Servizi Culturali - Comune di Reggio Emilia

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S

OLI DEO GLORIA

. ORGANI, SUONI E VOCI DELLA CITTÀ HANNO DETTO “

La rassegna Soli Deo Gloria – ha detto l'assessora comunale alla città storica

Natalia Maramotti

- è estremamente radicata nel nostro contesto. Si svolge da anni ed ha una serie innumerevole di caratteristiche positive per la comunità locale. Innanzitutto ha messo radici a Reggio Emilia nel centro storico, quest'anno con ben cinquanta concerti.

Centotrenta sono gli artisti che si esibiranno nelle chiese dove la bellezza della musica si unirà alla bellezza artistica dei luoghi. La rassegna ha poi la caratteristica di essere un opportunità culturale a soglia bassissima: questi concerti sono gratuiti e si inseriscono pienamente nelle politiche dell'amministrazione comunale di Reggio volte a favorire la fruibilità della cultura. La cultura di qualità deve essere accessibile a tutti, ai giovani in particolare perché attraverso la cultura e la competenza si esercita la democrazia”.

“Inoltre Soli Deo Gloria – ha aggiunto la Maramotti - è un evento capace di attraversare un lungo periodo; dura tutto l'anno proponendo in questa nuova edizione ben due calendari. Questa manifestazione è un'offerta distintiva della nostra città, resa possibile grazie alla collaborazione tra istituzioni, soggetti privati, associazioni e singoli cittadini e sponsor come Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Grazie ad una forte alleanza pubblico-privata, che ci aiuta a continuare a dare valore al nostro territorio, si realizzano moltissime iniziative culturali e non solo nella nostra città ”. “In tanti mi dicono che i concerti di Soli Deo Gloria sono tantissimi. È così - ha detto il direttore artistico

Renato Negri

- perché vorrei che la musica fosse calata nella quotidianità. I commenti più belli che ho avuto in questi anni sono di persone che affermano: “la sera vengo al concerto perché, dopo una giornata di lavoro, mi distendo con la musica, vado in un’altra dimensione”. È questo lo spirito della rassegna: fare grandi eventi sarebbe forse più semplice, invece io desidero che la musica sia alla portata di tutti, ma anche tutti i giorni. Soli Deo Gloria è supportata, oltre che dalle istituzioni, dai partner che crescono di anno in anno e dagli sponsor, da tantissime persone che anche nell’anonimato ci sostengono. L'apertura è emblematica. Cominciamo lunedì 6 marzo con un concerto di questo tipo, con un grandissimo trombettista che è

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Marco Pierobon, e lo faremo ricordando due figure di reggiani Clara e Gian Carlo Barani, molto care nell’ambiente musicale e in quello giornalistico”.

“Soli Deo Gloria - ha sottolineato

Gianni Borghi,

presidente della Fondazione Manodori è un evento culturale presente in città, ma anche in tutta la provincia, che la Fondazione affianca con soddisfazione da diverso tempo sia per quanto concerne il programma sia per il restauro degli organi come è avvenuto alcuni anni fa. E non da meno è il sostegno della Fondazione all'Istituto musicale Peri - Merulo. Speriamo di poter continuare a supportare Soli Deo Gloria, una iniziativa per i giovani e per favorire la scoperta di luoghi altrimenti sconosciuti”.

Mons. Tiziano Ghirelli

della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, dopo aver ringraziato gli altri promotori di Soli Deo Gloria, i numerosi partner e Renato Negri, che con la sua tenacia contribuisce con la rassegna a far conoscere gli organi, ma anche le chiese di tutta la provincia, nel ricordare l'ampiezza di un patrimonio che conta 317 parrocchie e ben 632 strutture architettoniche dal Po al Cerreto, ha evidenziato una preoccupazione pungente. “Io credo - ha dichiarato - che nella società di oggi vi è una mercificazione utilitaristica, molto miope, della conoscenza intesa come cultura, riflessione, gusto di vivere, sentimenti, emozioni, e anche commozione. Questo perché manca oggi una valorizzazione delle scienze umanistiche, dello studio, della preparazione. Nessuno naturalmente mette in dubbio la priorità e l’importanza del porre rimedio ai bisogni delle persone. Però è anche vero che il rischio attuale è che non ci si occupi più della conoscenza”. “In questo modo – ha aggiunto - noi facciamo prevalere, sempre, l’urgente sull’importante. Il rapporto tra urgenza e importanza, ci deve insegnare molto. La priorità deve essere data all'importanza non all'urgenza”.

