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58.000 Spedizioni
Quotidiano on-line di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza
venerDì 24 FebbrAio 2017 - N. 1863 ANNO 08 - QUOTIDIANO ON-LINE E CARTACEO - Fondatore e Direttore: ACHiLLe ottAviAni
Aut.Trib.Vr n° 41356 del 20/01/1997 - Alcogram Srl - Editori di rete - Via Leone Gaetano Patuzzi, 5 - 37121 Verona - C e n t r a l i n o 0 4 5 5 9 1 3 1 6
F a x 0 4 5 8 0 6 7 5 5 7 E - m a i l : r e d a z i o n e @ t v v e n e t o . c o m - St a m p a i n p r o p r i o - w w w. c r o n a c a d e l v e n e t o . c o m / i t / n e t / o r g
AL ProCeSSo Per Lo SCAnDALo MoSe
“TAngenTi? unA PuRA invenziOne”
L’ ex sindaco di V enezia G iorGio o rsoni respinGe
MiOTTO e Bindi ResTAnO L ’ a c c u s a d i aV e r r i c e V u to 500 m i L a e u r o .
sPeRAnzA in ORlAndO “m a z z a c u r at i ( L ’ e x d o m i n u s d e L c o n s o r z i o
il Pd veneto è al 95% con renzi e la
conta dei “fedelissimi” rischia di Venezia nuoVa) è rancoroso e VendicatiVo e me L ’ ha Giurata”
PD veneto in AtteSA
riservare parecchie sorprese, a partire dai deputati veneziani Michele
Mognato e Delia Murer, che non
hanno deciso perché «non basta una
telefonata» e invitano alla «cautela»,
così come Margherita Miotto che con
rosy bindi resta nel Pd per «dare
battaglia a Matteo renzi». Anzi, proprio alla direzione Dem, la deputata
padovana è stata l’unica a votare
contro la proposta del congresso a
maggio. Legata alla stagione dell’Ulivo di romano Prodi e braccio
destro della bindi nella nascita del
Ppi, la Miotto non ha dubbi: se
bersani se ne va gran parte della
colpa ricade su renzi che vuole un
“organo plaudente, un votificio che
ratifichi le decisioni del leader, mentre un partito deve essere aperto al
confronto. Se esco anch’io? no.
resto nel Pd e così pure la bindi.
Anche se abbiamo grosse difficoltà a
scegliere tra renzi ed emiliano”.
Miotto e Bindi
OK
Per la campagna elettorale a
sindaco di Venezia «non ho
mai ricevuto somme di denaro
dall'ex presidente del Consorzio Venezia Nuova Giovanni Mazzacurati né da
altri. È una invenzione pura».
Lo ha detto l'ex sindaco di
Venezia Giorgio orsoni, imputato nel processo Mose per
finanziamento illecito dei partiti che, secondo l'accusa, forte
delle dichiarazioni di Mazzacurati e del suo segretario
Federico Sutto avrebbe ricevuto oltre mezzo milione di
euro nel 2010 di cui solo una
parte regolarmente registrata.
Orsoni è comparso davanti al
collegio del Tribunale di
Venezia, presieduto da Stefano Manduzio, dove alle
domande del Pm Stefano
Ancillotto ha rispondo con
molti «può darsi», «forse»,
«non ricordo» ma sottolineando come il suo rapporto con
Mazzacurati, datato precedentemente alla sua candidatura a sindaco e del tutto professionale, sia andato gua-
Roby Baggio
Un sondaggio ha decretato che l’ex calciatore vicentino è il più grande calciatore italiano degli ultimi vent'anni. Dietro di
lui un altro veneto:Alex Del Piero.
