Cinema Massimo e Bibliomediateca

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Transcript Cinema Massimo e Bibliomediateca

Agenda settimanale degli eventi Cinema Massimo e Bibliomediateca

da venerdì 24 febbraio a giovedì 2 marzo 2016

Cinema Massimo – via Verdi 18, Torino Bibliomedia teca “Mario Gromo” – via Matilde Serao 8/A, Torino

Sommario: 24.02

-

Cinema Massimo

– Rassegna ARCA RUSSA – La giornalista Katia Veshkina presenta

Parola di Dio

di Kirill Serebrennikov ( ore 20.30, Sala Tre)

25.02

Cinema Massimo

– gLocal Doc presenta

Il patto della montagna

di Manuele Cecconello e Maurizio Pellegrini ( ore 20.30, Sala Tre)

26.02

Cinema Massimo

– [Import] –

Jackie & Ryan

di Ami Canaan Mann ( Sala Tre)

27.02

-

Bibliomediateca

– Per la rassegna

Operazione Blake Edwards

proiezione di

Victor Victoria

( ore 15.30, Sala Eventi)

27.02

Cinema Massimo

– AMNC rende omaggio a Thom Andersen – proiezione di

Juke: Passages from the Films of Spencer Williams

e

The Thoughts That Once We Had

. Incontro con il regista ( ore 21.00, Sala Tre)

28.02

-

Cinema Massimo

– Il Cinema Ritrovato al Cinema –

Il disprezzo

di Jean-Luc Godard ( Sala Tre)

01.03

-

Bibliomediateca

– Intorno al Pittorialismo – Incontro per il pubblico

DUE VITE.

Domenico Riccardo Peretti Griva magistrato e fotografo

( ore 17.30, Sala Eventi)

01/29.03

-

Cinema Massimo

– Il Cinema Ritrovato al Cinema –

Il disprezzo

di Jean-Luc Godard e

Dawson City: Frozen Time

di Bill Morrison ( Sala Tre)

01.03

Cinema Massimo

– AMNC rende omaggio a Costa-Gavras – proiezione di

La piccola apocalisse

(ore 20.45, Sala Tre)

02.03

Cinema Massimo

– Crossroads – Ronin sonorizzano dal vivo

Lo sconosciuto

di Tod Browning ( ore 21.30, Sala Uno)

02.03

-

Cinema Massimo

– V.O. Il grande cinema in lingua originale –

Allied. Un’ombra nascosta

di Robert Zemeckis ( ore 15.30/17.50/20.10/22.30, Sala Tre)

CINEMA MASSIMO – VENERDÍ 24 FEBBRAIO, ORE 20.30 – SALA TRE

Parola di Dio

di Kirill Serebrennikov inaugura ARCA RUSSA, nuovo appuntamento mensile con il cinema contemporaneo russo inedito in Italia.

L'Associazione culturale italo-russa È ORA e il Museo Nazionale del Cinema propongono, a partire da febbraio, una serie di appuntamenti mensili dedicati al cinema russo contemporaneo inedito in Italia. I film saranno tutti in versione originale con sottotitoli in italiano e saranno accompagnati, quando possibile, dalla presenza del regista in sala. L'Associazione culturale italo-russa È ORA si è costituita nel 2016. Si tratta di un'organizzazione apolitica e apartitica, senza fini di lucro. Attualmente i soci e amici dell'Associazione sono più di 500. È ORA nasce con lo scopo non solo di valorizzare e incrementare i rapporti culturali fra i russi che vivono in Piemonte e gli italiani appassionati di cultura russa, ma anche di sostenere e sviluppare un ambiente culturale unico, confortevole e stimolante. È ORA organizza regolarmente iniziative culturali, tra cui: cineforum, presentazioni letterarie, corsi di lingua russa per adulti, itinerari educativi a Torino e workshop. Il film è introdotto dalla giornalista

Katia Veshkina.

