il Quotidiano - Quotidiano Del Molise

Download Report

Transcript il Quotidiano - Quotidiano Del Molise

* IL QUOTIDIANO DEL MOLISE + IL MESSAGGERO euro 1,20
REGIONE MOLISE - NON ACQUISTABILI SEPARATAMENTE
il Quotidiano
del Molise
DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017 - ANNO XX - N. 52 - EURO 1,20*
INTERNET: www.quotidianomolise.com
DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE VIA S. GIOVANNI IN GOLFO
86100 CAMPOBASSO - TEL. 0874.484623 - FAX 0874.484625
Fondato da GIULIO ROCCO
Fanelli: “Proseguiamo uniti contro i populismi”
“Per noi sarà un nuovo inizio” Giudiziaria
Il Pd Molise chiama
a raccolta la sua gente
Domani l’assemblea
pubblica di discussione
Anche Totaro
abbandona
il partito
e aderisce a Dp
Centri impiego,
De Matteis:
“Amareggiato
ma sereno”
Si terrà domani sera a Campobasso l’incontro con iscritti e simpatizzanti.
Si dimetterà da capogruppo in consiglio.
Indagato insieme ad altre 12 persone.
SERVIZIO A PAGINA 2
SERVIZIO A PAGINA 2
SERVIZIO A PAGINA 3
E’ vivo per miracolo e per i media internazionali è diventato “l’eroe italiano”
Accoltellato a Melbourne
per salvare una ragazza
Luigi Spina, 24 anni di Bojano, da poco lavora come chef in Australia
Sul piede di guerra Csa Fiadel, Partito comunista dei
lavoratori, Associazione antimafia Caponnetto, Assotir e Comitato Pro Trignina.
Non ha esitato a rischiare la vita per difendere una
ragazza che era stata aggredita da un balordo che
poi lo ha ferito con una coltellata all’addome. Per i
giornalisti australiani è diventato l’eroe nazionale.
SERVIZIO A PAGINA 14
SERVIZIO A PAGINA 6
Contro l’autovelox di Macchia
si fa fronte comune
Il Carnevale impazza
Cortei in maschera
in tutta la regione
SERVIZIO A PAGINA 25
9
772385
214006
70226
Sport
Serie D
Il Campobasso
promette
battaglia
contro
il San Nicolò
Serie D
L’Olympia
Agnonese
prova il blitz
sul campo
della leader
Eccellenza
Il Macchia
non sbaglia
un colpo. Pari
tra Isernia
e Termoli
Calcio a 5
Chaminade
da urlo: 4-2
al Giovinazzo
L’Isernia C5
ne fa tredici
I rossoblù vengono da
dieci punti in quattro gare.
I granata sfidano la prima della classe Fermana.
Il Venafro rifila un tris al
Gambatesa.
I pentri sono ormai vicinissimi alla serie A2.
SERVIZIO A PAGINA 26
SERVIZIO A PAGINA 27
SERVIZIO A PAGINA 28
SERVIZI A PAGINA 30
2
Attualità
PRIMO
PIANO
Il Quotidiano del Molise
Domenica 26 febbraio 2017
Domani sera l’assemblea pubblica, il segretario Fanelli: “Parliamo con loro in questa fase
travagliata per proseguire uniti contro i populismi e l’ingovernabilità, per i diritti e le uguaglianze
Il Pd Molise chiama
a raccolta la sua gente
Il Partito Democratico del
Molise chiama a raccolta la
sua gente. E lo fa attraverso un’assemblea pubblica
di discussione che si terrà
domani sera.
“Non è l’apertura di una
fase congressuale ordinaria. È una vera e propria
nuova partenza per il Partito Democratico che compie dieci anni. Per questo
momento storico, travagliato, per molti aspetti doloroso, occorre un impegno e
un appello straordinario.
Non la convocazione degli
organi in via ordinaria (che
pure si farà), ma una mobilitazione dal basso, perché tutti possano dire la
propria, perché si riparta
con energia e ottimismo,
dopo un momento di analisi e riflessione, anche criti-
ca e che è certamente doloroso perché ci sono degli
abbandoni”. Così Fanelli,
che promuove l’avvio della
fase congressuale in Molise.
“Siamo i primi – dice - ad
avviare in Italia questa nuova fase con un’Assemblea
dal basso e invitiamo i segretari e gli iscritti degli oltre 70 circoli, i militanti, i
simpatizzanti ad esserci. A
rinnovare le tessere. A dare
nuovo slancio perché il
momento storico richiede
una nostra grande assunzione di responsabilità. È
una fase anche dolorosa,
certamente delicata. Ma
siamo consapevoli che serva una forza riformista per
fermare i populismi in Italia e in Europa. Serve avere un forte PD per garanti-
re all’Italia la governabilità
che con un sistema proporzionale come quello attuale, dopo la sentenza della
Consulta, è messa a forte
rischio. Per questo rilanciamo convintamente l’idea
progressista del partito,
perno del centro-sinistra.
Contro le scissioni che
sono sempre dolorose, per
l’unità. Perché siano tutelati i diritti e le uguaglianze.
E lunedì non è neanche il
momento di fare il tifo per
l’uno o l’altro sfidante delle primarie, ognuno sceglierà il proprio. Noi intanto
scegliamo il Pd – incalza
Fanelli - e lo rafforziamo,
lanciando l’appello ‘venite’.
A tutti. Ai moderati, ma soprattutto a chi ha a cuore
la parola ‘sinistra’. Questa
fase difficile, travagliata, si
supera anche così. Rilanciando le nostre idee su
giovani, lavoro, povertà,
sud, aree interne, ambiente. Discutendo in tutti gli
angoli del Molise, come
abbiamo fatto con il referendum con più di cento
appuntamenti sul territorio
e con gli incontri di ascolto
tematici riavviati nel nuovo
anno con il partenariato, gli
amministratori, le associazioni ambientaliste. Non ci
siamo fermati un momento e nonostante tutte le difficoltà e le criticità, gli abbandoni, restiamo la più
grande comunità democratica della regione e del Paese. Noi reagiamo così, incontrandoci con la nostra
gente! Con trasparenza e
apertura. Dunque, venite
Micaela
Fanelli
lunedì e venite nel PD”.
L’appuntamento di domani è alle ore 16 , nella sala
Le primarie il 30 aprile
tra due ponti importanti
Liberazione e festa del 1° maggio
Le primarie del partito democratico per la scelta del
nuovo segretario si terranno domenica 30 aprile e l’assemblea in cui sarà proclamato ufficialmente il leader
Dem si svolgerà, con probabilità, il 7 maggio. Calendario alla mano, le date scelte all'unanimità dalla commissione congresso del partito, cadono nel mezzo di
due ‘ponti’ significativi. Il rush finale prima del voto si
terrà nel mezzo del lungo week end del 25 aprile, mentre le urne saranno aperte proprio nella domenica del
ponte del Primo maggio.
Dopo Leva anche Totaro lascia
il partito: “Sarà un nuovo inizio”
A breve arriveranno le dimissioni da capogruppo in consiglio regionale
Totaro ieri a Roma alla prima
del neonato movimento
Investe anche il Molise
l’onda d’urto del terremto
Pd. I primi ad aderire alla
scissione, dichiarandosi
fuori dal partito di Matteo
Renzi, sono stati Danilo
Leva e Francesco Totaro.
Quest’ultimo ha dichiarato in un post su Facebook:
“La politica non è immobilismo per questo...si parte
per un nuovo inizio. Ancora
una volta sono prevalse le
ragioni del cuore. Ed ho
scelto. “Democratici e Progressisti”. Non rinnoverò la
tessera del Pd e rassegnerò le dimissioni da capogruppo in consiglio regionale. Ma il mio impegno non
cambia. E lavorerò per far
AxA della tipolitografia
Lampo in via Colle delle Api
170 a Campobasso.
sì che si possa trovare l’unità di un nuovo centrosinistra nella nostra Regione”.
Entrambi, Leva e Totaro,
hanno partecipato ieri, a
Roma, alla prima assemblea nazionale di Democra-
tici e Progressisti. Un nuovo soggetto politico formato dai fuoriusciti dal Pd e
che si colloca a sinistra del
partito guidato da Renzi. A
tenerlo a battesimo è stato
Roberto Speranza, con Enrico Rossi, Arturo Scotto e
Massimiliano Smeriglio.
Speranza ha ricordato
l’art.1 della Costituzione
(L’Italia è una Repubblica
fondata sul lavorò) definendolo “il nostro simbolo, il
nostro progetto per l’Italia”.
Lo strano caso di un utente alle prese con la diversità della spesa farmaceutica tra Molise e Campania
Costo dei medicinali generici,
la vicenda di un cittadino disorientato
Questa ci mancava ed è
proprio il caso di raccontarla, con l’augurio che qualcuno voglia spiegare.
Quanto segue è accaduto
in data recente ad un napoletano, ottimo artigiano
dei tempi andati ed oggi in
pensione, che da tempo
vive in Molise e che continua ad avere contatti e rapporti con la propria terra
d’origine, dove torna spesso e volentieri.
E’ l’uomo ad esporre
quanto capitatogli, che ha
suscitato in lui contrarietà
e tanto disorientamento.
“Soffrendo di una determinata patologia e avendo bisogno di un preciso farmaco (l’uomo preferisce non
specificare patologia e farmaco) di cui ero rimasto
provvisoriamente sprovvisto e trovandomi a Napoli,
mi recai in una farmacia
del capoluogo partenopeo.
Una volta al banco chiesi il
farmaco optando per quel-
lo generico, avendolo già
sperimentato con esito positivo. Il farmacista me lo
fornì e mi chiese • 3,90
quale prezzo del prodotto.
Pagai, ringraziai e lasciai la
farmacia.
Tempo dopo mi trovavo
nel Comune molisano dove
attualmente risiedo e mi
accorsi di essere rimasto
privo del farmaco a me necessario, per cui andai in
farmacia e chiesi lo stesso
prodotto. Ricevutolo, mi furono chiesti • 7,30 esattamente per lo stesso farmaco e della identica qualità
e quantità.
Non feci mistero della
mia sorpresa e contrarietà
per la differenza di prezzo
tra una farmacia ed un’altra per lo stesso prodotto e
mi fu detto che quello era
il prezzo e non potevano
farci nulla.
Ancora qualche settimana e dovetti tornare a comprare il farmaco in questione. Ero in Molise e decisi
di cambiare farmacia sperando di risparmiare, ma
qui altra grossa sorpresa :
il medicinale a me occorrente costava addirittura •
9,60 !
E mio malgrado dovetti
sborsare tanto, nonostante domande e richieste di
chiarimenti, rimaste però
insoddisfatte. Altro tempo
ancora, nuovamente a Napoli dai miei parenti ed an-
cora una volta costretto ad
andare in farmacia a comprare lo stesso medicinale.
Il prezzo ? Sempre • 3,90,
come la prima volta in Campania ! Cosa avreste fatto
voi a quel punto? Io decisi
di comprare a Napoli due
confezioni del prodotto per
evitare i … rincari molisani
!”.
La conclusione del disorientatissimo cittadino :
“Non avendo ricevuto soddisfazione e risposte esaurienti circa questo autentico balletto dei costi di quel
determinato farmaco cosiddetto generico o equivalente tra Campania e Molise, ho pensato di rendere
pubblico attraverso i media
quanto capitatomi nella
speranza che qualcuno voglia spiegare e chiarire. Le
mie domande : i prezzi dei
farmaci generici o equivalenti cambiano o possono
cambiare da regione a regione ? Cos’altro può aver
scatenato questo autentico
balletto di prezzi, che ha
generato tanta contrarietà
e disorientamento al sottoscritto ?”. Gl’interrogativi
sono assolutamente plausibili, dal che la doverosa
necessità di fornire chiarimenti esaurienti al cittadino da parte di uffici e persone preposte alla questione che è certamente di portata sociale.
Tonino A
Attella
Attualità
Il Quotidiano del Molise
Domenica 26 febbraio 2017
PRIMO
PIANO
3
L’ex presidente della Provincia di Campobasso è indagato insieme ad altre 12 persone
per la vicenda del rinnovo dei contratti ai 26 lavoratori precari
Centri per l’impiego,
Rosario De Matteis:
amareggiato ma sereno
Rosario
De Matteis
Una vicenda complicata
e che per anni è stata al
centro del dibattito politico
e sociale della regione.
Soprattutto perché ha riguardato il destino di 26
lavoratori.
Non c’è pace per il Centro per l’impiego di Campobasso: sulla vicenda degli
ex lavoratori precari ci sono
ora 13 indagati, tra i quali
figurano elementi di spic-
co dell’ex amministrazione
di Palazzo Magno. A partire dall’ex presidente Rosario De Matteis, fino all’ex
assessore Salvatore Micone, passando per tecnici e
dirigenti dell’Ente.
I reati contestati a vario
titolo dalla Procura, dopo le
indagini avviate un anno fa
dalla squadra mobile del
capoluogo, sono truffa ai
danni dello Stato, abuso
d’ufficio e falso.
La questione ruota intorno alle proroghe dei contratti per i 26 lavoratori,
avvenute, secondo gli inquirenti, violando la legge.
Amareggiato, ma allo
stesso tempo sereno, l’ex
presidente della Provincia
Rosario De Matteis: “In
questo momento preferisco non entrare nei dettagli, posso solo dire di avere
fiducia nella giustizia. Credo, altresì, che sia un paradosso aver assicurato
una continuità lavorativa e
venire indagato per truffa.
Non ci sto.
Ad ogni modo siamo disponibili a chiarire la vicenda davanti ad un magistrato. Sono sereno – ha proseguito l’ex vertice di Palazzo Magno – perché ritengo
non ci siano i presupposti
perché i capi d’imputazione reggano. Chi ha indagato ha ritenuto di dare interpretazioni proprie che io
non condivido. Sono capi
d’accusa inconsistenti – ha
concluso Rosario De Matteis – per me così come per
la mia giunta e per funzionari e dirigenti coinvolti.
aaa © RIPRODUZIONE RISERVATA
Venerdì la conclusione del congresso che lo ha rieletto all’unanimità
Cisl Poste, riconfermato
segretario Antonio D’Alessandro
Si è concluso venerdì
sera il congresso della Cisl
Poste Molise: riconfermato
all’unanimità il segretario
uscente Antonio D’Alessandro.
Dal Congresso – dichiara
il segretario Antonio D’Alessandro – si riafferma l’idea
essenziale di Cisl e Slp
come sindacato dell’autonomia, dell’associazionismo e della contrattazione,
alla quale affida il compito
fondamentale e primario di
migliorare le condizioni
economiche, normative e
professionali dei lavoratori.
Inoltre i congressisti apprezzano i dati del proselitismo della nostra Organizzazione e che ribadiscono
la nostra leadership all’interno del Gruppo Poste Italiane, nonostante anni difficili di trasformazioni e riorganizzazioni aziendali, pensionamenti ed esodi incentivati. Una crescita numerica che ha le basi sul nostro
modo di fare sindacato nei
luoghi di lavoro, sulla nostra presenza quotidiana e
qualificata. Per una prosperità condivisa non basta ridistribuire il reddito attraverso imposte e trasferimenti, ma occorre anche
favorire gli investimenti,
aumentare i salari e l’influenza politica dei cittadini. Per SLP la politica da
sola non è in grado di saper ascoltare la voce dei
dimenticati, delle periferie,
delle diseguaglianze sociali, dell’abbandono delle piccole comunità, del degrado
ambientale, della insicurezza sociale che si vive quotidianamente. Il sindacato
ha sempre avuto questa
grande capacità di ascolto
e di rapporto continuo con
il territorio e la collettività.
Per questo è ora di dire
basta alla politica della disintermediazione dei corpi
intermedi e sviluppare fasi
di coinvolgimento delle parti sociali nei grandi temi
sociali del nostro Paese.
Perché dalle crisi non si è
mai usciti da soli. Per quanto attiene alla situazione
politico-sindacale nella nostra Azienda.
Dal congresso è venuto
fuori che si ribadisce con
forza il parere contrario alla
totale privatizzazione del
Gruppo Poste Italiane e alle
modalità di dismissione
della partecipazione attualmente detenuta dal Ministero dell’Economia e Finanza. La decisione del
Governo di quotare in Bor-
sa un ulteriore 29,7% e di
conferire a Cassa Depositi
e Prestiti il rimanente 35%
del capitale societario è
stata solo rimandata grazie
alla mobilitazione di SLP e
all’azione di sensibilizzazione intrapresa verso i gruppi parlamentari e le istituzioni a livello locale, quest’ultime molto attente al
ruolo sociale svolto da Poste Italiane sull’intero territorio nazionale. È irrinunciabile il mantenimento
dell’unicità aziendale, vero
fattore di valore per SLP, da
sostenere e difendere ad
ogni costo, pena la destabilizzazione di importanti
articolazioni produttive e
dei conseguenti livelli occupazionali. La privatizzazione di Poste Italiane non di
semplice routine. Poste
necessita di grande attenzione, in quanto parliamo
della più grande azienda
privata del Paese e dove
quotidianamente lavorano
ben 140.000 dipendenti,
per questo si esprime grande soddisfazione per la riuscita dello Sciopero Generale del 4 novembre scorso indetto per protestare
sia contro la privatizzazione di Poste Italiane che
contro i disservizi creati dal
recapito a giorni alterni, dal
mancato rilancio della logistica, dalla carenza degli
organici negli Uffici Postali
e dalle pressioni commerciali. Inoltre, è bene evidenziare l’alta adesione allo
sciopero realizzata nono-
stante le azioni aziendali
messe in atto verso i lavoratori per non farli aderire
alla nostra giornata di mobilitazione generale.
Si riconferma la scelta
dell’ SLP sull’avvio del modello partecipativo in Poste
Italiane attraverso un nuovo concetto di governance
aziendale. Per questo motivo è necessario in Poste
attivare un ottimo livello di
Relazioni Industriali, favorire quote di azionariato ai
dipendenti, sviluppare la
partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori negli organismi societari attraverso il modello “duale”,
già sperimentato con successo in altri Paesi del Nord
Europa
Alla luce dei rinnovi dei
CCNL degli altri settori merceologici, il Congresso rivendica la sottoscrizione
rapida del nuovo contratto
collettivo nazionale di lavoro di Poste Italiane finora
fortemente condizionato
Antonio D’Alessandro
dal comportamento aziendale e dalle sue richieste,
nella parte normativa, di
forte arretramento dei diritti conquistati in anni di contrattazione da SLP. Il Congresso auspica la firma di
un contratto dignitoso nell’aumento economico e nel
versante del Welfare Aziendale. A tale avviso plaude
al risultato ottenuto dalla
Segreteria Nazionale ai tavoli di rinnovo del CCNL con
l’introduzione del Fondo
Sanitario Integrativo per
tutti i dipendenti del Gruppo Poste Italiane, un intervento di grande impatto sul
versante del Welfare contrattuale in risposta alla forte domanda legata alla tutela della salute e del “benessere organizzativo” dei
lavoratori di Poste. Sempre
in merito al rinnovo contrattuale l’Assemblea Congressuale ritiene necessario e
prioritario recepire il “Testo
Unico sulla Rappresentanza” in Poste Italiane al fine
di rendere le nostre Relazioni Industriali più credibili
e affidabili attraverso regole chiare in tema di misurazione e certificazione della rappresentanza, regolamentazione delle RSU in
azienda, titolarità ed efficacia della contrattazione
collettiva, efficacia ed esigibilità dei contratti nazionali e degli accordi sottoscritti nell’Azienda Poste. Il
dibattito ha evidenziato la
cronica carenza di addetti
nella sportelleria che si tra-
duce nella difficoltà di garantire l’apertura di tutti gli
Uffici Postali del territorio,
nei continui distacchi degli
addetti ed inefficienza nell’erogazione dei servizi alla
clientela. Per questo motivo ritiene necessario attivare un percorso di lotta sull’intero territorio nazionale
in merito alle pesanti criticità in cui versano tutte le
articolazioni di Mercato Privati sia all’interno dell’azienda che sensibilizzando le istituzioni e l’opinione pubblica. In merito alla
gestione degli ultimi accordi sottoscritti in ambito della divisione Posta Comunicazione Logistica, la fase
sperimentale ha evidenziato limiti e criticità evidenti.
Il Congresso riafferma la
necessità di migliorare l’attuale modello organizzativo
del settore postale e renderlo compatibile con gli
obiettivi condivisi nell’accordo di settembre 2015,
purtroppo vanificati dalla
cattiva gestione aziendale.
Infine, chiede di tener conto delle ultime risoluzioni
dell’Unione Europea che ribadiscono l’erogazione di
un servizio postale con due
caratteristiche fondamentali quali l’universalità e la
qualità, bocciando di fatto
il recapito a giorni alterni e
riconfermando l’esigenza
di un’attività di raccolta e
di consegna della corrispondenza per almeno cinque giorni a settimana”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4
Attualità
PRIMO
PIANO
Il Quotidiano del Molise
Domenica 26 febbraio 2017
L’azione e l’impegno nel programma d’intenti 2017/2018
L’osservatorio regionale
contro le mafie in Molise
Il Programma di intenti dell’Osservatorio
Regionale Antimafia riguardante la presenza delle mafie nel Molise, partirà dalle diverse attività di indagine messe in atto
dalla Magistratura e dalle Forze di Polizia
nel corso degli ultimi venti anni. Magistratura e Forze di Polizia, ai quali non ci stancheremo mai di esprimere la nostra gratitudine e il nostro più totale convinto sostegno. Cercheremo di elaborare un’analisi
accurata e puntuale sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nella nostra Regione. Per questa sua funzione conoscitiva e per i preziosi spunti di riflessione, il Programma auspichiamo possa rappresentare uno strumento fondamentale
verso la cultura della legalità e dell’etica pubblica. È questo
un obiettivo al quale tutti dobbiamo contribuire, con un rinnovato impulso etico e una ancora maggiore conoscenza
tecnica del fenomeno. La nostra regione non è terra di mafia, ma è invece terra per le mafie, un territorio appetibile
per le varie cosche del crimine organizzato (mafia, camorra, ndrangheta e società foggiana). Qui le cosche non puntano al controllo militare del territorio, ma al controllo di
frange del tessuto economico-produttivo. Sia chiaro che il
Molise non è, sotto il profilo della penetrazione criminale,
né la Calabria, né la Sicilia, né la Campania, ma sia altrettanto chiaro che è certamente terra di affari per le organizzazioni mafiose per le quali rappresenta un territorio utile
per le molteplici attività criminali (riciclaggio, prostituzione,
gioco d’azzardo, rifiuti tossici). Riteniamo che in Molise si
stiano vivendo diversi stadi: dell’infiltrazione, della presenza, dell’insediamento, per arrivare in tempi recenti al tentativo concreto di un vero e proprio radicamento soprattutto
da parte della mafia pugliese. La nostra regione non è originariamente una terra con mafia e per questo motivo parlare di tale argomento, ancor oggi non è affatto semplice.
