francescano: a San
Francesco D’Assisi fece intitolare perfino il suo condominio.
Poi fuzzysta, un linguaggio che
unisce matematica e
logica, una disciplina che lui andava
ad insegnare in serie
università inglesi ed
americane e che
oggi serve per
creare software biomedico. Sui sistemi
fuzzy il primo corso
universitario in assoluto, in Italia, lo
ha tenuto lui. E poi?
Era un "anticotrenista", una strana congrega che discetta di
binari e difende i diritti dei pendolari,
con alla testa, "ma
senza tessere, dirigenti e gerarchie"
l’amico Sergio Vecchio, nato in una stazione, ed
altri pendolari. La sua massima
di vita? "Prima di tutto viene la
modestia, perché così qualche
cosa sempre l’accucchi". Voleva
dire l’accumuli, la metti assieme. E poi "Tutto si può fare".
Gigi Di Lascio amava incastonare la parola cilentana nel suo
discorrere. Comunista? Da ex
sessantottino lo era stato, e c’è
ampio materiale per ricordarlo,
ma la preminenza l’aveva data
sempre al cristianesimo. Sempre
accompagnandosi con l’ironia e
la lievità. Nelle occasioni conviviali era trascinante. Era stato
anche il fondatore della Croce
Rossa locale, vi ha lavorato per
anni, dalle 6 alle 14, ogni domenica. "L’unica cosa che mi dispiaceva era vedere che gli
autisti delle autoambulanze che
correvano troppo. Era necessario, però…". Era anche fra i difensori della Costituzione del
1948, animatore della battaglia
per riaprire il cinema Myriam.
"Una vita tra scienza e politica",
titolò "Il Mattino" e sono sicuro
che questa volta avrebbe approvato, magari usandolo come slogan per l’ultima campagna
elettorale della sua vita, arrivata
ad oltre trent’anni da quelle vissute ai tempi del "Passato davanti a noi", il bel romanzo di
Bruno Arpaia, edito da Guanda.
Era arrivata a sorpresa l’ultima
campagna elettorale. I soliti
gruppi di potere però decisero di
togliersi dalle scatole Enzo Sica,
sindaco scomodo, e tutto ebbe
un’accelerazione. Pieno d’energia ed entusiasmo Gigino si presentò alla battaglia. Candidato a
furor di popolo. Anzi di manifesti firmati da centinaia di cittadini.
Sulla
soglia
dei
sessant’anni confessava di avere
il sogno di avere la parte in un
film o recitare in una commedia
teatrale. Con Andrea D’Ambrosio e Alberto Franco ci lavorava
ad un film – documentario sul
pellegrinaggio a piedi – del 15
agosto – della gente della Piana
del Sele verso la Madonna del
Granato. C’era sempre, in prima
fila, da semplice fedele. "Prima
o poi incontrerò un greco antico,
vestito di bianco e con i sandali
ai piedi, che si unirà a me", confida ad Andrea D’Ambrosio.
Con quasi 2mila voti la gente di
Capaccio gli dimostrò affetto.
Non poteva vincere Gigino. Gli
mancavano le truppe, poche e
disorganizzate, ed i nemici sono
ancora troppo potenti e, soprattutto, ricchi. Generose ed ardite
le sperimentazioni che lui portò
avanti. Si va dalla lista di sole
donne ad un programma da tutti
giudicato "bellissimo". Ciò che
gli stava a cuore era "la rinascenza". Non molti hanno capito
quel suo slogan tormentone. Era
il voler infondere nella moderna
Capaccio lo spirito che animava
la più bella delle città della
Magna Graecia nel suo periodo
di massimo splendore. Quando
vi venne inventata la democrazia. E nessuno si ammalava, lo
raccontava agli interlocutori increduli. Ecco cos’è stato Gigino
Di Lascio. Antico e moderno
allo stesso tempo. Uno di quegli
antichi pestani sapienti che lui
sognava di incontrare e che invece noi avevamo fra di noi. E
moderno. Born in Magna Grecia.
2017 - L’ANNO CHE VERRÀ
CAPACCIO SCALO
SEGUE DALLA PRIMA
MICHELE ALBANESE
CHIARA SABIA
P
3
Restituire al territorio ciò che da alla Monte Pruno
Le sfere
“Presenza, vicinanza, ascolto e soluzioni”
geodetiche
trovano casa
otrebbe concludersi ora, a più
di due anni dalla loro installazione, il capitolo carico di
controversie delle Sfere Expo di Paestum, dai più definite “Palle”. L’idea
era quella di fornire alla città di Capaccio Paestum una sistemazione in
grado di accogliere tutte le manifestazioni e i convegni di utenza territoriale e non, evitando così di
rivolgersi sempre a delle strutture
private. Il Comune ha investito più
di € 600.000 per le Sfere Geodetiche
che sono state montate nel 2014, all’
interno dell’area archeologica di
Paestum, nella zona adiacente al
tempio cosiddetto di Cerere. L’ubicazione delle tendo- strutture non ha
accolto il favore di molti. Il gruppo
oppositivo del consiglio comunale,
Legambiente e altre associazioni del
territorio hanno sottolineato che cifre
del genere andavano utilizzate per la
ristrutturazione di altri contenitori
vuoti adatti allo scopo, come le strutture dell’ex Cirio o del Tabacchificio
del Cafasso, in più le “Palle” disturbavano la visuale dei tre Templi e aggravano la situazione già di per sé
turbata del contesto Paestano ma a
fronte di questa spesa è stata consigliata una collocazione alternativa, a
Capaccio scalo nel centro urbano del
Comune. La vicenda, che in questi
anni è arrivata alle orecchie di testate nazionali, pare essere giunta finalmente alla sua conclusione. Nella
seduta del Consiglio Comunale di
qualche giorno fa è stata deliberata la
collocazione delle strutture in via
Caduti di Nassirya al fine di dare un
nuovo slancio al centro urbano e
commerciale di Capaccio Paestum.
n° 45 22/12/2016
S
i chiude un 2016 ricco
di eventi che hanno caratterizzato la nostra
vita di operatori economici del
territorio.
Voglio, però, guardare con fiducia e positività al nuovo
anno.
Voglio pensare che il peggio
sia alle spalle e che possano ripartire investimenti, sfruttando meglio le opportunità
europee e sperando che anche
l'Italia possa mettere in campo
azioni che incentivino la crescita.
Abbiamo bisogno di alimentare la fiducia, di creare ricchezza, di dare valore
all'economia ed alle nostre
azioni.
Ci vuole qualità, capacità e
voglia di ripartire senza dimenticare cosa siamo capaci
di fare. Diverse volte è un
grande rammarico sapere che
non sfruttiamo al meglio tutte
le nostre potenzialità: da
quelle di un territorio con tante
bellezze e con un patrimonio
davvero invidiabile alle tante
e buone esperienze imprenditoriali che possono dare ancora tanto all'economia locale.
Io però, come sempre, sono fiducioso e voglioso di vedere il
nostro territorio più florido e
fiorente.
Dal punto di vista bancario,
invece,
il 2017 porrà il mondo delle
banche dinnanzi a diversi incroci ed, in particolare, per le
BCC. La riforma darà luogo ai
primi effetti concreti. Il nostro
mondo, comunque, non sarà
più come prima, ma noi abbiamo interesse nel continuare
la nostra azione. Non abbiamo
alcun timore, anzi siamo convinti che il nostro modello di
fare Banca possa dare ancora
tanto al territorio. Il 2017, per
noi, sarà un anno ricco di appuntamenti, tra cui il completamento dei lavori connessi
alla fusione con la consorella
di Fisciano che ci porterà su
nuovi ambiti con numeri diversi e con un'azienda di più
importanti dimensioni. I nostri
progetti di sviluppo continueranno con la certezza di voler
restituire al territorio ciò che
lo stesso quotidianamente dà a
noi.
Non puntiamo a fare i grandi
banchieri, come se ne vedono
troppi ultimamente in giro,
puntiamo a stare tra la gente,
puntiamo a restare artigiani
del credito e creare valore aggiunto grazie alla rete ed alle
relazioni con il territorio. Bi-
sogna ascoltare le persone,
creare empatia, mettersi nei
loro panni e cercare di trovare
delle soluzioni. È inutile fare
filosofia, ci vogliono risposte
concrete e dimostrazioni
chiare di un modus operandi
che oggi è riassumibile solo ed
esclusivamente in quello della
Monte Pruno. Mi riferisco, ad
esempio, ai circa 50 milioni di
finanziamenti calati sul territorio nel 2016: la vera risposta
alla crisi.
Il nostro 2017 sarà ancora
questo: presenza, vicinanza,
ascolto e soluzioni.
In questi ultimi giorni siamo
stati al fianco di amici che
hanno inaugurato due importanti e grandi strutture nel
Vallo di Diano: è questo il segnale migliore, è questo il più
bello auspicio per il nuovo
anno.
Noi ci siamo e ci saremo.
Colgo l'occasione, infine, per
augurare a tutti un Felice Natale ed un prospero 2017.
Far crescere e consolidare la banca nell’interesse di soci e clienti
Sostegno agli investimenti
SEGUE DALLA PRIMA
TONINO MARINO
S
e è vero che l'Italia è in
leggera ripresa, nel prossimo anno dobbiamo
aspettarci un miglioramento
della situazione economica e,
di conseguenza, anche una
maggiore operatività e redditi-
vità della nostra piccola Banca.
Ci sono però anche segnali
preoccupanti. L'Italia cresce
molto meno delle altre nazioni
europee più dirette nostre concorrenti.
In Italia la crescita è ostacolata
dalla super produzione di
leggi, dalla conseguente burocrazia asfissiante, dalla totale
mancanza di semplicità nei
rapporti tra cittadino/impresa/pubblica amministrazione. Pesa ancor di più la
pressione fiscale, la percezione
di una illegalità diffusa, la consapevolezza del comparto imprenditoriale privato di dover
sostenere il comparto pubblico
che continua a drenare le risorse.
Questo è realisticamente il
quadro entro cui ci muoviamo.
Anche la nostra Banca dovrà
fare i conti con questa realtà.
Una realtà che ci penalizza, ci
costringe a produrre di più per
avere di meno...
Se consideriamo anche il peso
della giustizia civile che è un
valido alleato della galoppante
insolvenza, capiamo benissimo
quanto sia difficile fare impresa in Italia.
Eppure riusciamo a resistere.
Eppure riusciamo a produrre.
Eppure riusciamo a fare reddito. L'azione della Banca nel
corso del 2016 è stata improntata ad una forte crescita dei
prestiti alla clientela. I nuovi
crediti deliberati hanno raggiunto il 125% di quelli deliberati nel 2015. Questo è già un
segnale forte della filosofia di
vita della Banca. La principale
missione della Banca è quella
di fare credito per sostenere gli
investimenti della clientela.
Questo abbiamo fatto nel 2016
e questo vogliamo fare, anche
con maggiore intensità, nel
2017. Nel prossimo anno contiamo anche di ampliare la nostra rete commerciale con la
prevista apertura della nuova
filiale di S. Gregorio Magno
ma abbiamo anche altre buone
idee prospettiche.
L'obiettivo della Banca è sempre lo stesso: crescere e consolidare sempre più la propria
situazione contabile, nell'interesse di tutti i nostri soci e
clienti.
