La Comunicazione del rischio: due decaloghi

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La Comunicazione del rischio: due decaloghi prodotti dall’Istituto Superiore di Sanità
Alberto Mantovani e Francesca Baldi, Istituto Superiore di Sanità (ISS), Roma
[email protected]; [email protected]
La comunicazione del rischio è uno strumento importante per una efficace prevenzione: oltre a fornire
informazioni scientificamente valide e comprensibili, utili per interpretare correttamente i messaggi dei
mass media, una comunicazione incisiva facilita scelte consapevoli per proteggere la salute riducendo
l’esposizione a determinati fattori di rischio (empowerment). l’ISS ha elaborato due Decaloghi pensati per il
cittadino: il primo nasce dal progetto PREVIENI (finanziato dal Ministero dell’Ambiente) sugli interferenti
endocrini (IE, sostanze che danneggiano la salute mediante alterazioni endocrine, http://www.iss.it/inte)
presenti in prodotti di utilizzo giornaliero e nell’ambiente di vita. Gli IE rappresentano un rischio
specialmente per la generazione futura, a breve (ad es. malformazioni urogenitali) e a lungo termine (ad
es., infertilità).
Il Decalogo "Conosci, Riduci, PREVIENI – Un Decalogo per i cittadini sugli Interferenti Endocrini"
http://www.iss.it/binary/inte/cont/Decalogo_MODIFICATO_13032014_finale.pdf (disponibile anche in
inglese e presentato alla Commissione Europea) offre informazioni sugli IE, le normative esistenti, le fonti
di esposizione nella vita quotidiana e soprattutto i comportamenti per ridurre i rischi.
Il secondo Decalogo dal titolo “Nutrizione e sicurezza alimentare in gravidanza”
(http://www.iss.it/binary/inte/cont/Decalogo_gravidanza.pdf) scaturisce dalle Raccomandazioni europee
per la prevenzione primaria dei difetti congeniti ed è stato elaborato in occasione di EXPO 2015, ove si è
riusciti a dare visibilità al tema “alimentazione e salute”. Il nascituro si nutre attraverso la madre e durante
lo sviluppo intrauterino un errore temporaneo può causare un danno permanente: il Decalogo, pertanto,
integra aspetti nutrizionali (es, controllo del peso, acido folico, iodio) e rischi chimici o biologici (es., alcol,
metilmercurio, Toxoplasma). Analogamente al Decalogo precedente, il documento ha l’obiettivo di
informare in merito ai rischi e ai comportamenti in grado di ridurli, con linguaggio semplice e basandosi su
raccomandazioni ufficiali dell’EFSA e/o dell’ISS.
I due documenti hanno avuta ampia diffusione anche sui social networks: ora occorre valutarne l’impatto e
la possibilità di eventuali aggiornamenti.