Chiunque provava ad affrontare tale argomento, spesso
veniva accusato di fare inutile allarmismo. Ma è stata proprio la sottovalutazione e rimozione che, intrecciandosi con
un allarmante deficit di conoscenze, ha prodotto un terreno
favorevole alla crescita della criminalità organizzata. Nel litorale molisano, a Campobasso e nell’area isernina le mafie ci sono e fanno affari, sono presenti nei nostri territori
ma spesso non ce ne rendiamo conto. Le inchieste della
magistratura e delle forze di polizia delineano uno scenario
di cui bisogna prenderne atto, affinché anche da noi cresca la consapevolezza che è arrivato il momento di reagire
e di coalizzarsi per fermare ulteriori aggravamenti della situazione attuale. Inchieste che, grazie alla D.D.A di Campo-
basso, hanno fatto uno straordinario salto
di qualità delineando un modello investigativo con il contributo decisivo dell’Arma
dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza. Il Molise è visto dalle mafie come una anonima lavanderia
dove ripulire proventi illeciti con le forme
classiche del riciclaggio, impoverendo e
drogando l’economia sana. I soldi guadagnati con la droga o con altre attività illecite o criminali sono immessi nell’economia
legale nel tentativo di riciclarli, di nascondere e far disperdere la loro origine. Uno
dei problemi essenziali che hanno i mafiosi è proprio quello
di trasformare in soldi legali i capitali mafiosi. Il riciclaggio
diventa così l’attività mafiosa più importante nelle regioni
del centro-nord così come l’acquisizione di attività commerciali, di imprese, di immobili. È un groviglio che sta avvolgendo intere zone e di cui è sempre più difficile accorgersi.
Il nostro piccolo territorio è il luogo dove fare affari, coinvolgendo quegli imprenditori che vedono nei clan la chiave per
superare le difficoltà della crisi. Imprenditori che quando
pensano di instaurare una relazione di reciproca convenienza con le mafie si trovano immediatamente in un tunnel di
solitudine e sofferenza il cui esito è inevitabilmente la dolorosa perdita del controllo della loro impresa, frutto di sacrifici di una vita. Negli ultimi anni, le mafie hanno visibilmente quasi archiviato i metodi criminali violenti, e hanno deciso di lavorare “in modo occulto”, mimetizzandosi, stabilendo una sorta di patto di pace, costituendo anche alleanze e
collaborazioni, realizzando vere e proprie holding imprenditoriali. Sono le mafie - ndrangheta, camorra, mafia, gruppi
criminali pugliesi - che investono denaro sporco, frutto dei
loro proventi illeciti, per riciclarlo, entrando nell’economia
pulita. Una criminalità organizzata che va denunciata, smascherata, di cui bisogna parlare senza paura o timori perché rappresenta un cancro per le nostre comunità e il nostro misero sviluppo economico. Un sistema territoriale infiltrato dalla criminalità organizzata infatti perde in competitività, in sicurezza lavorativa e sociale, in democrazia e
partecipazione, e dunque in benessere e libertà personale
e collettiva. Il rispetto della legalità costituisce prima di tutto un valore etico e morale, pilastro imprescindibile di ogni
convivenza civile, ma anche un fondamentale valore economico, in quanto condizione necessaria per il pieno sviluppo dei territori, a protezione della libertà degli operatori
economici che sono la stragrande maggioranza degli imprenditori molisani, del regolare svolgimento delle dinamiche imprenditoriali, della trasparenza del mercato, della
Un’analisi
accurata
e puntuale sulle
infiltrazioni della
criminalità nel
nostro territorio
Il presidente
Vincenzo Musacchio
sana concorrenza. Uno dei compiti principali che ci siamo
dati noi dell’Osservatorio è quello di mantenere, incrementare e favorire la trasparenza delle attività economiche e
del territorio evidenziando la concorrenza sleale e favorendo il vivere civile nelle comunità. Questo processo porta ad
una progressiva contaminazione del tessuto produttivo in
cui operano le imprese legali che rappresentano la maggioranza delle imprese presenti nella nostra Regione. In secondo luogo, l’impresa gestita dalle cosche gode artificialmente di un vantaggio di costo rispetto ai competitori legali: il mancato rispetto di normative e regolamentazioni (ad
esempio, oneri fiscali, sicurezza del lavoro, tutela ambientale) le consente di prevalere, con prezzi più bassi, qualità
scadente del materiale, forza lavoro in nero. Occorre ribadire quindi con chiarezza che riconoscere di avere in casa un
nemico così potente resta il primo passo concreto verso
l’assunzione di una responsabilità politica e sociale, la unica e sola chiave di volta nell’approntare tutti gli strumenti
utili ad affrontare una battaglia difficile, ma non impossibile da vincere. È un impegno cui non intendiamo rinunciare
e questo Programma di Intenti ne è la prova, seppur non la
sola. In questa regione, siamo una comunità che ora più
che mai deve essere coesa e forte contro le mafie. Ecco
perché è necessario che la classe politica, le amministrazioni locali, le associazioni, i sindacati e il mondo dell’impresa, la chiesa, i cittadini tutti si mobilitino dando un segno tangibile contro le mafie, sostenendo il lavoro arduo in
cui sono impegnate, quotidianamente, le forze di polizia e
la magistratura. Solo insieme potremo contribuire a rafforzare un nuovo impegno contro le mafie, fatto di buon governo della cosa pubblica, buona economia, innovazione e investimento nella cultura, nel welfare e nella partecipazione
dei cittadini. L’Osservatorio Regionale Antimafia del Molise
è proprio a questi principi che ha ispirato la propria azione
e lavorerà sulla trasparenza contro le mafie e la corruzione,
con la costituzione di parte civile nei processi di mafia, contro l’economia adulterata, con l’impresa e con i sindacati.
Siamo fiduciosi che ognuno da questo nostro lavoro tragga
spunti e stimoli per rafforzare quello che non vogliamo sia
solo uno slogan retorico ma una prospettiva condivisa di
tutta la nostra comunità: No alle mafie in Molise!
Dr. Vincenzo Musacchio – Presidente
Dr. Daniele Colucci – Vice Presidente
Gen. Giuseppe Antonio Di Iulio – Vice Presidente
Avv. Vincenza Casale – Vice Presidente
PREVISIONI METEO DI DOMANI
Campobasso
il Quotidiano
LA FARMACIA DI TURNO
del Molise
LE TEMPERATURE
MAX. 14° - MIN. 5°
DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017 - ANNO XX - N. 52
PAOLO
via Monforte, 63
Tel. 0874.416327
VIA S. GIOVANNI IN GOLFO - 86100 CAMPOBASSO - TEL. 0874.484623
Il 24enne chef di Bojano, Luigi Spina, è stato accoltellato per salvare una donna aggredita per strada
Il Molise ha un eroe
a Melbourne in Australia
Per gli australiani di Melbourne ha agito come un
eroe avendo salvato la vita
ad una donna che stava litigando per strada con un
uomo, lo stesso che ha
sferrato una coltellata in
pancia al nostro corregionale per poi dileguarsi lungo le strade della metropoli. Stiamo parlando di Luigi
Spina, 24 anni, bojanese
doc, che da poco più di un
mese si è trasferito in Au-
stralia dove ha trovato lavoro in un ristorante. Fa lo
chef ed ora è l’eroe nazionale. E per fortuna le sue
condizioni sono migliori di
quello che si pensava all’inizio. E’ ricoverato in
ospedale e su tutti i giornali
australiani campeggia la
sua foto con il pollice alzato, come per rassicurare i
familiari che hanno appreso la notizia con tutta l’apprensione del caso. Sta
bene Luigi, le sue condizioni sono stabili, riferisce
l’edizione web dell’autorevole Daily Mail. Una foto ha
fatto il giro di tutti i notiziari
australiani che nei titoli lo
definiscono senza timore
di essere smentiti “Italian
hero”. Un eroe tutto italiano, e noi aggiungiamo con
un pizzico di orgoglio, anche molisano. Per lui ha
avuto parole di elogio e
conforto lo stesso sindaco
di Bojano, Marco Di Biase,
in consiglio comunale di ieri
sera. Luigi si trovava sulla
Promenade Yarra quando
si è accorto di quella donna che veniva aggredita da
un uomo. Non ci ha pensato un attimo ed è intervenuto. Purtroppo non poteva sapere che quel balordo impugnava un coltello
con il quale poi lo ha colpito all’addome. Ferito e sanguinante, Luigi è riuscito a
chiedere aiuto agli addetti
di un parcheggio ed imme-
Il bilancio dell’attività operativa sul territorio provinciale
Criminalità, la Polizia di Stato
non fa sconti a nessuno
La Polizia di Stato di Campobasso ha incrementato,
nella settimana appena
trascorsa, l’attività di prevenzione e controllo del territorio. Il Questore Pagano,
infatti, ha disposto - in questo Capoluogo e nella città
di Termoli - servizi straordinari finalizzati a contrastare ogni forma di illegalità e
rafforzare la percezione di
sicurezza tra i cittadini. Il
dispositivo, che si è avvalso del determinante contributo degli operatori del
Reparto Prevenzione Crimine “Abruzzo”, ha previsto
una mirata dislocazione di
pattuglie sul territorio con
l’impiego contemporaneo
di personale delle varie articolazioni della Questura e
del Commissariato di P.S. di
Termoli, che hanno effettuato controlli dinamici e sinergici sia in ambito citta-
dino - presso i luoghi ritenuti più sensibili e a rischio
- che lungo le arterie stradali di accesso ad entrambi i Comuni, identificando
diverse decine di persone
e fra queste alcuni pregiudicati. Intensa anche l’attività espletata dalla Divisione Anticrimine della Questura che ha consentito
l’emissione di tre fogli di via
obbligatorio nei confronti di
altrettante persone, provenienti da fuori regione, sorprese in atteggiamento sospetto sul territorio di questa provincia e di due provvedimenti di ammonimento nei confronti di soggetti
resisi responsabili di atti
persecutori. Nel corso della settimana, inoltre, l’Ufficio Immigrazione ha eseguito una espulsione, con
ordine del Questore ad abbandonare il territorio dello Stato entro 7 giorni, nei
confronti di un cittadino del
Ghana richiedente asilo,
atteso il rigetto della richiesta da parte della competente Commissione, successivamente confermato
sia dal Tribunale che dalla
Corte d’Appello di Campobasso. Personale del medesimo Ufficio ha inoltre
provveduto all’accompagnamento alla frontiera per l’esodo dal territorio
nazionale - di un cittadino
di origini albanesi destinatario di misure di sicurezza,
scarcerato dalla Casa Circondariale di Larino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
6
diatamente sul posto è arrivata la Polizia australiana.
Neanche a farlo apposta il
primo ad interrogarlo è stato un detective dalle
chiare origini italiane:
Jon Amore. Proprio quest’ultimo ai giornalisti ha
riferito i dettagli dell’aggressione e, pur riconoscendo, il gesto eroico di
Luigi. ha aggiunto che la
Melbourne by night non
è solo quella che si vede
in tv, tutta luci e sorrisi.
L’accoltellatore, almeno
fino a ieri, era ancora latitante. Alla Polizia è stata fornita una descrizione dettagliata e non si
esclude che il suo sia
stato il gesto di uno
squilibrato in quanto potrebbe aver aggredito altre persone quella stessa notte. Intanto la donna alla quale Luigi ha
salvato la vita, il giorno
dopo si è recata in ospedale per ringraziare il ‘nostro’ eroe molisano.
red.cr
o.
red.cro.
Luigi Spina rassicura
i familiari dal letto
di in ospedale
a Melbourne
Per Il Teatro dei “Dlf”
Vittorio Vittorini
al Dopolavoro
Nell’ambito della II
Rassegna Nazionale de
“Il Teatro dei DLF” organizzata dal Dopolavoro
Ferroviario oggi, domenica 26 Febbraio, alle
ore 18.30,, nella sala teatro del Dlf l’attore e
regista Vittorio Viviani,
protagonista di numerosi film e fiction televisive (allegato curriculum),
presenterà “Napoli è un
Paradiso. Anzi tre.”” Un
immaginario viaggiatore
fa un viaggio nel tempo. Annota vizi e virtù del “paradiso abitato da diavoli” attraverso settecento anni.Ma per
andare fino in fondo, deve salire in Paradiso con tre
grandi poeti che intrapresero un viaggio nell’Empireo
dei Santi più aspro, più satirico, più amaro dei
mandolini. Eduardo De Filippo, in De Pretore Vincenzo.
Salvatore Di Giacomo,nella monumentale Lassammo
fa ‘a Dio, Ferdinando Russo, nel suo poemetto ‘N Paraviso sono la “Commedia divina” del nostro viaggiatore.
Gli appuntamenti teatrali, quasi sempre di notevole
spessore, organizzati dal Dopolavoro rappresentano
anche un vero e proprio laboratorio per la Compagnia
Teatrale del DLF “Terza Classe”.
Vittorio
Viviani
Attualità
Il Quotidiano del Molise
Domenica 26 febbraio 2017
CAMPOBASSO
7
La presentazione è avvenuta a Palazzo San Giorgio: l’associazione mira a promuovere le ricchezze
Centro di ricerca per Lino Tabasso
Presieduto da Letizia Bindi, darà risalto a tradizioni e canzone popolare molisana
di Vitt
oria TTodisco
Vittoria
odisco
Nulla è più evocativo di
un periodo ormai disperso
ma assolutamente vivo nella memoria di alcune generazioni di molisani e in maniera specifica degli abitanti di questa città del termine: “Campobasso felix”.
Esso si riferisce ad una
stagione irripetibile, che ad
evocarla suscita rimpianto
e nostalgia tanto che viene
raccontata con tono di leg-
genda ma che, al contrario
delle favole, conserva tracce non solo nostalgiche
quanto concrete della sua
evoluzione storica se si
vuole prendere in considerazione la formazione musicale di tante persone di
ieri e di molti dei giovani di
oggi.
Lo scorso 23 febbraio
presso la Sala del Consiglio
di Palazzo San Giorgio è
stato presentato il Centro di
Studi e Ricerca
della Tradizione
e della Canzone
Popolare Molisana intitolata
al
Maestro
“Lino Tabasso”
cerimonia che
si è svolta alla
presenza di
Giuseppe Tabasso, giornalista di rango e
figlio devoto del
Maestro, che,
con la sua presenza nella nostra regione e
l’impegno profuso nella divulgazione della
cultura musicale occupa un
posto permanente nella coscienza collettiva. Lo scopo
Giuseppe Tabasso
giornalista
e figlio di Lino
che l’ Associazione si prefigge è quello di mantenere vive e non disperdere le
tradizioni popolari considerate patrimonio ineludibile
della comunità. A sollecitare e farsi promotrice della
sua costituzione non poteva non essere che una figlia d’arte, Rosa Socci, guidata da una forte passione per le tradizioni popolari che del Maestro Lino conserva un venerabile ricordo
trasmessole da suo padre
Antonio uno dei protagonisti della stagione della “Città felix”. Il Maestro Tabasso , da Napoli, era nato a
Guardia Sanframonti il 1°
ottobre del 1096 ma la famiglia era originaria di Sant’Elia Pianisi, giunge a
Campobasso, appena terminata la Grande Guerra,
su invito di un amico, Luigi
Damiani, un industriale
dell’epoca di fervida mentalità che desiderava rendere il Capoluogo, già accattivante per decoro ospitalità e la presenza di un
nutrito stuolo di eccellenti
poeti, una cittadina moderna e al passo con i tempi.
Aveva conosciuto il pianista
Lino Tabasso proprio durante la guerra incaricato di
allietare attraverso un vario repertorio musicale il
morale degli ufficiali. A
Napoli il Maestro Lino era
tra i protagonisti del mondo musicale dell’epoca,
aveva un rapporto di intima
amicizia con Tito Manlio,
autore di canzoni come:
Anema e core, O mese de’
rrose, Che me purtat a’ ffa
‘ncoppa a Pusillepe “ ed
era introdotto presso le
case discografiche partenopee, eppure, decide di
trasferirsi a Campobasso.
La città lo accolse da subito con stima ed affetto e lui
la rese miracolosamente
viva dal punto di vista musicale. I giovani soprattutto gli si fecero attorno, carichi di sogni speranze ed
inclinazioni. Giovani che
della musica non conoscevano una nota, che non
avevano mai avuto la possibilità di possedere uno
strumento ma che all’improvviso scoprono la bellezza e la gioia di saper cantare, suonare, ballare per-
ché a guidarli era il Maestro
Tabasso. Quelli dagli anni
’40 in poi, furono anni bellissimi, pieni di iniziative
artistiche e collaborazione
con i maggiori autori, del
tempo, di versi in vernacolo che si traducono in canzoni popolari. Sotto la direzione del Maestro Tabasso
sempre disponibile e generoso di attenzione quasi
paterna, anche se giustamente severa nello studio,
nascevano orchestre e la
gente che allora non possedeva neppure uno strumento radiofonico, si appassionava. La radio, o
meglio, il radiogrammofono
era il sogno di una intera
popolazione che aveva bisogno di dimenticare la
guerra con il suo carico di
lutti, dolori, lacerazioni e
devastazioni. Ogni famiglia
sognava di poter possedere quel mobile luccicante di
luci specchi e angolo bar
con i dischi larghi come
piatti che diffondevano
le ultime novità musicali . La ditta Izzo e Pesce
ubicata in corso Bucci
sfornava dischi e strumenti di ogni genere.
Giovanni Izzo suonava
il sax contralto, il flauto
e la fisarmonica mentre Vittorio Pesce componeva canzoni di successo. Nelle sere d’estate
dinanzi al Bar Brisotti l’orchestrina suonava canzoni
e la gente seduta ai tavolini o affollata attorno seguiva i motivi di successo e la
musica dal vivo era diventata protagonista di feste,
matrimoni e processioni.
Dopo aver concesso a Lino
Tabasso la cittadinanza
onoraria il suo nome non è
mai entrato a far parte della toponomastica cittadina.
A rendergli giustizia giunge
questo Centro la cui presidenza è affidata alla professoressa Letizia Bindi,
docente di Scienze Umanistiche e Sociali della Formazione alla quale non si
può non augurare buon lavoro, certi delle sue capacità già espresse in seno al
nostro Ateneo, studi e ricerche i suoi che ci hanno consentito di recuperare buona parte delle nostre tradizioni.
de La Molisana - Mi piace
pensare che solo l’uomo e
la sua coscienza riescono
a conciliare il valore del
passato con la tecnologia
intelligente per produrre civiltà e progresso.” La Molisana S.p.A. nasce nel 1912
a Campobasso, produce
pasta di semola di grano
duro, all’uovo, biologica,
gluten free, integrale e
gnocchi di patate.
Lavora con 9 linee di produzione di cui due di nuovissima tecnologia, sedici
linee di confezionamento,
un magazzino tradizionale
e uno automatico per un
totale di 29.000 posti pallet e un recente impianto di
trigenerazione. Con oltre il
14% di proteine, Pasta La
Molisana è trafilata al bron-
zo, tenace in cottura, realizzata con le miscele dei
migliori grani duri e l’acqua
certificata del Matese. La
filiera integrata garantisce
tracciabilità e sicurezza del
processo produttivo attraverso il presidio delle fonti
e l’intervento tempestivo
sulle criticità. Il molino Ferro macina 550 tonnellate
di grano duro al giorno, il
pastificio produce 470 tonnellate di pasta al dì. Allo
Spaghetto Quadrato è stato assegnato il premio Food
2015 per “migliore innovazione di prodotto”. La Molisana continua il suo percorso di crescita anche sui
mercati esteri, è presente
in 75 paesi con un fatturato complessivo pari al 35%
del totale.
Il film diretto da Massimiliano Bruno è nelle sale dal 23 febbraio
Pasta La Molisana debutta
al cinema con “Beata Ignoranza”
Lo spaghetto quadrato
trafilato al bronzo, prodotto cult dello storico pastificio la Molisana, arriva sul
grande schermo, interprete di una scena conviviale
e romantica, del film “ Beata Ignoranza” una produzione Italian International
Film con Rai Cinema. Nella
commedia, distribuita nelle sale dal 23 febbraio da
01 Distribution, lo spaghetto quadrato è l’ingrediente
principale di una ricetta originale e gustosa fatta con
amore per gli amici.
Il Gruppo Ferro, mugnai
da quattro generazioni, con
i suoi prodotti, rappresenta il fiore all’occhiello dell’industria agro-alimentare
Made in Italy, grazie al controllo dell’intera filiera del-
la pasta: dal chicco di grano alla tavola. L’acqua pura
e con caratteristiche oligominerali del Matese e la selezione delle migliori varietà di grano duro costituiscono gli elementi di forza dell’azienda molisana. Il film,
con Marco Giallini, Alessandro Gassman, Valeria Bilello, Carolina Crescentini, Teresa Romagnoli, racconta
la storia di Ernesto e Filippo,
due personalità
agli antipodi
con un unico
punto in comune: sono entrambi professori di liceo. Ernesto (M. Giallini) è un professore di italiano
d’altri tempi ,
che cita a memoria i testi
classici e non
possiede neanche un pc;
Filippo (A. Gassman) è un
docente di matematica,
moderno e tecnologico .
Due mondi diversissimi tra
loro potranno alla fine trovare un punto in comune?
Forse si..
Il binomio tradizione-innovazione è in stretta sintonia con l’anima de La Molisana che investe in innovazione per valorizzare la
qualità dei prodotti, mantenendo sempre forte e vivo
il legame con la sua tradizione centenaria e la cultura del territorio di appartenenza.
“Mi piace pensare che
oggi ne La Molisana pulsi
una duplice anima in cui
l’antica sapienza artigiana
è capace di dialogare con
una visione contemporanea, in risposta alle sfide
globali. - racconta Rossella
Ferro, Direttore Marketing
8
Attualità
CAMPOBASSO
Il Quotidiano del Molise
Domenica 26 febbraio 2017
A 2 anni dalla sua scomparsa il ricordo di una delle donne che più ha contribuito alla crescita culturale del Molise
Studi di Storia dell’Arte
Doveroso omaggio
ad Ada Trombetta
di P
aolo Gior
dano
Paolo
Giordano
Il 19 aprile 2012, in occasione della Settimana della
Cultura (14-22 aprile) nella
sala conferenze della Biblioteca Albino si svolse una giornata di studi dedicata ad Ada
Trombetta.
Dopo circa un lustro, finalmente, gli atti di quell’importante evento sono stati raccolti nel testo “Studi di Storia dell’Arte in omaggio ad
Ada Trombetta”. Purtroppo la
Preside Ada, presente nel
2012, non ha potuto compiacersi di quest’opera essendo venuta a mancare il 26
gennaio 2014. Pertanto si è
scelto di presentare il volume proprio nella ricorrenza
di tale anniversario, organizzando una manifestazione
negli storici ed eleganti locali
del Circolo Sannitico (28/
01/2017), in cui è stata anche allestita per l’occasione
una mostra con il materiale
fotografico utilizzato per la
realizzazione dei due volumi
sull’Arte Medioevale nel Molise.
