Scheda film - Cineteatro Baretti

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Transcript Scheda film - Cineteatro Baretti

Portofranco
IX edizione
Rassegna Permanente di Cinema Invisibile
Gennaio | Marzo 2017
Martedì 28 febbraio 2017, ore 21
Sabato 4 marzo 2017, ore 18
Bisogna dare uno e prendere undici, se diamo uno e porƟamo a casa
tre abbiamo fallito; bisogna vendere, scavalcare, ingannare, non
stancarsi mai e corrompere; frammentare in minuscole parƟ la dignità
e la morale, perché così si sopravvive ai tagli, così si diventa Il venditore
di medicine impeccabile e da tenersi streƩo.
Claudio Santamaria è Bruno, quell’informatore medico instancabile,
quell’uomo in giacca e crava a con la valige a che passa davan ai
pazien , la pedina apparentemente insignificante che però, nel suo
piccolo, rappresenta l’emblema di un sistema che va allo scatafascio
e di un’umanità carente, proprio in quel se ore in cui dovrebbe
essere potenziata: la sanità pubblica
pubblica.. In questo ambiente in cui tu
affluiamo le aziende farmaceu che giocano a braccio di ferro tra loro
e il farmaco si sveste del compito di portatore di benessere, divenendo
mero prodo o da commercializzare e rendere appe bile. Il venditore
di medicine va a ritrarre l’omologazione del mondo assetato di denaro,
vomitando sullo schermo, dalla prima all’ul ma immagine, tu a
l’indignazione di una denuncia dalla quale le grandi aziende come la
Zafer Pharma ne escono, in un modo o nell’altro, senza sporcarsi le
mani.
Antonio Morabito scrive e dirige un film dai colori e dalle ambientazioni
fredde, una pellicola fa a di bugie, respiri ansiman e perenni primi
piani; la telecamera ci porta a scoprire il mondo con gli occhi del
protagonista, rivelandoci un ambiente corro o, intriso di maschere,
regali, medicine che penetrano nella vita dei personaggi come caramelle,
in un velato ma insistente moto ondoso di menefreghismo.
In Bruno si incarnano malesseri e vizi di una società intera in cui
dietro un lavoro rispe abile si cela qualcos’altro di losco. Così, mentre
l’e che a vorrebbe che lui entrasse nello studio medico per proporre
e promuovere democra camente un farmaco, la regola non scri a
prevede che entri per proporre viaggi, sesso, droga, macchine di grossa
cilindrata e iPad in cambio di prescrizioni. Le cose precipitano sul fronte
lavora vo nel momento in cui l’azienda inizia a tagliare dras camente
il personale e a me ere so o lente d’ingrandimento tu i venditori,
ma non vanno meglio dal punto di vista famigliare, in un ambiente
esternamente perfe o in cui Bruno indossa la decorosa maschera del
brillante professionista.
A rappresentare la normalità ci sono la moglie Anna, una professoressa
di liceo ignara dei traffici del marito e desiderosa di un figlio (prima che
l’avanzare dell’età non glielo perme a più) e un medico della mutua
che non vuole abbassarsi ai rica di nessuno e umilia il protagonista
per il suo modo di fare, rappresentando nel suo piccolo l’incorru bilità
e la speranza che, forse, qualcuno ancora ene ai propri pazien più
IL VENDITORE DI MEDICINE
Un film di Antonio Morabito
Con Claudio Santamaria, Isabella Ferrari,
Evita Ciri, Marco Travaglio
Dramma co
Durata 105 min.
Italia, Svizzera 2014
***
Tariffe Portofranco
(martedì h.21 e sabato h.18):
Intero 3,50€
Rido o 2,50€
Sono considera rido gli over65,
under25, militari, disabili,
soci del Goethe-Ins tut di Torino e
Alliance Française di Torino
(presentando la tessera
in corso di validità).
Il CRAL Unicredit entra gratuitamente il
martedì sera h.21 e sabato pomeriggio
h.18 per Portofranco
presentando la tessera.
Via Baretti 4 - 10125 Torino
Tel./Fax 011 655187
www.cineteatrobaretti.it
[email protected]
www.facebook.com/CineTeatroBaretti
dei propri privilegi.
