Maria Giuseppina Grasso Cannizzo

Download Report

Transcript Maria Giuseppina Grasso Cannizzo

Vincitrice di due Riba EU Award
e Medaglia d’oro alla Triennale
di Milano, l’architetta Grasso
Cannizzo vive nella casa di famiglia
a Vittoria, provincia di Ragusa
(nella pagina accanto)
Maria Giuseppina
Grasso Cannizzo
revisioni del tempo
l’architet tura è un organismo vitale.
l’architet to è un accordatore di desideri e
obiet tivi, consuetudini e norme. ecco
l a lezione dell a superpremiata professionista
siciliana: si può abitare una casa dell’ot tocento
in modo modernissimo, senza cambiare null a
TesTo — susanna Legrenzi
FoTo — PaoLo Leone Per Living
Un atlante del tempo, una sovrapposizione di presenze e
assenze, viaggi e ritorni, memoria e visione, dalle ceramiche di
Caltagirone al segno di Alighiero Boetti, alle immagini di Wolfgang
Tillmans, al mondo del progetto, ai gatti. Maria Giuseppina
Grasso Cannizzo, architetto siciliano tra i più amati e premiati
in Italia e in Europa, abita qui: nella dimora di famiglia, una casa
dell’Ottocento a Vittoria, provincia di Ragusa. Una scala
di pietra e una di marmo collegano stanze da abitare e ambienti
di lavoro, in una narrazione fluida, scandita da punteggiature
brevi e sedimentazioni. «Ho sempre pensato che la stratificazione
sia una modalità di occupazione degli spazi che consente
di includere il passaggio del tempo e la presenza di nuova vita»,
racconta. «Tornata a vivere in Sicilia ho deciso di adattarmi alla
disposizione degli spazi in cui ho trascorso l’infanzia, convinta
che cancellare il tempo appartenuto al mio passato, per esibire
il mio ruolo di architetto, non fosse necessario». Già vincitrice
di due Riba EU Award, Medaglia d’oro alla carriera della
Triennale di Milano, mostre in Italia e all’estero, Grasso Cannizzo
ha studiato architettura a Roma, vissuto prima a Roma e poi
a Torino, dove ha collaborato, per Fiat Engineering, al progetto
di ricostruzione dei centri storici in Basilicata, quindi in Sicilia
dove ha realizzato le sue opere. Quelle raccontate con minuzia
di dettaglio nei 1938 fogli A4 di Onore perduto, l’installazione
in mostra a Reporting from the front, in occasione della Biennale di
Architettura di Venezia del 2016 ma anche in Loose ends (ed. Lars
Müller Publishers): «Il mio ultimo libro curato da Sara Marini è
52
a casa di
53
a casa di
54
Sulla parete, fotografie di
Wolfgang Tillmans (sopra). Sulla
scala, opere dell’artista olandese
Marcel van Eeden (a destra).
«Ho deciso di adattarmi alla
disposizione degli spazi in cui
ho trascorso la mia infanzia»,
dice Grasso Cannizzo. Perciò
tante sovrapposizioni e relazioni
di stile. Sopra la cassapanca
sarda dell’800, ceramiche
antiche di Caltagirone. Il trittico
fotografico è di Sam Samore
(nella pagina accanto)
un canovaccio in cui ognuno può muoversi liberamente dando
origine a configurazioni mutevoli nelle sequenze di immagini e di
scrittura». Se le chiedi che cosa è per lei ‘architettura’, risponde:
«È un organismo vitale. E come tale deve essere predisposta
ad accettare alterazioni, modificazioni, amputazioni, impresse
nel tempo da circostanze impreviste». Tra le sue opere più amate
dalla critica internazionale c’è la Torre di controllo a Marina
di Ragusa: una struttura in acciaio che sostiene tre volumi ancorati
sulla linea di confine tra terra e acqua. Ma anche la residenza
di vacanza a due passi da Noto, finalista dello Stirling Prize, con
la sua solida struttura in cemento prefabbricato che contiene
all’interno una dépendance mobile in ferro per gli ospiti. Come