La monografia, prodotta
dal MIBAC e dal Polo Museale del Molise, è stata fortemente voluta, e curata, dal
direttore del Polo Museale
del Veneto, Daniele Ferrara,
nel 2012 soprintendente in
Molise. Egli, in tempi non
sospetti, ben lungi da quella
nomina che lo avrebbe portato a Campobasso, scoprì la
nostra Terra proprio grazie
all’ “Arte nel Molise attraverso il medioevo”, scovato nella biblioteca di alcuni amici
Veneziani. Il dottor Ferrara è
intervenuto alla presentazione del 28 gennaio nel ruolo
di “anfitrione” unitamente a
Paolo Matrella, presidente
dell’Associazione “Ada Trombetta”, la cui principale finalità è la tutela del patrimonio fotografico e letterario
dei Trombetta.
“Studi di Storia dell’Arte in
omaggio ad Ada Trombetta”
raccoglie, opportunamente
rielaborati per essere dati
alle stampe, gli argomenti
oggetto delle varie relazioni
dei singoli studiosi intervenuti nell’aprile 2012. Si tratta
di interpretazioni innovative,
basate su ipotesi ben argomentate e strutturate, che
provano come negli ultimi
anni si sia avviato un processo di formazione di una nuova classe di giovani, appassionati e qualificati, studiosi.
E’ Paolo Matrella con “il
Patrimonio culturale molisano nelle ricerche di Ada
Trombetta” ad illustrare il
percorso formativo di Ada,
cresciuta in un ambiente fa-
miliare in cui gravitavano
quasi tutti gli intellettuali del
tempo presenti in Molise. I
Trombetta, pur se istintivamente associati alla fotografia, furono protagonisti attivi
a 360° nel mondo della cultura. Eppure Ada, senza alcun timore reverenziale verso il nonno Antonio ed il
papà Alfredo, seppe “ritagliarsi” un suo legittimo spazio, esplorando in prima persona il Territorio: ne è emblema la copertina della pubblicazione dove appare mentre, non più giovanissima,
agilmente si aggira tra i ruderi del Castello di Tufara.
Ricchissima è la sua produzione letteraria, frutto di lun-
ghe e capillari indagini con
cui ha “fotografato” le più
disparate realtà, “congelando l’attimo” e consegnando
ai posteri archivi unici da cui
acquisire informazioni anche
su opere andate distrutte o
rubate. Decine (se non centinaia) di immagini provano
che la Trombetta è da sempre stata testimone di accadimenti pubblici o privati. Lo
ha fatto sia nel ruolo di protagonista, ritirando premi e
benemerenze o presentando i suoi lavori, sia da “non
protagonista”, presenziando
a manifestazioni varie, in divisa da giovane italiana o in
veste di studentessa. Al “suo
Molise” si sono ispirati gli altri scritti del volume presentato al
Circolo Sannitico.
Francesco Gangemi in “Cripte romaniche in Molise:
evoluzione, tipologia, contesto” traccia un affascinate
percorso
per
un’analisi tipologica, ornamentale e
stilistica di tali elementi costruttivi. E’
di Maria Cristina
Rossi “Il cantiere
medievale di Santa
Maria di Canneto:
nuove prospettive
di ricerca” in cui,
Ada
Trombetta
tra l’altro, si analizza il pregevole ambone che, in realtà, sarebbe un’iconostasi (o
pontile). Essa (adornata da
bassorilievi, che al pari di un
“film della liturgia” consentivano di comprendere quel
che accadeva accanto all’Altare) era munita di un palco
per la lettura del Vangelo e
separava il presbiterio dalla
zona riservata ai fedeli. Nicola Di Pietrantonio ha firmato “Termoli, cattedrale, facciata: il ritrovamento di frammenti della statua di S. Timoteo” con cui permette al lettore di comprendere che
meraviglia fosse la facciata
del duomo della città costiera, realizzato con i più svariati materiali policromi, che
permisero di ottenere un risultato imponente con richiami addirittura a Notre Dame
de Paris ed a Chartres. Per merito
degli studi pionieristici della Trombetta, la scultura
lignea medioevale
molisana si è potuta affrancare
dall’essere un’appendice di quella
abruzzese. Ed è
partendo da questo assunto che si
sviluppa la scheda
di Valentina Marino (unica presente in sala) “Scultura lignea in
Ada Trombetta: riflessioni ed
approfondimenti su alcune
opere molisane”, in cui si evidenzia come la Trombetta risulti, ad oggi, l’ultima (quando non l’unica) ad aver prodotto fotografie devozionali,
come quella della Madonna
della Libera a Campobasso,
studiando da vicino opere
poste in luoghi anche inaccessibili ed avviandone,
spesso, il processo di recupero e valorizzazione. Infine
Francesca Della Ventura con
“Pittori e committenti in Molise fra tre e quattrocento”
indaga la produzione pittorica e la relativa committenza,
attraverso l’analisi di raffinati cicli pittorici quali quelli di
Rocchetta a Volturno, Jelsi e
San Giorgio di Campobasso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Bojano
il Quotidiano
del Molise
DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017 - ANNO XX - N. 52
REDAZIONE CAMPOBASSO
L’attaccamento per gli antichi costumi viene riscoperto in occasione del Carnevale
La pezza de casce, torna oggi
il tradizionale gioco popolare
VINCHIATURO. Cresce l’attesa per l’evento tradizionale del carnevale vinchiaturese in programma oggi,
promosso dalla Pro loco. A
Vinchiaturo, infatti, non è
carnevale se non c’è la
“Pezza de casce”, il gioco
popolare che ogni anno si
Le scuse
e gli insulti
di Mimmo di Iorio
In gergo si chiama refuso. E solitamente accade a
chi fa. Ma non dovrebbe
succedere e per questo
chiediamo scusa alla Silvia
Perrella la cui foto è apparsa su queste colonne nell’edizione di ieri, nell’articolo riferito ad un’altra Silvia
Perrella, la neo segretaria
comunale. Un errore grafico, inserire la foto sbagliata, che il giornalista, però,
avrebbe dovuto notare.
Dopo l’errata corrige, dovuta per legge, e le scuse, per
educazione, esprimiamo
solidarietà al collega che
cura questa pagina per l’attacco ricevuto sui social e
ci cospargiamo il capo di
cenere per aver arrecato
un danno d’immagine ad
un’artista della nostra terra, la cui foto è finita su un
pezzo di amministrativa
(non già di cronaca nera).
Ma si sa gli artisti sono
così, estroversi e professionisti. Noi umili dilettanti,
invece, crediamo di fare informazione. Ci proviamo,
ma alla fine sì, ci crediamo.
Chiusi nelle nostre redazioni a lottare ogni giorno contro i mulini a vento. E contro chi non sa, ma parla.
Perché chi sa fa, e chi non
sa critica. O insegna. Specchio fedele dell’attuale Italia ipocrita e populista. Ma
cosa non si farebbe per farsi notare e per beccare
qualche like. Ah, non vorremmo finire anche noi
nelle note liste di proscrizione. Ma sì, non sarebbe un
grave danno. Noi umili dilettanti scriviamo per il lattaio, come ci ha insegnato
Montanelli. Con buona
pace di artisti e populisti.
10
riscopre in occasione del
Carnevale. L’appuntamento
è alle ore 12 per il raduno.
Domenica scorsa, invece, si
è svolta l’edizione riservata alle donne con la vittoria
delle “verdi”. Vediamo ora
come funziona il gioco. Due
squadre, composte da
quattro o più elementi per
parte, si contendono la vincita di una pezza di formaggio. Protagonista del gioco
è appunto la pezza che viene lanciata dai vari contendenti lungo un percorso
quasi obbligato attraverso
una parte del paese. Regola fondamentale è che dal
punto in cui, volta per volta, la pezza viene lanciata,
a quello in cui si ferma, la
stessa si deve vedere, altrimenti
viene
dichiarata cieca e di conseguenza la squadra del concorrente che ha sbagliato il
tiro deve effettuare il lancio
successivo dallo stesso
punto in cui è avvenuto il
lancio precedente, o addirittura, da un punto più lontano nel caso in cui la pezza, rotolando indietro nei
tratti in salita, si sia fermata dietro il punto di lancio.
Poiché il percorso presenta
anche tratti in salita ed altri in discesa e vi è inoltre
da attraversare, a circa
metà gara, un vicolo disposto in modo tale che i lanci
sono da effettuare con particolare abilità per non ve-
derseli annullare, ne consegue che la gara stessa viene vissuta con grande fervore non solo dai concorrenti ma anche da tutti
quelli che vi assistono e parteggiano rumorosamente
per l’una o l’altra squadra.
È logico che la parentela o
l’amicizia con un concorrente determina l’orientamento a parteggiare per una
delle squadre, ma vi sono
anche molti di quelli che,
come suol dirsi, tirano i piedi a tutti, cioè ad ogni lancio, a prescindere da chi lo
effettua, si augurano a voce
spiegata che la pezza, essendo rotonda, rotoli ancor
più indietro del punto di lancio oppure diventi cieca e
ciò per rendere più lunga e
appassionante la gara. In
passato si giocava con pezze di formaggio paesano,
prodotte dai contadini vinchiaturesi, più piccole e più
tenere di quelle industriali con cui si gioca da alcuni anni. Già dopo pochi lanci gli spigoli della pezza paesana cominciavano a sbriciolarsi ed alla confusione
derivante dal tifo degli spettatori e dai litigi che avvenivano tra i giocatori, si ag-
Storia e aneddoti dei monumenti
storici di San Massimo
Il borgo antico medievale
è ancora per buona parte
integro e sono ancora riconoscibili le mura perimetrali
del castello che, seppur ormai fatte solo di frammenti,
rendono l’idea della robustezza della costruzione originaria. Ben conservate appaiono anche alcune chiese
di epoca medievale:
la Chiesa di Santa Maria delle Fratte, costruita tra il 1300
ed il 1400, mostra l’arco ogivale del portale con una caratteristica cornice a tortiglione, di schema gotico, al
di sopra della quale si
può apprezzare lo stemma
dei cavalieri di Malta ai quali l’edificio appartiene.
Caratteristica appare anche la Chiesa di San Michele Arcangelo, che, eretta una
prima volta dal popolo per
essere stato liberato dal flagello della peste del 1656,
è stata poi distrutta e ricostruita altre due volte, nel
1745 ed ai primi del 1800.
La Chiesa del SS.Salvatore
è stata ricostruita sulle rovine dell’antichissima chiesa
del 1400, distrutta dal terremoto del 1805. Altri 2 monumenti di notevole interesse sono il Monumento ai Caduti della Grande Guerra,
costruito in marmo di Carrara dalla Casa Beretta ed
inaugurato il 20 ottobre
1920 e la fontana, posta su
un poggiolo panoramico, accanto alla via principale del
paese. E’ inoltre caratteristico l’agro di San Massimo nel
quale si incontrano tipiche
dimore rurali, talvolta abbellite da loggiati ariosi, nelle
quali sono riconoscibili tutti
gli ambienti utilizzati dai proprietari per il mantenimento
della famiglia: non mancano
torri circolari adibite a colombaie che avevano, in periodo medievale, una funzione
difensiva.
Un bel giorno – come scrisse il Regio Delegato Straordinario Paolo Monticelli nella propria relazione all’ Illustrissimo Sig. Prefetto della
Provincia di Campobasso in
data 26 febbraio 1888 – all’amministrazione comunale
di San Massimo saltò in testa di costruire una fontana,
in luogo di quella che esisteva da tanti anni e che era
ubicata nel luogo destinato
alla costruzione della casa
comunale, mai compiuta, se
non dopo circa 100 anni ad
opera delle amministrazioni
Comunali guidate rispettivamente dai Sindaci Dante Farrace e Luigi Manfredi Selvaggi. Vari studi furono fatti da
persone tecniche e appaltatori, ma nessuno rispondeva
al progetto grandioso ideato
sindaco Notar Donato Selvaggi per la pubblica fontana, sicché fu invitato l’ingegnere idraulico sig. Cavaliere Sebastiano Tessitore, che
elaborò un progetto completo per la conduttura dell’acqua, e relativa fontana, per
la somma preventiva di lire
45.000,00.
L’asta per i lavori di conduttura della fontana andò deserta per ben due volte. Andato infruttuoso l’appalto
dell’opera per pubblica gara,
l’amministrazione si rivolse
all’appaltatore di opere pubbliche sig. Federico Augusto
Golla, domiciliato in Napoli.
Il contratto con l’imprenditore Golla fu stipulato in Napoli
in data 21 maggio 1881 fra
lo stesso e l’Assessore comunale Alessandro Masella
a tanto delegato dal sindaco. Direttore dei Lavori veniva nominato il medesimo
progettista ingegnere Tessitore.
L’attività amministrativa e
contrattuale fin qui posta in
essere fu approvata dal consiglio comunale in data 23
giugno 1881 all’unanimità
dei voti. Tale deliberazione
fu sottoposta all’approvazione della Onorevole Deputazione provinciale ed ottenne
nella tornata della stessa 6
agosto 1881 l’approvazione
di massima. L’atto ottenne
l’autorizzazione circa l’appalto delle opere pubbliche a
trattativa privata dalla Regia
Sotto Prefettura, concessa
con nota 2 settembre 1881,
n. 4862. Per l’esecuzione
dell’opera fu contratto in Napoli in data 25 febbraio
1882, con l’assistenza del
segretario comunale Luigi
Farace, fra il Sindaco Selvaggi ed il banchiere Fanelli e
l’imprenditore Golla, contratto di prestito. Quindi, l’impresa eseguì i lavori di conduttura delle acque e della pubblica fontana e venne regolarmente pagato col danaro
depositato presso la Banca
Napoletana del banchiere
Fanelli. La Fontana, così realizzata, dette acqua in abbondanza nel solo periodo
invernale, mentre nel corso
delle estati ne dava tanto
poco, da non essere neanche sufficiente ai bisogni del
paese. La Fontana, i relativi
“cannelli”, l’annesso lavatoio pubblico, nonché i bagni,
suddivisi per uomini e donne, hanno continuato a servire il paese per circa 90
anni o, meglio, fino all’epoca in cui le case del paese
furono servite dall’approvvigionamento idrico comunale e, con il progresso della
giungeva quella determinata dai ragazzi che, a frotte,
si tuffavano anche sulla più
piccola mollica di formaggio
sbriciolato. Ciò non avviene
da quando si gioca con la
pezza industriale, molto più
pesante e dura, ma anche
più costosa e, causa la forma più regolare, prevedibile nei rotolamenti. Per le
iscrizioni è possibile rivolgersi a Franco o Clemente
(Tel. 393 9055913 –
3471098703).
tecnologia, da servizi igienici e lavatrici. Ci accingiamo
ora ad inaugurare i sotteranei della Fontana, ristrutturati con brillante ingegno intellettuale dall’architetto Giovannantonio Zampini e con
paziente esecuzione effettuata dall’impresa Marcopolo di Monteroduni, e destinati ad altro uso, con l’augurio
che ancora questo 21° secolo possa godere ed usufruire di una imponente opera
realizzata nei primi anni dell’ultimo ventennio del 19°
secolo.
E’ stato reso visitabile anche il circuito sotterraneo –
in cui dominano piccole stalattiti – alla Fontana stessa,
luogo suggestivo cui da bambini entravamo dall’apposita
botola eludendo la sorveglianza di “zi Roberto” – Roberto Perfetto storica guardia e messo comunale del
dopoguerra e della nostra infanzia, che il Paese saluta
con stima e affetto. “Ncoppa alla Font” continua ad
essere, come “Nnanz alla
Chiesa” il luogo toponomastico per eccellenza, un luogo per rinnovati, positivi incontri dei Sanmassimesi e
dei fratelli “foresteri” che
hanno scelto e continueranno a scegliere San Massimo
come proprio Paese di elezione, luogo di ristoro fisico
e psichico, luogo di investimento e di crescita comune
(fonte: sito istituzionale del
Comune).
Riccia
il Quotidiano
del Molise
DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017 - ANNO XX - N. 52
REDAZIONE CAMPOBASSO
La visita si è svolta lunedì e ha riguardato i centri del Fortore: calorosa accoglienza per 200 studenti
Ottima riuscita del
gemellaggio tra i Comuni
di Abruzzo e Molise
Calorosa l’accoglienza riservata ai 200 studenti
dell’Istituto Comprensivo di
San Salvo, in visita lo scorso lunedì nei comuni di
Sant’Elia a Pianisi, Jelsi e
Gambatesa. Una giornata
assolata che ha consentito alla lunga carovana di
muoversi tranquillamente
da un posto all’altro e di
approfondire la conoscenza degli splendidi luoghi
fortorini.
Nel saluto di benvenuto il
dirigente scolastico, Patrizia Ancora ha voluto ringraziare gli organizzatori che
hanno permesso l’incontro
delle due scuole, l’IC di San
Salvo e quello di Sant’Elia,
nelle persone di Maria Saveria Reale della Pro loco
planisina e di Orazio Di Stefano, regista del progetto
“Abitare i luoghi”, un viaggio con itinerari culturali e
didattici tra arte, storia,
natura, economia e gastronomia. “Un progetto che
vuole riannodare lo sviluppo e la tutela dei luoghi,
rafforzare il capitale umano a partire dai più piccoli,
promuovendo visite didattiche presso musei, castelli, aree naturalistiche ed
archeologiche, e nelle
aziende di prodotti tipici
d’Abruzzo e Molise. Il Pro-
Convento dei Cappuccini
a Sant’Elia a Pianisi
getto – ha spiegato ancora la professoressa Ancora suscita grande entusiasmo ed interesse nei più giovani che si trovano a
visitare luoghi vicini, ma sconosciuti,
ricchi di storia, di
tradizioni e di cultura. Oggi saranno i
nostri studenti a
parlarvi di Sant’Elia, delle sue origini, della sua storia e delle sue tradizioni, saranno dei ciceroni per un giorno e con un
linguaggio semplice, spontaneo, vi faranno “vivere il
nostro luogo”.
Ai saluti della preside
sono seguiti quelli del vice
sindaco, Leonardo Sciannamè, ha manifestato apprezzamento per l’iniziativa
Gambatesa
di gemellaggio intrapresa,
di Padre Aldo Broccato,
guardiano del Convento di
S. Elia, entusiasta della proposta, di Orazio Di Stefano,
che ha ringraziato per la
collaborazione nella realizzazione del progetto, di
Maria Saveria Reale, che a
nome della Pro loco ha
espresso compiacimento
per la nascita di nuovi e
costruttivi rapporti
tra gli studenti dell’Abruzzo e del Molise.
Sant’Elia
Entusiasmante
a Pianisi
l’esperienza vissuta
anche dagli alunni della scuola secondaria
dell’Istituto Comprensivo di Sant’Elia a Pianisi che, dopo aver
consumato insieme
un’abbondante colazione, hanno accompagnato gli ospiti per
l’intero tragitto, facendo da guida nell’ interessante percorso itinerante. Per
i giovani santeliani è stata anche
un’utile occasione per misurarsi
e per apprendere
ulteriori notizie
sul patrimonio e
sul retaggio del
loro paese. Con
grande bravura
hanno così illustrato la storia del
Convento dei Padri Cappuccini,
che in 400 lunghi anni ha
ospitato una schiera di cappuccini, tra cui le eccelse
figure di Padre Pio e Padre
Raffaele, per il quale è in
fase di conclusione il processo di canonizzazione.
Interessante anche la visita alla casa natale del Monaco Santo e alla Chiesa
Madre.
“Questa giornata – ha
commentato ancora il dirigente - è coerente con la
visione strategica che il
nostro Istituto ha rispetto
Sant’Elia
a Pianisi
L’iniziativa ha interessato
gli alunni dell’istituto
comprensivo di San Salvo
alla scoperta e alla valoriz- li ha accompagnati nella
zazione del nostro territo- visita del Castello.
rio. Per tutti noi rappresenA fine giornata tutti conterà un arricchimento e cordi nel dare seguito a
una crescita oltre che cul- questo progetto di gemelturale e formativa, umana laggio che vedrà ricambiae sociale. Per gli studenti re la visita e vedrà coinvolti
sarà un’occasione per ac- altri Comuni molisani d
quisire maggiore consape- abruzzesi.
volezza ed espressione culturale, dimensioni fortemente sollecitate dall’Europa e
declinate in competenza, ritenuta indispensabile per la costruzione di un’identità culturale, del senso di appartenenza e
per la scoperta delle
proprie radici. Il mio
Visita alla
augurio – ha concluCella di Padre Pio
so - è che questa giornata venga trascorsa
con spirito di condivisione
e con la curiosità di scoprire luoghi e fatti nuovi e che
FONDATO NEL 1998
questo evento sia solo la
premessa di futuri scambi
DIRETTORE RESPONSABILE:
e collaborazioni tra i nostri
GIULIO ROCCO
Istituti”.
EDITORE:
Dopo il pranzo, preparaITALMEDIA s.r.l.
to dalla Pro loco planisina
AMMINISTRATORE UNICO:
a base di piatti tipici, gli
CARMELA ANGIOLINI
SEDE LEGALE:
alunni abruzzesi si sono
VIA S.GIOVANNI IN GOLFO, 205
diretti a Jelsi, dove
86100 CAMPOBASSO
ad attenderli c’era
SEDE OPERATIVA
la presidente del
VIA S.GIOVANNI IN GOLFO, 205
Museg, Ines Mi86100 CAMPOBASSO
gnogna che li ha
SIT
O INTERNET:
ITO
accolti nei locali www.quotidianomolise.com
del museo per mo- EMAIL:[email protected]
strare loro le tecniPubblicità
che di lavorazione
ITALMEDIA s.r.l.
del grano. SuccesTel. 0874.484623
Via S.Giovanni in Golfo
sivamente hanno
Campobasso
raggiunto GambaEMAIL: [email protected]
tesa, dove hanno
CENTRO STAMPA
incontrato il consiROTOSTAMPA - LIONI (AVELLINO)
gliere delegato alla
cultura,
Luca
Registrazione Tribunale
di Campobasso N. 157/87
D’Alessandro, che
11
Trivento
il Quotidiano
del Molise
DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017 - ANNO XX - N. 52
REDAZIONE CAMPOBASSO
Nell’ultimo appuntamento è stato presentato il libro di Paolo De Chiara su Lea Garofalo
Trivento a scuola di legalità
Concluso il ciclo di incontri del progetto intrapreso con successo dall’istituto Scarano
di Vitt
Vittorio
orio Scarano
Con il secondo appuntamento di ieri, si è concluso
il ciclo di incontri del progetto “A scuola di legalità”.
