Coordinamento Territoriale Catania

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Prot.

28217/SN-A

All. n.

Catania lì, 28.02.17 Alla Direzione Casa Circondariale Giarre E, p.c. Al Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria Palermo Alla Segreteria Regionale UIL PA Polizia Penitenziaria Trapani Oggetto: Malfunzionamento radio ricetrasmittenti.-

Egregio dott. Tiralongo, giungono numerose lamentele da parte del personale operante nel servizio di Unità Operativa vigilanza dinamica. Di recente sono state sostituite le batterie delle radio ricetrasmittenti in uso al personale di Polizia Penitenziaria perché guaste dall’uso intensivo. Le batterie “nuove” risultate compatibili con la radio, non sono invece risultate essere compatibili con il “vecchio” caricabatterie da tavolo (che invece funzionava perfettamente). Infatti non si comprende il perché siano stati sostituiti i caricabatterie (perfettamente funzionanti), con altri a nostro avviso di scarsissima qualità “questo riferisce il personale”, ma cosa ancor più grave con una tipologia di innesto rete non compatibile alle prese di rete in uso in questa nazione. Di fatto i nuovi caricabatterie risultano essere inservibili oltre che di scarso valore a differenza dei vecchi. Risulta a questa O.S. che gli stessi caricano le batterie per pochi minuti,

“dando il segnale verde di avvenuta carica completa

”, ma in effetti pochi attimi dopo risultano già scariche. Ciò ovviamente oltre che per ragioni di “utilizzo mancato”, pone alcuni interrogativi sulla esigenza di sostituire i caricabatterie che funzionavano e non solo le batterie usurate che invece DOVEVANO essere NECESSARIAMENTE compatibili con il vecchio caricabatterie. Ci si pone anche altro interrogativo, su chi ha vigilato e dato il benestare (certamente non la S.V.) alla ditta intervenuta su tale soluzione che riteniamo essere scandalosa e paradossale! Tra l’altro risulta che ai nuovi caricabatterie è stata apportata una modifica nei connettori di rete che francamente troviamo insolito su un oggetto acquistato nuovo. Non si vuole entrare nel merito della ulteriore spesa sostenuta. A tutt’oggi il personale risulta non potere comunicare correttamente, ponendo a serio rischio la sicurezza dell’istituto. I rischi nascono in quanto le radiotrasmittenti con il sistema di regime aperto diventano indispensabili per la sicurezza del personale, situazione aggravata dal sistema di videosorveglianza di fatto non del tutto funzionante, infatti copre solo il 50% circa delle aree sottoposte al controllo video. Pertanto se la S.V. non ne era a conoscenza, Le chiediamo di verificare e risolvere in tempi brevi il perdurare di tale situazione.- Si resta in attesa urgente riscontro e si coglie l’occasione per porgere distinti saluti. Per la Segreteria Territoriale Gianni Trumino