nascono i suoi progetti? «Ogni progetto per me è l’esito di una
55
«HO CONTINUATO A MANTENERE
UN RAPPORTO COSTANTE CON
IL MONDO DELL’ARTE. LE MIE CASE
SPESSO SONO TAPPA OBBLIGATA
PER ARTISTI IN VIAGGIO»
riflessione critica che può confermare o ribaltare fenomeni in atto,
schemi confezionati, tendenze, ma anche un armistizio tra le parti
in causa», racconta. «L’architetto, dopo avere ascoltato, smonta,
orienta, accorda per cercare di stipulare un’intesa tra desideri,
obiettivi, consuetudini, norme». Retroterra culturale: il restauro,
esperienza maturata al fianco di Franco Minissi (grande maestro
italiano della museografia e del restauro critico, ndr). Passione
privata, l’arte contemporanea vive tra le pareti di casa come traccia
di incontri, a partire dalla stagione torinese. «All’inizio degli anni
Ottanta ho avuto l’opportunità di avvicinarmi all’arte visiva»,
racconta Grasso Cannizzo. «Più tardi, pur abitando in Sicilia,
ho continuato a mantenere un rapporto costante con il mondo
dell’arte. Le mie case spesso sono tappa obbligata per artisti in
viaggio. L’insieme di queste esperienze ha generato delle riflessioni
che sono ricadute sul mio lavoro come memoria interna, mai come
citazione». Progetti in corso? «Ho vinto il concorso ‘Costruire il
Nuovo Millennio’ bandito da Moretti-MORE, quindi mi appresto
a mettere a punto un sistema costruttivo realizzato con elementi
prefabbricati di cemento armato: partendo dal modello base sarà
possibile comporre isolati dalle configurazioni variabili in funzione
del luogo e delle richieste della committenza».
Consigli a un giovane architetto? «Non ho itinerari da indicare,
non ho una lingua da insegnare. Come nel progetto cambiano
di volta in volta luogo, desideri, consuetudini e norme, anche
nella vita di ciascuno di noi le variabili sono infinite. Non è detto
che una stessa scelta produca il medesimo destino». L
56
A CASA DI
Scorcio dello studio con
plastici di progetti diversi
(in questa pagina). Dietro il
tecnigrafo, foto di Andres
Serrano (nella pagina accanto)
57
A CASA DI
Nel ragusano tra
cioccolato, libri e moda
In un palazzo nobiliare
secentesco, l’albergo
Palazzo Melfi mantiene
intatta la grandeur e le
suggestioni del passato.
Piazza Fonte Diana, Comiso,
tel. 0932731462
Pal az zoMelfi.coM
Come una casa: il Ristorante
accursio esprime il meglio
dell’ospitalità siciliana
e la cucina ne rielabora
le ricette tradizionali.
Potete scegliere tra piatti
di mare e di campagna.
Via Grimaldi 41, Modica,
tel. 0932941689
accuRsioRistoRante.it
Maria Giuseppina Grasso
cannizzo ritratta in studio
insieme al suo assistente e
braccio destro da sempre:
l’architetto salvatore
ingrao. lampada tolomeo,
design de lucchi e
fassina, artemide (sopra)
Per gli amanti dei libri la
libreria Paolino è un indirizzo
da non perdere, gestita con
passione dal suo proprietario
Paolino Salvatore.
Corso Vittorio Veneto 144,
Ragusa, tel. 0932626260
58
Un salto nel Barocco al caffè
dell’arte di Modica. Dove le
specialità dolci spaziano dal
torrone ai pistacchi a quello
agli agrumi di Sicilia. Un
capolavoro la frutta Martorana
di marzapane, immancabili
i filetti di arancia al cioccolato.
Corso Umberto I 114, Modica,
tel. 0932943257
caffedell aRte.it
Da lR Maison – fashion
e food ci sono i capi firmati
dalla sua fondatrice, la stilista
siciliana Loredana Roccasalva,
che si alternano ai lavori
di altri conterranei: dai gioielli
al design, è un inno alla Trinacria.
Non manca una caffetteria
artigianale dove il caffè
si fa con la moka, aperitivi
e dolci sono a Km 0.
Corso Umberto I 183, Modica,
tel. 0932453418
loRedanaRoccasalva.it