Mazzacurati e orsoni
standosi nel tempo per una le aziende che conosceva. Per
visione diversa sull'operato l'ex sindaco quindi i finanziarispetto al Mose, con l'uso menti erano iniziativa dell'ex
dell'Arsenale, ed altre opera- dominus del Cvn mentre tutti
zioni. Tanto che «Mazzacurati gli aspetti finanziari ed organizrancoroso e vendicativo - ha zativi della sua campagna eletdetto Orsoni - me l'ha giurata». torale facevano capo alla strutOrsoni ha riferito di non aver tura del Pd «che mi ha trovato
mai ricevuto in casa propria segretaria - ha detto - portavoMazzacurati, ma solo in uno ce, e società di promozione
studiolo del suo palazzo e che pubblicitaria». «Non mi sono
gli incontri erano tutti in sedi mai domandato - ha precisato
istituzionali. Per Orsoni era - quanto sia costata la campastato lo stesso Mazzacurati a gna elettorale e mai l'ho voluproporre di supportarlo citando to sapere».
Pierluigi Alessandri
L’imprenditore veneziano, ex titolare
della ditta Sacaim ha patteggiato 10
mesi e 20 giorni di reclusione per bancarotta. Ha restituito 1 milione di euro.
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KO
Cronaca del Veneto
QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 24 fEBBRAIO 2017 - 2
Regione
PfAs, sui PRelievi di sAngue
le cOnclusiOni diveRgOnO
Il professor Moretto non è d’accordo con il dg Mantoan
I risultati relativi ai primi cinquanta campioni dei prelievi di sangue
effettuati tra i quattordicenni della
cosiddetta "zona rossa" interessata in Veneto dagli sversamenti
della Miteni nelle acque mostrano una media quasi uguale a
quella riscontrata all’interno del
campione monitorato nel 2016
dall’Istituto Superiore di Sanità
(Iss): 64 nanogrammi di sostanze Pfas (perfluoroalchiliche) nel
sangue contro 70 (mentre la
media nazionale dei non esposti
è attorno ai due-tre nanogrammi). Allo screening ha aderito
l’80% dei nati nel 2002 residenti
in 21 Comuni. Il dato è stato presentato nel corso del workshop
dedicato ai Pfas all’ospedale civile di Venezia. «Non voglio tirare
Domenico Mantoan
delle conclusioni che non mi
spettano - ha commentato il dg
della sanità della Regione
Veneto, Domenico Mantoan ,
che vive a Brendola, nella zona
rossa, ma personalmente quelli
sui quattordicenni sono dati che
mi sorprendono perché possono
voler dire astrattamente due
cose: o i livelli erano attestati,
prima dell’introduzione dei filtri,
attorno a quota 200 o non è vero
che bastano tre o quattro anni
per eliminare una sostanza che,
evidentemente, può avere un’emivita più lunga». Ma il professor Angelo Moretto, che ha studiato i dati e il dossier, è giunto a
conclusioni opposte. “Questo
documento”, ha detto, “si presenta come una raccolta poco
ordinata dati, che non sono stati
analizzati adeguatamente e dai
quali sono state tratte delle conclusioni arbitrarie che non trovano alcun fondamento né nei dati
presentati, né nei dati di letteratura.”.
sAMOTeR, difesA del suOlO
PROgeTTi PeR TRe MiliARdi
Intervenendo al convegno "Gli
interventi in contesti ambientali a
rischio" oggi a Verona nell'ambito
della fiera SaMoTer, l'assessore
regionale alla difesa del suolo
Gianpaolo Bottacin ha riassunto il
quadro degli interventi attualmente
attivati in Veneto e in fase di predisposizione. "Abbiamo un piano da
tre miliardi di euro – ha detto - di cui
866 milioni già cantierati con oltre
quattrocento cantieri aperti. L’obiettivo che ci siamo posti in questa
legislatura è infatti all'insegna della
sicurezza idraulica. Anche il presidente Zaia lo ricorda spesso: nel
nostro programma meno asfalto e
più interventi per la difesa del suolo.