4
n° 45 22/12/2016
Pionieri per la riforma delle Bcc
L’IMPEGNO
Si rafforza la costituzione del nuovo Gruppo Bancario Cooperativo
Il direttore generale Marino: «Obiettivo banca radicata sul territorio”
Bcc Aquara pioniera del nuovo
Gruppo Bancario Cooperativo
secondo quanto previsto dalla riforma varata dal Governo. Infatti
la Bcc Aquara presenziò attivamente a Milano mercoledì 29 luglio per partecipare al confronto
teso a costituire un nuovo modello di credito cooperativo, capace di coniugare l’autonomia e
i valori delle Bcc con le necessità
del mercato, e alternativo, o almeno complementare, a quello
studiato dalla federazione nazionale Federcasse e dal suo presidente Alessandro Azzi. Venne
apprezzata nella sede di Borsa
Italiana la partecipazione del direttore generale Antonio Marino
che rappresentò la Campania,
unitamente a Michele Albanese
di Banca Monte Pruno. Impegno per la filiera del credito cooperativo ed in nome dello
sviluppo del territorio che la Bcc
Aquara aveva concretizzato già
nei mesi precedenti e che è continuato, incessantemente, fino
ad oggi. “L’adesione sin dal
primo momento al progetto di
Cassa Centrale Banca - ha sottolineato Antonio Marino, direttore
generale della Bcc Aquara - fa
riferimento all'obiettivo di creare
un autonomo Gruppo bancario
cooperativo nazionale basato su
un modello di sviluppo originale,
che coniughi il corretto equilibrio fra le logiche di un Gruppo
bancario e l'autonomia delle
Bcc-Cr. Il nostro fine è un sistema di banche radicate nelle
proprie comunità e orgogliose
della propria storia in un sistema
di banche locali autonome e
competitive organizzate in un
moderno gruppo bancario”.
Di seguito la nota inviata al
presidente della Bcc Aquara,
Luigi Scorziello, ed al direttore
generale Antonio Marino, dai
SUL TERRITORIO
CAPACCIO
Mutui agevolati per gli agricoltori
Un mutuo a tasso agevolato e con
ammortamento triennale è l’apporto che la Bcc Aquara offre a
tutti coloro che intendono investire nella coltivazione del melograno. Ad illustrare gli interventi
è stato il presidente della banca di
credito cooperativo, Luigi Scorziello, nel corso dell’incontro
svoltosi a Capaccio Paestum alla
presenza di imprenditori ed
esperti agricoli.
massimi rappresentanti di
Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo del Nord Est
S.p.A. ossia il presidente Giorgio Fracalossi ed il direttore
Mario Sartori.
Egregio Presidente,
Egregio Direttore,
facciamo riferimento alla notizia
apparsa oggi su alcuni media nazionali, in particolare rilanciata
dall’ANSA e dal Sole 24 Ore, riferita al tema della riforma del
Credito Cooperativo.
Confermiamo la correttezza di
quanto riportato circa la determinazione di Cassa Centrale Banca
nel proseguire il percorso di costituzione del proprio Gruppo
Bancario Cooperativo.
Intendiamo poi precisare che già
96 BCC/CR hanno trasmesso la
propria pre adesione al progetto.
Disponiamo di motivazioni ed
informazioni che ci consentono
di ritenere fondata la previsione
che nelle prossime settimane
questo numero aumenterà in maniera significativa.
Ci è gradita l’occasione per rinnovare il ringraziamento per la
fiducia accordataci e per farVi
pervenire i nostri migliori auguri
di buone festività.
Cassa Centrale Banca – Credito
Cooperativo del Nord Est S.p.A.
Il Presidente
Giorgio Fracalossi
Il Direttore
Mario Sartori
“Fare reddito mediante la filiera
di questo prodotto equivale a promuovere il territorio in cui si
vive, attraverso ciò che il mercato
Ospiti di Alfonso Rotolo
richiede - afferma il Presidente
della Bcc Aquara, Luigi Scorziello - La redditività di un prodotto dipende non solo dalla
specificità dello stesso ma anche
dall'uso che se ne riesce a fare e
da come si riesce ad introdurlo
nell'economia di sistema. La nostra Bcc coadiuva il comparto
agricolo locale mediante la strutturazione di appositi canali di
servizio riservati".
AQUARA
A tutela della tipicità
La Bcc Aquara promuove le tipicità del territorio come nel caso
dell'undicesima edizione della
"Sagra dello Scazzatiello Aquarese" svoltasi il 16, 17 e 18 Dicembre
ed
organizzata
dall'Associazione Culturale “La
Solidarietà”. Numerosa la partecipazione all’iniziativa nel corso
della quale i partecipanti hanno
potuto apprezzare la bontà dei
prodotti sul territorio come l'Olio
di Oliva Dop e le farine biologiche del Mulino Alburni ubicato
proprio ad Aquara.
I componenti la Bcc Aquara, filiale di Capaccio, hanno incontrato
Alfonso Rotolo dell'omonima casa vitivinicola di Rutino, apprezzandone la qualità dei vini e la valenza di una delle più rinomate
cantine atte a dare lustro al nostro territorio.
Il valore aggiunto che la Bcc Aquara riesce ad imprimere al proprio
territorio passa attraverso la sapienza degli imprenditori locali che
di questa terra fanno la loro passione
OLIVETO CITRA
Aria di Natale in filiale
Anche all'interno delle filiali della Bcc
Aquara si respira aria di Natale. Ne è
esempio la filiale di Oliveto Citra arricchita con il tradizionale albero. La
cura dell'immagine, così come la meticolosa cura verso il cliente,, passa attraverso la professionalità di chi vi
lavora.
VALLO DI DIANO
n° 45 22/12/2016
Il piano die attività dei vigili del fuoco
IN FARMACIA
UN NUOVO FARMACO
CONTRO L’ALCOLISMO
Intervista a Luigi Morello
ANTONELLA CITRO
L
e trentadue unità che
compongono la sede di
Sala Consilina, quest’anno che ormai sta per volgere al termine, sono state
impegnate nelle attività che definiamo ordinarie. Attività che
vanno dagli incidenti alle verifiche di stabilità alle frane ai
crolli, e purtroppo comprendono
anche la piaga degli incidenti
stradali. Va detto che parte del
personale è stato inviato nelle
zone terremotate delle Marche e
dell’Umbria. Sono state inviate
in particolare dieci unità in
gruppo, chiaramente non tutte
insieme e, di queste, cinque
sono ancora a Norcia.
Prezioso è il vostro intervento
negli incidenti stradali. Quali
sono le raccomandazioni per
evitarli?
La prima e unica raccomandazione che ci sentiamo di dare è
quella di fidarsi delle indicazioni
che danno i diversi organi che
sono preposti prima di noi alla
sicurezza stradale. E cioè i carabinieri, la polizia stradale e la
polizia locale. Raccomandiamo
di attenersi scrupolosamente al
codice della strada. Sono stanco
di sentire le urla strazianti dei
genitori che arrivano sul posto
dove sono avvenuti gli incidenti
stradali. Quando arriviamo noi,
purtroppo, vuol dire che non c’è
stata prevenzione ed è già tardi;
facciamo soccorso e non prevenzione. La prevenzione è fatta
da altri organi e la raccomandazione che possiamo dare è
quella di ascoltare cosa dicono
gli organi di polizia.
Quanto incide il fattore emotivo quando si conosce la vittima,
quanto
incide
nell’intervento la conoscenza
del territorio?
È un elemento particolare del
nostro lavoro. Spesso capita di
intervenire su scenari dove in-
contri l’amico o il parente; abbiamo una formazione di base
alla quale si unisce l’esperienza
personale che nel momento dell’azione riesce a farci staccare
dal contesto che abbiamo intorno. Inevitabilmente, dopo si
ritorna l’uomo che c’è sotto la
divisa e umanamente se ne pagano le conseguenze.
In questo periodo si maneggiano botti natalizi. Quali
sono i consigli per non farsi
male?
Anche in questo caso si possono
fare solo raccomandazioni. Devono essere acquistati solo prodotti certificati e in rivendite
autorizzate, si devono acquistare
prodotti che il commerciante
professionista riesce a vendere
in rapporto all’età dell’acquirente oltre a tutte le tutele da
adottare nel momento in cui
questi giochi che sono dei veri e
propri fuochi vengono maneggiati. Occorre tenerli lontani dal
ALBERTO DI MURIA
I
viso, lontani da altre persone e
badare bene verso quale direzione vengono lanciati, bisogna
stare molto attenti ai botti non
esplosi soprattutto in presenza
dei bambini. Spesso proprio i
più piccoli da incoscienti si avvicinano e si verificano episodi
molto spiacevoli.
Cosa bisogna fare allora
quando si trovano botti inesplosi?
Non avvicinarsi, non maneggiarli e informare gli organi preposti sul territorio in via
preliminare il 115 cioè i vigili
del fuoco.
A Cardile la presentazione di un libro sulla dieta mediterranea
Il Mediterraneo a tavola
ILARIA LONGO
I
l 23 dicembre prossimo,
alle ore 19.00, nella Sala
del Presepe di Cardile
(C.so Umberto, 107) sarà presentato il libro “Il Mediterraneo a tavola. Storia, virtù e
segreti della dieta mediterranea” curato da Mauro Ruggiero e pubblicato dalle
Edizioni dell’Istituto Italiano
di Cultura di Praga.
Mauro è un giovane cardilese
che da diversi anni lavora
presso l’Istituto Italiano di
Cultura di Praga e già nel
2010 ha realizzato un volume
in lingua ceca relativo al Mediterraneo e alle sue tradizioni
culinarie (“Mare Nostrum.
Historie, receptury a tejemství
středomřské stravy”). In questo secondo lavoro Mauro ha
voluto approfondire la dieta
mediterranea descrivendo le
sue origini, gli alimenti che ne
fanno parte e il benessere che
questo tipo di alimentazione
apporta a chi la segue. Avvalendosi dei contributi medicoscientifici delle professoresse
Triassi e Troiano (Università
degli Studi Federico II di Napoli) e del dottor della Ventura (medico chirurgo),
Mauro accompagna il lettore
in un viaggio gastronomico e
culturale che ripercorre la storia della dieta mediterranea e
le sue tradizioni, ricostruisce
il rapporto esistente tra il cibo
e la religione, spiega le numerose virtù degli alimenti presenti nella dieta mediterranea
(divenuta Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità
nel 2010), chiarisce le peculiarità e le proprietà nutritive
degli alimenti e sottolinea i
benefici che questa tipologia
di dieta “regala” a chi la segue
soprattutto per la prevenzione
delle patologie cardiovascolari. Al termine del volume
sono riportate varie ricette
“povere” della tradizione alimentare mediterranea nonostante Mauro sottolinei che
“non esiste un ricettario specifico dell’alimentazione mediterranea”
poiché
“il
repertorio della cucina tradizionale popolare e contadina
delle regioni mediterranee italiane è sterminato e ricchissimo di varianti”.
Nel corso della serata, oltre
all’autore, interverranno il
sindaco e il vicesindaco del
Comune di Gioi, dott. Andrea
Salati e avv. Valerio Rizzo, il
parroco di Cardile don Angelo
Imbriaco e Maria La Gloria,
vicepresidente dell’‘Associazione Dieta Mediterranea
Ancel Keys’ di Pioppi.
Sarà sicuramente un incontro
interessante per discutere di
un argomento che sta particolarmente a cuore ai cilentani,
detentori – a quanto pare –
dell’elisir di lunga giovinezza
proprio grazie a un’alimentazione che affonda le sue radici
nei cibi della dieta mediterranea.
