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Quotidiano on-line di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza
MeRCoLedì 1 MARzo 2017 - N. 1866 ANNO 08 - QUOTIDIANO ON-LINE E CARTACEO - Fondatore e direttore: ACHILLe ottAVIAnI
Aut.Trib.Vr n° 41356 del 20/01/1997 - Alcogram Srl - Editori di rete - Via Leone Gaetano Patuzzi, 5 - 37121 Verona - C e n t r a l i n o 0 4 5 5 9 1 3 1 6
F a x 0 4 5 8 0 6 7 5 5 7 E - m a i l : r e d a z i o n e @ t v v e n e t o . c o m - St a m p a i n p r o p r i o - w w w. c r o n a c a d e l v e n e t o . c o m / i t / n e t / o r g
doPo L’endoRSeMent dI BeRLUSConI
zAIA E IL GIOCO DI SPONDA DI BOSSI
r egione sono arrivate
TrA MArChI E DE VIDO Parole di elogio del vecchio senatùr. il governatore
ACCOrDO DA 100 MILIONI ha liquidato tosi con l’aiuto di salvini e ora Potrebbe
nella vicenda Finint, potrebbe
essere vicino l'accordo tra enrico disfarsi del segretario della lega Per mano del cavaliere
ASSettI AzIonARI
de Marchi e Andrea de Vido per la
vendita del 50% del capitale della
società in mano a quest'ultimo.
Secondo le indiscrezioni, la
somma stabilita sarebbe superiore ai 100 milioni di euro, anche se
le trattative sono in corso per definire i dettagli del passaggio di
mano, in particolare le modalità di
pagamento e le garanzie.Borghesi
e Associati, advisor di de Vido,
starebbe trattando con Marchi per
evitare l'udienza in tribunale del
15 marzo, in cui si dovrebbe
discutere la richiesta di sequestro
del 50% delle azioni Finint di de
Vido. Il cambio dell'assetto azionario provocherà come contraccolpo il riassetto delle controllate
e quindi anche di Save (controllata al 59,6%), che gestisce gli aeroporti di Venezia e treviso e possiede il 40% degli scali di Brescia
e Verona.
De Marchi e De Vido
OK
P er
il Presidente della
"Basta con sta manfrina.
Amministrare una Regione non
è una questione semplice ma di
impegno quotidiano e di credibilità". Così il presidente del Veneto, Luca zaia, ha risposto al
termine del Consiglio federale
della Lega Nord sulle parole di
Silvio Berlusconi, che lo ha
indicato come possibile candidato premier. "Per me resta una
manfrina, per quanto riguarda
la Lega abbiamo già un candidato, che è Matteo Salvini", ha
aggiunto Zaia in una conferenza stampa con lo stesso Salvini
e Roberto Maroni. Ma per il
Sole 24 Ore c’è un gioco di
spondatra Umberto Bossi e
Silvio Berlusconi. Per il senatùr
infatti il governatore del Veneto
è l’uomo giusto per rimettere
insieme il centrodestra: con
l’aiuto di Salvini ha fatto fuori
Flavio Tosi e con quello di
Berlusconi rischia di spegnere
le ambizioni di Salvini. Mentre
affondava Giancarlo Galan travolto dallo scandalo del Mose,
Zaia ha liquidato il suo nemico
di sempre e aspirante leader
Jolene Anderson
Il Famila Schio conquista la Coppa Italia
2017, la decima nel suo palmares che
vale la stella d’argento. Le vicentine trascinate dalla straordinaria cestista Usa.
Berlusconi e zaia
del centro destra Tosi. Motico azzurra in Veneto, oggi più che
del contendere, si chiede il quo- mai cartina di tornasole del
tidiano economico? Il controllo peso che Forza Italia prova ad
del potentissimo assessorato avere a livello nazionale. Furlan
alla sanità del Veneto: 8 miliardi ricopre un ruolo strategico e
e una barca di voti.L'operazione fondamentale nel disegno di
Zaia è stata lanciata in chiaro Berlusconi. Non a caso lo stesdallo stesso Berlusconi nel so Cavaliere ha speso per il suo
corso di un intervento all'emit- pupillo parole di encomio. E
tente televisiva veneta Canale pensare che Andrea Ruggeri,
Italia. E ha un padrino d'ecce- responsabile di Forza Italia per i
zione: il giovane e intrapren- rapporti con le tv, voleva siluradente Simone Furlan, respon- re Furlan. Niente da fare. Il
sabile organizzazione di Forza Cavaliere ha scelto il suo delfiItalia. A lui è affidata la riscossa no. Che l’avventura cominci.