Ospite il giornalista Paolo
De Chiara, che ha presentato il suo libro “Il coraggio
di dire no. Lea Garofalo la
donna che sfidò la ‘ndrangheta”. Un racconto della
storia di Lea Garofalo, testimone di giustizia e vittima
della ‘ndrangheta, che dal
2002 al 2006 ha risieduto
a Campobasso insieme
con la figlia Denise nell’ambito del programma di protezione fino al 2006. A fare
gli onori di casa il presidente della Pro loco “Terventum”, Luigi Pavone, in qua-
lità di organizzatore dell’iniziativa, in collaborazione
con la scuola “Nicola Scarano” e il patrocinio del
Comune di Trivento. Pavone ha ringraziato tutti per
la collaborazione, poi ha ricordato che il giornalista
scrittore Paolo De Chiara è
stato già a Trivento per la
presentazione del suo precedente volume sui rifiuti
tossici nel Molise, molto
apprezzato anche dalla critica nazionale. Di fronte ad
una folta rappresentanza
della scolaresca trignina,
presso il centro polifunzionale, Paolo De Chiara ha
voluto parlare in maniera
diretta, senza trovare sinonimi o girare intorno alle
Il pubblico presente
cose, “ perché per iniziare
a sconfiggere il male delle
mafie bisogna partire con
il chiamarle per nome”, ha
detto l’autore del volume,
che ha aggiunto, “ il fresco
della legalità deve essere
respirato da voi nuove generazioni e non il puzzo del
compromesso, primo stadio delle mafie che sono
una montagna di merda”.
De Chiara ha ricordato agli
alunni che i fenomeni ma-
lavitosi non sono invincibili, ma vanno prese sul serio, per quelle che sono, un
fenomeno deturpante, “
non pensiate che il Molise
sia un’isola felice, non ci
sono isole felici, fate molto
attenzione a chi sostiene il
contrario. Nella nostra piccola regione vengono per
riciclare il denaro sporco,
trascorrono la latitanza”.
Infine, nel ricordare le origini di Lea Garofano e il
contesto “di guerra” dove è
stata costretta a vivere sin
da piccola, ha fatto presente che la ‘ndrangheta è l’organizzazione malavitosa
più forte al mondo, in una
nazione, quale quella italiana, dove “tutto cambia per
poi rimanere com’è”, citando Pasolini. “La trattativa
stato mafia esiste sin dall’Unità d’Italia – ha concluso De Chiara – Garibaldi
per entrare a Napoli ha dovuto chiedere l’appoggio
della camorra. Il nostro dovere non è quello di essere
eroi, ma fare semplicemente il nostro dovere. Voi ragazzi dovete studiare per
essere liberi, unica vera
arma per sconfiggere i criminali e ricordatevi che per
vincere questo male, occorre sconfiggere prima la
mafia dentro di noi, che
significa principalmente il
rispetto degli altri, anche
nelle piccole cose di tutti i
giorni”. © RIPRODUZIONE RISERVATA
viv
ara. L’amministrazione invita tutti i cittadini a partecipare
occaviv
vivara.
Avviso del sindaco De Marinis Rocca
Lucito, il Comune
informa sulle opportunità
di lavoro e formazione
Accoglienza migranti e stranieri,
incontro pubblico in Municipio
LUCITO. Il sindaco Fabiola De Marinis fa sapere ai giovani e a quanti
fossero interessati che
sta per partire il servizio
di newsletter informativa,
che avrà cadenza quindicinale, sulle opportunità
di lavoro e di formazione
presenti in regione e nel
resto d’Italia. Chi volesse
ricevere la newsletter al
proprio indirizzo e-mail
può recarsi in Comune dal
lunedì al venerdì dalle
Il sindaco
9:00 alle 12:00, presso
Fabiola De Marinis
l’Ufficio Protocollo, e compilare l’apposito modulo
di autorizzazione, specificando l’indirizzo a cui ricevere
tale comunicazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ROCCAVIVARA. L’amministrazione comunale invita la
cittadinanza a partecipare all’incontro pubblico che si
terrà questa sera, alle ore 18, presso la sala consiliare
sul tema: accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti
la protezione internazionale. Ampliamento della rete
Sprar. La Prefettura di Campobasso, agli inizi del mese,
ha chiesto ai Comuni di far conoscere la disponibilità a
presentare progetti Sprar, indicando il numero di beneficiari previsto e la relativa tipologia. Gli enti locali che fanno parte del Sistema Sprar sono distribuiti su tutto il territorio nazionale e garantiscono interventi di “accoglienza integrata” ai richiedenti asilo e titolari di protezione
internazionale.
L’ammissione ai centri di accoglienza del Sistema, fino
a esaurimento dei posti complessivamente disponibili,
è disposta dal Servizio centrale su segnalazione dei singoli progetti territoriali o di enti terzi (prefetture, questure, associazioni). Tutti i progetti territoriali del Sistema di
protezione, all’interno delle misure di accoglienza inte-
Lucito
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La sfilata dei carri apre la tredicesima
edizione del ‘Palio delle contrade’
Si terrà oggi il “Palio delle contrade” dell’associazione
culturale e teatrale Cheope. Tredicesima edizione della
manifestazione carnascialesca, di carattere itinerante,
che si svolgerà lungo le strade del centro, dalla rotonda,
dove avverrà il raduno dei carri allestiti a partire dalle
14, via Iconicella, via Beniamino Mastroiavoco, via Marconi, piazza Fontana, largo Calvario. Presso il centro
polifunzionale di via Marconi, ci sarà degustazione dei
prodotti tipici e la premiazione dei carri. Qualora le condizioni meteo non dovessero permettere, la sfilata sarà
rinviata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
12
grata, oltre a fornire vitto e alloggio, provvedono alla realizzazione di attività di accompagnamento sociale, finalizzate alla conoscenza del territorio e all’effettivo accesso ai servizi locali, fra i quali l’assistenza socio-sanitaria.
Sono inoltre previste attività per facilitare l’apprendimento dell’italiano e l’istruzione degli adulti, l’iscrizione a
scuola dei minori in età dell’obbligo scolastico, nonché
ulteriori interventi di informazione legale sulla procedura per il riconoscimento della protezione internazionale
e sui diritti e doveri dei beneficiari in relazione al loro
status. Con l’obiettivo di accompagnare ogni singola
persona accolta lungo un percorso di (ri)conquista della
propria autonomia, i progetti territoriali dello Sprar completano l’accoglienza integrata con servizi volti all’inserimento socio-economico delle persone. Sono sviluppati,
in particolare, percorsi formativi e di riqualificazione professionale per promuovere l’inserimento lavorativo, così
come sono approntate misure per l’accesso alla casa.
PREVISIONI METEO DI DOMANI
Isernia
il Quotidiano
del Molise
LE TEMPERATURE
MAX. 14° - MIN. 7°
LA FARMACIA DI TURNO
FARMACIA DEI PENTRI
Viale dei Pentri, 76
Tel. 0865.59963
DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017 - ANNO XX - N. 52
REDAZIONE CAMPOBASSO
L’incidente si è verificato ieri mattina intorno alle ore 11 sulla Statale 85. Sul posto Carabinieri e Anas
Auto fuoristrada, ferita
una 28enne di Venafro
Incidente stradale ieri mattina sulla Strada Statale 85
in direzione Venafro / Cassino. Erano appena trascorse
le ore 11 quando una Peugeot 107 guidata da una 28
enne di Venafro - forse a causa del fondo stradale reso
viscido dalla pioggia - è finita nel fossato a pochi metri
dalla casa cantoniera dell’Anas. Scattato l’allarme, è
intervenuta l’équipe medica del «118». La giovane è stata trasportata presso il pronto soccorso di Isernia. Sul
posto i carabinieri della Radio Mobile di Venafro e gli
uomini dell’Anas. Il mezzo è stato rimosso dal soccorso
stradale Tommasone. Il traffico non ha subito rallentaRex
menti.
Conferenza stampa di Csa Fiadel, Pcl, Associazione antimafia Caponnetto, Assotir e Comitato Pro Trignina
Alla Corte dei Conti per l’autovelox
Ricorso ai giudici contabili per far pagare agli amministratori di Macchia d’Isernia le spese non giustificabili
Autovelox di Macchia
d’Isernia, conferenza stampa delle organizzazioni che
si stanno battendo contro
l’apparecchiatura: Csa Fiadel, Partito comunista dei
lavoratori, Associazione anA partire dalle ore 16.00,
presso la sala Convegni
della Provincia di Isernia il
Rotary Club Isernia festeggerà il centesimo compleanno della Fondazione Rotary celebrando, nel contempo, il 170° anniversario della composizione dell’Inno d’Italia. L’evento, realizzato in collaborazione
con l’arma dei Carabinieri
e patrocinato dalla Provincia di Isernia, vedrà l’esibizione della prestigiosa Fanfara dei Carabinieri X reggimento Campania, diretta
dal Maresciallo M° Marco
Smarra. Il concerto sarà
preceduto dagli interventi
del Presidente della Commissione Distrettuale Rotary Foundation, Mario
Giannola, che illustrerà il
ruolo e i programmi della
Rotary Foundation, dal Docente di Storia dell’Università degli Studi del Molise
Giuseppe Pardini, che trac-
14
timafia Caponnetto, Assotir
e Comitato Pro Trignina.
L’aria che tira è quella di
una lotta sempre più dura
e così continua senza alcuna tregua la guerra mediatico-giudiziaria che si è sca-
tenata, da tempo, attorno alla regolarità
dell’apparecchiatura
posta sul rettilineo di
Macchia d’Isernia.
Una guerra già approdata più volte in tribunale. Giusto per citare
i fatti più recenti: la
sentenza del Gup Picano, che ha assolto
Feliciantonio Di Schiavi, difeso da Oreste
Scurti, dall’accusa di
calunnia, e la sentenza del
presidente del tribunale
Enzo Di Giacomo, che dichiara irregolare l’autovelox. Sull’altro fronte, replica
il sindaco di Macchia d’Isernia, Mario Stasi, che pro-
mette il ricorso in appello
contro la sentenza di Enzo
Di Giacomo e conferma regolarità e funzionamento
dell’autovelox installato a
seguito di una minuziosa e
compiuta istruttoria svolta
da enti e organi dello Stato
preposti.
E nel corso della conferenza stampa, le associazioni ricorrenti hanno replicato al sindaco, comunicando con Tiziano Di Cle-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La banda dei Carabinieri suona a Isernia
Oggi l’evento in Provincia
Un concerto per celebrare i cento anni della Rotary Foundation
cerà un profilo della figura
di Goffredo Mameli, e dal
musicista Luigi Vitullo, che
ripercorrerà le tappe della
composizione dell’inno ad
opera di Michele Novaro e
della sua adozione
come inno nazionale. L’ingresso avrà un
contributo di • 10
che saranno devoluti al progetto della
Rotary Foundation
“End polio Now”. Nel
1917, il Presidente
del Rotary Arch
Klumph propose un
fondo di dotazione al
fine di “fare del bene
nel mondo”; a cento
anni di distanza la
sua visione è diven-
tata realtà con la Fondazione Rotary che, nel corso
degli anni, si è distinta per
numerosi progetti di solidarietà in tutto il mondo tra i
quali, il più importante,
mente che: «il loro prossimo passo sarà presso la
Corte dei conti, perchè il
comune di Macchia d’Isernia, dopo la sentenza del
tribunale, continua a tenere in funzione l’autovelox,
dando la netta impressione di ignorare il contenuto
del dispositivo del presidente Enzo Di Giacomo. I
soldi incassati andranno
restituiti e le spese del comune, comprese quelle legali, rimborsate dagli amministratori che non hanno
applicato la sentenza.
Quindi verrà proposta una
class action popolare, chiedendo i danni al comune».
quello legato alla lotta per
l’eradicazione della poliomielite. “La Fondazione
Rotary, nata nel 1917, da
un’idea di trasformare le
donazioni in progetti che
cambiano vite a livello locale e internazionale è un’importante entità benefica
del Rotary, e conta su una
rete globale di Rotariani
che investono il proprio
tempo, risorse e competenze” ha dichiarato la presidente del Rotary Club di
Isernia, Emilia Vitullo.
“L’impegno costante e
continuo della Fondazione
consente ai Rotariani di affrontare le sfide che la nostra realtà ci presenta costantemente quali povertà,
analfabetismo e malnutrizione con soluzioni sostenibili e ad impatto duraturo.
Ecco perché i cento anni
della Fondazione sono un
momento importante per
far conoscere le nostre attività e l’impegno che il Rotary ha assunto in tutto il
mondo. Ringrazio, quindi,
quanti hanno reso possibile l’evento, in modo particolare il Comandante dell’Arma dei Carabinieri di
Isernia, Tenente Colonnello Marco Cuccuini, che ha
reso possibile la presenza
della Fanfara dei Carabinieri X Reggimento Campania,
nonché i gentili relatori, che
contribuiranno certamente
a rendere la serata ancor
più accattivante. Ricordando il motto di Klumph –
Non dobbiamo vivere in
modo egoistico, ma con la
gioia di fare del bene agli
altri – invito la cittadinanza a partecipare, per condividere una serata piacevole e nel contempo contribuire tutti alla realizzazione di un grande progetto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Attualità
Il Quotidiano del Molise
Domenica 26 febbraio 2017
ISERNIA
15
L’evento alla presenza del Vescovo della Diocesi di Isernia-Venafro, Monsignor Camillo Cibotti
Truffe anziani, i consigli dell’Arma
I Carabinieri hanno incontrato la comunità di Sant’Egidio nella chiesa Santa Maria Assunta
Ufficiali del Comando Provinciale
Carabinieri di Isernia
hanno incontrato
presso la chiesa
Santa Maria Assunta di Isernia circa un
centinaio di anziani
della comunità di
Sant’Egidio ed altri
fedeli frequentatori
della parrocchia,
che potrebbero rientrare in quelle categorie di persone ritenute più vulnerabili per
quanto concerne i pericoli
L’ultimo giorno del mese
di febbraio (giorno più raro
dell’anno) è stato scelto da
ormai un decennio per celebrare la giornata delle
malattie rare. . Benché singolarmente rare, colpendo
anche meno di una persona su 100mila, le malattie
rare sono tante. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ne stima oltre 7mila, in
massima parte di origine
genetica. Mezzo milione
circa rappresentano i pazienti con malattie rare che
vivono in Italia, ed oltre
2000 in Molise. Molte di
delle truffe e sui consigli di
come evitarle. L’incontro si
è tenuto alla presenza del
Vescovo della Diocesi di
Isernia-Venafro, sua Eccellenza Monsignor Camillo
Cibotti.
Nella circostanza è stato
anche illustrato un vademecum, quale valido
Una patologia è tale quando colpisce meno di 5 persone su 100mila
Giornate delle malattie rare,
confronto alla ‘Gea Medica’
queste malattie non hanno
ancora nemmeno un
nome. Figuriamoci quindi
una cura. Diagnosticare e
curare tali patologie è perciò molto difficile ovunque,
tutto poi risulta ancor più
complicato in zone interne,
marginali e periferiche del
Paese. In una realtà, come
quella del Molise, diventare visibili per il sistema sanitario risulta spesso difficoltoso, anche se essenziale, e il problema aumenta
se poi l’assistenza è frammentata. «Le malattie rare
– afferma Walter Ricciardi
Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – ci pongono il problema dell’equità nell’accesso ai farmaci,
all’assistenza, ai servizi e
mostrano con chiarezza
come sia impossibile un
modello frammentato dove
servizi, e a volte anche terapie, sono offerti in un luogo e non lo sono più a pochi chilometri di distanza».
Questo mentre «la comune
base genetica della maggior parte di queste malattie richiederebbe la condivisione delle conoscenze
per affrontare la ricerca».
Oggi il registro delle malattie rare gestito dall’Istituto
Superiore della Sanità conta 195.452 casi, che però
si riferiscono solo alle malattie rare riconosciute
come esenti ticket e che
sono la punta di un iceberg,
con una malattia su quattro ancora senza diagnosi.
La Rete nazionale dei centri per cura dei malati rari,
istituita nel 2001, è ancora carente in tutta l’Italia,
in particolare nell’Area
meridionale, dove non è
sempre possibile trovare
tutte le competenze che la
gestione di un malato raro
richiede, cosicché il tempo
medio per ottenere una
diagnosi è molto spesso
troppo lungo, superiore
anche ai 5 anni, molto
spesso troppo tardi per
qualsiasi terapia praticabi-
le. Necessariamente qualcosa deve cambiare per garantire.
In tale alveo l’intervento
formativo e di aggiornamento professionale e di
sensibilizzazione della
Scuola di Formazione Continua in Medicina dell’Università del Molise e l’Istituto Europeo di Riabilitazione
– GEA Medica che hanno
unito i loro sforzi per creare programmi comuni di
educazione, studio, ricerca
ed assistenza. Il primo degli eventi programmati si
svolgerà martedì 28 febbraio – Giornata delle Malattie Rare 2017 – alle ore
8,30 nella Sala conferenza
di GEA Medica, in via acqua
sulfurea d’Isernia e consisterà in un evento ECM dedicato a medici, biologi, infermieri, fisioterapisti, psi-
supporto per evitare di rimanere vittime di raggiri di
vario genere, che è stato
distribuito in copia a tutti i
presenti.
Conferenze di questo
tipo, già tenutesi presso altre parrocchie della provincia, continueranno anche
nelle prossime settimane,
nell’ambito di un ciclo di incontri predisposti dall’Arma
dei Carabinieri a favore della cittadinanza locale, d’intesa con la Diocesi e con
la locale Prefettura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
cologi e tecnici di laboratorio dedicato alla Riabilitazione dei Pazienti con Malattie Genetiche Rare. Nel
pomeriggio, alle ore 15, è
previsto un incontro tra autorità, studiosi ed associazioni molisane di pazienti
con malattie rare a cui interverranno il Direttore del
Dipartimento di Medicina
di UniMol, Prof. Luca Brunese, il Sindaco d’Isernia
Gen. Giacomo D’Apollonio,
il Presidente della Provincia
d’Isernia, Dott. Lorenzo
Coia, il Direttore generale
della Salute, Dott.ssa Marinella D’Innocenzo ed il
Vescovo di Iserna, Mons.
Camillo Cibotti. Sarà l’occasione per illustrare le modalità con cui verranno implementate in Molise le
nuove disposizioni di Legge sulle malattie rare e
come, anche nel difficile
momento del nostro SSN,
la cultura della solidarietà
e la giustizia verso i più deboli e fragili prevalga su logiche economiche ed egoistiche.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Violenza assistita e minori,
convegno al Cuoco-Manuppella
Con la partecipazione del sottosegretario Ferri
Si intitola “Violenza assistita e minori” il conve-
gno promosso dall’Ufficio
Scolastico del Molise con
La Cover ‘La rosa nomade’
questa sera in Tv
ACQUAVIVA D’ISERNIA. Questa sera alle ore 18 in diretta,” La Rosa Nomade”, gruppo musicale di Acquaviva
d’Isernia e riconosciuta anche per il 2017 come cover
dei Nomadi, è stata invitata negli studi di Telemolise,
nella trasmissione tg sport condotta dal direttore Antonio di Lallo e dalla splendida Annalisa Ciarlante. Ospiti
in studio il cantante della Cover Mancini, Angelone Violinista e Alessio Vallillo tastierista da Venafro. Per interagire in diretta con gli ospiti sono attivi il numero di SMS e
WhatsApp 331 2622222.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
l’Istituto di Istruzione Superiore “Cuoco – Manuppella” di Isernia per fare il punto su un fenomeno ancora
poco riconosciuto e che il
mondo della scuola vuole
affrontare in termini di dialogo, apertura e prevenzione. Un evento che l’Ufficio
Scolastico Regionale del
Molise ha voluto promuovere in occasione della Giornata internazionale della
donna, per offrire un punto di vista diverso sul fenomeno della violenza, affrontato anche rispetto alle
conseguenze che riguardano i minori. L’appuntamento è in programma all’Auditorium della Provincia di
Isernia, in via Berta, il prossimo 7 marzo, alle ore
8:30. Sarà presente anche
il Sottosegretario di Stato
alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri, che verrà per un
saluto istituzionale e terrà
un intervento sul tema del
convegno. La violenza assistita sui minori è una forma di violenza domestica
che si realizza nel caso in
cui il minore è obbligato,
suo malgrado, ad assistere a ripetute scene di violenza sia fisica che verbale
tra i genitori o, comunque,
tra soggetti a lui legati affettivamente, che siano
adulti o minori. Al convegno
parteciperà anche Gloria
Soavi, Presidente nazionale del Cismai (Coordinamento Italiano Servizi maltrattamenti all’Infanzia).
Soavi condurrà il dibattito
con studenti e docenti. Da
20 anni i Centri Cismai la-
vorano per riconoscere e
fermare il maltrattamento
e l’abuso all’infanzia. Secondo i dati Cismai sono
100.000 i bambini vittime
di maltrattamento e abuso
all’infanzia. La presenza
del Sottosegretario Ferri è
stata fortemente voluta dal
Dir. dell’Ufficio Scolastico
del Molise, Anna Paola Sabatini, per fare il punto sulle tutele di legge per i minori esposti a violenza assistita. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Qui Diocesi
il Quotidiano
del Molise
DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017 - ANNO XX - N. 52
REDAZIONE ISERNIA
Avvalersi dell’insegnamento della materia in questione come scelta culturale
Religione e scuola
Una questione
sempre aperta
di don FFrancesco
rancesco Bo
vino
Bovino
Tempo di iscrizioni a scuola. Tempo, quindi, di scegliere se avvalersi oppure no
dell’insegnamento della religione, lezione che molto
spesso, soprattutto alle
scuole superiori, viene
“snobbata”, forse perché
non capìta fino in fondo. Viene, quindi, da chiedersi: perché un ragazzo oggi dovrebbe ancora scegliere l’ora di
religione a scuola? Il filosofo
agnostico Massimo Cacciari
non ha dubbi: “L’ora di religione è talmente fondamentale che dovrebbe essere obbligatoria!”. Potrebbe essere, quindi, utile analizzare
meglio il contenuto di questi
discussi 60 minuti di lezione per capirne il valore ed il
significato. L’Insegnamento
della Religione Cattolica
(IRC), anzitutto, è una disciplina scolastica a tutti gli effetti. E’ stato ribadito da più
parti e anche in sedi istituzionali che “essa si inserisce
a pieno titolo nelle finalità
della scuola e nella situazione culturale del mondo dell’istruzione”. La presenza,
nel contesto scolastico, dell’IRC è legata, dunque, in
base al nuovo Concordato, a
motivazioni culturali e pedagogiche. Proprio per questo,
lo Stato attribuisce all’IRC,
svolto «nel quadro delle finalità della scuola», una dignità formativa e culturale pari
a quella delle altre discipline. Questo si fonda su
un triplice riconoscimento:
a) il fatto religioso ha una
notevole rilevanza culturale
per comprendere la nostra
storia; b) i princìpi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo
italiano; c) l’Insegnamento
della Religione Cattolica contribuisce a dare una risposta
specifica al bisogno di significato che ciascuno ha in sé.
