Annibale...in viaggio Di Tommaso Alessia cl 1A

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Transcript Annibale...in viaggio Di Tommaso Alessia cl 1A

Annibale…
in viaggio
Mercoledì 1° Febbraio 2017 la nostra classe partecipa a una
visita guidata che ha come meta il Castello di Barletta per
assistere ad una mostra che ha come protagonista Annibale
nell’anno del suo anniversario.
Ci accoglie all’ingresso la guida e ci presenta il luogo.
Quello che erroneamente noi chiamiamo Castello in realtà è una
fortezza voluta da Carlo V risalente al XIII-XIV sec. In alto all’entrata
c’è uno stemma che risale all’epoca di Carlo V a firma
dell’imperatore.
La nostra guida ci conduce nei sotterranei le cui stanze erano
arrotondate con mattoni di tufo irregolari, dove un tempo
c’erano le provviste.
E’ qui che si raccolgono reperti e immagini di Annibale.
La nostra guida ci suggerisce di fare silenzio e stimolare il
nostro udito per ascoltare lo sciabordio del Mar Mediterraneo.
Su una parete si raffigurava una cartina geografica che
rappresentava il percorso di Annibale che, a soli 8 anni, lascia
Cartagine dirigendosi a Cadice in Spagna
per combattere contro i Romani.
La nostra guida ci conduce in una seconda stanza in cui ci sono
le teche.
Abbiamo imparato che la teca è un tavolo trasparente in cui ci
sono dei reperti accompagnati da una didascalia che presenta
l’oggetto, il materiale di cui è fatto e l’anno a cui risale.
La nostra attenzione cade sulla teca in cui è contenuto il busto di
Annibale che ritrae le sembianze di un uomo serio , triste e
pensieroso così come ci è stato narrato.
Con la guida ci spostiamo in una sala circolare e nella volta al
centro c’è una botola. Questa è la sala che un tempo veniva
chiamata Polveriera in cui era contenuta la polvere da sparo.
Sulle pareti scorrevano le immagini riguardanti la Battaglia di
Canne avvenuta nel 216 a.C. in cui Annibale ha sconfitto i
Romani, con l’aiuto degli elefanti. Nella stanza c’erano anche
altri reperti come il busto di Annibale, (anche se scomparendo
Cartagine, non si hanno testimonianze attendibili sulla sua
figura) suppellettili , gioielli provenienti da altri importanti musei
come il Louvre e il Museo Egizio di Torino.
La nostra guida si sofferma soprattutto
su un vaso di colore rosa perché vuole
valorizzare il nostro patrimonio con un
reperto tipicamente canosino.
Di lì risaliamo al Castello per recarci nella zona dedicata al Museo in cui
sono esposti quadri di re, nature morte, immagini sacre e aspetti antichi
della città di Barletta…donati da Giuseppe Gabbiani.
Nello scorrere le immagini dei quadri abbiamo confrontato la nostra realtà
con quella del passato: le strade, le sembianze, i costumi, le pettinature.
Dopo un breve break la nostra visita si conclude con un giro nella
biblioteca. La bibliotecaria ci ha mostrato una pergamena, un libro della
medicina risalente a Federico II e un piccolo libro conservato in una
custodia di plexiglass, cioè un libro a stampa scritto da Fra Gabriele
Barletta.
molto
ha
Questa esperienza è stata per noi
molto interessante e soprattutto ci
ha mostrato un modo diverso di
fare scuola.
Alessia Di Tommaso
Classe I - sez. A
I.C. « Bovio- Mazzini »
Anno Scolastico 2016-17