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Transcript di nuovo in azione

Giovani
Alpinisti Mantovani
Anno IV - Marzo 2017 - Il giornalino dei ragazzi
inserto al Notiziario MantovaCAI - Sezioni CAI di Mantova
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Club Alpino Italiano
Sezione di Mantova
Sottosezioni di Quistello e Suzzara
Commissione di Alpinismo Giovanile
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Pronti?! Via... sono riprese a tutta canna le attività dei ragazzi e ragazze
dell’Alpinismo Giovanile.
L’unica cosa che non è ripresa come dovrebbe è la meteorologia. La neve ci fa
penare. Dovè la neve? Dove andiamo?
Mistero fino all’ultimo, bisogna aspettare di sapere dove andare!
I ragazzi e ragazze hanno iniziato impegnati su tre fronti: un gruppo a imparare i rudimenti dello scialpinismo
e dello sci escursionististico, un altro
gruppo a imparare a sciare su pista e
un gruppone in giro con le ciaspole ai
piedi per imparare a stare e osservare la
montagna innevata e il suo ambiente
naturale fatto di alberi spogli, tracce di
animali, ghiaccioli che pendono dagli
alberi dei boschi.
Bene, siamo partiti per vivere l’avventura del 2017.
MINI CORSO DI SCIALPINISMO DEDICATO AI RAGAZZI ISCRITTI AL
CORSO DI ALPINISMO GIOVANILE
( a cura di Sandro Spagna)
Si è concluso il mini corso di tre giorni
dedicato allo scialpinismo e rivolto ai
ragazzi dell’Alpinismo Giovanile. Nonostante la scarsità di neve che caratterizza questo inverno, siamo riusciti
ad individuare tre possibilità di percorso riuscendo a stare ai margini delle
piste di discesa, unico terreno coperto
da neve programmata.
Uscita n°1-Madonna di Campiglio: 8 ragazzi accompagnati da tre istruttori, Gigi,
Angelo (in arte Gelo ma anche Ghiaccio ultimamente) e Franco, hanno imparato ad
utilizzare l’attrezzatura scialpinistica (sci, scarponi, pelli, bastoncini) e quella prevista per l’autosoccorso (Artva, pala e sonda). Non è stato necessario prendere un impianto di risalita perchè in parte abbiamo percorso una pista. Qualche problema di
equilibrio i ragazzi l’hanno avuto nella cosiddetta “trappola” dove si sono visti un paio
di scivoloni, per il resto la salita è risultata semplice. Poi Gigi ha pensato bene di rendere un tratto di salita più suggestiva e accattivante portandosi decisamente fuoripista seguiti da 4 temerari. Qui la difficoltà maggiore era non mettere pelli e solette sui
numerosissimi sassi che affioravano dall’esiguo “spessore” di neve. Poi finalmente in
una conca a goderci il meritato panino al sole,ma prima una ricerca Artva eseguita
con successo e a tempo di record da Gabriele. Smontate le pelli e in assetto da discesa
tutti giù per la pista a parte Emanuele che ha preferito scendere sci in spalla. Sotto
l’attento sguardo di Gigi che ha valutato uno a uno la perizia sciistica, siamo scesi a
valle in breve tempo.
Uscita n°2- Monte Cimone: per cercare un po’ di neve vera, ci siamo recati al Mon
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te Cimone sull’Appennino modenese.
Punto di partenza, il lago della Ninfa.
Questa volta l’uscita è stata realizzata in
concomitanza del gruppo M, quindi utilizzando il bus come mezzo di trasporto.
Dopo aver “abbandonato” i ciaspolatori”
qualche chilometro più a valle, giunti al
lago della Ninfa è cominciato il rituale
della preparazione degli sci e della calzata degli scarponi che a volte risultavano o
troppo stretti o troppo lunghi. Poi nell’affollamento del luogo, ci siamo portati nei
pressi della salita proprio sulle sponde del
lago completamente coperto di neve. Prove
di “cancelletto” ovvero di buon funzionamento degli apparecchi Artva in ricezione
e in trasmissione e poi su in fila indiana
a battere traccia in neve vergine. Anche i
ragazzi hanno tracciato valutando le caratteristiche del pendio. E poi ancora prove di inversione con gli sci, e progressione
sui traversi. Così siamo giunti nei pressi
delle piste fuori dal bosco. Ci attendeva
una fitta coltre di nebbia accompagnata
da un vento freddo e pungente che metteva dura prova la resistenza dei ragazzi.
