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Call for papers
City Portraits: Porto
Nell’ambito del ciclo di convegni internazionali “City Portraits” - promossi ed
organizzati dalla Scuola di Dottorato dell’Università Iuav di Venezia - il 15/16 giugno
2017 si terrà l’appuntamento sulla città di Porto.
Abstract
Porto, immagine di una città e riflesso di una narrazione più vasta, declinata tra i bagliori
dell’Atlantico e le ombre profonde della valle del Douro.
Qui, il corpo a corpo tra architettura e topografia ha generato uno spazio urbano così
distintivo da stimolare, in tempi diversi, un’articolata serie di ritratti che tentano di
fissarne il carattere, non soltanto in forma di veduta, ma anche in letteratura, in fotografia
e in sequenze cinematografiche; d’altro canto, questa condizione ha fatto sì che la cultura
del progetto si misurasse necessariamente con un modo di fare città inteso come atto
collettivo. Nei momenti cardine per il ripensamento della struttura urbana, infatti, la
sperimentazione intorno alle possibilità costruttive insite nel territorio - nella definizione
dei suoi margini fisici - si presenta come tema costante nelle differenti strategie di
trasformazione. Si tratta, dunque, di una città, ma anche del nome che identifica una
scuola di architettura, o meglio una cultura del progetto per cui il dialogo tra disegno e
luogo è inteso come occasione di risignificazione del rapporto tra natura-artificio.
L’intreccio tra trasformazioni urbane e riflessioni architettoniche definisce il carattere
peculiare di Porto, città che ha saputo confidare nelle possibilità dell’architettura,
consapevole della necessità del progetto radicato nella tradizione, ma anche proiettato
verso il disegno degli scenari futuri.
Negli ultimi due decenni, dopo un periodo di stasi critica, Porto affronta una serie di
trasformazioni dinamiche. Emerge, però, una profonda novità nei motori di questo
cambiamento: a riconnettere il nucleo antico della città al territorio ampio che a essa si
riferisce, infatti, non sono più direttamente i sistemi produttivi territoriali, bensì la
valorizzazione del patrimonio che ha definito la storia di queste relazioni e l’introduzione
di nuove visioni per aree oggi prive di identità.
Call for papers_Linee Guida
La call for papers vuole selezionare i contributi di ricerca che, focalizzando l’attenzione
nella città di Porto, analizzano le azioni che stanno trasformando la città, con lo scopo di
comprendere le forme e il ruolo del progetto di architettura e paesaggio in tali processi.
Per orientare i contributi si propongono due linee guida di seguito descritte:
Linea d’acqua/Linea di terra
Porto, come sottolinea il suo nome, è una città indissolubilmente legata all’acqua, da un
lato l’oceano, dall’altro il fiume. In passato il Douro era il sistema infrastrutturale
necessario per la produzione del Vinho do Porto, mentre l’Atlantico apriva la porta verso
le Americhe. Oggi tali legami sono mutati e nei cambiamenti di queste relazioni si
possono leggere scelte politiche e orientamenti culturali che definiscono un nuovo punto
di vista nei confronti delle tradizioni e aprono nuove opportunità per la lettura del
territorio.
Nel nord del Portogallo l’area metropolitana di Porto ha un ruolo fondamentale, la
definizione dei suoi margini fisici si riflette sul disegno dell’entroterra. Il bordo distante
dal fiume è il bordo delle periferie, ma anche il punto in cui la realtà urbana si confronta
con i centri di minori dimensione e con le micro-realtà rurali. Nel margine tra le ultime
frange del disegno urbano e i primi inserti di geografia territoriale si aprono occasioni di
progetto e di interpretazione sulla forma urbana e sui suoi limiti.
Linea Portuense/Linea Internazionale
A Porto il ruolo che gli architetti hanno avuto nella definizione dei processi di
trasformazione è fondamentale. In particolare, gli anni Settanta del Novecento
rappresentano un momento fecondo, in cui gli abitanti stessi traducono esigenze sociali
partecipando alla costruzione di nuove parti di città, con l’aiuto di giovani architetti, che
rifonderanno di lì a poco lo stesso insegnamento della progettazione. Non un
movimento e nemmeno una tendenza: un’esperienza originale, in equilibrio tra
l’inclusione di apporti esterni e la ricerca delle radici locali, priva di manifesti e parca di
discorsi teorici.
Oggi, mentre la realtà urbana si modifica con l’introduzione di nuove infrastrutture e la
realizzazione di landmark firmati da architetti di fama mondiale, il contesto internazionale
fissa nella celebrazione del “mito autoriale” quella che si era invece strutturata come una
realtà sfaccettata e complessa. In tale contesto, le generazioni recenti e una scuola
rinnovata si affacciano sulla scena urbana, sperimentando le possibilità di una tradizione
e, insieme, tracciando nuovi orizzonti per l’architettura portuense.
L’abstract deve conteggiare un massimo di 400 parole e deve essere inviato in formato
pdf all’indirizzo e-mail [email protected]. Nel file pdf devono essere incluse
anche le seguenti informazioni: nome e cognome, data di nascita, istituto di
rappresentanza (università/istituzione), indirizzo e-mail, titolo dell’intervento, 4 parole
chiave e una breve descrizione dell’ambito nel quale è stata svolta la ricerca (massimo 200
parole).
lingue ufficiali
italiano e inglese
tempistiche
lancio della call for papers
febbraio 2017
scadenza per l’invio degli abstract
31 marzo 2017
notifica di accettazione
30 aprile 2017
a cura di
Stefano Tornieri e Carlotta Torricelli
info
[email protected]