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ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA
Mercoledì 1 Marzo 2017
È la proposta che sta per prendere piede in Germania. Restano contrari i socialisti
Aliquote diverse per regione
Per riequilibrare: sarebbero più alte nei Lander ricchi
da Berlino
ROBERTO GIARDINA
P
erché un postino ha
lo stesso stipendio a
Milano e a Cefalù? In
Lombardia riesce a
sopravvivere, in Sicilia dove
si aprì il primo Club Mediterranée negli Anni Cinquanta,
può vivere dignitosamente. A
Palermo, sono andato a gustare
un’arancina, che per me equivale alla madeleine di Proust,
in uno storico locale vicino al
Giornale di Sicilia. Sono le migliori della città e, dunque, per
i palermitani che non soffrono
di modestia, le migliori dell’isola. Prezzo un euro e 90, per 400
grammi. Non so se il peso sia
esatto, perché non sono riuscito
a finirla. A Trastevere, a Roma,
un modesto supplì quasi senza
condimento e minuscolo arriva
a 2 euro. Ma ogni tentativo di
differenziare stipendi e salari
a seconda del luogo dove si vive
è sempre stato respinto come
anticostituzionale.
Adesso la Merkel ha proposto un’Europa a due, o più
velocità, ed è stata subito accusata d’arroganza teutonica, e
di voler spaccare la Ue. Forse,
invece, l’idea che non
è sua, potrebbe salvare l’Unione dilaniata
dall’euro, tra paesi forti e deboli, tra nord e
sud. L’hanno avanzata
anche altri in passato,
ma se la proposta arriva da Berlino tutti si
ribellano. In Germania,
in quest’anno elettorale (si vota il 24 settembre), si susseguono le
proposte: salari e stipendi, a cominciare
dai dipendenti pubblici, potrebbero essere differenti dal
Baltico, non proprio fiorente,
alla ricca Baviera. In Germania il Sud è più ricco del Nord.
E anche le tasse andrebbero
calcolate con scaglioni differenti tra regioni prospere e le
altre in difficoltà. Lo propongono il ministro delle finanze
del Baden-Württemberg, il
socialdemocratico Nils Schmid, e il collega della vicina
Baviera, il cristianosociale
Markus Söder. Destra e sinistra d’accordo, unite dalla
logica.
«Si potrebbe aprire un
corridoio per giungere a una
parità di fatto, grazie a sovven-
Carsten Schneider
zioni o esenzioni», spiegano in
un documento comune. A Berlino, il ministro delle finanze,
Wolfgang Schäuble sarebbe
d’accordo. Perché no scaglioni
fiscali differenti a seconda del
Land? Sarebbe un modo per favorire l’occupazione nelle zone
meno prospere. Ma l’Spd, i socialisti tedeschi, partner nella
Große Koalition, è invece contraria. «La posizione del ministero delle finanze non è condivisa da noi», dichiara Carsten
Schneider, vicepresidente del
gruppo parlamentare socialdemocratico. «In Europa, spiega,
ci battiamo contro l’aggressiva
concorrenza di alcuni Stati che
offrono eccessivi vantaggi fiscali. Non possiamo comportarci
allo stesso modo a casa
nostra, avvantaggiando
alcune regioni». I salari differenziati, dovrebbero essere introdotti
anche dai contratti
aziendali, regione per
regione, ma se si pagano meno i dipendenti
vengono avvantaggiate alcune imprese solo
in base al luogo in cui
hanno la sede.
Contrarie anche
diverse regioni. Le tasse
vengono spartite tra Bund, la
federazione, e i Länder, ma se
gli introiti fiscali diminuiscono, le regioni più povere non
potranno tenere il passo con
quelle più ricche, che potranno
offrire infrastrutture migliori.
Ma Schäuble ha previsto
questa obiezione, e propone
di offrire maggior spazio a
alcuni Länder per sforare i
bilanci e investire in opere
pubbliche. Dal 2020 si potrebbe modificare il contributo di solidarietà deciso
dopo la riunificazione per
finanziare la ricostruzione
della ex Ddr, la Germania
tedesca. Doveva essere temporaneo e, com’era prevedi-
bile, è sempre in vigore oltre
un quarto di secolo dopo.
Attualmente, la stangata
rende circa 15 miliardi di euro
che va interamente al Bund.
Potrebbe essere spartita tra
i Länder più in difficoltà. Si
sente la necessità di modificare
l’attuale sistema di mutuo soccorso tra i Länder, esattamente
il contrario di quanto pensava
Bossi quando si augurava
un’Italia federale su modello
tedesco. Gli introiti fiscali regionali non vengono reinvestiti localmente, ma in parte
messi in una cassa comune e
ridistruiti a livello nazionale.
Di fatto, oggi, quattro regioni
finanziano le altre dodici. La
Baviera, per fare un esempio,
versa a Berlino, città Stato, i 4
miliardi di euro che servono a
coprire in parte il rosso nella
capitale. Se la riforma viene
considerata ragionevole in
Germania perché non realizzarla anche in Europa? I parametri rigidi di Maastricht
potrebbero diventare elastici
e adattati alla situazione delle
varie nazioni: la Baviera non
è la Sassonia, come la Grecia
non è la Germania.