Fin qui l’aspetto giuridico,
pur importante. Ma sono
anche altri i motivi per cui è
saggio scegliere di frequentare l’ora di religione. Quest’ultima non è un’ora di catechismo, ma si qualifica
come proposta culturale offerta a tutti, credenti e non.
Pur essendo indirizzata in
particolare ai credenti, si
propone come insegnamento che va oltre le personali
scelte di fede, essendo prioritaria la sua vocazione cul-
turale: decidere di avvalersi
dell’IRC per un ragazzo non
significa dichiararsi cattolico, ma piuttosto scegliere
una disciplina scolastica che
si ritiene abbia un valore per
la crescita della persona e la
comprensione della realtà in
cui siamo inseriti. Per dirla
ancora con Cacciari, “è fondamentale il fatto che non si
può essere analfabeti in
materia della propria tradizione religiosa. È una questione di cultura, di civiltà.
Ne va dell’educazione, della
maturazione anche antropologica dei ragazzi. È assolutamente indecente che un
giovane esca dalla maturità
sapendo magari malamente
chi è Manzoni, chi è Platone
e non chi è Gesù Cristo. Si
tratta di analfabetismo. La
scuola deve alfabetizzare.
Quando i ragazzi vanno in
giro a fare i turisti vedono
delle chiese e dei quadri con
immagini sacre. Ma cosa vedono, cosa capiscono?
Spesso riconoscono a malapena Gesù Bambino. Non
sanno nulla delle nostre tradizioni. La religione è un linguaggio fondamentale.
Come la musica”. Religione,
cultura e scuola sono tre realtà fra loro strettamente in
relazione. Durante l’ora di religione, inoltre, è possibile
conoscere anche altri culti
che si stanno diffondendo in
Italia. La presenza di alunni
di altre religioni potrebbe favorire la loro integrazione nel
contesto italiano, così come
lo studio di altre religioni da
parte degli alunni cattolici
può favorire l’accoglienza e
il rispetto di chi è portatore
di altre culture.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gruppo Rinnovamento dello Spirito
Testimoni
di Misericordia
Le decisioni di Monsignor Cibotti entreranno in vigore dal primo marzo
Decreto sulle feste sacre
Le disposizioni del Vescovo
Dopo un lungo periodo di gestazione, dovuto ad un elaborato processo di formazione fatto
di confronto e di fraterno scambio tra tutte le componenti della
realtà ecclesiale della nostra diocesi, è giunto a definizione il tanto atteso decreto vescovile sulle
feste religiose a cui tutti i parroci
e i comitati festa dovranno attenersi. Entrerà, infatti, in vigore il
prossimo 1 marzo, mercoledì
delle ceneri, il documento contenente le linee guida e le disposizioni vescovili riguardanti
l’organizzazione e lo svolgimento delle feste religiose e popolari. Il testo, consegnato in anteprima direttamente ai
parroci da S.E. Mons. Cibotti in occasione dell’ultimo incontro di Formazione Permanente del Clero di Isernia-Venafro,
affronta uno dei temi più spinosi della vita delle nostre realtà parrocchiali nelle quali le tradizioni popolari sono molto
sentite. E’ stata sentita, però, anche da tutti la necessità di
disciplinare questa materia così delicata nella quale occorre conciliare le tradizioni popolari, che in molti casi sono
profondamente radicate nel tempo, con la retta dottrina e
le indicazioni liturgiche della Chiesa. Per ovviare a questo
bisogno è intervenuto il vescovo con questo documento che
parte proprio definendo l’essenza della festa religiosa. Nel
18
capitolo introduttivo è spiegato che “il culto autentico dei
santi non consiste tanto nella molteplicità degli atti esteriori, quanto piuttosto nell’intensità del nostro amore fattivo,
col quale, per il maggior bene nostro e della Chiesa, cerchiamo dalla vita dei Santi l’esempio, dalla comunione con
loro la partecipazione e dalla loro intercessione l’aiuto”.
Vanno, dunque, evitati tutti quegli elementi esteriori che distolgono dal senso vero e spirituale della festa il cui fulcro
dovrà essere la “celebrazione eucaristica, in quanto ogni
nostro atto di Fede cristiana è un continuo celebrare la Morte
e Risurrezione del Signore”. Il testo affronta anche il delicato argomento dei comitati festa specificandone i criteri di
formazione e le caratteristiche di coloro che ne vogliono far
parte, prediligendone sempre la “provata fede cristiana e
integrità di vita e che non siano mossi da interessi privati o
di parte politica, ma collaborino disinteressatamente”. Non
poteva, poi, mancare un capitolo dedicato alle processioni
e al decoro da mantenere nell’intero svolgimento della festa. “Durante lo svolgimento della processione - spiega - si
rispetti l’ordine, il decoro e il silenzio. La partecipazione del
popolo sia attiva nel canto e nella risposta alla preghiera”.
Il documento, infine, chiude con un accenno all’aspetto economico sottolineando come “le feste non dovranno dare
parvenza alcuna di essere occasioni di spreco e sperpero
di denaro. Oltre all’attenzione per il decoro e per la cura di
ciò che è bello, si faccia emergere la carità e l’attenzione
f.b.
verso i poveri e coloro che sono in difficoltà”.
Il 22 febbraio scorso, memoria delle apparizioni di Gesù
a Suor Faustina Kowalska, nelle quali le affidò il messaggio
della Devozione alla Divina Misericordia, il gruppo del Rinnovamento dello Spirito di Isernia si è riunito per un momento di preghiera eucaristica e di riflessione comunitaria
sul tema dell’amore di Dio e della sua infinita misericordia.
Prendendo spunto dal famoso brano del profeta Geremia
(1,4-10) in cui il Signore si rivolge al profeta dicendogli:
«Va’ da coloro a cui ti manderò e annunzia ciò che io ti ordinerò. Ecco, ti metto le mie parole sulla bocca», la comunità
in preghiera ha riflettuto sulla chiamata di Dio ad essere
testimoni di misericordia in un mondo che ha tanto bisogno
di amore e di tolleranza. Alla presenza di Gesù Eucaristia,
tra canti ed inni sacri, i presenti hanno meditato sulla missionarietà della Chiesa e sull’impegno di ciascun cristiano
a “portare fuori il Tempio” attraverso la parola e l’esempio
di vita. Il vero discepolo dopo aver interiorizzato la presenza di Dio all’interno del Tempio, diventa annunciatore del
vangelo e lo porta “fuori”. Si tratta di diventare una “Chiesa
in uscita”, espressione molto cara al Santo Padre, papa Francesco, veri missionari di Cristo. Viviamo oggi tempi difficili
in cui c’è bisogno di testimoni dell’amore di Dio che sappiano fare scelte coraggiose per gli altri. Come diceva suor
Faustina, “diventare irradiazione miracolosa di Dio affinché
ucs
il mondo sperimenti la pace attraverso di noi”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Venafro
il Quotidiano
del Molise
DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017 - ANNO XX - N. 52
REDAZIONE CAMPOBASSO
Arsarp, il Comune offre locali alla
Regione per non tagliare il servizio
Il sindaco Antonio Sorbo lo ha comunicato all’assessore Veneziale
L’Agenzia agricola rischia la chiusura per problemi economici
di Mar
co FFusco
usco
Marco
Comune di Venafro è
pronto a mettere a disposizione dell’Arsarp una sede
per ospitare gli uffici di Venafro dell’Agenzia agricola
regionale che rischiano di
essere chiusi a breve.
Come è noto l’Arsarp (ex
Ersam), ha deciso di lasciare i locali che ha attualmente in affitto a Venafro per
tagliare i costi. E’ alla ricerca dunque di locali a costo
zero per continuare ad erogare i servizi in loco agli
agricoltori. Se non si troverà una soluzione i dipendenti attualmente in servizio a Venafro saranno spostati ad Isernia e gli agricoltori, gli allevatori e gli imprenditori agricoli dell’area
venafrana dovranno recar-
si nel capoluogo provinciale. Il Comune di Venafro si
è reso disponibile ad assegnare dei locali all’Arsarp.
E’ stato lo stesso sindaco
Sorbo a comunicarlo per le
vie brevi all’assessore Carlo Veneziale alcune settimane fa, quando la questione è stata posta, e a
confermarlo all’assessore
Vittorino Facciolla pochi
giorni fa. I locali individuati
dal Comune sono quelli
che si trovano al primo piano dell’edificio che ospita
attualmente - al piano terra - la Sala Panel in località
“Le Mortine”. Si tratta di un
edificio rurale ristrutturato
dall’Amministrazione comunale con un ampio parcheggio e circondato da ulivi, a poca distanza dalla
Comune
di Venafro
strada di bonifica. Facilmente accessibile per gli
agricoltori anche con mezzi agricoli. Tra l’altro le chiavi dell’edificio furono consegnate all’allora Ersam
già nel 2009. E l’Agenzia
regionale per l’agricoltura
nel 2014 ha firmato una
convenzione con il Comune
di Venafro e con la Provincia di Isernia per l’accreditamento e la gestione della Sala Panel. Proprio di
recente l’Amministrazione
comunale ha scritto ai vertici dell’Arsarp chiedendo il
rispetto degli impegni assunti con la sottoscrizione
di quella convenzione. In
effetti, dopo l’inaugurazione nel 2014 dei locali che
ospitano la Sala Panel,
inaugurazione che fece se-
guito ai lavori eseguiti dalla Provincia di Isernia che
realizzò degli interventi richiesti proprio dai tecnici
dell’Arsarp per creare le
condizioni per l’accreditamento e la gestione della
struttura, l’Agenzia non ha
portato avanti, come avrebbe dovuto, la procedura per
l’accreditamento presso il
Ministero delle Politiche
Agricole. Tanto è vero che
qualche mese fa il Comune ha scritto ai vertici dell’Arsarp chiedendo spiegazioni del mancato rispetto
degli impegni sottoscritti a
suo tempo per conto dell’Agenzia dall’allora direttore generale Antonio Iacobucci. Al momento, dopo
una risposta interlocutoria,
dall’Arsarp tutto tace. Se la
Regione accettasse la soluzione prospettata dal Comune si potrebbero cogliere due piccioni con una
fava: da un lato si risolverebbe il problema della
sede degli uffici a Venafro,
dall’altra l’Arsarp potrebbe
finalmente mettere mano,
avendola “in casa”, alla
gestione della sala panel.
Tra l’altro la soluzione prospettata dal Comune piace
molto anche agli agricoltori perché la sede si trova
proprio in una zona rurale,
baricentrica rispetto alle
aziende agricole, e gli interessati vi si possono recare agevolmente anche con
i mezzi agricoli, non dovendo, come invece accade
adesso, recarsi presso gli
uffici che si trovano in pie-
Antonio
Sorbo
no centro abitato a Venafro.
Lo spazio disponibile potrebbe essere sufficiente
anche per ospitare l’Ufficio
Agricolo di Zona della Regione, che da oltre due
anni è ospitato in una stanza angusta al primo piano
di Palazzo Cimorelli, sede
della casa comunale. Con
questa soluzione i servizi
all’agricoltura si concentrerebbero in un’unica sede e
i dipendenti dell’Arsarp e
dell’UAZ sarebbero autonomi. Si attende ora la risposta di Regione e Arsarp. Il
Comune, dal canto suo, si
dice pronto a concretizzare la proposta in tempi rapidi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Isola ecologica, tutto pronto
per l’inaugurazione
Grazie all’anticipazione di cassa dell’amministrazione comunale
Potrebbe essere inaugurata la prossima settimana
l’isola ecologica comunale.
Gli interventi da parte della ditta Smaltimenti Sud,
che dovrà gestire l’impianto, sono ormai terminati. E’
REPLICA
La Tim
precisa
Con riferimento all’articolo Cabine sradicate, ma
il rischio fossi è sempre in
agguato pubblicato dal Vs
quotidiano il 24 febbraio,
TIM desidera precisare di
non avere alcuna responsabilità riguardo ai “fossi”
citati nel testo. In base infatti all’accordo con il Comune il ripristino della
sede stradale deve essere effettuato a cura dell’Amministrazione stessa.
20
stata attivata anche una
telecamera di sorveglianza
che controllerà l’area per
evitare che persone incivili
possano conferire rifiuti
non previsti nella stessa
isola ecologica. Dal momento dell’inaugurazione
la struttura entrerà in funzione e sarà fruibile da parte dei cittadini. La ditta e il
Comune avrebbero già concordato i giorni e gli orari di
apertura mentre la tipologia di rifiuti che l’isola ecologica potrà ricevere è stata già stabilità nel regolamento approvato dall’attuale Consiglio comunale
circa due anni fa. Si tratta
di una struttura di cui il
Comune di Venafro era
sprovvisto. Il finanziamento regionale, dopo che il
progetto era stato “bocciato” dalla Soprintendenza,
sembrava perduto. L’attuale Amministrazione è riusci-
ta ad ottenere una proroga
dei termini, a rimettere in
piedi la procedura, a presentare nuovamente il progetto e ad ottenere l’approvazione. Quindi è stata
espletata la gara d’appalto aggiudicata alla ditta
Nardolillo di Venafro. Il Comune è riuscito anche a
procedere ai pagamenti
anticipando somme proprie in attesa del trasferimento del finanziamento
da parte della Regione.
Dunque, dopo un percorso
lungo e travagliato, questa
vicenda è arrivata alla conclusione. Il nuovo impianto
sarà fondamentale per
l’implementazione della
raccolta differenziata e soprattutto dovrebbe servire
ad evitare l’abbandono indiscriminato di rifiuti ingombranti che da sempre
si verifica in varie aree del
territorio comunale. Come
detto la gestione dell’isola
ecologica è stata affidata
alla ditta Smaltimenti Sud,
che gestisce anche il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, che provvede-
rà all’apertura e al funzionamento dell’impianto con
personale proprio. Inoltre
sarà la stessa ditta ad occuparsi dell’informazione
ai cittadini sulle modalità di
utilizzo, sui giorni e sugli
orari di apertura. Si attende ora soltanto la data dell’inaugurazione ma ormai è
questione di pochi giorni.
Intanto è ormai in dirittura
d’arrivo anche la procedura per la fornitura di mastelli per l’estensione della raccolta differenziata porta a
porta in tutto il territorio
comunale. Il Comune ha
aggiudicato da tempo la
gara per tale fornitura. Nei
prossimi giorni saranno
chiusi gli adempimenti burocratici e la ditta che si è
aggiudicata l’appalto potrà
fornire i contenitori. Quindi
partiranno le comunicazioni da parte della ditta Smaltimenti Sud a tutti i cittadini con il calendario per il ritiro dei mastelli e del materiale informativo. Una volta che i cittadini avranno
ritirato i contenitori potrà
partire materialmente la
raccolta differenziata porta
a porta anche nel resto
della città e nelle frazioni.
L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di allargare
a tutto il territorio comunale la raccolta porta a porta
entro l’estate. Per il momento il servizio è in atto
da oltre un anno soltanto
in una parte della città,
quella a monte di via Colonia Giulia e in tutto il centro storico. I dati disponibili, riferiti al primo semestre
2016 forniti dalla ditta che
gestisce il servizio, parlano
di circa il 70 per cento di
raccolta differenziata nelle
zone dove la raccolta porta a porta è partita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Carnevale, due giorni
di eventi a Venafro
Diverse le iniziative e gli appuntamenti in calendario
a Venafro capoluogo e frazioni per la chiusura del Carnevale 2017. S’inizia nell’odierno pomeriggio domenicale presso il salone della Parrocchia dei Ss. Martino e
Nicola nel capoluogo dove su iniziativa dell’Anspi ci sarà
il Gran Galà di Carnevale per piccoli e adulti in maschera. Nel programma previsti maghi, giocolieri ed altre attrazioni, unitamente a degustazioni di prodotti tipici e
premiazioni varie. Nella frazione Ceppagna invece sfilata del classico carro allegorico per il divertimento e la
partecipazione di tutti sia nel capoluogo che in periferia. In questo caso prevista anche la premiazione della
maschera più bella. Dal primo pomeriggio di martedì
28 febbraio la proposta di Bar Hyppocampus sul centrale Corso Campano suggerisce “Festeggia Carnevale
con noi”. Ci saranno Minnie e Topolino, Truccabimbi e
Sculture di Palloncini per il divertimento dei più piccoli.
La festa in maschera da Hyppocampus inizia alle 16.
Agnone
il Quotidiano
del Molise
DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017 - ANNO XX - N. 52
REDAZIONE CAMPOBASSO
Il Caracciolo come tigre da cavalcare per le compagini in competizione nelle regionali del 2018
No all’utilizzo della sanità
in campagna elettorale
Ospedale
Caracciolo
I 5 Stelle: responsabilità di chi non ha detto
tutta la verità sugli accordi di confine
di Vitt
orio Labanca
Vittorio
AGNONE. Cavalcare il
tema della sanità come
cavallo di battaglia per accattivare simpatie e voti. Il
2018 e le votazioni Regionali s’avvicinano sempre
più ed il timore che il discorso sul Caracciolo e la sanità in genere possa essere
di nuovo l’argomento principe delle tribune politiche
è una delle preoccupazioni di Andrea Greco del Movimento 5 Stelle di Agnone.
“Ho sempre pensato che la
sanità era una battaglia
comune e di civiltà prima
che politica, ma aimè mi
sbagliavo –esordisce Greco- A mio avviso la sanità è
stata utilizzata in Alto Moli-
se (e altrove) per battaglie
più politiche che di civiltà,
a tal proposito, qualcuno si
ricorda Frattura insieme
alla Fanelli e tutto il ghota
del PD molisano e abruzzese sul palco del teatro Italo-Argentino? Era solo
l’aprile scorso e ricordate
come erano rassicuranti
con i cittadini di Agnone sul
fatto che il Caracciolo non
avrebbe perso dei servizi
essenziali? Ricordate che
dicevano che tutto sarebbe
stato possibile grazie a degli accordi di confine già in
procinto di essere approvati?. Se non lo si ricorda è
un vero peccato perché la
perdita della memoria post
campagna elettorale è di-
Oggi alle ore 15
Impazza il Carnevale
con la sfilata
ispirata a ‘Pinocchio’
AGNONE. Il Carnevale impazza e mentre ci si avvicina
al martedì “grasso” in molti paesi alto molisani già sono
in essere sfilate mascherate e divertimento soprattutto per i più piccoli. Ieri a Capracotta il primo dei due
appuntamenti carnevaleschi ha visto i vari partecipanti
in maschera impegnati con la “rottura delle pignatte”
giochi con regali e sorprese. Martedì prossimo in piazza Gianturco alle 16.30 la “Sfilata e Festa di Carnevale”, poi presso la sala polifunzionale del Palazzo Comunale tutti a far baldoria. Gli organizzatori invitano ai
partecipanti di portare un dolce da condividere tutt’insieme. La manifestazione è targata Comune-Pro Loco.
Sempre ieri “Gli Amici della Storia e delle Tradizioni” di
Carovilli hanno dato vita alla 31 edizione del Carnevale. Prima nella frazione di Castiglione e poi a Carovilli
centro raduno di maschere con sfilata. Appuntamento
invece oggi ad Agnone dove l’Oratorio “Giovanni Paolo
II” darà vita a “Pinocchio nel paese dei balocchi” un
Carnevale a tema con la sfilata di tutti i personaggi della favola di Collodi. Alle ore 15.00 è previsto il ritrovo in
piazza Plebiscito quindi la sfilata lungo le vie ed il corso
principale ed infine grande festa con dolci e pappatorie varie confezionate dalle mamme dei bimbi dell’Oratorio all’interno dell’associazione sita nei locali sottostanti la chiesa di Maria Ss.ma di Costantinopoli (ex
Cappuccini). Per martedì prossimo, cosiddetto ultimo
giorno di Carnevale, sono previste cene in maschera e
da ballo nei diversi locali di Agnone ed in quelli dei paesi vicini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ventata ormai la più grande arma nelle mani dei politici che, mentre continuano a compiere una macelleria sociale senza precedenti, sbandierano promesse ormai vuote di ogni
significato. Passate le campagne elettorali (inclusa
quella del referendum) e
una volta approvato l’atto
aziendale (quindi a giochi
fatti) Frattura invia ad Agnone un tecnocrate nominato da lui stesso, l’ing.Sosto
e molte delle promesse/
balle sbandierate in campagna elettorale sul mantenimento di determinati
servizi sono state ridimensionate dall’esperto. Qualcuno ha accusato il direttore generale dell’Asrem di
essere un “pifferaio magico”, ma a mio avviso, le
colpe sono di chi è venuto
sul nostro territorio a ridosso delle elezioni amministrative a mentire spudoratamente in merito ad accordi di confine e servizi. Per
quanto facciamo fatica ad
accettarlo a determinare
alcune scelte è sempre la
parte politica e non quella
tecnica. Scegliere di continuare a destinare una
montagna di quattrini al
privato-convenzionato piuttosto che al pubblico è una
scelta del tecnico o della
politica?. Non stringere gli
accordi di confine (come
era stato sbandierato lo
scorso aprile) è una scelta
del tecnico o una scelta
della politica?. Alla fine
cosa ne resterà del Caracciolo? 40 posti. 20 posti
letto di area medica (medicina); 14 posti di degenza
ordinaria; 6 posti di day
hospital più la gestione di
un pronto soccorso con
personale dedicato,(che
però sarà condiviso con
l’ospedale di Isernia).
Un’area di day surgery e
week surgery e nelle sale
operatorie si avrà una attività programmata a bassa
intensità chirurgica. All’interno del pronto soccorso
non è prevista la presenza
di un anestesista h24 per
l’emergenza chirurgica,
che significa che nei periodi di forte disagio in caso
di malore, per quelle pato-
logie che vengono definite
“tempo dipendenti”, ci sarebbero non pochi problemi. Ho proposto al Direttore Generale una possibile
soluzione, ovvero: aumentare il livello dei servizi dell’ospedale Caracciolo soprattutto nei mesi invernali, il concetto è semplice:
più aumentano i disagi e
più i cittadini devono essere messi al riparo, o aspettiamo che scappino altri
morti? In una Regione normale –conclude- prima bisognerebbe assicurarsi
che siano rispettati i Livelli
Essenziali di Assistenza e
poi si può procedere con
una riorganizzazione dei
reparti e non il contrario”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Si parlerà dei terremoti e della geologia del Molise sabato 11 marzo
Rotary e Anc Protezione Civile
sui rischi sismici
AGNONE. “Il terremoto:
conoscenza del territorio e
degli strumenti necessari
alla sua sicurezza”. Questo
il tema dell’interessantissimo convegno che avrà luogo ad Agnone sabato 11
marzo alle ore 15.30 presso il teatro Italo-Argentino.