Mauro Belcaro
A Padova, il figlio della più nota stilista
Rosy Garbo si ritrova di nuovo indagato
per violenza sessuale. Stavolta è stato
denunciato ai carabinieri da una modella.
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KO
Cronaca del Veneto
QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 1 fEBBRAIO 2017 - 2
Regione
ADDIO DI PAOLO COSTA AL POrTO
“LASCIA uN PrOGETTO ChIArO”
“L’unico rimpianto è che ci sono state poche partecipazioni
dell’imprenditoria veneziana a queste rivoluzioni”
Altro che grandi navi. Il progetto
perseguito in otto anni è stato
quello di portare il Porto di
Venezia sui «mercati contendibili» che sono quelli del traffico
merci via container. Paolo Costa,
nel suo addio da presidente
dell’Autorità portuale veneziana,
detta la gerarchia delle priorità di
sviluppo: container, traghetti
merci, traffico intermodale (navetreno) e, poi, crociere. «In quest’ordine - precisa - sennò ci
sistemiamo benissimo dove sappiamo di vincere e perdiamo altre
opportunità». Arrivato all’Autorità
portuale a luglio 2008 - «prima
che qualcuno a Lehman
Brothers facesse qualche cavolata» ironizza - Costa ha centrato
Paolo Costa
in pieno tutti gli anni della crisi.
«Ma ne abbiamo approfittato conferma - riposizionandoci su
nuovi business e non solo difendendo il pregresso». «Nel 2008
mi prendevano in giro quando
dicevo che Venezia poteva
diventare un player nei traffici
container oceanici e infra-mediterranei, ma se non entravamo in
questo business, rimanevano un
piccolo porto di provincia. Oggi spiega - affido al nuovo presidente Pino Musolino, un progetto
completo e coerente di cosa si
deve fare del Porto, con indicazioni precise a piano regolatore,
e anche alcuni dossier aperti che
non dipendono da noi ma da
decisioni coerenti e facilitazioni
dello stato». I dossier? Isola offshore (piattaforma d’altura), crocieristica e l’uso della conca di
navigazione, ovvero l’accesso
permanente al Porto di
Marghera anche con le paratie
del Mose chiuse.
BIOLOGICO E zONE MONTANE
NuOVI BANDI PEr CONVErSIONE
La Giunta regionale del Veneto,
su proposta dell’assessore
all’Agricoltura Giuseppe Pan, ha
dato avvio ai nuovi bandi del
Programma di sviluppo rurale
2014-2020 per la conversione
all’agricoltura biologica e il mantenimento delle attività agricole in
montagna: rispettivamente sostenuti con 2,5 e 20 milioni di euro.
Si tratta di complessivi 22,5 milioni di euro, resi disponibili per le
aziende che investono in questi
due settori ad alto valore di difesa ambientale. Il provvedimento,
attende ora la ratifica della terza
commissione del Consiglio regionale del Veneto ,prima di essere
adottato definitivamente e pubblicato sul BUR. Successivamente
gli agricoltori interessati potranno
presentare le domande di aiuto
ad Avepa. La misura “Pagamenti
per la conversione all’agricoltura
STOP AI fITOfArMACI
NEL PrOSECCO
“OTTIMA INIzIATIVA”
Anche l’assessore regionale
all’ambiente Gianpaolo Bottacin
commenta positivamente la
recente scelta dei produttori di
prosecco doc, aderenti al consorzio di tutela, che hanno deciso di
non utilizzare più i principi attivi dei
fitofarmaci nel loro prodotto. “Ho
appreso con estremo favore questa notizia – dichiara - in quanto
l’eliminazione delle molecole di glifosate, folpet e mancozeb, che tra
i principi attivi dei fitofarmaci sono
certamente quelli più discussi,
renderà il nostro prosecco di livello ancora superiore”. “Sarebbe
bello – aggiunge Bottacin - che
tale sensibilità venisse recepita
anche a livello statale in una vera
e propria normativa con cui i fitofarmaci fossero eliminati definitivamente. Ma in attesa che ciò accada auspico che la medesima decisione sia presa anche dal consorzio di tutela del prosecco docg.