© Riproduzione riservata
CON LE NUOVE REGOLE LE PREFETTURE POSSONO ASSEGNARE LE VETTURE DELLA POLIZIA A SOCIETÀ ESTERNE
La Francia dà in gestione ai privati le auto civetta con radar
anti-infrazione per fare più contravvenzioni contro la velocità
da Parigi
GIUSEPPE CORSENTINO
L
e colonnine con i radar e le
fotocamere ai bordi delle autostrade e delle statali non
bastano più. Gli automobilisti francesi vanno troppo veloci, il
numero degli incidenti è in aumento
(anche se la mortalità è in lieve calo,
merito della maggiore sicurezza sulle
vetture) e allora la Sècurité Routiere,
un organismo interministeriale che si
occupa di sicurezza stradale, ha deciso
di far uscire dai garage delle prefetture le 383 auto civetta della polizia,
senza alcun segno di riconoscimento,
né una scritta né un lampeggiante
ma munite di radar e fotocamere, e
farle circolare in tutti i dipartimenti,
si comincia dalla Normandia, otto ore
al giorno e non più un’ora com’è avvenuto fino ad oggi.
La vicenda è paradossale. Le
383 auto civetta munite di radar per
beccare, fotografare, multare gli automobilisti che non rispettano i limiti
di velocità (130 chilometri l’ora sulle
autostrade e 110 chilometri orari sulle
statali, come in Italia) sono state acquistate nel 2013 e «lancées en grand
pompe», come ricorda a ItaliaOggi
Emmanuel Barbe, magistrato esperto di diritto comunitario (ha tenuto
lezioni anche alla scuola sottufficiali
dei carabinieri), trait-d’union tra i vari
ministeri che si occupano di sicurezza stradale. Sono state acquistate (70
mila euro ciascuna e dunque
sulla base dei chilomecon costo totale di 28 milioni
tri percorsi oltre che sul
di euro), presentate ai menumero dei flash e delle
dia e rimesse velocemente
contravvenzioni.
in garage.
Forse perché inadeguate
Se tutto questo funal servizio? Scomode per il
zionerà, lo Stato francepersonale? Troppo costose
se avrà alla fine qualche
a gestirle? Buona la terza,
chance di far girare otto
è la risposta giusta. Infatti,
ore al giorno le sue vetture
per una serie incredibile di
e incassare i 15milioni di
complicazioni burocratiche
contravvenzioni, com’era
legate all’organizzazione
nei propositi iniziali. Amdei turni degli ottocento
messo che la lobby degli
agenti incaricati del serviautomobilisti, che qui è
zio (due per vettura, seconrappresentata dalla podo la legge: uno alla guida,
tente associazione 40 mill’altro al controllo del comlions d’automobilistes, non
puter di bordo collegato al
riesca a bloccare o, quanto
Le società private sono selezionate con gara e pagate
radar ed entrambi in divimeno, a rallentare, con
sulla base dei chilometri percorsi e delle contravvenzioni
sa, ça va sans dire), le auto
qualche cavillo il nuovo ca-civetta, dopo due anni di
hier des charges, le nuove
Ora, se Dio vuole, le regole procedure di controllo.
rodaggio, hanno circolato in media
due ore al giorno nel 2015 e appena d’ingaggio sono cambiate. I due
Per esempio, contestando la regolapoliziotti non debbono più essere in rità del passaggio dei dati (e delle fotoun’ora nel 2016.
divisa (se no, che auto civetta sa- grafie) dal computer dell’auto-civetta
Con il risultato che l’anno rebbero?). Anzi di poliziotti ne basta (condotta da un agente privato) al
scorso sono state scattate appena uno e in abiti civili. Qualcuno, al mainframe del Cnt, il Centre national
1,5 milioni di fotografie agli automo- ministero, ha pensato addirittura a de traitment di Rennes, la struttura
bilisti indisciplinati (anche se questo une versione remaniée de ce disposi- pubblica che processa tutte le contravnon vuol dire che sono state emesse tif de contrôle routiere, una versione venzioni e invia la multa all’indirizzo
1,5 milioni di contravvenzioni: l’iter completamente nuova, post-moder- del proprietario della vettura. All’assoè ben più complicato, come si vedrà), na, verrebbe da dire, delle regole ciazione 40 millions d’automobilistes,
mentre a regime la poderosa scuderia di controllo su strada. Non solo si che ha come presidente il responsabile
di 383 vehicules banalisés, di auto ci- abbandona la divisa (della police dell’Automobil Club della Francia ocvetta, avrebbe potuto fare 15 milioni nationale e della gendarmerie), ma cidentale, Daniel Quero, gli avvocati
di flash, coprendo in un solo anno l’in- si autorizzano le prefetture ad as- non mancano.
vestimento ministeriale e destinare il segnare le vetture a società private,
@pippocorsentino
selezionate con una gara e pagate
surplus alle casse dello Stato.
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