La DIA di Bari sequestra beni ad un noto pluripregiudicato

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La DIA di Bari sequestra beni ad un
noto pluripregiudicato
Beni mobili ed immobili, complessi aziendali e disponibilità
finanziarie sono stati sequestrati della Direzione Investigativa
Antimafia di Bari, con l’ausilio della Stazione dell’Arma dei
Carabinieri di Bitonto, al pluripregiudicato Emanuele Sicolo, di 46
anni, condannato definitivamente, negli anni, per numerosi reati, tra
i quali, furto, rapina, detenzione e porto illegale di armi, omicidio,
nonché per associazione mafiosa e per traffico di sostanze
stupefacenti, che ne hanno comportato periodi di detenzione anche di
lunga durata.
Affiliato già dalla metà degli anni ’90 a sodalizi criminali operanti
principalmente in Bitonto e in zone dell’hinterland barese, è
risultato avere contatti e cointeressenze anche con clan baresi ben
più conosciuti quali il “clan Parisi” (operazione “Satellite”) e il
“clan Capriati”, come testimonia la condanna a suo carico, in concorso
con altri appartenenti a quella consorteria, per l’omicidio di Michele
Manzari, soggetto appartenente all’omonima famiglia operante nel
quartiere San Paolo di Bari e contrapposta allo storico “clan
Capriati” dominante nella città vecchia.
Nel 2016 Emanuele Sicolo è stato,
infine, tratto in arresto dalla Polizia di Stato, nell’ambito dell’
“operazione Do ut des”, per aver preso parte ad un’associazione
mafiosa dedita alle estorsioni nei confronti di imprenditori, diretta
dal noto Savinuccio Parisi, figura “storica” della criminalità
organizzata barese con quartier generale nel rione Japigia di Bari,
anch’egli attualmente detenuto in carcere.
Il provvedimento odierno
proposto dal Generale Nunzio Antonio
Ferla, Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, è stato
emanato dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di
Bari,
scaturisce a seguito delle minuziose indagini finanziarie
svolte dagli uomini della D.I.A. sull’intero patrimonio del Sicolo,
che hanno consentito di accertare una enorme sproporzione tra i
redditi dichiarati nell’ultimo decennio dal suo nucleo familiare, ai
limiti della normale sopravvivenza, rispetto agli investimenti
effettuati nello stesso periodo, risultati di assoluta provenienza
illecita.
Il sequestro di beni mobili ed
immobili, complessi aziendali e disponibilità finanziarie collegate al
pluripregiudicato Emanuele Sicolo di Bitonto,
ha interessato in
particolare, un noto ristorante-pizzeria con annesso parco giochi a
Santo Spirito, sul litorale barese, una pizzeria-rosticceria in
Bitonto, di nuovo allestimento, due attività operanti nel servizio
alle imprese, due immobili, quattro autovetture e diversi rapporti
bancari e finanziari.