Siena aiuta invece no» Giacomo Mazzariol racconta il

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IX
MERCOLEDÌ 1 MARZO 2017 IL TIRRENO
di Stefano Fabbroni
◗ GROSSETO
Thriller e gialli soprattutto, i romanzi hanno sempre il loro
appeal e i saggi e i classici interessano più di prima. Questo è
il risultato di un giro tra le librerie grossetane tastando il
polso a chi vende cultura.
Quanto e come leggono i
maremmani? Emerge innanzitutto una tendenza, positiva e
incoraggiante: i giovani sono
più propensi rispetto ad anni
fa a prendere in mano un libro
e, magari, a sfogliarlo: non è
poco nell’era dei social
network. Ce lo dicono titolari e
commessi di Palomar, Mondadori, Bernardini e Bersotti, tre
librerie che si trovano nel cuore di Grosseto. E gli under 18 si
stanno interessando alla lettura: e con loro cresce la prospettiva di un territorio sempre più
pronto a recepire un livello culturale elevato. «Ho felicemente riscontrato che i ragazzi dai
15 ai 19 anni – dice Maria Grazia Casagrande, dipendente
della Palomar di corso Carducci – entrino già convinti di acquistare certi testi classici o
persino di politica del passato,
in apparenza più adatti a persone adulte. E sono rimasta
sorpresa dalle domande su ciò
che compravano, dalla capacità che hanno di documentarsi». «I giovani – aggiunge Federica Falconi, titolare della
Mondadori che si trova sempre lungo il corso – hanno ricevuto una grande spinta all’acquisto dalla 18app, il bonus
cultura di 500 euro con cui il
Governo Renzi ha dato ai giovani la possibilità di comprare
libri non solo per gli studi scolastici ma anche per se stessi. E
la risposta c’è stata: ovvero, ragazzi che per la prima volta sono venuti con interesse nella
mia libreria».
Stesso incentivo è stato dato
agli insegnanti, con una card
che ha consentito loro di comprare un variegato bouquet di
saggi, romanzi e gialli. «Ho registrato un incremento di acquisti da parte di docenti –
continua Falconi – a differenza dello scorso anno e soprattutto per i volumi di narrativa
e per quelli relativi ai corsi di
formazione al pc».
Nessun calo di shopping libresco «fra gli insegnanti – dicono Alessandra Bersotti e
Francesco Serino, titolare e
commesso del punto vendita
di via De’ Mille – Anzi, c’è stato
un aumento di visitatori grazie
alla card che ha invogliato molti di loro, prima un po’ restii, a
frequentare la nostra libreria».
«Ci siamo poi accorti di una
certa attitudine alla lettura nei
bambini e tenn-ager tra 10 e
15 anni, di uno stop, invece,
dei ventenni-trentenni, e di un
recupero considerevole dai 35
anni fino alla Terza Età».
È inutile però negarlo: nel
Belpaese si legge sempre meno. E i librai sono d’accordo
sui motivi: la scuola, la famiglia, l’uso bulimico di internet
anche sul telefonino, il lavoro
che non c’è.
E cosa leggono i grossetani
che leggono? Più romanzi rosa
per le ragazze dai 15 ai 25 anni,
classici e storie che attraggono
il pubblico femminile quando
è in ferie. Thriller e saggi sono
più gettonati dagli uomini.
Scienze, gialli, attualità politica e saggistica “gli ambiti” dagli adulti. E quanto ha inciso il
web? La risposta dei librai è
unanime. «Pesa il successo delle vendite degli youtubers per i
bambini fino a 11 anni e anche
l’e-book anche se il vero lettore predilige il cartaceo».
»
Sorpresa, si legge ancora
Thriller e romanzi rosa
Márcia Theóphilo
La grande poesia
si serve al ristorante
Viaggio tra le librerie alla scoperta dei gusti dei maremmani in fatto di libri
E i giovanissimi ricominciano a comprare volumi grazie al bonus della 18app
A sinistra
Federica
Falconi
della libreria
“Mondadori”
A destra
Alessandra
Bersotti e
Francesco
Serino
di “Bernardini
e Bersotti”
la nuova avventura
Torna la voglia di leggere parole
“di carta”, torna la voglia di
ascoltare parole “da persona a
persona”. Il ristorante Made in
Italy di via San Martino è la
prova concreta di questa
tendenza. Qualche mese fa ha
aperto al suo interno un piccolo
teatro e subito è stato un
successo, due serate a
settimana di recital e teatro
sempre affollatissime. Ora il
Made in Italy fa un ulteriore
salto e apre alla poesia. Con
un’ospite eccezionale: il 24
marzo arriva Márcia Theóphilo,
poetessa e antropologa
brasiliana, già candidata al
Nobel nel 2013. Accompagnata
dalla chitarra di Stefano Raddi,
Márcia farà ascoltare la bellezza
della Foresta Amazzonica alla
cui magia, e alla cui tutela, ha
dedicato l’intera esistenza.