Proprio per questo abbiamo deciso
di puntare su opere forse meno visibili di altre, con minor impatto
mediatico, ma che hanno contribuito e stanno contribuendo a far diminuire l’indice di rischio in Veneto". "Il
seRvizi PeR l’iMPiegO
“scAdenze uRgenTi
dA RisPeTTARe”
La rapida stipula delle convenzioni con il Ministero del
Lavoro; l’assegnazione alle
Regioni delle risorse ministeriali per il 2017 per il funzionamento dei centri per l'impiego; la
rapida approvazione del piano
di rafforzamento dei servizi e
delle politiche del lavoro con il
connesso trasferimento di ulteriori risorse alle Regioni per
l'assunzione di personale aggiuntivo per i centri per l'impiego; l’individuazione di un Fondo
per il finanziamento dal 2018
dei livelli essenziali delle prestazioni dei centri per l’impiego.
Sono questi - informa l’assessore alla formazione e al lavoro
della Regione Veneto, Elena
Donazzan – le priorità individuate dalle Regioni da presentare al Governo, in materia di
servizi pubblici per l’impiego e
di politiche attive per il lavoro.
“A seguito del confronto del 7
febbraio con il ministro del lavoro Poletti – conclude Elena
Donazzan – gli assessori regionali al lavoro hanno ribadito
l’esigenza di rispettare le
urgenti scadenze che si profilano in materia di servizi pubblici
per il lavoro, la necessità di
dare stabilità al sistema delle
politiche del lavoro e la disponibilità ad un percorso di collaborazione con lo Stato, per riuscire ad applicare la riforma
degli ammortizzatori sociali e la
sperimentazione dell’assegno
ricollocazione”.
Gianpaolo Bottacin
rischio zero non esiste, ma il percorso è stato intrapreso e i risultati iniziano a vedersi. Per fare ciò il mio
assessorato - analizza Bottacin sta promuovendo le diverse iniziative in campo con un approccio
massimamente scientifico”. All'apertura della fiera ha partecipato
anche il sottosegretario Umberto
Del basso De Caro a cui, sottolinea l'assessore, "ho evidenziato
che, oltre alla nostra buona volontà,
c'è l'assoluta necessità di avere
norme certe e meno burocrazia,
ma anche adeguata capacità di
investire risorse.
Elena Donazzan
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Cronaca del Veneto
Cronaca di Belluno
cenTRO islAMicO
AllAcAseRMAdiPiAve
La notizia è di quelle destinate a
far discutere. In un verso e nell’altro. Martedì sera la prima e la
seconda commissione hanno
approvato all’unanimità di concedere un edificio della ex Caserma
Piave all’associazione Insieme
per il Bene comune. Un gruppo
neo costituito, bellunese, formato
da persone islamiche. L’associazione ha chiesto uno spazio
per realizzare un centro culturale.
Al voto, Sergio Marchese del
Movimento 5 stelle si è astenuto.
Ida Bortoluzzi (che pure aveva
evidenziato qualche perplessità),
Francesco Pingitore, Celeste
balcon e Maria Cristina Zoleo
non hanno partecipato. Tutti gli
altri consiglieri hanno votato a
favore. Significa che nel consiglio
comunale non ci sarà discussione. Spazio solo per le dichiarazioni di voto. La ex caserma Piave è
un complesso di proprietà del
comune. L’amministrazione ha
deciso di valorizzarla assegnando gli spazi alle associazioni del
territorio, che si sono impegnate a
ristrutturare gli edifici. Oggi alla
caserma Piave hanno sede la
Casa dei beni comuni, il Tib, i
radioamatori Valbelluna, il
Radioclub Belluno Nore, Slowmachine, l’associazione Smers
autodifesa, il gruppo 90 Polpet, la
cooperativa scout San Giorgio, gli
Scout Agesci Belluno 3, l’associazione Scherma Dolomiti. Un hangar è occupato da Bim Gsp.
«Non si può arrivare in commissione con un tema così importante, senza che se ne fosse mai
parlato prima», conclude Sergio
Marchese.