Organizzato dal Rotary Club
di Agnone insieme con l’Associazione Nazionale Carabinieri-Nucleo Protezione
Civile- il convegno darà l’opportunità di comprendere i
rischi sismici e la geologia
dell’intero territorio. A coordinare i lavori sarà l’ing.
Rosita Levrieri del Rotary
agnonese mentre i saluti
saranno portati dal sindaco di Agnone orenzo Marcovecchio e dai responsabili delle due associazioni
organizzatrici del meeting:
Antonino Di Rienzo quale
presidente del Rotary Agnone e Mario Petrecca re-
sponsabile dell’ANC-Protezione Civile sempre di
Agnone. Si parlerà della sismicità storica e strumentale in Molise, della modellazione geologica come
previsione degli effetti del
terremoto; della messsa in
sicurezza degli edifici e dei
corretti comportamenti in
caso di terremoto; gli strumenti legislativi ed economici per favorire la messa
a norma; la ricerca in informatica per la gestione dell’emergenza ed il piano di
Protezione Civile nel Comune di Agnone. Si alterneranno ai microfoni esperti, professori universitari e tecnici. E’ stata avanzata richiesta di crediti per i vari ordini interessati da attribuire
ai presenti.
Oggi pomeriggio divieti
di transito e sosta ad Agnone
In vista del corteo in maschera del Carnevale dell’Oratorio, il sindaco Marcovecchio ha disposto il divieto di transito a
partire dalle ore 15.00 in Piazza Plebiscito, Via Verdi, Corso Vittorio Emanuele,
Piazza Papa Giovanni Paolo II, Via Matteotti, Piazza dell’Unità d’Italia (ex Piazza
XX Settembre e Piazza IV Novembre), Via
Roma e Via Marconi fino all’intersezione
con Viale Veneto.
Inoltre vigerà il divieto di sosta e fermata a partire dalle ore 14.00 e fino alle ore
18.00 odierne, con rimozione forzata in
Piazza Plebiscito, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Giovanni Paolo II.
Lungo le strade interessate verranno effettuate segnalazioni manuali dagli Agenti della Polizia Municipale per la chiusura temporanea solo al momento del transito della sfilata e in particolare lungo le
strade di pertinenza della Provincia di
Isernia (via Matteotti, via Roma e via
Marconi) ricadenti nel centro abitato,
garantendo al tempo stesso il transito su
percorsi alternativi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
21
PREVISIONI METEO DI DOMANI
Termoli
il Quotidiano
LA FARMACIA DI TURNO
del Molise
LE TEMPERATURE
MAX. 14° - MIN. 10°
MARINO
corso Nazionale, 42/44
Tel. 0875.706234
DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017 - ANNO XX - N. 52
REDAZIONE CAMPOBASSO
L’integrazione, oltre che encomiabile eticamente, ha avuto anche un positivo impatto economico sul territorio
Accoglienza e legalità al Perrotta
Il Rotary Club invita il Prefetto Guida, il vice Pigliacelli ed il maggiore Ficuciello
Relatori di prim’ordine
quelli che nella mattinata di
ieri sono intervenuti , su invito del Rotary club di Termoli, all’interno dell’aula magna
del liceo Classico G.Perrotta
di Termoli per offrire agli studenti del liceo termolese degli spunti di riflessioni sui
temi sempre attuali della legalità e dell’accoglienza.
Dopo i saluti del presidente
del club Emilio Travaglini e
della dirigenza scolastica,
sono infatti intervenuti il prefetto di Isernia Fernando
Guida, il vice prefetto di Campobasso, Pierpaolo Pigliacelli, ed il maggiore Fabio Ficuciello, comandante della
compagnia Carabinieri di Termoli.
L’obiettivo della manifestazione rotaryana è stato quello di sensibilizzare le giovani
generazioni su argomenti
cardine per l’evoluzione della società moderna. In particolare il tema dell’immigrazione e dell’accoglienza dei
rifugiati è da diversi anni uno
dei più dibattuti non solo in
Italia, ma in tutta Europa e
nel Mondo. Oggi ancora di
più con il continuo flusso di
sbarchi e di tragedie che
coinvolgono soprattutto l’Italia meridionale e le isole.
E partendo da questo, l’iniziativa rotaryana è quindi finalizzata a far comprendere
ai più giovani le ragioni dell’immigrazione per meglio
accogliere ed integrare i ragazzi, le ragazze e le famiglie
che arrivano durante il corso dell’anno da quelle terre
che non offrono più nulla per
il loro avvenire. Nel corso
della mattinata, proprio sul
tema dell’accoglienza, il Prefetto Guida ha ricordato
come i Comuni nell’immediato futuro saranno chiamati
“a fare la propria parte”,
ospitando un numero minimo di migranti in modo da
poter gradualmente ridurre il
numero di presenze negli
enti che ospitano un numero di richiedenti asilo in misura maggiore di quello che
richiede il piano nazionale
(Per il Molise la percentuale
è di oltre un richiedente asi-
lo per ogni 100 abitanti essendo stati assegnati 3300
migranti. In attuazione di
questo piano - ha spiegato
ai liceali - già nelle ultime
settimane ben 14 comuni
della Provincia di Isernia
hanno manifestato la volontà di ospitare dei migranti,
consentendo così di distribuire le presenze, con una media di accoglienza di circa 26
migranti per ogni singolo Comune. Si Tratta quindi di numeri gestibili” ha conferma-
to il Prefetto. È inoltre utile
ricordare che l’accoglienza
offerta, oltre che encomiabile sotto il profilo etico, ha
avuto anche un positivo impatto economico sul territorio.
Diversi milioni sono stati
infatti i soldi concessi dalla
Prefettura ad imprese che
altrimenti avrebbero rischiato la chiusura, e che invece,
grazie a questa rilevante iniezione di liquidità, hanno avuto la possibilità non solo garantire i criteri occupazionali preesistenti, ma anche di
procedere a decine di nuove
assunzioni. Vanno inoltre
sfatate certe errate convinzioni – ha incalzato Guida a volte sostenute da una
stampa disinformata, secondo cui le citate risorse
statali potrebbero più oppor-
tunamente essere destinate
per aiutare i cittadini italiani
in difficoltà economiche.
L’affermazione - ribadisce il
Prefetto – è chiaramente infondata, perché si tratta prevalentemente di fondi europei a destinazione vincolata,
nel senso che non possono
essere spesi per finalità diverse da quelle dell’accoglienza ha specificato. Importante ricordare che il seminario di ieri ha rappresentato la prima tappa di un
percorso di prossimità didattica che coinvolgerà nei mesi
a seguire anche gli altri istituti scolastici del territorio,
dove saranno chiamati a offrire il proprio contributi relatori di tutte le forze dell’ordine, delle istituzioni, della
magistratura e della società
civile.
L’esigenza di rappresentanza riguarda orizzontalmente i territori, al di là delle forze politiche in campo
Giornata movimentata
quella di venerdì all’interno
della sezione termolese del
Pd di via Montecarlo. Ad animarla è stato non solo il rituale partitico del rinnovo
delle tessere, con il segretario locale Sciandra pronto a
riconfermare e ad accogliere nuove adesioni, ma soprattutto l’intervento del promotore del Comitato per il
Riequilibrio della Rappresentanza dei Territori, Alessandro Aceto, giunto per sponsorizzare anche a Termoli il
suo ‘acetum’. Nelle ultime
settimane si moltiplicano gli
interventi sulla legge elettorale: collegio unico, due collegi, tre. Com’è noto in Consiglio regionale risultano depositate due proposte: quella che prevede tre collegi,
l’Acetum per brevità, sostenuta dal Comitato per il Riequilibrio della Rappresentanza dei Territori e depositata
dal consigliere Scarabeo che
l’ha fatta propria e quella che
propone il collegio unico regionale, proposta dal consigliere Niro mentre una terza
ipotesi propone due collegi,
corrispondentemente alle
due attuali province, per rimediare, in particolare, al
deficit di rappresentanza
della provincia di Isernia.
Chiediamo ad Alessandro
22
Presentato a Termoli l’Acetum
nel circolo di via Montecarlo
Aceto, redattore del testo sui
tre collegi, perché tre collegi
sarebbero da preferire. “Il
numero non è indifferente”,
risponde, “se la necessità è
quella di riequilibrare la rappresentanza dei territori allora si tratta di una esigenza
che non riguarda esclusivamente l’attuale provincia di
Isernia. L’area pentra è
senz’altro quella più penalizzata dall’attuale sistema
elettorale, 3 eletti su 20, ma
certamente le cose non vanno meglio per l’area del Basso Molise che all’ultima tornata elettorale, ha potuto
esprimere soltanto 4 seggi.
Dunque se il problema della
rappresentanza esiste non si
vede perché lo si debba ri-
solvere solo per la provincia
di Isernia. Ma al di là del numero dei Collegi, qual’è la
differenza tra le proposte , è
solo una questione di numero di collegi? “Nient’affatto”,
risponde Alessandro Aceto,
“ciò che connota in modo assolutamente originale la proposta dei tre collegi è la effettività della rappresentanza stabilita. In altri termini
oggi la Provincia di Isernia ha
una rappresentanza nominale di 4 rappresentanti ma
ne elegge solo 2 perché la
ridistribuzione dei resti su
scala regionale fa sì che gli
altri due seggi scattino in
provincia di Campobasso.
Con l’Acetum si stabilisce a
monte la consistenza della
rappresentanza dei tre collegi, 6, 7 e 7, in proporzione
alla popolazione dei collegi
stessi, appositamente ridisegnati, e si mette in campo un
meccanismo di distribuzione
dei seggi che assicura, ad
ogni collegio, esattamente il
numero di rappresentanti
prestabilito per ciascuno di
essi. Questo meccanismo
volto ad assicurare la effettività della rappresentanza
predeterminata è l’aspetto
che fa la differenza sostanziale. Perché ha scelto la
strada dei comitati per lanciare la proposta dei tre collegi? Penso che in materia
elettorale sia fisiologico che
le forze politiche in campo si
lascino condizionare dalle
contingenze mentre d’altra
parte l’esigenza di rappresentanza è un’esigenza che
riguarda orizzontalmente i
territori, al di là delle forze
politiche in campo, come dimostra l’interesse trasversale verso questa proposta. In
questo modo sarà anche più
agevole prendere posizioni
che altrimenti rischierebbero di non essere in sintonia
con i territori. L’Acetum è stato depositato dai consiglieri
Scarabeo, Totaro e Lattanzio
non pensa che tali padrini
possano penalizzare la sua
proposta ? Nient’affatto penso che i consiglieri firmatari
hanno fatto bene a dare
voce ad una proposta che
nasce dal basso e che potrà,
grazie alla loro sensibilità,
essere discussa ed anche
migliorata nelle sedi istituzionali.
In via Maratona
Scontro tra due auto
Una 38enne finisce
al pronto soccorso
Potrebbe aver influito anche il manto stradale reso viscido dalla pioggia nello scontro avvenuto ieri pomeriggio a
Termoli, tra due vetture, all’incrocio tra via dello Stadio e
via Maratona. Nessuna particolare conseguenza fisica per
gli occupanti dei mezzi. Solo una donna, una 38enne di
Termoli, è stata soccorsa dal personale medico del 118 e
poi asportata al Pronto Soccorso per accertamenti. Sul posto per i rilievi di rito gli uomini della Polizia municipale.
Attualità
Il Quotidiano del Molise
Domenica 26 febbraio 2017
Erri De Luca incanta
nuovamente Termoli
segno di cui si accorge è che
quel corpo ha un porosità
diversa, strana ed è quella
della pelle d’oca! Quella creatura ha freddo, perché si
trova a 800 m sul livello del
mare, in una città che si chiama Gerusalemme e che in
inverno ha spesso delle tempeste di neve. Quando il restauratore si accorge della
sofferenza di questo corpo
ha un impulso di compassione che poi si approfondisce
nel corso del suo lavoro fino
ad immedesimarsi con esso.
Egli chiede che nella stanza
abbastanza fredda dove si
svolgerà quest’opera di restauro, non ci sia il riscaldamento. Non vuole avere una
temperatura diversa da quella di quella statua. È un avvicinamento progressivo che
gli permette di portare a termine questo lavoro un po’
strano.” – prosegue lo scrit-
tore- “Questa storia l’ho sentita, non l’ho inventata. Le
storie le prendo dalla vita
svolta e dal fatto che improvvisamente me ne ricordo
qualcuna. La memoria quando decide che mi vuole regalare qualche pezzetto, allora mi piace farlo durare e
lo scrivo per farlo durare di
più. La storia mi è stata raccontata da uno scultore che
si è trovato a svolgere questo compito, ma come succede spesso, io vado fuori
tema. E’ un po’ come succede a scuola; infatti sono stato un cattivo studente perche studiavo molto e andavo male. Avevo questa difficoltà che non riuscivo ad attenermi ed, ancora adesso,
non mi attengo neanche alle
storie che scrivo. La storia
comincia a muoversi, anziché stare ferma sotto il mio
quaderno e sotto la mia penna, la storia si muove, si dirama e scappa da tutte le
parti ed io riesco a trattenere solo un pezzetto.”- Continua De Luca-” Il bello di scrivere una storia è raccontarla a me stesso perché mentre la scrivo, la storia si anima e si fa viva anche con me.
Escludo il termine lavoro per
la scrittura che faccio, perché il termine lavoro è ben
altro. Infatti quando mi chie-
Il pubblico in sala
dono che lavoIl tavolo
ro fai, io rispondo: nessuno, io
scrivo!”. Tanti
gli argomenti
trattati durante
l’incontro: dall’amicizia, all’immigrazione,
all’alpinismo,
sua grande
passione. Ogni
argomento trattato diveniva
un racconto. Alla domanda
“L’amicizia per te cosa rappresenta?” De Luca ha risposto “Il personaggio può essere attraente ma la persona lo è molto di più. Si dice
che per diventare amici bisogna mangiare chili di sale insieme. Essendo figlio unico
ho dovuto cercare i fratelli in
giro e ne ho incontrati due.
L’amicizia è una questione di
fraternità”. Grande lezione di
vita è stato il suo pensiero riguardo lo straniero: “Noi abbiamo avuto tutto dal mare:
numeri, geometria, arte, cultura, architettura e persino il
monoteismo. Queste cose
sono venute tutte dagli
schiavi. Il mare è la più antica nobile via di comunicazione. Sono flussi migratori che
non vengono arrestati, ma
che con la loro presenza contribuiscono alla nostra economia. I flussi
vanno dove c’è
capacità di assorbimento. È
impossibile respingere i flussi immigratori
semplicemente perché non
si
possono
combattere.
Noi siamo terra
di passaggio.
Le montagne
sono le più fitte vie di comu-
Educazione finanziaria, si è concluso
ieri il primo ciclo di incontri
Si è concluso ieri il primo
ciclo di incontri riservato all’educazione finanziaria per
gli studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale “Boccardi” di Termoli (un secondo
ciclo è previsto per il mese
di marzo).
Questa serie di incontri formativi rientra nel progetto
“Economic@mente”, l’iniziativa di ANASF (Associazione
Nazionale dei Consulenti Finanziari) finalizzata ad avviare i giovani delle scuole superiori ai concetti fondamen-
23
L’Aula Adriatica ha accolto lo scrittore per la presentazione del nuovo libro
Lo scrittore Erri De Luca
Di LLucia
ucia Iuliano
Ha riscosso grande successo l’iniziativa culturale
svolta venerdì scorso presso
l’aula Adriatico del polo turistico termolese dell’ Università degli studi del Molise,
organizzata in collaborazione tra la stessa Università e
l’Associazione culturale “Sopra le righe”. Ospite dell’evento lo scrittore, giornalista e poeta Erri De Luca, che
con grande simpatia ha saputo coinvolgere ed attrarre
su di sé grande successo. Ad
accoglierlo, Donatella Langiano ed Emma Sarcinelli
dell’associazione “Sopra le
righe” ed i professori Rossano Pazzagli, presidente dei
Corsi di Laurea in “Scienze
Turistiche” e “Turismo e Beni
culturali” ed il prof. Alberto
Carli, docente di Letteratura
italiana. Il noto scrittore dapprima ha presentato il suo
libro “La natura esposta” per
poi rispondere con grande
ironia e sagacia alle varie
domande che gli sono state
poste sia dagli altri ospiti che
dal pubblico presente in
aula. “La storia riguarda un
restauratore che deve rimuovere un panneggio, aggiunto dopo il Concilio di Trento,
da un Cristo nudo crocifisso.
Egli mentre mette le mani
addosso a questo corpo, si
accorge di segni che sono
lasciati dal primo scultore su
questo crocifisso ed il primo
TERMOLI
tali della pianificazione finanziaria, una materia in cui
gli italiani sono tradizionalmente poco preparati. Il mercato degli investimenti è decisamente cambiato negli
ultimi anni e per questo è
fondamentale far comprendere alle nuove generazioni,
sin da giovanissimi, come
approcciare in modo corretto gli investimenti. “È importante che siano proprio i giovani a capire i principi dell’educazione finanziaria dice Pasquale Corrado, Co-
ordinatore Anasf per il Molise - poiché i risparmiatori italiani non sono abituati a pianificare il proprio ciclo di vita
con la consapevolezza che
esistono strumenti e professionisti in grado di aiutarli”.
La Dirigente Scolastica Ida
Iuliani, i docenti ed in particolare la professoressa Maria Antonietta Ardanese hanno ben compreso l’importanza di “Economic@mente”,
tanto che da diversi anni accolgono i formatori di ANASF
per gli incontri con gli stu-
denti e per l’ultimo incontro
di quest’anno hanno esteso
l’invito anche ai genitori.
Molto soddisfatta della risposta dei ragazzi è Maria Francesca Vallini, docente del
progetto: “I giovani studenti
dell’istituto termolese apprezzano molto questi momenti di educazione finanziaria e sono molto attivi durante le lezioni, a dimostrazione del grande interesse
che hanno per una materia
non prevista nel piano di studi”.
nicazione non controllabili
ed offrono possibilità di passaggio. Noi siamo un concentrato di gente del Mediterraneo e io vorrei sapere
quanti popoli ci sono all’ interno del mio sangue e se
manca anche un solo popolo, io me lo vado a cercare! Il
solo mare del mondo si chiama mare nostrum, così lo
hanno chiamato i latini. Tutta questa decimazione non
è servito a niente!” Riguardo
il suo rapporto con la montagna e con il mare lo scrittore sostiene “Con la montagna dato che faccio alpinismo, ho un rapporto corpo a
corpo. È un’attività che mi
permette una buona concentrazione come la scrittura.
Questa attività non deve produrre nient’altro che la felicità. In montagna ho una
buona misura tra la mia, così
piccola, e l’ambiente intorno,
così grande. È un posto ostile per noi, non è un parco
giochi. Anche delle gite semplici possono essere micidiali. Posso invitare le persone
a scrivere ma non ad andare in montagna. Il mare, invece, per me è una carezza.
Al mare devo tutto, perché
vengo da lì, è il luogo della
mia crescita. Per me resta
un elemento che cambia
umore da un momento all’
altro. Io sono uno che ama
sfiorare il mare, amo fare
delle grandi nuotate in superficie, ma non fare immersioni”. Il pubblico, o come
semplicemente Erri De Luca
ha definito gente che sono
venuti da casa per vedermi,
pendeva dalle sue labbra e
tutte le persone presenti nella sala colma erano trasportate dalle sue parole e più
volte ci sono stati applausi
spontanei. Con grande simpatia, De Luca ha strappato
sorrisi alle persone presenti, con battute appartenenti
alla sua tempra napoletana.
Alla domanda riguardo il suo
rapporto con Napoli, egli risponde: “E’ un rapporto sentimentale, gli voglio bene. Io
parlo in napoletano con me
stesso. È la mia lingua madre, è la lingua di canzoni e
poeti. Anche se, anziché nascere nei vicoli di Napoli, mi
sarei sentito meglio a nascere in un fiordo norvegese”. A
proposito del suo lavoro di
scrittore, Erri De Luca spiega “Non governo l’emotività
quando scrivo, io sono tutti i
personaggi che scrivo. Ho un
buon rapporto di dissociazione. Ho capito che mi moltiplicavo anche usando l’Io
narrante. Mentre scrivo, mi
vengono in mente altre storie. Anche a scuola, studiavo molto ma andavo male
perché andavo sempre fuori
tema. La storia si muove e si
dirama, facendomi venire
altri pensieri. Il bello di scrivere una storia, è raccontarla a me stesso”. Essendo a
conoscenza della sua lotta a
sostegno dei diritti degli abitanti del territorio della Val di
Susa e delle loro istanze sostenute anche dal movimento No TAV, non sono mancate domande anche riguardo
il tunnel termolese, definito
opera di speculazione edilizia, che verrà costruito e che
unirà il lungomare Nord al
lungomare Sud. Ai sostenitori del no tunnel, egli ha detto: “Le opere pubbliche sono
diventate opere nocive. Il
loro svolgimento è diverso
dalla salute pubblica. Pensate che in questo paese abbiamo centinaia di opere
pubbliche rimaste incompiute, ma ci sono anche opere
eseguite e non utilizzate,
come ad esempio ospedali e
scuole. Sprecare il denaro
pubblico è il nostro modello
di sviluppo. Penso che solo
la coscienza civile di un popolo può fermare il tunnel. Ai
sostenitori dico di condividerlo, bisogna essere molti,
come la popolazione della
Val di Susa. Se questa opera è lo stupro del vostro territorio, dovete opporvi ed
essere in molti!”.In conclusione dell’incontro, alla curiosa domanda riguardo
quando si potrà leggere un
suo nuovo libro, lo scrittore
ha risposto scherzosamente
“Perché non ti basta! E le storie quando vengono, vengono!”.
