Per un servizio pubblico di qualità per tutti, stop alla

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Proposta di risoluzione 20.2.2017
Per un servizio pubblico di qualità per tutti, stop alla chiusura degli uffici postali
Il comitato cantonale del partito socialista:
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Ritiene che la prevista chiusura degli uffici postali che toccherà ben 32 uffici postali dei 113
presenti in Ticino e la possibile chiusura di ulteriori 46 nel corso dei prossimi tre anni non
sia conforme al mandato di servizio pubblico che La Posta è tenuta a garantire in virtù della
Costituzione federale.
Ritiene opportuno interrogarsi sul deterioramento del servizio de La Posta Svizzera legato
alle logiche di mercato, a partire dalla sua privatizzazione (1998).
Chiede quindi che questa serie di chiusure venga immediatamente bloccata e che venga
instaurato un dialogo costruttivo con i partner sociali e con i comuni interessati per trovare
modalità adeguate per garantire una rete effettivamente capillare di uffici postali in tutto il
Cantone, in grado di assicurare un vero servizio universale di qualità e di prossimità
Chiede altresì che, laddove già esistano delle agenzie postali o la trasformazione di uffici
postali in agenzie sia già in corso e non possa essere più fermata, nell’agenzia sia garantita
la presenza di personale qualificato; in particolare, esso deve aver potuto beneficiare della
specifica formazione del personale presso La Posta ed essere sottoposto al CCL del
personale della Posta.
Riconosce che, in alcune specifiche circostanze, la presenza di agenzie postali all’interno di
un negozio di paese o di uno sportello preesistente può assecondare le mutate esigenze
della popolazione grazie anche alle fasce di apertura più ampie, ma ciò soltanto a
condizione che continui ad essere garantita una adeguata alternanza delle agenzie con la
presenza di uffici postali nelle vicinanze. Occorre quindi evitare che le agenzie si
sostituiscano quasi completamente agli uffici postali, pregiudicando così la qualità e la
gamma dei servizi offerti, nonché la capillarità della rete postale svizzera.
Chiede quindi ai suoi rappresentanti nelle istituzioni a livello comunale, cantonale e
federale di attivarsi per contrastare lo smantellamento del servizio pubblico e, nella
fattispecie, degli uffici postali e per evitare un peggioramento delle condizioni di lavoro. È
assolutamente indispensabile intavolare con la Posta una discussione riguardo alla sua
strategia globale in merito allo sviluppo, a lungo termine e in tutto il territorio svizzero,
della rete dei punti di accesso, compreso anche il servizio a domicilio. Un’eventuale
ristrutturazione della rete postale, qualora inevitabile, deve infatti rispondere ad una
strategia condivisa di coesione sociale e territoriale e non può essere dissimulata sotto lo
smantellamento puntuale ma inesorabile di singoli uffici postali.