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Ascom Lugo, Piano traffico: No alla desertificazione del centro
Mercoledì 1 Marzo 2017
“Auspichiamo che il rinvio deciso per l’adozione del Piano traffico di Lugo consenta di tenere conto di alcune osservazioni
che abbiamo presentato all’Assessore competente, per evitare un ulteriore contributo alla desertificazione commerciale del
centro storico”. Inizia così il comunicato di Confcommercio Ascom Lugo, che per bocca del suo Direttore Luca Massaccesi,
elenca i punti “critici” di quella che attualmente è ancora una bozza di piano.
“In merito alla bozza di piano traffico presentata riteniamo che questa si collochi in un percorso di continuità rispetto agli ultimi
piani, ma con inserimenti di novità critiche specie per quanto riguarda il centro storico. Le ipotesi portanti poste alla base del
piano che vedono nel centro storico il luogo dove tutelare i residenti, proponendo schemi ormai superati di contrapposizione
tra chi risiede in centro (e che lo vorrebbe come un quartiere dormitorio) e chi lavorandoci e frequentandolo lo rende vivo
valorizzandolo e permettendogli di crescere e svilupparsi non può vederci consenzienti. In questo ambito la mancata
valorizzazione dell’accessibilità del centro costituisce per noi un limite anacronistico e che riteniamo penalizzi il centro
storico in maniera inaccettabile”.
“Ci riferiamo in particolare – prosegue il Direttore Massaccesi – alla realizzazione di piste ciclabili in pieno centro, dove i
dati a base del piano traffico dicono non vi è incidentalità – che comporterebbero una perdita stimata, in via Baracca, Emaldi e
Amendola e se si considera anche l’ipotesi di pedonalizzazione della piazza Savonarola, di circa 100 posti auto. Riteniamo
invece che la misura atta a garantire protezione alla mobilità ciclabile all’interno del centro sia quella stabilita di rendere “zona
30” tutto il perimetro viario all’interno dei Circondari storici di Lugo. Si eviterebbe così di impiegare risorse quando con
interventi di moderazione della velocità si potrebbero ottenere gli stessi risultati, per poterle impiegare ove servono e cioè fuori
dal centro storico, laddove la separazione delle componenti di traffico costituisce non solo una necessità ma un’emergenza
nei punti di maggior incidentalità rilevata, come peraltro testimonia l’ultimo incidente alla rotonda di via Mentana”.
“Altri punti critici sono le “idee”, peraltro non nuove, su possibili interventi nel sistema delle piazze Cavour, Primo Maggio e
Garibaldi: pensiamo si debba tener conto della multifunzionalità del centro storico, avendo cura di mantenere un quadro
di compatibilità con il mercato settimanale, l’invarianza degli spazi di sosta, le iniziative di animazione e tutti gli altri eventi e
manifestazioni che si svolgono in tale sistema".
"Infine, siamo nettamente contrari alla ipotesi di rendere a pagamento molte aree di sosta attualmente regolamentate a
disco orario – Via Foro Boario, via Acquacalda ecc. - anche al fine di evitare di disincentivare la fruizione di attività rispetto
ad altre ubicate in aree limitrofe nelle quali non è stabilita alcuna regolamentazione, e chiediamo un’attenta valutazione in
determinate zone a seguito dei possibili investimenti futuri come quello ipotizzato per l’ex Acetificio Venturi che
stravolgerebbero la viabilità, la sosta e la circolazione anche nelle aree adiacenti” conclude il comunicato.
Politica, Società
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Commenti
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ebbravi i commerciati, per loro ci vorrebbero autostrade nei centri storici con tanti parcheggi (agratis) in modo da andare a fare
spese, spesine e spesone ! tutti suv !02/03/2017 - Luciano
L'Ascom lo sa che il commercio nei centri storici ha delle difficoltà perché la qualità media dei commercianti è bassina e
anche perché gli affitti dei negozi sono altissimi e quindi poco interessanti? I proprietari preferiscono avere locali vuoti invece
di chiedere canoni "onesti" (parlo per esperienza diretta). E le ricette delle associazioni di categoria sono sempre quelle
vecchie di trent'anni: via le ztl, più parcheggi (fosse per loro si parcheggerebbe anche dentro al pavaglione), abbasso la
mobilità sostenibile. I centri storici riqualificati e ordinati, un buon piano traffico, iniziative ed eventi sono tutte cose importanti
che i comuni devono fare, ci mancherebbe (ma non dovrebbero essere soli a farlo) però la crisi il commercio non la sfanga
se non sa lavorare su competitività , innovazione, riqualificazione della proposta commerciale.02/03/2017 - Alessandra
Certo non si deve pretendere di avere la-botte piena e la moglie ubriaca--l apertura dei grandi super-iper-maxi mercati nelle
periferie ha portato alla desertificazione dei centri storici-NEL lontano 1995 presentammo assieme agli studenti di due classi
quarte dell I.T.C. IL primo P.U.T. che fu rifiutato dalla GIUNTA di allora:prevedeva tra l altro l introduzione di bus navetta a
cadenza prefissata e breve per portare i cittadini in CENTRO per rivitalizzarlo con meno inquinamento lasciando le auto in
garage e tanto altro-SI spera di non essere in ritardo come al solito-grazie LUCIANO BARUZZI GEOGRAFO
LUGO02/03/2017 - LUCIANO BARUZZI
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