Punto vendita – degustazione
Formaggi
Gela con lae di CAPRA
Ortaggi
Visita agli Animali
Via Strena Scorzello
Capaccio ­ Paestum (SA)
info +39 339 467 3188
e­mail [email protected]
Faoria Cavallo "in goat we trust"
5
l termine "alcolismo" si riferisce
ad una malattia
nota come sindrome
da dipendenza di
alcol, lo stadio più grave tra i diversi problemi legati al consumo di bevande alcoliche, che comincia con il cosiddetto
"binge drinking" ovvero "abbuffata di
alcol" e che può evolvere nel più grave
abuso di alcol. Bere troppo, in singole occasioni o nel tempo, può creare seri problemi alla propria salute. La dipendenza
da alcol è molto diffusa. Secondo i dati
riportati dall'Organizzazione Mondiale
della Sanità, l'abuso di alcol provoca ogni
anno circa 2,5 milioni di morti e rappresenta il terzo fattore di rischio nel mondo
per lo sviluppo e l'aggravamento di altre
malattie. Da circa un anno è disponibile
Selincro, un medicinale utile per aiutare
a ridurre il consumo di alcol in adulti con
dipendenza da alcol. Il medicinale deve
essere prescritto solo in associazione a un
supporto psicosociale e soltanto nei soggetti che non presentano sintomi fisici di
astinenza e che non richiedono interventi
immediati di disintossicazione. Si può
assumere una sola compressa al giorno,
preferibilmente 1-2 ore prima dell'orario
previsto per il consumo di alcol. Il principio attivo in Selincro, nalmefene, si lega
ad alcuni recettori per gli oppiacei presenti a livello cerebrale. I recettori per gli
oppiacei rivestono un ruolo fondamentale
nelle dipendenze; legandosi a tali recettori e modificandone l'attività, nalmefene
contribuisce a ridurre il desiderio di consumare alcol nei soggetti abituati a un
consumo importante. Selincro non previene gli effetti da intossicazione da alcol.
Selincro è stato confrontato con placebo
in due studi principali che hanno coinvolto 1 322 uomini e donne affetti da alcolismo e ha dimostrato di essere efficace
nel ridurre di circa il 50% il numero di
giorni ad elevato consumo di alcolici e il
consumo giornaliero di alcol.
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I S APORI D EL VALLO
di S uriano F. & C . s .a.s.
FRESH PASTA
THE FRESH PASTA COMPANY
Produzione artigianale del Parco del Cilento e Vallo di Diano
Via Largo Silla - 84030 SILLA DI SASSANO (SA) - Italy
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www.isaporidelvallo.it - [email protected]
6
VALLO DI DIANO
n° 45 22/12/2016
La natura può vivere senza l’uomo, ma l’uomo non può vivere senza la natura
Da Erbanito dove il caciocavallo “è fatto col latte”
MASSIMILIANO DE PAOLA
L’
INFO&CONTATTI
tel 0828 730510 / fax 0828 72805
S. S 18, Km 89, 700 Capaccio
[email protected]
www. planetbeverage. it
amore che nutro
per la mia terra, la
curiosità di risvegliare sempre il fanciullino
che è in me e la passione per
il mio lavoro, mi hanno portato stavolta a San Rufo,
dove ho avuto modo di visitare un luogo incantevole.
Erano le 17, il sole era andato via da poco e la luna
aveva appena fatto capolino.
Il cruscotto della mia auto,
appena parcheggiata, segnava 2°. Sono sceso dall’auto, ho messo il cappotto
e sono stato subito attratto
dall’incredibile atmosfera
natalizia che si respirava.
Adagiato sulle colline di San
Rufo a ridosso del Monte
Puglie, si trova l'Agriturismo Erbanito, che è un incantevole casale in stile
rustico, immerso in un panorama idilliaco, che gode di
un'incredibile vista sul Vallo
di Diano. Sono entrato dentro ed al freddo esterno si è
sostituita subito una calda
atmosfera. Ad accogliermi
ho trovato Raffaella che mi
ha fatto accomodare vicino
al caminetto, e al calduccio
abbiamo iniziato a chiacchierare.
Raffaella mi ha raccontato la
storia, la bellezza e le peculiarità della sua azienda: “La
famiglia Marmo, che da più
di 100 anni gestisce
l'azienda agricola, una proprietà di più di 50 ettari immersa nel Parco Nazionale
del Cilento, Vallo di Diano e
Alburni, nel 1998 decide di
convertirla in agriturismo”.
Il suo pensiero va subito alla
nonna, considerata pilastro e
punto di riferimento della famiglia: “Colonna portante e
guida della famiglia è nonna
Raffaella, una donna dal sorriso ampio e dallo sguardo
caldo, orgogliosa della
strada percorsa e della sua
storia. Ancora oggi, con le
sue mani esperte, si prodiga
a fare il pane cotto a legna e
a preparare la pasta che
viene servita agli ospiti dell'agriturismo tutti i giorni”.
Poi si sofferma sull’importanza della qualità dei propri
prodotti: “I piatti della tradizione cilentana vengono sapientemente preparati solo
con ingredienti genuini, di
qualità e di nostra produzione, come salumi, latte,
formaggi bovini e ovini (fior
di latte, caciocavallo, cacioricotta, burrata), vino, olio,
carne fresca di origine suina,
bovina e ovicaprina, frutta e
verdura”. E a un certo punto
del discorso Raffaella sottolinea: “Il nostro caciocavallo
è fatto col latte” (come per
dirmi indirettamente che da
qualche altra parte lo si fa
anche senza)! Poi prosegue:
“L'agriturismo Erbanito ha
tramandato negli anni una
storica attività: la caseificazione di tipo pastorale. Il caseificio
aziendale,
autorizzato a norma CEE nel
1997, si trova all'interno
della struttura Erbanito: qui
viene ancora effettuata una
lavorazione artigianale nel
rispetto della millenaria tradizione pastorale. Il sapore
tipico cilentano viene custodito da sempre nelle mani
del casaro che lavora solo il
latte delle proprie vacche,
capre e pecore, e produce, ad
esclusione della cacioricotta,
solo formaggi con latte
crudo e non trattato termicamente. È così, con la sapienza dei suoi gesti e la sua
dedizione, che ricrea formaggi dal gusto raro ed inconfondibile, tramanda la
sua arte e la trasforma in uno
straordinario patrimonio per
tutti”. Poi dà un consiglio
per Natale a tutti i potenziali
ospiti della struttura: “Seduti
in giardino o sulle terrazze
delle stanze, potrete godervi
la natura incontaminata e gli
[email protected]
splendidi tramonti che fanno
arrossire le vette di monti”!
E continua: “L’agriturismo
Erbanito può ospitare comodamente 15 persone ed è dotato di camere con i più
moderni comfort. La cura
degli arredi, le terrazze e i
giardini che si affacciano sui
monti del Parco Nazionale
del Cilento, Vallo di Diano e
Alburni, ne fanno un luogo
esclusivo, da sogno, rigenerante e suggestivo e come
tale, concepito in maniera
non convenzionale”.
Poi spiega cosa intende per
“fattoria didattica”: “Nella
fattoria didattica Erbanito,
bambini e ragazzi potranno
vivere la natura, imparando
a conoscerla, rispettarla e
amarla. Immersi nella natura
e nella sua bellezza, gli
ospiti, coinvolti nelle attività
dell'agriturismo, diventano
protagonisti attivi, anche
solo per un giorno, dell'affascinante vita agreste che ci
fa riscoprire antichi e immutati valori. I bambini potranno lavorare la pasta con
le loro mani ed infornare il
pane, vedranno mungere le
vacche e gusteranno nodini
di mozzarella filati nel caseificio proprio davanti ai loro
occhi. Accarezzare gli animali e imparare a conoscerli,
passeggiare fra gli uliveti, le
vigne e le coltivazioni dove
poter cogliere con le proprie
mani i prodotti della terra,
assistere a spettacoli naturali, partecipare alla mungitura del latte e cimentarsi
con le proprie mani nella
realizzazione di un prodotto
tipico, sono esperienze che
non hanno paragoni, sono
emozioni indescrivibili. Per
i bambini la visita diventa un
vero percorso didattico: un
animatore li guida e li accompagna alla scoperta della
natura stimolandoli con laboratori, divertendoli con
giochi e conquistandoli con
una merenda genuina preparata dall'azienda agricola.
L'agriturismo Erbanito organizza escursioni a cavallo
guidate e libere. L'attrezzatissimo maneggio ospita cavalli mansueti e addestrati
per le escursioni e le passeggiate. Si parte direttamente
dall'agriturismo per proseguire sui monti del Parco
Nazionale del Cilento, Vallo
di Diano e Alburni, che, per
gli amanti della natura e del
trekking, rappresentano l'opportunità irrinunciabile di un
viaggio tra terra e cielo, per
riscoprire sensazioni ormai
perdute. La vacanza equestre
è un connubio tra tecnica, ricerca, comprensione e
ascolto del cavallo, un animale affascinante: scoprirlo
è un'esperienza indimenticabile!”
Ascoltare il racconto di Raffaella è stato coinvolgente.
Dopo aver ascoltato le sue
parole, mi sembra sempre
più chiaro che “la natura può
vivere senza l’uomo, ma
l’uomo non può vivere senza
la natura”!
CULTURA
n° 45 22/12/2016
7
Alessandro Mautone è
“45 Ceramiche da 45 Centimetri”
Il progetto “45 Ceramiche da 45 Centimetri” compie 10 anni e per il suo decimo anniversario vede come suo protagonista il Maestro ceramista
Alessandro Mautone. Venerdì 23 dicembre 2016 ore 19.00 presso Linee Contemporanee in via Parmenide, 39 a Salerno si inaugurerà la mostra.
Con un rinnovato omaggio alla
Cultura del nostro territorio, venerdì 23 dicembre 2016, alle ore
19.00 presso i locali di “Linee
Contemporanee” - arredamento e
progettazione d'interni - Via Parmenide, 39 - 84131 Salerno, sarà
inaugurata la mostra “45 Ceramiche da 45 cm” del maestro Alessandro Mautone. Saranno esposti
45 piatti di ceramica, ognuno dei
quali, del diametro di 45 cm, è autografato ed è unico.
Mautone da oltre quarant'anni
esplora incantato l'alchimia che si
produce tra l'acqua (componente
essenziale alla diluizione degli
smalti) il fuoco (che nella fornace
supera i 1000 gradi) e la terra (l'argilla che si trasforma in terracotta). Oltre ai suoi celebri lavori,
in questa occasione Mautone
rende omaggio alla materia, lavorando con diversi smalti.
La mostra “45 Ceramiche da 45
Centimetri” quest'anno compie 10
anni di vita. Pertanto ci sarà un
omaggio, durante il vernissage, di
tutti gli artisti che hanno partecipato a questo evento, evento che
ha avuto grande successo già dalla
sue prime edizioni e che continuerà negli anni.
Mautone espone 45 lavori inediti
realizzati nell'arco del 2016.
L'esperienza di manipolare l'argilla, materia fortemente amata
dall'artista, nasce dalla frequentazione dell'ormai storica Fornace
Falcone dove appunto vanno a lavorare i maggiori artisti contemporanei oltre che chiaramente a
tutti gli artisti locali.
Le opere presenti in mostra, cioè,
i 45 piatti di ceramica sono tutte
fortemente legate all'esperienza
ormai quarantennale di Alessandro Mautone.
La mostra di Alessandro Mautone
rientra nel progetto “45 ceramiche
da 45 cm”, giunta ormai alla X
edizione.
Il catalogo della mostra è curato
dalla Studio di Design Calocero,
con testo critico di Rino Mele, intervista di Francesca Blasi, fotografie delle opere di Michele
Calocero, video di Pasquale Napolitano.
La mostra “45 Ceramiche da 45
Centimetri” ha il matronato del
MADRE – Museo d'Arte Contemporanea DonnaRegina – Napoli.
Le ceramiche sono state realizzate
e prodotte nella Fornace Falcone
di Montecorvino Rovella (SA).
La mostra è patrocinata e sostenuta da istituzioni quali Regione
Campania, Provincia di Salerno,
Comune di Salerno, Camera di
Commercio Salerno, EPT Salerno, Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Salerno e dal
GAL Colline Salernitane.
Sarà possibile visitare la mostra
tutti i giorni dalle ore 9.00 alle
20.00.
Sarà presente l'artista.
BIOGRAFIA
Artista eclettico, nato a Napoli nel
1950, Alessandro Mautone si di-
ploma alla Scuola di Decorazione
dell'Accademia di Belle Arti della
città e si dedica alla pittura, alla
scultura, al disegno, alla grafica e
alla scenografia.