La caserma Piave
QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 24 fEBBRAIO 2017 - 3
Cronaca di Padova
MuORe sul lAvORO A 19 Anni
schiAcciATO dA un ROBOT
Un percorso impeccabile per
imparare la professione. Solo
qualche mese di esperienza.
Tanta voglia e solamente 19
anni. Michele Cavallaro è
morto mentre era al lavoro nei
capannoni dell'ex Bassano
Grimeca di Ceregnano, nel
Rodigino. Il giovane, che viveva a Stanghella, è morto praticamente sul colpo, schiacciato
da un macchinario che non gli
ha lasciato scampo. Cavallaro
era dipendente delle 24-7 srl di
Ceregnano, realtà che produce piastrelle a marchio
Northstone e che trova spazio
proprio nel polo ex Bassano
Grimeca, complesso di edifici
da qualche anno passato sotto
il controllo della Tmb di
Michele Cavallaro
Monselice. Erano da poco passate 11. Michele era da solo
davanti a un grosso macchinario che impila e confeziona le
piastrelle. Una sorta di robot
manipolatore. È ancora tutto
da chiarire, secondo gli inquirenti, ma la fredda dinamica
dei fatti dovrebbe essere questa: il braccio del robot si è
azionato e ha travolto il giovane operaio, schiacciandolo
contro un blocco di piastrelle
già inscatolate. Il ragazzo è
stato subito spostato dal macchinario e steso a terra.
Cronaca di Vicenza
l’AssessORA ciccOTTi MOllA
Al
suO
POsTO
un’AlTRA
dOnnA
Un fulmine a ciel sereno per l’amministrazione di
Bassano. Era stata attaccata per le sue idee sul turismo
L'assessore alla cultura e al
turismo di Bassano Giovanna
Ciccotti ha rassegnato le
dimissioni. La decisione è
stata annunciata ieri dal sindaco riccardo Poletto e dallo
stesso assessore. Senza sorprese. Alla base della decisione, infatti, ci sono impegni
familiari e motivi personali che
già l’assessore aveva lamentato al sindaco da qualche settimana, ma che non aveva
ufficializzato. Smentite invece
le indiscrezioni secondo cui
l’assessore si sarebbe dimessa per gli attacchi mediatici
sulle sue idee sul turismo: «Gli
attacchi ci sono stati - ha specificato il sindaco - ma se i
politici dovessero dimettersi
Giovanna Ciccotti
per ogni critica, le amministrazioni sarebbero vuote».
Poletto le ha chiesto almeno
un’altra settimana d’incarico
per decidere a chi affidare le
deleghe culturali, per il passaggio di consegne e per non
fermare le progettualità in
corso. Tra queste, anche le
molte idee per i Musei Civici.
Per Chiara Casarin, nuovo
direttore dei musei bassanesi,
le dimissioni sono state invece
un fulmine a ciel sereno: «Lei
è ed è stata il mio punto di riferimento - ha detto dispiaciuta e tra noi c’era intesa». Ciccotti
ha spiegato che è stata una
decisione sofferta ed ha risposto positivamente alle richieste del sindaco. Per la scelta
del nuovo componente della
giunta, Poletto si è fatto già
un’idea, ma si confronterà a
breve con Pd, Bassano per
tutti e Più Bassano. Iil sindaco
mette le mani davanti:
«L’unica certezza è che sarà
una donna per rispettare le
quote rosa in giunta».
