I pellegrini al lavoro per rendere europea la “via Francisca”

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Transcript I pellegrini al lavoro per rendere europea la “via Francisca”

NO VB
LA STAMPA
VENERDÌ 24 FEBBRAIO 2017
La storia
CLAUDIO BRESSANI
NOVARA
anno già mappato con
rilievi Gps i 197 chilometri della via Francisca, un antico percorso devozionale che in nove tappe dal
passo del Sempione conduce
a Novara: è uno degli «affluenti» della più celebre via
Francigena, alla quale poi si
raccorda a Vercelli o a Mortara. Ora, insieme alla Provincia e all’Atl, inizieranno a lavorare alla riscoperta di questo itinerario per farlo entrare nella rete europea dei pellegrinaggi. Un fenomeno in
continuo aumento: basti pensare che nel 2016 più di 1.100
persone hanno pernottato all’«ospitale» di Vercelli, che
della Francigena costituisce
uno snodo fondamentale perché lì si ricongiungono i due
rami principali, che passano
rispettivamente dal Gran San
Bernardo e dal Monginevro.
H
Novara e provincia .51
L’obiettivo è aprire nel 2020 con l’aiuto della Provincia
Borgomanero
I pellegrini al lavoro
per rendere europea
la “via Francisca”
Il Club 61
delle “Frecce”
compie 20 anni
Ora che la notizia della scoperta di 7 pianeti distanti
«solo» 39 anni luce dalla Terra, rende meno improbabile
l’ipotesi di altre forme di vita
simili a quella umana, si riaccende l’interesse per gli alieni e per gli ufo. Ad Arona se
ne parlerà il 18 marzo prossimo, nel corso di un convegno
organizzato dalla sezione locale dell’Università delle tre
età. Nell’aula magna del palazzo comunale saranno presenti due luminari dell’ufologia mondiale: Roberto Pinotti, fondatore, segretario generale del Centro ufologico
nazionale, e Alfredo Benni,
consigliere nazionale del
Cun. I relatori si soffermeranno sul periodo che va dal
1930 al 1950 e in particolare
Pinotti - sociologo, politologo
e giornalista scientifico- potrebbe svelare il segreto di
un oggetto planato nel 1933
nella zona tra Varesotto, Ticino e Lago Maggiore. [C. FA.]
«Ci sono momenti in cui capisci qual è la ragione per cui
esiste un club come il nostro,
che riunisce 300 soci, tutti appassionati di volo e della pattuglia acrobatica più bella del
mondo». Maria Teresa Bertinotti, presidente del Club 61
Frecce Tricolori di Borgomanero, ne ha in mente un paio,
che rivela mentre mette in ordine i suoi ricordi alla vigilia
della festa dei 20 anni dalla
fondazione del club, domani
sera alle 21, al ristorante «Pinocchio» di Borgomanero.
«Il primo è legato alla consegne delle borse di studio
che, con il Circolo del 53°, abbiamo istituito in memoria del
pilota di Tornado Mariangela
Valentini, morta nel corso di
un’esercitazione nel 2014. In
tutto 1.500 euro per 3 allievi
dell’istituto “Baracca”: mi
sentivo in imbarazzo, perché
pensavo che con quella cifra
non risolvevamo poi tanto.
Uno di loro, guardandomi negli occhi, mi ha parlato di sua
madre, vedova, e della fatica
di ogni giorno per andare
avanti. Mi ha sorriso e ringraziato per quei soldi. Ecco, ho
pensato, questo è il nostro
obiettivo». E aggiunge: «Tra
le tante attività del nostro sodalizio c’è anche il sostegno
concreto alla struttura ospedaliera del SS. Trinità di Borgomanero, a cui abbiamo donato tutte le poltrone-letto
per le camere o per cui raccogliamo fondi da destinare all’acquisto di apparecchiature
[C. FA.]
necessarie».
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
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Roberto Pinotti
Pella
Da oggi sulle navi
si sale in bicicletta
n Da oggi sarà pos-
La via Francisca parte da Bognanco e arriva fino a Novara
Gli «Amici dei cammini»
L’iniziativa è dell’associazione «Amici dei cammini di
Santiago», presieduta da Enrico Zaninetti, che ha una sezione a Novara con una trentina di soci e un’altra a Omegna con una ventina, quasi
tutti pensionati con la passione dei lunghi cammini sugli
itinerari medievali. Come Eugenio Imperatori, che si è occupato di mappare i percorsi
della Francisca, uno che fa in
media più di 1.500 chilometri
a piedi ogni anno.
«La Francisca - dice Imperatori - in realtà è un gruppo
di vie, con quattro altre varianti. La prima passa da Bo-
.
gnanco o da Varzo, la seconda
sulla riva destra o sinistra del
Toce, la terza sulla sponda destra o sinistra del lago d’Orta e
l’ultima da Borgomanero-Cureggio oppure da Gattico-Veruno. Poi dalla Trinità di Momo a
Novara il percorso diventa unico. Gli itinerari sono attraverso
strade di campagna, sterrate o
solo parzialmente asfaltate,
con qualche attraversamento
di paesi. Noi abbiamo mappato
tutte e quattro le varianti. In
estate, dal 1° al 9 settembre, faremo le segnature, posizionato
frecce lungo il tracciato».
Ma questo è solo l’inizio:
«Per la segnaletica definitiva
servono le autorizzazioni dei
singoli Comuni. Per questo ci
siamo rivolti alla Provincia di
Novara, chiedendole di svolgere un ruolo di raccordo. Bisognerà trovare i soldi per la cartellonistica e per realizzare una
guida. E organizzare, insieme
all’Atl, le strutture per l’accoglienza dei pellegrini. L’obiettivo è inaugurare la via Francisca nel 2020, millenario della
nascita di San Bernardo. Intanto per il 7 maggio abbiamo
organizzato una camminata
tra Vercelli e Novara».
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sibile navigare sul lago
d’Orta portando a bordo la propria bicicletta. Gratuitamente,
senza alcun costo aggiuntivo. I cicloturisti,
italiani e stranieri, potranno usufruire di
una nuova opportunità utilizzando le motonavi della Navigazione
pubblica, Ortensia, Valentina e Azalea, che
effettuano il servizio di
linea lungo le tratte
che collegano le sponde del lago. In questo
senso è stato firmato
un accordo nei giorni
scorsi tra la provincia
di Novara, la navigazione e le amministrazioni locali. «E’ un’offerta per quanti vengono a visitare il nostro territorio e una
grossa opportunità
per il turismo locale»,
ha commentato il presidente della Provincia
Matteo Besozzi. [V.A.]
Arona
Un convegno
su vita aliena
e nuovi pianeti