Mautone si avvicina alla terracotta, negli anni Settanta e all'inizio degli anni Novanta conosce,
tramite il comune amico Alberto
Sassone, Lucio Liguori che, insieme ai fratelli Pasquale e Domenico, è titolare di uno studio di
ceramica artistica a Riato, località
nei pressi di Vietri.
Nel laboratorio dei fratelli Liguori
l'artista realizza alcune importanti
opere in terracotta smaltata, manufatti dal carattere arcaico di
grandi dimensioni e di grande fascino.
Firma l’augurio aziendale 2017
il Maestro Mimmo Paladino
Nel 1994 presenta alcune sue ceramiche alla rassegna "Viaggio attraverso la ceramica" di Vietri e
nel 2007 è a Grottaglie nell'ambito
della mostra "Il mito di Venere".
8
SPORT
n° 45 22/12/2016
CALCIO PROMOZIONE CAMPANIA
SARANNO FAMOSI
Prima categoria, ultima categoria? Sogno o son desto. Hamsik e
Herajon fuori dai play-out D’Agosto selfie da campioni
N
O
ggi affrontiamo il
mondo dei cosiddetti minors, cioè
quei giocatori che pur giocando nella serie più bassa lo
fanno con estrema passione
e correttezza.
Prima Categoria Campania:
7 gironi da 16 squadre, nel
girone G troviamo l’Herajon
squadra pestana che lotta per
non essere risucchiata nel ciclone play- out.
In linea di galleggiamento
con 10 punti al momento è
fuori, perché l’ultima sarà retrocessa diretta in Seconda
Categoria e dalla penultima
alla quintultima si sfideranno
negli amari playout per rimanere in Prima Categoria.
La prima in testa con 28
punti è la Gregoriana, squadra di San Gregorio Magno
che punta all’agognata Promozione, mentre dalla seconda
alla
quinta
assisteremo ad avvincenti
play-off per accedere alla categoria successiva che sarebbe una Promozione di
nome e di fatto.
L’Herajon chiude l’anno con
una vittoria 2-1 sul Cicerale,
gara giocata 11/12/2016,
marcatori: doppietta di
Guzzi e Pirozzi per gli avversari.
Appuntamento il prossimo
anno 08/01/2017 allo stadio
S. Apadula, Borgo Gromola,
Capaccio contro il Sassano.
Da segnalare la bella iniziativa che coinvolge Herajon e
Poseidon: la tombolata del
27 dicembre presso l’Hotel
Ariston alle ore 20:00, in
palio una Tv, la PS4 e una
planetaria Kenwood.
Questo a dimostrazione che
nonostante, le due squadre,
siano avversarie lo spirito e
la passione che accomuna i
minors è l’essenza dello
sport.
Troppo spesso nelle serie nazionali, la serie A per esempio, si verificano episodi
scorretti sia da parte dei giocatore, sia da parte dei tifosi,
questo avviene molto meno
nelle categorie regionali perché? I giornali non perdono
tempo a riportare la cronaca
di una partita di prima categoria, ma queste per fortuna
si svolgono e sono un esempio da seguire e da documentare. Di seguito riportiamo la
classifica attuale.
Ci impegneremo a dare spazio anche ai minors in questa
pagina.
Per i risultati delle altre
squadre cilentane segnaliamo nella Promozione: pareggio per la CALPAZIO 3
– 3 Scafatese Calcio marcatori: doppietta Vaccaro e De
Simone; Angri 3 – 1 POSEIDON sconfitta con goal di
Barone; Giffonese 1 – 4
VIGOR CASTELLABATE
vittoria di misura con doppietta di Pecora, Senese e
Montuori.
Pagina a cura di
Adriana Coralluzzo
In rosso: retrocede in Seconda Categoria; in giallo: play-out;
in verde: sale in Promozione; in azzurro: play-off
el palazzetto del
centro sportivo di
Sant'Antimo si è tenuta la festa per le squadre
giovanili azzurre. Hanno
presenziato Hamsik, Albiol,
Rog, Diawara e Hysaj per
l’incredulità dei giovani
atleti che sono stati coinvolti
anche in un bellissimo selfie
dal capitano: "Marek, Marko
e...wow #ForzaNapoliSempre", si legge sul canale ufficiale del Napoli su Twitter
dove è stata pubblicata la
foto che vi proponiamo. In
prima fila scorgiamo anche
il “nostro” Samuele D’Agosto che qualche settimana fa
ci ha rilasciato un’intervista
in cui diceva: “Mi reputo un
fortunato perché gioco nella
squadra del mio cuore, nella
città più bella del mondo e in
BASKET I DIVISIONE
una società che è tra le prime
in Europa. Lo studio per me
è determinante perché è l ‘
unica certezza che ho mentre
il calcio è un grosso punto
interrogativo. Dunque darò
il massimo per raggiungere i
miei obiettivi calcistici ma
solo dopo aver dato tutto me
stesso a scuola”. Per leggere
tutta l’intervista basta andare
sul nostro sito www.unicosettimanale.it ecco il link
completo: http://www.unicosettimanale.it/roccadaspidenel-pallone/. È bello vedere
come i giovani sognano insieme alle grandi star, qualcosa sta cambiando nel
panorama cestistico italiano
che finalmente punta più che
sul vivaio, sui bambini, al
loro benessere.
Cilento basket
Agropoli per la promozione
O
ggi parliamo della Cilento Basket scissa in
Cuore Napoli, che
milita al secondo posto in
serie B, e la Cilento Basket
Agropoli che rimane sul parquet del pala Di Concilio con
la Prima Divisione. In particolare la Cilento svetta in classifica al primo posto. Sentiamo
Raffaele Ciancio centro classe
1994:
"L'ultima partita contro la Pol.
Giuseppe Zingaro è stata giocata domenica 18, questa è
stata una partita combattuta
fino alla fine come al solito
molto intensa sul piano fisico,
i ragazzi che sono scesi in
campo hanno dato il massimo
per arrivare alla vittoria, io
purtroppo non ho giocato per
via di un infortunio. Il campionato di Prima divisione è
un campionato ostico dove
non si sa mai la qualità della
squadra che vai ad affrontare,ed è bello proprio per
questo! Come hai ben detto tu
Il Pala Di Concilio è sicuramente il palazzetto più bello
di tutti dove sono state scritte
pagine importanti del basket
agropolese. Il nostro obbiettivo stagionale è sempre lo
stesso da inizio stagione,
quello di un fantastico gruppo
di amici che vuole divertirsi
giocando questo bellissimo
sport! E per questo motivo
ringraziamo chi ci da questa
possibilità”.
La prima in classifica è promossa in Promozione; la seconda
e la terza sono ammesse ai play-off
n° 45 22/12/2016
9
CA
CAPACCIO PAESTUM
Idee per la campagna elettorale
Per un polo turistico per una “grande città”
SEGUE DALLA PRIMA
GIUSEPPE LIUCCIO
lenta del mare con il suo carico
di storia e storie raccolte lassù
alla sorgente sulfurea della dea
delle acque. Al di là si stendeva
la campagna fertile con il suo reticolo di strade costellato dalle
postazioni di villae extraurbane,
regno di latifondisti romani con
l'esercito degli schiavi a fecondare agricoltura di qualità nel
sudore dei solchi.
Da un lato, verso le colline di
Convignenti e Cicerale, si inerpicava la strada, che, scavalcato
il dorsale di Finocchito, planava
a comoda discesa verso l'Alento
a conquista del mare di Elea su
zattere veloci. Era la via interna
dei commerci tra le due città magnogreche, più sicura delle rotte
del mare, esposte spesso ai capricci dei marosi e agli assalti
improvvisi dei predoni.
Dall'altro lato, la strada marina,
più agevole e panoramica, puntava su Agropoli, che dovette essere, forse, un quartiere-città
residenziale, accovacciata sul
promontorio, nel delirio di sole
e mare e con il vento carico di
profumi ed echi di miti e leggende di amori, di eroi e semidei.Quel rettangolo irregolare di
territorio, a perdita d'occhio
nella distesa della pianura, che
trasmigra ardita sulle colline di
Pazzano e Cannito, con i monti
Sottano e Soprano a far da
quinta, è delimitato dal corso di
due fiumi ugualmente sacri alla
memoria dei luoghi, il Solofrone
e Capodifiume. Quelli della mia
generazione se lo figurano ancora nel paesaggio rurale dell'immediato dopoguerra con
case basse e rade a custodia di
“poderi”, inferno e paradiso di
sudori e speranze di coloni crocifissi alla terra. Eppure sulle
tracce degli Antichi Padri è possibile ed, in qualche modo, doveroso riproporre un itinerario
che faccia leva sulla cultura per
qualificare l'offerta turistica in
una feconda sinergia di progettualità tra Paestum e Agropoli…
Da Paestum a Punta Tresino gli
antichi disseminarono postazioni di “villae” extraurbane ad
esaltazione di agricoltura di qualità e templi a culto di divinità
per propiziare protezione. Santa
Venere e Linora, lungo il mare,
Spinazzo e Varco Cilentano, nell'interno della pianura, stanno
ancora lì a testimoniarlo con
schegge di reperti, che reclamano studi approfonditi ed ulteriori ricerche. Oltre il Solofrone,
lungo il mare che anticipa la
città, Agropoli vanta, a San
Marco, i resti di una villa marittima, a conferma di vitalità già
nei tempi antichi. A leggere lapidi e frammenti vascolari, il
centro dovette essere una sorta
di zona residenziale, con insediamenti di lusso per la buona
borghesia imprenditoriale e
commerciale. A Punta Tresino
blocchi mastodontici a dominio,
purtroppo, di macchie e rovi intricati, esposti alla brezza iodata,
testimoniano lontana e prestigiosa storia degli antichi “Trezeni”, che qui ebbero attività
economiche e culti religiosi. Il
fiume Testene fu testimone, a
sua volta, di insediamenti, che
dal mare e dalla pianura trasmigrarono verso le fiorenti colline.
Mattine, che oggi sconta il fallimento di arditi centri commerciali e si apre a prospettive di
potenzialità inespresse di un
polo industriale, recupera dalle
nebbie del passato qualche traccia prestigiosa di avamposto di
pianura con strade di penetrazione verso i “castra” di Convignenti, Giungano e Trentinara.
C'è dove attingere a piene mani
per esaltare una Grande Storia in
un rapporto di feconda collabo-
razione tra le due città contigue:
Paestum ed Agropoli, appunto.
Però c'è una frattura tra Paestum
ed Agropoli. Il percorso va riportato ad unità, recuperando ed
esaltando quanto vi è di buono e
valido nel territorio, ipotizzando
ed attrezzando un unico grande
POLO TURISTICO, che punti
a: creare un auditorium, attrezzato di opportuni servizi di accoglienza; un'area sportiva con
impianti di valenza e dimensioni
olimpioniche; un consorzio per
un progetto condiviso che lanci
sui mercati una offerta di qualità
con iniziative di cultura e di
spettacolo di respiro internazionale; un centro espositivo per il
mercato dei prodotti enogastronomici ed artigianali del territorio, ecc. ecc. Il tutto in una
prospettiva di creare un'unica
città, che recuperi ed esalti la
memoria storica della grande
Poseidonia.