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Cronaca del Veneto
QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 24 fEBBRAIO 2017 - 4
Cronaca del Veneto
QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 24 fEBBRAIO 2017 - 5
Cronaca di Venezia
‘ndRAngheTA, ARResTO Bis
iMPRendiTORe iMMOBiliARe
Si tratta di Saverio Di Martino, 71 anni, originario di Lamezia Terme
Gli agenti hanno suonato il campanello di casa De Martino, per
eseguire l’ordinanza di custodia
cautelare del Tribunale di Catanzaro: l’imprenditore immobiliare
Saverio De Martino - 71 anni,
originario di Lamezia Terme e da
vent’anni trapiantato al Lido - è
così finito in carcere a Santa
Maria Maggiore. Nei giorni scorsi
è stato condannato dallo stesso
Tribunale calabrese a 8 anni di
reclusione per concorso esterno
in associazione mafiosa, nell’ambito del processo alle cosche
’ndranghetiste Iannazzo-Cannizzaro-Dapote, che tra estorsioni,
omicidi, intimidazioni si sono
garantite «la gestione o comunque il controllo di attività economiche, concessioni, autorizzazioni,
Agenti DIA
appalti e servizi pubblici» nell’area
di Lamezia Terme, come si legge
nel capo d’impurazione che ha
portato a 33 condannepronunciate nei giorni scorsi dal Tribunale
calabrese. d accusarlo, due collaboratori di giustiziahe avevano
parlato di uno stretto rapporto tra
l’imprenditore e vincenzino iannazzo. La Procura antimafia
contestava a De Martino di aver
ospitato al Lido Vincenzino Iannazzo nel 2009, dopo che l'uomo
era stato costretto ad allontanarsi
da Lamezia Terme per contrasti
all'interno della cosca.
Cronaca di Treviso
i finTi MATRiMOni dei sinTi
PeR AveRe lA ciTTAdinAnzA
Le false nozze per ottenere la cittadinanza italiana costavano
30mila euro. Il cuore di un'organizzazione kosovaro-sinti sgominata dalla polizia si trovava a
Tarzo. Ieri è scattato il blitz che ha
portato all'arresto di un kosovaro
e della sua compagna ucraina.
Lulzim Gashi, 37 anni e Olha
Derevoriz, 24 anni sono stati bloccati nella loro abitazione di
Corbanese. Con loro in manette
sono finite due complici residenti
in Toscana, Pamela Jennifer
Monini, 27 anni, e Meghi reinart, 33 anni. L'accusa è di associazione a delinquere finalizzata
al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. L'indagine è
stata coordinata dalla squadra
mobile di Lucca e gli arresti a
Cronaca di Rovigo
AllARMe AviARiA
veTeRinARi sTReMATi
Influenza aviaria, l'allarme non si
placa. Il Veneto è al centro di
un'epidemia ad alta patogenicità
da virus H5N8, con quattro focolai
confermati in allevamenti, tra cui
quello rilevato a Porto Viro a fine
gennaio. "Servono investimenti
adeguati" per fronteggiare l'emergenza: è questo l'allarme lanciato
dal Sindacato italiano veterinari di
medicina pubblica (Sivemp) del
Veneto, che si rivolge alla
Regione. "Da mesi - dicono dal
sindacato - in modo sempre più
pressante, chiediamo interventi
immediati per potenziare gli organici e l'assetto dei servizi veterinari delle Ulss, e perché la struttura
regionale competente abbia una
strutturazione adeguata ai compiti
da assolvere e al ruolo strategico
che riveste. Invano". Ai quattro
focolai veneti, ricorda il Sivemp in
una nota, "si aggiungono due casi
nel mantovano, nelle vicinanze
del confine veronese, che hanno
interessato con la zona di sorveglianza, e tutte le restrizioni che
questo comporta, parte del nostro
territorio e delle aziende venete. E'
indispensabile un'azione tempestiva che contrasti con decisione il
contagio e la diffusione dell'infezione". "L'aviaria - avverte il sindacato - è una delle epidemie potenzialmente più rovinose per il comparto avicolo, ed è al contempo
una grave emergenza sanitaria
per le caratteristiche zoonosiche
del virus". "Intanto - prosegue il
Sivmep del Veneto - la Blue tongue, con l'arrivo della primavera e
la ricomparsa dei vettori, anche a
causa delle mancate vaccinazioni
a tappeto, potrebbe riprendere
piede”.
