1. Comunicato con Scheda tecnica

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Transcript 1. Comunicato con Scheda tecnica

a cura di Giandomenico Romanelli
con Franca Lugato
Conegliano, Palazzo Sarcinelli
25 febbraio - 18 giugno 2017
comunicato stampa
Promossa dal Comune di Conegliano e da Civita Tre Venezie, la mostra prosegue le
esplorazioni sulle trasformazioni dei linguaggi della pittura veneziana e veneta negli anni
magici tra Quattro e Cinquecento.
Dopo Un Cinquecento Inquieto nel 2014, seguito dal Carpaccio, Vittore e Benedetto nel
2015 e, nel 2016 da I Vivarini, l’indagine approda alla figura imprescindibile di Giovanni
Bellini (1430 circa-1516), scelta tanto più opportuna nel quinto centenario della morte del
maestro.
Chi sono, quindi, i giovani artisti e collaboratori del grande Giambellino? Come si
formarono, quale posto avevano nella produzione dell’atelier, della bottega, come si diceva
allora? Che cosa trassero e che cosa a loro volta tramandarono dalla frequentazione e
dalla stessa collaborazione con un artista-intellettuale tanto sublime per pensiero e per
invenzione, per tecnica e non meno che per precisione formale?
La mostra prende le mosse proprio da queste domande e trova nella raffinata collezione
dell’antica e prestigiosa Accademia dei Concordi di Rovigo lo spunto per tracciare
una sorta di mappa (ipotetica e virtuale, ma supportata da una eletta serie di dipinti)
del milieu belliniano o, almeno, di una parte significativa e originale di tale universo
d’uomini e di capolavori.
Bellini ha lasciato indubbiamente il segno inconfondibile del suo passaggio, ha creato
punti di riferimento che hanno fatto scuola per un consistente numero di pittori, stilemi
di cui possiamo riconoscere gli elementi costitutivi: semplici contorni di un volto, la
postura e la struttura delle mani femminili, i differenti atteggiamenti del Bambinello; ma
anche straordinari paesaggi incantati, spalle di colline scoscese e alberate, città murate
e fortificazioni, il profilo lontano di catene alpine. C’è tuttavia qualche cosa che è più
difficile descrivere e definire del mondo belliniano: quell’estasi muta e pensosa, quell’essere
amorevolmente assorti in insondabili pensieri virtuosi, quella mitezza e quasi pudore
degli sguardi che è un’attitudine che parte dal Maestro e viene gelosamente conservata
e tramandata dai seguaci. Quindi la ‘svolta’ atmosferica e tonale della sua pittura, nello
sfumato in cui svanisce la percezione dei contorni e dei profili, dove i protagonisti sono
avvolti e immersi in una luce dorata che nessuno però saprà più eguagliare.
Dai due celebri capolavori di Bellini in mostra – la Madonna col Bambin Gesù di
esemplare semplicità e perfezione e il Cristo portacroce, così permeato di quel soffuso
tonalismo magico e dorato che lo colloca tra le opere-manifesto della stagione matura
intensa e filosofica della sua parabola artistica – il percorso espositivo propone importanti
confronti, contaminazioni, suggestioni con opere di altri artisti, da Palma il Vecchio a
Dosso Dossi fino a Tiziano e Tintoretto, o, addirittura, a maestri tedeschi e fiamminghi
(come Mabuse e Mostaert) per sottolineare la centralità di Giovanni Bellini rispetto
Conegliano, Palazzo Sarcinelli
25 febbraio - 18 giugno 2017
ufficio stampa
Giovanna Ambrosano
Civita Tre Venezie
[email protected]
041 2725912 | 338​​4546387
a uno scenario non solo veneziano e veneto (come ben aveva capito nei suoi passaggi
veneziani Albrecht Dürer).
L’esposizione si sviluppa secondo una sequenza tematica che si dispiegherà nel percorso
delle sale di Palazzo Sarcinelli: 1.L’alba del Rinascimento; 2.Madonne con il Bambino;
3.Devote meditazioni (3a. Circoncisioni e mistici matrimoni; 3b. Santi attorno al trono);
4.Imago Christi; 5.Suggestioni dal Nord; 6. Metamorfosi; 7. Teste e ritratti.
In tale trama narrativa ed espositiva si vengono a collocare nomi e personalità molto
diverse, tutte accumunate da una più o meno intensa frequentazione di Giovanni Bellini
e del suo atelier: assistenti che hanno lavorato al suo fianco nelle grandi imprese decorative
di Palazzo Ducale o nelle sale delle Scuole di San Marco e di San Giovanni Evangelista;
aiuti che hanno replicato le più fortunate tavole destinate alla devozione privata; artisti
partiti da cartoni della bottega, che hanno poi continuato la loro ricerca in autonomia
di ispirazione e di linguaggio, dichiarando però il loro legame profondo e irrinunciabile
con la pittura del maestro.