Ed è una felice coincidenza che
Agropoli e Paestum siano impegnate
contemporaneamente
nelle elezioni per eleggere le rispettive Amministrazioni Comunali. È
una occasione
preziosa per dibattere insieme
del proprio futuro, che, se dise-
gnato e perseguito insieme, rivoluzionerà il territorio per ricchezza, varietà e qualità di
offerta. E, allora, diamoci sotto,
senza sciocche, dannose ed improduttive rivalità, per creare un
originale CAPTUR (Consorzio
Turistico Agropoli Paestum),
che avrebbe, a mio parere, la
forza dirompente di cambiare
faccia ad un intero territorio sul
piano culturale e sociale, ma soprattutto economico, immettendo nel circuito delle attività
produttive le zone a destra e a sinistra del Solofrone, in un progetto d'insieme, in feconda
sinergia, nella consapevolezza
che insieme si cresce, da soli si
deperisce e muore. Ad Agropoli
da tempo Alfieri ha lanciato nell’agone elettorale il suo vice
Adamo Coppola. A Capaccio
Paestum si scaldano a bordo
campo otto candidati sindaco,
dando prova ulteriore della coriandolizzazione delle forze politiche, che rispecchiano la
lacerazione della società civile.
Ma c’è chi carezza l’idea di un
“papa straniero”, proprio nella
persona di Franco Alfieri, che
potrebbe approdare oltre il Solofrone per il progetto ambizioso
di fondere le due realtà contigue
per farne un’unica GRANDE
CITTÀ. C’è chi giura che sarebbe l’uomo adatto per lanciare
e vincere una sfida di portata
storica. Probabilmente è il tema
che animerà il dibattito di queste
festività, come incubo/tormento
per alcuni e speranza luminosa
per altri. Mai come in questo
caso, allora, il vecchio adagio
degli auguri tradizionali calza a
pennello. “Buona fine e Buon
Principio!”
[email protected]
deve riflettere ed avere una
concreta esperienza del Dio nascosto.
Se tanti personaggi del Vangelo
nutrono dei dubbi certamente
non dobbiamo meravigliarci
per i nostri. Del resto ogni incontro di fede richiede la predisposizione ad una fiduciosa
obbedienza.
Giuseppe si trova di fronte al
bivio di una facile omertà, può
scegliere il silenzio per quieto
vivere o ricercare la verità, consapevole che questa opzione
comporta una fastidiosa condivisione. Per noi, che già conosciamo il seguito della sua
vicenda personale, non è facile
cogliere nella sua dolorosa portata la psicologia di Giuseppe
in rapporto al contesto, alla
prassi e alla comunità nella
quale è inserito. Secondo la curiosa, pettegola e maliziosa opinione pubblica di Nazareth egli
era stato tradito; legittimo
quindi il suo dubbio, ma alla
fine non si avvale delle disposizioni di una inflessibile legge,
opta invece per l’amore verso
la sua giovane donna dopo
giorni di angoscia, durante i
quali ha cercato conforto nei
sogni immaginando la vita così
come lui l’aveva programmata.
Quando il Signore irrompe
nella sua vita egli accetta e si fa
partecipe del progetto di salvezza; non parla, non negozia
condizioni, opera concretamente e nel disegnare il suo
nuovo ruolo protegge l'amore,
compiendo per primo quanto
Gesù, suo figlio adottivo, farà
tante volte in seguito: l’uomo
viene sempre prima della legge.
Eppure Dio gli chiede un evidente sacrificio: spogliarsi del
suo essere sposo ed accettare
una paternità non sua. Appare
evidente che, prima di una rivelazione, l’esperienza di Giuseppe si riassume in una
vocazione: accogliere Gesù, assicurare una casa a Maria, garantire un casato messianico al
nascituro e conferirgli il nomemissione scelto da Dio.
L’augurio che ci scambiamo
per il Natale 2016 è trarre una
coerente ispirazione dall’insegnamento che si desume dall’operato di Giuseppe, il giusto
che crede collaborando con un
silenzioso Sì al progetto salvifico di Dio. Il Signore ci sorprende invitando a mutare le
nostre scelte perché egli indica
sempre orizzonti nuovi e migliori, anche se in principio
possono apparire poco chiari.
E’ un obbedire al quale si accompagna la consapevolezza
che Gesù comunque ci precede
e la sua compagnia è la nostra
forza. A queste condizioni il
Natale non potrà essere che
buono e, di conseguenza, il
2017 un anno felice.
FEDE E SOCIETÀ
asas
Auguri
SEGUE DALLA PRIMA
L. R.
dere frettoloso dei più, impegnati a completare la lista dei
regali. E’ un’arida ripetizione di
riti senza efficacia, certamente
non generano la gioia che, invece, brilla ancora negli occhi
dei bimbi.
Per gustare il Natale bisogna
quindi ritornare bambini e assorbire nel cuore il calore di una
promessa divenuta salvezza.
L’atteggiamento per vivere
questa festa è quello convincente di Giuseppe, grazie al
quale possiamo celebrare l’Incarnazione così come si è storicamente
realizzata.
E’
necessario però spogliarsi delle
proprie convinzioni ed essere
disponibili ad andare incontro
all’unica vera fonte di speranza: Gesù.
Non è facile, i dubbi sono tanti,
un velo di opacità non fa intravedere con chiarezza la prospettiva, persiste l’incertezza
che genera angoscianti domande. Sono le stesse esitazioni che contraddistinguono
Giuseppe. Anche lui conosce la
verità a poco a poco perché
10 n° 45 22/12/2016
TRADIZIONI
“Abbiamo bisogno di certezze e carezze”
Il nostro Natale, certezza della Valle del Calore
MONICA ACITO
L'
Corso Italia, 39
Tel. e Fax 0828.723253
Capaccio Scalo (SA)
email: deslinelibero.it
odore degli struffoli e
dei castagnacci, come
l'aroma delle madeleine di Proust, si insinua sotto
la pelle e nelle cavità più profonde di tutti e cinque i sensi:
odore di nostalgia e di cannella,
di fuoco del camino che brucia
i ricordi e di sapori di madri antiche e perdute. Il Natale nei
piccoli borghi della Valle del
Calore ha lo stesso profumo di
legna bruciata, di forni sempre
accesi e di agrumi pungenti. Se
chiedessimo del Natale a una
vecchietta qualunque, avvolta
nei suoi scialli e nella coltre di
ricordi, le si illuminerebbero gli
occhi come gli astri nella notte
di San Silvestro, e ci farebbe capire quanto il Natale, "ai suoi
tempi", fosse l'unica occasione
per mimare e simulare un'opulenza che non esisteva. Le famiglie erano numerose, l'amore
era l'unica attività che in povertà
non passava mai di moda, bastava davvero poco anche per
scaldare le nottate fredde come
i campi di dicembre. I camini
erano perennemente pieni di cenere, gli occhi dei bambini
erano spalancati come caverne
sulle voragini dell'inverno, e il
Natale arrivava anche nei borghi gelati dal freddo di un'epoca
lontana.
Lo spirito del Natale sembrava
conciliare, anche se per poco,
tutti i piccoli e grandi drammi
familiari, dando loro una parvenza di pace, appianava ogni
contrasto tingendolo di rosso e
oro. Se chiedessimo ad una vecchietta di parlarci del Natale, del
suo Natale, probabilmente non
riuscirebbe a parlarcene o forse
ci proverebbe, con quell'italiano
stentato mai imparato per davvero, non per colpa sua. Ma riuscirebbe comunque a farci
provare il calore di quelle tavolate, a farci sentire sulla lingua
il gusto degli struffoli, degli
scauratielli, delle zeppole di patate e dei castagnacci, riusci-
rebbe a farci percepire l'alito di
un'epoca incastonata nel tessuto
della memoria tattile ed olfattiva. Nei nostri borghi il tempo
è dilatato, in un eterno presepe
imbalsamato sulle montagne,
tutto è dipinto sulla salda tela
della memoria. I tempi non
sembrano essere dissimili dalle
fiabe narrate dalle nostre nonne
con flebili voci, il Natale ha ancora l’aroma intenso di quei
racconti profumati di cannella,
non c’è bisogno di scomodare il
mito di un’età dell’oro ormai
trapassata ed irraggiungibile,
perché qui non abbiamo mai reciso quel cordone ombelicale
che ci lega al passato. I contorni
che disegnano la memoria sono
diafani e scoloriti, viviamo in
un romanzo fluido che si snoda
tra le pagine dei borghi e i
campi dei paesi, perché non
possiamo sfuggire a ciò che fu.
Facciamo il presepe con il muschio raccolto a grappoli dai nostri boschi selvatici, ma noi
stessi viviamo in un presepe, il
passato ci morde e rimorde lo
stomaco ogni secondo e riusciamo ad assaporare la dolcezza dello zucchero a velo e
l’aspro degli agrumi, siamo
pieni di indefinibili contrasti e
di disperazione aggraziata. E’ il
nostro codice genetico che ce lo
impone, e continuiamo a ritrovare noi stessi e la nostra identità negli occhi della nonna che
impasta con le sue mani gracili,
nella sua dedizione da formica,
nelle nostre famiglie che si riuniscono poche volte all’anno e
nei marciapiedi dei nostri paesi
che si lastricano di ghiaccio e
buone intenzioni, mettendosi il
vestito buono a Natale come a
Capodanno. L’odore del ca-
mino ci dà la sua benedizione,
l’albero scintilla e i canti dei
bambini si ripetono sempre
uguali nei secoli e nelle parrocchie, ma va bene così. Abbiamo
bisogno di certezze, di rassicurazioni, di cannella e di limone.
E noi cilentani amiamo il Natale
proprio per questo: perché è
l’unica certezza che non tramonta mai, tra i nostri drammi
quotidiani e il nostro piccolo inferno personale. Viviamo il Natale perché abbiamo bisogno di
certezze e carezze, e saremo al
sicuro fin quando una nonna
continuerà a regalarci l’odore
della cannella.
“Un figlio è come l’aria che si respira”
Pietro e Martino di nuovo abbracciati
S
i è spento alle prime
luci dell'alba li 15 dicembre Marino Pietro ,
il papà che ha atteso invano
tutti i giorni tutte le ore tutti i
muniti il rientro del figlio
Martino Marino.
Scomparso il 7 agosto per un
incidente dove le cause non
sono ancora chiare, successo
il 3 agosto 2016.
Li chiamavano gli inseparabili, Martino il figlio che la
vita gli aveva donato come
un diamante, cresciuto con
tanto amore e attenzione, un
figlio prudente tenace e rispettoso, avevano istaurato
un rapporto meraviglioso.
Pietro Marino un uomo
esemplare, onesto dedito alla
famiglia ed ai suoi sei figli e
alla moglie. Amato e rispettato da tutti, ma da quattro
mesi era confuso, si è lasciato morire per l'assenza
del non ritorno di Martino
chiamandolo
insistentemente.
Le sue ultime parole, giran-
dosi a guardare la porta "mi
manca come l'aria che respiro, Martino mio".
Finalmente lo ha potuto riabbracciare, andando da lui in
paradiso … due angeli bellissimi.
AGROPOLI
“Sarà un risultato scontato o la riapertura dei giochi?”
Il dopo Alfieri è già cominciato
BARTOLO SCANDIZZO
gropoli, come altri comuni del Cilento, sarà
interessato dalla tornata
elettorale amministrativa del
2017.
Dopo dieci anni di amministrazione di Franco Alfieri, ora si
tratta di capire se a giugno del
2017 avremo un risultato scontato oppure ci sarà una riapertura dei giochi anche per chi in
questi anni si è opposto allo
strapotere, legittimato dal voto
popolare, di Alfieri.
Intanto,
l’amministrazione
uscente targata, per la maggior
parte, PD non ha voluto come
qualcuno pure aveva proposto
organizzare primarie per indivi-
A
duare il sostituto del sindaco
uscente. Dopotutto, già quando
Alfieri si candidò alla regione,
aveva già scelto Adamo Coppola per sostituirlo alla guida
della compagine amministrativa. Pertanto, sarebbe stato azzardato
immaginare
una
retromarcia così vistosa solo per
dare soddisfazione a chi, tra le
liste che lo hanno sostenuto, voleva un bagno democratico con
le primarie.
Per cui, il primo nome in cima
all’elenco dei candidati del nostro sondaggio è proprio Adamo
Coppola.