24
Attualità
TERMOLI
BASSO MOLISE
Il Quotidiano del Molise
Domenica 26 febbraio 2017
Il prossimo 4 marzo, al Macte, il via al corso formativo per le Guardie Ecozoofile
Arriva la sezione Anpana
Presentato il gruppo che collaborerà con i Corpi di Vigilanza dello Stato
Anche a Termoli ha fatto
ufficialmente il suo ingresso sul territorio il gruppo
Anpana Onlusl’Associazione Nazionale Protezione
Animali, Natura e Ambiente fondata a Roma il 3 Aprile 1985, ed oggi presente
in tutte le regioni di Italia La
presentazione di questa
nuova sezione territoriale,
già operativa nella provincia di Isernia da ben sei
anni, si è avuta ieri mattina in Sala Consiliare, alla
presenza di Felice Lategano, dell’avvocato Maria
Morena Suaria e del Presidente Nazionale Lorenzo
Girardi, pr un primo incontro che di fatto è servito a
presentare in maniera più
dettagliata il primo corso di
formazione per le Guardie
Ecozoofile, in programma il
prossimo 4 marzo presso
la struttura polifunzionale
Macte di via Cina. “Si tratta – ha spiegato Lategano
– di una figura che fa da
supporto alle forze dell’ordine per ciò che concerne
sia la gestione e la salvaguardia dell’ambiente e sia
rapporto tra la comunità e
lo stesso”. Con una forza di
8000 aderenti e più di
1000 Operatori, l’associazione è iscritta su tutto il
territorio Nazionale agli Albi
Regionali per il Volontariato per la Protezione
Animali, Ambiente e per la
Protezione Civile; inoltre è
riconosciuta dal Dipartimento Nazionale per la Protezione Civile con Decreto
della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E’ riconosciuta tra le associazioni di
protezione ambientale con
decreto ministeriale 11
maggio 2004, inoltre
L’Anpana è riconosciuta dal
Ministero della Salute con
Decreto n°4/2007 EN.AS.
del 3 luglio 2007). Le finalità dell’Associazione sono:
Proteggere gli animali, la
natura e l’ambiente in generale. Effettuare idonea
vigilanza sull’osservanza
delle leggi e dei regolamenti generali e locali, relativi
alla salvaguardia della natura, dell’ambiente e degli
animali; provvedere alla difesa del patrimonio zootecnico ittico e di qualsiasi altra forma di vita del pianeta, avvalendosi di proprie
Guardie adeguatamente
preparate che agiscono di
concerto e a sostegno delle Istituzioni e Corpi di VigiUn momento della presentazione
lanza dello Stato (Carabinieri,
Polizia, C.F.S.,
G.d.F., Polizia
Municipale
etc.), svolgere
efficace propaganda zoofila
ed ecologica
nella cittadinanza, con particolare attenzione
alla scuola e al
mondo dei giovani, attivare
tutte le iniziative
atte a divulgare
e promuovere i
principi di una
reale ecologia e
zoofilia, collaborare con la
Protezione Civile, e con tutti gli Enti e le Associazioni
che abbiano fini analoghi,
contribuire al perfezionamento della legislatura attinente le materie di proprio
interesse. Compiti ed obiettivi spiegati in maniera pertinente dal presidente Girardi. Tra gli obiettivi ci sono
infatti: sviluppare una coscienza civile a favore degli animali, promuovere un
ambiente più a misura
d’uomo e sviluppare iniziative atte a sensibilizzare la
cittadinanza con particolare attenzione alla scuola e
al mondo giovanile. “i compiti ai quali siamo chiamati
a rispondere – spiega il presidente – riguardano quelli che fanno riferimento alla
legge 189 sul maltrattamento e protezione degli
animali, ed in particolare gli
animali di affezione. Ci basiamo anche sugli articoli
55 e 57 del codice di procedura penale che ci consentono di diventare polizia
giudiziaria a tutti gli effetti… pertanto noi denunciamo ed eleviamo sanzioni
amministrative. Oggi presentiamo questa nostra sezione provinciale che potrà
operare su tutto il territorio
provinciale, però - ricorda il
presidente - sempre e solo
in stretta sinergia con le forze dell’ordine perché - spiega - da soli non andiamo da
nessuna parte. Il corso servirà ad istruire il nuovo
gruppo soprattutto sull’etica morale nel presentarsi
sul territorio e a favore della collettività
Naturalmente quando i
nuovi gruppi entreranno in
azione si dovranno limitare alle loro competenze,
non siamo né Guardia di Finanza né Carabinieri”. Naturalmente il lavoro dei soci
Anpana non si svolge uni-
camente sul territorio. Una
consistente mole di lavoro
è svolta anche dall’ufficio
legale, ieri rappresentato
dall’avvocato
Maria
Morena Suaria, così intervenuta nel corso della presentazione: “Anpana è una
grande famiglia, e come
ogni grande famiglia che si
rispetti bisogna lavorare in
team. Di cosa si occupa
l’ufficio legale? L’ufficio legale si occupa sostanzialmente di denunciare i casi
di maltrattamento o di reati ambientali su tutto il territorio nazionale, e poi supporta le guardie zoofile nel
loro operato, che – ed è
bene ricordarlo – possono
avere funzione di polizia
amministrativa e, se riescono ad ottenere il decreto
prefettizio, anche funzioni
di polizia giudiziaria. Per cui
con ufficio legale è di supporto a tutti questi aspetti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Larino
il Quotidiano
del Molise
DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017 - ANNO XX - N. 52
REDAZIONE CAMPOBASSO
La festa per il 42esimo Carnevale inizia oggi, nonostante il maltempo
I giganti di cartapesta
per le vie di Larino
Stefano Vitulli – crede molto
in questo evento ed ha deciso di investire maggiori fondi nell’edizione di quest’anno. Sono migliorate, infatti,
le misure di sicurezza relative all’impiantistica e alla prevenzione incendi. Il carnevale di Larino si è ormai affermato tra gli eventi annuali
più noti non solo in regione
ma anche oltre i confini del
Molise e speriamo che possa riuscire sempre meglio,
attraendo turisti grazie alla
sempre maggiore qualità dei
carri, attrazione principale
ma non unica di questa festa ricca di colori e divertimento”. Il miglioramento
delle condizioni meteo previsto per la giornata di oggi
dovrebbe consentire lo svolgimento delle attività in programma: dalle 11 alle 13,
sarà possibile scoprire i segreti dei carri con una visita
guidata dai ragazzi dei gruppi costruttori; nel pomeriggio, dalle 16, avrà luogo la
Dopo il lungo e abilissimo
lavoro dei cittadini che ogni
anno si impegnano nella realizzazione dei carri allegorici, oggi i sei giganti di cartapesta sfileranno per le vie di
Larino, con un giorno di ritardo rispetto al cartellone. Nonostante la pioggia di ieri,
che ha impedito l’inaugurazione della manifestazione,
per il 42esimo anno il Carnevale larinese si conferma
evento tanto atteso, che
coinvolge tutta la popolazio-
ne divertendo grandi e piccini. La festa, realizzata grazie
all’impegno dell’associazione Larinella e dell’amministrazione comunale, culminerà stasera con la premiazione del carro più meritevole e continuerà nel giorno di
martedì grasso con l’assegnazione del premio alle
maschere più belle, che si
svolgerà alle 18.30 presso il
Teatro Risogimento. “L’amministrazione locale – afferma l’Assessore al Bilancio
sfilata. Saranno inoltre allestiti spazi dedicati all’intrattenimento dei bambini mentre i genitori potranno visitare gli stand e le bancarelle
in Piazza del Popolo e assistere a spettacoli ed esibizioni di ballo che accompagnano la sfilata dei giganti. Per
questa edizione la ProLoco
di Larino ha indetto un Concorso Fotografico aperto ai
fotoamatori che vorranno ritrarre nei loro scatti la sfilata dei carri, cercando di cogliere qualsiasi aspetto del
carnevale in modo personale e originale e sviluppando
una riflessione sui significati e simboli della festa popolare. Il regolamento del concorso è scaricabile dal sito
FF
www.culturalarino.it.
I lavori di abbattimento
della palestra della ex scuola media di Santa Croce di
Magliano sono finiti al centro di un’interrogazione a risposta scritta presentata dai
consiglieri di opposizione
Antonio Martino, Enzo Rosati
e Giovanni Gianfelice. Attraverso il documento gli stessi
chiedono delucidazioni circa
l’intervento in atto, deciso
dall’amministrazione D’Ambrosio con Determina n° 30
del 8 febbraio 2017 avente
ad oggetto: lavori di somma
urgenza relativi agli interventi di messa in sicurezza del
territorio comunale a seguito degli eventi calamitosi del
9/15 settembre 2016". In
particolare la determina in
oggetto individua tra gli interventi di Somma Urgenza: 1)
demolizione del muro in calcestruzzo crollato e rifacimento dello stesso con gabbioni metallici in pietrame 2)
realizzazione di una trincea
drenante adiacente il campo
sportivo intercettando le acque di scolo all’interno dei
pozzi drenanti esistenti 3)
demolizione della Palestra
con trasporto a rifiuto del
materiale di risulta. Al centro della questione rivendicata dai consiglieri c’è il fatto
che i lavori di abbattimento
in corso in via Manzoni non
si stiano limitando alla sola
palestra, ma – non riportato
i determina – all’intero edificio che una volta ospitava gli
allievi delle medie. Per tale
ragione il gruppo di minoranza interroga l’amministrazione per sapere per quali motivi si stia, nei fatti, procedendo all’abbattimento dell’intero plesso scolastico delle ex
scuole medie e comunque
ben oltre il solo edificio del-
Interrogazione Martino, Gianfelice, Rosati: “Perché anche la scuola?”
con i nostri occhi, e noi vediamo solo macerie in giro
per Santa Croce”. Il consigliere poi conclude annunciando che nei prossimi giorni prenderà visione di tutta
la documentazione relativa a
questo intervento, per comprende in che modo e chi
l’ha autorizzato, ricordando
ancora una volta che la scuola poteva essere salvata. “La
scuola andava messa in sicurezza con un progetto di riqualificazione e bonifica dell’area.... mentre D’Ambrosio
ha preferito demolire, avendo in mano nulla”.
“Santa Croce, serve chiarezza:
non si abbatte solo la palestra”
la palestra, e anche per sapere, una volta terminati i
lavori di abbattimento, se ed
in che modo, la maggioranza, intende adoperarsi per la
necessaria riqualificazione
dell’area.
L’intenzioni dell’amministrazione su quell’area erano già state annunciate sulle nostre pagine dal primo
cittadino: “Per adesso la nostra priorità è mettere in sicurezza la zona e bonificarla, dopodiché passeremo a
valutare in maniera più consistente lo step successivo.
L’idea è quella di realizzare
in quel sito un progetto dalla
forte impronta ‘green’volto
ad ampliare o incentivare la
possibile attività sportiva”.
Un’ipotesi di progetto che
per adesso trova il netto diniego dei membri di minoranza. “La palestra- spiega
Gianfelice - in realtà è stata
visionata dopo il terremoto e
non mostrava nessun segno
di cedimento dovuto allo
stesso. Il fatto è che era ubicata su un terreno che ha
sempre dato dei problemi, e
che ha portato ad ‘un distaccamento’ dal resto della
scuola… ma da sempre, ed
è rimasta sempre così: agibile e fruibile”. Su questo
punto Gianfelice tira in ballo
la famosa perizia geologica
più volte citata da D’Ambrosio, fatta stilare dallo stesso quando era amministratore e con la quale si invita-
ta a non gravare con ulteriori nuove costruzioni su quell’area, “E noi – prosegue
Gianfelice – come amministrazione così abbiamo fatto”. In ogni caso –aggiunge
– si è deciso di demolire la
palestra e per noi va bene…
ma perché abbattere anche
la scuola? La scuola non ha
mai dato problemi di stabilità. Quello stabile – asserisce
– con pochissimi interventi
poteva tornare agibile, invece si è pensato di demolirlo,
mentre il indaco D’Ambrosio
va ancora sponsorizzando in
giro la fantomatica scuola
del futuro senza spiegarci
cosa ne sarà di quello che
poi diventerà il vecchio plesso.
Sulla scuola del futuro –
spiega Gianfelice – il sindaco non ha nulla in mano, non
ha soldi, ha soltanto una promessa di finanziamento e
neanche un progetto. E lui
vuole costruire ancora? La
verità è quella che vediamo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tra mammona e Dio, la fiducia nel Padre
8 Domenica del Tempo Ordinario
di don Mario Cola
vita
Colavita
Una delle immagini più belle della bibbia che descrive Dio
è quella di Padre. La rivelazione di questo Padre è stata
compiuta da Gesù suo figlio, immagine perfetta. Scriverà
Paolo nella lettera ai Colossesi che Gesù: “Egli è immagine
del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché
in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra” (Col
1,15). Padre Häring teologo moralista di fama mondiale
spesso diceva: “Noi cristiani non ci stupiremo e non ringrazieremo mai abbastanza per la rivelazione del nome “Abbà”
fattaci da Gesù”. Dinanzi alla rivelazione del nuovo nome di
Dio il cristiano è chiamato ad abbandonare le sue certezze
e affidarsi a Lui. Non è una novità attribuire a Dio il titolo di
Padre: è un uso anche pagano, comune alle culture dell’antico oriente come pure nell’ambiente greco-romano. Zeus,
ad esempio, è detto “il padre degli dei e degli uomini” e lo
stesso nome “Juppiter” contiene la radice indo-europea di
padre (-pitar). L’uso di questo nome si presenta con una
doppia sfumatura: da una parte il padre ci ricorda la generazione, d’altra parte è sinonimo di padrone, in quanto è il
capo della famiglia, della casa, del gruppo sociale, del clan.
Il profeta Isaia ha parole di straordinaria bellezza e fiducia nei confronti di Dio Padre: “Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio
delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io
invece non ti dimenticherò mai” (Is 49,15). I Padri della
chiesa attestano che Abbà era l’invocazione con cui il bam-
bino piccolo si rivolgeva al padre. E il Talmud (commento
alla legge ebraica) dice: “Quando un bambino gusta il sapore del grano (cioè: quando è stato svezzato), impara a
dire abbà (=papà, caro padre) e immà (mamma, cara madre)”. Abbà e immà sono le prime parole che il bambino
balbetta. Abbà era un’espressione familiare, una parola
popolare. Nessuno avrebbe osato invocare Dio con questo titolo. La novità di Gesù, dunque, non sta nell’uso del
termine padre per rivolgersi a Dio, ma nel contenuto che
attraverso quell’appellativo egli esprime e comunica. Infatti se poteva essere insolito per un pio israelita chiamare Dio Padre, è decisamente strano e impensabile chiamarlo “Abbà”. Nel rivelare il Padre Gesù ci mette in guarda
da un atteggiamento di chiusura e di dedizione alla preoccupazione assoluta per le cose del mondo. State attenti,
dice Gesù, non potete servire Dio e la ricchezza. Chi accoglie la rivelazione di Abba, non fa difficoltà ad aprirgli il
cuore in tutto. La preoccupazione che viene richiamata
bene sei volta nel vangelo di Dio richiama l’agitazione, l’ansia che ostacola la ricerca di Dio e dubita della sua bontà
gratuita. La cosa più grande a cui Gesù ci vuole indirizzare
è il regno di Dio e la sua giustizia. La vita di fede se non è
alimentata da questa con-fidenza nel Padre è una vita dipinta, di facciata, perde sapore per strada e a lungo andare diventa inutile; il discepolo che capisce e assaggia quanto è grande Dio per e nella sua vita diventa grande e libero.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
25
Sport
il Quotidiano
del Molise
DOMENICA 26 FEBBRAIO 2017 - ANNO XX - N. 52
REDAZIONE CAMPOBASSO
Martiniello in dubbio, si scalda Fioretti. Massimo Silva vuole proseguire la striscia positiva
Lupi, c’è un ko da vendicare
All’andata il San Nicolò infierì vincendo con un clamoroso 5-1
CAMPOBASSO. Con il
vento in poppa e un bel
carico di entusiasmo, il
Campobasso ha raggiunto Teramo per affrontare
il San Nicolò, formazione
che viaggia in zona playoff
dall’inizio del campionato.
Una sfida, come ogni
anno, da prendere con le
dovute precauzioni. I biancoazzurri di Epifani rappresentano la classica
mina vagante, capace di
exploit pazzeschi e cadute rovinose. Quelli dell’andata misero a ‘ferro e fuoco’ Selvapiana, realizzando cinque gol nel catino
rossoblù. Una sconfitta
umiliante, che mise in
luce le prime crepe della
truppa di Novelli, all’epo-
ca ancora saldamente in
panchina. Le cose sono
cambiate da un mese a
questa parte, da quando
SERIE D - GIRONE F
25^ giornata
Alfonsine
Pineto
Castelfidardo
Romagna C.
Civitanovese
Recanatese
Fermana
Ol. AAgnonese
gnonese
Jesina
Sammaurese
San Marino
Matelica
San Nicolò
Cam
pobasso
Campobasso
Vastese
Vis Pesaro
RIPOSA
Monticelli
26
Sq
uadre
Squadre
Fermana
Vis Pesaro
Matelica
San Nicolò
Sammaurese
Ol. AAgnonese
gnonese
Vastese
San Marino
Monticelli
Cam
pobasso
Campobasso
Romagna C.
Jesina
Pineto
Recanatese
Alfonsine
Castelfidardo
Civitanovese
Chieti
P
48
44
43
37
37
35
32
30
30
29
28
27
23
20
18
18
16
G
22
23
22
22
23
22
22
22
23
23
23
23
23
23
23
23
22
V
15
12
13
9
10
9
8
7
6
8
7
7
5
4
4
4
3
N
3
8
4
10
7
8
8
9
12
5
7
6
8
8
6
6
7
esclusa
P
4
3
5
3
6
5
6
6
5
10
9
10
10
11
13
13
12
Gf
37
39
41
34
26
30
30
38
25
26
25
27
21
25
25
17
18
Pr
ossimo turno 5-03-20
17
Prossimo
5-03-201
Cam
pobasso
Campobasso
pobasso-San Marino
Jesina-Castelfidardo
Matelica-Monticelli
Ol. AAgnonese
gnonese
gnonese-Alfonsine
Pineto-Vastese
Recanatese-Fermana
Romagna C.-Civitanovese
Sammaurese-San Nicolò
RIPOSA: Vis Pesaro
Gs
19
21
22
22
17
21
22
31
23
36
29
34
34
39
38
34
41
cioè Massimo Silva, for temente
voluto in primis
dal ds Minadeo e
anche dal presidente Perrucci,
ha deciso di accettare la corte
dei Lupi. I risultati si sono susseguiti: dieci punti
in quattro partite
la dicono lunga
sullo stato di forma psico-fisico di
Improta e compagni. E anche sotto porta si va a segno con una frequenza prima
sconosciuta:
nove gol fatti, sei subiti.
Un’arma, quella del saper
colpire, che può e
deve essere sfruttata
anche oggi pomeriggio.
Si accennava all’andata. Ebbene, i
calciatori che sono
rimasti covano sicuramente un desiderio
di vendetta non indifferente. A partire dal
capitano, passando
per i vari Palumbo,
Esposito, Corbo,
Frezzi, Grazioso e Fioretti. A proposito dell’attaccante, spinge
per ritrovare una maglia da titolare al fianco di
Improta, visto che Martiniello non è al meglio. In
questo caso, servirà un altro under in mezzo al campo. E il ballottaggio sarebbe tra D’Aversa e l’ultimo
arrivato Loperfido. Il mo-
Il difensore
Russo
dulo sarà quello che sta
dando ampie soddisfazioni: il 3-5-2, che in fase difensiva si trasforma in 53-2. Gli interpreti difficilmente cambieranno, se
non per il ‘caso’ appena
descritto. Fazio e Grazioso agiranno da interni di
centrocampo.
I tre di difesa saranno
Frabotta, Esposito e Russo, Iaboni regista basso
con Corbo e Frezzi sulle fasce. Palumbo natural-
mente tra i pali.
La gara che andrà in
scena a par tire dalle
14.30 al ‘Bonolis’ di Teramo sarà diretta dal signor
Angelo De Leo della sezione di Molfetta, coadiuvato da Donatelli di Taranto
e Pintaudi di Pesaro. Da
Campobasso arriveranno
almeno ottanta tifosi che
si sono organizzati con un
pullman oltre che con diverse auto private. Obiettivo blitz.
COSÌ ALL’ANDATA
Nella ripresa
gli abruzzesi a segno
tre volte in 9 minuti
CAMPOBASSO. Un vero e proprio calvario. Il Campobasso perse in casa all’andata contro il San Nicolò
beccando cinque ‘pere’. Due nel primo tempo, per
un’autorete sfortunata di Martinelli e un gol di Traini,
in mezzo il pari momentaneo di Improta su rigore.
Nella seconda frazione, in serie, Moretti, Di Stefano
e Bisegna.
CAMPOBASSO
1
SAN NICOLÒ
5
CAMPOBASSO: Palumbo, De Matteis, Kimpala, Meduri, Martinelli (65’ Corbo), Esposito, Improta, Tini (65’
Gulin), Fioretti, Voltasio, Soudant (83’ Torvic).
ALL.: Novelli
SAN NICOL
O’: Ciotti, Di Stefano, Mozzoni, De Santis,
NICOLO’:
Milillo, Petronio, Napolano (77’ Di Lullo), Stivaletta, Traini (69’ Moretti), Bisegna, Massetti (64’ Pretara).
ALL.: Epifani
ARBITR
O: Catallo di Frosinone.
ARBITRO:
Assist
enti: Fine di Battipaglia e Salvatore di MoliterAssistenti:
no.
MAR
CA
TORI: 7’ Martinelli (aut.) (S), 13’ Improta (rig.)
MARCA
CAT
(C), 38’ Traini (S), 76’ Moretti (S), 83’ Di Stefano (S),
85’ Bisegna (S).
No
Notte: ammoniti De Matteis, Soudant (C), Bisegna, De
Santis, Petronio, Pretara (S). Presenti circa 800 spettatori.
Calcio
Il Quotidiano del Molise
Domenica 26 febbraio 2017
SPORT
27
Mister Del Grosso potrà contare anche sull’attaccante Mauro Ragatzu
di Mar
co F
usco
Marco
Fusco
Al “Bruno Recchioni” di
Fermo, questo pomeriggio
lo spettacolo è assicurato. Proprio così. E l’Olympia Agnonese tenterà di
confezionare uno scherzo
da carnevale alla capolista Fermana. All’andata,
come si ricorderà, capitan
Di Lollo soci diedero spettacolo e determinarono la
sconfitta della prima classe che dovette inchinarsi
ai colpi di Ricamato e Pejiic( finì 3 a 2 per i granata). E l’Agnone addirittura
era in testa alla classifica.
Oggi è tutta un’altra storia. Scenario capovolto
solo per il vertice della
classifica, per il resto i
valori sono rimasti intatti
su entrambi i fronti. Due
squadre che amano esprimere bel gioco soddisfando anche i palati più esigenti. Sulle tribune questo
pomeriggio di certo nessuno si annoierà, anche
perché l’Agnone giocherà
a viso aperto perché non
L’Agnone a viso aperto
contro la leader Fermana
I granata vogliono fare uno ‘scherzo di carnevale’ agli avversari
ha molto da perdere, atteso l’ottimo percorso segnato fino a questo momento da Rullo e compagni. Il momento è veramente favorevole per i ragazzi del presidente Franco Marcovecchio, sempre
più lanciati verso la zona
playoff. Oggi potrebbe essere la prova di maturità,
la consacrazione definitiva per i ragazzi di mister
Del Grosso.
Da Agnone sono pronti
in tanti a partire direzione Fermo. Nessuno da
queste parti vuole perdere questa ghiotta occasione. Confrontarsi con i primi della classe, senza timori reverenziali e consapevoli delle proprie possibilità: è questo quello che
pensa Del Grosso che interpreta il pensiero non
solo della società ma de-
gli addetti ai
lavori.