Marco Bello, Andrea Previtali, i Santacroce, Luca Antonio Busati, Pasqualino Veneto,
Jacopo da Valenza, Nicolò Rondinelli... Non più fantasmi: nella mostra prendono corpo e
fisionomia nelle loro Madonnine, nelle loro Conversazioni, nei paesaggi di una idealizzata
pedemontana, nella ragnatela di sguardi inquieti e nostalgici. Talvolta permeati di una
ingenua naïveté, tal altra attenti a recuperare tradizioni e caratteri derivati dal genius loci
di periferie fiere e felici.
Alcuni di questi maestri hanno segnato anche il territorio coneglianese, tanto che, una
volta ancora, sarà possibile costruire una sorta di mappa-itinerario del loro passaggio
tra Conegliano e Asolo, tra Serravalle e la trevigiana, riprendendo una proposta che ha
trovato nelle due mostre precedenti di questo ciclo un ampio consenso e un sincero
apprezzamento dei visitatori: completare l’itinerario compiuto dentro le sale espositive
con una fitta rete di affascinanti “scoperte” di capolavori sparsi sul territorio, per conoscere
lo straordinario museo diffuso che caratterizza il nostro Paese.
La mostra è, dunque, un’occasione per interrogarsi sull’eredità belliniana, ricostruendo
con originalità una rete di rapporti e connessioni, mettendo in luce il raffronto possibile
tra storie e opere, protagonisti e comprimari su palcoscenici diversi e alternativi e tuttavia
legati da analogie e contiguità logiche e strutturali.
Accompagnerà la mostra un catalogo edito da Marsilio Editori con saggi di Carlo Cavalli,
Augusto Gentili, Mauro Lucco, Franca Lugato, Giandomenico Romanelli, Debora
Tosato, Giovanni Valagussa, Alessia Vedova.
Conegliano, Palazzo Sarcinelli
25 febbraio - 18 giugno 2017
ufficio stampa
Giovanna Ambrosano
Civita Tre Venezie
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Conegliano
Palazzo Sarcinelli
Via xx Settembre 132
25 febbraio - 18 giugno 2017
per scaricare immagini e materiali stampa
http://www.mostrabellini.it/it/ufficiostampa.html
ufficio stampa
Giovanna Ambrosano
Civita Tre Venezie
[email protected]
041 2725912, 3384546387
informazioni e prenotazioni
+ 39 04381932123
www.mostrabellini.it
orari
martedì, mercoledì e giovedì 10.00 - 18.00
venerdì 10.00 - 21.00
sabato e domenica 10.00 - 20.00
la biglietteria chiude 30 minuti prima
chiuso il lunedì
aperture straordinarie
domenica 16 aprile (Pasqua), 17 aprile
(Lunedì dell’Angelo), martedì 25 aprile,
lunedì 1 maggio, venerdì 2 giugno
biglietti
• intero 11,00 euro
• ridotto 8,50 euro
studenti, adulti over 60, convenzioni
• gruppi 7,00 euro
gruppi da 10 a 25 persone
• scuole 4,00 euro
• famiglia 22,00 euro
nucleo familiare formato da due adulti
e un minorenne (dal secondo minorenne in poi 6,00 euro)
• gratuito
bambini fino ai 6 anni, disabili
con accompagnatore, guide turistiche,
due accompagnatori per classe
e un accompagnatore per gruppo,
giornalisti previo accredito
visite guidate in mostra
Per gruppi da 10 a 25 persone
• visita guidata in italiano 100,00 euro
• visita guidata in inglese 120,00 euro
Le visite guidate sono effettuate con l’ausilio
di un sistema radio-microfonico il cui costo
è compreso nell’importo indicato. Per i
gruppi con guida propria il costo dell’affitto
obbligatorio del sistema è di 40,00 euro
prenotazioni
+39 04381932123
www.vivaticket.it
prenotazione obbligatoria per gruppi,
1,50 euro a persona
info e prenotazioni scuole
e laboratori
+39 3494107020, +39 3476428685
[email protected]
dal lunedì al venerdì in orario d’ufficio
prenotazione gratuita,
obbligatoria per le scuole
attività educative per le scuole
Storia e arte al tempo di Giovanni Bellini
visita didattica, durata 60 minuti
per tutte le fasce d’età
60,00 euro
Dettagli preziosi
visita e laboratorio, durata 120 minuti
per la scuola materna e il primo ciclo
della scuola primaria (dai 3 ai 7 anni)
100,00 euro
La storia in un quadro
visita interattiva, durata 90 minuti
per la scuola secondaria di primo
e di secondo grado (dagli 11 ai 18 anni)
80,00 euro
come arrivare
• bus turistici
la sosta breve per la discesa e la salita
è autorizzata a Piazzale San Martino
(5 minuti a piedi da Palazzo Sarcinelli).
La sosta lunga è autorizzata presso
il parcheggio dello Stadio Comunale
in Via Filzi
• treno
la stazione di Conegliano dista soli 350
metri da Palazzo Sarcinelli ed è raggiungibile
con treni regionali in partenza ogni 20
minuti circa dalle stazioni di Venezia
Mestre e Treviso Centrale.