[N-ARE - 10] NAZIONE/GIORNALE/ARE/10 07/03/17

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10 CAMPIONATO GIORNALISMO
SCUOLA MEDIA
«Magiotti»
MONTEVARCHI
MARTEDÌ 7 MARZO 2017
Tutti presenti grazie alla Lim
La scuola ti segue: la lavagna interattiva «ponte» con chi sta male
PUO’ SEMBRARE una minaccia
ma in realtà è tutt’altro.
Da qualche anno, nella nostra scuola «Magiotti» di Montevarchi è stato attivato il progetto La scuola ti segue!, il cui scopo è quello di dare la
possibilità ai ragazzi meno fortunati, che sono costretti a rimanere a
casa o all’ospedale per sottoporsi a
varie cure, di «frequentare» virtualmente la classe e seguire il programma scolastico.
La scuola provvede a fornire l’attrezzature per far funzionare tutto
ciò, primo fra tutti un notebook, su
cui è installato un programma
(TeamViewer), che consente di far
interagire gli alunni con il compagno. L’aula è dotata di una LIM,
nella quale appare la finestra per il
collegamento e che permette di attivare l’opzioni audio, video e chat.
L’alunno può salvare i documenti
che scriviamo alla LIM e le lezioni
spiegate dagli insegnanti così da poterle studiare; sentirà e vedrà davvero tutto, compresi i nostri «sfondoni»! In questo modo riuscirà a ri-
SCUOLA...A DOMICILIO La tecnologia: un disegno di Madav Sharma
manere in pari con le lezioni, senza
perdere via via proprio nessun passaggio.
Oltre all’insegnamento tecnologico, questo progetto prevede anche
un’altra opzione, quella del «Prof. a
domicilio».
ALCUNI PROFESSORI di sostegno si recano a casa sua per impartirgli delle lezioni ogni settimana,
in questo modo possono spiegargli
eventuali argomenti che gli sono rimasti difficili e fargli fare le stesse
verifiche delle diverse materie che
noi affrontiamo in classe.
Questo progetto, oltre a renderci
davvero orgogliosi del nostro Istituto, ci ha permesso di dare un valore
diverso alla cosa in apparenza più
banale della nostra vita: andare a
scuola.
ATTRAVERSO IL PUNTO di
vista del nostro compagno abbiamo potuto osservare il mondo scolastico sotto una luce diversa. Per
noi trascorrere un intero giorno a
scuola è un’azione abituale e noiosa, al contrario per lui il collegamento virtuale rappresenta il vero
e unico momento divertente ed attivo della giornata.
Non vogliamo adulare nessuno, nè
i nostri insegnanti nè la nostra Preside, ma crediamo realmente che
avergli dato, (non lo vediamo da
due anni), la possibilità di sapere
come si è svolta la Seconda Guerra
Mondiale, come si risolvono le
espressioni letterali o che cosa sia
l’Umorismo di Pirandello sia incredibile e suggeriamo ad ogni istituto scolastico di attuare questo progetto.
Soprattutto ogni giorno che vediamo apparire sulla LIM la chat con
lui abbiamo la sensazione che in
classe davvero non manchi nessuno. E allora, visto che siamo tutti,
che la lezione abbia inizio!
RIFLESSIONI LE INNOVAZIONI E I GIOVANI:C’E’ CHI GRIDA AL PERICOLO E CHI AI VANTAGGI DEL PROGRESSO
Tecnologia: una fortuna o un cavallo di Troia?
SIAMO VERAMENTE sicuri che la tecnologia
stia rovinando i giovani di oggi?
È vero solo parzialmente, quando studiamo ci distraiamo facilmente, al primo suono di notifica lasciamo
stare Leopardi e ci mettiamo a «spippolare» con lo
smartphone creando il nostro Infinito.