Ingresso 6.00/4.00/3.00 euro. Kirill Serebrennikov

Parola di Dio (Uchenik)

(Russia 2016, 11 8’, DCP, col., v.o. sott.it.) Veniamin è un adolescente nel bel mezzo di una crisi mistica, che sta mettendo in discussione la famiglia e la scuola attraverso una serie di domande: possono le ragazze andare al corso di nuoto in bikini?; c'è posto a scuola per l'educazione sessuale?; la teoria dell'evoluzione deve far parte del programma di scienze naturali? Mentre gli adulti sono sopraffatti dalle certezze del ragazzo, che confida solo nella Scrittura, Elena -

la sua insegnante di biologia - sarà l'unica in grado sfidarlo sul suo stesso terreno… Presentato quest’anno a Cannes nella sezione

Un Certain Regard

.

CINEMA MASSIMO – SABATO 25 FEBBRAIO, ORE 20.30 – SALA TRE

Il patto della montagna

di Manuele Cecconello e Maurizio Pellegrini inaugura Glocal Doc / Il cinema del reale in Piemonte.

Sabato 25 febbraio, viene inaugurato un nuovo ciclo di incontri tutti dedicati al mondo del documentario della nostra regione:

Glocal Doc / Il cinema del reale in Piemonte

. Il progetto, realizzato da

Associazione Piemonte Movie

,

Museo Nazionale del Cinema

incontri e dibattiti, con l Piemonte. Apre il ciclo di proiezioni Ingresso 6.00 euro. e

Film Commission Torino Piemonte

Il patto della montagna

di

Manuele Cecconello

e , sarà una vetrina del documentario e dei documentaristi della regione, con proiezioni in anteprima, presentazione di progetti, ’obiettivo di valorizzare il ricco panorama del cinema del reale girato e prodotto in

Maurizio Pellegrini

. L’incasso della serata sarà devoluta in parte a sostegno della raccolta fondi per la produzione del film. Il programma prevede una serie di appuntamenti, per un totale di cinque serate, che si terranno ogni due mesi al Cinema Massimo di Torino (Via Verdi 18), in questa prima edizione 2017. Come parte del ciclo Glocal Doc / Il cinema del reale in Piemonte, il

Museo Nazionale del Cinema

ci permette di stringere i legami con la storia passata e recente del cinema documentario, mentre a

Film Commission Torino Piemonte

è affidato il futuro delle produzioni dei progetti in fase di sviluppo. Manuele Cecconello, Maurizio Pellegrini

Il patto della montagna

C’è una storia che pochi conoscono e che si svolge in Piemonte, a Biella. Una storia nobile italiana che intreccia i destini di imprenditori tessili, lavoratori e partigiani, che nel 1944 nazionale ed europea solo negli anni Sessanta. attraverso una mediazione fondata sul rispetto reciproco. – durante la Resistenza, scrivono insieme un Patto che afferma, per la prima volta in Italia e in Europa, la parità salariale tra uomo e donna. Il Patto della Montagna stabilisce infatti “pari salario a pari lavoro” e segna una conquista che diverrà Il documentario, di cui verranno presentati alcuni estratti, indaga le ragioni dell’eccellenza del prodotto tessile, trovandola nella qualità delle relazioni tra gli uomini, ovvero nella capacità di affrontare i conflitti Tra parole dette e recitate, pezzi di film, cammei di testimoni eccellenti, il pubblico sarà coinvolto in questo racconto inedito dagli autori e registi, da storici, stilisti e chi degli enti pubblici che sostengono la produzione crede che il cinema abbia un nuovo ruolo da esprimere. Glocal Doc va inoltre ad aggiungere un tassello importante all rassegna che si collega infatti al concorso

Movie Tellers – Narrazioni cinematografiche

territorio le ultime produzioni realizzate sotto le Alpi. Un ’interno del quadro composto dalle numerose iniziative volute e realizzare da Piemonte Movie, a sostegno delle realtà cinematografiche locali. Una

Panoramica Doc del Piemonte Movie gLocal Film Festival

per quanto riguarda il presente della produzione documentaristica e si allaccia, inoltre, alla manifestazione che nel mese di maggio proporrà 28 serate-evento in 13 comuni della regione con 4 lungometraggi, 4 documentari e 4 cortometraggi piemontesi, per far circuitare sul ’iniziativa ideata e realizzata dall’Associazione Piemonte Movie, con il supporto della Regione Piemonte, promossa da Film Commission Torino Piemonte, FIP Film Investimenti Piemonte, Museo Nazionale del Cinema, Torino Film Festival e in collaborazione con l ’Agis-Anec.