Anzi, vista la grande qualità di tale
prodotto, la aziende del docg
dovrebbero avere ancora più sensibilità dal punto di vista ambientale. Un prodotto di qualità infatti si
misura anche da questo”. “Alla
maggioranza di governo, ultimamente molto contraddittoria circa
le decisioni prese su temi legati
all’ambiente, chiedo invece – è
l’invito con cui conclude l’assessore – che dedichi più attenzione e
anche un impegno maggiore in
materia, anziché impugnare le
leggi della Regione del Veneto
che vanno in questa direzione”.
Giuseppe Pan
biologica” è finalizzata alla conversione all’agricoltura biologica,
ossia la transizione dall’agricoltura convenzionale alle modalità
agronomiche definite dalle
norme europee. Le indennità
compensative in zona montana,
invece sostengono le aziende
agricole montane che hanno una
redditività generalmente inferiore
rispetto a quella che operano
nelle zone di pianura. “Il Veneto si
dimostra regione virtuosa nell’impegnare presto e bene le risorse
comunitarie - conclude l’assessore.
Gianpaolo Bottacin
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Cronaca di Belluno
TruffA SuLLE CASE:
ArrESTATO uN 66ENNE
Si è finto un intermediario immobiliare riuscendo a spillare soldi a
due coppie di anziani di Lamon e
Sovramonte, che si erano fidati
versandogli in tutto quasi settemila
euro in contanti. A conclusione di
una lunga indagine condotta dai
carabinieri di Lamon supportati dai
colleghi della compagnia di Feltre,
l’uomo è stato arrestato a
Marghera dagli uomini dell’Arma
del posto. Si tratta di Graziano da
Lio, 66 anni, veneziano, che nel
Feltrino era conosciuto con il nome
falso di Graziano tarsilio, con
una residenza fittizia a Pedavena,
di fatto senza fissa dimora dal
2010. Un truffatore patentato,
come è stato possibile dimostrare
nell’ambito di questa indagine e
spulciando tra i suoi precedenti
con diversi episodi di raggiri commessi nel Veneto e in Lombardia
sfruttando società fittizie a lui intestate che utilizza per fornire una
artificiosa credibilità del suo operato. I carabinieri di Marghera sono
riusciti ad arrestare Da Lio dopo un
lungo periodo di ricerche grazie
alle dritte dei colleghi feltrini.
L’indagine è scattata nel gennaio
del 2016, quando due anziani
coniugi di Lamon presentano querela. Stipula un falso contratto di
compravendita, lasciando ai coniugi di Lamon, come garanzia una
cambiale da ventimila euro. Tale
cambiale, però, oltre a essere
totalmente priva di valore perché
rilasciata con l’inganno, per la
mancanza del bollo non poteva
neanche avere titolo esecutivo. Da
Lio alias Tarsillo, per la sua mediazione, si fa pagare in contanti
2.440 euro. l’autorità giudiziaria
hanno consentito di emettere l’ordinanza di custodia cautelare in
carcere eseguita alcuni giorni fa a
Marghera.
QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 1 fEBBRAIO 2017 - 3
Cronaca di Padova
IL fAShION DESIGNEr CI rICASCA
PrENDELEMISurEALLAMODELLA
Il figlio della stilista Rosy Garbo,
il fashion designer di 35 anni
Mauro Belcaro, ci è ricascato.