Le spose finte
Tarzo sono stati effettuati con il
supporto della squadra mobile di
Treviso e le pattuglie del commissariato di Conegliano. Niente
pranzi o centinaia di invitati, niente regali, ma il valore dato alla cittadinanza. Dall'altra parte le due
donne reclutavano compiacenti
ragazzi sinti, da campi nomadi di
Lucca e Prato. Le donne ritornavano nei campi sinti con qualche
migliaio di euro in più, mentre gli
uomini prendevano la direzione
della Svizzera.
Officina mobile veterinari
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Cronaca del Veneto
QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 24 fEBBRAIO 2017 - 6
2° eDiZione DeL veronA MoUntAin FiLM FeStivAL
unO sguARdO Alle MOnTAgne
dA
Ogni
AngOlO
del
MOndO
Oltre 120 film giunti in selezione, 10 quelli proposti nelle serate
dal 28 febbraio al 2 marzo al Palazzo della Gran Guardia
Si svolge dal 28 febbraio al 4
marzo in Gran Guardia, la
seconda edizione del “Verona
Mountain Film Festival”, il primo
festival del Veneto dedicato alla
montagna, all’alpinismo e agli
sport d’alta quota. La manifestazione, con ingresso gratuito, è
promossa dall’Associazione
Montagna Italia insieme alle
sezioni del Club Alpino Italiano
di Verona e Provincia. La rassegna è stata presentata dall’assessore allo Sport Alberto
bozza insieme ai presidenti del
Festival roberto Gualdi e del
CAI Verona Alessandro Camagna. Presenti il presidente di
Agsm Energia Giuseppe Stoppato, il segretario di Fondazione Giorgio Zanotto Alberto
Motta e il maestro del Coro
Scaligero dell’Alpe del Cai
Verona Matteo bogoni. Dieci i
film in calendario, selezionati tra
oltre 120 film pervenuti: martedì
28 febbraio “Alta via delle leggende” di Umberto Guerra
(Italia 2016), “Seven steps” di
Mathilde Rouault (Francia
2015), “Between heaven and
ice” di Federico Modica
(Groelandia 2016), “Metronomic” di Vladimir Cellier (Francia
2015); giovedì 2 marzo,
“Himalayan last day” di Mario
Vielmo (Italia 2016), “Kangchenjunga” di Krysia Rachwal
(Polonia 2016), “K2 and the
invisible footmen” di Iara Lee
(Pakistan-Usa-Brasile 2015),
“Solo BASE – From climbing to
jumping” di Xavier Coll (Spagna
2016); venerdì 3 marzo
“Bhagirathi IV Game on” di
Arianna Colliard (Italia 2016) e
“Verso l’ignoto” di Federico
Santini (Italia 2016).Durante la
manifestazione, attraverso la
collaborazione del Centro di
Alberto Bozza e la presentazione di Mountain Film Festival
Cinematografia e Cineteca del struito la tragedia del Pilone
Cai, saranno inoltre proiettati Centrale del Freney, avvenuta
quattro film storici che avranno nel luglio 1961. All’inizio di tutte
come protagonisti i grandi della le cinque serate del festival
storia dell’alpinismo mondiale: saranno proiettate le immagini
reinhold Messner, Walter del concorso fotografico probonatti, Kurt Diemberger, mosso da Fondazione Giorgio
riccardo Cassin e altri compa- Zanotto e, sabato 4 marzo, si
gni di cordata. Nella serata fina- terrà la cerimonia di premiaziole di sabato 4 marzo, sarà pro- ne con la proclamazione delle
posto il film “Grimpeurs” di opere cinematografiche e fotoAndrea Federico, che ha rico- grafiche migliori.