CINEMA MASSIMO – DOMENICA 26 FEBBRAIO, ORE 18.30 – SALA TRE

Proiezione di

Jackie & Ryan

di Ami Canaan Mann per [Import].

Prosegue a febbraio il fortunato appuntamento mensile

[Import]

, che si propone di portare in sala film recentissimi, che hanno ricevuto grandi consensi nei festival internazionali, ma che non hanno trovato distribuzione in Italia. Il film di questo mese è

Jackie & Ryan

, secondo film da regista di

Ami Canaan Mann

che, dopo lo stupefacente

Le paludi della notte,

un’America vitale ma poco raffigurata. Ispirata alla vita dei musicisti di strada che si spostano saltando sui treni in corsa e hanno come unico obiettivo quello di raggiungere l’eccellenza nell’esecuzione della musica vivendo alla giornata. Al centro di musica, le piccole città. “Quello che volevo era raccontare una storia semplice, una storia d’amore ambientata nell affronta una storia insolita e poeticamente semplice, che narra

Jackie & Ryan

ci sono anche gli splendidi scorci dello Utah, i treni, la ’America dei giorni nostri su quel che succede quando due persone si conoscono e, nel giro

di qualche giorno, cambiano la loro vita per sempre. Volevo chiedermi, come i protagonisti si domandano a vicenda, se abbiamo il coraggio di dire la verità su noi stessi, se abbiamo il coraggio di guardare il percorso che stiamo seguendo e di cambiare rotta, qualora scopriamo che procede nella direzione sbagliata”. Ingresso 6.00/4.00/3.00 euro.

Ami Canaan Mann

Jackie & Ryan

(Usa 2014, 90’, Hd, col., v.o. sott.it.) Ry an è un moderno cantante folk che gira l’America col suo zaino e un banjo. Accantona momentaneamente i suoi sogni di diventare musicista di successo quando incontra Jackie, una ex cantante country che sta lottando per la custodia di sua figlia. Insieme, uniti dalla passione per la musica, i due formano una coppia improbabile. Il film è girato nello Utah.

BIBLIOMEDIATECA – LUNEDÍ 27 FEBBRAIO – ORE 15.30 - SALA INCONTRI

Ultimo appuntamento della rassegna

Operazione Blake Edwards

con la proiezione di

Victor Victoria.

Proseguono alla Bibliomediateca “Mario Gromo” le proiezioni del lunedì pomeriggio con la rassegna

Operazione Blake Edwards

, che propone per febbraio, quattro film del grande maestro americano. Capace di destreggiarsi con ammirevole eleganza e leggerezza tra registri diversi, Edwards ha alternato la sua attività di regista di commedie (genere del quale è stato indiscusso maestro) a prove che hanno dato conto della sua capacità di controllare generi in apparenza antitetici come il noir, il thriller, il melò a forti tinte drammatiche. I quattro film selezionati per la retrospettiva- omaggio

Operazione terrore Operazione Blake Edwards

, verranno proposti alcune gemme dalla commedia cinematografica come danno conto della varietà di approcci del cinema del regista statunitense: a partire dall’esperimento sul genere di

Uno sparo nel buio

e

Hollywood Party

spettacolo come (che segnano due importanti tappe del regista con l’attore inglese Peter Sellers, indimenticabile interprete dell’ispettore Clouseau), oltre ad una scintillante riflessione sul mondo dello

Victor Victoria

.