È finito iscritto nel registro degli
indagati ancora per il reato di
violenza sessuale. A luglio dell'anno scorso è stato condannato, con il rito abbreviato, a un
anno e sei mesi con la sospensione condizionale della pena
per avere abusato di una
modella vicentina all'epoca dei
fatti di 23 anni. Questa volta la
presunta vittima è una ragazza
padovana, che a ottobre dell'anno scorso si è recata nell'atelier di Rosy Garbo in città
per partecipare a un casting
come modella. Secondo la giovane Belcaro, con la scusa di
prenderle le misure per poi
Mauro Belcaro
indossare i famosi abiti da
sposa, la avrebbe più volte toccata nelle parti intime. La
ragazza, una volta rientrata a
casa, ha raccontato tutto ai
genitori e si è poi recata nella
stazione dei carabinieri di Prato
della Valle a presentare denuncia. Da quell'episodio sono
scattate le indagini, che hanno
portato Belcaro a essere condannato in rito abbreviato a un
anno e sei mesi. Ora è di nuovo
indagato per lo stesso reato.
Cronaca di Vicenza
rAPINArONO uNA 85ENNE
LADrE PrESE DOPO DuE MESI
La polizia di stato ha arrestato due nomadi di cui una minorenne
Lo scorso 20 dicembre, nel centro storico di Vicenza, rapinarono
una signora di 85 anni. Ora a
distanza di due mesi la Polizia di
Stato del capoluogo berico ha
arrestato due nomadi, di cui una
minorenne, entrambe pluripregiudicate per reati contro il patrimonio, soprattutto furti e rapine. A
finire in carcere una rom 33enne,
trasferita nel penitenziario femminile di Montorio Veronese, e una
ragazza di 17 anni, ora rinchiusa
nel carcere minorile di Treviso,
con l'accusa di rapina pluriaggravata in concorso.La brillante operazione è stata portata a termine
dalla Squadra Mobile e in particolare dalla terza sezioni reati contro
il patrimonio della Questura di
Vicenza, che sono risalite alle due
nomadi dopo aver visionato le
Le due nomadi riprese dalle telecamere
immagini della videosorveglianza
del centro storico. Secondo quanto ricostruito attorno alle 11.30
l'anziana si trovava in centro storico per gli acquisti natalizi quando
due donne, una giovanissima e
l'altra più matura, le si sono avvicinate per chiederle l'elemosina.
L'anziana, che nel camminare si
aiuta con un bastone, ha tirato
fuori il portafoglio qualche moneta, per poi entrare in un negozio.
Le due nomadi l'hanno attesa
all'uscita e poi seguita fino all'automobile parcheggiata in piazza
Duomo.
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QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 1 fEBBRAIO 2017 - 4
Cronaca del Veneto
QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 1 mARzO 2017 - 5
Cronaca di Venezia
uNA CAMPAGNA SuI SOCIAL
PEr
DISTruGGErE
L’AuTOVELOx
Il comandante dei vigili: “Abbiamo nomi e cognomi dei sospettati”
«Non può succedere che l’autovelox appena posizionato e non
ancora entrato in funzione sia
stato danneggiato. È inaccettabile, come non è accettabile la
campagna che si è scatenata
contro gli autovelox sui social.
Non possiamo permettere questo incitamento al danneggiamento. Io li denuncio tutti per
associazione a delinquere. Già
in passato il Comune ha pagato
parecchio per sistemare gli autovelox sul ponte della Libertà e in
via Orlanda». Marco Agostini,
comandante della polizia locale
di Venezia è a dir poco arrabbiato per il danneggiamento subìto
dall’autovelox posizionato in via
Martiri a Mestre da qualche giorno e preso di mira da chi com-
il comandante Marco Agostini
batte questo sistema, di controllare la velocità dei veicoli, sulle
strade pericolose. «Capisco la
protesta, il lamentarsi ma invitare
le persone a spaccare, a danneggiare a rendere inutilizzabile
questi strumenti vuol dire danneggiare la cosa pubblica che
tutti hanno pagato». Il Comune
di Venezia ha già subìto diversi
danneggiamenti agli autovelox
sul ponte della Libertà ma pure a
quello in via Orlanda. Diverse
volte sono stati riparati e ripuliti.
