SR Natura 2000 - Press Release

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Comunicato stampa
Lussemburgo, 21 febbraio 2017
Secondo la Corte dei conti europea, occorre migliorare la gestione, il
finanziamento e il monitoraggio di Natura 2000
Stando ad un nuova relazione della Corte dei conti europea, è necessario migliorare la gestione,
il finanziamento e il monitoraggio di Natura 2000, il programma faro dell’UE per la protezione
della biodiversità. Pur riconoscendo l’importanza del ruolo che Natura 2000 svolge ai fini della
tutela della biodiversità, la Corte ha rilevato debolezze nella gestione e una carenza di
informazioni attendibili sui costi e sulle risorse. I finanziamenti non sono stati sufficientemente
calibrati in base alle necessità dei siti ambientali.
Gli auditor hanno visitato 24 siti Natura 2000 in Francia, Germania, Spagna, Polonia e Romania,
coprendo la maggior parte delle regioni biogeografiche europee, e consultato vari gruppi di
portatori di interesse. La Corte ha riconosciuto l’importanza del ruolo svolto da Natura 2000 nel
proteggere la biodiversità, ma ha concluso che le potenzialità della rete non sono state sfruttate
appieno.
“La creazione della rete Natura 2000 è stato un processo lungo, ora per lo più completato. Per
tutelare adeguatamente la biodiversità nei siti Natura 2000, gli Stati membri devono ancora
introdurre idonee misure di conservazione, opportunamente finanziate e corredate di una serie
completa di indicatori per misurare i risultati conseguiti” ha affermato Nikolaos Milionis, il
Membro della Corte dei conti europea responsabile della relazione.
Secondo la Corte, gli Stati membri non stavano gestendo la rete Natura 2000 in maniera
soddisfacente. Il coordinamento tra autorità competenti, portatori di interesse e Stati membri
limitrofi non era sufficientemente sviluppato. Troppo spesso le necessarie misure di
conservazione hanno subito ritardi o erano definite in modo inadeguato. Gli Stati membri visitati
non avevano adeguatamente valutato i progetti che producevano un impatto sui siti
Natura 2000. Benché la Commissione abbia esercitato una sorveglianza attiva sugli Stati membri,
avrebbe potuto migliorare la comunicazione dei propri orientamenti. La Commissione ha trattato
un numero ingente di denunce, in genere trovando una soluzione con gli Stati membri o avviando
procedure d’infrazione, ove necessario.
Secondo la Corte, i fondi UE non sono stati non sono stati utilizzati in modo soddisfacente per
Lo scopo del presente comunicato stampa è di presentare i messaggi principali della relazione speciale adottata dalla Corte dei conti
europea.
La relazione integrale è disponibile su www.eca.europa.eu.
ECA Press
Mark Rogerson – Portavoce
Tel.: (+352) 4398 47063
Cell.: (+352) 691 55 30 63
Damijan Fišer – Addetto stampa
Tel.: (+352) 4398 45410
Cell.: (+352) 621 55 22 24
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sostenere la gestione della rete. L’approccio adottato prevedeva che gli Stati membri si servissero
dei fondi UE esistenti per integrare quelli nazionali; gli auditor hanno riscontrato la carenza di
informazioni attendibili sui costi della rete e sui finanziamenti ad essa necessari. Non era noto
con precisione quali fossero i fondi effettivamente erogati dall’UE fino al 2013 e quali fossero gli
stanziamenti programmati per il periodo 2014-2020. A livello dei siti, i piani di gestione
raramente fornivano valutazioni esaustive dei costi. I documenti di programmazione per il
periodo 2014-2020 non indicavano con esattezza il fabbisogno di finanziamenti e la Commissione
non ha affrontato tali lacune in un modo strutturato. I regimi di finanziamento dell’UE non erano
sufficientemente calibrati in base agli obiettivi dei siti.
I sistemi di monitoraggio e rendicontazione erano inadeguati: mancava un sistema specifico di
indicatori di performance relativo all’impiego dei fondi UE. Gli indicatori a livello di programma di
finanziamento si riferivano a obiettivi generali in materia di biodiversità piuttosto che ai risultati
di conservazione della rete Natura 2000. I piani per il monitoraggio dei siti spesso non erano
inclusi nei documenti di gestione del sito. Le informazioni di base sulle caratteristiche dei siti non
erano generalmente aggiornate in base gli esiti delle attività di monitoraggio. I dati trasmessi
dagli Stati membri troppo spesso erano incompleti e difficilmente confrontabili.
La Corte formula una serie di raccomandazioni per aiutare la Commissione e gli Stati membri a
dare piena attuazione delle direttive sulla tutela della natura, chiarire il quadro finanziario e
contabile di Natura 2000, nonché misurare meglio i risultati conseguiti da questa rete.
Note agli editori
La perdita di biodiversità è una delle principali sfide ambientali che l’UE è chiamata ad affrontare.
La rete Natura 2000 è stata istituita ai sensi delle direttive Habitat ed Uccelli quale elemento
chiave della strategia dell’UE fino al 2020 per arrestare la perdita di biodiversità e migliorare lo
stato degli habitat e delle specie.
Le direttive instaurano un quadro comune per la tutela della natura in tutti gli Stati membri. La
rete Natura 2000 conta oltre 27 000 siti in tutta Europa a protezione di diversi habitat e specie e
si estende su oltre il 18 % della superficie terrestre dell’UE e su circa il 6 % di quella marina. Le
attività socio-economiche non sono proibite nei siti, ma gli Stati membri devono far sì che questi
non si deteriorino e adottare le misure di conservazione necessarie a mantenere o ripristinare
uno status di conservazione soddisfacente per le specie e gli habitat protetti.
La relazione speciale n. 1/2017 “Occorre fare di più per realizzare appieno le potenzialità della
rete Natura 2000” è disponibile sul sito Internet della Corte (eca.europa.eu) in 23 lingue dell’UE.
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