iL CoMitAto AttACCA Le ProMeSSe Di De CAro
sullA TAv BResciA-veROnA
“il sOTTOsegReTARiO scheRzA”
“Siamo al venardì gnocolar ed
evidentemente, per dire così
tante cose sbagliate in un colpo
solo, il sottosegretario si è fatto
trasportare dal clima carnevalesco”. Daniele nottegar, per il
Comitato "Cittadini contro il disastro TAV" non usa mezze misure
per criticare la promessa che il
sottosegretario ai Trasporti e alle
Infrastrutture, Umberto Del
basso De Caro ha fatto al taglio
del nastro di Samoter, quando ha
detto che lla Tav Brescia-Verona
potrebbero finire in 36 mesi. “Ha
sicuramente scherzato”, ha
Daniele Nottegar
aggiunto Nottegar, “ quando ha
detto che i lavori si potrebbero finire in 36 mesi, visto che è una libera diminuzione dei tempi previsti
nella valutazione di impatto
ambientale approvata dalla commissione ministeriale dove il cronoprogramma (già molto ottimistico) prevede una durata di 89
mesi ovvero 7 anni e 4 mesi”. Per
il Comitato c’è poi un altro “scherzo” ed è quello relativo al costo
dell’ opera che secondo il sottosegretario è di solo 1,5 miliardi di
euro, mentre nel Sistema Informativo Legge Opere Strategiche
della Camera dei deputati , per la
linea TAV Brescia-Verona si parla
di 3,954 miliardi di euro con
disponibili solo 2,268 miliardi e
Umberto Del Basso De Caro
con la necessità di trovare altri
1,686 miliardi di euro. Se anche il
CIPE desse il via libera il mese
prossimo il progetto dovrà passare l’ esame della corte dei conti e
poi dovrà essere redatto il progetto esecutivo quindi tecnicamente i
lavori non potrebbero iniziare
comunque prima di un anno ..
“L’ultima chicca è che il TAV ora
serve per collegare Verona a
Torino quando fino a ieri ce lo
hanno venduto come un’ irrinunciabile progetto europeo che
dovrebbe collegare Lisbona a
Kiev” , conclude Nottegar.
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QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 24 fEBBRAIO 2017 - 7
A PreGAnZioL
veneto bAnCA
il gRuPPO BiM vA All’ATTAccO
La banca d’affari denuncia l’istituto di Montebelluna
(gestione ex Ad Consoli) per estorsione e truffa aggravata
L'ex amministratore delegato del gruppo Bim,
Pietro D'Aquì ha presentato alla procura di
Roma, informa una nota, una «denuncia a
carico di Veneto Banca,
di vincenzo Consoli
(ex ad ndr) ed altri, per
i reati di estorsione e
truffa aggravata». «La
denuncia - prosegue la
nota - fa riferimento alle vicende che hanno visto Veneto
Banca acquisire il controllo
del Gruppo Bim».
Nella
denuncia presentata, D'Aquì
ricorda le tappe che, a partire
dal 2008, portarono alla fusione della banca d'affari con
Veneto Banca, operazione da
alcune centinaia di milioni di
Vincenzo Consoli
euro che l'istituto guidato
all'epoca da Consoli pagò con
azioni proprie. Quando Bim,
tra la fine del 2014 e l'inizio
dell'anno successivo, secondo la denuncia dell'ex ad,
cercò di uscire da Veneto
Banca per strategie non più
condivise, rivendicò la messa
all'incasso delle azioni
di Veneto Banca. Tale
obbligo tuttavia, è detto
nella denuncia, non fu
ottemperato. Vincenzo
Consoli, ex amministratore delegato e direttore
generale di Veneto
Banca, lo ricordiamo,
nel frattempo, è tornato
in libertà. Unica misura
confermata è il divieto
di espatrio. E' durato meno di
sei mesi il periodo di reclusione nella bella villa di Vicenza.