Non c’è buonismo nell’opera di Morabito, nessun calo di tensione o
carezza nei confron di chi esercita queste pra che; nessuna voglia di
narrare i fa a metà: la realtà viene spudoratamente messa a nudo,
vista dal dietro le quinte in cui gli spe atori non possono accedere
e cri cata col taglio più documentaris co che romanzato, capace di
arrivare al des natario senza troppi giri di parole e senza abusare di
tecnicismi.
Il fa o che Bruno arrivi a corrompere il gelido primario di oncologia,
il Prof. Malinverni, interpretato da Marco Travaglio e a far assumere
delle pillole contracce ve alla moglie a sua insaputa completa il
quadro di una vita al collasso, pezzata da un briciolo di umanità solo
nel momento in cui si scontra con la mala a di un vecchio amico.
Il venditore di medicine è un film che vuole far aprire gli occhi senza
pretendere di spiegare troppo i de agli, perché la superficie spesso
basta a far comprendere che la civilizzazione e il progresso, quello che
ci perme e di stare svegli, dormire, non concepire, non tossire, non
morire, spesso ci conduce in un vor ce in cui la mancanza di moralità
e sensibilità travalica la cura delle persone. La figura del medico, che
dovrebbe prendersi cura dei pazien più che del suo portafogli, viene
svuotata dell’aura del salvatore e rido a a complice di un sistema
abominevole in cui non sono contemplate persone ma solo numeri,
in cui non esistono farmaci ada o meno, ma medicine da vendere e
altre da non vendere.
Il confine tra film godibile e pesante opera da visionare a entamente è
labile almeno quanto quello tra ca va sanità e personale qualificato.
Il venditore di medicine è un film che non fa scon , un film da vedere
per iniziare a capire ciò che, malgrado, avviene so o i nostri occhi.
Programmazione cinematografica del fine se mana:
Sabato 4 marzo, h.21 | Domenica 5 marzo, h. 18 e 21
IL MEDICO DI CAMPAGNA un film di Thomas Lil
.
Di giorno e di no e, col buono
e il ca vo tempo, Jean-Pierre
Werner percorre le strade sterrate
di campagna per raggiungere i
suoi pazien . Medico devoto alla
professione e ai piccoli o grandi
mala della sua comunità rurale,
gli viene diagnos cato un cancro al
cervello e consigliato di trovare alla
svelta un assistente. Re cente ad
affidare i suoi pazien a terzi, JeanPierre acce a controvoglia l’aiuto di
Nathalie Delezia, un’ex infermiera
che ha terminato da poco gli studi.
La collaborazione si rivela presto
difficile ma Nathalie ha cara ere
e incassa bene le bizzarrie che Jean-Pierre impone al suo rocinio.
Paziente dopo paziente, chilometro dopo chilometro, la rivalità cederà
il posto alla fiducia e a un sen mento indeterminato tra solidarietà e
desiderio.
Interi 5€ - RidoƩo 4€ - Aiace 3,50€
Consegnando questo depliant in cassa si ha diriƩo ad un ingresso
ridoƩo
Prossimo appuntamento:
Martedì 7 marzo, ore 21
Sabato 11 marzo, ore 18
LA BELLE SAISON
un film di Catherine Corsini
Versione originale in francese con
so o toli. In collaborazione con Alliance
française di Torino.
1971. Delphine ha 23 anni. Figlia di un
contadino, ama la campagna e lavorare
la terra con il padre; ma l’angusto mondo
della provincia la costringe a trasferirsi a
Parigi. Qui si imba e in Carole, 35 anni,
che convive con Manuel e partecipa
a vamente agli inizi del femminismo.
Subito Delphine si innamora della donna,
libera e indipendente, sconvolgendole
la vita. Quando Delphine è costre a a
tornare alla fa oria, Carole decide di
seguirla. In campagna, però, la coppia
dovrà affrontare una realtà diversa.
PORTOFRANCO è realizzato con il
contributo di Unicredit Group - Cineforum
Circolo Torino, in collaborazione con
Goethe Ins tut di Torino, Alliance
française Torino, Archivio Nazionale
Cinematografico della Resistenza, Wic.it Web Image Communica ons