Ma occorreva proseguire fino a pervenire,
intravedendolo solo all’ultimo istante,
all’arrivo della seggiovia del Salto della
Capra. Le condizioni non permettevano
di dilungarci più del necessario, via le
pelli e poi giù per la pista 8 ricavata da
una forestale dalla pendenza dolcissima.
Senza grossi patemi siamo scesi al lago.
Ancora un po’ di esercizio sull’uso dell’
Artva e un’occhiata ai cristalli di neve
usando il kit dell’ AINEVA e poi a mangiare qualcosa di caldo nella bolgia del
rifugio assieme ai ciaspolatori che intanto ci avevano raggiunto.
Uscita n°3 - Monte Cimone:”per quest’anno, non cambiare, stesso posto, stesso m...
onte”: e così si ritorna al lago della Ninfa ma stavolta con noi, come accompagnatrici, ci sono anche Barbara e Roberta
quest’ultima alla prima esperienza con
lo scialpinismo. Finalmente la giornata
è più luminosa e decisamente più calda
(per forza manca Gelo). I ragazzi sono
7 come i magnifici. Stesso itinerario
dell’alta volta, salita nel bosco, prove di
inversione. Il manto di neve rispetto alla
settimana prima era già calato. Pian piano arriviamo su, invitando spesso Nic4
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colò a darsi una mossa, ma lui è fatto così. Stavolta c’è il tempo di riposare e mangiare
un panino in pieno sole. Giunge il momento di scendere, per Roberta la pista 8 più
adatta a lei che ha esperienza fondata, ovvero che sa far fondo, per noi giù su di una
pista un po’ più ripida che in breve ci porta senza problemi a valle.
Termina qui questa prima esperienza di scialpinismo assieme ai ragazzi di AG. Un
sentito grazie a Gigi che davvero non solo ha saputo insegnare con la sua risaputa
competenza i rudimenti di questa splendida disciplina ma si è rapportato ai ragazzi in modo encomiabile. Ricordo inoltre che a sottolineare la sua professionalità, ha
condotto ben due sopralluoghi perchè nulla fosse lasciato al caso. Un grazie anche a
“Gelo” e Franco per la disponibilità, la collaborazione e perchè no, la pazienza dimostrata.
L’auspicio è che si possa ripetere l’esperienza l’anno prossimo ovviamente con più materia prima a disposizione.
PIMA USCITA SU NEVE DEDICATA AI RAGAZZI CIASPOLATORI DEL CORSO
DI ALPINISMO GIOVANILE (a cura di Anna Oliani)
Domenica 22 gennaio il Corso M dell’Alpinismo Giovanile ha effettuato la sua prima
uscita. La meta scelta dagli organizzatori è stato il Monte Cimone, sugli Appennini modenesi, dove la neve aveva abbondantemente ricoperto prati e alberi.
Con l’uso delle ciaspole, il gruppo di ragazzi e accompagnatori ha percorso un sentiero
praticabile anche d’estate.
Il tracciato attraversa boschi di abeti e di faggi, i cui rami, carichi di neve, erano di continuo colpiti dai ragazzi, che inoltre non perdevano occasione per riempirsi la bocca di
neve.
Durante il tragitto sono state effettuate alcune soste. Margheritini e gli altri accompagnatori hanno fatto conoscere ai giovani alpinisti l’uso dell’artva, -invitandoli
anche a esercitarsi in una prova pratica-, a osservare le specie vegetali - i faggi dalla
corteccia liscia e verdastra, gli arbusti di rosa canina, riconoscibili dai loro frutti, sferiche bacche rosse- a orientarsi senza l’uso della bussola, individuando il nord dopo
aver osservato la posizione del sole e la neve sulle cortecce. Durante l’attraversamento
di un’abetaia i ragazzi hanno appreso che si trovavo all’interno di un bosco artificiale,
perché le dimensioni dei tronchi erano pressoché le stesse, segno di una piantumazione da parte dell’uomo e non di
una nascita spontanea. Una giovanissima alpinista ha osservato
alcune impronte di animali (un
ungulato? o un lupo? Troppo poche per avere qualche certezza.)
Durante il percorso si sono formati piccoli gruppi, ma tutti hanno
raggiunto la baita della Ninfa
dove hanno divorato un piatto di
lasagne verdi.
Per alcuni ragazzi il percorso di
circa 6 Km è risultato un po’ faticoso, ma ricco di emozioni.
Non vi sono informazioni e foto
del Gruppo Sci Alpino (in pista)
perché non sono arrivate in Redazione.
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Club Alpino Italiano
Sezione di Mantova
Sottosezioni di Quistello e Suzzara
Commissione di Alpinismo Giovanile
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