Due anni fa la polizia locale riuscì a individuare i responsabili e
a denunciarli. Infatti, sul ponte
della Libertà sono state posizionate delle telecamere di protezione agli autovelox. Queste
hanno registrato la targa del furgone dal quale erano scesi i
sabotatori. Lo stesso è avvenuto
per l’automobilista che aveva
colpito in via Orlanda. Negli ultimi
episodi di danneggiamento, i
vandalismi erano arrivati al termine di campagne social contro
questi strumenti.
Cronaca di Treviso
TrAffICO fErrOVIArIO IN TILT
PEr COLPA DI uN...COLOMBO
Traffico ferroviario in tilt e momenti di panico, tra le stazioni di
Lancenigo e Spresiano. Sembrava l’ennesimo caso di suicidio
sui binari, dopo che - a gennaio in una settimana ben tre casi
dello stesso genere si erano verificati nel tratto in questione.
Stavolta, fortunatamente, si trattava solo di un colombo, travolto dal
treno che marciava in direzione
Venezia. Il macchinista, tuttavia,
si è fermato immediatamente
dopo aver udito il colpo sul suo
convoglio. Sul posto, poco prima
dell’ora di pranzo, è intervenuta
anche un’ambulanza del Suem
118, allertata dallo stesso macchinista. Il personale sanitario ha
percorso a ritroso circa tre chilometri di linea ferroviaria, alla ricer-
Cronaca di Rovigo
“ChI NON SGArrA
NON TEME LE MuLTE”
Le regole sono regole e chi non
le rispetta deve aspettarsi delle
conseguenze. Il sindaco Massimo Bergamin, riguardo alle
lamentele per le multe 2.0, elevate in corso del Popolo non più
staccando verbali ma grazie alle
foto scattate da una pattuglia dei
vigili, è lapidario: «Il metodo utilizzato dalla Polizia Locale è perfettamente legale, per cui non ci
vedo nulla di particolare a elevare multe a chi non rispetta le
norme del Codice della Strada».
Sulla questione il primo cittadino
commenta con queste poche
parole e preferisce non approfondire l'argomento. Allargare la
fascia oraria di apertura alle auto
di Corso del Popolo è stata non
solo un cavallo di battaglia
importante della campagna elettorale del sindaco, ma anche
uno dei primi atti dopo l'elezione,
proprio per favorire anche i commercianti che lamentavano un
calo dei clienti da quando l'arteria era stata trasformata in una
zona a traffico limitato dall'amministrazione Merchiori. Ora, però,
forse i negozianti del Corso
sono ancor più infuriati di quando si scelse di chiudere al traffico la strada: le multe per chi parcheggia in divieto di sosta fioccano, i clienti si lamentano e i
commercianti si dicono esasperati. E qualcuno, che in un primo
momento era dalla parte del sindaco, adesso inizia a ricredersi.
In particolare per quanto riguarda i famosi e tanto odiati cubi in
acciaio corten, che saranno stati
pure brutti, ma almeno chiarivano dove non si poteva parcheggiare, e così qualcuno la multa
se la risparmiava.
Il treno bloccato
ca di quella che si temeva potesse essere una persona, salvo poi
tirare un sospiro di sollievo al
momento del ritrovamento della
carcassa animale. L’incidente è
spia del “nuovo corso” dei conducenti di treni dopo i casi di genna-
io e, soprattutto, dopo la morte di
Marco Cestaro, che rimase a
lungo sulla massicciata dei binari
dopo essere stato travolto dal
mezzo. Chi ha subito ritardi e disservizi ancora una volta, i pendolari della tratta per Venezia.
Massimo Bergamin
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QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 1 mARzO 2017 - 6
nUoVe oPPoRtUnItà dI InVeStIMento
rEPuBBLICA CECA, PArTNEr MILIONArIO
Le imprese veronesi hanno esportato oltre 125 milioni. 3mila passeggeri raggiungono
Praga da Verona ogni anno. L’aeroporto Catullo diventa un passaggio obbligato
Dalla delocalizzazione all’internazionalizzazione, ora in Est
Europa si vende alla grande.