Allo stato, ci sono due nomi che
CAPACCIO PAESTUM. Ragni, Voza, F. Sica, E. Sica i più votati
Un sondaggio è solo un sondaggio
CHIARA SABIA
I
l sondaggio d’opinione è
una ricerca e una formulazione di dati statistici che ha
come scopo principale quello di
conoscere l’opinione di un
gruppo di persone circa un argomento. La redazione di
Unico Il Settimanale con cadenze diversificate in base al
tema, spesso propone sondaggi
d’interesse sociale, politico e
culturale. L’ultimo, chiuso in
data 20 Dicembre alle 13:00,
chiedeva di esprimere tra i possibili candidati a sindaco per le
amministrative 2017 di Capaccio Paestum, massimo due preferenze sui possibili nomi che
sarebbero andati al ballottaggio. Abbiamo chiesto ad ogni
singolo utente di esprimere la
propria opinione in maniera del
tutto anonima e non più di questo ci aspettavamo. E’ successo
che più persone, investendo 10
minuti in più della propria giornata per la causa, hanno capito
fin da subito che il sondaggio,
facendo qualche passaggio, poteva essere votato più di una
volta dalla stessa persona e in
molti hanno criticato la scarsa
veridicità della nostra analisi
perché molto probabilmente gli
utenti hanno iniziato a clikkare
più volte per il candidato preferito. Fino a qui tutto accettabile,
critiche comprese. Nei giorni
successivi la vicenda iniziava a
farsi troppo calda in virtù del
fatto che noi un sondaggio volevamo fare! In redazione arrivano informazioni in merito al
fatto che qualcuno avvezzo all’informatica, abbia offerto il
proprio aiuto in cambio di una
piccola ricompensa, per moltiplicare i propri voti. A questo
punto, ci siamo chiesti se era il
caso di lasciare il sondaggio sul
web o se chiuderlo. Abbiamo
deciso di portare la ricerca fino
al giorno di prevista chiusura e
di proseguire . Inutile sottolineare che oggi gli hacker manomettono i sistemi bancari
quindi è difficile da comprendere l’accanimento di alcune
persone che per più giorni
hanno sottolineato questa nostra grande mancanza di atten-
dibilità. Ma l’aspetto più importante della vicenda è che la
sacralità dell’opinione è stata
minata proprio dagli utenti, ovvero dai cittadini che si sono rivolti al sondaggio. Noi della
Redazione abbiamo offerto la
possibilità di esprimersi in
modo libero e anonimo e soprattutto di conoscere l’opinione altrui. Il settimanale
Unico continuerà a lanciare
sondaggi d’interesse pubblico e
continuerà a servirsi della
stessa piattaforma.
Chi opera in modo fraudolento
ne risponde alla propria coscienza. Per quel ci riguarda,
possiamo solo affermare che
abbiamo sempre mantenuto
equidistanza tra tutti i soggetti
impegnati nelle varie campagne
elettorali. Per cui, invitiamo i
nostri lettori e i frequentatori
del nostro sito a continuare ad
esprimere le proprie idee, annegando nel loro giusto e corretto
agire ogni prevaricazione di
chi non sa stare alle regole della
corretta convivenza civile.
AGENZIA DI PAESTUM
VIALE DELLA REPPUBLICA,18
84047 - CAPACCIO (SA)
Tel: 0828 723268 - Fax: 0828 725886
e-mail:[email protected]
n° 45 22/12/2016
circolano sul fronte opposto a
quello del sindaco: Agostino
Abate e Natalino Caccamo. Il
primo è stato capogruppo di opposizione in consiglio comunale
negli ultimi 5 anni, il secondo
sembra essere il nome più rappresentativo del movimento 5
stelle.
Ovviamente, stiamo parlando di
chi fin d’ora è uscito allo scoperto raccogliendo intorno a sé
attestati di stima anche seguito
del grande successo avuto in occasione del referendum costituzionale che ha visto i NO
prevalere in modo significativo
anche (perfino) ad Agropoli.
Tant’è vero che, come si legge
sui manifesti attaccati sui muri
dopo la vittoria del SI, gli oppositori si sono rianimati e ora tentano di cavalcare la sonora
sconfitta di Alfieri e la tenaglia
che si è stretta intorno a lui provocata dalle infelici frasi dette
da Vincenzo De Luca, governatore della Campania, indicandolo con una battuta come
campione della “clientele”.
Abate ha dalla sua la coerente
battaglia di opposizione condotta da anni e in un clima euforico per Alfieri dentro e fuori
il consiglio comunale. Questo lo
rende punto di riferimento per
quanti, vecchi e nuovi, hanno
11
tentato di andare contro la "corrente" alfieriana che, impetuosa,
ha trascinato consenso verso il
bacino elettorale del sindaco.
Caccamo, dal canto suo, deve,
prima di tutto, consolidare la
sua posizione nella galassia del
movimento che ondeggia nel
mare del web e si confronta sui
social.
D'altronde, il gruppo deve ottenere l'imprimatur dei titolari del
"marchio": Casaleggio e Grillo.
Infine, dovrà "sporcarsi" le
mani costruendo la/le lista/e a
sostegno.
Per Coppola, invece, si tratta
solo di uscire dal cono d'ombra
di Alfieri e dimostrare che, sia
pur nella conclamata volontà di
seguire la strada tracciata da Alfieri, anche lui è stato protagonista del modello Agropoli.
L'esposizione a sarà soggetto in
campagna elettorale potrà essere un banco di prova credibile
per le sue ambizioni di leadership.
IL SONDAGGIO
Amministrative Capaccio
N
ella primavera 2017 in molti comuni del Parco Nazionale
del Cilento, Vallo di Diano e Alburni si andrà alle urne per
eleggere il nuovo sindaco
Gennaro De Caro
e consiglio.
Nel comune di Capaccio Paestum
Ernesto Franco
sono 9 i potenziali candidati.
Secondo te quali di questi ha più
Angelo Quaglia
possibilità di andare al ballottaggio?
Emanuele Sica
I risultati:
Gennaro De Caro: 36 voti - 1%
Italo Voza
Ernesto Franco: 107 voti - 2%
Angelo Quaglia: 10 voti - 0%
Tonino De Rosa
Emanuele Sica: 834 voti - 18%
Italo Voza: 1242 voti - 27%
Mimmo Nese
Tonino De Rosa: 49 voti - 1%
Nicola Ragni
Mimmo Nese: 43 voti - 1%
Nicola Ragni: 1608 voti - 36%
Franco Sica
Franco Sica: 914 voti - 20%
Francesco Petraglia: 64 voti - 1%
Francesco Petraglia
Totale voti: 4907
CULTURA
12 n° 45 22/12/2016
Obiettivo raggiunto con bravura, tenacia e passione
“Ritratto”, il primo album de “iReset!”
VERONICA GATTA
uona
fino
a
quando le tue
mani non si consumeranno”, inizia così “Fino
alla fine”, uno dei brani de
iReset! È una frase che
esprime a pieno la tenacia e la
passione di Attilia Maiese,
Carmine Rosalia, Maurizio
Nese e Antonio De Vita, quattro musicisti che nel 2013, un
po’ per caso, un po’ per gioco,
hanno dato il via alla loro avventura fondando l’associazione musicale RESET e la
band. Rock, blues e pop si
fondono in un crossover rock
eseguito con sonorità moderne e melodiche, che contraddistinguono il sound de
iReset!
In pochi anni il gruppo rock
cilentano si è aggiudicato un
buon numero di premi e riconoscimenti tra cui:
- vincitori del Contest “Cilento’s got talent” tenutosi a
Vallo della Lucania nel 2014;
- vincitori del “Play your
music contest” tenutosi a
Cava de’ Tirreni nel 2015;
- finalisti del centro/sud Italia
(e semifinalisti a livello nazionale) di “Rock Targato Italia” nel 2016.
Lo scorso 6 agosto iReset!
hanno raggiunto un altro importante traguardo con
l’uscita del loro primo CD dal
titolo “Ritratto”: una raccolta
di 9 brani inediti nati dalla
penna e dall’anima di Carmine Rosalia, arrangiati e registrati da ireset! Attilia
Maiese (“Jen” - voce), Carmine Rosalia (“Stef” - chitarra e cori), Maurizio Nese
(“Mad” - basso), Antonio De
Vita (“Cat” - batteria), Fabrizio Scarpa (“Wako” – batteria, new entry, unitosi al
gruppo nel 2016). Il CD è
stato registrato al Hexagonlab
recording studio a Vallo della
Lucania (SA) e masterizzato
all’Eleven mastering e mi-
“S
xing studio a Busto Arsizio
(VA).
La realizzazione del cd ha
visto la partecipazione e la
collaborazione del rapper
Leoluca Inverso (in arte Leo
IN) che ha dichiarato: "Di sicuro è stata un'esperienza
coinvolgente e stimolante.
Far sì che il mio genere potesse essere presente all'interno di questo grande
progetto ha fatto in modo che
si venisse a creare una fusione
tra rock e hip hop davvero interessante... una sorta di Hip
Rock. Questo pone all'attenzione degli ascoltatori tutta la
flessibilità e la duttilità de
iReset che mi hanno coinvolto in questo viaggio. Di sicuro il disco saprà rispondere
positivamente alle attese, perché c'è cuore, passione e capacità”.
Oltre a Leo IN, ha
collaborato
alla
creazione del CD
anche
il
chitarrista/fonico
Edoardo Di Vietri:
“Lavorare con questa band è stata davvero una bella
esperienza.
Un
album che ha una
sua identità e allo
stesso tempo variegato, il quale si lascia ascoltare con
piacere e attenzione.
La ricerca sonora
(solo
apparentemente semplice) ha
richiesto tempo e innumerevoli sono le
piccole cesellature
sonore lungo i brani.
Un album "suonato"
e non "copia-incollato" (ed è importate
dirlo
soprattutto
oggi) che raccoglie e
trasmette senza fronzoli il rock e la passione riversata nel
progetto da questi
grandi ragazzi".
Il 4 gennaio presso il teatro
De Berardinis di Vallo della
Lucania, si terrà con concerto-evento in cui iReset presenteranno
ufficialmente
“Ritratto”, suonando dal vivo
tutte le canzoni del loro primo
album, con la partecipazione
dei musicisti Giovanni Pecce-
rillo, Edoardo Di Vietri e Simona La Porta.
Il concerto de iReset! sarà
preceduto dall’esibizione del
rapper Leo IN e dal gruppo
Propaganda Moio Social
Blues Club.
Per ulteriori informazioni su
iReset visitate il sito
www.iresetmusic.com
2017 - L’ANNO CHE VERRÀ
“Dobbiamo dare identità ai cittadini del Parco”
Pellegrino e i temi sensibili dell’area protetta
SEGUE DALLA PRIMA
TOMMASO PELLEGRINO
I
l 2016 é sicuramente un
anno importante per il Parco
Nazionale del Cilento Vallo
di Diano e Alburni: dopo un
lungo periodo di Commissariamento e di gestione straordinaria, l’Ente ha finalmente
ritrovato la sua normalità e la
sua stabilità con l'insediamento
del Presidente e dell'intero Consiglio Direttivo. Colgo l'occasione per esprimere la mia più
totale soddisfazione per la qualità e la competenza del Consiglio Direttivo e, in particolare,
per il bellissimo rapporto
umano che si è creato tra noi,
che é certamente alla base di un
proficuo lavoro futuro. Ci
aspetta un impegno entusiasmante e al tempo stesso impegnativo. In questo percorso
saremo accompagnati dai tanti
dipendenti dell’Ente che si ritengono innanzitutto “Cittadini
del Parco” e come tali amano il
proprio Territorio e il loro lavoro.