Era il 2 agosto quando, dopo
un blitz della Guardia di
Finanza, venne tratto in arresto con l'accusa di aggiotaggio e ostacolo all'attività di
vigilanza della Banca d'Italia e
della Consob.
iL LeADer veroneSe DeLLA FiLtrAZione
ufi sOfiMA, AccORdO in cinA
PeR un nuOvO sTABiliMenTO
Il Gruppo veronese Ufi
Sofima Filters , leader nella
progettazione e produzione di
tecnologie della filtrazione,
ha siglato un accordo per
l’insediamento di un nuovo
sito produttivo all’interno di
quello che sarà il Parco industriale italo- cinese d Chongping, nell’area di Liang
Jiang. L’intesa è stata siglata
in occasione del Business
forum Italia-Cina al quale partecipa anche il presidente
della Repubblica Sergio
Mattarella . Il Gruppo, fondato a Nogarole Rocca del mantovano Giorgio Girondi è
oggi una multinazionale italiana con 14 stabilimenti nel
mondo, in prevalenza in
Oriente, proprio per le poten-
Giorgio Girondi
zialità di mercato dell’automotive in quell’area abitata
da 2/ della popolazione mondiale. Il nuovo centro sarà dedicato inizialmente alla produzione di sistemi di filtrazione
per il gruppo Chang’An
Auto0motive Co. Ltd, oggi
quarto produttore di automo-
bili in Cina. Avrà una estensione di 10mila mq ed è previsto un investimento di circa
6,8 milioni di euro e garantirà
luna produzione per un valore
di 27 milioni di euro l’anno,
assicurando l’occupazione di
150 addetti iniziali. Quando
sarà inaugurato diventerà il
15 sito produttivo Ufi-Sofima
nel mondo, di cui 6 in Cina
,dove è attivo anche un centro
ricerche. Centro dell’innovazione che affianca i due italiani con complessivi 180 tecnici specializzati(il gruppo
dedica alla ricerca il 5% del
fatturato) L’anno scorso, con
4 mila addetti diretti , UfiSofima ha fatturato nel 2016
per 418 milioni, con un incremento sul 2015 vicino al 5%.
ORA gOPPiOn cAffè
fA Anche scuOlA
Goppion Caffè fa scuola: da
marzo a dicembre presenta un
programma di formazione aperto
a baristi e professionisti del settore. A scuola da chi il caffè lo fa
ogni giorno, in italia e nel
mondo. Per farlo, la torrefazione
trevigiana ha messo in campo
quattordici incontri dal 1 marzo
al 13 dicembre 2017. Si parlerà di
botanica e miscele, di estrazioni
e infusioni a filtro, di latte art e
cappuccino, di aspetti nutrizionali. Luogo degli incontri sarà
proprio la sede dell'azienda in
via terraglio 48 a Preganziol
(treviso). L'evento è aperto a
tutti i baristi e professionisti del
caffè. La domanda di iscrizione è
scaricabile dal sito goppioncaffe.it alla voce bAriStA – CorSi
oppure può essere inviata a
[email protected] o comunicata al telefono allo 0422 490921.
Alla fine di ogni corso verrà consegnato l'attestato di partecipazione. Gli incontri della Goppion
Scuola di Caffè sono suddivisi
tra livello teorico e pratico, tra
base e avanzato. Si comincia
mercoledì primo marzo con “il
mondo del caffè”, corso teorico
di base a cura del barman e professionista Denis Dzekulic. Dalle
14:30 alle 18 i temi affrontati
sono: nozioni di botanica, la torrefazione con visita al ciclo di
tostatura, assaggio dlle miscele
le basi sulle estrazioni del caffè.
Mercoledì 8 marzo sarà la volta
del corso pratico avanzato
primo livello “La caffetteria di
successo”. Corso a cura del
barman e Capobarman Aibes
italia e Ubsm S. Marin Stelvio
Coscia.
La famiglia Goppion
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Cronaca del Veneto
QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 24 fEBBRAIO 2017 - 8
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