…Incontra, ascolta, rifletti

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territorio
A cura della Redazione
…Incontra,
ascolta, rifletti
Consuntivo del
primo anno di attività
dell’Associazione
Culturale Aladura (che in
dialetto yoruba nigeriano
significa oranti, persone
che pregano) che
propone informazione,
confronto e relazione.
48
L
e proposte culturali di Aladura
hanno avuto inizio nell’autunno
del 2008 con la rassegna Memoria e
Deportazione: undici incontri ai quali
hanno partecipato scrittori, studiosi
e testimoni della Shoa (Shlomo
Venezia, Boris Pahor, Milovan
Bressan, Maria Pia Bernicchia), del
genocidio armeno (Antonia Arslan)
e dei laogai cinesi (Harry Wu). Una
serie di importanti testimonianze di
vita, raccolte poi in un volume, curato
da Barbara Tomasella e Stefano
Bortolus, e presentato all’ultima
edizione di Pordenonelegge.
Complice del successo, sicuramente
il taglio insolito dato agli incontri che
hanno approfondito tematiche legate
alla spiritualità, da un punto di vista
storico e di ricerca, con ospiti noti e
dalle personalità ricche di sfumature.
Soddisfatto Stefano Bortolus: Non
solo per la grande partecipazione
– ha precisato - ma anche per la
qualità degli incontri che quest’anno
hanno visto ospiti Valentina Lippi
Bruni sul significato delle antiche
discipline marziali, Elena Dak, unica
donna ad attraversare il deserto
del Tenerè insieme ai Tuareg;
Alessandra Chiricosta, la studiosa
che per prima ha tradotto dal cinese
il testo di Matteo Ricci; Tito de Luca,
appassionato scalatore e studioso,
da anni alla ricerca dell’Arca di Noè;
Enza Ciccolo, biologa che da anni
studia le Acque a Luce Bianca (le
acque sgorgate nei luoghi dove è
apparsa Maria Vergine); Antonia
Arslan che con Siobah Nash Marshall
che hanno tenuto una lezione di
storia e filosofia sui genocidi del XX
secolo e, infine, l’incontro sulla sacra
Sindone con Barbara Frale, ufficiale
dell’archivio segreto vaticano, e lo
scienziato Giulio Fanti.
Il nostro obiettivo – ha continuato
Bortolus - è quello di mantenere
l’attenzione su temi che, attraverso
il confronto, lascino sempre
interrogativi aperti. Incontri per
riflettere sul nostro passato, presente
e futuro. Non verrà mai a mancare
la qualità, caratteristica dominante
delle nostre proposte. Il desiderio di
Aladura sin dall’inizio è stato quello di
essere attenta e sensibile al mondo
dei giovani: è a loro in particolare
che cerchiamo di rivolgere la nostre
proposte. Per questo stiamo anche
valutando di ampliare le iniziative per
le scuole, in collaborazione con la
Biblioteca Don Bosco.