La tecnologia è però anche il nostro salvagente:
quando abbiamo bisogno di cercare qualcosa che
non sappiamo, andiamo su internet e troviamo tutte
le informazioni disponibili. Una nuova lingua ci è
nemica? Semplice, basta scaricare la giusta app ed è
fatta. Anche chi è dall’altra parte del mondo o diciamo, non proprio a km 0, può interagire con noi attraverso molti programmi.
I GIOVANI TECNOLOGICI
Disegno di Orlando Abendato
I NOSTRI GENITORI ci parlano dei loro tempi,
di quando era appena apparsa la televisione e i ragazzi si divertivano all’aperto o nei bar.
Niente Whatsapp, Instagram, Facebook, fiori in testa o lingue di cane. E quando volevano dire che
qualcosa gli piaceva non dovevano usare un pollice
all’insù ma si guardavano negli occhi.
Ci dicono che i loro rapporti erano più veri, ma noi
ragazzi di oggi non capiamo nemmeno che cosa fosse «più vero». Il mondo ci è stato consegnato così e ci
piace. Soprattutto crediamo che se non fosse stato
per tutte queste invenzioni moderne, il nostro compagno oggi non avrebbe potuto studiare, non avrebbe un’istruzione e sicuramente sarebbe più solo.
VIVIAMO in un mondo diviso tra chi tiranneggia
l’universo tecnologico e chi invece lo osanna, noi
non abbiamo gli elementi per dare una risposta, perciò ci chiediamo: la tecnologia, questo grande mostro contemporaneo, è veramente così utile come ci
sembra o sarà invece il nostro cavallo di Troia? Ai
posteri l’ardua sentenza.
i cronisti in classe della III C...
STUDENTI
Filippo Agnelli, Orlando Avendato, Massimiliano Belardini, Mattias Beqiri, Duccio Carapelli, Costanza Maria Donati, Matilde Fabbrini, Altina Feka, Nicolò Ferone, Marko Hasa-
naj, Leonardo Leardi, Gaia Loffredo, Ludovica Mannucci Benincasa, Davide Milaneschi,
Luca Orbi, Piero Pepi, Gianluca Picozzi, Mohamed Pouye Bamba, Madhav Sharma,Marco Vannini
INSEGNANTI
Serena Manenti
Carla Gironi
PRESIDE
Chiara Casucci
LIM L’INTERVISTA
«Così mi sento
seguito
anche da casa»
PER RENDERCI meglio
conto della situazione siamo
andati ad intervistare il nostro compagno, protagonista
del progetto «La scuola ti segue». Lui è molto motivato a
seguire le lezioni svolte in
classe tramite l’uso del notebook, oltre ad avere la possibilità di imparare grazie
all’aiuto di alcuni professori
che si recano direttamente a
casa sua. Questo è quello che
ci ha raccontato.
Cosa rappresenta per
te il progetto la scuola ti
segue?
«Una grande mano per aiutare gli studenti che vogliono
rimanere in pari con le lezioni, ma anche per continuare
a “seguire” insieme ai propri
compagni».
E’ buono il programma
utilizzato per metterti in
contatto con la classe?
«Sì, abbastanza buono. Però
con un segnale di linea un
po’ debole, ad alcuni il collegamento a volte salta, fortunatamente non è il mio caso.
Consiglierei di cambiarlo in
futuro, ma per il resto va bene».
La scuola, onestamente, ti ha aiutato come
meglio poteva?
«Sì, con il tempo mi ha aiutato e mi sono sentito molto seguito».
I tuoi compagni ti hanno aiutato?
«I miei compagni mi hanno
sostenuto moralmente e questa è una cosa molto importante per me».
Ti piacerebbe tornare a
scuola?
«Sì, mi piacerebbe molto».
E’ stato emozionante per tutti noi poter vedere dal vivo
come questo lavoro stia portando i suoi frutti, certo qualcosa ancora è da migliorare,
c’è un po’ da aggiustare il tiro… ma la strada è sicuramente in discesa!