27 febbraio – ore 15.30

Blake Edwards

Victor Victoria (Victor Victoria)

(USA, 1982; 132’) Parigi 1934. Victoria Grant, attrice e cantante, non riesce a trovare scritture. Il fortuito incontro con il suo amico omosessuale Toddy, che ha appena perso una scrittura in un locale gay ed è stato abbandonato dal giovane amante, la spinge ad inventarsi l’identità dell’ambiguo conte polacco omosessuale Victor Grazinsky. Con l’aiuto dell’impresario André Cassell, Victor/Victoria ottiene un grande successo e attira l’attenzione dell’impresario e gangster americano King Marchan. quest’ultimo è giunto a Parigi con la sia amante Norma, ma presto rimane affascinato da Victor/Victoria, trovandosi davanti ad un dilemma straziante: sarà un lui o una lei la persona che gli ha rubato il suo cuore così decisamente virile?

Regia: Blake Edwards; Soggetto: Blake Edwards, basato suol film Viktor Und Viktoria di Rheinhold Schünzel e Hans Hoemburg; Sceneggiatura: Blake Edwards; Fotografia: Dick Bush; Scenografia: Tim Hutchinson, William Craig Smith; Costumi: Patricia Norris; Montaggio: Ralph E. Winters; Interpreti e personaggi: Julie Andrews (Victor/Victoria), James Garner (King), Robert Preston (Toddy), Lesley Ann Warren (Norma), Alex Karras (Squash).

Tutte le proiezioni sono a ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità. CINEMA MASSIMO – LUNEDÍ 27 FEBBRAIO, ORE 16.00 E ORE 21.00 – SALA TRE

L’AMNC rende omaggio a Thom Andersen. Il regista presenta a Torino

Juke: Passages from the Films of Spencer Williams

e

The Thoughts That Once We Had.

Filmmaker, studioso e insegnante di cinema, Thom Andersen ha da sempre intrecciato ricerca storica e creazione audiovisiva per definire una pratica del film-saggio tanto esemplare quanto personale, unendo erudizione e sottigliezza, cinefilia e coscienza politica. Assemblando spezzoni di opere marginali e

mainstream

, i suo lavori maggiori creano mosaici di epoche e luoghi, come il periodo delle

blacklist

maccartiste in

Red Hollywood

(1996, co-diretto con Noël Burch) o la Los Angeles di

Los Angeles Plays Itself

(2003), che fa emergere la città reale dagli scenari di finzione in quello che è un modello di archeologia dell'immaginario cinematografico. Decifrando la storia invisibile inscritta nelle immagini, Andersen rende il

cinema una materia densa e incandescente, sospesa tra memoria e rimozione, in un gesto di appropriazione che la restituisce al presente. L'omaggio a Thom Andersen, a cura di Tommaso Isabella e Gianmarco Torri, è realizzato in occasione dell'iniziativa

Video-Essay: A New Way to See

, un progetto di Filmidee con il contributo della Compagnia di San Paolo e il sostegno di Associazione Nazionale Museo del Cinema.

Al termine di entrambe le proiezioni incontro con il regista Thom Andersen.

La proiezione delle ore 16.00 è a ingresso libero. La proiezione serale ha un biglietto del costo di 3.00 euro.

Per maggiori informazioni: http://videoessay.filmidee.it/ .

Lun 27, h. 16.00

Juke: Passages from the Films of Spencer Williams

(Usa 2015, 30’, HD, b/n e col., v.o. sott.it.) Commissionato dal MoMA di New York,

Juke

è uno studio dedicato al regista, sceneggiatore e attore Spencer Williams, pioniere del cinema afro-americano negli anni Quaranta e autore di melodrammi popolati di santi e peccatori. Andersen rimonta brani dei suoi film spogliandoli della trama, liberando le azioni in una misteriosa sospensione e lasciando emergere la fisicità degli spazi, dalle semplici abitazioni ai nightclub della scena jazz, i “jukes” appunto, luoghi di piaceri e tentazioni. Questi film dimenticati si offrono così come documenti di una cultura e di una vita quotidiana censurate o rimosse dal cinema

mainstream

.

