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DECRETO 380
SISTEMA INTEGRATO DI EDUCAZIONE E DI ISTRUZIONE DALLA NASCITA SINO A 6
ANNI
Art. 1
Principi e
finalità
Principi e finalità – Il sistema integrato 0/6 di educazione e istruzione
1) Promuove la continuità del sistema educativo
2) Concorre a ridurre gli svantaggi
3) Accoglie e rispetta la diversità
4) Coinvolge le famiglie, anche e soprattutto quelle monoreddito a cui dà un
importante aiuto
5) Qualifica la scuola attraverso la laurea per i docenti
Art. 2
Il sistema integrato è costituito da
Organizzazione
a) Servizi educativi per l’infanzia articolati in -nido e micronido da 3 a 36
sistema
mesi,- servizi integrativi (centri gioco, centri per famiglie, sezioni
integrato
primavera) da 24 a 36 mesi.
b) Scuole dell’infanzia statali e paritarie dai 3 ai 6 anni.
I nidi e micronidi sono gestiti dai Comuni o da Enti privati e così pure i servizi
integrativi. Le sezioni primavera possono essere gestite dai Comuni o dallo Stato.
Tutto il sistema deve essere in continuità.
Art. 3
Stato e Regioni possono programmare poli per l’infanzia (tutti in un unico
Poli per
plesso). A tale scopo sono stanziati anche fondi per la costruzione, ex novo, di
l’infanzia
poli fatti dalla Regione (ne possono fare da 1 a 3) che reperiscono le aree e per
questo hanno finanziamenti anche dallo Stato previo concorso tra le Regioni.
Art. 4
Lo Stato vuole, come obiettivo, consolidare ed ampliare i servizi per l’infanzia
Obiettivi
fino a toccare almeno il 33% della popolazione sotto i 3 anni e toccando il 75%
strategici del
dei Comuni. Vuole poi generalizzare, per tutti, la scuola dell’infanzia da 3 a 6
sistema
anni. Inclusione dei disabili. Qualificazione universitaria del personale (laurea
integrato
triennale e laurea quinquennale).
Art. 5
Lo Stato programma l’estensione del servizio del sistema integrato, assegna le
Funzione e
risorse, aggiorna il personale, monitora l’offerta educativa, elabora, ai fini della
compiti dello
continuità, gli Orientamenti educativi nazionali per i servizi educativi per
Stato
l’infanzia.
Art. 6
Le Regioni programmano e sviluppano il sistema integrato sulla base del Piano di
Formazioni e
azione nazionale- pluriennale, danno supporto professionale al personale,
compiti delle
coordinano progetti temporali, sviluppano il sistema informatico regionale e
Regioni
concorrono al monitoraggio.
Art. 7
I Comuni, da soli o consorziati, gestiscono le proprie scuole e autorizzano soggetti
Funzioni e
privati ad aprire servizi per l’infanzia con l’inclusione e fanno monitoraggio sul
compiti EE.LL. proprio territorio. Definiscono per tutti azioni di finanziamento e di modalità di
partecipazione delle famiglie e sostengono la continuità.
Art. 8
Il Governo, entro 6 mesi, elabora un piano di azione pluriennale per lo sviluppo
Piano di azione del sistema integrato su tutto il territorio nazionale con il progressivo
nazionale per
superamento della fase sperimentale delle Sezioni primavera che dovrebbero
promozione
divenire strutturali. I servizi per l’infanzia non devono essere più servizi a
sistema
domanda individuale ma garantiti a tutta la popolazione. Il Piano nazionale dà
integrato
risorse e riequilibra i servizi sul territorio nazionale. Al Piano nazionale
partecipano, finanziariamente, anche Regioni ed Enti Locali.
Art. 9
Partecipazione
economica
famiglie
Art. 10
Commissione
nazionale
Art. 11
Relazione sul
sistema
integrato
Art. 12
Riparto fondo
nazionale
Art. 13
Copertura
finanziaria
Art. 14
Norme
transitorie
La soglia massima di partecipazione finanziaria delle famiglie sarà definita in sede
di Conferenza unificata e vale sia per il pubblico che per il privato. Gli EE.LL.
possono prevedere facilitazioni in base all’ISEE. Le aziende pubbliche e private
possono erogare, ai loro dipendenti, il “Bonus nido” spendibile nel sistema
integrato dei nidi fino ad un valore di 150 €.
Viene istituita la solita commissione nazionale per il sistema integrato che dura in
carica 3 anni. L’incarico può essere rinnovato per 1 sola volta. Non spetta alcun
compenso.
Ogni due anni il Ministro dell’istruzione presenta una relazione al Parlamento
sullo stato di attuazione del piano.
Viene istituito un Fondo nazionale per finanziare tutta l’operazione. Servirà per
costruzione ed adeguamento nuove scuole, spese di gestione, formazione del
personale, riequilibrio territoriale delle istituzioni scolastiche. Il fondo viene dato
solo se c’è compartecipazione di Regione ed EE.LL.
La generalizzazione della scuola dell’infanzia, (3-6 anni) è perseguita dallo Stato,
anche con l’aiuto del privato (EE.LL. e scuole paritarie FISM etc.).
Copertura finanziaria
Norme transitorie
Dal 2018/2019 sono gradualmente superati gli anticipi.
Dal 2019/2020 occorre la laurea triennale per la classe L19 per educatori e la
laurea quinquennale a ciclo unico in scienze della formazione primaria per i
docenti.