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Dinamo stanca
crolla nel finale
a Pesaro: 76-71
Lawal impegnato in un duello sotto canestro
Super Thornton
gela i sogni
della Dinamo
Carter, tra i pochi a salvarsi ieri a Pesaro
SERIE A
La Dinamo parte a tutto gas
ma all'arrivo è senza benzina
I biancoblù hanno dilapidato 18 punti di vantaggio costruiti con un grande primo quarto
Lo stress delle recenti trasferte ha pesato, ma nessuno è stato in grado di limitare Thornton
di Andrea Sini
» INVIATO A PESARO
La strada verso l'alta classifica è
sconnessa e scivolosa e restare
in pista dopo dieci giorni a mille
all'ora può essere davvero complicato. La più immaginabile tra
le batoste inattese arriva subito,
bella pronta e impacchettata:
nel match che segue il
"tiratone" di Final Eight e
Champions League, la Dinamo
perde male in casa della Consultinvest Pesaro (76-71), dopo avere dilapidato un vantaggio di 18
punti maturato in avvio di secondoquarto.
Il conto, prego. La squadra di Federico Pasquini, si presenta scarica fisicamente e mentalmente
all'appuntamento in casa della
terz'ultima in classifica: nonostante un grande approccio e
un avvio devastante (10-28 al
12') i sassaresi si squagliano
quasi subito: la squadra di deconcentra, smette di costuire
buoni tiri e viene lentamente risucchiata dai marchigiani, che
arrivano all'intervallo sotto di
appena 4 punti. Nel terzo quarto si va avanti praticamente solo
dalla lunetta e alla fine, dopo
una lunga serie di strappi e controstrappi, la Dinamo subisce il
colpo del ko da uno scatenato
Thornton, autore di 28 punti, 9
dei quali nel finale. Il conto è salato, perché i sassaresi falliscono l'aggancio al terzo posto.
Mercoledì si torna in campo, al
palazzetto, nell'andata degli ottavi di finale contro Le Mans.
L'illusione. Pasquini lascia tutto
com'è, lascia in tribuna il nuovo
acquisto Lighty e manda in
quintetto Bell, Lacey, Devecchi,
Sacchetti e Lydeka. L'impatto
dei sassaresi sul match è devastante: il bombardamento a tappeto da oltre l'arco dei 6,75 frutta cinque triple di fila (Bell, Lacey, Sacchetti, Carter e D'Ercole) e alla prima sirena la squadra
di Pasquini naviga già sul +13
(10-23). A infilare la settima tripla della serie è ancora Carter,
che poi trova un bel gioco a due
con Lydeka e va a realizzare da
sotto il canestro rovesciato del
+18(10-28).
Il risveglio. Pesaro passa dagli
errori incredibili da sotto alla riscossa: dal 15-28 l'inerzia cambia completamente: Thornton
si scatena e grazie all'ennesimo
giro in lunetta, infilail -6 (28-34)
a l'14" dalla sirena. A metà gara
la Dinamo ha dilapidato quasi
tutto il vantaggio (30-34) e al
rientro in campo le cose non migliorano molto: l'attacco sembra essere in un vicolo cieco e
Pesaro è brava a sfruttare il metro arbitrale per mettere la freccia: cinque punti, tutti dalla lunetta, valgono il primo sorpasso
(35-34) conHarrowdopo2'58".
Gli strattoni. Lydeka smuove finalmente il punteggio dalla lunetta, ma il primo canestro su
azione (una tripla di Stipcevic)
arriva soltanto dopo 3'46" della
SERIE A
terza frazione. Il play croato fa
ancora centro da lontano subito
dopo, e per la Dinamo è ossigeno puro (39-42). Il match resta
comunque durissimo, perché la
difesa fa troppo spesso acqua e i
biancoblù si affidano completamente a Savanovic: sei tiri liberi
consecutivi dell'ala serba valgono il +5 (45-50 al 3'46'). La Dinamo torna finalmente a segnare
su azione e la tripla di Carter vale il +8 (47-55 a l'50"). È solo un
attimo, perché al 30' il margine
tra le due squadre è ancora strettissimo: 52-55. Si procede a
strattoni, con gli arbitri che ne
combinano di tutti i colori (tecnico per flopping a Sticpevici,
poi a Harrow e Lacey). Pesaro
esce da questa bagarre sul +3
(59-56), pò D'Ercole guida il
controbreak: palla recuperata e
tripla del 59-62 a 6'25". Vuelle al
tappeto? Neppure per sogno: i
marchigiani stringono i denti e
in 2 minuti piazzano un parziale
di 9-0 con Hazell e Jones per il
+6 (68-62) a4'12" dalla fine. Savanovic e Bell che fanno subito
-1 (68-67), il match sembra poter girare ancora, invece è il canto del cigno: Savanovic fallisce il
sorpasso dalla lunetta, Stipcevic
combina due pasticci e a l'49"
Thornton fa esplodere l'Adriatic
Arena con la tripla del 71-67. Ed
è sempre lui a ricacciare indietro per due volte i sassaresi. Che
tornano a casa con le pive nel
sacco.
DUSKO E LA CERTEZZA
LACEY APPANNATO
Si va bene, a
Nymburki liberi
decisivi a fil di
sirena li aveva
segnati e a Pesaro
no, ma se
all'Adriati e Alena
la Dinamo ha
avuto un punto di
riferimento
questo è stato
ancora una volta
DuskoSavanovic,
che non ha mai
rifiutato un
pallone rovente
nei momenti
decisivi, e ha
sempre suonato la
carica riportando
sotto i suoi nei
momenti critici. È
il numero 2 0 la
certezza della
Dinamo
Sono stati due dei
grandi trascinatori
delle tre gare di
Final Eight e della
rincorsa all'ultimo
respiro di
Nymburk. Ieri la
fatica ha
presentato il conto
a Trevor Lacey
(foto) e Rok
Stipcevic, che
hanno provato in
t u t t i i modi a
essere decisivi.
L'americano è
uscito dal match
prestissimo a
causa degli a r b i t r i ,
il croato è rimasto
in campo sino alla
fine ma nei
momenti decisivi
ha peccato di
lucidità
> Quintetto iniziale
ARBITRI: Lo Guzzo, Aronne, Paglialunga
SERIE A
OER
Rendimento Offensivo
Se
Schiacciate
Kjr
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*****
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SERIE A