Lun 27, h. 21.00

The Thoughts That Once We Had

(Usa, 2015, 108', HD, b/n e col., v.o. sott.it.) Nel suo ultimo lungometraggio, Thom Andersen s'ispira al dittico dedicato al cinema da Gilles Deleuze (

L'immagine-movimento

e

L'immagine-tempo

) per comporre una personalissima antologia di momenti della storia del cinema, da Griffith a Godard, dalla

slapstick

al noir. Abbandonando il commento che caratterizzava i suoi lavori precedenti, Andersen lascia che le sole citazioni del filosofo francese accompagnino un flusso lirico e straniante di immagini e suoni, che sottendono una riflessione sul ruolo del cinema nel secolo scorso e sul suo destino in un mondo diventato immagine. Confessione di un cinefilo intrisa d'amore e malinconia,

The Thoughts That Once We Had

afferma il difficile, ma indispensabile compito di ricordare, nella persuasione che il cinema possa e debba sempre restaurare la nostra credenza nel reale.

CINEMA MASSIMO – MARTEDÍ 28 FEBBRAIO, ORE 20.30/22.30 – SALA TRE

Prosegue, con la proiezione de

Il disprezzo

di Jean-Luc Godard la rassegna IL CINEMA RITROVATO AL CINEMA.

Prosegue l’iniziativa della Cineteca di Bologna uno dei film simbolo della Nouvelle Vague:

Il Cinema Ritrovato al cinema

schermo i classici della storia del cinema. A febbraio si potrà assistere alla proiezione su grande schermo di

Il disprezzo

di

Jean-Luc Godard

che riporta sul grande . Ingresso 7.50/5.00 euro. Jean-Luc Godard

Il disprezzo (Le Mépris)

(Francia/Italia 1963, 105’, DCP, col., v.o. sott.it.) Per la prima volta in sala il

director’s cut

di un classico della Nouvelle Vague, all’epoca stravolto dalla produzione (per l'edizione italiana Carlo Ponti lo fece scorciare di una ventina di minuti). Il romanzo di Moravia diviene il pretesto per uno dei film più lineari e narrativi di Godard, dove il paesaggio mediterraneo e marino offre un sontuoso contrasto alla volgarità del milieu cinematografico e all'amarezza della fine di una coppia. Tra Cinecittà e una Capri dai colori irresistibilmente pop, Michel Piccoli lavora sul set di un improbabile adattamento dell’

Odissea

(l'aristocratico regista è Fritz Lang che interpreta se stesso), mentre la moglie Brigitte Bardot è corteggiata dal produttore.

BIBLIOMEDIATECA – MERCOLEDÍ 1 MARZO – ORE 17.30 – 19.00 - SALA INCONTRI

Incontro per il pubblico - DUE VITE.

Domenico Riccardo Peretti Griva magistrato e fotografo.

Nato a Coassolo (Lanzo) nel 1882, Domenico Riccardo Peretti Griva fu magistrato fino ai più alti gradi, autore di importanti scritti giuridici, antifascista e impegnato nel dopoguerra in numerose battaglie per la laicità e i diritti civili (tra cui il divorzio). Colto fotografo dilettante, dedicò ogni istante del suo tempo libero alla fotografia, la sua attività più amata. La figur a e l’opera di Peretti Griva verrà presentata da

Giovanna

Galante Garrone

(Storica dell’arte),

Paolo Borgna

(Magistrato della Procura della Repubblica di Torino),

Donata Pesenti Campagnoni

Gromo. (Vice Direttore e Conservatore Capo MNC).

In occasione dell’incontro, visita guidata alla sezione della mostra ospitata presso la Bibliomediateca Mario

Tutte le proiezioni sono a ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità. CINEMA MASSIMO – DA MERCOLEDÍ 1 A MERCOLEDÍ 29 MARZO – SALA TRE

Prosegue, con la proiezione de

Il disprezzo

di Jean-Luc Godard e

Dawson City: Frozen Time

di Bill Morrison la rassegna IL CINEMA RITROVATO AL CINEMA.