In tale prospettiva, il prossimo
anno sarà strategico: da una
parte, si concretizzeranno le
tante e utili iniziative che abbiamo avviato e, dall’altra, vedranno la luce le numerose
attività che abbiamo già programmato. Proprio da quest’ultime siamo partiti, con
l'approvazione della "Carta d'intenti del Parco", i cui principi
rappresenteranno i capisaldi
della nostra azione amministrativa nel prossimo quinquennio.
In tal senso, l'impegno più significativo sarà rivolto ai nostri
giovani, dai quali dobbiamo
partire stimolandone l'orgoglio
dell’appartenenza al proprio
Territorio attraverso un percorso
di conoscenza; non si può amare
un qualcosa o qualcuno se
prima non lo si conosce; più lo
conosciamo, più riusciamo ad
apprezzarne la bellezza e le qualità. Non possiamo continuare
ad accettare che in uno dei luoghi più belli del Mondo, quale il
Territorio del Parco Nazionale
del Cilento Vallo di Diano e Alburni, la bellezza dei suoi Paesaggi, della Natura, dei
Costumi, della Storia, della Cultura, possa essere un limite e
non una opportunità. La più
grande sfida é proprio quella di
fare in modo che il nostro straordinario e unico patrimonio
possa diventare una opportunità
e una risorsa soprattutto per i
nostri Ragazzi. Non nascondo
che una delle motivazioni principali che muove il mio impe-
gno quotidiano come amministratore é rappresentata dalla
consapevolezza di lavorare per
concretizzare un qualcosa d’importante e utile per tutto il nostro Territorio e quindi per i
nostri figli.
In linea con gli obiettivi che ci
siamo prefissati, rappresentati
nella Carta d'intenti del Parco,
ecco una breve sintesi di quanto
è stato finora realizzato e che,
lungo il corso del 2017 avrà la
sua piena realizzazione.
La valorizzazione e l’utilizzo
del nostro Patrimonio: Siamo
partiti con il Centro di Ricerca
per la Biodiversità a Vallo della
Lucania, dove saranno a breve
realizzati una serie di laboratori
didattici indirizzati soprattutto
al mondo della Scuola; saranno
attivati due importanti musei
che promuoveranno la cono-
scritto protocolli d'intesa con
Enti prestigiosi quali il CNR,
Città della Scienza e a breve, all’inizio del 2017, sottoscriveremo
i
Protocolli
con
l'Università degli Studi di Salerno e con l'Università degli
Studi di Napoli "Federico II".
Valorizzazione del Mare e delle
Aree Marine Protette: Abbiamo
la fortuna di avere il Mare tra i
più belli e puliti, per questo riteniamo che tra gli investimenti
prioritari da realizzare ci debba
essere la depurazione. Grazie ad
una straordinaria sinergia tra il
Parco, Consac e la Regione
Campania stiamo procedendo in
questa direzione e il 2017 vedrà
già i primi risultati concreti.
Recentemente è stata chiusa la
conferenza di servizi per poter
procedere ad un importante investimento legato alla realizza-
scenza del Territorio; abbiamo
affidato con un bando pubblico
il nostro uliveto, che da luogo di
abbandono si trasformerà in un
laboratorio all'aperto e in un
luogo di ricerca dove poter divulgare e approfondire gli
aspetti scientifici legati all’ olio
d'oliva extravergine, che rappresenta una delle eccellenze
del Parco, in quanto "Capitano"
della Dieta Mediterranea.
Abbiamo promosso l'iniziativa
"Adotta un Sentiero" con l'affidamento al mondo delle associazioni di uno dei luoghi
simbolo del Parco: la Molpa di
Palinuro.
Abbiamo valorizzato uno dei
Palazzi più belli dell'intero
Parco, Palazzo Mainenti, oggi
unica Sede dell'Ente. Abbiamo
già programmato una serie di
bandi che prevedono l'affidamento e quindi l'utilizzo di diverse strutture di pregio, oggi
completamente inutilizzate.
Inoltre il 2017 vedrà il completamento e l'inaugurazione di
uno dei luoghi più belli e prestigiosi del Parco, Villa Matarazzo
a Castellabate.
Sinergia con Istituzioni regionali e nazionali: Abbiamo sotto-
zione dei campi boa nelle aree
marine protette.
Continueremo l'opera di messa
in sicurezza del nostro territorio
come la realizzazione del pontile a Baia degli Infreschi a Camerota, dove abbiamo sostituito
le numerose passerelle per accedere alle meravigliose spiagge.
Messa in sicurezza del Territorio: Sono diversi i lavori avviati
per la messa in sicurezza del
Territorio, tra i più significativi
voglio ricordare la sistemazione
di "Ripe Rosse" a Montecorice,
che consentirà il transito delle
auto e dei collegamenti di linea;
abbiamo inoltre sviluppato un
significativo progetto sulla prevenzione del dissesto idrogeologico.
Emergenza cinghiali: Premetto
che ritengo giusto precisare che
l'emergenza cinghiali non riguarda solo il nostro Territorio
ma diverse Aree del Paese e che
l’Ente Parco non ha avuto nessuna responsabilità nell'immissione dei cinghiali. Non per
questa ragione però ci stiamo
sottraendo dall'assumerci la responsabilità di intervenire per
cercare di ridurre i danni derivanti da un numero particolar-
mente elevato di tale specie nel
nostro Territorio. Si è attivata
una importante sinergia con la
Regione Campania nell'ambito
del Tavolo Emergenza Cinghiali
già costituito e operativo. In tale
ambito, l’Ente prevede di dare
vita nel corso del prossimo anno
a:
• Prelievi selettivi
Sperimentazione dei primi recinti di cattura e della filiera
delle carni finalizzata alla commercializzazione e alla produzione di laboratori di norcineria.
• Abbattimenti selettivi
Entro i primi mesi del 2017 saranno abilitati, attraverso
l'esame finale, i selecontrollori i
quali potranno così essere operativi nel circuito del sistema di
gestione. Nell’ambito della filiera della carne, particolarmente importanti sono i
controlli sanitari che rappresentano un punto fondamentale se
vogliamo concretamente trasformare un problema in risorsa.
UNESCO: il Patrimono Unesco
rappresenta uno dei punti di
forza del Parco. Ben 4 sono i riconoscimenti che ci sono stati
conferiti. I siti di Paestum, Velia
e della Certosa di Padula,sono
al centro di numerose iniziative. Stiamo lavorando per intensificare la mobilità tra i
diversi siti artistico-culturali del
Parco per incentivare sempre
più le visite sia di chi viene da
altri Territori e sia di chi vive il
Territorio del Parco, in particolare i nostri Ragazzi. Altro particolare
e
prestigioso
riconoscimento è rappresentato
dalla Dieta Mediterranea, rispetto alla quale vogliamo sviluppare in particolare l’attività
di ricerca e quindi favorire l’approccio scientifico.
Risorse Agroalimentari: La nostra è una Terra particolarmente
fertile capace di generare numerosi prodotti di qualità che rappresentano una vera e propria
eccellenza a livello internazionale. Ben 10 sono i Presidi Slow
Food nel Parco; infatti il lavoro
che stiamo sviluppando è proprio quello di favorire un aumento della produzione di
determinati prodotti, favorendo
l’attivazione di startup; inoltre è
nostra intenzione recuperare alcune produzioni che oggi sono
scomparse dalle nostre tavole
ma che rappresentano un potenziale straordinario di valorizzazione delle nostre filiere
agroalimentari.
La mobilità: Riteniamo la mobilità un momento fondamentale sia per favorire lo sviluppo
del Turismo nel Parco sia per
dare servizi a chi già vi vive. Infatti il primo significativo e im-
n° 45 22/12/2016
13
portante progetto che abbiamo
sviluppato è stato proprio sulla
mobilità sostenibile. Abbiamo,
inoltre, espresso in modo chiaro
la nostra posizione per sviluppare e migliorare la mobilità legata al trasporto ferroviario che,
insieme al miglioramento della
viabilità, rappresenta una priorità per l’Ente Parco.
Per quanto attiene le iniziative
di ricerca sulle diverse peculiarità legate alla natura, alla fauna
e alla Biodiversità sono state
confermate le linee di intervento
strategico già attivate nell’ambito della conservazione e della
tutela.
Infine, una menzione particolare va al progetto “Radici” per
dedicare una particolare attenzione alle numerose Comunità
del Parco che risiedono all’Estero; al progetto “Tre Grotte
e tre Fiumi”; alla valorizzazione
della nostra sentieristica, rispetto alla quale è già attivo un
tavolo tecnico di lavoro aperto
alle Associazioni e ad esperti; al
contenimento e alla razionalizzazione della spesa; al rifacimento della Tabellonistica del
Parco; alla metanizzazione di
numerosi Comuni del Parco; al
progetto "Il Parco del Libro";
allo sviluppo e alla promozione
di alcuni itinerari religiosi;
all’abbattimento “dell’ecomostro di Petina”; all’opposizione
della realizzazione della centrale elettrica di Terna a Montesano; all’emergenza “cinipide”
che ha distrutto la produzione
dei nostri castagneti. Tutto ciò
rappresenta parte del risultato
dell’impegno del 2016 che nel
2017 porterà ulteriori e concreti
risultati.
Non possiamo permetterci di
sciupare una risorsa così preziosa come quella del Parco. Insieme al Direttivo, alla
Comunità del Parco e alla squadra dei Dipendenti, abbiamo
l'obiettivo di poter diventare, attraverso "obiettivi misurabili",
uno degli indicatori più importanti per la ripartenza del Sud.
Auguro a tutti Voi un felice, ma
soprattutto sereno 2017
14 n° 45 22/12/2016
DIETA MEDITERRANEA
La Fondazione Alario lancia la sfida
“Il
Cilento come Food Value System”
MARIAROSARIA NESE
D
a Ascea, a conclusione dei lavori del
convegno internazionale “The Benevolent Bean in
the Mediterranean Diet” svoltosi nelle giornate del 16 e 17
dicembre, il segnale che
giunge è chiaro: lo stile di vita
e il regime alimentare in cui si
sostanzia la Dieta Mediterranea rappresentano un fattore
determinante anche nella prevenzione oncologica.
“Il Cilento deve rispondere
con forza all’accostamento
che in questi giorni è passato
sui media della patria della
Dieta Mediterranea all’alta
percentuale di tumori registrata sul territorio” - è la
presa di posizione della Fondazione Alario. “In un’epoca
dove l’approfondimento e la
riflessione lasciano spazio
alla velocità e al sensazionalismo della notizia, si rischia
di delegittimare un modello
alimentare che è ritenuto dalla
comunità scientifica internazionale un valido alleato della
prevenzione oncologica e
nella lotta alle patologie tumorali”. Non si mettono in
dubbio i dati emersi dalle rilevazioni effettuate sul territorio campano, ma non può
passare il messaggio riduttivo
che “nella terra patria della
dieta mediterranea e delle
tante bandiere Blu le comunità locali sono maggiormente a rischio rispetto ad
aree industriali e metropolitane.”
Il vero problema è la pratica
della dieta mediterranea, che
è scomparsa dalle nostre abitudini. Come rimarcato durante i lavori del convegno da
Tommaso Chirico, amministratore delegato, e Maria Rosaria Nese, project manager
della Fondazione Alario, “iniziative di sensibilizzazione e
diffusione come quella posta
in essere nella due giorni sui
legumi sono occasioni per rilanciare un modello di sviluppo locale che porti alla
creazione di una filiera tra
produzione, trasformazione e
consumo, e alla reintepretazione in chiave strategica dell’area del Cilento come Food
Value System, sistema locale
di offerta in cui il cibo diventa
la chiave per interpretare e organizzare le dimensioni del
vivere - culturali, sociali, relazionali, sportive, ludiche,
turistiche - attraverso la realizzazione di un network territoriale capace di co-creare in
modo veloce innovazione
strategica, dove persone, comunità, imprese e istituzioni tenute insieme dal tema del
food nelle sue vastissime implicazioni ed interessenze interagiscono tra loro avvalendosi di metodologie e stru-
stema stesso, le evidenze del
mondo della ricerca si incontrano con il mondo della produzione agricola e della
ristorazione, i produttori di
conoscenza dialogano con i
produttori di valore”.