“Siamo orgogliosi di sostenere iniziative culturali di questo spessore – ha dichiarato

Paolo Vacondio

di

BPER Banca

. Banca Popolare dell'Emilia Romagna ha sostenuto l'iniziativa sin dalla nascita seguendone l'evoluzione. Soli Deo Gloria col tempo è diventata una delle iniziative musicali più prestigiose della nostra provincia ed è quindi sicuramente oggetto di orgoglio per chi segue questo tipo di attività e chi ha coltivato questa importante kermesse. È una rassegna che oggi interessa un pubblico sempre più vasto, di diverse fasce d'età, proveniente da fuori provincia, ma anche dalle province vicine, che ha la possibilità di visitare il nostro territorio e luoghi che sono assolutamente suggestivi. BPER da sempre è a sostegno di iniziative culturali di qualità e di eventi musicali e vogliamo continuare ad investire in cultura. Quest'anno peraltro ricorre il centocinquantesimo anniversario della fondazione della nostra banca che si è sempre proposta come un punto di riferimento per progetti culturali di qualità dei territori in cui opera”

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Guardando il programma di Soli Deo Gloria - ha dichiarato

Maurizio Ferrari,

direttore dell'Istituto Superiore di Studi musicali di Reggio Emilia e Castelnovo Monti “Peri – Merulo” - noto una delle peculiarità della nostra città, del nostro territorio: una rete, molto diffusa, di attività culturali: una rete di attività concertistiche, una rete di scuole di musica, una rete per il fare musica, non solo di professionisti, ma anche di chi si diletta. Si tratta di un dato che mette in campo due elementi fondamentali su cui riflettere: l’educazione e la formazione. L’educazione e la formazione sono esperienze concrete e reali di vita, di lavoro, di studio, di rapporto diretto col fare. Noi scontiamo, rispetto ai paesi anglosassoni, uno scarto storico-culturale che ci limita”. “In Italia - ha aggiunto Ferrari - spesso l'arte è intesa come sublime, qualcosa di estraneo alla quotidianità, mentre l’arte è pratica di tutti. Soli Deo Gloria include anche la pratica di giovani, di studenti che si trasformano in esecutori, in musicisti. La nostra provincia peraltro comincia ad avere un numero enorme di giovani, e meno giovani che praticano la musica. Qualche anno fa da una analisi sulle scuole di musica e i cori, emerse un risultato sorprendente: la provincia di Reggio aveva quasi 35 scuole di musica e un numero notevole di cori, cioè una diffusione di massa. Nei corsi di biennio del Peri poi abbiamo 64 studenti provenienti da fuori provincia, oltre a un numero enorme di ragazzini e di giovani che studiano musica. Il programma di Soli Deo Gloria, interrelato con tutto il resto delle proposte culturali, fa pensare che Reggio sta diventando una città della musica”.

Il sindaco di Bibbiano

Andrea Carletti

ha sottolineato “il piacere, l'orgoglio, ma anche la responsabilità della comunità di Bibbiano nell'aderire per il primo anno a questa rassegna. Una adesione motivata dal fatto che Bibbiano non è solo culla del parmigiano reggiano, ma vanta una significativa tradizione musicale come il folclore emiliano e personaggi come Ferruccio Tagliavini e il Maestro Paolo Gandolfi. A Bibbiano inoltre si sta portando avanti un progetto culturale di riscoperta e valorizzazione dei luoghi di valore storico artistico. Ecco perché è stato colto immediatamente l'invito della parrocchia di condividere questo percorso al termine di un lungo, ma prezioso restauro della chiesa di S. Maria Assunta all'interno della quale è presente un prestigioso organo del Settecento.

Un altro elemento importante di Soli Deo Gloria, come di altre rassegne che partono dalle città, ma che escono sul territorio provinciale, è la capacità di favorire la crescita anche nelle realtà minori di ciò che di bello e di prezioso offre il territorio”.

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