Prosegue l’iniziativa della Cineteca di Bologna

Il Cinema Ritrovato al cinema

che riporta sul grande schermo i classici della storia del cinema. A marzo ancora per due giorni (mercoledì 1 e martedì 7 marzo) si potrà assistere alla proiezione su grande schermo di uno dei film simbolo della Nouvelle Vague:

Il disprezzo

di

Jean-Luc Godard

, mentre per tutto il resto del mese numerose proiezioni del l’interessantissimo

Dawson City: Frozen Time

, insolito documentario montato, scritto e diretto dal filmmaker statunitense

Bill Morrison

. Prima della proiezione del 17 incontro con

Gian Luca Farinelli

. Partecipano

Donata Pesenti Campagnoni

e

Claudia Gianetto

. Ingresso 7.50/5.00 euro.

Calendario delle proiezioni Mer 1, h. 16.00/18.00/Mar 7, h. 20.30/22.30

Jean-Luc Godard

Il disprezzo

(Francia/Italia 1963, 1 05’, DCP, col., v.o. sott.it.) Per la prima volta in sala il

director’s cut

coppia. Michel Piccoli lavora sul set di un di un classico della nouvelle vague, all’epoca stravolto dalla produzione (per l'edizione italiana Carlo Ponti lo fece scorciare di una ventina di minuti). Il romanzo di Moravia diviene il pretesto per uno dei film più lineari e narrativi di Godard, dove il paesaggio mediterraneo e marino offre un sontuoso contrasto alla volgarità del milieu cinematografico e all'amarezza della fine di una improbabile adattamento dell’

Odissea

(l'aristocratico regista è Fritz Lang che interpreta se stesso).

Ven 17, h. 20.30/Lun 20, h. 18.30/Mer 22 e Mer 29, h. 16.00

Bill Morrison

Dawson City: Frozen Time

(Usa 2016, 120’, DCP, col., v.o. sott.it.) Tra il 1910 e il 1920 sono stati girati più di cinquecento film che raccontavano la vita a Dawson City. Negli anni successivi sono stati dimenticati e considerati perduti per oltre cinquant’anni. Riscoperte nelle profondità di una piscina sub-artica nel territorio dello Yukon, a 350 miglia a sud del Polo Nord, le pellicole sono state recuperate e “raccontate” in questo documentario, che ne ricostruisce il ritrovamento.

CINEMA MASSIMO – MERCOLEDÍ 1 MARZO, ORE 20.45 – SALA UNO

L’AMNC rende omaggio a Costa-Gavras con la proiezione di

La piccola apocalisse.

In occasione del Torino Film Festival 2016, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema ha assegnato il Premio Maria Adriana Prolo alla Carriera a

Costa-Gavras

, il regista greco naturalizzato francese Premio Oscar per

Z - L’orgia del potere

(1969). Autore di un cinema rigorosamente e coerentemente impegnato, Costa-Gavras ha lavorato con alcuni dei più importanti attori della scena francese e internazionale: Yves Montand, Simone Signoret, Michel Piccoli, Jean-Louis Trintignant, Irene Papas, Romy Schneider, Mathieu Kassovitz, Jack Lemmon, Jessica Lange, John Travolta e Dustin Hoffmann, producendo e dirigendo film sia in Europa sia negli Stati Uniti. L’AMNC e il Museo rendono un nuovo omaggio al regista con la proiezione di una delle sue pellicole meno conosciute, Taricano; intervengono

La piccola apocalisse

Claudio Di Minno

e

Marco Mastino

(1992, 105’). La proiezione sarà preceduta dalla presentazione del numero 99 di “Mondo Niovo 18-24 ft/s”, la rivista dell'AMNC diretta da Caterina , curatori del numero monografico dedicato a Costa-Gavras. Ingresso libero.

La piccola apocalisse (La petite apocalypse)

(Francia/Italia/Polonia 1992, 105’, 35mm, col.) Nell’appartamento parigino di Barbara e Henri è in corso una festa. Si sono ritrovati numerosi amici della coppia, tutte persone che hanno vissuto gli anni della contestazione e che hanno subito il contraccolpo derivante dal crollo del blocco sovietico a seguito della caduta del Muro di Berlino. “

La piccola apocalisse

è stato girato in un periodo in cui arrivavano, soprattutto in Francia, molte persone dai Paesi dell'Est Europa. Noi francesi pensavamo di conoscere la verità, ci sentivamo in diritto di dire quello che doveva essere fatto […]. Conoscevo bene quello che sarebbe stato il protagonista, Jiri Menzel, che da regista è stato uno dei creatori della Nouvelle Vague cecoslovacca […]. Nel girare il film siamo riusciti a "rubare" alcune riprese in Vaticano. È stato difficile: giravamo molto in fretta e nascondevamo immediatamente il girato perché c'erano controlli severi!” (Costa-Gavras).