D’altronde, lo stesso convegno internazionale - che ha
chiuso idealmente l’International Year of Pulses
(IYP2016) promosso dalla
FAO - è stato sviluppato
striale e quindi dei condizionamenti su luoghi e orari di
lavoro, le rivoluzioni di gender, il cambiamento delle logiche urbanistiche) e genera
un’innovazione multidimensionale che crea un numero illimitato di nicchie per
produrre valore e sviluppo.
L’articolo integrale sull’edizione online (www.unicosettimanale.it)
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Bartolo Scandizzo
In redazione
Lucio Capo e Gina Chiacchiaro
Grafica ed Impaginazione
Veronica Gatta
menti
avanzati
per
connettersi, dialogare, interpretare lo scenario e i suoi
singoli aspetti. Il Food Value
System costruisce ambienti
multidisciplinari e multistakeholder, da cui consumatori,
fornitori, imprenditori e abilitatori traggono opportunità,
progetti e business strutturati,
che possono essere ulteriormente sviluppati in specifici
laboratori di innovazione che
possono qualificare maggiormente l’offerta agroalimentare cilentana. Ciascun attore
del Food Value System alimenta, condivide e utilizza la
conoscenza prodotta dal si-
nell’ambito del progetto “La
Dieta Mediterranea on table
& tablet”, che - unendo elementi tradizionali e di innovazione - rilegge il patrimonio
enogastronomico e la cultura
alimentare oltre che come
sfida, come una grande opportunità di mercato: la trasformazione
in
ottica
innovativa delle filiere alimentari risponde a cambiamenti scientifici (si pensi agli
OGM), culturali (modificazione delle filiere, km zero),
salutistici (collegati al wellness e agli stili di alimentazione), socioeconomici (il
declino del modello indu-
Testata realizzata da
Pietro Lista
Stampa C.G.M. s.r.l.
Contrada Malagenia, 84061
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Bartolo Scandizzo
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Il N° 45 di Unico è stato
chiuso in redazione il 20/12/2016
ed è stato avviato alla spedizione agli
abbonati il giorno 22/12/2016
presso il CPO di Salerno
GASTRONOMIA
a cura di Diodato Buonora http://diodatobuonora.blog.tiscali.it
Aspettando il 2017 … 35 suggerimenti per
la cena di San Silvestro
SEGUE DALLA PRIMA
P
otrei tranquillamente ripetere la stessa cosa, perché nulla è cambiato.
Questa volta, nei locali che
elencherò, ho notato che ci sono
alcuni che propongono dei
menu a prezzi molto abbordabili, probabilmente anche loro si
sono resi conto che i tempi sono
difficili. È una cosa buona perché noi, crisi o non crisi, siamo
abituati a festeggiare l’arrivo del
nuovo anno. Quindi, leggete
questa mini guida, telefonate
per chiedere informazioni (e
prezzo) e scegliete il locale più
adatto alle vostre esigenze.
AGROPOLI
Elysium for Food – Cena di
Capodanno. La serata sará allietata da musica animazione per
bambini. Info: 0974 177 3211.
Ristorante Il Buttero – Gran
Cenone di Capodanno. Live
Show musica anni ’70, ’80 e ’90
con “The Benca’s Brother”.
Info: 0974.829431 / 339 131
6316.
Ristorante Il Ceppo – Come da
tradizione si organizza Cenone
di Fine Anno con musica dal
vivo. Info: 0974.843036.
Ristorante Il Vecchio Bottaio /
Il Gallo e La Perla – Cenone di
San Silvestro con musica dal
vivo. Info: 0974.827226 / 339
520 2930.
Ristorante La Sciabica – Cenone di Capodanno, con la musica dal vivo, nella sala con vista
sul porto. Info: 0974.823266.
Villa U’ Saracino – New Year
Party - Veglione di Capodanno.
Music Show AlmaLive. Info:
0974.1991509 / 380 793 8204.
ALTAVILLA SILENTINA
L’Araba Fenice Hotel & Resort – Gran Cenone di Capodanno con Emma Morton (Live
Band) e la comicità di Enzo Fischetti. Dopo mezzanotte Dj set.
Info: 0828.1992328.
Ristorante Peccati di Gola –
Cenone di San Silvestro con
Musica dal vivo. Info: 333 332
6144 / 333 495 0034.
ASCEA MARINA
Rumi Hotels – Gala di Capodanno con musica dal vivo.
Spettacolo pirotecnico. Info:
0974.977128.
BATTIPAGLIA
Hotel San Luca / Ristorante
La Nona Musa – Gran Gala di
Capodanno con Musica dal
vivo, Gigi & Ross e i Villa Per
Bene. Dj Set per chiudere al meglio la festa. Info: 0828.304595
CAGGIANO
Locanda Severino – Capodanno in Locanda … Info:
0975.393905.
CAMPAGNA
L’Antico Casale – Cenone di
San Silvestro con Musica Live.
Info: 0828.47312.
CAPACCIO – PAESTUM
Hotel Ariston – Gran Gala di
San Silvestro con Cenone e
Spettacolo musicale. Conduce
Barbara Chiappini. Le melodie
e il balletto di Diego Sanchez
nel Blu dipinto di Blu. La comicità di Mino Abbacuccio e del
Trio i Malinconici. Con la musica del Renato Zero Show e la
Grande Orchestra Quisisona.
Info: 0828.851333.
Hotel Calypso / Ristorante
“Che Fresco”– Cenone Vegano
al “Che Fresco”. Info:
0828.811031.
B&B Caputacquis – Capodanno in Villa accanto al calore
del camino. Info: 338 815 0746.
Ristorante Casale ‘900 – Veglione di San Silvestro con intrattenimento
musicale
e
animazione dal vivo. Info:
0828.851172.
Hotel Clorinda – Aspettando il
2017. Una cena da sogno con
musica dal vivo, animazione e
tanto
divertimento.
Info:
0828.851091.
Osteria Demetra – Cena di Capodanno. Live Show Honey.
DjSet Vincenzo Lanzara. Info:
0828 851462 / 339 829 2248.
A New York, grazie a Unico, il panino Paestum
DIBBì
S
u un mio articolo,
di due settimana
fa, avevo scritto di
“Pisillo Italian Panini”,
speciale paninoteca italiana a New York gestita
da Carmelo Nazzaro e
sua moglie Antonella.
All’epoca della mia visita, su TripAdvisor, “Pisillo” occupava il 2°
posto su 9.205 locali. La
coppia è originaria rispettivamente di Montesarchio e Sant’Agata dei
Goti (BN), paese originario di Bill de Blasio,
attuale sindaco di NY.
Molte foto, nel locale, testimoniano l’amicizia
con l’attuale primo cittadino newyorkese. I panini di “Pisillo” sono
eccezionali e molti
hanno il nome di rinomate località campane:
Ischia, Capri, Sorrento,
Montesarchio, Pompei,
Positano, ecc. Amando la
“mia” Paestum, gli
avevo chiesto di dedicarle un panino. Dopo
avergli inviato la copia
digitale di Unico, dove
avevo scritto di loro e
c’era anche la loro
foto, ecco che Carmelo
e Antonella hanno
creato il panino Paestum. Questi gli ingredienti:
mozzarella,
carciofi, pomodori e
olio evo. Grazie e, sognando, speriamo che
Bill de Blasio, vedendo il panino, s’incuriosisce e decide di
venire nella Città dei
Templi.
L’Ozieria di Aldo Di Lascio –
Loc Santa Venere. Cena di San
Silvestro. Info: 334 381 3543.
Mec Paestum Hotel – Gran
Galà di San Silvestro con Maurizio Casagrande e la Musica Mi
Gira Intorno. Live Music: Skizzikea Band. Info: 0828.722444.
Ristorante MoraLuna (Capaccio Paese) – Cenone di Capodanno. La serata sarà allietata
dall’intrattenimento musicale
del duo Francesco e LauraDopo … Dj Antonio Napoletano. Info: 0828.199 2200.
Agriturismo Portasirena – Veglione di Capodanno con posteggia
napoletana.
Info:
0828.721035.
Royal Hotel Paestum / Pari
Biosteria - Cena Menu degustazione 9 portate con abbinamento vini della Grande Carte e
Champagne Boizel. Teatro musica e poesia con Paola Salurso.
Info: 0828.851525.
Hotel Taverna dei Re in collaborazione con l’Osteria Sul
Ponte di Battipaglia. Veglione
di Capodanno con Djazz Electroswing band. Disco Marcello
Cavallo. Info: 0828.811555.
Azienda Agrituristica Terre di
Paestum – Cenone di Capodanno.
Karaoke.
Info:
0828.722958.
EBOLI
Nostro Artigiani del Gusto –
Loc. Cioffi. Aspettando il nuovo
anno … Prima e dopo la mezzanotte sulle note di Chiara Della
Monica Acoustic Trio fino all’alba. Info: 0828. 601331 / 388
127 3729.
La Rosa dei Venti – Il Borghetto – Loc. la Storta/Santa
Cecilia. Cenone di San Silvestro
con fuochi e Berlucchi per festeggiare il nuovo anno. Allegria
e
divertimento
in
compagnia della buona musica
di Gennaro e Mario. Info: 339
218 4736.
POLICASTRO BUSSENTINO
Ristorante L’Uorto – Capodanno con la Nico Live Band.
Info: 0974.984647.
ROCCADASPIDE
Ristorante A’Taverna – (loc.
Fonte) Capodanno con La
Cover di Zero – Tony Pellegrino. Cena e Spettacolo. Info:
333 305 7753.
Relais Colle del Sole – (loc.
Doglie) Cena di Capodanno.
Musica e animazione. Ospite:
n° 45 22/12/2016
15
Rachele, finalista del programma “A Voice For Music” e
partecipante ai casting di
X.FACTOR! Fuochi d’artificio
a mezzanotte. Info: 0828
742374 / 334 941 6282 / 339
454 5522.
RUTINO
Ristorante L’Uorto ru brigante – Cenone di San Silvestro
con il gruppo musicale “Pe nu
tuozzo re pane”. Info: 388 735
1641.
VALVA
Osteria Arbustico – Cenone di
San
Silvestro.
Info:
0828.796266
Volete festeggiare l’arrivo del
nuovo anno in un ristorante
senza musica e mangiare “à la
carte”? Questi i consigli: a Capaccio Paestum Ristorante
Hermanos (0828.851292), ad
Agropoli Ristorante Dietro
l’Angolo (335.1494494 –
331.2810604); a Casal Velino
Ristorante
Le
Giare
(0974.907990).
Buon Natale e un “GRANDE”
2017 a tutti.
La ricetta
Baccalà e ceci
con crostini
aromatizzati
Ingredienti per 4 persone:
250 g di ceci già cotti, 300 g
di baccalà ammollato, 1 spicchio di aglio, prezzemolo, 2
pomodori pelati, 4 cucchiai
di olio di oliva, sale e pepe.
Procedimento: Fate imbiondire l'aglio nell'olio, poi eliminatelo e aggiungete i pelati
a pezzetti. Fate insaporire per
circa 5 minuti, poi aggiungete il baccalà tagliato a pezzetti. Pepate e aggiungete il
prezzemolo. Lasciate cuocere
il baccalà per un quarto d'ora;
poi unite i ceci con il liquido
di cottura e tenete sul fuoco
ancora per 10 minuti. Servite
caldo con crostini di pane
aromatizzati.
Vino consigliato: Poseidon
2015, Primitivo Paestum Igp,
I Vini del Cavaliere.