L’ufficio competitività e mercati
esteri della Camera di Commercio di Verona ha presentato
ieri la Repubblica Ceca, una
delle stelle emergenti dell’economia europea. “Abbiamo approfondito opportunità di investimento, strategie di approccio ai
mercati, aspetti fiscali e normativi - spiega Riccardo Borghero,
vice Segretario Generale della
Camera di Commercio scaligera che ha moderato l'incontro
–La Repubblica Ceca sono
un’economia aperta al commercio estero e negli ultimi anni ha
guadagnato numerose posizioni nella classifica dei mercati
esteri di riferimento delle imprese straniere. A settembre 2016,
era il quindicesimo partner delle
imprese veronesi che vi hanno
esportato 125,4 milioni di euro,
il 2,6% in più rispetto ai primi
nove mesi del 2015. Le nostre
imprese vi potrebbero diversificare i rischi ora concentrati sui
tradizionali partner dell’Europa
occidentale, dove la competizione è elevata e i ritmi di crescita minori”. Un’economia sana
e in crescita costante come
quella della Repubblica Ceca,
presentata dal Segretario Generale Camera di Commercio
Italo-Ceca, Matteo Mariani.
Nel 2016 si è confermata la solidità degli indicatori macro-economici. Il PIL è cresciuto del
2,5% su base annua e le stime
confermano un livello stabile di
crescita del 2-2,5% per il prossimo biennio e l’inflazione si è
attestata sullo 0,7%. Un’area
dove si può operare sfruttando
gli strumenti Sace a supporto
dell’internazionalizzazione
come ha spiegato Andrea di
nicolantonio, responsabile
Sace per Verona e il Trentino
Alto Adige. “Il mercato del lavo-
L’incontro in Camera di Commercio. GUARDA VIDEO E
ro presenta un tasso generale porto Valerio Catullo, Paolo
di disoccupazione del 5,2% a Arena – tanto che gli arrivi turifronte di una media UE stici dalla Repubblica Ceca
dell’8,7% e del 10,2% dell’Euro- nella nostra catchment area
zona. La popolazione gode di (Verona, lago di Garda, Doloun maggior potere d’acquisto e miti, etc) sono stati 210mila nel
ciò sta favorendo lo sviluppo dei 2016. Il volo diretto con Czech
flussi turistici verso Verona – Airlines, a frequenza quadrisetspiega il Presidente dell’Aero- timanale parte già con uno zoc-
fOTO SU fACEBOOK
colo duro di 3mila passeggeri
l’anno che raggiungono Praga
da Verona, facendo tappa in
altri scali. Ci aspettiamo lo stesso successo avuto con Mosca
e le altre destinazioni dirette
dell’Est Europa verso le quali il
flusso è stato di 380mila persone lo scorso anno”.
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QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 1 mARzO 2017 - 7
L’AnALISI deLLA CGIA dI MeStRe
IMPIEGhI, CrOLLO IN VENETO
La variazione tra il 2015 e il 2016 è di 5,5 miliardi in meno
La dinamica peggiore e a Padova. Seguono Rovigo e Verona
Crollano gli impieghi in Veneto,
con una dinamica ben più negativa rispetto gli indici nordestini e
nazionali. Lo conferma l’ultimo
report della Cgia di Mestre: 5,8% la variazione regionale tra
2015 e 2016 dell’andamento
degli impieghi delle imprese pari
a 5,55 miliardi in meno con una
discesa da 96,5 a 90,9 miliardi.
La dinamica peggiore se l’aggiudica la provincia di Padova 7,3%, seguita da Rovigo (5,9%), Verona (-5,8%), Venezia
(-5,6%), quindi Vicenza (-5,5%),
Belluno (-5%), Treviso (4,7%). In
Italia la contrazione è di -2,4%
per 21,2 miliardi con un crollo
dagli 892 miliardi del 2015 agli
870 miliardi dello scorso anno. Il
confronto è tra i primi 11 mesi
del 2016 con i corrispettivi del
2015.«Il bazooka di
Draghi non ha sortito gli effetti sperati
- precisa il coordinatore dell’Ufficio
studi
Paolo
zabeo- una quota
rilevante di questi
222 miliardi di euro
sono finiti alle
nostre banche che,
però, hanno preferito trattenerseli,
aumentando così il
livello di patrimonializzazione
come richiesto dalla Bce, anziché impiegarli nell’economia
reale», conclude la Cgia di
Mestre. In Italia, sebbene la Bce
abbia acquistato 222 miliardi di
titoli di stato italiani (dati al 31
gennaio 2017 pari al 16,5% del
Paolo Zabeo
totale), l’inflazione nel 2016 è
stata negativa (-0,1%), mentre i
prestiti alle società non finanziarie (cioè alle imprese) sono scesi
del 2,4% (pari a una contrazione
di 21,2 miliardi tra novembre
2015 e lo stesso mese del 2016)
. E in Veneto è ancora peggio.