FORMAZIONE: PRONTO
RAGATZU, A
RISCHIO
PEIJC. DEL
GROSSO DOVRA
SCEGLIERE TRA
N I C O L A
GUERRA E
GENTILE PER
L’UNDER
Mister del
Grosso ha
l’imbarazzo
della scelta
per l’undici
da mandare
in
campo
questo pomeriggio nella
tana della capolista. Tutti
disponibili, eccezione fatta per Gragnoli naturalmente in fase di recupero
riabilitativo. L’allenatore
agnonese dovrà
sciogliere qualche
dubbio. In primis
Ragatzu: l’attaccante è pronto e
potrebbe essere
schierato fin dal
primo minuto di
gioco ma non al
posto di Margarita( in forma smagliante vista anche la tripletta firmata domenica
scorsa) ma di
Peijjc. Quest’ultimo potrebbe finire
in panchina. Il secondo dubbio riguarda la scelta
degli under: per
una maglia in gioco Nicola Guerra e Gentile. Il secondo è il favorito, perché
Guerra avrebbe accusato
qualche problema proprio
ieri dopo la rifinitura. Per
il resto nessun cambiamento, l’undici che scenderà in campo sarà molto
simile a quello sceso in
campo nell’ultima gara,
quella con la Jesina. In
porta Campanico, in difesa Rullo Cassese, Demoleon e Walter Guerra, a
centrocampo Ricamato,
Di Lollo e Gentile, in avanti Margarita, Ragatzu e
Guida. A dirigere la gara è
stato chiamato il signor
Marco Ricci della sezione
AIA di Firenze che sarà coadiuvato dai collaboratori
Maicol Ferrari e Dario De
Cristofaro della sezione di
Rovereto.
JUNIORES NAZIONALE
NAZIONALE.
Nel recupero con la Vastese i ragazzi di mister Fusaro si sono imposti al Civitelle per 1 a 0 e conser-
vano così la seconda posizione in classifica a soli
cinque punti dalla capolista l’Aquila.
Il Macchia non si ferma: tris
al Tre Pini di Palazzo
Tre Pini Matese
Macchia
1
3
TRE PINI MA
TESE: Avicolli, Riccio, Vecchio, Guzzo,
MATESE:
Cisterna, Di Baia, Ricci, Perrotta (75’ Varricchione), Ginestra (70’ Milone), Napoletano, Fasci
ALL.: Palazzo
MA
CCHIA: Biasella, De Vizia, Sinico, Fontana, Pepe
MACCHIA:
Sabatino, Sisti (85’ Di Gregorio), Minichiello, Di Matteo, Panico (80’ Bellamacina), Minopoli
ALL.: De Bellis
MAR
CA
TORI: 10’ Minopoli, 35’ Sisti, 40’ NapoletaMARCA
CAT
no, 72’ Panico
ARBITR
O: Leonardo Funari di Roma 1
ARBITRO:
Assist
enti: Nicola Bibbò di Campobasso e Luigi BoAssistenti:
navita di Termoli
PIEDIMONTE MATESE (CE). La cavalcata del Macchi
continua indisturbata. Gli
uomini di De Bellis si impongono 3-1 sul terreno di
gioco amico del Tre Pini
Matese di mister Palazzo.
I molisani si portano subito in vantaggio grazie a Minopoli che finalizza una ripartenza orchestrata dai
suoi compagni.
Al 35’ il raddoppio ospite con una bella incornata di Sisti su cross di Panico. Il Tre Pini Matese si
scuote e al 40’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, accorcia le distanze grazie a Napoletano. La prima
frazione termina così 2-1 in favore dei biancazzurri.
La ripresa vede il Tre Pini cercare di guadagnare metri
ma la punizione magistrale (dubbia la sua concessione a dire il vero) calciata in rete da Panico al 72’ taglia
le gambe ai matesini e fissa lo score sull’1-3.
28
Anticipi
SPORT
Il Quotidiano del Molise
Domenica 26 febbraio 2017
Il Venafro vince soffrendo contro un coriaceo Gambatesa che resta in partita fino al 75’
Isernia-Termoli senza reti
Giallorossi in 10 per tutta la gara: espulso Cagiano. I pentri non sfondano
Fc Isernia
Città di Termoli
0
0
ISERNIA F
.C.: Silvestri, Staffieri, Carmosino (55’
F.C.:
Rega), Piccolo (52’ Fasulo), Corbo, Mancino, Mingione, Chavez (80’ Vitale), Cantelmo, Cantoro, Ndiour
ALL.: Di Rienzo
CITTÀ DI TERMOLI: Melfi, Caruso (70’ Di Gregorio),
Malfettone (65’ Ronzitti), Pezzotta, Mascilongo, Cagiano, D’Aprile, Buonavoglia, Koffi, Polzella, Gagliano
ALL.: Precali
No
Notte: espulso Cagiano (Termoli) al 2’.
ARBITR
O: Domenico Petraglione di Campobasso
ARBITRO:
Assist
enti: Piero Agostinelli e Gianluca Farina di CamAssistenti:
pobasso
ISERNIA. Finisce a reti bianche la sfida tra Isernia e
Termoli. Un derby giocato su di un campo reso pesante dalla pioggia battente e quindi anche molto fangoso. La sfida tra i ragazzi di Di Rienzo e quelli di Precali
si accende già al 2’ quando l’adriatico Cagiano entra
in maniera irruenta ma non cattiva su Cantoro, colpendo la sfera ma franando rovinosamente anche sul
calciatore argentino; Petraglione di Campobasso è in-
Us Venafro
Polisportiva Gambatesa
3
1
US VENAFR
O: Roncone 6; Tino 5,5; Matano 6,5; BelVENAFRO:
lopede 6,5 (75’ Panico s.v.), Vallone 6; Velardi 6,5;
Il Venafro
Il Gambatesa
flessibile, rosso diretto per il termolese e giallorossi in
dieci praticamente per l’intero match. Per gli ospiti vicini al gol D’Aprile (gran botta da fuori che lambisce il
palo) e Koffi su azione personale. L’Isernia si dimo-
stra più precisa al tiro in confronto agli avversari ma
trova un Melfi sempre più consapevole delle sue capacità che dice in maniera egregia no ai pentri in un
paio di occasioni.
Pettrone 6,5; Fascia 5,5; Patriciello 6,5; Riccitiello 7
(88’ Durante); Mancini 6 (60’ Cioffi 6).
ALL.: Capaccione.
GAMBA
TESA: Iacovelli 5,5; Cappelletti 6; Santoro
AMBATESA:
6,5; Camarda 6; Vaino 5,5 (57’ Ojo 6); L.Di Lallo 6;
Guglielmi 7; F. Di Lallo 5,5 (46’ Pizzuto 5,5); Tosches
5,5; Salinno 5,5; Del Re 5.
ALL.: Salinno
ARBITR
O: Delli Carpini di
ARBITRO:
Isernia 6,5.
MAR
CA
TORI: 29’ PettroMARCA
CAT
ne; 58’ Santoro; 83’ Riccitiello; 88’ Patriciello
No
Notte: Spettatori circa 80.
Giornata fredda. Ammoniti: Matano, Bellopede, Velardi, Iacovelli, Cappelletti,
Vaino, Tosches
Mancini e inserisce Cioffi. Una
Mister
mossa che pochi
Capaccione
capiscono a dire
la verità. E così il
Venafro comincia
a soffrire il ritorno
del Gambatesa
che al minuto 54
con Vaino colpisce
una clamorosa
traversa. Minuto
58, mischia davanti a Roncone,
zampata vincente
di Santoro.
Meritato il pareggio degli ospiti.
Minuto 66 il neo
entrato Ojo serve
al bacio Del Re
quasi a porta vuota, ma l’attaccante del Gambatesa manca un gol già fatto. Clamoroso!
La squadra viene presa per mano da Filomeno Riccitiello che al minuto 83 sorprende direttamente su punizione l’incerto Iacovelli, ingannato anche dalla mancata deviazione di Pettrone.
Episodio dubbio in area bianconera, Matano appare posizionato male e si arrangia su Del Re ma il direttore di gara fa
proseguire. Nel finale arriva il gol
della sicurezza, a
realizzarlo capitan Patriciello che
di testa finalizza
l’azione di Pettrone e firma il suo
tredicesimo sigillo stagionale.
La partita finisce qui, il Venafro
continua la sua
corsa verso i
playoff ma oggi
quanta sofferenza per avere ragione di un Gambatesa che ha
giocato a viso
Pettrone
aperto, senza timore reverenziali.
di Mar
co F
usco
Marco
Fusco
Il Venafro vince ma quanta fatica contro un Gambatesa mai doma che si arrende solo negli ultimi minuti di gioco, sotto i colpi di
Riccittiello e capitan Patriciello. Gli ospiti partono
meglio e costruiscono alcune interessanti trame di
gioco nei primi minuti di
gioco. Ma al primo affondo
il Venafro manca il vantaggio: minuto 11, Riccitiello
(migliore in campo) offre un
assist d’oro a Patriciello
che manca l’impatto con il
pallone in maniera clamorosa.
Sul fronte opposto va alla
conclusione Guglielmi, ma
non trova la porta. Il risultato si sblocca alla mezzora circa: Riccitiello, sempre
lui, taglia dentro una palla
dove Pettrone si lancia con
un tapin vincente sotto porta che non dà scampo al
mediocre Iacovelli. Prima
un gol annullato a Petrone
per fuorigioco. Si va negli
spogliatoi, alla ripresa Mister Capaccione spedisce
anzitempo negli spogliatoi
Anticipi
Il Quotidiano del Molise
Domenica 26 febbraio 2017
SPORT
29
La Boys Jelsi batte il Roccasicura e volano sempre più in alto in classifica
Il Real San Martino si rialza
Doppietta di D’Amico e Angeloro: la Maronea va al tappeto
Boys Jelsi Metalzilembo
Roccasicura
2
0
BO
YS JELSI MET
ALZILEMBO: Di Stasi, Barletta (85’ VaBOY
METALZILEMBO:
liante), Mono Ateba, Polletta, Santoro, Santella (70’ Pasquale), Palmieri (10’ Borsella), Lisi, Zullo, Ricciardi, Cire.: Martinelli.
nei. ALL
ALL.:
ROCCASICURA: Ciarlone, De Lellis (85’ Giancola), Petrecca, Tartaglia, Succi (80’ Leva), Lombardi C. (II), Padula, Catalano, Bucci, Oula (60’ Di Pietrantonio), Ercolano.
ALL
.: Milano.
ALL.:
ARBITR
O: Aurisano di Campobasso (Quaranta–Di Falco).
ARBITRO:
MAR
CA
MARCA
CATTORI: 5’ Polletta e 53’ Borsella.
No
Notte: ammoniti Succi e Padula (R).
JELSI. Lo Jelsi dimentica ben presto la sconfitta di Biccari ed infligge un 2-0 sul campo amico al Roccasicura
confermandosi la squadra del torneo di Promozione con il
miglior rendimento interno (undici successi in altrettante
gare) con gli altomolisani che – invece – dal canto loro
dimostrano la propria marcia a rilento lontano dal ‘Di Placito’ (sei le sconfitte esterne). I fortorini controllano al
Real San Martino
Maronea
3
1
REAL SAN MAR
TINO: Rocco, Zuppone, Micucci, Tomeo,
MARTINO:
Marsilio, Troksi, Esposito, Caterino, D’Amico G., Angeloro (46’ Protsan), La Vecchia (69’ Pagano).
ALL
.: D’Ainzara.
ALL.:
MAR
ONEA: Di Bello, Sallustio, D’Angelo G., Iovine, PeMARONEA:
Il Real San Martino
La Boys Jelsi
meglio la contesa su un campo pesante, ma che regge
bene le problematiche del maltempo. Gli jelsesi indirizzano la contesa già al 5’ quando – sugli sviluppi di un corner
– Polletta di testa mette in fondo al sacco. La formazione
di casa controlla al meglio la prima frazione con gli ospiti
che non riescono ad incidere come vorrebbero. Nell’intervallo Milano parla ai suoi e la reazione del Roccasicura è
più determinata e porta ad una palla gol importante fallita
da Ercolano. Gli altomolisani provano ad incrementare la
pressione, ma al 53’ si trovano in doppio svantaggio con
un conclusione al volo da cineteca di Borsello su lancio di
Ricciardi. Da quel momento gli jelsesi controllano le sfuriate ospiti e rafforzano la terza posizione a quota 44 punti con la prospettiva – domenica prossima – della sfida in
casa della capolista Frentania. Per il Roccasicura, invece,
la sfida interna con la penultima della classe Cercemaggiore dovrà, invece, essere necessariamente occasione di
riscatto.
tolillo, Pasciullo M. (5’ Cutolo), Pasciullo P. (82’ Gallo),
Moscufo, Di Blasio, D’Ottavio (56’ Antenucci), Pasciullo
C.
ALL
.: Lallopizzi (squalificato).
ALL.:
ARBITR
O: De Castro di Campobasso (Di Pietro–De FaARBITRO:
biis).
MAR
CA
TORI: 19’ e 80’ D’Amico G. (RSM), 33’ Angeloro
MARCA
CAT
(RSM), 92’ Antenucci (M).
No
Nott e: ammoniti Troksi
(RSM) e Jovine (M).
il Castelmauro. Il match è di quelli a senso unico con gli
ospiti che rischiano già al 5’ su tiro di Angeloro (para Di
Bello). L’infortunio di Mattia Pasciullo al 5’ scompagina
un po’ le carte al team di Montefalcone che vede Di Bello autore di un’altra grande parata al 7’ su conclusione
dal corner ancora di Angeloro. Che, al 19’, si trasforma
in assist man e serve a Giovanni D’Amico l’occasione
che il centravanti trasforma per l’1-0. Lo stesso giocatore al 26’ vede ribattere da Di Bello il possibile 2-0. Poi al
33’ la bella verticalizzazione di Esposito va a pescare
Angeloro la cui conclusione in corsa in scivolata batte
sotto la traversa e si infila in fondo al sacco. Al 39’ sugli
sviluppi di un calcio piazzato ribattuto da Di Bello, D’Amico ha un’occasione clamorosa ma calcia fuori. Nella ripresa il subentrato Protsan ha due ghiotte chance al 49’
e al 53’ (ma sulla prima interviene Di Bello e sulla seconda la palla termina fuori). Al 59’ risponde la Maronea con la conclusione di Pasciullo parata da Rocco. Poi
all’80’ Giovanni D’Amico fa doppietta e realizza il terzo
gol dei locali, recuperando palla sui trenta metri e superando due avversari.
Sino alla fine, peraltro, c’è tempo anche per il gol della
bandiera ospite nel recupero grazie ad Antenucci che,
dalla destra, infila due giocatori, poi entra in area e di
tacco mette a segno. Il Real San Martino festeggia e
guarda già al recupero di mercoledì in casa della Vulcania prologo all’ulteriore trasferta di Bojano. Per la Maronea, invece, il prossimo impegno sarà in casa contro il
Roseto.
SAN MARTINO IN PENSILIS. Il Real
San Martino
pone
uno
stop alla serie
di sette sconfitte consecutive e lo fa superando al
San Leo una
Maronea che
veniva dal pareggio interno
ad occhiali
nel derby con
Presentato il progetto ‘Un cane
per amico’ rivolto alle scuole primarie
La Fidasc (federazione italiana discipline armi sportive da caccia) presenta “Un cane per amico, corso e concorso di cinofilia IV edizione” progetto rivolto agli studenti
della scuola primaria della regione Molise. Il progetto,
diventato Nazionale, è gestito a livello Regionale e inserito nell’ambito delle attività formative della stessa federazione che prevede percorsi sportivi – formativi senza
armi e senza l’abbattimento di animali.
La cinofilia, gestita dalla FIDASC, è una disciplina sportiva e ambientale adatta a tutti e per tutte le età, promuove un’attività amatoriale e una agonistica incentrata sull’esercizio sportivo e sul fair-play. L’allenamento vero
e proprio è preceduto da una educazione di base; il conduttore e l’ausiliario infatti, solo dopo una prima fase di
conoscenza – educazione con la quale si stabilisce una
relazione di fiducia, di obbedienza e di rispetto, possono
intraprendere il percorso sportivo tra le specialità previste dalla Fidasc.
Il progetto si propone di offrire agli studenti delle scuo-
le, ma anche agli amanti del cane, un percorso relativo
al mondo sportivo della Fidasc con particolare riguardo
all’educazione di base e all’approccio alle varie specialità. Il progetto si concluderà con un concorso al quale
possono partecipare tutti gli studenti presentando racconti, disegni, foto e video e i primi tre classificati di ogni
sezione nelle fasi regionali parteciperanno alla finale
nazionale del concorso, organizzata dalla FIDASC Nazionale. Inoltre sarà presentato l’opuscolo “Un cane per amico” realizzato con la collaborazione di tutti i partecipanti citati nell’opuscolo.
La conferenza stampa di presentazione del
progetto avrà luogo martedì, 28 febbraio alle ore
17.30 presso la sala consiliare del Comune di
Campobasso. In tale occasione saranno presenti il Presidente Nazionale della FIDASC, Felice
Buglione, il Presidente del CONI Molise, Guido
Cavaliere, il presidente regionale della Fidasc
Molise Nicola Luzzi, il sindaco della città di Campobasso, Antonio Battista, l’assessore alle Politiche Sociali del comune di Campobasso, Alessandra Salvatore, i rappresentanti dei Vigili del
fuoco,della Guardia di Finanza di Campobasso,
delle scuole che hanno aderito al progetto, e i docenti
coinvolti .
30
Calcio
SPORT
Il Quotidiano del Molise
Domenica 26 febbraio 2017
Serie B. La Chaminade centra l’impresa: 4-2 alla vicecapolista Giovinazzo
L’Isernia ha fatto... tredici
I biancoazzurri travolgono il Capurso e si avvicinano alla serie A2
ISERNIA CAL
CIO A 5
13
CALCIO
FUTSAL CAPURSO
0
ISERNIA: Gallon, Bidinotti, Bico Pelentir, Rafinha Caregnato, Gigliofiorito, Melfi, Ariati, De Crescenzo, Caruso, Laurenza
ALL.: Scarpitti
TORI: 3 Nardolillo, Caruso, Melfi, 1 GigliofioMAR
CA
MARCA
CAT
rito, Rafinha, De Crescenzo e Bidinotti.
ISERNIA. L’Isernia si avvicina sempre di più all’obiettivo della stagione. La serie A2 si sta per materializzare, ieri è arrivato un altro super successo ai danni della Futsal Capurso. A segno a ripetizione Nardolillo, Caruso e Melfi, autori di una tripletta a testa. Hanno timbrato il cartellino anche Gigliofiorito, Rafinha, De Crescenzo e Bidinotti.
***
CHAMINADE
4
VINAZZO
2
GIOVINAZZO
GIO
CHAMINADE CAMPOBASSO: Al Assuad, Petrella, Ruscica, Pasqualone, Marro, Pascale, Pescolla, Oriente,
Santella, Pizzuto, Bagnoli, Gianfelice.
ALL.: Paolo Pizzuto.
GIO
VINAZZO: Di Capua, Marzella, Roselli, Montelli,
GIOVINAZZO:
De Palma, Sardella, Morgade, De
Palma, Cutrignelli, Lanzotti, Camporeale, Catucci.
ALL.: Roberto Chiereghin.
Arbitr
o 1: Sig. Ghiretti della sez.
Arbitro
di Ciampino.
Arbitr
o 2: Sig. Tescarollo della
Arbitro
sez. di Roma 1.
Cr
onome
trista
Cronome
onometrista
trista: Sig. Fardelli della sez. di Cassino.
MAR
CA
TORI: 5' pt Bagnoli (C),
MARCA
CAT
16' pt Cutrignelli (G) tiro libero, 2'
st Pizzuto (C), 8' st Montelli (G),
11' st Pescolla (C), 19' st Pizzuto
(C) rig.
Ammoniti: 1' pt Pizzuto (C), 3'
st Montelli (G), 16' st Oriente (C).
Espulso: 3' st Pescolla (C) per
doppia ammonizione, 19' st Lanzotti (G) per doppia
ammonizione.
Note: al 18' st allontanato mister Pizzuto (C).
Falli: 6-4/ 5-6.
CAMPOBASSO. Una grandissima vittoria. E’ quella
che ha conquistato ieri pomeriggio la Chaminade Campobasso, capace di mandare al tappeto la vicecapolista, che fino ad oggi aveva perso solo a Isernia. I rossoblù e i biancoverdi hanno giocato una gara a tutto
gas, con continui capovolgimenti di fronte. Dopo un
minuto l’1-0 di Bagnoli, pareggiato al quarto d’ora da
Cutrignelli su tiro libero. Primo tempo che si è chiuso
sul pari. Nella ripresa qualcosa di molto simile: 2-1 di
Pizzuto e nuovo pareggio di Montelli. Il definitivo sorpasso è stato siglato da Pescolla, poi tanta resistenza
fino al 4-2 timbrato su rigore da Pizzuto. Una vera e
propria esplosione di gioia al triplice fischio da parte
del calorosissimo pubblico dello Sturzo.
Il commento di mister Pizzuto al termine del match:
“E’ un bel segnale che diamo al nostro cammino in
vista del rush finale. Questa vittoria inizialmente insperata per molti premia lo
sforzo da parte dei ragazzi
di raggiungere finalmente
una vittoria che dà uno scossone. Da questo momento vogliamo dare continuità, anche fuori casa vogliamo affrontare con determinazione gli scontri diretti.
Saremo noi progagonisti e artefici del nostro destino.
E’ stata una settimana di lavoro duro, con tanta voglia
di riscatto. Oggi in casa, con un pubblico caloroso e
numeroso, siamo riusciti a respingere gli attacchi di
una squadra più quotata di noi che merita di stare
lassù in classifica. Ma nelle situazioni decisive siamo
stati attenti col nostro portiere e anche cinici nel chiudere la partita quando loro stavano esprimendo il
massimo sforzo per cercare il pari col portiere in movimento. E’ un risultato che ci soddisfa e ripaga delle
ultime delusioni. Siamo pronti a proseguire questa lotta per la salvezza”.
I pugliesi avevano perso finora solo una volta: “E’ un
dettaglio non da poco ma contano i tre punti, per come
sono arrivati, esprimendo un buon gioco, intensità, di
aiutarsi, di difendere e ripartire. E’ un premio per quanto visto sul campo. Ora non possiamo cullarci su questa vittoria,. ora si vedrà chi merita davvero la salvezza e avrà più fame per raggiungerla”.
E adesso ci saranno diversi scontri diretti: “Senza
fare tabelle, affronteremo ancora due partite in casa
contro Capurso e Cus. Le tre trasferte saranno determinanti: se ci esprimeremo come sappiamo anche su
campi difficili, dove l’ambiente sarà caldo e poco accogliente, significa che la squadra è matura e ha veramente voglia di lottare fino alla fine per raggiungere
un risultato fino a questo momento era più in discussione”.