CINEMA MASSIMO – GIOVEDÍ 2 MARZO, ORE 21.30 – SALA UNO

Crossroads presenta

Lo sconosciuto

di Tod Browning sonorizzato dal vivo dai

Ronin

.

A novant’anni di distanza dalla sua prima, sconvolgente uscita in sala, torna sul grande schermo

The Unknown

, il capolavoro muto di Tod Browning, passato alla storia per i suoi giovane assistente

Dracula

– interpretati rispettivamente da Lon Chaney e Joan Crawford -, e

Freaks

ma autore di decine di straordinari lungometraggi negli anni che precedettero il passaggio al sonoro. Storia d’amore conturbante e nerissima, d’ambientazione circense, tra un lanciatore di coltelli senza braccia e la sua

The Unknown

è un film leggendario, considerato perduto per molti decenni e ritrovato nel 1968 da Henri Langlois negli archivi della Cinémathèque française. Questa pietra miliare del genere horror sarà musicata dal vivo dai Ronin, band di lungo corso del panorama indie italiano, fondati da Bruno Dorella, uno dei nostri musicisti più prolifici e creativi, titolare anche del progetto OvO (con Stefania Pedretti) e partner di Giovanni Succi nei Bachi da pietra. I Ronin hanno all’attivo molti progetti cinematografici, sia di sonorizzazione che di partecipazione a colonne sonore (

Tu devi essere il lupo

di Vittorio Moroni,

Vogliamo anche le rose

di Alina Marazzi,

Non pensarci

di Gianni Zanasi, per citare solo alcuni esempi). Media partner di questo imperdibile evento live è, come sempre, SeeYouSound. International Music Film Festival. Ingresso 4.00 euro. Tod Browning

Lo sconosciuto (The Unknown)

(Usa 1927, 50’, HD, b/n, did.or. sott.it.) Alonzo è un circense che lancia i coltelli con i piedi perché non ha le braccia. Ama segretamente la sua assistente Nanon, a sua volta corteggi ata dal forzuto Malabar. L’uomo, in realtà, ha le braccia ma le nasconde sotto un rigido corpetto e soltanto il nano Cojo conosce il suo segreto. I suoi sentimenti per Nanon e la gelosia nei confronti del rivale lo spingono verso un’escalation di violenza e morbosa ossessione.

CINEMA MASSIMO - GIOVEDÍ 2 MARZO – ORE 15.30/17.50/20.10/22.30, SALA TRE

V.O. Il grande cinema in lingua originale

presenta

Allied. Un'ombra nascosta

di Robert Zemeckis.

Continuano gli appuntamenti del giovedì pomeriggio con i film della rassegna

V.O. Il grande cinema in lingua originale

, che questa settimana propone la proiezione di

Allied. Un'ombra nascosta

di

Robert Zemeckis

. La rassegna propone film sottotitolati in italiano da poco usciti nelle sale. Ingresso 7.50/5.00 euro.

Gio 2, h. 15.30/17.50/20.10/22.30

Robert Zemeckis

Allied. Un'ombra nascosta

(Usa 2016, 124’, DCP, col., v.o. sott.it.) La storia dell'ufficiale dei servizi segreti Max Vatan, che nel 1942 incontra in Marocco la combattente della Resistenza Francese Marianne Beausejour in una missione mortale oltre la linee nemiche. Si innamorano e si rifugiano a Londra, ma la loro relazione è minacciata dalle estreme pressioni della guerra.

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Museo Nazionale del Cinema -

Ufficio Stampa: Veronica Geraci (responsabile), Helleana Grussu

tel. 011 8138.509-510 – email: [email protected]