ALLA MONDADORI
Palomar: «Siena aiuta Giacomo Mazzariol racconta
Grosseto invece no» il suo fenomenale fratello
◗ GROSSETO
Va avanti il progetto di Massimo Marinotti di aprire un
punto vendita Palomar a Siena. Il titolare del negozio di
corso Carducci, che nelle scorse settimane aveva anticipato
questa idea a Il Tirreno, sta
procedendo lungo il percorso
che porterà presto a esportare
una storica eccellenza maremmana nella città del Palio: i lavori dovrebbero concludersi
entro l’estate. «Ho avuto diversi incontri – spiega – con alcuni amministratori senesi che
ne hanno apprezzato i contenuti del progetto e le mie intenzioni. E mi hanno anche informato che in qualità di operatore culturale avrò diritto a
9.000 euro di sgravi fiscali per
mettere su l’attività. Ebbene sì,
Siena alla cultura offre delle facilitazioni». È un progetto culturale innovativo quello di Marinotti, che ha messo a punto
insieme alla moglie Monica e
alla collaboratrice Maria Grazia Casagrande: l’ha prima
sperimentato e poi adottato in
ventinove anni di lavoro che
hanno portato la Palomar ad
essere uno dei punti di riferimento più importanti di livello culturale della città.
«La nuova libreria senese –
dice – avrà una sua identità:
precisa, moderna, a partire
dall’architettura degli interni.
Ci sarà un unico ma esteso fondo con una decina di tavoli a
tre livelli da utilizzare per la lettura e la consultazione dei testi, con scaffali che riprenderanno quelli presenti attualmente nella teca di corso Car-
Massimo Marinotti e Maria Grazia
ducci. La sede sarà al chiasso
Forte, di fronte allo storico
Rettorato universitario e a
due passi da piazza del Campo, mentre stiamo valutando
se l’insegna riporterà il nome
Palomar o un altro».
Marinotti è convinto del
progetto e lancia la sfida senza nascondere le ambizioni.
«Sarà la libreria più importante di Siena – conclude – che
avrà riflessi positivi in termini
economici e di clientela anche su quella grossetana. Non
siamo convinti che gli effetti
dell’arrivo dei centri commerciali, che hanno portato alla
crisi del centro storico e hanno cambiato del tutto Grosseto, si combatta creandone altri, ma piuttosto puntando su
attività culturali come ho intenzione di fare. Io ci credo,
peccato solo di non aver finora avuto nessun appoggio da
parte degli amministratori locali».
(s.f.)
Giacomo Mazzariol (a destra) con il fratello Giovanni e il libro che a Giovanni ha dedicato
◗ GROSSETO
Tutto è cominciato nel 2015
con un video pubblicato su
YouTube in vista della giornata mondiale delle persone con
la sindrome di Down. Giacomo Mazzariol, ventenne di Castelfranco Veneto, gira un corto, “The simple interview”, in
cui il protagonista è il fratello
minore Giovanni, nato come
dice lui «con un cromosoma in
più».
Simulando nel video la situazione tipica di un colloquio
di lavoro Giacomo ci fa entrare
con leggerezza e ironia nel
mondo del fratello che ha iniziato a scoprire a poco a poco
in tutta la sua unicità. Il video
diventa subito virale anche
all’estero perché fa ridere, riflettere e commuovere al tempo stesso e la storia vera di
questi due fratelli veneti dà vita a un libro altrettanto di successo. E presto sarà anche un
film prodotto dalla Taodue di
Pietro Valsecchi, con Giacomo
nelle vesti di regista.
Venerdì prossimo alle 18
Giacomo Mazzariol è a Grosseto per parlare di questa avventura straordinaria e inattesa
tra libri e cinema nata da una
storia vera e per presentare il
suo libro “Mio fratello rincorre
i dinosauri” (Einaudi Stile libero). L’iniziativa è promossa
dalla Libreria Mondadori di
Grosseto e ospitata dalla sala
Mirto Marraccini della sede di
Banca Tema in corso Carducci 14. A dialogare con l’autore
la scrittrice Roberta Lepri.
Così Giacomo descrive il
rapporto con il fratello: «Hai
cinque anni, due sorelle e desidereresti tanto un fratellino
per fare con lui giochi da maschio. Una sera i tuoi genitori
ti annunciano che lo avrai,
questo fratello, e che sarà speciale. Tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire «supere-
roe». Gli scegli pure il nome:
Giovanni. Poi lui nasce, e a poco a poco capisci che sí, è diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha. Alla fine scopri la
parola Down, e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna. Dovrai
attraversare l’adolescenza per
accorgerti che la tua idea iniziale non era cosí sbagliata. Lasciarti travolgere dalla vitalità
di Giovanni per concludere
che forse, un supereroe, lui lo
è davvero. E che in ogni caso è
il tuo migliore amico».
L’incontro di venerdì è dunque l’occasione preziosa per
guardare con occhi nuovi il tema delle diverse abilità delle
persone perché come dice Giacomo «ci ho messo un sacco di
tempo a entrare nel mondo di
Giò ma ora che ci sono dentro
è fighissimo».
Ingresso libero, info Libreria
Mondadori, 0564 22329.
Sara Landi