AL MInISteRo PeR Lo SVILUPPo eConoMICo
ILVA, ACCOrDO PEr MArGhErA
Il numero degli esuberi temporanei è sceso a 60. Per lo
stabilimento di Taranto calano i numeri della Cigs
Sta per essere firmato
al Ministero per lo
Sviluppo Economico,
retto da Carlo Calenda, l'accordo sulla
Cigs dei lavoratori dell'Ilva in amministrazione
Straordinaria. Il numero
degli esuberi temporanei è sceso a 3.300
unità di cui 3.240 per
Taranto e 60 per
Marghera. E' quanto trapela
da fonti vicine all'azienda confermate da fonti sindacali. I
numeri, in deciso calo rispetto
ai precedenti 4.984 chiesti
dall'azienda, riguardano i picchi di massima. Di media la
cassa integrazione straordinaria riguarderà 2.500 persone (2.465 a Taranto e 35 a
Carlo Calenda
Marghera). L'accordo sarà
valido fino al termine
dell'Amministrazione
Straordinaria. Nello stabilimento di Taranto, 800 unità
saranno a zero ore. A questi
l'azienda garantirà una rotazione pari al 20% del tempo
lavorabile nel quale i lavorato-
ri effettueranno attività
di formazione e riqualificazione professionale.
Azienda e sindacati
hanno concordato incontri bimestrali al fine di
verificare la corretta
applicazione dell'accordo. Il presidente della
Regione Puglia, Michele emiliano, parlando
del piano di cassa integrazione straordinaria ha
ricordato che "l'azienda tende
a scaricare sulla Regione e
sul governo una situazione di
difficoltà economica che non
è dovuta tanto agli esuberi,
quanto a difficoltà di gestione
che sono quelle che hanno
spinto ad una rapida cessione
dell'azienda ai privati".
AL don BoSCo
I GIurISTI CATTOLICI
E LA POLITICA DIGITALE
La “densità” della democrazia”.
e’ questo il titolo della conversazione che si tiene venerdì 3
marzo, alle ore 20.30, all’Istituto
veronese don Bosco, in
Stradone Provolo, 16. ne parleranno monsignor Mario toso,
vescovo di Faenza-Modigliana e
il proessor Giuseppe Comotto.
L’incontro, moderato da daniele
Cunego, è organizzato dall'Unione ex Alunni del don Bosco
e dall'Unione Giuristi Cattolici di
Verona. “Siamo in presenza di
una politica video-plasmata”,
dice Cunego, “dove il popolo
sovrano ragiona soprattutto in
funzione di come la televisione
lo induce a ragionare, dove l’informazione condiziona pesantemente il processo elettorale, sia
nella scelta dei candidati, sia nel
loro modo di combattere la contesa elettorale, sia, infine, nel far
vincere chi vince. I governi
nazionali, in perenne ricerca di
idee, hanno deciso di favorire
l'interazione informatica tra cittadini ed amministrazione ma questa cittadinanza politica digitale
segna una contrazione del concetto stesso di democrazia”. Su
questi temi verterà la conversazione su “La “densità” della
democrazia”. tutto questo mentre la presenza di una crescente
apatia e di una silenziosa disaffezione per la politica conduce
all'indifferenza e ad un disarmo
di impegno militante nei partiti.
Anche perchè l’indebolirsi del
potere decisionale del cittadino
si accompagna, ed è anzi speculare, all’indebolirsi delle sue
facoltà critiche e propositive nell’ambito dell’arena politica.
Mons. Mario Toso
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QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 1 mARzO 2017 - 8
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